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Risultati per Tag 'crisi monetaria'.
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Toscana Crisi monetaria di Firenze del XIV secolo
Matteo91 ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Ciao, non seguo in modo particolare la numismatica medioevale, ma sono affascinato, in particolar modo, da alcune dinamiche monetarie del periodo. Premetto di non avere molto materiale a disposizione e credo che la risposta alla mia curiosità possa essere facilmente reperita in questi libri di Carlo M. Cipolla: Il fiorino e il quattrino. La politica monetaria a Firenze nel Trecento; Il governo della moneta a Firenze e a Milano nei secoli XIV-XVI, che cercherò di procurarmi quanto prima. So anche che @magdi ha scritto un bell'articolo a riguardo, che ho avuto modo di leggere, e che mi ha invogliato ad iniziare la discussione. Detto questo, so che il XIV secolo per Firenze è stato un secolo piuttosto complicato, tra crisi del debito, crisi bancaria, crisi monetaria, alluvioni, carestia e peste. Vorrei però soffermarmi sulla crisi monetaria. In estrema sintesi, mi pare di capire che la goccia che fece traboccare il vaso sia stato il repentino apprezzamento del valore dell'argento rispetto all'oro. Questo fece sì che le monete in argento in circolazione presentavano ora un valore intrinseco maggior del valore nominale, determinando una loro tesaurizzazione e successiva fusione per venderne il metallo prezioso all'estero, dove c'era maggior convenienza per via di un rapporto più stabile rispetto all'oro. Questo ha sostanzialmente determinato una grave carenza di circolante. La soluzione adottata dal governo fiorentino credo sia stata quella di creare una nuova moneta in argento (un nuovo Grosso), dal valore nominale maggiore e con un intrinseco sì più elevato, ma in misura minore, in proporzione, rispetto all'incremento del valore nominale. Si era così disincentivata la pratica della tesaurizzazione (valore nominale > valore intrinseco) e il circolante è tornato ad aumentare. In questo modo, inoltre, si sarebbe mantenuto elevato il differenziale di valore della moneta in oro rispetto a quello della moneta in argento che, a seguito della rivalutazione, si era ridotto, andando a beneficio di quella classe che guadagnava in oro e pagava in argento. Una svalutazione mi sembra ci sia stata anche sul quattrino, nel quale è stata semplicemente ridotta la quantità di argento, senza modificarne il peso. Le domande che vorrei porre sono le seguenti: quali sono state le conseguenze per la popolazione di una tale mancanza di circolante? in che modo la soluzione individuata dal governo di Firenze (la creazione del nuovo grosso e la svalutazione del quattrino) ha comunque avuto effetti negativi sulla popolazione (se ne ha avuti)? Potrebbe essere corretto dire che, di fatto, l'obiettivo finale era quello di mantenere il più elevato possibile il differenziale di valore tra la moneta in oro e quella in argento (grosso) e mistura (quattrino)? Spero di essere stato chiaro e di non aver detto troppe inesattezze. Grazie!- 6 commenti
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