Cerca nel Forum
Risultati per Tag 'cerimonia'.
Trovato 1 risultato
-
Trionfo “Triumphare (celebrare un trionfo) è detto così perché i soldati che tornano dalla guerra col loro generale gli gridano attraversando la città mentre è diretto verso il Campidoglio «Io triumphe! ». Questo termine viene da thríambos, cioè da un soprannome greco di Libero. (Varrone, La Lingua Latina, VI, 68) Il Trionfo era il massimo onore che nell’antica Roma veniva tributato con cerimonia solenne al generale (o magistrato con concessione di Imperium, ovvero con delega al comando supremo dell’esercito) che rientrava da una guerra dove aveva conseguito un’importante vittoria. Prima della battaglia il magistrato doveva prendere gli auspicia, praticamente doveva presiedere ai rituali propiziatori. La guerra che egli andava ad affrontare doveva, poi, essere un bellum iustum, una guerra dichiarata secondo il rituale tradizionale e la vittoria doveva essere ottenuta con una battaglia cruenta e schiacciante. Il primo ad ottenerla fu Romolo che percorse la Via Sacra nel Foro Romano per recarsi al Campidoglio dove depose nel Tempio di Giove Feretrio (*) le Spolia Opima (**) (armatura, armi e altri effetti che un generale romano aveva tratto come trofeo dal corpo del comandante nemico ucciso in singola tenzone). (*) Il sito del tempio è attualmente dibattuto. Sappiamo, secondo quanto ci tramanda Tito Livio, che si trovava sul Campidoglio: « Portando le spoglie del comandante nemico ucciso... Romolo salì sul Campidoglio. Lì, dopo averle poste sotto una quercia sacra ai pastori, insieme con un dono, tracciò i confini del tempio di Giove e aggiunse al dio un cognome: "Io Romolo, re vittorioso, offro a te, Giove Feretrio, queste armi regie, e dedico il tempio tra questi confini... in modo che sia dedicato alle spolie opime, che a coloro che verranno dopo di me porteranno qui dopo averle sottratte a re e comandanti uccisi in battaglia". Questa è l'origine del primo tempio consacrato a Roma. » (Tito Livio, Ab Urbe condita libri I, 10.) Secondo il Carandini si trattava di un tempio che in origine doveva essere una capanna, con di fronte un'ara. Intorno al tempio un recinto, al cui interno vi era una quercia sacra. Il possibile sito viene identificato, sempre dal Carandini, con la Promoteca capitolina dove sono stati rinvenuti reperti votivi databili alla metà del VIII secolo a.C. (**)“Il trofeo venne dedicato a Zeus detto Feretrio dal romano ferire, che significa “colpire”, giacchè Romolo aveva chiesto la grazia di colpire e abbattere l’avversario. Spoglie simili si chiamano opima, dice Varrone, da opes che significa “ricchezze”; ma sarebbe più credibile se si dicesse da azione, in romano opus, giacchè la dedica di spoglie opime è concessa al generale che abbia abbattuto il generale avversario con azione personale. Tale onore toccò finora a tre soli condottieri romani: per primo a Romolo, per l’uccisione di Acrone, re dei Cenineti; per secondo a Cornelio Cosso, che abbattè Tolumnio, un re etrusco; e per ultimo a Claudio Marcello, vincitore di Britomarto, re dei Galli”. (Plutarco, Vita di Romolo, 16, 6-7)
- 19 commenti
-
- 2
-
- impero
- repubblica
-
(e altri 1 tag)
Taggato come:
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.