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Risultati per Tag 'Pavia'.
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Cosa mi porta a iniziare questa discussione è la stessa che ha portato un anno fa a iniziare denari di Lucca,discussione seguitissima alla quale tuttora partecipo e che continua a stupire con tanti spunti e tanti punti interrogativi ;perchè Pavia,per tanti motivi ,per i rapporti tra le due monetazioni molto contigue quella pavese e lucchese,perchè moneta molto diffusa dal 900 in avanti ,perchè di fatto moneta ufficiale del Regnum Italicum,moneta diffusa nel nord Italia,nell'Europa del Nord ,a Roma ,anche nel Sud della penisola,quindi moneta di riferimento. In teoria potremmo,se ritenete,se vi piace analizzare tutto il periodo che va dall'800 fino a Federico II cioè fino al 1250;in pratica adesso vorrei iniziare ad analizzare il periodo di questa monetazione ,quella degli imperatori ottoniani ,che impegna un periodo temporale di circa 120 anni;una premessa mi è d'obbligo,sono solo un semplice appassionato di questa monetazione,come lo sono di quella di Lucca o di Milano,un collezionista che cerca di imparare e mi piacerebbe farlo insieme a voi; so anche che nel forum ci sono importanti studiosi di questa monetazione ,se vorranno darci una mano ,illuminarci,personalmente gliene sarò grato;da parte mia oltre la passione,posso impegnarmi a postare alcuni esempi di denari in mio possesso per permettere l'inizio e la continuazione della discussione stessa. Ma iniziamo con un denaro e subito un problema ,è un Ottone I e Ottone II;perchè inizio da questo ?Qui è in atto una discussione che si è aperta con i recenti studi di Saccocci sulla classica cronologia del periodo ottoniano. Facciamo il punto sul CNI,sul Brambilla,sul Mir abbiamo questa cronologia: Ottone I imperatore-962-973-con Augustus al rovescio Ottone I imperatore ed Ottone II re-962-967 con Otto Pius Rex al rovescio Ottone II imperatore -973-983-con Inclita Civitas al rovescio Ottone III imperatore -983-1002-monete con H Tercius e varianti e con Imperator o Civitas Gloriosa al rovescio Cosa fa il Saccocci con il suo studio "il Ripostiglio Galli Tassi di Lucca" cambia questa cronologia ,poi vedremo il perchè,in questa: Ottone I Imperatore e Ottone II re-962-967 con Otto pius Rex Ottone I imperatore e Ottone II Imperatore-967-973 con Imperator/Imperator Ottone II Imp.-973-983 con Imperator/Augustus Minorità di Ottone III Imp.-983-996 con Imp/Inclita Civitas Ottone III Imp.-dopo il 996-con Tercius-Civitas Glorio Ottone III Imp.-post 996-1002 con Tercius-/Imperator I cambiamenti proposti dal Saccocci non sono di poco conto,perchè tutto questo? Cercherò di esssere breve,poi eventualmente approfondiremo:la cronologia v iene cambiata in base ai ritrovamenti e alla cronologia dei ripostigli,in particolare nel ritrovamento di Galli Tassi di Lucca e in altri con datazione precedente al 973 si trovano solo monete del tipo Otto Pius e invece l'assenza del tipo Augustus per cui risulterebbe la prima emissione degli Ottoni quella con Otto Pius riconducibile al tipo Ottone I Imperatore e Ottone II re;in queste considerazioni il Saccocci non prende in considerazione aspetti stilistici,nè varianti,ma si basa solo su aspetti storici e sui ritrovamenti reali avvenuti e certi. Il tutto non è in contrasto con gli aspetti di abbassamento ponderali sulle varie tipologie monetali rispetto agli studi precedenti ma anzi rispetterebbe una certa riduzione dei pesi per cui abbiamo: Pius Rex circa 1,25 g. Augustus circa 1,13 g. Civitas Gloriosa circa 1,21 . Tercius circa 1,21 g. Vorrei sentire il vostro parere intanto su queste nuove teorie e poi posterei finalmente questo bel ottone I e II di g.1,12 e diametro 17 mm. Nell'analisi di questi denari verranno fuori ,se vorremo vederli bene insieme tanti interessanti variabili dalle legende,il cerchio perlinato,il puntino in mezzo a Otto in alcuni casi,un triangolino in altri,la forma differente delle lettere e così via...
