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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/25 in Risposte
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Buonasera, appena arrivato un antoniniano dell’imperatore Marcus Piavonius Victorinus (nelle iscrizioni si trova anche Piavvonius e Piaonius), 271 d.C., Colonia, gr 1,92, mm 19, 12h, RIC 61. Diritto: IMP C VICTORINVS P F AVG. Vittorino, busto verso dx, radiato e corazzato. Rovescio: PROVIDENTIA AUG, la Providentia stante, verso sx, panneggiata, un globo ai piedi, bastone nella mano dx e cornucopia nella sx. Può capitare che un acquisto non sia determinato da un meditato programma di collezione ma dall’incontro casuale con una moneta che sollecita gusti e sensibilità assolutamente personali. In questo caso ho subito apprezzato i lineamenti veloci e chiaroscurati del volto magro e solido, la cui nitidezza contrasta con la stanchezza del rovescio, anch’esso però a modo suo attraente proprio in virtù dei suoi pochi accenni. Sono stato attirato (come sempre) anche dal rilievo di alcune lettere della legenda di diritto, e dalle linee di espansione (poco evidenti in foto) che sembrano far risuonare, ogni volta che le si guarda, il suono metallico del colpo di conio; e ancora dal colore e dall’aspetto della patina...etc... Se poi, a fronte di un costo già modesto, si presenta un’occasione di acquisto ancor più favorevole, ecco spiegato l’imprevisto arrivo di Vittorino, che mi permette naturalmente anche di fissare un primo riferimento collezionistico riguardo le vicende dell’Imperium Galliarum. Da quanto leggo, alcune iniziali emissioni di Vittorino della zecca di Treviri rimandano al volto di Mario, plausibilmente per ignoranza delle reali fattezze del nuovo imperatore, che risultarono invece da subito note agli zecchieri di Colonia. Il volume di aureliani emessi da Vittorino mi sembra di capire sia stato particolarmente notevole e il conio stanco di rovescio una loro caratteristica frequente. Durante il regno di Postumo, Vittorino era stato tribunus praetorianorum, come si ricava dall’epigrafe di un mosaico di Treviri (CIL XIII, 3679): M.Piaonius Victorinus Tribunus Pret[oria]norum (le lettere mancanti si devono ad una riparazione del mosaico). Vittorino risulta poi console con lo stesso Postumo, come testimonia un’epigrafe funeraria (CIL II, 5736): […] do(mino) no/stro) Pos(tumo) / IIII et Vict(rino) co(n)s(ulibus). Secondo l’Historia Augusta, che elenca Vittorino tra i Trenta Tiranni che seguirono alla sconfitta di Valeriano, Postumo lo avrebbe addirittura associato al potere imperiale per fronteggiare Gallieno (HA, I due Gallieni, 7 e I Trenta Tiranni, 6), ma la notizia non appare plausibile per diverse ragioni. Ciò non toglie che Vittorino fosse giunto a svolgere un ruolo di assoluto rilievo al fianco di Postumo. Vittorino salirà al trono con l’appoggio dei reparti di Augusta Trevirorum (Treviri), dopo la breve parabola imperiale dell’ex fabbro Mario, acclamato dalle truppe alle quali aveva concesso il sacco di Magontiatum, il cui divieto era invece costato la vita a Postumo (creatore e per quasi dieci anni efficace guida dell’Imperium Galliarum). Nei suoi due anni scarsi di regno, Vittorino dovette probabilmente subire la riconquista di alcuni territori da parte del generale Giulio Placidiano, inviato di Claudio il Gotico. Riuscì però a concludere vittoriosamente i sette mesi di assedio di Augustodunum Haeduorum (Autun), che si era ribellata in favore di Claudio (il quale però non inviò mai aiuti alla città). Le fonti narrano che Vittorino sarebbe stato infine ucciso da un marito geloso, tale Attitianus. Le stesse fonti, tanto l’Historia Augusta (I Trenta Tiranni, 6) quanto Aurelio Vittore (De Cesaribus, 33,12) ed Eutropio (Breviarium ab Urbe Condita, IX,9,3) insistono sul carattere lussurioso di Vittorino, tale da comprometterne le altrimenti numerose virtù. Contemporaneamente al padre sarebbe stato eliminato anche il figlio, Vittorino il Giovane, da appena un giorno elevato al rango di Cesare. Sarà poi la madre di Vittorino, Vittoria, a guidare l’ascesa di Tetrico (al tempo praeses provinciae