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Risultati per Tag 'Monete romane'.
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Bunnik Hoard 2023: Emozionante tesoro dai Paesi Bassi legato alla conquista romana della Britannia
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Fonte 1: https://www.numisforums.com/topic/8406-exciting-hoard-from-the-netherlands-related-to-roman-conquest-of-britannia/ Fonte 2: https://www.utrechtaltijd.nl/verhalen/the-bunnik-hoard-2023/ Nell'ottobre 2023, un importante tesoro di monete romane è stato trovato a Bunnik, nei Paesi Bassi. Si ritiene che le monete siano collegate alla conquista romana della Gran Bretagna e abbiano un grande valore storico, sociale e scientifico. In questo articolo accademico viene presentata una prima descrizione e analisi del tesoro di monete. È stato scritto da Anton Cruysheer (Utrecht Landscape and Heritage Foundation) e Tessa de Groot (Cultural Heritage Agency dei Paesi Bassi). Cronologia della ricerca Nell'ottobre 2023, Reinier Koelink e Gert-Jan Messelaar, utilizzando dei metal detector, hanno scoperto un importante tesoro di monete romane nel comune di Bunnik (provincia di Utrecht, Paesi Bassi). Il tesoro è composto da 404 monete d'argento e d'oro di origine britannica e romana, con la moneta più giovane risalente al regno dell'imperatore Claudio (41-54 d.C.). Questo è il più grande tesoro di monete romane mai scoperto a Utrecht e il primo tesoro di composizione mista trovato nell'Europa continentale. Si ritiene che le monete siano collegate alla conquista romana della Gran Bretagna e hanno un grande valore storico, sociale e scientifico. I ritrovatori hanno segnalato il tesoro all'Archaeological Reporting Centre di Landschap Erfgoed Utrecht (Utrecht Landscape and Heritage Foundation), che collabora con il database nazionale e la piattaforma pubblica Portable Antiquities of the Netherlands (PAN). I ritrovatori hanno contattato prima l'archeologo Anton Cruysheer, che ha successivamente coordinato tutte le attività relative al tesoro di monete con tutte le parti coinvolte. Ha inoltre eseguito l'esame e l'identificazione delle monete, con il supporto di Paul Beliën del Numismatic Information System (NUMIS) della De Nederlandsche Bank e John Sills per gli stateri d'oro britannici. In quanto ritrovamento di un tesoro, la scoperta è stata segnalata anche al comune di Bunnik, che ha rilasciato un riconoscimento formale ai ritrovatori e al proprietario terriero. Le monete sono state documentate nel PAN dagli archeologi Wouter Hinrichs e Julius van Roemburg e poi pulite da Rasmus Thelen del Restoration Atelier Restaura. Dopo una valutazione indipendente da parte di due esperti, i proprietari hanno raggiunto un accordo con il Rijksmuseum van Oudheden (il Museo nazionale olandese delle antichità), dove le monete sono ora esposte al pubblico. La mostra è stata curata dall'archeologo e restauratore Jasper de Bruin. La National Cultural Heritage Agency ha condotto ricerche sul luogo del ritrovamento per mappare il contesto archeologico e paesaggistico delle monete. Il team di ricerca è composto da Tessa de Groot, Jan-Willem de Kort, Harm-Jan Pierik, Menno van der Heiden, Koen van Egmond e Willem Derickx. Emmy Lammertsma e Liesbeth van Beurden di BIAX Consult stanno lavorando all'analisi archeobotanica. La datazione al radiocarbonio dei campioni è stata effettuata da Safoora Kamjan del Centre for Isotope Research dell'Università di Groningen. Un rapporto dettagliato sarà pubblicato nel 2026. Posizione e contesto del ritrovamento Il tesoro è stato trovato nel comune di Bunnik in un campo lontano dai siti romani noti. Bunnik si trova lungo l'ex confine settentrionale dell'Impero romano, il Neder-Germaanse Limes (Limes della Bassa Germania). Le monete sono state scoperte a una profondità inferiore a 30 cm sotto la superficie. Il lavoro archeologico sul campo è stato svolto per capire perché le monete si trovassero in questa posizione. Innanzitutto, è stato condotto un sondaggio di carotaggio per mappare il contesto paesaggistico del ritrovamento. Sono stati prelevati campioni per analisi archeobotaniche, geochimiche e C14. In secondo luogo, è stato condotto uno scavo nel sito del ritrovamento per raccogliere ulteriori reperti e documentare possibili caratteristiche. Ciò è stato fatto in collaborazione con i ritrovatori, che ora si sono occupati anche del rilevamento dei metalli. L'analisi è ancora in corso, ma i primi risultati possono essere condivisi qui. Sono state raccolte altre monete, ventidue denari e un aureo, che si adattano perfettamente alle altre monete in termini di datazione. Provengono dalla zona arata e da uno strato