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Risultati per Tag 'Etiopia'.
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Le orme più antiche di bambino Il recente ritrovamento in Etiopia delle orme più antiche di bambino mai scoperte prima ci racconta di come i piccoli ominini del passato avessero abitudini simili a quelle dei bimbi di oggi. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Quaternary Science Reviews effettuato sugli strati archeologici della gola di Gombore, nei pressi di Melka Kunture, 50 km a sud di Addis Abeba, ci regala un’istantanea dell’infanzia durante la preistoria più profonda. Gli archeologi al lavoro sulle impronte. © Missione archeologica italiano a Melka Kunture Nell’area di studio della gola – più antica di quella già indagata in passato e denominata Gombore II Open Air Museum – Flavio Altamura e Margherita Mussi della Sapienza, con la collaborazione di studiosi dell’Università di Cagliari, della Bournemouth University (UK) e del Urweltmuseum GEOSKOP (Germania), hanno portato alla luce, ai margini di quello che era un fiume preistorico, nuove impronte di bambini, le più antiche mai rinvenute e risalenti alla fine del Pleistocene antico (tra 1,2 milioni e 850.000 anni fa). Impronte fossili di bambini e giovani. © Missione archeologica italiano a Melka Kunture Impronte fossili di bambini e giovani. © Missione archeologica italiano a Melka Kunture Nei pressi dell’antico fiume In quello che doveva essere un antico ambiente fluviale e paludoso, sono state rinvenute 18 superfici fossili con varie impronte tra cui quelle riferibili a bambini e adolescenti delle specie umane preistoriche Homo erectus/ergaster o forse già Homo heidelbergensis arcaico. Nell’area sono state individuate anche impronte lasciate da ippopotami, iene, erbivori simili agli gnu, gazzelle e uccelli. «Queste impronte – spiega Margherita Mussi, direttore della Missione archeologica a Melka Kunture – sono tra le più antiche al mondo e le prime in assoluto riferibili a bambini. Ulteriore prova della presenza umana nei pressi del fiume sono i numerosi strumenti di pietra ritrovati: alcune schegge di ossidiana sono state probabilmente calpestate dagli ippopotami, che le hanno fatto sprofondare nel fango sul fondo delle loro impronte, indicando la compresenza dell’uomo e di questo pericoloso pachiderma».In molti livelli sono state trovate anche tracce di molluschi bivalvi simili alle cozze di acqua dolce la cui presenza permette di ricostruire il paleo-ambiente dell’epoca, nel quale erano presenti sicuramente anche i pesci. Impronte fossili di molluschi. © Missione archeologica italiano a Melka Kunture Le impronte dei bambini a pochi passi dalla riva ci dicono che entravano nell’acqua bassa esattamente come fanno oggi. "Probabilmente, anche un milione di anni fa – spiega Flavio Altamura, che ha condotto gli scavi – i bambini entravano in acqua per ragioni molto simili a quelle che potremmo aspettarci oggi: per bere, per lavarsi o per cercare di catturare a mani nude pesci e molluschi da mangiare. Oppure più semplicemente per giocare».I risultati di questo studio, realizzato grazie ai finanziamenti dei Grandi scavi di Ateneo della Sapienza – conclude Mussi – restituiscono un’istantanea dell’infanzia nella preistoria e confermano che l’attrazione dei bambini per gli ambienti umidi e gli specchi d’acqua – pozzanghere incluse! – ha radici antichissime nel comportamento umano. Si tratta, in un certo senso, dei primi “bagni” fatti da bambini di cui si abbia una prova scientifica diretta». Un sito eccezionale Il sito di Melka Kunture è situato lungo il bacino superiore del fiume Awash, sull’altopiano etiopico. Si tratta di un importante complesso di affioramenti archeologici oggetto di studio da 50 anni. Dal 2011 vi opera la missione italiana guidata da Margherita Mussi e dal suo team del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma che ha rinvenuto decine di affioramenti archeologici, soprattutto lungo le gole scavate dai torrenti. Numerose impronte umane di adulti e bambini, insieme a strumenti realizzati con pietre vulcaniche (come ossidiana e basalto) e resti di ippopotami macellati dall’uomo erano già stati scoperti dal team della Sapienza nel 2018 nella gola di Gombore. Sigillate da un tufo risalente a 700.000 anni fa formatosi con le ceneri eruttate da vulcani distanti alcune decine di chilometri, le tracce e i reperti hanno consentito di ricostruire la vita delle comunità umane del passato. Scene di vita nelle quali i bambini assistevano gli adulti nella scheggiatura della pietra e nella macellazione degli animali, apprendendo sin dalla più tenera età gesti e tecniche utili alla sopravvivenza. https://rivistanatura.com/le-orme-piu-antiche-di-bambino/
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Identificazione moneta Etiope
SamueleLuppi11 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Per prima cosa vi saluto e ringrazio in anticipo chi mi dedicherà del tempo... volevo una identificazione di questa moneta. so che è Etiope e da altre fonti mi hanno detto che è placcata oro qualcuno mi può aiutare? Valuta....anno....descrizione...autenticità!?.....materiale....eventuale valore o link Mi scuso per la scarsa qualità della foto grazie mille -
Moneta autentica?
Roy Batty ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Talleri o birr ?
Veronique89 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Buongiorno a tutti. Volevo un' informazione. Ho trovato questa medaglia dei lavoratori in AOI del periodo fascista. Siccome appare molto ossidata, è semplicemente frutto del tempo, o è perchè è falsa ? Grazie a tutti coloro che vorranno darmi delucidazioni.
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- medaglia
- autenticità
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Buonasera a tutti :) Ho trovato questa monete dell'Ethiopia pescando in una ciotola, ma non sono riuscito ad identificarla. Penso che sia dell'Ottocento, ma non ne sono sicuro. Qualcuno saprebbe dirmi di più? Grazie mille a tutti :) Jack Sully
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- Identificazione
- Ethiopia
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