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Splendidi vasi di vetro gallo-romani portati alla luce
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Splendidi vasi di vetro gallo-romani portati alla luce durante gli scavi in una piccola necropoli. Fuoco e rito nella cultura dell’epoca Nel settore nord-ovest della ZAC de la Trémelière a Rheu, un’area tranquilla dell’Ille-et-Vilaine, Francia, gli archeologi dell’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives) stanno svolgendo scavi su un terreno di tre ettari. Questo sito archeologico ha rivelato un patrimonio che spazia dalle tracce di una piccola necropoli gallo-romana a resti di un habitat altomedievale, fornendo una visione straordinaria sulla storia e l’evoluzione di Rheu nel corso dei secoli. Vaso cinerario in ceramica gallo-romana. © Inrap Di particolare interesse i tre gruppi di fosse crematorie risalenti all’epoca gallo-romana. Queste fosse crematorie, utilizzate per l’incinerazione dei defunti, offrono uno sguardo prezioso sulle pratiche funerarie dell’epoca. A Rheu sono state portate alla luce una decina di tombe: tre di esse contenevano un vaso cinerario in ceramica e altre due un contenitore in vetro (un vaso globulare integro e una bottiglia). Urna cineraria in vetro gallo-romana. © Inrap Vaso globulare in vetro gallo-romano. © Inrap Il rito funerario romano privato: un viaggio nel passato Per ottenere una comprensione più approfondita delle pratiche funerarie dell’epoca gallo-romana, è fondamentale esaminare in dettaglio il rito del funerale romano privato, il quale differiva notevolmente dai funerali pubblici. Il rito funerario privato romano iniziava al momento del trapasso del defunto. Il parente più prossimo si avvicinava al moribondo per dare l’ultimo bacio, raccogliendo il suo ultimo respiro. Questo atto aveva una profonda connessione con la credenza che l’anima abbandonasse il corpo con l’ultimo respiro. Dopo il trapasso, il nome del defunto veniva ripetuto ad intervalli, un rituale noto come “conclamatio.” Questo serviva – originariamente – a confermare la morte e a evitare il pericolo di una morte apparente. Le donne della famiglia, insieme ad altre donne conosciute come “praeficae,” partecipavano alle lamentazioni. Era una pratica di profonda importanza per la comunità romana dell’epoca. Successivamente, il corpo del defunto veniva preparato per la sepoltura. Questo processo includeva il lavaggio del corpo e l’applicazione di unguenti per ritardarne la decomposizione. In questa fase, veniva inserita nella bocca del cadavere una moneta, destinata a servire come pagamento per il traghettatore Caronte per il passaggio nell’aldilà, una credenza che attingeva alle radici della mitologia romana. La scelta tra cremazione e inumazione non influiva significativamente nelle fasi fondamentali del rituale funebre romano privato. Se il defunto era destinato alla cremazione, almeno una parte del corpo veniva sottoposta a una piccola amputazione – un dito o una falange – e coperta di terra. Questo gesto aveva lo scopo di garantire un simbolico contatto tra il defunto e la terra, un elemento essenziale per la purificazione rituale. Quindi si procedeva all’incinerazione del corpo. Nella fossa era disposta la legna e sulla legna il letto funebre con il corpo. Tomba gallo-romana e vaso globulare in vetro. © Inrap La cremazione stessa avveniva insieme al letto funebre su cui il corpo del defunto era stato trasportato. I resti combusti risultanti venivano raccolti in urne cinerarie di varie forme e materiali, spaziando dai più semplici contenitori di terracotta fino ai pregevoli esemplari di vetro o di marmo decorati a rilievo, a testimonianza della varietà di pratiche funerarie e delle tradizioni culturali all’interno della società romana. Era uso unire alle ceneri, nell’urna, il dito o la falange asportasti e sepolti in precedenza. -