della Gallia Aquitania) e del figlio Tetrico II, i quali però, dopo alterne vicende culminanti nella decisiva battaglia apud Catalaunos,nei pressi di Châlons-sur-Marne (274), finiranno prigionieri di Aureliano, ponendo così fine alla secessione delle Gallie. Un saluto e a presto, Lucius LX P.S.Trovo navigando in rete una revisione bibliografica (non so quanto completa) relativa a vari aspetti della monetazione di Vittorino: https://www.forumfw.com/t3634-l-empire-des-gaules-postume-lelien-marius-victorin-tetricus . I contributi presenti sul forum sono come sempre numerosi e preziosi. Tra le molte notizie ricordo la bella serie di aurei con legioni (alcune anche di territori lontani dalle Gallie). C. Oman, in The Legionary Coins of Victorinus, Carausius, and Allectus, 1924, ritiene che si debbano considerare tali serie legionarie più come una forma di propaganda che un’attestazione dell’effettiva presenza nelle Gallie di tutte le legionicitate o di loro vexillationes.4 punti
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L'aquila torna a volare Beh, non proprio per vedere un'altra aquila in volo come quella sul dollaro bisognerà attendere quasi vent'anni, il già citato centesimo di Longacre. Ma tornano a volare le Eagles, le monete d'oro da 10 dollari, dopo ben 34 anni dalla loro ultima apparizione. Le coniazioni di questo nominale riprendono, con 7.200 pezzi, nel 1838, e continueranno con lo stesso disegno ininterrottamente fino al 1907. Ma il disegno che Gobrecht preparò per questa moneta non ha nulla a che spartire col maestoso uccello in volo sul dollaro. Questa aquila ha i piedi ben piantati in terra, come quella di William Kneass già vista sui suoi sottomultipli, da cui differisce in pratica solo per il fatto che le sue ali si estendono da un bordo all'altro della moneta. Ma ha sempre la testa volta a sinistra, lo scudo sul petto, frecce e ramo d'ulivo stretti tra gli artigli. E nel giro l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA. Ma per la prima volta su questo nominale compare l'indicazione del valore,TEN D., e c'è un'importante differenza con le monete coniate fino al 1804: anche le eagles subiscono una riduzione di diametro, peso e titolo dell'oro. Si passa così da 33 a 27 mm., da 17,5 a 16,718 grammi, e il titolo dell'oro scende da .9167 a .900. Questi parametri rimarranno invariati fino al 1933, ultimo anno di coniazione delle monete d'oro per la circolazione. (foto da Heritage Auctions, conservazione stimata da NGC PR63 Cameo) petronius4 punti
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Ho avuto il privilegio si poter visionare in anteprima il Manuale e posso testimoniare che la nuova edizione, rispetto alla precedente - oltre ad avere una veste grafica migliore - non si limita ad aggiornare quella del 2018 con l'aggiunta di varianti e l'aggiornamento delle valutazioni, ma costituisce un rinnovamento radicale: un vero passo in avanti. È possibile apprezzare una lunga parte introduttiva dedicata alla zecca e ai suoi lavoranti con la trascrizione dei documenti normativi dell'epoca. Inoltre viene riportato il sistema monetario e pondometrico allora vigente. Una delle tante novità, spesso trascurata dagli studi numismatici, sono le descrizioni dei tagli per ogni singola moneta, nonché numerose notizie storiche e numismatiche. Ci sarebbe molto da scrivere, ma non posso che consigliarne caldamente l'acquisto. Allego alcune pagine3 punti
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Perdonami se te lo dico ma stai aprendo molte discussioni dai titoli senza senso, cosa che nel regolamento è chiaramente sconsigliato di fare. Magari scusati di meno ma leggi con più attenzione il regolamento: https://www.lamoneta.it/guidelines/3 punti
