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  1. Buongiorno a tutti, apro questa discussione sui Tornesi con Cornucopia di Filippo II con l'intento di invogliare chi ne ha a mostrarli. Lo so, basterebbe aprire i manuali in circolazione, io ho il Magliocca sulle Vicereali, oppure navigare in rete, ma vuoi mettere anche lo sfizio di dire io ce l'ho. Come si faceva con le figurine dei calciatori. Un poco di leggerezza non guasta a mio avviso. Potrebbe essere un interessante carrellata di monete. Ovviamente tutti liberi di partecipare o meno. Non sarà solo una vetrina ma spero diventi un momento di condivisione anche per ragionare. Magari qualche utente timido si avvicina a questa meravigliosa monetazione, io stesso ne sono attratto anche se spesso mi rifugio altrove, salvo poi ritornarci. La mia campagna acquisti è un pochino ferma, però voglio vederci chiaro, fare un ripasso tra quelle che ho. Inizio a postare quelle senza data, senza a causa della conservazione. Però secondo me per alcune di esse ci sono degli indizi che possono indirizzarci verso una probabilità di riconoscimento anche approssimativo se mi permettete. E questo però lo dobbiamo riconoscere a chi ha fatto lavori di studio e catalogazione che rappresentano per ogni monetazione il punto di partenza, il resto viene da sé, spirito di osservazione, colpi di fortuna, e direi etc.etc. Eccomi al mio modesto esemplare. Tornese con Cornucopia di Filippo II Non scorgo sigle, solo in parte le prime due cifre della data, ma ha un particolare che me la farebbe collocare con buona approssimazione al 15 92. Voi cosa pensate? Saluti Alberto
  2. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: Diametro: Metallo Presunto:argento Potreste identificarmi questa moneta? Ho cercato qualcosa su internet e dovrebbe essere fatta in oro ma il mio esemplare non è così
  3. Monete Storia e Curiosità Buongiorno a tutti, Inizio la mia giornata Numismatica con una nuova Discussione. Sul titolo non avevo dubbi, ho cercato solo di condensarlo in poche parole ma che facessero capire subito quale fosse lo scopo. Da sempre osservando e studiando le monete ho avvertito la necessità di contestualizzarle. Magari corro il rischio di annoiare, oppure no. Chiaramente ognuno è libero di presentare le proprie monete come meglio desidera. Il pretesto per la discussione oggi mi viene dal presentare una recente entrata in Collezione Litra68. 2 Tornesi Ferdinando II Millesimo 1849. Magliocca 738 Mi chiedevo cosa fosse successo nell immediato dopo i moti del 48. Ho raccolto quindi avvalendomi del Web. Qualche notizia di carattere storico, soffermandomi sugli avvenimenti cruciali e sulla Figura del Filangieri. Ho trovato anche un interessante rivista '' L'Arlecchino" fonte web. Senato. Di cui riporto la prima pagina, dove credo sia anche riportato il prezzo. Non mi dilungo oltre e iniziamo con un po' di Storia... 7 Aprile 1849 L'Esercito delle Due Sicilie da Messina, con 16 000 uomini comandati da Carlo Filangieri di Satriano, dopo aspri combattimenti, occupa Catania. 15 Maggio 1849 Capitolazione di Palermo dopo aver avviato la rivolta popolare, mentre il leader siciliani andarono in esilio a Malta. Una volta entrato a Palermo, Filangieri ebbe come prima preoccupazione il ristabilimento dell'ordine e della sicurezza che affidò alla Guardia nazionale. Proseguì col ripristinare le varie istituzioni anche quando la rivolta in Sicilia sembrò riprendere a seguito delle notizie sulla presunta sconfitta dei napoletani a Velletri (maggio 1849).[68] Filangieri, allora, pubblicò di sua iniziativa un proclama che ottenne lo scopo di calmare i siciliani e che prometteva loro alcune concessioni fra cui che il primogenito del monarca regnante sarebbe stato loro rappresentante in Sicilia. Ferdinando II, per niente d'accordo a lasciare in ostaggio ai palermitani il figlio, sconfessò Filangieri e questi insistette nelle sue ragioni;[69] Ferdinando rifiutò ancora e Filangieri lo raggiunse a Gaeta per persuaderlo a concedere un governo autonomo alla Sicilia. Solo a quel punto Il re promise concessioni per il futuro, e il generale se ne tornò fiducioso a Palermo.[70] In quello stesso periodo, costretto a mantenere l'ordine a tutti i costi, Filangieri proclamò la pena di morte per i detentori di armi. Misura considerata crudele che consentì tuttavia di riportare completamente l'ordine in Sicilia e che fu applicata per due volte. Probabilmente per ridimensionare i poteri del generale, il 26 luglio 1849, Ferdinando II istituì un organo che, da Napoli, avrebbe deciso la vita dell'isola: il Ministero degli Affari siciliani. Di contro, il 27 settembre successivo, nominò Luogotenente a Palermo Filangieri che, contrariato da questo dualismo istituzionale, l'8 ottobre 1849 rassegnò le dimissioni. Ferdinando non le accettò e promise ancora le riforme da Filangieri auspicate. 15 Dicembre 1849 Il re di Napoli, con un decreto, impose alla Sicilia il pagamento di un debito pubblico di 20 milioni di ducati. Saluti Alberto Aggiungo...
  4. Scadenza: 9 mesi e 11 ore