Durocortorum (Reims) capitale de la Gaule Belgique L’antique Durocortorum était la capitale de la province de Gaule Belgique et était une des plus vastes citées de l’empire romain. La ville s’étendait sur 600 hectares et était délimitée par une puissante enceinte. C’est dans la seconde moitié du XIXe siècle, lors de travaux d’extension de Reims que sont mis en évidence les contours de cette enceinte dite « augustéenne » ainsi que les nécropoles extra muros, localisées aux abords des sept voies d’accès principales (en direction de Boulogne, Soissons, Paris, Lyon, Trèves, Cologne et Bavay). En 22 années de recherches, 5 000 tombes sont explorées et alimentent les collections du musée. Vue de la fouille de la rue Soussillon à Reims. © Inrap Reconstituer un savoir archéologique pulvérisé par la Guerre La Première Guerre mondiale détruit le musée ainsi qu’une grande partie de ses collections et de sa documentation. Hormis la connaissance de la topographie des espaces funéraires, très peu de choses subsistent donc des fouilles de ces nécropoles antiques. Le tracé de la « grande enceinte » n’a été que peu exploré par l’archéologie et présente des zones d’incertitude que chaque découverte complète. Dans ce contexte, la découverte d’une portion de nécropole intacte rue Soussillon constitue une découverte exceptionnelle pour les archéologues rémois. La nécropole Les 1 200 m² fouillés rue Soussillon ne représentent qu’une portion d’une vaste nécropole antique qui se développait largement hors emprise, sur une parcelle contiguë déjà lotie ainsi que de l’autre côté de la rue sur une grande parcelle explorée partiellement en 1965. Sur une petite butte de craie alluvionnaire, les vestiges funéraires consistent en une vingtaine d’inhumations en cercueils cloués ainsi que quelques crémations. Ils sont entourés de larges fossés qui ont permis aux romains de drainer les remontées d’eau de la nappe phréatique de cette zone humide vers la rivière Vesle toute proche. La forte densité de tombes est particulièrement intéressante dans cette partie de la ville puisqu’elle a longtemps été considérée comme une zone marécageuse, impropre à toute installation. Des datations radiocarbones effectuées sur des ossements mettent en évidence une occupation funéraire assez longue, couvrant toute l’Antiquité. Un sarcophage en pierre Au sein de ce petit ensemble, la présence d’un sarcophage en calcaire monumental (1 m de haut, pour 1,65 m de long et 0,80 m de large) interroge sur le statut du défunt. Le couvercle et la cuve sont taillés dans un calcaire grossier, peut-être issu de blocs de grand appareil en remploi. Le maintien de ces deux pièces est assuré par huit pattes en fer scellées au plomb (deux sur chacune des quatre faces). Les services des douanes ont radiographié les deux blocs encore scellés à l’aide d’un camion-scanner. Une fois l’absence de contenant en plomb établie, une exploration de l’intérieur de la cuve a été effectuée par caméra endoscopique. Elle a montré un squelette et du mobilier funéraire. Sarcophage en cours de fouille. © Émilie Jouhet, Inrap Après la découpe des agrafes en fer, un engin de levage a permis de séparer les deux parties du sarcophage. Il contient la dépouille d’une femme, entourée de quatre lampes à huile, deux récipients en verre contenant possiblement des huiles parfumées, un petit miroir (près de la tête), une bague en ambre et un peigne. Une partie de ce mobilier indique que l’inhumation a eu lieu au IIe siècle apr. J-C. Des prélèvements du sédiment présent sur les os et sur le fond de la cuve permettront de déterminer s’il y a des restes végétaux ou des produits liés au traitement de corps. Par ailleurs, l’équipe de l’Inrap à Reims constitue une base de donnée génétique sur les ensembles funéraires antiques rémois dans le cadre d’un projet de recherche. L’ADN prélevée sur une dent du squelette sera comparée à 80 échantillons afin de déterminer si cette femme appartient à une élite locale ou plus lointaine. https://www.inrap.fr/une-necropole-antique-rue-soussillon-reims-marne-17476 @CdC non so cosa è successo ma la discussione si è moltiplicata (sestuplicata per la precisione).