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Christian Gobrecht Il terzo Chief-engraver della US Mint è anche quello rimasto in carica meno a lungo, tre anni e sette mesi, dal 21 dicembre 1840 al 23 luglio 1844, giorno della sua morte. Era nato nel 1785, il 23 dicembre, a Hanover, Pennsylvania, dal reverendo John C. Gobrecht, giunto in America dalla Germania trent'anni prima, e da Elizabeth Sands. Dopo aver svolto l'apprendistato presso un orologiaio a Manheim, sempre in Pennsylvania, divenne incisore di meccanismi ornamentali per orologi a Baltimora. Nel 1811 si trasferì a Philadelphia, e nel 1816 entrò a far parte della prestigiosa ditta di incisione di banconote Murray, Draper, Fairman and Company, dove le sue capacità di incisore attirarono l'attenzione del direttore della Zecca Robert Patterson. Esiste documentazione che dimostra che Gobrecht lavorò per la Zecca già nel 1823, subito dopo la morte del primo incisore-capo Robert Scot. Si trattò solo di un incarico temporaneo, nel 1824 invece fu assunto come appaltatore esterno e si occupò della fornitura di punzoni per lettere e numeri. Nel 1825, il direttore della Zecca Samuel Moore cercò di assicurarsi Gobrecht come assistente incisore, ma Gobrecht si candidò invece per la posizione di incisore-capo, rivolgendosi direttamente al presidente James Monroe. Non ebbe successo, gli venne preferito William Kneass, tuttavia, mantenne un ottimo rapporto di lavoro con la Zecca mentre proseguiva la propria carriera di incisore indipendente. Nel 1835, dopo che un ictus aveva menomato gravemente Kneass, Moore cercò nuovamente di coinvolgere Gobrecht, non più come semplice assistente ma "secondo incisore", e Gobrecht accettò. Da allora in poi, anche se Kneass mantenne la carica principale, la maggior parte dei lavori di modellazione e coniazione furono eseguiti da Gobrecht. Che fu incisore davvero prolifico, mettendo mano a tutte le tipologie monetarie, dagli half cents alle eagles. E le sue monete, anche se con alcune modifiche apportate da altri dopo la sua morte, circolarono per buona parte del secolo, quelle d'oro addirittura fino ai primi anni del successivo. E di quest'ultime ci occuperemo nel dettaglio a partire dal prossimo post, mentre qui mostriamo la seconda tipologia di Gobrecht dollar, coniata nel 1838 e 1839. (foto da Heritage Auctions, conservazione stimata da NGC PR64) Le stelle ora compaiono al dritto, e sono le classiche 13, mentre dalla base di Liberty è sparita la firma dell'incisore. Al rovescio il campo della moneta resta vuoto, e la posizione dell'aquila è cambiata, non vola più verso l'alto ma in orizzontale: un disegno che sarà replicato da Longacre per il suo centesimo del 1856 (vedi post #27). petronius3 punti
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Buonasera a tutti, Carlino Fidei Defensor Sigle, GR/VP. Maestro di Zecca Germano Ravaschieri Maestro di Prova Vincenzo Porzio D:/PHILIPP°REX°ARAGON°VTR(I). Testa nuda rivolta verso destra, dietro le sigle. R:/Nel campo, in ghirlanda d'alloro annodata, il motto FIDEI/DEFEN/SOR. Sotto marchio. (Non visibile nel mio esemplare). Magliocca 70 pag.125 Grado Rarità R. Come ritratto somiglia di più al Magliocca 73 pag.127 anche se il motto è diversamente frazionato e dovrebbe avere la data sotto al busto. Nel mio esemplare potrebbe esserci stato di tutto visto lo spazio ma a causa della schiacciatura di conio ogni cosa è solo ipotizzabile. Sempre più convinto che le monete bisogna sforzarsi di prenderle leggibili ed integre. Saluti Alberto.2 punti
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NUOVA EDIZIONE 2025 - NOMISMA SPA Dopo circa sette anni l’autore Pietro Magliocca presenta il nuovo e aggiornato Manuale delle Monete di Napoli (periodo 1674 – 1860), un’opera indispensabile per i collezionisti e gli operatori del settore. Questa seconda edizione porta alcune novità: l’inserimento di monete rarissime e di prova, una completa rivisitazione rispetto all'edizione precedente con l’aggiornamento dei prezzi delle singole monete e l’aggiunta di cenni storici relativi al periodo trattato. È stata, inoltre, migliorata la grafica e sono stati realizzati ingrandimenti specifici dei particolari delle varianti catalogate. Nomisma Edizioni 2025 Autore: Pietro Magliocca Ha collaborato: Giovanni Massa Formato 17 x 24 cm 504 pagine a colori Copertina cartonata 130 euro In spedizione dal 19 maggio 2025 https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/28788/pietro-magliocca-manuale-delle-monete-di-/2 punti
