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Quell’AUREO del millenario di Roma ritrovato e UNICO AL MONDO
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
https://www.cronacanumismatica.com/quell-aureo-del-millenario-ritrovato-e-unico-al-mondo/ Quell’AUREO del millenario di Roma ritrovato e UNICO AL MONDO A nome di Filippo I, coniato nel 248, l’aureo del millenario di Roma citato da Henry Cohen è apparso in asta nel 2021 colmando una lacuna nella serie imperiale di Roberto Ganganelli | Anno 248 dopo Cristo: Roma, la capitale del mondo di allora, compie mille anni dalla sua fondazione avvenuta, secondo la tradizione, nel 753 avanti Cristo per opera di Romolo. Sul trono imperiale siede dal 244 Filippo I (Marcus Iulius Philippus Augustus), detto l’Arabo per le sue origini siriane. Un millenario che l’imperatore celebra con grande solennità e nel segno di un potere che sembra inattaccabile, anche se ben presto gli avvenimenti avrebbero preso una brutta piega, con rivolte in varie province, fino a portare lo stesso Filippo a perdere la vita presso Verona, nel 249, combattendo contro le armate di Decio che, acclamato imperatore dalle legioni, pure lo aveva rassicurato sulla propria fedeltà. Tra le tante monete coniate per celebrare i mille anni dalla fondazione dell’Urbe, molte raffigurano animali: il leone appare ad esempio su un tipo di antoniniano Il millenario, in ogni caso, rappresenta l’apoteosi di Filippo l’Arabo il quale lascia segno di questo evento anche nella monetazione, con varie emissioni celebrative. Ce n’è tuttavia una – un aureo di eccezionale importanza – di cui fino a un passaggio in asta nel 2021 (vendita Leu Numismatik 10, lotto 2345) – non rimanevano che labili tracce bibliografiche. Questo aureo del millenario (mm 21, g 4,73, orientamento coni ore 6) reca al dritto la legenda IMP PHILIPPVS AVG con busto laureato, drappeggiato e corazzato di Filippo I a destra. Al rovescio la legenda SAECVLARES AVGG e un leone che incede verso destra. Era sconosciuto fino al 2021, se non per una nota di Henry Cohen, l’aureo del millenario di Roma con ritratto di Filippo l’Arabo e leone andante a destra Conosciuto fino al 2021 soltanto in argento (antoniniani) e bronzo (sesterzi), questo tipo non era attestato in oro tranne che in una nota di Henry Cohen, il quale scrisse che “l’une de ces deux médailles avec le buste lauré, est décrite dans l’ancien catalogue du Cabinet de France sans indiquer de quel côté est tournée le lion”. Da questo vago riferimento si può pensare che a Parigi, nel XIX secolo, fosse conservato proprio un aureo del millenario con un leone al rovescio e che la preziosa moneta andò perduta nella famigerata rapina alla collezione della Bibliothèque nationale avvenuta il 5-6 novembre 1831. Purtroppo la moneta venne fusa dopo la rapina, insieme a tutti gli altri oggetti rubati, provocando una delle più grandi e tragiche perdite di esemplari numismatici in oro della storia. Un esemplare simile a questo, andato in asta Leu Numismatik, era conservato a Parigi e venne rubato e fuso durante una rapina nel lontano 1831 Cohen non sapeva se il leone camminasse verso destra o a sinistra, sull’aureo trafugato a Parigi, poiché l’antico catalogo della collezione non ne specificava la direzione, e le opere successive o dubitavano della stessa esistenza di questa moneta o la ignoravano del tutto. La comparsa sul mercato di questo aureo del millenario di Roma, quasi due secoli anni dopo gli studi di Cohen, dimostra che il grande numismatico francese aveva ragione nel riportare tale tipologia come esistente nella collezione di Parigi, ed molto probabile che anche il leone di quel perduto esemplare camminasse verso destra. Un sesterzio di Filippo l’Arabo al tipo del leone, dalla tipica forma quadrangolare, coniato nel 248 per celebrare il millenario dalla fondazione di Roma Nonostante un piccolo foro abilmente otturato e alcuni graffi, l’aureo del millenario è stato aggiudicato per 12.000 franchi svizzeri, pari alla base d’asta. Ma questo è solo un dettaglio, di fronte al fascino e all’importanza storica di questa moneta.- 3 commenti
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Il tesoro di Como. filmati e pubblicazione
