Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Risultati per Tag 'croazia'.

  • Cerca per Tag

    Tag separati da virgole.
  • Cerca per Autore

Tipo di contenuto


Forum

  • La più grande community di numismatica
    • Campagna donazioni 2024
  • Comitato Scientifico
    • Antologia di Numismatica e Storia
    • Biblioteca Numismatica
  • Identifica le tue monete
    • Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
  • Mondo Numismatico
    • La piazzetta del numismatico
    • Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
    • Rassegna Stampa
    • Segnalazione mostre, convegni, incontri e altro
    • Contest, concorsi e premi
  • Sezioni Riservate
    • Le prossime aste numismatiche
    • Falsi numismatici
    • Questioni legali sulla numismatica
  • Monete Antiche (Fino al 700d.c.)
    • Monete Preromane
    • Monete Romane Repubblicane
    • Monete Romane Imperiali
    • Monete Romane Provinciali
    • Monete greche: Sicilia e Magna Grecia
    • Monete greche: Grecia
    • Altre monete antiche fino al medioevo
  • Monete Medioevali (dal 700 al 1500d.c.)
    • Monete Bizantine
    • Monete dei Regni Barbarici
    • Monete Medievali di Zecche Italiane
    • Altre Monete Medievali
  • Monete Moderne (dal 1500 al 1800d.c.)
    • Monete Moderne di Zecche Italiane
    • Zecche Straniere
  • Stati preunitari, Regno D'Italia e colonie e R.S.I. (1800-1945)
    • Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
    • Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
    • Regno D'Italia: approfondimenti
  • Monete Contemporanee (dal 1800 a Oggi)
    • Repubblica (1946-2001)
    • Monete Estere
  • Euro monete
    • Monete a circolazione ordinaria di tutti i Paesi dell’Area Euro.
    • Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
    • Altre discussioni relative alle monete in Euro
  • Rubriche speciali
    • Tecniche, varianti ed errori di coniazione
    • Monete e Medaglie Pontificie
    • Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
    • Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
    • Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
    • Medaglistica
    • Exonumia
    • Cartamoneta e Scripofilia
  • Altre sezioni
    • Araldica
    • Storia ed archeologia
    • Filatelia e Storia Postale
    • Altre forme di collezionismo
    • English Numismatic Forum
  • Area Tecnica
    • Tecnologie produttive
    • Conservazione, restauro e fotografia
  • Lamoneta -Piazza Affari-
    • Annunci Numismatici
  • Tutto il resto
    • Agorà
    • Le Proposte
    • Supporto Tecnico
  • Discussioni
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area Discussioni
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Asolano (Circolo) in area Discussioni
  • CENTRO NUMISMATICO VALDOSTANO (Circolo) in area SITO
  • Circolo Filatelico e Numismatico Massese (Circolo) in area Discussioni
  • associazione numismatica giuliana (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Monzese (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote per la Giornata dell'Europa

Calendari

  • Eventi culturali
  • Eventi Commerciali
  • Eventi Misti
  • Eventi Lamoneta.it
  • Aste
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area Eventi
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Filatelico Numismatico Savonese "Domenico Giuria" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Culturale Castellani (Circolo) in area La zecca di Fano
  • CENTRO NUMISMATICO VALDOSTANO (Circolo) in area Collezionare.......non solo monete
  • Associazione Circolo "Tempo Libero" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Filatelico e Numismatico Massese (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote d'Europa / 6-10 maggio 2023, convento di S. Antonio, Morbegno

Categorie

  • Articoli
    • Manuali
    • Portale
  • Pages
  • Miscellaneous
    • Databases
    • Templates
    • Media

Product Groups

  • Editoria
  • Promozioni
  • Donazioni

Categorie

  • Libri
    • Monete Antiche
    • Monete Medioevali
    • Monete Moderne
    • Monete Contemporanee
    • Monete Estere
    • Medaglistica e sfragistica
    • Numismatica Generale
  • Riviste e Articoli
    • Rivista Italiana di Numismatica
  • Decreti e Normative
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area File
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area File
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area File 2
  • Cercle Numismatique Liegeois (Circolo) in area File
  • CIRCOLO NUMISMATICO TICINESE (Circolo) in area VERNICE- MOSTRA
  • Circolo Numismatico Asolano (Circolo) in area Documenti dal circolo
  • associazione numismatica giuliana (Circolo) in area File
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote d'Europa / 6-10 maggio 2023