    • VENDO
    • BB

    Lotto composto da due esemplari da 3 cavalli battuti a Napoli a nome di Filippo IV (1622-1665). 1. Napoli, Filippo IV (1622-1665): 3 cavalli 1625 - Magl. 123 2. Napoli, Filippo IV (1622-1665): 3 cavalli 1625 - Magl. 123 Prezzo totale 90 spedizione inclusa.

    80.00 EUR

    Piedimonte Matese, Campania - IT

  5. Guarda annuncio NAPOLI, Filippo IV (1621-1665): lotto di 3 cavalli x2 (1625) Lotto composto da due esemplari da 3 cavalli battuti a Napoli a nome di Filippo IV (1622-1665). 1. Napoli, Filippo IV (1622-1665): 3 cavalli 1625 - Magl. 123 2. Napoli, Filippo IV (1622-1665): 3 cavalli 1625 - Magl. 123 Prezzo totale 90 spedizione inclusa. Inserzionista Alex0901 Date 17/08/2024 Prezzo € 80,00 Category Zecche italiane e Preunitarie  
  6. Guarda annuncio NAPOLI, Filippo II - lotto di 3 tornesi (1585-1591-1592) Lotto composto da tre esemplari da un tornese battuti a Napoli a nome di Filippo II (1554-1598). 1. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1585 - Magl. 131/33. 2. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1591 - Magl. 142/43. 3. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1592 - Magl. 144. Prezzo totale 80 spedizione inclusa. Inserzionista Alex0901 Date 17/08/2024 Prezzo € 70,00 Category Zecche italiane e Preunitarie  
  7. Scadenza: 9 mesi e 11 ore

    • VENDO
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    Lotto composto da tre esemplari da un tornese battuti a Napoli a nome di Filippo II (1554-1598). 1. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1585 - Magl. 131/33. 2. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1591 - Magl. 142/43. 3. Napoli, Filippo II (1554-1598): Tornese con Cornucopia 1592 - Magl. 144. Prezzo totale 80 spedizione inclusa.

    70.00 EUR

    Piedimonte Matese, Campania - IT

  8. Guarda annuncio NAPOLI, Filippo III: lotto di 3 tornesi (1617-1619-1620) Lotto composto da tre esemplari da un tornese battuti a Napoli nome di Filippo III (1598-1621). 1. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1617 - Magl. 75 2. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1619 - Magl. 77 3. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1620 - Magl. 78 Prezzo totale 60 spedizione inclusa. Inserzionista Alex0901 Date 17/08/2024 Prezzo € 50,00 Category Zecche italiane e Preunitarie  
  9. Scadenza: 9 mesi e 11 ore

    • VENDO
    • MB

    Lotto composto da tre esemplari da un tornese battuti a Napoli nome di Filippo III (1598-1621). 1. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1617 - Magl. 75 2. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1619 - Magl. 77 3. Napoli, Filippo III (1598-1621): Tornese con Ara 1620 - Magl. 78 Prezzo totale 60 spedizione inclusa.