arabile recente sottostante. Le monete sono state probabilmente rimosse dal loro contesto originale e disperse dalle attività agricole in tempi (sub-)recenti. Non sono stati recuperati altri reperti o caratteristiche archeologiche. Tuttavia, la composizione e la datazione delle monete indicano un deposito singolo e deliberato. Si sospetta che le monete siano state originariamente sepolte in una fossa poco profonda e conservate in materiale organico, come un tessuto o una borsa di pelle, che nel frattempo si è decomposto. Questa fossa sarebbe stata scavata in un'area abbastanza fradicia e vicina a un canale idrico. In epoca romana questa zona non era adatta all'abitazione e all'agricoltura. Datazione delle monete e contesto storico della conquista della Britannia Il tesoro di Bunnik è composto da 44 stateri d'oro attribuiti al re britannico Cunobelino, 72 aurei d'oro e 288 denari d'argento, datati approssimativamente dal 200 a.C. al 47 d.C. Le monete più recenti del tesoro, coniate nel 46-47 d.C., includono denari d'argento e due aurei d'oro con conio abbinato dell'imperatore Claudio. I loro coni identici suggeriscono che facessero parte di un singolo lotto, probabilmente distribuito come paga militare. Le condizioni incontaminate di queste monete implicano inoltre che siano state sepolte poco dopo l'emissione, non avendo visto alcuna circolazione a causa del loro utilizzo come pagamento militare. Gli stateri d'oro portano il nome del re Cunobelino (c. 5-40 d.C.) della tribù dei Catuvellauni, considerato il re celtico britannico più longevo. Quattro di questi stateri sono considerati emissioni postume, probabilmente coniate dai successori di Cunobelino, Togodumno e/o Carataco, intorno al 43 d.C. L'analisi di John Sills rivela un'ampia gamma cronologica per questi stateri celtici, suggerendo che il tesoro non fu assemblato selettivamente in base alla qualità, al contenuto d'oro o al peso. Ciò suggerisce che gli stateri furono rimossi dalla circolazione in un singolo evento, coerente con l'ipotesi che il tesoro rappresenti il bottino della prima conquista romana della Britannia sotto Aulo Plauzio (43-47 d.C.). Gli stateri potrebbero essere stati distribuiti all'esercito come un donativo, un dono in denaro spesso dato ai soldati dell'esercito romano come ricompensa dopo una campagna di successo. Nel 43 d.C., l'imperatore Claudio nominò Aulo Plauzio a capo dell'invasione romana della Britannia, ufficialmente intesa a reintegrare Verica, il re esiliato degli Atrebati e alleato romano. Verica era stata probabilmente rovesciata da Togodumno e Carataco, figli e successori del re Cunobelino. Plauzio comandava quattro legioni supportate da circa 20.000 truppe ausiliarie, tra cui Batavi provenienti da quella che oggi è l'Olanda. Plauzio sconfisse prima Carataco sul fiume Medway, poi Togodumno sul fiume Tamigi, in entrambi i casi con l'aiuto delle forze batave, che riuscirono ad attraversare a nuoto questi fiumi con l'armatura completa. Dopo aver consolidato la sua posizione, Plauzio inviò un messaggio a Claudio, informandolo che poteva attraversare. Claudio lo fece con stile, proprio come Giulio Cesare nel 55-54 a.C., con elefanti da guerra e artiglieria pesante. Quindi assicurò il territorio come provincia romana di Britannia e nominò Plauzio come suo primo governatore. In seguito, Plauzio celebrò un trionfo a Roma insieme all'imperatore Claudio. La composizione del tesoro suggerisce fortemente un collegamento con la conquista della Britannia. In base alla posizione del sito di ritrovamento all'interno della regione del Limes, è probabile anche un collegamento militare. Questa regione è nota come Limes della Bassa Germania, il confine settentrionale dell'Impero romano, che attraversa i Paesi Bassi da Zevenaar nella provincia di Gelderland, attraverso la provincia di Utrecht, fino a Katwijk nella provincia di Zuid-Holland. Il Limes della Bassa Germania ha svolto un ruolo cruciale nella comunicazione e ha servito come hub logistico chiave per la conquista della Britannia. Analisi e confronto L'unico altro statere di Cunobelino noto nei Paesi Bassi è stato trovato sulla spiaggia vicino a Katwijk. È trafitto e probabilmente è stato utilizzato come pendente. Il tesoro di Bunnik è il primo ritrovamento di monete nei Paesi Bassi (e nell'Europa continentale) a contenere sia monete britanniche che romane. Questo tipo di tesoro misto è raro anche in Gran Bretagna. L'unica scoperta paragonabile è il tesoro di Helmingham Hall del 2019 nel Suffolk, in Inghilterra, che includeva anche denari romani d'argento, aurei d'oro e stateri d'oro britannici del re Cunobelino. Questa scoperta è stata scoperta anche dai metal