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Le grandi battaglie: Giuliano II e la campagna di Strasburgo
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
C'è un imperatore romano che è conosciuto negativamente con un appellativo: L'APOSTATA. E visto che le parole sono importanti e che la storia la racconta chi vince ecco che su Flavius Claudius Iulianus, è calato un giudizio negativo che viene tramandato nella "storiella" che viene divulgata nelle scuole e che non invoglia l'approfondimento su questa figura storica sicuramente di spicco. **** PARENTESI SU GIULIANO **** Per un'introduzione wikipediana a Giuliano: https://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Claudio_Giuliano https://www.romanoimpero.com/2009/09/giuliano-lapostata-360-363.html https://www.renovatioimperii.org/giuliano-apostata-custode-mos-maiorum/ Video: https://www.raiplay.it/video/2023/01/Passato-e-Presente---LImperatore-Giuliano---06022023-bcffc037-b61d-4b72-823d-6215789f7fd6.html **** / PARENTESI SU GIULIANO **** La battaglia di Strasburgo, conosciuta anche come battaglia di Argentoratum, fu combattuta nel 357 tra l'esercito tardo romano sotto Giuliano all'epoca Cesare e la confederazione tribale degli Alamanni guidata dal re supremo congiunto Chnodomar. La battaglia ebbe luogo nei pressi di Strasburgo (Alsazia, Francia), chiamata Argentoratum nel racconto di Ammiano Marcellino, Argentorate nella Tabula Peutingeriana. La battaglia fu il culmine delle campagne di Giuliano nel 355-7 per porre un freno al margine di movimento di alcune tribù di barbari nelle Gallie e per tentare di ripristinare la linea difensiva romana dei forti lungo il Reno, che era stata in gran parte distrutta durante la guerra civile romana del 350-3. La guerra civile nell'Impero Romano d'Occidente tra il 350 e il 53 d.C. aveva lasciato le frontiere debolmente difese, e le principali confederazioni tedesche lungo il Reno - i Franchi e gli Alemanni - approfittarono della situazione per attraversare il fiume, distruggere le fortificazioni romane lungo esso e occupare parti della Gallia romana. Nel 355, l'imperatore Costanzo nominò suo cugino Giuliano, 23 anni, suo Cesare nelle province della Gallia con il comando di tutte le truppe nella regione. Dopo aver riconquistato la città di Colonia, Giuliano progettò di intrappolare gli Alemanni con un movimento a tenaglia, ma quando la metà più grande del suo esercito fu costretta a ritirarsi, si trovò di fronte a una forza tedesca molto più grande fuori dalle mura della città di Strasburgo. Sebbene probabilmente in inferiorità numerica con un margine sostanziale, l'esercito di Giuliano ottenne una vittoria completa dopo una dura lotta. Con perdite trascurabili, i romani scacciarono gli Alamanni oltre il fiume Reno, infliggendo pesanti perdite. La forza di Giuliano, l'esercito di scorta imperiale della Gallia, era piccola ma di alta qualità. La battaglia fu vinta grazie all'abilità ed alla tenuta della fanteria romana, ed in seconda battuta con la cavalleria che, inizialmente, si comportò male. Qui un video un po' troppo entusiastico ma ben spiegato e riassunto della campagna del 355-7 Video con ricostruzione grafica animata della della campagna del 355-7 (in inglese) @Maastricht- 7 commenti
