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Risultati per Tag 'denaro minuto'.
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Carissimi tutti, Quest'oggi volevo mostrarvi una delle ultime monete entrate in collezione e della sua storia. Premetto fin da subito che non vuole essere una sotra di autocelebrazione bensì la dimostrazione che uno studio approfondito paga anche quando meno te lo aspetti... Tutto parte dalla consuenta analisi dei vari cataloghi delle recenti e numerose aste: partendo dal lotto numero 1 fino all' ultimo. Ad un certo punto mi soffermo sul seguente lotto Descrizione: Zecche Italiane VARIE - Ferrara, L'Aquila, Firenze, Genova, Gorizia, Venezia, Roma (2) Lotto di 8 monete La descrizione risulta piuttosto basica così come l'immagine permette solamente di vedere un lato delle monete proposte ... basta per farmi notare quel tondello sulla destra di ridotte dimensioni su cui compare una raffigurazione della Madonna col Bambino di chiara origine genovese. Ad una prima occhiata la moneta sembrerebbe un classico e comunissimo 8 denari delle prime tipologia ( per un' idea https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/40 ) tuttavia dopo uno sguardo più attento noto la presenza di due stelle e di una lettera E a destra del Bambino: una caratteristica che stona con le varie tipologie da 8 denari, ma che invece potrebbe ben sposarsi con la legenda di un altro e ben più raro nominale genovese: il denaro minuto del I tipo con la Madonna. Decido così di rischiare e fare un' offerta per questo lotto e ( dato che la sorte aiuta gli audaci ) riesco ad aggiudicarmelo alla base . Quest'oggi tornato dalle vacanze vado in posta a ritirare il pacco nel frattempo arrivato ed una volta aperto noto con grande piacere che le mie supposizioni erano corrette eccola: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/43 Denaro Minuto del I tipo coniato probabilmente nei primi anni dopo la nomina delle Vergine a regina di Genova e conseguente introduzione della monetazione con la Madonna al dritto (1637) Si tratta di una tipologia molto rara , a mio avviso R3/R4 , tanto da mancare nella quasi totalità delle collezione specializzate come quella della fondazione Carige o delle varie passate in asta ( Fasciolo, NAC 117, Rinaldo, Gadoury 2013, Varesi 42 etc... ) Personalmente oltre a quello raffigurato sul catalogo online del forum sono riuscito a censirne solamente altri 2 esemplari.
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Toscana Analisi "logica?" di un Aquilino minuto
margheludo ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Buona sera a tutti, vorrei sottoporvi 2 aquilini minuti di Pisa, monete sicuramente poco trattate sul forum che si portano dietro un alone di mistero alimentato dall' ipotesi di M.Baldassarri che si tratti di un nominale battuto in Sardegna, sia per le sue caratteristiche metrologiche, che lo fanno ritenere essere stato creato sul piede della libbra di minuti Genovese e quindi nato per concorrere con i denari liguri, i veri padroni del mercato sardo, che per per la evidente questione della non convenienza del trasportare un nominale così piccolo nelle maggiori isole tirreniche, alle quali queste monete erano destinate, fattori che fanno supporre ad una coniazone in terra sarda, e nun ultima la concentrazione dei ritrovamenti sull isola. A novembre a Verona un commerciante sardo me ne ha mostrato uno in verità particolarmente bello rispetto alla media per il tipo, ma voleva troppo (per le mie tasche) ed ho desistito, mi contento dei miei due catorci mal messi ma su cui vorrei fare qualche considerazione. Il primo non sono riuscito a catalogarlo in maniera esatta ma rispetta perfettamente la media dei dati ponderali per il tipo: gr.0,60 mm.15-16. Il secondo rispetta invece alla perfezione il tipo di monete che amo e che scelgo per la mia collezione, ha infatti la caratteristica di esser poco caratteristico. gr.0,34 mm.13,5-14,5. Da una osservazione sui dati riguardanti un campione di 40 pezzi simili provenienti dal ripostiglio sardo di Oschiri (Sassari) del tipo Baldassarri A.II.2d. (Con tre globetti a fine legenda nel rovescio), si nota che la media del peso è di gr.0,63 con una concentrazione di 24 pezzi tra 0,50 e 0,70, di 13 pezzi tra 0,70 e 0,90 e di soli 3 pezzi al di sotto di 0,50 con un peso minimo di 0,35. Per quanto riguarda il diametro, non si scende mai sotto 15mm. Un tondello di 13,5-14,5mm. Come quello che posterò qui di seguito di per se non costituirebbe un argomento su cui discutere troppo, ma mi ha colpito l'aquila sul rovescio che risulta più piccola, ci si aspetterebbe invece che questa uscisse fuori campo su un dischetto troppo piccolo per poterla contenere.L'unica cosa che mi viene in mente è che possa essere ribattuta così da farla sembrare più piccola e in effetti si vedono il petto con la testa un po disassate rispetto alle zampe, e l'ala di dx (la sua sx) più bassa.L'impressione è che il conio sia stato così composto per essere contenuto interamente in questo flan.Non ho però ben chiara la tecnica produttiva di questi conii nel senso che se l'aquila fosse il prodotto di 3-4 punzoni ad esempio uno petto e testa, uno ala dx, uno ala sx ed un altro pancia zampe, allora potrebbe anche essere, altrimenti resta Buona l'ipotesi della ribattitura che ha "scorciato"l'aquila, e le dimensioni ridotte del tondello hanno poi fatto il resto creando questo strano aquilino minuto - minuto . mi interessa particolarmente la questione dei punzoni separati per comporre un soggetto e se qualcuno volesse portare qualche esempio anche di altre zecche gli sarei grato,Ovviamente giusto per fare due chiacchiere tra amici.a seguire il denaretto in questione,di seguito quello "normale" in ultimo il raffronto.
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