    50.00 EUR

    Piedimonte Matese, Campania - IT

  10. Buongiorno e buona domenica a tutti, correvano gli anni 1647-1648, più precisamente dal 22 ottobre 1647 al 5 aprile 1648, 6 mesi circa di lotte sanguicide per sottrarsi al dominio Spagnolo, al controllo dei vicere'. 376 anni dopo (aprile 2024) mi ritrovo in mano (in verità ancora in viaggio) quella che rappresenta la ri-affermazione del potere Iberico nel nostro meridione. Un grano di Filippo IV post Repubblica, una delle tante con data 1648 che sugellano questo passaggio, un chiaro messaggio rivolto al popolo. Ci sarebbe ancora molto da dire ma magari continuate voi con le vostre monete... Riporto Classicazione di Pietro Magliocca " La moneta Napoletana Dei Re Di Spagna nel periodo 1503 - 1680" N°164 Pag.265 Grano 48/48 Sigle GA/C Contrassegno non visibile R2 D/ PHILIPP °IIII °D°G°REX R/ SICILIAE°ET°HIERVSALEM° Saluti Alberto
  11. Buongiorno a tutti, ieri ho ricevuto in dono due cinque Tornesi di Ferdinando II che mancavano nella mia Collezione per date. Provo a classificarne uno dei due. 5 Tornesi Ferdinando II millesimo 1858 Magliocca 715 Ho qualche dubbio però sulla data, non riesco a capire se ci troviamo davanti ad un esubero sull' ultima cifra o una ribattitura. Per questo chiedo il vostro Aiuto. Saluti Alberto
  12. Antonello(65)