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Questo documento ne parla a pagina 5 https://digilander.libero.it/volontari_touring/Duomo-Archivio-5 chicche.pdf2 punti
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Buongiorno...ogni tanto si scrive di questa moneta...E allora Ne approfitto per mostrare l'esemplare che ho in collezione...come già detto raro trovarle in conservazione vicino allo spl...il Fdc mai visto!2 punti
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Ciao Alain Sul catalogo c'è.. anche se non chiaro https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AMVI/13 Il mir non classificava questo segno di zecca, adesso sul Cudazzo c'è la spiegazione ... ti mando una foto, è più semplice che spiegarti per iscritto. Moneta rara!2 punti
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DE GREGE EPICURI A me pare che anche nella prima versione fosse stata un po' "aiutata", e la patina sicuramente lasciava dei dubbi. Nello stato attuale è inguardabile.2 punti
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Buon pomeriggio, Premetto che la moneta non è la mia, ma essendo affascinato da questo tipo di tondelli, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi. È un asse di Traiano del peso di 8,40 grammi, con evidenti errori di battitura...1 punto
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Lamonetiani ho perso ora 500 euro per un gol scommessa 1 euro ed allora per riprendermi vi posto questo mio tondello arrivato ieri. Un DUE SOLDI A9 Nazione Piemontese è una moneta che mi ha sempre affascinato e questa è molto bella per il tipo, per me un gran bel BB+ Peso g.9,96 Diametro mm.28,1 lo spessore non posso prenderlo perchè ho rotto il calibro digitale. Ho notato che ci sono tondelli più alti di spessore e sembrano anche più giallognoli Bronzo e altri leggermente più bassi e color rossiccio Rame, come sono i vostri? Per il Contorno concordo con il Gigante il Liscio è più raro del Rigato Obliquo anche se alcuni il rigato è solo per metà moneta quindi il liscio potrebbe essere solo un difetto di conio e no una cosa voluta di proposito. Mi piacerebbe vedere una di queste monete in FDC non ne ho mai vista una, nemmeno sui cataloghi in 25 anni. Il Gigante riporta che furono battute con il Bronzo delle Campane e sotto riporta che furono coniate in Rame con 7/10 di Stagno. Credo che quello delle campane sia vero solo in parte, forse rimediando alla mancanza di metallo furono usate anche delle campane e per questo alcune sono molto più gialle e dure. Vi posto quella che ho ricevuto Rame poi vi posterò quella Bronzo, devo trovare le foto o rifarle. ps: come sempre le foto sono pessime ,in mano è molto meglio, di un marrone cioccolato intenso.1 punto
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Il Buthan è un paese affascinante e con una particolare anomalia valutaria. Stretto come si trova fra India e Cina deve barcamenarsi fra la prima, un grosso vicino che lo condiziona, e la seconda, un invadente grosso vicino che accampa da decenni rivendicazioni territoriali su alcune zone (a cui nel 2020 se n'è aggiunta all'improvviso un'altra, in un territorio che confina con lo stato indiano di Arunachal Pradesh, a sua volta rivendicato dalla Cina). Benchè il Bhutan oggi non sia più formalmente un protettorato indiano l'India ne condiziona in modo rilevante la politica e l'economia, situazione che viene accettata anche perchè garantisce il sostegno indiano nelle contese con la Cina. La valuta locale è lo ngultrum, legato da cambio fisso alla pari alla rupia indiana. La rupia ha corso legale anche nel Bhutan, con un regolamento particolare: ufficialmente sono ammesse solo le banconote di taglio non superiore a 100 rupie, ma nella prassi di tutti i giorni vengono accettati (a quanto pare non sempre) anche i tagli da 500 e 2000.1 punto
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Ho provato a ordinare ma dopo aver cliccato su vai alla cassa non mi fa perfezionare ordine1 punto
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Grazie Domenico. Sarà sicuramente un’opera che non potrà mancare in una biblioteca numismatica che si rispetti. 👌1 punto