detectoristi, seguiti da ricerche archeologiche, che devono ancora essere pubblicate. Entrambi i tesori contengono monete datate da circa il 200 a.C. al 46-47 d.C., tra cui un denario del re Giuba I di Numidia. E sebbene il numero di monete repubblicane nel tesoro di Helmingham Hall sia significativamente più alto rispetto al tesoro di Bunnik, la percentuale relativa al totale è simile. La tabella seguente confronta i tesori di Helmingham Hall e Bunnik in termini sia di numeri che di percentuali. Table 1 Table 1: Overview of the number of coins and percentages from the Helmingham Hall (HH) and Bunnik (Bu) hoards. Ar = silver, Au = gold. Mentre il tesoro di Helmingham Hall contiene più monete d'argento della Repubblica, il tesoro di Bunnik ha una percentuale maggiore di oro, che rappresenta un maggiore potere d'acquisto. Nel primo secolo, un soldato dell'esercito romano guadagnava 225 denari all'anno (soldato di un ausiliario: 187,5), pagati in tre stipendi, a gennaio, maggio e settembre. Un aureo d'oro valeva 25 denari. Il valore esatto di uno statere d'oro è sconosciuto, ma possiamo fare una stima del valore in denari, quando mettiamo in relazione il peso e il contenuto in oro sia degli stateri che degli aurei nel tesoro di Bunnik. I 72 aurei, con un contenuto in oro di circa il 99%, hanno un peso medio di 7,71 g. Il contenuto in oro degli stateri è di circa il 41,5%. E il peso medio dei 42 stateri è di 5,41 g e di 1,33 g per i 2 quarti di statere. Il valore in denari per tipo di moneta nel tesoro di Bunnik è elencato di seguito: Tabella 2: Conversione del tipo di moneta nel tesoro di Bunnik in peso, percentuale di oro e valore in denari. Con questi valori in denari per tipo di moneta, possiamo ora calcolare il numero totale di denari in entrambi i tesori di monete e gli stipendi annuali equivalenti di un soldato: Interpretazione Non è possibile determinare il motivo esatto per cui il tesoro di Bunnik fu nascosto. Tuttavia, si possono trarre alcune conclusioni dalla composizione e dalle dimensioni del reperto, nonché dal luogo in cui fu sepolto. Il tesoro, come descritto in precedenza, è composto da tre parti: stateri d'oro britannici, aurei d'oro romani e denari d'argento. Gli stateri d'oro potrebbero rappresentare un bottino di guerra associato alla conquista iniziale della Britannia sotto Aulo Plauzio (43-47 d.C.), probabilmente distribuito come un donativo, un dono in denaro comunemente dato ai soldati romani come ricompensa dopo una campagna di successo. Gli aurei romani e i denari d'argento sono probabilmente collegati a pagamenti militari (stipendia). A differenza del tesoro di Helmingham Hall, le dimensioni relativamente grandi del tesoro di Bunnik, sia nel numero di monete d'oro che nell'equivalente di stipendi annuali, suggeriscono che si trattasse più probabilmente di un pagamento a un funzionario di alto rango (come un centurione) piuttosto che a un soldato. All'epoca, un centurione guadagnava uno stipendio annuo significativamente più alto: 3.375 denari (centurione di una coorte di auxilia: 937,5 denari). Non possiamo inoltre escludere la possibilità che il tesoro di Bunnik appartenesse a un gruppo di individui piuttosto che a una singola persona, ad esempio un gruppo di soldati e le loro famiglie. Un'altra possibile ragione per l'occultamento del tesoro potrebbe essere un'offerta (religiosa) fatta da un individuo o da un gruppo, forse come espressione di gratitudine per un ritorno sano e salvo dopo la prima fase della conquista romana della Britannia (43-47 d.C.). La composizione, la datazione e la distribuzione spaziale limitata delle monete indicano probabilmente una deposizione singola e deliberata. Il luogo del ritrovamento è sorprendente: lontano dall'abitazione e in una zona umida lungo un canale. Sulla base di ciò, l'interpretazione come una deposizione rituale o un ritrovamento nascosto per qualche altro motivo e non più recuperato è la più ovvia. Conclusione e future pubblicazioni Il tesoro di Bunnik del 2023, come quello di Helmingham Hall del 2019, è probabilmente legato alla fase iniziale della conquista della Gran Bretagna sotto Aulo Plauzio (43-47 d.C.). Anche le date delle monete più recenti nel tesoro, sia gli stateri britannici (circa 43 d.C.) sia le monete romane (46-47 d.C.), lo indicano. Infine, anche la presenza di aurei identici a quelli die e il luogo del ritrovamento nel contesto del confine settentrionale dell'Impero romano (il Limes germanico inferiore) supportano questa conclusione. Sebbene il motivo esatto della sepoltura rimanga incerto, le dimensioni del tesoro, equivalenti a quasi 11 anni di stipendio di un soldato, suggeriscono che fosse probabilmente associato