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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/22/25 in tutte le aree
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Cari Forumisti una delle due nuove acquisizioni in collezione, provenienti dall’asta 72 di Nomisma dei giorni scorsi, quella meno importante, e’ il lotto 738. Si tratta del miglior esemplare mai apparso di un millesimo rarissimo di mezzo scudo di Vittorio Amedeo III, il 1791 (R3). Sono monete obiettivamente tutto sommato di nicchia, quasi da amatori, anche se abbastanza ricercate da chi raccoglie gli argenti dei Savoia antichi. Fatto sta che è rimasto inopinatamente al palo per mancanza di acquirenti (post-asta sono venuto a conoscenza che aveva ricevuto una offerta ben superiore alla base da un importante collezionista statunitense, poi ritirata dopo il 2 aprile per le note ragioni trumpiane), per cui non potevo lasciarmelo sfuggire visto che li raccolgo per data e ne posseggo già altre 4 (1773, 1788, 1792 e 1793), tutte in condizioni tra qFDC e FDC (le altre conservazioni non le considero, a meno che non si tratti della sola data R4, il 1785, dove per forza scendo allo SPL, e che sto trattando privatamente). Le immagini qui proposte sono quelle della Casa d’Aste perché, come scrivevo in altra circostanza, non libero più le monete inscatolate dagli slab per cui non riuscirei assolutamente e in nessuna circostanza a fare di meglio. Questo esemplare vanta una classificazione di MS61 (SPL-FDC/qFDC) e in tanti anni di pazienti ricerche non ho mai reperito un esemplare migliore di questo difficilissimo millesimo. Buona settimana a tutti5 punti
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Questo è l'antoniniano cui accennavo. Purtroppo le mie foto fanno abbastanza schifo... Sorry, ma la moneta è bella. L'ho comprato dalla Numismatica Fornoni ad un convegno veronese anni fa. Non direttamente da Eugenio, il quale era già scomparso da tempo, ma dalla sua compagna e dal signore che è sempre nello stand con lei.4 punti
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AMICI, buona Pasqua fatta e buona pasquetta! Oggi per Voi un altro Antoniniano di EMILIANO estremamente raro (DIANE VICTRICI); oltre questo antoniniano della mia collezione è conosciuto un altro esemplare in collezione privata (vedi foto) ed un terzo esemplare ritrovato nel tesoro d'EAUZE conservato nel museo della stessa cittadina francese. L'antoniniano ha un diametro di circa 20,38 ed un peso di circa 3,00 grammi. Questo antoniniano, non classificato nel RIC e nel Cohen, è pubblicato a pagina 50 di una recente pubblicazione di cui allego foto. Lo stile incisorio è classificato 100. Al di là della estrema rarità del pezzo, a me piace tantissimo e spero piaccia anche a Voi. Ancora buona pasquetta.........non mangiate troppo perchè appesantirsi non fa mai bene!!!! 😉 Un abbraccione a Tutti. Mario3 punti
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Christian Gobrecht Il terzo Chief-engraver della US Mint è anche quello rimasto in carica meno a lungo, tre anni e sette mesi, dal 21 dicembre 1840 al 23 luglio 1844, giorno della sua morte. Era nato nel 1785, il 23 dicembre, a Hanover, Pennsylvania, dal reverendo John C. Gobrecht, giunto in America dalla Germania trent'anni prima, e da Elizabeth Sands. Dopo aver svolto l'apprendistato presso un orologiaio a Manheim, sempre in Pennsylvania, divenne incisore di meccanismi ornamentali per orologi a Baltimora. Nel 1811 si trasferì a Philadelphia, e nel 1816 entrò a far parte della prestigiosa ditta di incisione di banconote Murray, Draper, Fairman and Company, dove le sue capacità di incisore attirarono l'attenzione del direttore della Zecca Robert Patterson. Esiste documentazione che dimostra che Gobrecht lavorò per la Zecca già nel 1823, subito dopo la morte del primo incisore-capo Robert Scot. Si trattò solo di un incarico temporaneo, nel 1824 invece fu assunto come appaltatore esterno e si occupò della fornitura di punzoni per lettere e numeri. Nel 1825, il direttore della Zecca Samuel Moore cercò di assicurarsi Gobrecht come assistente incisore, ma Gobrecht si candidò invece per la posizione di incisore-capo, rivolgendosi direttamente al presidente James Monroe. Non ebbe successo, gli venne preferito William Kneass, tuttavia, mantenne un ottimo rapporto di lavoro con la Zecca mentre proseguiva la propria carriera di incisore indipendente. Nel 1835, dopo che un ictus aveva menomato gravemente Kneass, Moore cercò nuovamente di coinvolgere Gobrecht, non più come semplice assistente ma "secondo incisore", e Gobrecht accettò. Da allora in poi, anche se Kneass mantenne la carica principale, la maggior parte dei lavori di modellazione e coniazione furono eseguiti da Gobrecht. Che fu incisore davvero prolifico, mettendo mano a tutte le tipologie monetarie, dagli half cents alle eagles. E le sue monete, anche se con alcune modifiche apportate da altri dopo la sua morte, circolarono per buona parte del secolo, quelle d'oro addirittura fino ai primi anni del successivo. E di quest'ultime ci occuperemo nel dettaglio a partire dal prossimo post, mentre qui mostriamo la seconda tipologia di Gobrecht dollar, coniata nel 1838 e 1839. (foto da Heritage Auctions, conservazione stimata da NGC PR64) Le stelle ora compaiono al dritto, e sono le classiche 13, mentre dalla base di Liberty è sparita la firma dell'incisore. Al rovescio il campo della moneta resta vuoto, e la posizione dell'aquila è cambiata, non vola più verso l'alto ma in orizzontale: un disegno che sarà replicato da Longacre per il suo centesimo del 1856 (vedi post #27). petronius3 punti