    Gettoni di Napoli e provincie

    Vorrei colmare questa lacuna iniziando a postare qui i gettoni, marche, tessere etc., napoletani e della campania presenti nella mia collezione, mi auguro di vederne anche altri in possesso di altri iscritti nel forum. ? Un gettone che nella sua semplicità e col suo nome racconta molto della città di Napoli e dei suoi caffè storici di fine 800. "Mariano Vacca - 25" [...]"Roberto e Mariano Vacca, imprenditori lungimiranti col ‘pallino’ degli affari e dei Caffè hanno legato i loro nomi a locali prestigiosi, che aprirono i battenti a Napoli tra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Portano la loro firma imprenditoriale il Caffè d’Italia e il Gambrinus, ma anche un punto di ristoro creato nella Villa Comunale, che, a quei tempi, era la Villa Reale. Si trattava del Caffè Vacca, aperto a fine Ottocento. Non era il classico caffè letterario nè tantomeno un Caffè Chantant. La sua attività era abbastanza simile a quella che, ancora oggi, svolgono gli Chalet della Villa."[...] (link: https://puntadellest.wordpress.com/…/famiglia-vacca-e-i-ca…/)
  13. Buongiorno a tutti, proseguendo nel classificare fotograficamente le monete in mio possesso , mi sono imbattuto in questo Carlino, per il quale intanto chiedo conferma che trattasi effettivamente del 6° tipo (riferimento Gigante 162) , la qual cosa potrebbe trovare ulteriore conferma proprio dal particolare che più mi ha colpito , ovvero la ribattitura della data , soprattutto per quel che concerne la cifra 8 dul precedente 7 . In attesa dei vostri sempre graditi interventi ed approfondimenti. Ad maiora. Niente, ci risiamo...non mi fa pubblicare le immagini, mi dice (in inglese) che ho superato lo spazio a mia disposizione per gli allegati!
  14. Buongiorno a tutti amici lamonetiani e buona domenica! Quest'oggi vorrei condividere con voi la gioia del mio ultimo acquisto. Come da titolo, si tratta di un 2 lire del 1813 di Murat. Personalmente, tra tutte le monete del buon Gioacchino, questa è una di quelle che apprezzo meno come eleganza del ritratto. Secondo il mio modesto gusto estetico, ad esempio, il 12 carlini, il 5 lire e i grana (2 e 3) sono molto più affascinanti. Tuttavia, come l'ho vista ieri al convegno di Modena, me ne sono immediatamente innamorato! E sapete meglio di me che quando si ha il cosiddetto "colpo di fulmine", non c'è santo che tenga Ecco, quindi, la mia prima moneta del 2020! Ovviamente attendo vostri pareri/opinioni in merito. Mi scuso fin da subito per la qualità non eccezionale delle foto...
  15. Out of the Ashes: Il recupero della biblioteca perduta di Ercolano (2003) Vent’anni fa, gli ingegneri e gli studiosi classici della Brigham Young University furono pionieri nell’uso delle tecnologie di imaging multispettrale per leggere documenti antichi, inclusi i fragili e carbonizzati papiri di Ercolano. Nel caso dei papiri di Ercolano, che furono carbonizzati e sepolti dalla stessa eruzione che distrusse l'antica città di Pompei nel 79 d.C., il team della BYU ha ottenuto risultati miracolosi. L'inchiostro nero sulle pagine annerite dei papiri divenne improvvisamente leggibile, con stupore degli studiosi. Le immagini della BYU avrebbero portato a dozzine di nuove pubblicazioni e avrebbero cambiato per sempre il mondo della papirologia. Out of the Ashes: Recovering the Lost Library of Herculaneum, prodotto nel 2003, racconta la storia dell'unica biblioteca mai recuperata dall'antichità e gli sforzi di un team mondiale di studiosi per srotolare, leggere e preservare i fragili rotoli. Il documentario è stato prodotto dalla Brigham Young University/KBYU Television per la televisione pubblica americana. Un ringraziamento speciale a Roger Macfarlane, professore associato di arti e lettere comparate della BYU, Giovanni Tata, e alla Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Italia. Nel 2023, gli ingegneri dell'Università del Kentucky hanno annunciato nuovi entusiasmanti progressi che consentiranno di leggere i papiri di Ercolano senza srotolarli e di decifrare i testi utilizzando l'intelligenza artificiale. L'annuncio ha suscitato un rinnovato interesse per il documentario originale su Ercolano e per il lavoro rivoluzionario della BYU che utilizza la tecnologia per studiare gli antichi papiri.
  16. Cari amici, vi sottopongo questo Cavallo (o meglio, quello che fu un Cavallo) battuto per Filippo II . Sotto/Dietro la testa mi sembra (ma forse è solo la mia mente ormai malata) di intravedere dei caratteri ... ho provato a desaturare ed aumentrare il contrasto... Lascio a voi ogni eventuale valutazione. Grazie come sempre. Ad maiora! peso 1,50 gr Ø 15 mm ...il rovescio:
