Fino agli ultimi decenni del 1400 la circolazione monetaria in Europa era formata principalmente da Denari, Pfennig, kreuzer d’argento di poco peso e scarso contenuto. Per i pagamenti importanti si utilizzavano monete d’oro ( Fiorini-Goldgulden, Ducati, Solidi bizantine e Dinari islamici).
La produzione d’argento in Europa crebbe verso la fine del quindicesimo secolo in seguito alla scoperta di miniere in Sassonia, Boemia e Tirolo. I governanti di queste regioni interruppero la coniazione delle monete d’oro (fiorini e ducati del peso di circa 3,50 grammi) e coniarono grandi monete d’argento dello stesso valore facciale e del peso di circa 30 grammi. Furono chiamate “guldiner” o “guldengroschen” per l’equivalenza con le monete d’oro.
Lo sfruttamento delle miniere di Schwaz in Tirolo e Schneeburg in Sassonia iniziò nel 1460. Nel 1486 Sigismondo, conte del Tirolo, fece coniare il suo Guldengroschen da 60 Kreuzer ( 31,93 grammi a 937,5 / 1000).Nel 1493 a Berna apparve il primo guldengroschen svizzero. Nel 1500 il primo Guldengroschen tedesco fu emesso in Sassonia, poi a Brema. A Salisburgo l’Arcivescovo Leonhard von Keutschach fece coniare nel 1504 un guldengroschen, successivamente noto come “Rubentaler”. Questi avevano un peso ridotto a 29,2 grammi.