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Gentilissimi numismatici esperti, spero di non rendermi antipatico sottoponendovi casi bizzarri, che il destino sembra aver concentrato nella collezione che ho ereditato. In questo caso vorrei sottoporre al vostro autorevole parere una moneta celebre: 50 pesetas del 1957 (conio effettivo 58, come da data nella stella riportata sul verso). Come quasi tutti voi sapranno alcuni esemplari di questa moneta sono stati coniati sul bordo invertendo le parole del motto franchista "Una grande libre" (che appaiono in ordine corretto anche su un nastro attorno alla testa dell'aquila sempre sul verso). Queste rare monete riportano invece "Una libre grande" e sono divenute oggetto del desiderio di moltissimi collezionisti fino a raggiungere quotazioni attuali, attorno ai 1.200 € per esemplari FDC. La moneta in mio possesso è, come anticipavo, un caso strano: oltre ai segni di interpunzione sono state impresse solo le parole Una e Grande. Della parola libre non sembra esserci traccia. Quale ipotesi considerare più probabile? Un errore di conio? Abrasione dovuta all'usura? (Ma allora perché solo della parola Libre e lasciando i segni di interpunzione? Il mio occhio non è tanto esperto quanto il vostro, ma nello spazio lasciato dalla parola "Libre" non mi pare ci siano segni di usura diversi da quelli soliti, né mi pare che il bordo presenti una abrasione riconducibile ad una fresa o ad altro strumento meccanico atto a rimuovere il conio, anzi restano dei segni riconducibili al conio) Falso creato ad imitazione? (Idea possibile, ma perché creare una moneta con un particolare differente rispetto a quello cercato? Se di falsario si tratta doveva disporre di un'attrezzatura in grado quantomeno di avvicinarsi al pezzo ricercato dai collezionisti. Infine se si trattasse di falso appositamente creato, come è finito, alla fine degli anni '50, nel borsellino di una turista italiana come una moneta qualsiasi e non è invece stato acquistato o requisito dalla polizia?) Ringrazio sin d'ora chi vorrà darmi il suo parere