a un funzionario di alto rango, come un centurione, o forse a un gruppo di soldati e alle loro famiglie, piuttosto che ai risparmi di un singolo soldato. Potrebbe essere stata una deposizione rituale, la ricchezza di un centurione o monete nascoste per qualche altro motivo e mai recuperate. Comunque sia, il tesoro di Bunnik lascia ancora spazio all'immaginazione. Il tesoro è registrato presso PAN (Antichità portatili dei Paesi Bassi, ID tesoro: PAN-S-280), NUMIS (Numismatic Information System della De Nederlandsche Bank, ID tesoro: NUMIS-1175412) e il progetto Coin Hoards of the Roman Empire (Ashmolean Museum e Oxford Roman Economy Project, ID tesoro: CHRE-21255). Fonte 3: https://www.theguardian.com/uk-news/2025/jan/27/hoard-of-coins-dating-from-roman-conquest-of-britain-found-near-utrecht Antiche monete britanniche trovate in un campo olandese, probabilmente bottino della conquista romana Gli archeologi salutano la scoperta di un tesoro molto raro contenente 44 monete d'oro recanti il nome del re celtico Cunobelino Un tesoro di monete britanniche con l'iscrizione del re Cunobelino e rinvenuto in un campo olandese è stato identificato come molto probabilmente bottino di guerra di un soldato romano della conquista della Britannia. Le 44 monete d'oro, note come stateri, sono state scoperte insieme a 360 monete romane da due archeologi amatoriali con metal detector in un campo a Bunnik, vicino a Utrecht. Si ritiene che le monete siano state date come paga militare. Gli stateri portano il nome del re celtico britannico noto anche come Cunobelino, immortalato da Shakespeare come Cimbelino nell'omonima opera teatrale, che regnò tra il 5 e il 40 d.C. nel sud-est della Britannia. L'analisi di quella che è la prima collezione di composizione mista rinvenuta nell'Europa continentale suggerisce che le monete furono deliberatamente sepolte in una fossa poco profonda e conservate in una borsa di stoffa o di pelle. Si dice che le monete, che sono state rinvenute a meno di 30 cm sotto la superficie del terreno, ammontino a ciò che sarebbero stati 11 anni di salario per un normale soldato romano. Quattro degli stateri britannici sono considerati emissioni postume, probabilmente coniate dai successori di Cunobelino come sovrano della tribù dei Catuvellauni, i fratelli Togodumnus e Caratacus, approssimativamente nel 43 d.C. L'ampia gamma cronologica delle monete suggerisce che non furono selezionate in base alla qualità, al contenuto d'oro o al peso, ma rimosse dalla circolazione in un singolo evento, coerente con il fatto che fossero bottini della prima conquista romana della Britannia sotto il generale Aulo Plauzio (43-47 d.C.). Le monete potrebbero essere state distribuite all'esercito come un donativo, un dono monetario spesso dato ai soldati dell'esercito romano come ricompensa dopo una campagna di successo, secondo il Museo nazionale olandese delle antichità di Leida, dove sono esposte. Delle monete romane, 72 sono aurei d'oro, una valuta di alto valore, e 288 sono denari d'argento. Risalgono approssimativamente al 200 a.C. al 47 d.C. Le monete più recenti del tesoro, coniate nel 46-47 d.C., recano il ritratto dell'imperatore Claudio. I segni identici di quelle monete suggeriscono che siano state coniate come parte di un unico lotto. Tra i pezzi d'argento ci sono monete romane dell'epoca di Giulio Cesare e una raffigura Giuba, il re di Numidia nell'Africa nord-occidentale, l'attuale Algeria. La scoperta è stata fatta da Gert-Jan Messelaar e Reinier Koelink nell'ottobre 2023. Hanno scoperto 381 monete e un secondo scavo da parte dell'Agenzia per il patrimonio culturale dei Paesi Bassi ne ha scoperte altre 23. "Abbiamo aperto una bottiglia di champagne", ha ricordato Messelaar della scoperta originale. "Non si trova mai una cosa del genere". L'area in cui sono state scoperte le monete era un sito da cui i Romani si erano preparati per il primo attraversamento verso la Gran Bretagna. Ora sembra che fosse anche un'area in cui le truppe conquistatrici tornavano una volta tornate sulla terraferma. La fossa in cui probabilmente sono state sepolte le monete sarebbe stata scavata in una zona fradicia e vicina a un canale idrico che non sarebbe stato adatto per l'abitazione e l'agricoltura. Anton Cruysheer, della Utrecht Landscape and Heritage Foundation, ha affermato: "Questa è la prima volta che vengono trovate prove fisiche del ritorno delle truppe. Apparentemente sono tornate con ogni genere di cose. Questa è una nuova informazione". La Gran Bretagna era composta da diversi regni separati prima che Claudio ordinasse ad Aulo Plauzio di invadere con una forza di quattro legioni rinforzate da altri 20.000 soldati ausiliari. Carataco e Togodumno avevano guidato gli attacchi contro la tribù degli Atrebati, che aveva legami politici e commerciali con i Romani, estendendo l'area di influenza dei Catuvellauni, antiromani, più a ovest rispetto alle loro terre natali a nord del fiume Tamigi.- 5 commenti