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Meraviglioso. Scoperto in Gallia possente accampamento romano. L’apparizione di Pegaso. I tesori dei legionari Marzo di grandi soddisfazioni, questo, per l’archeologia romana, in tutta Europa. Nel territorio “gallico” a Eysses di Villeneuve-sur-Lot è stato trovato un accampamento romano o, meglio sarebbe dire – considerati gli edifici di pietra – un insediamento militare, uno dei primi realizzati in Gallia con l’uso di materiale lapideo. Erano 400 anni che gli storici locali lo cercavano. E’ emerso invece in queste ore grazie a uno scavo di archeologia preventiva, in vista della realizzazione di una villa unifamiliare. Villeneuve-sur-Lot è un comune francese di 23 472 abitanti situato nel dipartimento del Lot e Garonna nella regione della Nuova Aquitania. Siamo al Sud della Francia. Il territorio comunale è bagnato dalle acque del fiume Lède. La visione zenitale del campo romano, durante gli scavi archeologici @ Foto Eveha – Études et valorisations archéologiques L’ampia area dello scavo @ Foto Eveha – Études et valorisations archéologiques Il primo insediamento urbano attestato dai documenti risale all’epoca romana – I secolo d. C – con il nome di Excisum, che in italiano significa tagliato – accampamento di legionari sorto all’incrocio di alcune vie di comunicazione nella valle del Lot, cui in seguito si aggiunsero abitazioni civili, dei templi ed un foro. Lo scavo in corso, condotto sotto la direzione di Pierre Dumas-Lattack in vista dei lavori di sistemazione di una casa unifamiliare, ha portato alla luce il cuore dell’accampamento romano. “C’era davvero un accampamento romano a Eysses, nel comune di Villeneuve-sur-Lot? – scrivono gli archeologi dell’Eveha, cha hanno condotto lo scavo – Questa antica ipotesi si basava sul rinvenimento, nei secoli XVII e XVIII, di stele funerarie accennanti a coorti ausiliarie e sul più recente scavo di una discarica di antichi arredi militari a nord dell’attuale scavo, oltre ai noti resti sui lati periferici grazie a scavi programmati. Ma fino ad allora nulla ha permesso di identificare con certezza l’ubicazione del campo”. “Il sito è organizzato attorno ad un percorso nord-sud (cardo) che si interseca con un percorso est-ovest (decumano). – spiegano gli archeologi dell’Eveha – Il cardo è interrotto a nord per la presenza di un vasto edificio con ingresso monumentale: è la principia del campo, cioè l’edificio dello stato maggiore. A sud, ai lati di questo cardo, sono stati scavati due edifici con pianta identica. Sono costituiti da una serie di baracche le cui stanze, tutte uguali (6 x 3 m), corrispondono alle stanze dei soldati. Queste baracche sono organizzate attorno a cortili interni che danno accesso alle celle. Questa organizzazione corrisponde all’ultimo stato di occupazione del campo, datato tra il 50 e l’80 d.C. Il campo Excisum potrebbe quindi essere uno dei più antichi esempi conosciuti in Francia di un campo costruito in pietra”. Un cucchiaino utilizzato dai Romani per il consumo delle lumache @ Foto Eveha – Études et valorisations archéologiques Sono stati identificati due stati precedenti, datati tra lo 0 e il 50 d.C. Così, la prima installazione è stata disposta su edifici su pali di legno. Rapidamente, il campo fu poi ricostruito con edifici in terra e legno su una base di ciottoli. Una gemma intagliata con l’immagine di Pegaso. Fungeva da portafortuna e probabilmente era collegata alla presenza di un reparto di cavalleria @ Foto Eveha – Études et valorisations archéologiques “Negli edifici del campo, diverse vestigia testimoniano l’organizzazione della vita quotidiana dei soldati. – proseguono gli studiosi dell’Eveha – Études et valorisations archéologiques – Così, le piastre del focolare, scoperte nelle baracche, servivano per preparare i pasti e riscaldare la stanza. I pozzi fornivano l’accesso quotidiano all’acqua, mentre le grondaie convogliavano l’acqua piovana e le acque reflue alla fognatura e garantivano così la salubrità del sito. Molte fosse-discariche, raccogliendo rifiuti, hanno prodotto anche abbondanti mobili. Infine, altri ritrovamenti testimoniano un piccolo artigianato di leghe di rame, indispensabili per effettuare riparazioni su armi e oggetti: le unità romane dovevano essere autonome. Importanti mobili sono stati portati