  17. https://www.ilpost.it/2023/10/13/porpora-papiri-ercolano-vesuvius-challenge/?utm_source=pocket-newtab-it-it Ci abbiamo messo 250 anni a leggere questa parola È contenuta in uno dei papiri carbonizzati dal Vesuvio nel 79 d.C., e sono serviti un acceleratore di particelle e oltre 1.500 informatici Nel 1752, durante gli scavi in una delle ville romane di Ercolano sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., quella che distrusse Pompei, furono trovati più di 1.800 rotoli di papiro, i libri del mondo antico. Ma erano carbonizzati. Da allora generazioni di studiosi hanno cercato dei modi per riuscire a ricostruirne il contenuto, un’impresa tecnicamente impossibile fino a poco tempo fa. Negli ultimi anni tuttavia l’uso dei raggi X prodotti dai sincrotroni, gli acceleratori di particelle usati negli esperimenti di fisica, ha permesso di vedere qualcosa dell’interno dei papiri, in una qualche misura. E ora, grazie a un algoritmo che usa il machine learning, una delle forme di “intelligenza artificiale”, è stato possibile leggere una parola in uno dei rotoli: πορϕυρας, cioè “porpora” in greco antico. I rotoli della villa di Ercolano, battezzata “Villa dei Papiri”, rappresentano l’unica biblioteca del mondo antico che sia arrivata fino a noi. Quasi tutto ciò che sappiamo della letteratura greca e di quella latina deriva dalle copie dei testi antichi realizzate a mano nel Medioevo, e tutte le opere che, per una ragione o per l’altra, non vennero copiate sono andate perdute. Tra quelle che non sono state tramandate ci sono ad esempio la maggior parte delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide e più della metà dei libri sulla storia di Roma di Tito Livio. La possibilità che queste o altre opere perdute possano essere tra i rotoli di Ercolano affascina i filologi da più di 250 anni. Il problema è che i rotoli sono carbonizzati e per questo non possono essere srotolati senza essere profondamente danneggiati. Nei primi anni dopo la scoperta dei rotoli, vari furono distrutti nel tentativo di srotolarli o renderli leggibili in altro modo. I meno compromessi dalla conseguenze dell’eruzione del Vesuvio furono srotolati grazie a un macchinario inventato appositamente dal prete e bibliotecario Antonio Piaggio, che usava un complesso sistema di pesi, ma la maggior parte è rimasta nelle condizioni in cui è stata trovata. Nei prossimi anni però si potrebbe riuscire a scoprire qualcosa in più sul loro contenuto grazie a tecnologie molto più sofisticate, nel campo della fisica e dell’informatica. Alcuni dei rotoli di papiro di Ercolano esposti nella Biblioteca nazionale di Napoli, il 20 gennaio 2015 (AP Photo/Salvatore Laporta) È grazie a queste che in uno dei rotoli è stato infine possibile riconoscere una parola. Il rotolo in questione è uno dei sei che appartengono all’Institut de France, uno dei più importanti enti culturali pubblici francesi, e non è mai stato srotolato. È però stato possibile ottenere delle immagini delle sue parti interne grazie ai raggi X prodotti dal Diamond Light Source, un sincrotrone nel Regno Unito. Normalmente i sincrotroni sono utilizzati per fare ricerche di fisica, farmacologia e ingegneria finalizzate a capire meglio le proprietà di materiali e sostanze, dato che consentono di osservare la struttura della materia con una risoluzione inferiore ai nanometri, cioè a un miliardesimo di metro. Negli ultimi dieci anni però un gruppo di ricercatori di campi diversi (tra cui l’ingegnere informatico americano Brent Seales, che insegna all’Università del Kentucky, il fisico tedesco dell’Università di Stanford Uwe Bergmann e il fisico napoletano Vito Mocella, dirigente del Consiglio nazionale delle ricerche), è arrivato a pensare di utilizzarli anche per vedere all’interno dei papiri di Ercolano senza doverli aprire. I sincrotroni sono macchinari grandi e costosi (il Diamond Light Source ha una circonferenza di 738 metri) e i rotoli di Ercolano sono molto fragili e considerati molto preziosi, per cui ci sono voluti un po’ di tempo, precauzioni e autorizzazioni perché si potesse organizzare l’analisi. Mocella ne ha fatta una nel 2013, al sincrotrone di Grenoble, in Francia. Un’altra è stata condotta nel 2019 al Diamond Light Source. Ed è sul risultato di questa seconda analisi che un gruppo di ricerca poco convenzionale è riuscito a leggere per la prima volta una parola da un rotolo chiuso. Ma la cosa non è stata immediata perché le informazioni restituite dall’analisi col sincrotrone dovevano prima essere interpretate per restituire immagini leggibili. Per questo la lettura è stata possibile solo grazie a studi di informatica. Semplificando, i raggi X emessi dal Diamond Light Source sono penetrati attraverso i rotoli senza danneggiarli e un rivelatore ha misurato le variazioni dell’intensità dei raggi mentre gli passavano attraverso: i