Collections

  • Domande di interesse generale
  • Contenuti del forum
  • Messaggi
  • Allegati e Immagini
  • Registrazioni e Cancellazioni
  • Numismatica in generale
  • Monetazione Antica
  • Monetazione medioevale
  • Monetazione degli Stati italiani preunitari
  • Monetazione del Regno d'Italia
  • Monetazione in lire della Repubblica Italiana
  • Monetazione mondiale moderna
  • Monetazione mondiale contemporanea
  • Monetazione in Euro

Categorie

  • Monete Italiane
    • Zecche italiane e Preunitarie
    • Regno D'Italia
    • Repubblica Italiana (Lire)
  • Euro
  • Monete mondiali
  • Gettoni
  • Medaglie
  • Banconote, miniassegni...
  • Cataloghi e libri
  • Accessori
  • Offerte dagli operatori
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Annunci
  • CIRCOLO NUMISMATICO TICINESE (Circolo) in area Interessante link
  • Circolo Culturale Castellani (Circolo) in area AnnunciRaccolta di medagliette devozionali

Trova risultati in.....

Trova risultati che...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per....

Trovato 6 risultati

  1. Ristrutturazione edilizia. Sotto antico palazzo scoperte terme romane e mosaici. Erano del palazzo di Diocleziano? Il sottosuolo dell’edificio conserva vestigia romane. Gli scavi proseguiranno @ Maja Prgomet, Total Croatia Gli archeologi coinvolti nei lavori di restauro del Museo Civico di Spalato, uno dei siti più rinomati della Croazia, hanno fatto una scoperta straordinaria, in questi giorni, durante la ricostruzione del piano terra e l’installazione dell’ascensore all’interno del Palazzo Dominik Papalic. Questo importante museo, situato nella città di Spalato, ha rivelato antiche terme romane e mosaici finora sconosciuti, gettando nuova luce sulla storia millenaria della regione. Ne ha dato notizia Total Croatia. La città di Spalato, con una storia che si estende per oltre 2000 anni, è strategicamente posizionata nel cuore del Mare Adriatico, ai piedi dei dolci pendii di Kozjak e Biokovo, custode di una ricca storia che risale all’epoca romana. I lavori in corso, parte del progetto europeo “Palazzo della vita, città del cambiamento”, hanno portato alla scoperta di un prezioso sito archeologico, rivelando resti antichi risalenti all’epoca della costruzione del Palazzo di Diocleziano. Questa scoperta è stata possibile durante la fase di progettazione dei lavori nel palazzo rinascimentale della famiglia Papalić, risalente al XVI secolo, quando gli archeologi si aspettavano piccole scoperte, ma si sono invece imbattuti in qualcosa di straordinario. Secondo il Total Croatia, durante lo scavo sono stati rinvenuti l’antico pavimento, il riscaldamento a pavimento, un’apertura per l’aria calda collegata alla stufa, un pretorio e una costruzione di fornace, tutti riconducibili all’epoca romana. Uno scavo più approfondito ha rivelato un antico mosaico nella sala meridionale, seguito da un antico muro nella sala centrale, completo di vasca e torchio per la produzione di olio e vino. Nebojša Cingeli, responsabile delle ricerche archeologiche della ditta Neir, ha spiegato che i ritrovamenti sono legati all’acqua, suggerendo la presenza di piscine e cisterne. Questo indica che, in passato, potrebbero esserci state terme anche nella parte settentrionale del Palazzo di Diocleziano, una scoperta sorprendente in quanto si presumeva che questa area ospitasse caserme e campi di addestramento. La direttrice del Museo Civico di Spalato, Vesna Bulić Baketić, ha commentato l’eccezionale valore aggiunto alla struttura museale, sottolineando la stratificazione degli edifici che costituivano la città nel corso dei secoli. Il progetto prevede di mantenere aperte al pubblico le stanze appena scoperte, ma prima è necessario rinforzare le mura e garantire la sicurezza della struttura. Gli architetti svilupperanno un sistema di passerelle sopra il sito archeologico all’aperto, consentendo ai visitatori di ammirare questa incredibile scoperta senza comprometterne l’integrità. https://stilearte.it/ristrutturazione-edilizia-sotto-antico-palazzo-scoperte-terme-romane-e-mosaici-erano-del-palazzo-di-diocleziano/ ARCHAEOLOGISTS DISCOVER ROMAN BATHS UNDER SPLIT CITY MUSEUM All images: Maja Prgomet December the 5th, 2023 – A truly incredible discovery has been made under the Split City Museum by archaeologists. The ongoing works which are part of a European project called “Palace of Life, City of Change” involve the reconstruction of the ground floor and the installation of a lift in the Split City