alla luce dagli scavi. Si tratta per lo più di ceramiche, tra cui una grande quantità di sigillate e anfore, alcune importate dall’Africa. È stato inoltre rinvenuto un cospicuo corpus di monete e altri oggetti relativi all’ambito militare ed in particolare alla cavalleria (falera, finimenti, ecc.). Completano questo arredo tutta una serie di oggetti legati alla vita quotidiana della caserma come frammenti di vasi di vetro, gettoni, perle…Lo scavo dovrebbe essere completato entro la fine di aprile 2023″. https://www.stilearte.it/meraviglioso-scoperto-in-gallia-possente-accampamento-romano-lapparizione-di-pegaso-i-tesori-dei-legionari/
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Scoperto un mausoleo gallo-romano in Francia
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Scoperto un mausoleo gallo-romano in Francia Frammenti di quello che potrebbe essere un mausoleo gallo-romano sono stati scoperti dagli archeologi a Chemin des Buis, in Francia I resti di un antico monumento funerario gallo-romano – forse un mausoleo – sono stati scoperti dagli archeologi francesi a Chemin des Buis, a sud-est dell’antica città di Néris-les-Bains (o, in latino, Aquae Nerii), in Francia. L’annuncio è stato dato dall’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva (Inrap). Durante un primo scavo, il team dell’Inrap ha trovato un frammento di cornicione a modiglione e l’angolo di un piccolo edificio. Il frammento sarebbe stato una lesena innestata decorata con foglie intrecciate sulla sommità di un capitello corinzio decorato con una statuetta. A sinistra del pilastro si trova un busto maschile con un elmo. Sono state identificate anche alcune piccole ceramiche risalenti al I e al II secolo d.C.. Durante gli scavi successivi, sono stati portati alla luce una serie di edifici gallo-romani delimitati da una strada e da tratti di tubature. Gli edifici sarebbero stati costruiti con cura in tegole legate con malta di calce. La sezione nordoccidentale di quest’area contiene una grande fossa. Qui, all’interno della fossa, è stata rinvenuta una serie di ventuno blocchi di arenaria scolpiti e raggruppati insieme. Le pietre decorative a bassorilievo sono un reperto inedito nella regione dell’Alvernia. Un frammento di fregio, alto mezzo metro e largo due, raffigura un tritone con tentacoli che terminano in foglie di palma; ha i capelli lunghi, la barba e le braccia aperte verso l’esterno. Alla sua destra, la parte anteriore di un cavallo sembra galoppare verso di lui. Le raffigurazioni di mostri marini erano un motivo comune nei mausolei del I e II secolo d.C., poiché simboleggiavano il viaggio nell’aldilà. Un elemento architettonico di forma conica con squame, spezzato in due, sembra far parte di una guglia tipica dei mausolei dell’epoca. Poco si sa di questo settore di Néris-les-Bains. Questo scavo, oltre a due effettuati in lotti vicini nel 2010, dimostra che l’altopiano sudorientale era densamente occupato durante l’apogeo dell’Impero romano. Questi reperti possono essere confrontati con altre strutture conosciute nella regione, come Aulnat nel sito di Grande-Borne e a Mont-Dore, che sono state identificate come mausolei. Ulteriori studi saranno condotti per confermare se i frammenti scoperti avrebbero fatto parte di un mausoleo. https://www.meteoweb.eu/2023/01/mausoleo-gallo-romano-francia/1001187663/?amp=1 . -
Buongiorno a tutti! Non troppo tempo fa mi sono aggiudicato un esemplare in argento celtico. E' la prima volta che vengo in possesso di un esemplare di questa categoria e non me ne intendo per niente, devo ammetterlo. Vorrei chiedervi quale potrebbe essere la sua origine? Dove fu coniata? Viene segnata come "uncertain" sul sito d'aste. E' un'imitazione di dracma? Dati: argento, 25 mm, 4.15 g. Grazie a tutti in anticipo.