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Come Capire se una moneta romana è falsa
Luspak ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Presentazione nuova esposizione 'DDD - Dee, Donne & Denaro. Figure femminili nelle monete di Palazzo Blu'
monbalda ha aggiunto un nuovo link in Eventi culturali
Sabato 25 novembre alle ore 11,00 avrà luogo la prima presentazione dell'esposizione 'DDD - Dee, Donne & Denaro. Figure femminili nelle monete di Palazzo Blu', alla quale sarà possibile accedere gratuitamente, così come al resto delle sale del museo proprio in occasione di questo evento. Si tratta di una mostra divulgativa sul questo tema che consente di esplorare la ricchezza iconografica della monetazione antica (greca e magno-greca e romana sino al periodo tardo-antico). I pezzi provengono dalla collezione Simoneschi che per il periodo romano ha degli elementi di assoluto pregio.-
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Autenticità moneta classiche
Crepleo ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve a tutti, sono Alessandro, vorrei chiedere aiuto per valutare l’autenticità di 24 monete romane e greche. Sono presenti assi, sesterzi, denari repubblicani e uno statere. Purtroppo le foto pesano troppo per metterle sul forum. Lascio la mia email: [email protected] qualcuno di esperto mi può gentilmente scrivere così posso inviargli le monete (eventualmente anche su whatsapp) per darmi un parere. grazie mille a chi mi aiuterà !- 31 commenti
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Moneta Claudio
mariangelapicc ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Zecche e Monete a Piacenza. Dall'età romana al XIX secolo
Semooon ha aggiunto un nuovo link in Cataloghi e libri
Scadenza: 4 mesi e 7 giorni
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Il volume è davvero in buone condizioni, quasi mai consultato. Presenta solo una piega in corrispondenza della prima pagina di apertura (la pagina è completamente bianca, anche sul retro, dunque non è pregiudicata la leggibilità di testo e immagini). E' presente anche una leggera piega sull'angolo sinistro della brossura sul retro. Per il resto, le oltre 500 pagine del volume sono in OTTIMO stato, quasi mai sfogliate. Per lo stato generale di conservazione del libro fanno fede le foto allegate. Si segnala anche un'annotazione manoscritta sulla seconda pagina del libro, in cui compaiono data, nome e cognome del vecchio proprietario. --------- Costo: 100 euro (compresa spedizione con piego di libri) --------- Il volume in oggetto traccia un profilo completo sotto l'aspetto storico delle vicende di numismatica che hanno interessato il territorio piacentino analizzando collezioni pubbliche e private, in Italia e all'estero. Il libro prende in esame la produzione monetaria in Età Romana, durante il periodo Longobardo e quello Carolingio, nella fase dell'Età Comunale e sotto le dominazioni precedute a quella Pontificia e al Ducato dei Farnese e dei Borbone; individua le principali varianti, numerosi nominali inediti ed esemplari particolarmente significativi appartenenti a collezioni private, per la prima volta illustrati. L'opera è corredata da un imponente apparato fotografico di 1150 immagini.100.00 EUR
Pavia
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Piccola Moneta forse romana, testa femminile, cavallo sul rovescio
Tunila ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso:N/D Diametro:15 mm Metallo Presunto:Rame? Buonasera a tutti, torno dopo due anni di virus ed esami per proporvi questa bellissima monetina, priva di legenda (o almeno mi pare che sia abrasa, nel rovescio accanto al cavallo si vede il segno del conio, quindi non credo fosse molto più grande). è spessa ben 5 mm. Trovata in Sardegna. Grazie e buonasera. -
(LIBRI) Zecche e Monete a Piacenza. Dall'età romana al XIX secolo
Semooon ha aggiunto un nuovo link in Annunci Numismatici
