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Segnalo l’uscita del “Bullettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria”, an CII (L’Aquila 2011), collana scientifica che indaga le fonti e la storiografia d’Abruzzo. Nel volume, per gli appassionati di numismatica e sigillografia medioevale, figurano due articoli illustrati: Luca Becchetti, Saggio sigillografico dall’Archivio capitolare di San Panfilo nel complesso archivistico della Diocesi di Sulmona-Valva, pp. 35-68; Achille Giuliani, L’evoluzione iconografica di Papa Celestino V nei bolognini aquilani di Ladislao d’Angiò-Durazzo (1393-1414), pp. 69-81. Nella parte finale del volume, inoltre, la recensione a firma di Giovanna Petrella sul mio libro L’Aquila tra due monarchie… ed. Carabba 2011, già postato in altra discussione: http://www.lamoneta.it/topic/75425-laquila-tra-due-monarchie/ Con piacere, anticipo i contenuti del mio articolo. abstract (pp. 69-81) Le restrizioni inferte all’Aquila da Ladislao d’Angiò-Durazzo, re di Napoli (1386-1389 e 1399-1414), passate attraverso l’edificazione (1402) di una cittadella regia nel cuore economico e politico della città, poi riscattata, assediata e rasa al suolo a furor di popolo, l’emissione di un bando valutario (1403) che vietava il corso legale ai bolognini abruzzesi, preludio a quella chiusura temporanea e coercitiva della zecca (1404) che si dimostrerà infondata sia per la testimoniata circolazione dei suoi nummi – per giunta meglio eseguiti, almeno dal punto di vista ponderale, rispetto alle altre officine delle Province settentrionali – sia per gl’importanti benefit di cui godrà negli anni a seguire l’allora maestro di zecca, fanno da scenario all’evoluzione iconografica dei bolognini, evoluzione che si scopre in connubio con la Perdonanza, il rivoluzionario Giubileo Aquilano istituito nel 1294 da papa Celestino V. Achille Giuliani