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In questo post non tratto delle vicende militari di Postumo , ne' delle monete emesse a suo nome , ma visto che questo personaggio riscuote un buon consenso numismatico , in particolare da parte degli utenti appassionati dell’ impero gallico , di cui fu il fondatore per una durata di 14 anni , pubblico questa breve ricerca sull’ uomo Postumo in questa Sezione anziche’ altrove . Postumo , Marcus Cassianius Latinius Postumus , fu il primo imperatore del cosiddetto "impero gallico", termine che poco condivido in quanto credo che andrebbe corretto in “federazione gallica” , "impero" che inizio' dalla sua ribellione contro Gallieno nel 260 , terminando con la resa di Tetrico I all' Imperatore Aureliano nel 274 . Le notizie storiche circa le origini di Postumo sono praticamente nulle , inoltre i due “gentilizi” Cassianius e Latinius non aiutano a capire la famiglia di appartenenza , certamente non originaria romana , forse di origine germanica batava , mentre il cognome Postumo sembrerebbe intendere di essere nato dopo la morte del padre ; tutta la sua storia si basa sulle sue monete e su alcune epigrafi , due provenienti dalla Spagna e una dalla Gallia , il che fa supporre che la sua influenza si estese nel continente fino ad ovest della Gallia ; come nascita si pensa che fosse un batavo romanizzato , questa sua probabile origine deriva dal fatto che nella sua monetazione onora divinità popolari tra i Batavi , quali Ercole Magusano e Ercole Deusoniensis e che da semplice soldato dell'esercito romano arrivo' a Governatore della Provincia della Germania Superiore o Inferiore . Ercole Magusano era probabilmente la traduzione della divinità germanica Donar . Mentre Ercole Deusoniensis potrebbe riferirsi alla città di Deuso , situata all' interno o nei pressi del territorio batavo e probabilmente da identificare con l' attuale Diessen ; si è ipotizzato che lo stesso Postumo fosse nato a Deuso . I Batavi nel IV secolo entreranno nell' esercito romano costituendo una Legione . Nella Storia Augusta , vita di Postumo , compare un documento imperiale che scrisse l’ Imperatore Valeriano all’ attuale governatore dei Galli , questo ci aiuta meglio a capire chi fosse l’ uomo Postumo , eccone il testo : “Ho nominato generale del confine transrenano e preside della Gallia , Postumo , un uomo che dovrebbe essere all’ altezza della situazione che , come sai , richiede grande impegno e serieta’ . Sotto il suo governo non mancheranno i soldati negli accampamenti , ne’ verranno meno le leggi nel Foro , la giustizia nei Tribunali e la dignita’ nella Curia . Egli dara’ a ciascuno il suo . Io stesso lo ammiro piu’ di ogni altro e sono convinto che meriti l’ incarico di primissimo piano che gli ho conferito , spero me ne sarete grati . Se poi l’ opinione che mi sono fatta di lui si dimostrera’ errata , ricordate che sulla faccia della terra non si potra’ mai trovare un uomo perfetto in tutto . A suo figlio , un giovane che si chiama anch’ egli Postumo e che si dimostrera’ degno dei costumi paterni , ho dato il Tribunato dei Voconzii” Le epigrafi