Guarda annuncio Zecche e Monete a Piacenza. Dall'età romana al XIX secolo Il volume è davvero in buone condizioni, quasi mai consultato. Presenta solo una piega in corrispondenza della prima pagina di apertura (la pagina è completamente bianca, anche sul retro, dunque non è pregiudicata la leggibilità di testo e immagini). E' presente anche una leggera piega sull'angolo sinistro della brossura sul retro. Per il resto, le oltre 500 pagine del volume sono in OTTIMO stato, quasi mai sfogliate. Per lo stato generale di conservazione del libro fanno fede le foto allegate. Si segnala anche un'annotazione manoscritta sulla seconda pagina del libro, in cui compaiono data, nome e cognome del vecchio proprietario. --------- Costo: 100 euro (compresa spedizione con piego di libri) --------- Il volume in oggetto traccia un profilo completo sotto l'aspetto storico delle vicende di numismatica che hanno interessato il territorio piacentino analizzando collezioni pubbliche e private, in Italia e all'estero. Il libro prende in esame la produzione monetaria in Età Romana, durante il periodo Longobardo e quello Carolingio, nella fase dell'Età Comunale e sotto le dominazioni precedute a quella Pontificia e al Ducato dei Farnese e dei Borbone; individua le principali varianti, numerosi nominali inediti ed esemplari particolarmente significativi appartenenti a collezioni private, per la prima volta illustrati. L'opera è corredata da un imponente apparato fotografico di 1150 immagini. Inserzionista Semooon Date 14/06/2021 Prezzo € 100 Category Cataloghi e libri Autore Giuseppe Crocicchio - Giorgio Fusconi Anno 2007 Editore TIP.LE.CO Pagine 560-
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monete romane 3 follis VRBS ROMA parere su autenticità
Fra Romano ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Ciao, Vorrei gentilmente chiedervi un parere su queste 3 monete, soprattutto per quanto riguarda la genuinità. Ditemi pure se avrei dovuto creare 3 post differenti, ho pensato di evitare di farlo per non creare spam su 3 pezzi praticamente dello stesso “tipo”. Sono 3 follis VRBS ROMA, non in grande conservazione. So che sono monete comuni e che difficilmente i falsari perdono tempo a rifarle (in teoria..) però dopo molte cose lette in rete sono sempre un pò scettico e molto sospettoso su certe cose. Ho fatto diverse foto, non sono il massimo ma rendono l’idea. Le misure a occhio sembrano buone e non ho modo di misurarle ora, ho però il peso dei pezzi anche se potrebbe non essere precisissimo. 1) Peso: circa 2.6 g Zecca: SMTSE - Thessalonica 2) Peso: circa 2.0/2.1 g Zecca: RBQ - Roma (quarta officina?) 3) Peso: circa 2.1 g Zecca: PCONST - Arles Grazie in anticipo, Francesco -
Comprare e vendere monete romane su ebay
Panicolovers ha aggiunto un nuovo link in Questioni legali sulla numismatica
Salve, ho appena comprato all’asta su Ebay da un negozio autorizzato in Inghilterra, delle monete romane originali. Le monete arriveranno con fattura ufficiale del negoziante e quindi regolarmente comprate con documentazione. La mia domanda è la seguente, se io ho comprato delle monete antiche con certificazione di provenienza, regolarmente pagate, incorro in qualche problema legale se le tengo a casa? Inoltre, essendo comprate regolarmente con tutti i certificati, posso rivenderle ad un terzo acquirente basandomi sulla documentazione fornita dal venditore o incontro dei problemi legali? vi ringrazio per le eventuali risposte.- 14 commenti
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"Monete romane forate. Qualche riflessione su "un grand theme europeen (J.J. Callu)." - C. Perassi
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
"Monete romane forate. Qualche riflessione su "un grand theme europeen (J.J. Callu)." - C. Perassi View File Ipotesi sulla foratura delle monete romane. Submitter Illyricum65 Submitted 10/05/2020 Categoria Monete Antiche -
"Il Tevere e il Lazio. Analisi della circolazione monetale e le scienze ausiliarie." - Serafin, de Pace e Nicolai
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
"Il Tevere e il Lazio. Analisi della circolazione monetale e le scienze ausiliarie." - Serafin, de Pace e Nicolai View File Riesame delle monete ripescate negli anni passati nel fiume Tevere. Submitter Illyricum65 Submitted 23/04/2020 Categoria Monete Antiche-
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"Analisi geochimiche e metallurgiche di monete romane rinvenute nel settore nord occidentale della provincia di Ferrara." - Tesi di laurea E. Fabbri. View File Tesi di laurea che presenta le analisi compiute su un gruppo di monete provenienti dalla procincia ferrarese. Submitter Illyricum65 Submitted 22/04/2020 Categoria Monete Antiche
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"microstructul and compositional characterization of Roman coins." - Calliari et alii.
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
"microstructul and compositional characterization of Roman coins." - Calliari et alii. View File Analisi sulla micristruttura delle monete romane. Submitter Illyricum65 Submitted 22/04/2020 Categoria Monete Antiche -
Asse/Sesterzio Antonino Pio?
