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Risultati per Tag 'VICTBRIT'.
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Regalino di Natale inatteso (pt. II)
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Ciao, Ci eravamo lasciati qualche giorno fa nella discussione precedente http://www.lamoneta.it/topic/144346-regalino-di-natale-inatteso/ incentrata sul sesterzio di Commodo. Oggi la moneta è giunta a Tergeste… La mia curiosità era legata alla “consueta” curiosità (ritengo pienamente condivisa da tutti gli utenti del Forum nell’attesa dell’arrivo dell’ultimo acquisto) di vederla dal vero e dal fatto che avevo un recondito timore: che non fosse stata sbagliata l’attribuzione bensì l’immagine postata. Nel qual caso magari mi sarebbe giunto un sesterzio di Antonino Pio in condizioni da determinare ma certamente non ottimali (gli altri presentati dal venditore hanno prezzi in linea con il mercato). Nel qual caso, mi ero ripromesso, me lo sarei tenuto da monito futuro: avevo giocato un po’ d’azzardo e quando si rischia si deve mettere in preventivo sia il risultato positivo che quello avverso. E’ andata bene (per me), la moneta è quella che era stata presentata. Il Commodo VICTBRIT che avevo riconosciuto invece di quella indicata nell’errata attribuzione ad Antonino Pio. Direi “di barra”. 29 mm all’asse maggiore per 19,3 g di peso. Un bel modulo per il periodo, tutto sommato. Una bella sensazione reggerla in mano e sognare per qualche istante di essere Massimo Decimo Meridio… Vi presento ora alcune foto scattate da me (con luce led non schermata) e le pongo a confronto con quelle pubblicate e già proposte nella discussione precedente. Le mie sono scattare con luce più incidente (per accentuare le concrezioni presenti) e intensa ma mi paiono molto didattiche per i neofiti al fine di dimostrare quanto sia importante la resa fotografica. Stessa moneta, diversa luminosità, diversa luce, ritocco pressochè assente. Non ho giocato né di esposizione né tantomeno di accentuazione dei colori (in realtà a moneta in mano è di un bel verde oliva con alcune zone lievemente più chiare (a ore 3 del dritto ad esempio) e concrezioni - che sembrano terrigene - di colore bruno. La patina ha un aspetto autentico. I graffi presenti su entrambe i versi sono abbastanza recenti ma non hanno aspetto metallico luccicante bensì bruno scuro: si tratta quindi di segni non prodotti in antico ma nemmeno recentissimi. -
Ciao, dopo le Beachy Head coins… un regalino di Natale. Sempre tematicamente a misura “Britannia”. E siccome a furia di follis e antoniniani ero in astinenza da oricalco… Come noto, attorno al 180 d.C. (e nei primi anni di regno di Commodo) in Britannia vi furono delle sommosse che costrinsero l’Imperatore ad inviare truppe. Purtroppo le fonti storiche hanno trascurato di riportarle e non se ne se sa in fondo granchè. "... Commodo assunse anche il titolo di Britannico per alcuni successi militari ottenuti in Britannia dalle legioni. Infatti le guerre, seppure di lieve entità, non mancarono sotto il suo principato: i Romani dovettero sostenere lotte contro i Frisi in Germania, contro i Mauri, in Africa, contro gli Ebrei e i Saraceni in Asia e contro bande numerose di ribelli capitanati da un disertore di nome Materno, il quale, sebbene sconfitto da Pescennio Sigro, passò dalla Gallia in Italia e marciò verso Roma, ma prima di arrivarci venne catturato ed ucciso. Degna di nota più che le altre fu la guerra in Britannia, dove i barbari riuscirono a passare il vallum e, sorprese le truppe, ne fecero strage uccidendo anche il comandante. A vendicare l'onta fu mandato Ulpio Marcello, che non smentì la sua fama di prode generale e, sconfitti i nemici, li ricacciò oltre la linea di difesa." Tratto da un testo moderno "Una volta ucciso il suo successore in Britannia a seguito di una massiccia invasione delle tribù del nord, che, secondo Dione Cassio avevano oltrepassato il Vallo di Adriano (forse il predecessore di Ulpio Marcello era Cerellio Prisco - Governatore tra il 178 e il 181 (!) in Britannia n.d.r.), venne inviato nuovamente in questa provincia. Poco altro si conosce su questi eventi. Non si sa con precisione neppure quanto tempo i romani abbiano impiegato per ricacciare oltre il Vallo gli invasori. È possibile ipotizzare che Marcello abbia ottenuto importanti successi militari al 184/185, tanto che Commodo poté fregiarsi del titolo vittorioso di Britannicus." Tratto da Wikypedia Dopo il ripristino dell’ordine Commodo assunto il titolo di Britannicus fece emettere dei sesterzi commemorativi. Si tratta di quelli riportanti la legenda VICT(ORIAE)BRIT(ANNICAE) a rovescio sotto la Vittoria che incide lo scudo. Ne avevo già acquisito uno da venditore inglese. Abbastanza consunto ma nell’insieme leggibile e non “pasticciato” che non ho rimosso le concrezioni superficiali che presentava. Con un occhio al prezzo: si tratta di una moneta che ha un buon mercato specie in ambito anglosassone e il suo prezzo medio è abbastanza alto. Testa di Commodo verso destra M COMMODVS ANTON AVG PIVS BRIT , rovescio la Vittoria seduta su una roccia con scudo ai suoi piedi tiene uno scudo P M TR P X IMP VII COS IIII P P S-C, VICT BRIT Peso 16 g Diametro 26 mm RIC. 451 (VICBRIT) o 452 (VICTBRIT). E’ riportato come “scarce”. E oggi girovagando su una piattaforma numismatica internazionale ho trovato questo sesterzio attribuito erroneamente ad Antonino Pio ed offerto a 25€ … Insomma… per quel prezzo l’ho preso per fare compagnia al suo fratello di provenienza inglese… e sembra avere un discreta patina verde oliva. Inoltre sembra avere (parliamo di un’impressione su foto) dei dettagli migliori di quello già in collezione. Se poi quelle concrezioni al dritto e al rovescio risultassero rimovibili (sotto guida del microscopio binoculare)… me lo tengo volentieri anche con qualche graffio qua e là. Unico problema... sulla fattura avrò scritto Antonio Pio sesterzio e invece è Commodo! :angry: E mal che vada ... c'ho rimesso due/tre pizze quattro stagioni! :D Ciao Illyricum ;)
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