note che portano il nome di Postumo sono tre , due trovate nella Spagne Citeriore ed una in Gallia Luguduniensis : Pubblicazione: CIL 02, 04943 (p LXXX, 998) = CIL 17-01, 00085 = D 00562 = ILPGranada 00076 = MiliariTarrac 00129 = CILA-04, 00138 datazione: 262 a 268 EDCS-ID: EDCS-05600310 Provincia: Hispania citerior Località: Guadix / Acci Imp(erator) Caes(ar) / M(arcus) Cassiani/us Latinius Pos/tumus Pius Fel(ix) / Invic[t]us Aug(ustus) / Ger(manicus) max(imus) / pont(ifex) max(imus) / trib(unicia) pot(estate) [3] / co(n)s(ul) III p(ater) p(atriae) / proco(n)s(ul) res/tituit iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae; miliaria; viri materiale: lapis Pubblicazione: CIL 02, 04919 (p 998) = CIL 17-01, 00202 = MiliariTarrac 00127 = ERAlavesa 00042 = CIRPBurgos 00014 = CIRPBurgos 00492 datazione: 262 a 262 EDCS-ID: EDCS-05600287 Provincia: Hispania citerior Località: Ircio, iuxta [Im]p(eratori) Ca[es(ari)] / [M(arco)] Cassi[ano] / [La]tini[o Pos]/[tu]mo [P(io) F(elici)] / [In]vi[cto Aug(usto)] / [Ge]rm(anico) [max(imo)] / [p(ontifici) m(aximo) t(ribunicia)] p(otestate) III / [co(n)s(uli)] III [p(atri) p(atriae) proc(onsuli)] iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae; miliaria; viri materiale: lapis Pubblicazione: CIL 17-02, 00491 = CIL 13, 09023 = D 00561 = CAG-89-02, p 544 datazione: 260 a 261 EDCS-ID: EDCS-12400230 Provincia: Lugudunensis Località: Pregilbert Imp(eratori) Caes(ari) M(arco) Cas/sianio Latinio / Postumo P(io) F(elici) Invi[c(to)] / Aug(usto) p(onti)f(ici) max(imo) Ger(manico) / max(imo) tr(ibunicia) p(otestate) co(n)s(uli) II pr[oc(onsuli)] / (H)aed(uorum) fi[ni]b(us) ab Aug(ustoduno) / m(ilia) p(assuum) LXXII / Vos[ago monte] iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae; miliaria; viri materiale: lapis In foto due Sesterzi di Postumo con Ercole Magusano e Deusoniensis , il secondo forse venerato nella localita' dove nacque Postumo . Alcune notizie del Post integrate da Wikipedia
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"Calculating the Use Wear Rates of Roman Coins Using Regression Analysis: A Case Study of Bronze Sestertii from Imperial Gaul." - D. Hoyer View File Calcolo dell'utilizzo dei sesterzi utilizzati tra il 69 e il 253 d.C. Submitter Illyricum65 Submitted 24/04/2020 Categoria Monete Antiche
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"La pénurie de petite monnaie en Gaule au début du Haut-Empire." - Giard
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
"La pénurie de petite monnaie en Gaule au début du Haut-Empire." - Giard View File Scarsità monetale nella Gallia del Primo Impero. Submitter Illyricum65 Submitted 23/04/2020 Categoria Monete Antiche-
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"ROMAN COIN HOARDS AND GERMANIC INVASIONS - 253-269" - De Greef
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"ROMAN COIN HOARDS AND GERMANIC INVASIONS - 253-269" - De Greef View File Studio sulla connessione tra depositi monetali e invasioni barbariche. Submitter Illyricum65 Submitted 21/04/2020 Categoria Monete Antiche -
The Lantz coins that will never be mine. Sigh!