Alegig01 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve a tutti! Ho trovato questa moneta su un'asta online venduta come "da identificare": peso 18.25 grammi, diametro 29-30 mm, autenticità credo buona... Che sia di Antonino Pio sembra chiaro, ma ho difficoltà nell'identificazione per il verso non proprio messo benissimo. Ha visto che Antonino Pio ha emesso sesterzi di peso molto variabile, anche se il diamtro sembrerebbe quasi suggerire che si tratti più di un asse, pur se il materiale (anche se pulito e spatinato) sembra indicare di più quasi un sesterzio... Chi mi dà una mano?!? Altre foto nei commenti, se riesco a metterle...- 6 commenti
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Gentili Utenti del Forum, Sono il figlio di Romano, l'utente "romanus" piuttosto noto qui sul forum, soprattutto per le monete romane. Mio Padre (81 anni) è venuto a mancare, dopo un anno di tribolazioni (a seguito delle quali non l'avevate più letto sul forum), nella giornata di ieri. Sapendo quanto fosse il suo interesse per la monetazione romana e per la partecipazione alle discussioni in questa sede, mi faceva piacere farvelo sapere. Cordiali saluti a tutti gli utenti Giuliano
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Leggendo qualche notizia su Twitter mi sono imbattuta in questo articolo su Varese News che riporta un evento per questa domenica a Samarate (VA) {per chi arriva da lontano in autostrada può uscire a Busto Arsizio o Gallarate} https://www.varesenews.it/2019/01/le-monte-antiche-raccontano-la-crisi-dellimpero-romano/784708/
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Ciao, nel weekend, accesa la Tv in mattinata, ho avuto modo di rilassarmi con un film storico italiano del 1962. L’ho guardato non perchè appassionato dei colossal storico-epici degli anni '60 ma bensì per curiosità verso le ricostruzioni (spesso fantasiose) di interni, costumi (ad esempio il centurione protagonista non calza l’elmo con cresta trasversale bensì longitudinale) e quant’altro (ad esempio i romani cavalcavano su drappi rossi che evidentemente coprivano una sella… ;) ). Un film di Sergio Corbucci per cui ritengo di buon livello per l’epoca con un ex-Mister Universo (e si spiegano i bicipiti proposti) nel ruolo del protagonista. Per gli amanti del genere, si trova anche su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=uoOBu4h_DDM
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Nell' immensa produzione della monetazione augustea moltissime sono le monete che tramandano fatti storici , non per nulla Augusto impresse nelle sue monete molto del suo programma di governo , indirizzate anche alla memoria di fatti storici e al ripristino delle antiche tradizioni romane . Una particolare moneta , una delle piu' storiche , forse la piu' storica in assoluto considerando il significato celebrativo della sua iconografia relativo all' evento , non fu emessa a Roma ma a Filippi in Macedonia , luogo della memoria , quando Ottaviano rimase l' unico superstite del triunvirato composto da lui stesso con Antonio e Lepido . La moneta di motivo commemorativo venne coniata quando Ottaviano assunse dal Senato il titolo onorifico di Augusto , quindi non prima del 27 a.C. a perpetuo ricordo della battaglia di Filippi . La moneta al dritto recita : COL AVG D IVL PHIL IVSSV AVG e al rovescio : AVG III VIR DIVO IVL Al rovescio le statue di Augusto e Giulio Cesare in atteggiamento di saluto sopra un palco , interessante il significato simbolico delle due statue affiancate a motivo di consumata vendetta contro gli uccisori di Cesare ma anche significato di continuita' della politica di quest' ultimo . La battaglia di Filippi vide opposte le forze dei triumviri Marco Antonio , Cesare Ottaviano e Marco Emilio Lepido , contro quelle di Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino , i principali cospiratori ed assassini di Cesare . La battaglia venne combattuta ad Ottobre del 42 a.C. vicino Filippi in Macedonia , localita' situata lungo la Via Egnatia . Due furono le fasi dello scontro combattute rispettivamente il 3 e il 23 ottobre ; la battaglia fu vinta dalle Legioni dei due triumviri Ottaviano e Antonio , vinta soprattutto per merito di Marco Antonio , mentre Ottaviano si trovava in quel frangente in precarie condizioni di salute , ma era anche privo di grandi doti di stratega , ebbe infatti nella battaglia un ruolo minore . Lepido era invece rimasto a Roma per occuparsi della situazione in Italia , situazione ancora piuttosto precaria in quanto divisa tra i due schieramenti . Nella prima battaglia di Filippi combattuta il 3 Ottobre , Bruto ottenne un brillante successo invadendo fin dentro gli accampamenti di Ottaviano , ma contemporaneamente Antonio ebbe invece la meglio contro Cassio che , sconvolto dalla sconfitta e non informato del successo ottenuto da Bruto , si suicidò . Nella seconda decisiva battaglia , combattuta con estremo accanimento dalle Legioni veterane delle due parti , Marco Antonio diresse con grande energia le sue forze che finirono per sbaragliare completamente l'esercito di Bruto che a sua volta preferì suicidarsi piuttosto che cadere vivo nelle mani di Ottaviano . La moneta emessa a Filippi e rovine della citta' .