Museum. The current works have unearthed a valuable archaeological site boasting hitherto unseen ancient remains from the time of the construction of Diocletian’s Palace. During the planning phase of the works in the former Renaissance palace of the Papalić family, minor archaeological discoveries and as such research was expected, but then came a sensational discovery. In the former museum reception, the structure of the ancient floor, underfloor heating, an opening for warm air connected to the stove, a praefurnium, an opening inside the underfloor heating and a furnace construction were all discovered. A deeper continuation of digging revealed an ancient mosaic in the southern room, then a continuation of the ancient wall in the central room with a pool and an oil and grape press. In the northern room, next to the staircase, a pool with a white mosaic floor was also found – the head of archaeological research from the Neir company, Nebojša Cingeli, revealed. Cingeli explained that the discoveries underneath the Papalić Palace are related to water because they are pools and cisterns, so it is easy to conclude “that there were once thermal baths in the northern part of Diocletian’s Palace as well”. This comes as somewhat of a surprise for both historians and archaeologists, because for years it was assumed that the northern part of Diocletian’s palace housed barracks and training grounds for Diocletian’s personal guard and staff. “The fact that all of these layers of earlier buildings that once made up the city are visible inside the Split City Museum provides this museum with additional value that is exceptionally rare. The layered construction started with the ancient layer and continued on into late antiquity, Romanesque, Gothic, Renaissance… all the way up until the nineteenth and twentieth centuries is a paradigm per se,” said the director of the Split City Museum, Vesna Bulić Baketić, highlighting the fact that these discoveries enable further knowledge of the original floor plan of Diocletian’s Palace. A large part of the excavated rooms on the ground floor of the Split City Museum will remain open. The current plan is to strengthen the walls and secure the structure, and above the open archaeology site, to design a system of walkways that will allow movement above the site. In addition to the infrastructural renovation and installation of the lift, a new concept of the part of the exhibition on the ground floor has been designed, authored by art historian Joško Belamarić. The selection of exhibits, expanded legends/descriptions and other museological items created a narrative thread of the exhibition that starts from before Diocletian’s time, the connection with Salona, ancient Split, all the way through to the early Middle Ages to the period of the autonomous commune. “Showing our visitors the “living past” that speaks to us through the original layers of centuries long gone by adds insurmountable value and legacy to future generations. It is up to us to carry this out in the best and most professional way,” concluded the director of the Split City Museum. Palace of Life, City of Change – An integrated programme for the development of the visitor infrastructure of the old city centre along with Diocletian’s palace Total value of the project: HRK 25,421,397.75 / Amount of EU co-financing (grants): HRK 18,225,974.54 Project holder: City of Split / Partners in the project: Split City Museum, City Tourist Board Split
  2. Il materiale numismatico dello stato ostrogoto è l’unico gruppo monetario germanico del “Migration Period” rappresentato pienamente e con continuità. Un quadro esauriente di questa monetazione è deducibile La composizione di tutte le collezioni numismatiche presenti in Croatia, Slovenia e Bosnia & Herzegovina, anche in casi in cui la quantità di pezzi raccolti non risulti particolarmente sostanziosa, offre un quadro abbastanza esauriente per lo studio della monetazione ostrogota. Sommario: Introduction. Ostrogotic coinage in museums and other collections. Catalogue of the coins. Notes to the coins. Identical dies. Finds and sites. Survey of the material. Appendices. Collectors, donors & dealers. Bibliography. Indexes. -> http://www.classicadiana.it/libreria/content/demo-z-ostrogothic-coinage-collection-croatia-slovenia-and-bosnia-herzegovina Z. Demo OSTROGOTHIC COINAGE FROM COLLECTIONS IN CROATIA, SLOVENIA AND BOSNIA & HERZEGOVINA. Ed. 1994, f.to 18x24cm., pp. 340+16tavv, ill. b/n
  3. ARES III