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Ciao,non vorrei sbagliare ma mi sembra questo bronzo di Apameia in Frigia. https://www.acsearch.info/search.html?id=33032651 punto
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Ciao @Meleto , personalmente non ne capisco, ma su tutte queste repliche, per come sono state classificate da Numista, le due date indicano nascita e morte. The tokens of the "IMPERATORE" series bear, at the top along the edge, the emperor's head on the obverse and, on the reverse, the Italian name of the emperor followed by the date of birth and death; Collection WRL replica - Serie Imperatore (Caesar Augustus) - United Kingdom – Numista1 punto
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Bell'antoniniano. La gibbosità del naso è peculiarità anatomica di Vittorino. Ottimo acquisto Amico LuciusLX. ciao Mario1 punto
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E ad incerta zecca costiera, forse di Licia o Caria, é attribuito un " extremely rare " esemplare di statere di alta epoca, con al diritto testuggine marina ed al rovescio punzoni quadripartiti incusi Sarà il 14 Maggio in vendita CNG 129 al n. 280 ..1 punto
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Sì, questa sezione comprende anche le monete in lire del Vaticano e San Marino prima dell'introduzione dell'euro Anche la citazione non vale nulla l'ultimo giustiziato nello Stato pontificio fu Agabito Bellomo, un brigante condannato per omicidio e ghigliottinato a Palestrina il 9 luglio 1870, due mesi prima della conquista di Roma da parte delle truppe sabaude. Il Papa era Pio IX. petronius1 punto
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Di manifattura inglese appartiene ad una serie di riproduzioni degli imperatori romani (anni '70). Collection WRL replica - Serie Imperatore (Gallien - antoninien) - United Kingdom – Numista altri tipi della stessa serie1 punto
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Bronzo di Julia Domna (Psophis, Arcadia) che raffigura al rovescio Pan, barbuto, in piedi, di fronte, con zampe di capra e la testa rivolta a sinistra, che tiene la siringa nella mano destra e il lagobolon nella sinistra (Savoca Numismatik, 113th Silver Auction, lot 272, 19.09.2021). Prezzo iniziale 50 EUR. Risultato 170 EUR. Roman Provincial Arkadia. Psophis. Julia Domna. Augusta AD 193-217. Assarion Æ 21 mm, 5,15 g IOVΛΙΑ [...], draped bust of Julia Domna right / [ΨΩ]Φ-ΙΔΙΩΝ, Pan, bearded, standing facing on goat legs, head to left, holding syrinx in his right hand and lagobolon with his left. very fine BCD Peloponnesos -; BCD Peloponnesos II -; BMC Peloponnesus -; cf. NCP p. 101, 6 (for Geta). From the Tareq Hani collection. apollonia1 punto
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Buongiorno @Orodicarta Provo a rispondere alla tua domanda con i mezzi a disposizione. Guardando con una lente, non vedo segni di cancellatura o lavaggio. Un trattamento del genere avrebbe sparso il colore in altri punti dell'ovale. Aloni non ne vedo.... Inoltre la perizia che accompagna il biglietto (redatta da notissimo professionista di cartamoneta) scrive NT con nota, "leggera scritta con matita colorata nell'ovale a destra". Mia conclusione: credo che con il tempo si siano scoloriti i pigmenti colorati rendendo il numero 33 appena visibile. saluti saluti1 punto
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Monete in slab vanno bene se si vuol vendere, o se si acquistano per poi rivenderle. Un collezionista non può accettare monete inscatolate. Una moneta inscatolata non è più una moneta che si può studiare; è una moneta già giudicata e classificata. Uno studioso numismatico non può accettare passivamente il giudizio altrui.1 punto
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Oh Angelo, ma propro svolazzi qua e là senza saper dove ... Prima in Monete Medievali, ora in Repubblica ... ma dove vuoi portare la tua moneta di San Marino?1 punto
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Se non sbaglio questo rebus è già stato proposto Negre che rubacchiano buona notte, Valerio1 punto
