NellVIII secolo a.C. Esiodo si trova all'isola di Eubea, forse per i funerali di Anfidamante, e conosce i grandi esploratori marittimi di quell'isola, che gli narrano di cose delle mitiche terre selvagge, poste nell'estremo occidente, oltre le colonne d'Ercole (che in quell'epoca erano identificate con lo stretto di Messina). Esiodo trascriverà questi racconti fantastici, di terre lontane e meravigliose, nella Teogonia. Narra lo scrittore greco di un posto favoloso, le Isole dei Beati, ove regnano due fratelli, Agrios e Latino.
Siamo - è bene ricordarlo - in un'epoca così remota che Roma era appena un aggregato di capanne, a mala pena identificato da un muro terreo attorno al Palatino.