Quintus ha aggiunto un nuovo link in Monete Romane Imperiali
Su spontanea (!!!) richiesta di @King John posto immagini e prezzi di vendita delle imitative andate all'asta su ebay ieri. Prezzi esagerati? Forse si. Ma monete BELLISSIME in condizioni ottime. Fossi ricco... :-) Venditore Numismatik Lanz di München. AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 16mm // 2,19g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized female figure ( Pax?) standing left, holding sceptre; crude legend around XF Acquistata da A...E(90), 50,00€ AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 15mm // 2,90g Obv: Barbarized, bearded and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Salus standing left, holding palm branch and anchor, at feet lighted altar; crude legend around XF Prototype: RIC.126; E.779; Cunetio2617 Acquistata da F...O(376), 91,01€ AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 15mm // 3,62g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Hilaritas standing left, holding palm branch and sceptre; crude legend around nXF Prototype: Elmer 789. RIC 80Acquistata da G...A(65), 70,01€ AE Barbarous Radiate imitation of Tetricus II (272-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 17mm // 1,71g Obv: Barbarized, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Pax standing l. holding eagle and sceptre gVF Prototype: Cunetio 2613 Acquistata da I...D(250), 41,50€ AE Barbarous Radiate of Tetricus II (272-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 15mm // 2,61g Obv: Barbarized, unbearded and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Hilaritas standing left, holding palm branch and sceptre; crude legend around XF Prototype: RIC 232 var Acquistata da I...D(250), 102,01€ AE Barbarous Radiate imitation of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 19mm // 4,01g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Spes advancing left, holding flower and raising skirt; crude legend around XF Prototype: AGK 12b; Braithwell 170 Acquistato da M...I(3037), 41,50€ AE Barbarous Radiate imitation of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 18mm // 2,59g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized female figure with arms akimbo; crude legend around XF Acquistato da M...I(3037), 41,50€ AE Barbarous Radiate imitation of Postumus (260- 269 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 17mm // 3,20g Obv: ΙΙΡ SΟΡΤΛΟΙSV Ρ Λ (sic!) - Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r. Rev: SPE- S AV (sic!) - Barbarized Spes advancing left, holding flower and raising skirt; crude legend around XF Prototype: AGK 92. Elmer 312 Acquistata da M...I(3037), 44,50€ AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 17mm // 2,65g Obv: IIV- P C TETPICVS PF AVC (sic!) - Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r. Rev: HILAΠ- P- IT- AS (sic!) - Barbarized Hilaritas standing left, holding palm branch and sceptre XF Prototype: Elmer 789. RIC 80 Acquistato da M...I(3037), 45,50€ AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 16mm // 2,67g Obv: Barbarized, bearded and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Antelope standing left; crude legend around Rare gVF The reverse of this issue is similar to the animal series issued under Gallienus, though the illegible legend prevents further comparison Acquistata da M...I(3037), 45,86€ AE Barbarous Radiate imitation of Tetricus I (271-274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 18mm // 1,95g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Goat advancing right; crude legend around gXF Rare The reverse of this issue is similar to the animal series issued under Gallienus, though the illegible legend prevents further comparison Acquisato da M...I(3037), 56,00€ AE Barbarous Radiate of Tetricus I (271- 274 AD) Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD 17mm // 2,59g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude legend around Rev: Barbarized Providentia standing left, holding double cornucopiae and baton; crude legend around XF Reverse Prototype of Victorinus: E.743; Cunetio2577Acquistata da M...I(3037), 76,00 Spero di avervi fatto venire l'acquolina in bocca! Ciao! TWF -
Ciao, oltre al sesterzio imitativo inserito nella discussione http://www.lamoneta.it/topic/116496-regalo-di-natale-sesterzio-di-claudio/ da Tom Vossen ho trovato un’altra moneta interessante. Di minor valore, diametro e peso, ma non meno intrigante. O forse anche di più, rispetto alla prima. Si tratta di questo quadrans attribuito ad Augusto. Augustus. 27 BC-AD 14. AE Quadrans (2.81 gm, 19mm). Mint in Gaul (auxiliary mint of Lugdunum?). Struck circa 10 BC. Obv.: laureate head right. Rev.: eagle standing facing, head left, with wings spread. RIC I 227; RPC I 508. F. http://www.vcoins.com/en/stores/tom_vossen/165/product/augustus_27_bcad_14_ae_quadrans_281_gm_19mm_mint_in_gaul_auxiliary_mint_of_lugdunum_struck_circa_10_bc_ric_i_227_rpc_i_508/490135/Default.aspx Sul RIC la troviamo qui:
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