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Sui “denarii novi” di Pavia e Milano
Ulpianensis ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Grazie a @gpittini: con le precedenti discussioni aperte sul denaro imperiale di Enrico II e sul denaro terzolo mi ha spinto ad approfondire la monetazione milanese tra XI e XII secolo, che pensavo di conoscere per sommi capi ma che invece presentava per me alcuni importantissimi punti oscuri... e, di questione in questione, mi ha portato a riprendere un argomento che mi aveva già affascinato, cioè la monetazione progressivamente svalutata delle due grandi zecche imperiali dell’Italia nord-occidentale - Milano e Pavia - al passaggio tra XI e XII secolo... a quest’ultimo argomento dedicherei un excursus riassuntivo ad uso e consumo di chi si avvicina alla tematica, ma che spero possa attirare commenti e puntualizzazioni da parte degli esperti (e ce ne sono parecchi, qui!). Come corollario di quanto sono andato a rivedermi sui denari enriciani di Milano, rimando alla discussione aperta da @gpittini, sperando di attirare anche lì nuovi contributi, anche se gli “enriciani di Milano” erano già stati “sviscerati” in una ormai vecchia ma sempre interessante discussione! Questo era il mio punto di partenza... tra i molti spunti di questo articolo, uno dei più importanti riguardava la persistenza di diffusione del denaro “papiensis” e del denaro “mediolanensis” nelle aree orientali del Piemonte (vercellese, casalese ed astigiano per quanto riguarda il denaro “papiensis” e novarese, area nord-orientale del vercellese, biellese ed alessandrino per quanto riguarda il denaro “mediolanensis”) anche nei primi decenni del XII secolo, quando però nelle fonti documentarie compaiono denominazioni nuove delle due monetazioni: • per i denari di Pavia, si comincia a parlare di “denarii novi [papienses]”, “denarii novi albi [papienses]“, “medianae monetae” ed “albae medianae monetae”; • per i denari di Milano, compare la denominazione “denarii veteres” sottontendendo la presenza di altri denari evidentemente “novi”... oltre alla esplicita citazione di “denarii bruni”. Non a sproposito richiamerei quindi gli Annales del genovese Caffaro che, parlando delle monete in circolazione a Genova nei primi decenni del XII secolo (principalmente denari pavesi), riferisce la comparsa di “novae monetae brunitae” dapprima (nel 1102) e di “monetae minores brunitae” poi (nel 1115). Cercando di ricostruire il circolante in Piemonte tra XI e XII secolo (come ho già in altre sedi detto), restava da dare un “volto” a questi denari “novi”... Per quanto riguarda Pavia, l’identificazione delle “novae monetae” con effettivi reperti mi è sembrata alquanto difficoltosa, come già segnalato da Mario Limido e Giorgio Fusconi nel loro dettagliato e documentato articolo del 2011: “per ora possiamo solamente indicare come bruni o bruneti [cioè, rispettivamente, i “novi bruniti” ed i “minores bruniti” del Caffaro] quei denari enriciani che appaiono di peso calante e di più basso titolo in argento da cui deriva un aspetto più scuro.” In effetti ho cercato a lungo denari pavesi che potessero essere classificati tra i “bruni” o “bruneti”... con scarso risultato... questo è l’unica altra immagine suggestiva trovata online, dopo gli esempi mostrati da Limido e Fusconi: -
Lombardia Monetina medioevale da identificare.