dati ottenuti in questo modo danno informazioni sulle variazioni di densità all’interno degli oggetti, comprese quelle dovute ai segni lasciati da chi scrisse sui rotoli. Sono differenze di densità molto piccole ed è per questa ragione che servono strumenti molto potenti e sensibili (i sincrotroni appunto) per misurarle. Poi però le informazioni sulle variazioni di intensità devono essere lette da software in grado di ricavare delle immagini tridimensionali dei rotoli stesi, che tengano conto delle pieghe nel papiro. Seales e i suoi colleghi hanno realizzato una rete neurale artificiale, cioè un tipo di “intelligenza artificiale”, per fare questo lavoro. Uno dei papiri di Ercolano, srotolato e danneggiato, nella Biblioteca nazionale di Napoli, il 20 gennaio 2015 (AP Photo/Salvatore Laporta) Ma a leggere per primo una parola nei papiri non è stato né Seales né uno dei suoi più stretti collaboratori, bensì Luke Farritor, uno studente di informatica di 21 anni dell’Università del Nebraska. Farritor è uno degli oltre 1.500 informatici e studenti di informatica che si sono appassionati ai rotoli di Ercolano e ai tentativi di leggerli grazie a Nat Friedman, informatico e azionista di molte aziende tecnologiche americane, che tra le altre cose è stato amministratore delegato di GitHub, popolare servizio di hosting per progetti software. Nel 2020, durante uno dei lockdown dovuti alla pandemia da coronavirus, Friedman si è appassionato alla storia dei papiri di Ercolano leggendo un saggio divulgativo sulla vita nell’Impero romano e poi leggendo online delle ricerche di Seales. Due anni dopo Friedman ha contattato Seales proponendogli di aiutarlo ad accelerare le ricerche sui rotoli: insieme Friedman e Seales hanno ideato la Vesuvius Challenge, una sfida aperta a informatici di tutto il mondo per realizzare dei software che rendano davvero leggibili i dati ottenuti col sincrotrone, che sono tantissimi per via della loro raffinatezza, in tempi brevi. Seales ha diffuso su questo sito tutti i dati della sua squadra e insieme a Friedman ha istituito dei premi progressivi per chiunque riesca a ottenere un progresso nel progetto. Farritor ad esempio ha vinto 40mila dollari (circa 38mila euro) per aver identificato la parola “porpora”. Ci è riuscito realizzando a sua volta un programma di machine learning che è in grado di riconoscere le tracce di inchiostro ed evidenziarle. Lo studente è riuscito a leggere “porpora” lo scorso agosto, ma la notizia del suo successo è stata diffusa solo ora perché prima sia la squadra di Seales che i filologi che ci collaborano, tra cui la papirologa dell’Università di Napoli Federica Nicolardi, hanno dovuto certificare che non erano stati commessi errori. L’immagine migliore ottenuta finora del pezzo di papiro “letto” da Farritor (Vesuvius Challenge) La parola πορϕυρας non è così comune nei testi antichi, e non è presente in nessuno dei rotoli di Ercolano che era stato possibile srotolare e per questa ragione può darsi che il rotolo studiato coi raggi X del sincrotrone contenga un testo finora sconosciuto. Per continuare le ricerche su questo e gli altri papiri di Ercolano ci vorrà ancora parecchio tempo – anche perché si pensa che molti rotoli si possano trovare nei tre quarti della Villa dei Papiri che non sono mai stati sottoposti a scavi archeologici – ma ora dopo più di 250 anni sembra che il sogno di leggerli possa diventare realtà.
  18. Il 10 Tornesi 1846 viene descritto dai principali Manuali/cataloghi attualmente in commercio, in due tipologie: A) Tipo 2 – Effigie giovanile con barba, testa “Normale” (simile al 30 Ducati di 2°-3° Tipo) B) Tipo 3 - Effigie giovanile con barba, testa “Grande” (simile al 30 Ducati di 4° Tipo ) Cominciamo a parlare di: A) Tipo 2 – Effigie giovanile con barba, testa “Normale” Moneta della più grande rarità (R5 -solo il Gigante 2021 lo descrive R4 senza indicazione di valore ) Magliocca: n. 679: R5 ( con sola indicazione MB: 2500 ) Nomisma 2022: n.1121: R5 ( con sola indicazione BB: 2000 ) Gli Autori Storici, descrivono il millesimo 1846 ( ma non distinguono le 2 varietà): CNI: Vol XX, n. 188- Cag. Pag. 153 -n. 19 (Neumann 18151 ) - D'Incerti: pag. 149 n. 307 A questo punto è doveroso citare l'eccellente studio di Francesco di Rauso @francesco77: http://www.ilportaledelsud.org/10tornesi1846.htm nel quale è riportata l'immagine di questa rarissima moneta. La stessa è riportata dal Magliocca ( pag. 413 n. 679 ). Sarebbe interessante sapere dagli Autori @Rex Neap e @francesco77 in quale collezione e/o Museo è presente questa moneta. Qualche tempo fa ho acquisito da un amico un 10 Tornesi 1846 “ testa normale”. La moneta è già passata sul Forum ( purtroppo non ho trovato la discussione ). Le specifiche sono queste; Peso; 27,50 g - Diam: 38 mm. Quindi, peso calante, ma a questo proposito devo sottolineare che, in un mio modesto studio su un campione di un centinaio di 10 Tornesi “originali”, il peso varia tra i 26,90 ed i 33,50 g. Posto le foto: Chiederei gentilmente agli amici del Forum se la moneta in questione possa essere “originale” oppure un “falso d'epoca”, scusandomi per il fatto che la bassa conservazione non può certo aiutare. Ringrazio chi avrà la gentilezza di esprimersi in proposito, Buona Serata, Beppe
