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" Le limes danubien et le Barbaricum. (294-498)" - D. Moisil
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
" Le limes danubien et le Barbaricum. (294-498)" - D. Moisil View File Studio della circolazione monetale nel settore danubiano imperiale e il Barbaricum nel Tardo Impero (IV- VI secolo). Submitter Illyricum65 Submitted 04/05/2020 Categoria Monete Antiche -
Prendo a prestito da un racconto di Isaac Babel il titolo di questa discussione. L'argomento é del tutto diverso, ma l'area geografica in cui le vicende si svolgono non é poi cosi' distante. Ed il titolo mi sembra perfetto. Il cavallo in questione é quello con cui Filippo II di Macedonia vinse i 106esimi giochi olimpici nel 356 a.C., e che il re macedone decise di rendere immortale raffigurandolo sul rovescio di una propria emissione. Ma lo stesso Filippo mai avrebbe probabilmente immaginato il successo di tale rappresentazione, né i cammini inaspettati ed originali che quel cavallo avrebbe percorso, trasformandosi. Cammini lunghi e tortuosi, che lo porteranno fino all'Atlantico. Per il momento ci fermeremo prima, rimanendo nell'area balcanica. Scopo della discussione non é quello di dare un quadro esauriente delle imitazioni di Filippo II in area danubiana, ma solo quello di rendere un'idea del suo sviluppo, sulla base dei pochi esemplari, tipologicamente limitati, che ho in collezione. Le primissime imitazioni delle tetradracme di Filippo II si situano in tre zone dell'attuale Romania: Valacchia, Banato e Moldova (regione rumena, da non confondere con l'adiacente repubblica ex-sovietica). Siamo in una fase in cui le popolazioni celtiche non hanno ancora raggiunto la penisola balcanica. Le emissioni vanno pertanto attribuite ai Geto-Daci. Questa é un'imitazione, di prima mano, della Valacchia. La zona di emissione di questo tipo (definito da Constantin Preda come "Imitazioni dirette – Gruppo A") é a grandi linee quella rappresentata nella cartina: Putroppo (per noi) i saggi, estremamente profondi e solitamente prodotti con uno o più colpi di scalpello al rovescio sono molto frequenti in queste prime emissioni. Anzi, le monete che si salvano sono veramente poche. In alcuni casi, poi, non esistendo esemplari non "saggiati", é stato ipotizzato che l'operazione fosse eseguita all'origine, cosi' come la contromarcatura. E' il caso del tipo Huşi-Vovrieşti, caratteristico della Moldavia. La regione sarà successivamente occupata dai Bastarni, tribù celtica di stirpe germanica. Queste monete sono precedenti all'invasione, e rimarranno le uniche: in Moldavia non ci saranno emissioni successive a queste, per qualche secolo. Questa la posto con molte riserve. Apparentemente é inedita, fatto che non stupisce, trattandosi di una frazione. Certo é che in questo periodo di frazioni pubblicate non c'é un gran che. A me sembra avere delle grandi affinità con le tetradracme di tipo Tulghieş-Copăceni del Preda. Il tipo Tulghieş-Copăceni é localizzato tra il Banato e la Transilvania occidentale. <continua>
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Dalla collezione del curatore
DragoDormiente ha aggiunto un nuovo link in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Finalmente è completa la serie di argenti autriaci a tema Roma e il Danubio, iniziata nel 2010. Ecco perciò qualche immagine d'insieme, secondo me strabiliante. Mi scuso per la qualità delle foto, che sicuramente non rendono giustizia ad una serie di monete tra le più belle che si siano viste negli ultimi anni. A voi i commenti. :)
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