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Risultati per Tag 'Falso depoca'.
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Buongiorno a tutti, di recente all'asta "Fiorile" di Numismatica Picena è passato un "curioso tondello" dalle fattezze simili allo scudo d'oro A.VI-1735 di Clemente XII, ma in argento : https://www.deamoneta.com/auctions/view/938/461 tra le ipotesi del compilatore ci sono la "prova di grosso", per via della corrispondenza di peso, oppure il falso d'epoca. Avendo di recente acquisito un esemplare simile, dal confronto delle immagini dei due (il mio è l'esemplare sotto) e relative "identità", penso si tratti ragionevolmente di un falso ottenuto per fusione, a partire dal calco di uno scudo originale: si nota infatti che è presente qualche difetto del conio originale (frattura al R. a dx, che compare anche sugli scudi d'oro), ma anche dei graffi (al D., sullo zigomo del pontefice), che sono "copiati" dalla moneta di origine e in generale manca la forza delle incisioni coniate, tutto risulta sfumato e privo di dettagli... Il peso del mio esemplare è 1,41 g, contorno è liscio, non rigato come lo scudo d'oro; il diametro leggermente inferiore agli originali (18,2 mm contro 18,6), e si nota qualche segno di lavorazione al bordo, magari per eliminare il testimone di fusione. Difficile dire se questi tondelli, con una doratura di cui non è rimasta traccia, fossero adatti alla circolazione fraudolenta, il peso è praticamente la metà di quello dello scudo (3,066 g), e manca la rigatura del contorno, introdotta proprio da Clemente XII allo scopo di scoraggiare tosature e falsari... non escluderei che si tratti di una produzione privata con altro scopo, essendoci il busto del pontefice magari avevano un uso come "gettoni devozionali". Questo il confronto del mio esemplare con uno scudo d'oro originale (ex asta Crippa): Ciao, RCAMIL.
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Falsificazioni coeve delle piastre di Ferdinando IV
Rocco68 ha aggiunto un nuovo link in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Buonasera a tutti, sapreste dirmi delle piastre di Ferdinando IV quali millesimi sono stati falsificati, intendo falsi d'epoca....- 34 commenti
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Ciao a tutti, riprendo la “tradizione” di passate discussioni di confronto tra originali e falsi d’epoca relativi alla monetazione in mistura di papa Pio VI, e presento in questa puntata il confronto tra una moneta da 60 baiocchi A.XXIII 1797 ed il corrispondente falso d'epoca. Nelle precedenti discussioni abbiamo già esposto la storia di questo “strano” taglio da 60 baiocchi, il maggiore in mistura mai prodotto dalle zecche pontificie, a partire dal settembre 1795. Le emissioni del 1797 fanno parte di quelle seguenti la riforma del 1796, che abbassava il peso legale a 16,95 grammi, e soprattutto il titolo della lega a 333,33/1000 (4 once di argento fino per libbra contro le 5 precedenti). Veniamo all'analisi delle due monete: L'ORIGINALE La moneta in foto, con millesimo 1797 ed anno di pontificato XXIII, ha un peso di 16,85 grammi, leggermente inferiore al peso legale previsto. Il diametro è di 37,77 mm, il taglio presenta un ornato a foglie bacche: I conii sono opera di Tommaso Mercandetti, sue le iniziali "TM" che compaiono al diritto, in monogramma verticale sotto lo stemma, ed al rovescio sotto i rami di alloro. Questa moneta è classificata dal Muntoni al n° 62-b Var. I, si tratta del tipo che al diritto riporta in legenda “PDNT”, effetto della ripunzonatura della “O” su una precedente errata “I”. Il Serafini elenca i due esemplari del Medagliere Vaticano, ai numeri 296-297, di cui precisa i pesi di 16,80 e 17,10 grammi confermando la leggera variabilità rispetto al peso legale (+/- 0,15 grammi). Al contrario, il CNI non cita questa tipologia con ripunzonatura del conio. IL FALSO D'EPOCA La moneta in esame è comparsa in vendita online qualche settimana fa, già dalle sole immagini lascia trasparire come le incisioni, per quanto fedeli, siano notevolmente meno particolareggiate rispetto all’originale. Non è così immediato stabilire se si tratti di un tondello coniato o fuso, anche se proprio le incisioni più "impastate" sia al diritto che al rovescio, potrebbero fare propendere per questa seconda possibilità. Il diametro è di 37,2 mm per un peso di 16,5 grammi, dati assai simili all’esemplare originale; solitamente il peso è calante di 2-3 grammi, segno che in questo caso i falsari hanno lavorato con maggiore attenzione. Molto interessante il fatto che il venditore abbia inserito nell’inserzione anche la composizione risultante dalle analisi XRF (X-ray fluorescence) : Rame (88.1%) Stagno (10.1%) Piombo (1.2%) Zinco (0.2%) Argento (0.1%) Bismuto (0.1%). Si tratta quindi di un bronzo (lega rame-stagno) con tracce di altri elementi in lega, che risulta compatibile con la realizzazione del falso per fusione (stagno e zinco sono metalli “fluidificanti”), magari da un calco ottenuto da una moneta originale. Tra i metalli rilevati, le tracce di argento presumo possano essere residui ormai invisibili ad occhio nudo dell’argentatura che necessariamente doveva essere presente per "mimetizzare" la moneta nella normale circolazione, rendendola più simile alle monete originali in mistura. Con questa tipologia, la panoramica dei falsi d’epoca del 60 baiocchi copre quasi l’intera variabilità di emissioni (ad eccezione, ad oggi, del millesimo 1795) e l’occasione di conoscerne la composizione chimica che ci è data in questo caso, può aiutare collezionisti ed operatori del settore, non sempre propensi ad assimilare l’esistenza di emissioni “parallele” a quelle originali. Per una panoramica generale delle tipologie del 60 baiocchi di Pio VI, falsi d'epoca inclusi, questo il link al nostro catalogo on-line: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIR/13 Un ringraziamento particolare all'amico @Miclu che ha concesso le immagini dell'esemplare originale. Ciao, RCAMIL.
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Buonasera, La scorsa settimana ho acquistato quello che pensavo fosse un'asse di Galba. Certo, è molto rovinato, ma andava bene per la finalità dell'acquisto. Nel corso della catalogazione ho notato che questa tipologia di asse non era presente nel RIC vol. I, a questo punto ho pensato ad un inedito, attribuibile al gruppo IV emesso dalla zecca imperiale di Roma per le peculiari caratteristiche della leggenda. L'effigie imperiale sembrava corrispondere alla Aa (testa nuda a ds.) che, combinata con l'iscrizione SER GALBA IMP CAESAR AVG TRP, definita nel RIC come tipo n. 18, non trovava nessun riscontro negli assi riportati dal RIC per questo imperatore, allo stesso tempo anche la rappresentazione della PAX al rovescio non trovava alcuna corrispondenza. Dopo un primo momento di perplessità, ho cercato di approfondire l'analisi del tondello. In effetti la condizione della moneta potrebbe avermi ingannato, i particolari dei rilievi sono poco definiti (soprattutto al rovescio),le leggende sono poco voluminose e sembrano esserci diverse bolle, non dovute a corrosione. Inoltre il peso è calante (7,7 g invece dei consueti 10/11 dell'asse), mentre il diametro di 26,5 mm sembra poter essere nella norma. Tutti questi elementi mi hanno portato a pensare che si tratti di una moneta fusa, un falso d'epoca. Dal confronto con altri tipi emessi dallo stesso imperatore, mi sembra di aver individuato l'origine del modello nel dupondio catalogato al n. 413 del RIC vol. I. La leggenda del diritto corrisponde esattamente a quella della mia moneta ed inoltre, da un esame più attento della testa di Galba, si evince la labile presenza di una traccia della corona di alloro, proprio appena prima della seconda parte della leggenda AESAR AVG TRP. In questo modo, il riesame del diritto (leggenda 18 con effigie Ca - testa laureata a ds) mi riporta esattamente al dupondio n. 413 RIC vol. I, che corrisponde anche nel tipo rappresentato al rovescio. Infatti, analogamente al citato dupondio, la mia moneta presenta la rappresentazione della Pax, a sin., tra le lettere S C, nell'atto di sostenere un caduceo con il braccio sinistro e con un ramo (praticamente invisibile) nella mano destra, il tutto circondato dalla leggenda PA X AVGVST. Quindi, al termine della mia ricerca, una volta smaltita la delusione per il mancato inedito, sono convinto di trovarmi in presenza di una moneta fusa, già utilizzata per la circolazione d'emergenza in qualche area periferica dell'impero, vista anche la qualità non eccelsa della fusione. Non essendo molto esperto in monetazione imperiale, vorrei sapere se la mia interpretazione è condivisibile, sono gradite correzioni e suggerimenti. Grazie Federico
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Valutazione Vittorio Emanuele II 50 Centesimi 1867 M - Falso d'Epoca
vathek1984 ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Vi posto le immagini di un interessante falso d'epoca del 50 centesimi 1867 per Milano. Il tondello pesa sui 2,04- 2,05 grammi ed è apparentemente in rame con tracce di argentatura superficiale. Segnalo che sul volume di Biagio Ingrao non sono riportati falsi in rame per questa data e zecca ma soltanto in "metallo bianco" ed in lega di piombo e stagno. Sono graditi i vostri commenti. -
Cosa ne dite dii questo denarino di Verona "ramato"? Io penserei ad un falso antico...