    Reperti marmorei a Valbandon

    La romanità di Valbandon in tutta la sua magnificenza Presentati ieri alla stampa i risultati delle ultime scoperte archeologiche: una testa marmorea di Apollo e tre erme, di cui due bifronti, quali testimonianze dell’esistenza di un filare da giardino, parte integrante di un complesso architettonico appartenuto a una villa marittima frequentata dal I secolo a.C. al IV-V secolo d.C. La romanità di Valbandon, è emersa in tutta la sua magnificenza, dopo le ultime singolari scoperte archeologiche avvenute strada, o meglio muro, facendo, nell’insenatura portuale del luogo: una bellissima testa marmorea del dio Apollo e tre erme, di cui due bifronti, quali testimonianze dell’esistenza di uno stupendo filare da giardino, parte integrante di tutto un complesso architettonico appartenuto a una villa marittima di lusso frequentata, senza soluzione di continuità, dal I secolo a.C. al IV-V secolo d.C. Parola di esperti: per quantità e anche qualità, un rinvenimento del genere non troverebbe eguali in alcuna altra parte della penisola istriana né lungo tutta la costa dell’Adriatico croato. Una parte più rappresentativa di questo lauto patrimonio antico-romano e tardoantico spuntato in una località di provincia, che era evidentemente eletta a idillio balneare più di duemila anni fa, è stata ieri esibita con orgoglio dalla direzione e dai ricercatori e restauratori del Museo archeologico istriano di Pola. Un segreto… nascosto Sono oggetti già in fase di restauro e di desalinizzazione da laboratorio. Ma, perché delle scoperte così eclatanti sono state tenute segrete? La sovrintendenza e le indagini archeologiche erano iniziate ancora lo scorso settembre per venire ultimate nel mese in corso, mentre questo fior di reperti era finito già da tempo in mano esperta, per essere scrostato ed esaminato. Il velo di silenzio è stato tolto appena adesso che la zona portuale, interessata dagli interventi infrastrutturali, è stata messa in sicurezza a lavori terminati. Semplicemente, l’ente museale e gli addetti alla conservazione del patrimonio storico-monumentale non avevano di certo potuto correre il rischio di lasciare spazio a incursioni di cacciatori di tesori, tipo Indiana Jones o presunti tali, ergo le ragioni dell’occultamento provvisorio si sono rivelate oltremodo logiche e giustificate. Esattamente nel punto dove sorgeva la struttura settentrionale della villa marittima, le vestigia della Valbandon romana sono state esibite da una task force di archeologi e sovrintendenti, direttore del Museo archeologico Darko Komšo in primis, affiancato per l’occasione anche da Dalibor Brnos, direttore dell’Autorità portuale che ha gestito l’avvio dei lavori di bonifica delle strutture murarie del porticciolo nautico a sud e nord del suo molo. Si voleva fare bella figura, completare l’opera per regalare una bella passeggiata litoranea, però la prepotente presenza del passato nel sottosuolo e nel fondale marino ha imposto la riscrittura del progetto di costruzione, fino a dover accorciare anche di una quarantina di metri la lunghezza del muro costiero. Percorso più breve per la ricreazione ma in compenso più generoso per la narrazione della più remota storia di Valbandon. Un complesso a 5 stelle L’area appena messa in ordine con un intervento infrastrutturale da 6,5 milioni di kune, esibisce già la copia fedele degli stupendi tre mosaici appartenuti alla villa romana e ora, in accordo con l’amministrazione locale di Fasana e la Pro loco, si potrà ragionare in merito alle future modalità di presentazione dei reperti. Reperti che, da quanto sentito, anche prima di un’analisi consuntiva approfondita riscrivono e correggono le informazioni di storia tramandate lo scorso secolo dall’austriaco Anton Gnirs e dal triestino Attilio de Grassi. L’intera faccenda è stata illustrata al dettaglio da Aleksandra