alainrib ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Salve a tutti. Guardando di nuovo la mia collezione di monete delle zecche italiane, ho ritrovato questa piccola moneta che non aveva potuto essere identificata con certezza. Per questo,provo di nuovo a sottoporla alla vostra perizia. Peso=g.0,26. Diametro=mm.12. Grazie in anticipo. Alain. -
Lombardia Problema di quarta elementare: al cambio nel 1330
Theodor Mommsen ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Salve a tutti, riconoscendo le mie insanabili lacune in numismatica medievale, mi rivolgo a voi che ne sapete più di me. Dovrei risolvere un problemino matematico, tipo quelli delle elementari, per quantificare il valore di un gruzzolo rinvenuto a Sumirago (VA), già noto e pubblicato. Se verso gli anni Trenta del XIV secolo ho in tasca 2 mezzani di Pavia (CNI IV, pp. 487-488, nn. 13-20), 1 mezzano e 1 grosso di Piacenza (rispettivamente CNI IX, pp. 560-562, nn. 15-29 e CNI IX, pp. 559-560, nn. 1-14) e 1 denaro di Enrico VII di Lussemburgo per Milano (CNI V, p. 63, nn. 26-29), quanti denari avrò in tutto? Sono certo che mi saprete aiutare! -
Ciao a tutti Ho trovato riferimenti di esemplari simili venduti per cifre che vanno dai 700 euro ma anche superiori a 1000 euro nonostante la conservazione fosse uguale o leggermente peggiore di questo esemplare, attendo vostri consigli grazie
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Bottone della divisa del Battaglione degli studenti della università di Pavia creato da Napoleone nel 1805. Meriterebbe di essere elevato al rango di medaglia. Diam 25 mm. ho anche quello più piccolo diametro. 17 mm.
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Dopo aver pescato un po' nella scatola delle monete romane con alterne fortune, sono tornato a pescare nella scatola delle medaglie. Ne esce un'altra medaglia commemorativa, pavese, la cerco nel catalogo, non c'è ed allora mi metto a fare la scheda: Medaglia commemorativa per celebrare i trenta anni di attività di CONTARDO MONTINI Fronte: A = CONTARDO MONTINI = CHE = L'ANIMA ONESTA, FIERA, GENTILE = DEGNA DELL'AMICIZIA DI CAVALLOTTI = TUTTA CONSACRÒ = PER PIÙ DI UN TRENTENNIO = NELLA CANAGLIA, NELLA PROVINCIA PAVESE = ALLE SANTE BATTAGLIE = DELLA DEMOCRAZIA = GLI AMICI AMMIRANDO = MCMX Retro:In primo piano la LIBERTÀ violata, il vestito lacero, i fiori appassiti, un seno scoperto sullo sfondo panorama di Pavia quello che si gode venendo da San Martino con il sole che sorge dietro il Ponte Vecchio scritta LIBERTAS AE Diametro: 45 mm. Peso: 46 gr. Stavo per finire qui, quando mi ha preso la nostalgia, quella è proprio la Pavia che vedevo quando giungevo in città all'alba, con la Torre a fianco del Duomo che ancora mi manca. Allora sono andato a vedere chi era Contardo Montini. Garibaldino, uomo della sinistra della prima ora fondatore della Canaglia giornale umoristico politico e poi fondatore della Provincia Pavese, amico intimo di Felice Cavallotti che ospiterà a lungo nella sua casa d'origine a Santa Giulietta. Su Ebay trovo una cartolina con la riproduzione della medaglia, autografata dal Montini che la manda per ricordo ad un suo amico di Santa Giulietta. Naturalmente non me la lascio sfuggire ed ora la storia può concludersi. Fabio puoi fare la scheda (guarda anche quella di san Pietro In Ciel D'Oro). Grazie Italo
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Buongiorno, vorrei identificare questa moneta dal diametro di 17/19,5mm e 2gr. circa di peso. Grazie
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Lombardia Denaro di Pavia
ambidestro ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
chiedo agli esperti della monetazione di Pavia una classificazione di questo denaro (non ho il peso) io lo classificherei come Ottone I e II 962/967 MIR n.829 attendo conferme anticipatamente ringrazio -
Articolo Le Monete delle due regine di Pavia
incuso ha aggiunto un nuovo link in La piazzetta del numismatico
Titolo: Le Monete delle due regine di Pavia Autore: Mario Limido ( @@dabbene ) Data Pubblicazione: 29/04/2015 (già apparso sui Quaderni 2014/2) Incipit: L’articolo si propone di analizzare l’intreccio e le connessioni tra storia e monetazione di uno specifico periodo della zecca di Pavia, quello della Reggenza di Ottone III dal 983 al 996 e quello successivo dal 996 al 1002 in cui Ottone III fu Imperatore. Segue un Catalogo delle tipologie delle monete emesse a Pavia in questo periodo con alcune importanti novità apparse recentemente sul mercato numismatico Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/le-monete-delle-due-regine-di-pavia
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