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Sperando di fare cosa gradita pubblico una serie di piccoli filmati prodotti da Archaeoreporter sul c.d. Tesoro di Como. Oltre a ciò segnalo il link alla pubblicazione in PDF sul sito del Portale numismatico dello stato ed il link per l'acquisto della versione cartacea dello stesso Riporto dalla descrizione di youtube:- 3 commenti
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Detectorista inglese trova un aureo di Allectus e lo venderà in asta
cliff ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Si tratterebbe del secondo esemplare conosciuto, il primo e unico finora è al British Museum. Abbastanza incredibile per noi che dopo averlo trovato con un metal detector in un campo inglese ora possa anche venderlo e che andrà all'asta a Giugno presso DNW a Londra. Magie della legislazione britannica... https://news.artnet.com/art-world/metal-detector-discovers-golden-roman-coin-1509847/amp-page -
549/1 - statere Cn. Cornelius P.f. Lentulus Marcellinus
Ser. Broccolo ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Repubblicane
Rileggendo la discussione sull'Aquila di Giove che è ritornata dall'oblio di recente, ho letto del raro statere d'oro di Gneo Cornelio Lentulo Marcellino. Non avendo trovato un'immagine a colori nel catalogo https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G35/23, l'ho cercata nella sezione online del British Museum ed eccola in tutto il suo splendore. Ho fatto aggiungere la foto sul nostro catalogo. Un saluto a tutti -
Ciao a tutti, ho trovato questo articolo molto interessante: https://ilfattostorico.com/2016/09/23/scoperta-una-rara-moneta-doro-romana-con-limmagine-di-nerone/
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Diametro 21 mm , peso 4,72 gr Voi che ne pensate? A me puzza di falso. Il venditore ha anche altri "aurei" in vendita a prezzi, secondo me, troppo abbordabili per essere veri. Grazie. TWF
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Aureo di Aureliano: vostro giudizio
andrea.cantori ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Buongiorno a tutti. Volevo avere una vostra opinione su questa moneta recentemente andata all'asta da una casa tedesca. In particolare vorrei sapere se secondo voi si è conservato nella terra. So bene che la foto è inadatta per giudizi completi ma questo è quello che è stato pubblicato... non ho partecipato all'asta proprio per la docuementazione fotografica che questa casa d'aste mette a disposizione. E' veramente pessima e non si riesce a giudicare le monete. Per la cronaca è risultata invenduta due volte con relativa base d'asta scesa per due volte. Grazie. -
Ciao ragazzi, spulciando la nuova asta 11 ArtCoinsRoma ho trovato un interessante Aureo di Nerone, ma ha me sembra come se sia stato incastonato in un ciondolo in passato? Che ne pensate? http://www.artcoinsroma.it/auction/view/167/388
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Per concludere la carrellata delle coniazioni "speciali" di Augusto, mi piaceva introdurre questo argomento, che seppur trattato in ambito di pubblicazioni, non lo è mai stato sul Forum, o almeno, non approfonditamente. Inizio con il postarvi un link molto utile ad avere un'idea più chiara di ciò di cui stiamo trattando, un articolo di Ermanno Arslan nel quale potrete trovare tutte le informazioni di contesto su queste "sfortunate" emissioni (scoprirete poi perché): Monetazione di lusso durante l'Impero. Mi limiterò a elencare, solamente, gli esemplari dell'Alto impero, quelli del Basso, ammesso che esistano, siete invitati a postarli di seguito a me :P. Partiamo con il dire che attualmente sono conosciuti solamente sei esemplari e ognuno di essi è, ovviamente, un unicum. Tre esemplari appartengono ad Augusto, uno a Domiziano e due a Commodo (in realtà, ai fatti, questi sono multipli da tre aurei). Per una visione nel Catalogo LaMoneta degli esemplari di Augusto -> http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-AUG4AU Ma partiamo con la carrellata. 1) Il primo di Augusto è l'unico del quale non vi sia dubbio della sua autenticità, è stato trovato a Pompei nel 1759 insieme ad un tesoretto di Aurei ed è attualmente conservato al Museo Nazionale di Napoli. Nel 1977 fu rubato insieme ad altri numerosi oggetti, poi, fortunatamente, recuperati. Al D/ CAESAR - AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, Testa di Augusto, laureata, rivolta verso sinistra. Al R/ IMP - XV; SICIL (esergo), Diana, drappeggiata e con copricapo a polos, che avanza verso destra, intenta a prendere una freccia con la mano destra; nella sinistra, tiene l'arco. 7-6 a.C., Lione. RIC 204, CLM 668 30,88 g x 33 mm La tipologia fa sicuramente parte della serie di Denari e Aurei provenienti sempre da Lione. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 2) Questo esemplare, secondo la storia, comparve al Museo d'Este, dove è attualmente conservato. Considerato inizialmente dubbio, oggi, la comunità scientifica tende a considerarlo genuino. Al D/ CAESAR AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, Testa di Augusto, laureata, rivolta verso destra. Al R/ AVGVSTI F COS DESIG PRINC IVVENT; C L CAESARES (esergo), Caio Cesare e Lucio Cesare, in piedi e togati, tengono ognuno una mano su di uno scudo davanti a loro; dietro ogni scudo c'è una lancia; sopra di loro, a sinistra, un simpulum rivolto verso destra e a destra un lituus rivolto verso sinistra. 7-6 a.C., Lione. RIC 205, CLM 669 31,3 g Anche di questo la tipologia è estremamente conosciuta, la serie di Denari di Augusto più famosa. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Gli esemplari di Lione sono considerati tali sia perché in quel periodo era la zecca di coniazione delle monete in metallo pregiato, sia perché il ritratto tipico di quest'ultima non da adito a dubbi in tal senso. 3) Questo esemplare, come quello sopra, comparve nel Museo di Madrid, dove è attualmente conservato. E' l'esemplare che ha dato più problemi di tutti e oggi, ancora, si tende a considerarlo falso, nonostante vi siano buoni motivi storici e tipologici per ritenerlo buono. Al tempo non erano conosciute molte delle monete delle zecche "estere" di Augusto, dove si pensa sia stato coniato e quindi non era possibile confrontare quel ritratto con altre monete attualmente conosciute. A mio modesto parere, per suddetti motivi, è da considerarsi autentico. Al D/ IMP CAESAR DIVI F - AVGVST COS VII, Testa di Augusto rivolta verso destra. Sotto il collo, un capricorno rivolto anch'esso verso destra. Al R/ AEGYPTO / CAPTA, Un ippopotamo rivolto verso destra. 27 a.C., Zecca incerta. RIC 546, CLM 670 31,97 g Se fosse autentico sarebbe una bellissima moneta della serie della conquista d'Egitto, meglio conosciuta con il coccodrillo. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Dei prossimi tre esemplari, purtroppo, non vi sarà nessuna immagine. Come ho già detto sono stati sfortunati. Ben prima della rapina a Napoli, nel 1831, al Cabinet de Medailles de Paris, ve ne fu un'altra che costò la "vita" a numerosi reperti, molti dei quali, infatti, furono fusi; tra questi i nostri prossimi Aurei :(. Ne rimangono solo disegni e un calco (del Domiziano) al British Museum. Purtroppo non sono riuscito a reperirli. La comunità scientifica del tempo li considerò tutti genuini. 4) Partiamo con il Domiziano. Conosciuto grazie al calco e al censimento da parte del Cohen. Al D/ IMP CAES DOMIT AVG GERMAN P M TR P VII, Busto laureato e con egida rivolto a destra. Al R/ IMP XIIII COS XIIII CENS P P P. Minerva su due prue con lancia e scudo. Ai piedi un gufo. 88 d.C., Roma. Cohen 237. La tipologia è quella conosciuta nei numerosissimi Denari con Minerva. 5) Il prossimi di Commodo, probabilmente, furono coniati per commemorare il decennale dell'Impero. Al D/ M COMMODVS ANT P FELIX AVG BRIT Al R/ FORT FELI P M TR P IIII IMP VIII COS V P P, Fortuna Felix, con piede su prua, con caduceo e doppia cornucopia. 188-189, Roma La tipologia doveva essere questa: 6) Ed ecco l'ultima, idem come sopra. Al D/ M COMMODVS ANT P FELIX AVG BRIT Al R/ PACI AETER P M TR P XIIII IMP VIII COS V P P. Pax, seduta verso sinistra, con ramoscello e scettro. 188-189, Roma. Ed anche di questa abbiamo la tipologia, più o meno. Piaciuti? :D Bene, adesso aspetto vostri contributi per scovare gli altri "quaternioni" e magari, dato che ci siamo, possiamo anche inserire tutti i multipli di Aureo conosciuti. Mi sa che gli altri, però, sono tutti del Basso Impero ;). Vi lascio con l'Historia Augusta... :( Cattivo Alessandro Severo! Chissà quanti ne ha fusi...poi li immagino quelli del pazzoide Elagabalo...chissà quant'erano belli... :D Mirko
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