  19. Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione questa monetina (14 mm 0,67 g) apparentemente ben leggibile: dalla croce potenziata e dal globo cruciarti chiaramente riconoscibile mi sono subito orientato sul Tornese di Ferdinando I. Tuttavia, le lettere della legenda che riesco a leggere sulla faccia con il personaggio col globo non mi sembrano assolutamente corrispondere con quelle note: dopo la croce leggo distintamente IV… che chiaramente non combacia nè con FERDINANDVS… nè con DNS M AIVT… vi chiedo pertanto se avete qualche idea in merito, perché io ho finito le opzioni! grazie!
  20. Buongiorno, mi piace studiare le ossidazioni delle leghe del Rame e le possibilità di poter ridare dignità a monete afflitte da problemi dovuti all'incuria, oppure semplicemente perchè conservate in posti umidi o soffocate da vecchie plastiche non idonee. Il Rame a differenza dell'Oro ed, in parte dell'Argento, è particolarmente sensibile all'ambiente esterno, ed in qualche caso il danno è quasi irreparabile ( ad esempio quando si instaura il famigerato “Cancro del Bronzo”). Ma veniamo alla moneta che mi ha colpito. Si presentava in condizioni davvero penose, ma ho notato che, con un restauro accurato, forse un miglioramento poteva avvenire e soprattutto al rovescio esisteva una strana particolarità. Eccola prima della pulizia. Dopo la pulizia: La particolarità ( che non ho mai visto ) è la scritta TO ( rombo ) R spostata sopra le altre due lettere. La mia domanda è questa: si può trattare di una Variante? Deve solo essere considerata una casualità, oppure un segno identificativo dell'incisore ? Grazie a chi vorrà rispondermi, Saluti, Beppe
  21. Buongiorno a tutti, proseguendo (molto a rilento) nella mia classificazione fotografica, mi sono imbattuto in questo Grano che ha tutta l'evidenza di essere datato 1684 , data di cui non riesco a trovare traccia sul Web per questa tipologia. Dati ponderali: Peso: 7,97 grammi Diametro massimo: 28,5 millimetri Chiunque abbia cose da dire al riguardo è il benvenuto. Grazie sempre a tutti . Ad maiora!
  22. Il 5 Grana o Mezzo Carlino, detto “ Cingranella” nella locuzione popolare, come sapete è una moneta d'argento molto piccola ( diam. 16,5 mm Peso: 1,15 g. ) e per questo motivo, un vero piccolo capolavoro di arte incisoria. Coniata in poche date, 1836-38-44-45-46-47-49-51-53, è spesso poco considerata dai collezionisti di Monete Borboniche, forse perchè in collezione sparisce al confronto delle monete di grande modulo. Un piccolo tondello che però può dare delle soddisfazioni a livello di scoperte, come ribattiture della legenda e della data, mancanze, ed altre possibili variabili. Non ho trovato nel Forum una discussione “monografica” di questa tipologia ( mi scuso nel caso contrario ), pertanto il mio intendimento sarebbe la condivisione, con il vostro indispensabile aiuto, delle Cingranelle, al fine di riunire le nostre presenti in collezione. Tutte quante, normali, con errori e varianti. Inizierei con il primo millesimo: 1836 data molto comune, ma il criterio temporale non è assolutamente vincolante. Grazie a tutti e Saluti, Beppe Questa è quella della mia collezione
  23. Cari Amici del Forum, è con piacere che presentiamo un modesto lavoro su “Le Varianti e gli errori nella Piastra 1834”. Il documento non è definitivo ( alla luce delle continue scoperte, in Numismatica nulla è definitivo ) ma aperto alle integrazioni ed alle correzioni. Pertanto chiediamo a tutti voi un aiuto nel rendere più completo lo stesso. Grazie a chi vorrà aiutarci. Beppe Ballauri @giuseppe ballauri Raffaele Maio @Raff82 Giovanni Ottomano Palmisano Essendo piuttosto "corposo" potete accedere al seguente Link: https://drive.google.com/file/d/18Aio0J8n-5szfDKNK3KQJZZc7GA1Hnkp/view?usp=sharing Se ci sono problemi ad accedere, scrivetelo, Grazie Buona Serata
  24. Buonasera a tutti, stasera propongo il mio Tornese con Cornucopia di Filippo III anno 1599. D/ PHILIPP •III •DG•REX•ARA•VTR•SIC Al centro un acciarino con 2 fiammelle e due pietre focaie disposte a croce, intervallate negli angoli da quattro bastoni decussati. R/ PVBLICE COMMODITATI Cornucopia con ai lati le cifre della data . Magliocca 52 Saluti Alberto
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