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Ciao ragazzi, da poco ho acquistato ad un prezzo contenuto una moneta coloniale da 4 reales... tipica forma abbozzata, tagli netti, e incisione a martello... ma con un amico inglese abbiamo notato qualche incongruenza: al di la della crudezza dell'incisione, anche quel poco dell'iscrizione visibile non combacia con altri pezzi da 4 dell'epoca... anche il peso è inferiore rispetto ad un tipico pezzo da 4, 10 grammi invece di 13g. Mi sono rivolto ad un forum americano, dove si vedono spesso richieste di identificazione di pezzi coloniali..mi aspettavo risposte decisive sull'autenticità e/o storia del pezzo, ma cosí non è andata... tante visualizzazioni ma solo una risposta dove mi è stato detto che potrebbe trattarsi di un falso d'epoca di inizi 1600, realizzato in Spagna... c'è qualcuno nella nostra community che potrebbe darmi qualche ulteriore info? Ho sempre trovato interessanti i falsi d'epoca e ancora di piu se si tratta di una moneta coloniale come questa! Diametro 25mm peso: 10 g Metallo: argento vi ringrazio in anticipo:
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Due carlini Pio VI corona di foglie aperta in alto
piovi ha aggiunto un nuovo link in Monete e Medaglie Pontificie
Buongiorno,sono nuovo e mi presento. Sono un collezionista di monete di Pio VI da vari anni ma sono profano e spero di avere aiuti e dare una mano io stesso per il miglioramento della classificazione delle monete di questo papa cosi' birichino.. Ho inserito varie monete in mio possesso nella sezione specifica e da li ho avuto un grosso spunto per catalogare e confrontare errori ribattiture ecc. Passo subito a chiedere delucidazioni su questi due carlini corona di foglie aperta in alto che sembrano autentici ma hanno un peso molto calante (5,18 grammi rispetto ai 5,65 dell'originale) e presentano solo i fondi "porosi" come fosse una fusione ma i dettagli sono particolareggiati e netti come una battitura. In oltre la rigatura del contorno e' abbastanza precisa anche se presenta in alcuni punti delle tracce che sembrano cerchietti con una linea orizzontale interna.. Prego qualcuno di potermi aiutare a capire se si tratta di un falso,falso d'epoca o originale dal peso calante per altra natura (ipotesi questa molto remota),grazie,saluti.- 4 commenti
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- piovi
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Salve a tutti, come da oggetto ho una 10 Lire falsa del 1927 da scambiare. qui sotto i link con le foto: http://www.lamoneta.it/topic/57973-discussione-a-soggetto-i-falsi-depoca/?p=1402132 http://www.lamoneta.it/topic/57973-discussione-a-soggetto-i-falsi-depoca/?p=1402133 non ho grosse pretese, mi interessa il periodo post guerra, in ordine: Francia e "DOM TOM", Italia, Svizzera, San Marino, Portogallo, Canada, Australia, Russia, ecc Sono disposto a spedire per primo o potremmo anche incontrarci in zona Lago Maggiore. e vediamo se riesco a fare il mio primo scambio online!!! :)
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