Mahić, coordinatrice del progetto di ricerca, da Dunja Martić Štefan sua vice e da Ida Končani Uhač, esperta in archeologia subacquea. Erra chi crede che si parli di un villino in riva a mare per il weekend. Qua si ha a che fare con un intero complesso da villeggiatura a cinque stelle, che come appurato da ricerche più capillari era costituito da due grandi componenti architettoniche estese da una e dall’altra parte dell’insenatura, in collegamento fra loro attraverso strutture ancora sopravvissute sotto la melma dei fondali. Ed ecco la scoperta di oggi, ossia l’elemento nuovo che finisce per smentire il de Grassi: quello che era stato interpretato come elemento di una diga altro non sarebbe se non il passaggio da una all’altra ala del grande complesso residenziale. L’indagine subacquea appena compiuta ha individuato la struttura appartenente al percorso di passeggiata, lunga 50 e larga 4 metri e mezzo. Una collezione cospicua Più che la sponda meridionale del porticciolo e le testimonianze dei suoi peristili e cisterne antiche, ora interessa la sponda settentrionale con i resti di spazi semicircolari rivolti verso il mare, che con molta probabilità erano uniti da una passeggiata arricchita da fior di elementi architettonico-scultorei decorativi. E qui il discorso si associa alle erme. Il Museo ha fatto incetta di basamenti con tanto di teste scolpite che un tempo formavano un tutt’uno decorativo. Secondo la spiegazione, Valbandon si ritrova custode di quelle erme costituite da un pilastrino di sezione quadrangolare, sormontato da una testa scolpita a tutto tondo che nell’antica Grecia (soprattutto in Attica) raffigurava Ermes (da cui il nome). Le erme erano collocate lungo le strade, ai crocevia, ai confini delle proprietà e davanti alle porte per invocare la protezione di Ermes, sui confini in genere, quindi a guardia di ladri e di incidenti. L’altezza era variabile da un metro a un metro e mezzo e le più antiche conosciute risalgono alla fine dell’età arcaica (ultimo quarto del VI secolo a.c.). L’erma deriva da una delle prime forme arcaiche di rappresentazione delle divinità, il cosiddetto betile posto a protezione delle vie e delle soglie. L’antica Roma, poi, cambiò le carte in tavola alla tradizione greca e introdusse la tradizione delle erme raffiguranti non solo deità, ma anche comuni mortali. Valbandon ha ieri esibito l’erma bifronte, a due teste (che come Giano bifronte stava a significare l’inizio e la fine di un ciclo), raffigurante niente meno che Giove barbuto, deità suprema dell’Olimpo e una Cerere riccioluta, dea della fertilità e della vita. Interessante anche il piedistallo appartenente alla testa che raffigura le spighe di grano (ecco l’associazione a Cerere), il rilievo della Vittoria alata, i fulmini (l’associazione a Giove) con il simbolo fallico (nel nostro caso piccolino), tipico delle erme, giacché testa e pilastrino costituivano un intero corpo decorativo stilizzato. La bellezza di Apollo A differenza delle erme, la testa in marmo proconnesio di Apollo, un po’ più piccola della grandezza naturale, si mostra già quale esempio di eccellente fattura appartenuta a una scultura a figura intera, purtroppo non sopravvissuta nel tempo. Il giovinetto della bellezza, si mostra tipicamente romano: lineamenti graziosi, capelli corti e ondulati, raccolti morbidamente sopra la fronte. Dopo il rinvenimento della testa di Agrippina (1989), nelle immediate vicinanze del foro romano di Pola, sono passati trent’anni che l’Istria meridionale non ha dato alla luce un reperto del genere. A questo punto non provoca nemmeno stupore il fatto che i nostri ricercatori abbiano fatto anche incetta di elementi architettonici: colonne, basamenti, capitelli corinzi anche ben integri, elementi di portici, tegole, elementi di pavimentazione in marmo, inventario minuto costituito da frammenti di ceramica, vasellame, anfore per vino, olio e prodotti ittici, mentre l’archeobotanica ha individuato resti di erbe, pinoli, viti, olive, grano, noci, fichi e via scoprendo gli ingredienti della cucina mediterranea. Persino pezzi di ceramica e una pipa dello stesso materiale databile tra il XV e il XIX secolo stanno a dimostrare tutta la continuità della presenza umana nell’area portuale. https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-polese/la-romanita-di-valbandon-in-tutta-la-sua-magnificenza Un capitello con eleganti forme vegetali in pietra calcarea. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL Un Giove pluvio… barbuto. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL . . Ida Končani Uhač, Darko Komšo, Dalibor Brnos, Aleksandra Mahić e Dunja Martić Štefan davanti ai reperti. Foto: SASA MILJEVIC/PIXSELL
  4. Alojzije Viktor Stepinac fu arcivescovo di Zagabria dal 1937 fino alla sua morte nel 1960. Fu fervente sostenitore di uno stato Croato indipendente e fu creato cardinale da Pio XII nel 1953. La sua salma è esposta nell'abside della Cattedrale di Zagabria. La medaglia del giorno, opera di Mauro Baldessari, realizzata dalla Damiano Colombo & Figli, ricorda la beatificazione del 3 ottobre 1998, proclamata da San Giovanni Paolo II, al Santuario di Marija Bistrica, presso Zagabria. Alla presenza di mezzo milione di fedeli pronunciò una toccante omelia in ricordo del nuovo Beato "il chicco di grano che cade in terra Croata morendo diede molto frutto". https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2620/33
  5. Buongiorno, oltre all’articolo postato alcuni giorni fa ne è uscito un altro, simile come ricerca e obiettivo (indagine LiDAR + ricognizioni mirate sul terreno finalizzate alla ricerca di frequentazioni umane del territorio) ha interessato un territorio dell’Istria Centro-Settentrionale: “Archaeological landscape in central northern Istria (Croatia) revealed by airborne LiDAR: from prehistoric sites to Roman centuriation.”. Spero che l’indagine possa interessare vari utenti del Gruppo, per cui lo posto. Come anticipato, il territorio circostante la cittadina di Oprtalj/Portole è stato soggetto recentemente a indagini (utilizzando i dati LiDAR disponibili) finalizzate alla ricerca di evidenze umane e le evidenze ottenute risultano ascrivibili dal periodo preistorico a quello romano. Va ricordato che il territorio oggetto di studio ha sempre rivestito ampia importanza in quanto attraversato dal fiume Mirna/Quieto che consentiva un comodo accesso all’Istria interna (lo stesso risulta esser stato ampiamente navigabile anche in tempi storici). Accanto ad alcuni siti su altura noti da tempo sono stati così identificati vari insediamenti tra i quali uno all’aperto del Neolitico-Età del Rame, un possibile tumulo dell’età del Bronzo e tre piccole fortificazioni protostoriche. Alcune strutture di epoca romana (piccoli edifici e recinzioni) sono stati interpretati come fattorie/ville rustiche. Permangono inoltre tracce della centuriazione romana, prima d’oggi ignote nell’area di studio e che sembra fare parte di quella riscontrata nell’area parentina e polesana, delineando una delle aree di centuriazione più vaste attualmente note. Per approfondimenti: https://www.academia.edu/43336606/Archaeological_landscape_in_central_northern_Istria_Croatia_revealed_by_airborne_LiDAR_from_prehistoric_sites_to_Roman_centuriation Per accedere alle Supplementary Informations : https://link.springer.com/article/10.1007/s12520-020-01070-w Saluti Illyricum PS: i surweys sono stati effettuati nel periodo pre-COVID.
  6. stf

    1 Kuna 1999 color rame?

    Ho trovato una moneta di questo tipo però color rame in un mucchio di monete croate. Ha qualche valore o è solo stato placcato, magari per qualche esperimento scientifico o per farla assomigliare ai nostri 5 cent?
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.