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Salve a tutti: dopo un poco di tempo nel quale non sono riuscita a connettermi molto e a partecipare alla vita del forum, eccomi di nuovo qua per segnalarvi la prossima mostra dedicata alle monete antiche della collezioni Simoneschi a Palazzo Blu, nel centro storico di Pisa. Il potere delle immagini e le immagini del potere: si rinnova la mostra temporanea nella sala del monetiere di Palazzo Blu Sabato 23 giugno, alle ore 11:00, Fiorenzo Catalli e Monica Baldassarri presenteranno al pubblico la nuova mostra temporanea delle monete Simoneschi, esposta nella sala del Monetiere di Palazzo Blu, dal titolo Il potere delle immagini / Le immagini del potere nelle monete antiche della collezione Simoneschi. L’incontro con Fiorenzo Catalli, funzionario direttore presso la Soprintendenza per molti anni, e Monica Baldassarri, curatrice della sezione di Palazzo Blu dedicata al Monetiere Simoneschi, si terrà alle ore 11:00 a Palazzo Blu e prevede una conferenza introduttiva sul tema di Fiorenzo Catalli e una visita guidata alla sala del monetiere, nell’ambito della quale saranno illustrate le nuove monete esposte in mostra. Si ricorda che la nuova mostra temporanea è comunque visitabile tutti giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 i feriali e dalle 10:00 alle 20:00 i sabati e festivi, nell’ambito del normale percorso museale di Palazzo Blu (per informazioni su costi e orari si rimanda alla apposita sezione del sito). https://palazzoblu.it/evento/nuove-vetrine-del-monetiere-simoneschi/?event_date=2018-06-23 https://palazzoblu.it/orari-di-visita/ Sperando di poter incontrare in quell'occasione amici vecchi e nuovi, un caro saluto MB
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Moneta romana Antonino Pio (?)
marcobg ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Buongiorno a tutti, sto cercando di identificare una moneta romana di cui allego le foto. Sulla faccia con la testa dell'imperatore si legge abbastanza chiaramente "ANTONINUS", sull'altra si trova una figura che sembra la vittoria alata, con ai piedi forse un'altra figura umana e le lettere S C. Pesa 22.7 grammi e il diametro è 30mm. Ho passato un po' di tempo a cercare sul web ma non ho trovato nulla di analogo, in particolare per quanto riguarda la faccia con le due figure. Ringrazio in anticipo per l'aiuto che mi vorrete dare. -
Evento culturale La Moneta Incontra Tito Livio
PadovaNumismatica ha aggiunto un nuovo link in Segnalazione mostre, convegni, incontri e altro
Abbiamo il piacere di comunicarLe che e’ prossima la apertura della Mostra “la moneta incontra Tito Livio” ospitata a Padova Centro presso Il Palazzo della Gran Guardia dal 23 settembre al 23 ottobre 2016 . La inaugurazione prevista il 22 settembre alle ore 18.00 dove e' prevista una breve presentazione, la visita guidata e, a conclusione, un brindisi di saluto. L'ingresso e' gratuito e su invito da richiedere a [email protected] La manifestazione, promossa ed organizzata dal Circolo Numismatico Patavino in collaborazione con il Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, apre di fatto il ciclo di eventi dedicati alla ricorrenza del bimillenario della morte dello storico padovano programmati nel 2017. La mostra, che vede la esposizione di esemplari messi a disposizione da enti e collezionisti privati e conta circa 120 monete romane con esemplari in bronzo argento e oro, circolanti al tempo di Tito Livio. Il percorso espositivo della mostra e’ suddiviso in tre sezioni, precedute da una introduzione. La prima sezione è dedicata alla nascita della moneta romana e sua evoluzione sino ad Ottaviano Augusto; la seconda sezione percorre idealmente attraverso le monete la vita dello storico padovano; la terza sezione è dedicata ad alcuni tra i più importanti personaggi vissuti all’epoca di Tito Livio. A corredo sono stati realizzati per, una migliore comprensione del percorso, pannelli illustrativi, fotografie didascalie. Circolo Numismatico Patavino www.padovanumismatica.it invito la moneta incontra tito livio -BR.pdf- 8 commenti
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Come da immagini allegate vi chiedo se riuscite ad identificare il periodo della moneta. Il peso è di circa 19g. Saluti
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monete III-IV sec. d.C.
IlariaPinto ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve a tutti, sono un'appassionata di monete ma sto ancora imparando a catalogarle. Mi dareste una mano con queste cinque monete? La difficoltà è che le leggende non sono visibili, o ben poco, in questi casi come si fa? Grazie a coloro che mi dedicheranno un pò di tempo. 1 Prima moneta peso 1.14 gr e 17 mm di diametro. Sul retro una figura femminile con cornucopia -
Richiesta iautenticità moneta romana
indav2.0 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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