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Angelo Angelo Angelo ... ma dove ti portano le tue grandi ali? Dove voli? Hai forse perso la rotta?1 punto
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Ciao, sì, numerosi altari delle più diverse fatture sono giunti fino a noi. Possiamo associare quello presente sulla moneta a quello della tipologia in foto. le dimensioni possono variare, alcuni altari possono essere di poche decine di centimetri.1 punto
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Buonasera a tutti, mi complimento con @Releoper questo ultimo Coronato messo in collezione, non ne faccio mistero mi piace molto. Ho provato ad accostarlo a quello riportato nella scheda del Forum. W-FIAR/18-1 Giusta catalogazione a mio avviso anche se di conio diversi sia al diritto che al rovescio che per frazionamento della leggenda al rovescio. Diversa postura dell'angelo. È un bel esemplare per fattura e conservazione. Busto diverso da quello riportato in scheda. Belli entrambi. Saluti Alberto1 punto
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A me le patine "deserto" non piacciono. Sono tipiche delle monete per turisti. Forse sono solo le patine ad essere artefatte ... forse anche le monete.1 punto
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Da Tarso di Cilicia, 2 attraenti esemplari : il 1^ un tetradrammo ed il 2^ un tridrammo, rispettivamente ai nomi di Traiano ed Adriano . Saranno a giorni, il 1^ il 28 Aprile in vendita Busso-Peus 442 al n. 232 ed il 2^ il 24 Aprile in vendita CoinCabinet 21 al n. 699 .1 punto
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Ciao @Aiolossi tratta molto probabilmente anche per me di un errore nell'incisione della legenda. Rendendo più chiara la foto che hai postato a me sembra che più che una doppia l ci sia in realtà una doppia V. Tu che hai la moneta a disposizione puoi vedere meglio 🙂.Non sembrano esserci scivolamento di conio o doppie battiture che avrebbero potuto giustificare il tutto. Sesterzio interessante . ANTONIO1 punto
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salve a tutti, ho pensato di disegnare questa per ora. https://www.friziodesign.it/coins24.html1 punto
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Come ho scritto dopo 30 anni ancora ne devo vedere una in FDC e non so se ne vedrò mai una, qualcuno l'ha vista? Sono monete dette d'emergenza e difficili, se non impossibili da trovare in conservazione Zecca. Nessun catalogo che ho visto riportava il FDC. Tempo fa i periti mettevano sulle perizie "per il tipo BB o per il tipo SPL " per il tipo FDC no, ne ho solo una migliore di questa. A memoria ricordo su un catalogo d'asta un SPL battuto a 300 euro di partenza....... Adoro questo tipo di monete, d'emergenza, sia per la rarità ed il periodo storico, provate ad immaginare il lavoro in quelle Zecche nel 1799/1800,i macchinari, il recupero del metallo per coniarle, gli stampi ed i progetti.....un film!😇1 punto
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Ciao a tutti! Concordo in pieno con quanto esposto da Giovanni. Però è pur vero che lo slab ha un ritorno economico non indifferente, e lo si vede anche dai realizzi. Io non acquisterei una moneta chiusa in slab, ma se dovesse capitare, visto l’indiscusso credito di cui godono a livello mondiale, non lo aprirei proprio per “tutelare” il più possibile il capitale investito. Certo, questo approccio è più da investitore che Vero Collezionista, ma con certe cifre in gioco, credo che molto dipenda anche da come si percepiscono i soldi investiti e dalle proprie possibilità. Qui entriamo in un campo personalisssimo, dove il giusto o sbagliato si riduce a considerazioni molto personali di come si pensa di tutelare il capitale investito (poi… se si hanno risorse infinite tutti questi problemi non me li farei: darei giù di mazzetta e via ) un saluto a tutti! fab1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina inserita in una raccolta militare e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Purtroppo giunta ai nostri giorni un po’ pasticciata.. Ringrazio in anticipo1 punto
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