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A mio modestissimo parere adesso sembra una moneta delle merendine...3 punti
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Intanto, complimenti per la moneta, che mi pare essere quella della mia ex collezione di Emiliano. Sempre andando a memoria, credo di averla acquistata tanti anni fa da Hirsch, dove era stata classificata male. Del resto, io stesso ho notato la variante di scritta solo dopo averla ricevuta, ma ero allora alle prime armi. Non che adesso in realtà sia arrivato a chissà quale livello di conoscenza numismatica, intendiamoci. Tra i tipi che abbiamo censito nel modesto studio di cui sopra, è certamente fra gli antoniniani più rari, quantomeno fra quelli emessi a Roma. La mia avventura a fianco di Emiliano e le sue monete è stato un bel "viaggio", che ha caratterizzato una bella parte della mia vita, pertanto sono sempre felice di notare che qualcuno gode di queste emissioni, ancorpiu' se ex mie. Volendo, mi dispiace dare i classici "consigli per gli acquisti", ma credo di avere ancora un antoniniano doppio, acquistato da Fornoni anni addietro. È più "comune" rispetto a questo sopra, ma di ottima qualità. Non l'abbiamo illustrato nel libro perché avevamo scelto la foto di un altro pezzo, ma è naturalmente censito nel database fra gli esemplari rintracciati (non presente nel libro). Buona Pasquetta a tutti voi. Raffaele Benedetti3 punti
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Ciao, sì, numerosi altari delle più diverse fatture sono giunti fino a noi. Possiamo associare quello presente sulla moneta a quello della tipologia in foto. le dimensioni possono variare, alcuni altari possono essere di poche decine di centimetri.2 punti
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Collezione iniziata quest’anno, con l’oro ai massimi storici reperirli in alta conservazione era proibitivo… a parte qualche colpetto sul bordo le giudico più che gradevoli di condizione… sto avendo difficoltà a reperire il 20 lire napoleonico e di Maria Luigia ad una conservazione accettabile (e senza segni di montatura) … a prezzi umani2 punti
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In realtà non è un gran segreto. Parecchi nel forum mi conoscono direttamente o indirettamente e sanno di questa mia antica "mania", da cui lo pseudonimo. Nothing special!2 punti
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Quello sopra e' il catalogo specializzato della Stanley Gibbons a cui io faccio riferimento, facilmente acquisibile anche se non piu' in stampa e' uno dei capisaldi sui francobolli della Regina Vittoria. Questa bibliografia non viene stampata in milioni di esemplari ed alcuni libri sono molto rari e costosi. Il catalogo in immagine qui sopra THE PLATING OF THE PENNY BLACK di Charles Nissen e' un opera quasi introvabile, su eBay raggiunge cifre di 500/600 sterline. La Stanley Gibbons anni fa stampo' delle copie numerate che furono vendute sulle 150 sterline l'una oggi introvabili. Se ne vede qualche copia alle aste filateliche. Altra valida opera forse trovabile su eBay e' il libro qui sotto di P.C. Litchfield e una guida sicuramente ad un prezzo minore. Altro volume sull'argomento molto valido sempre di C. Nissen e' il manuale qui sotto.. ..e un altro questo sopra di F. Wadham. Beninteso tutti questi libri sono in lingua inglese. Forse per chi inizia sarebbe meglio qualcosa in italiano ma non so dire se ci sono pubblicazioni in merito, ..forse qualcosa dell' Unificato..?? Non saprei dire con sicurezza mi spiace.2 punti
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Un ricordo filatelico di un grande Papa che oggi ci ha lasciato. L'emissione italiana per l'elezione. L'emissione vaticana E l'emissione argentina E alcune altre emissioni vaticane che si sono susseguite negli anni2 punti
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Ciao, è una moneta riconiata. L’accoppiata diritto rovescio è RIC 582, ribattuta poi da entrambe le parti con il rovescio della felicitas forse, o dell’abundantia.1 punto
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Per la verità me ne sono accorto in ritardo anche io..........e ho chiesto scusa. Per me è un onore possedere una moneta appartenuta ad un rispettato numismatico collezionista di monete classiche. Poi, ognuno di noi, in fondo, ha una mania..........io adoro Caracalla !!! 😉 Mario1 punto
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DE GREGE EPICURI A me pare che anche nella prima versione fosse stata un po' "aiutata", e la patina sicuramente lasciava dei dubbi. Nello stato attuale è inguardabile.1 punto
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DE GREGE EPICURI Moneta interessante, su cui si possono fare ragionamenti sulla tecnica di coniazione, gli errori, gli incidenti, ecc. Personalmente, penso che sia stata anzitutto martellata male, con due colpi, che spiegano la doppia SC al rovescio. Dopo di che, forse proprio per questo, la moneta ha "fatto un salto" e si è rovesciata, ritornando sul conio e ricevendo una successiva martellata, probabilmente più energica delle precedenti. Questo può spiegare i maggiori dettagli di uno dei rovesci. Altre ipotesi sono benvenute!1 punto
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salve,se la vista non mi inganna anche al rovescio vedo due SC una sopra l'altra avvalorando la tu ipotesi1 punto
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Concludo (oltre che ringraziando nuovamente tutti: è stato molto interessante entrare in questo mondo delle monete false che, in assenza di una diretta necessità, avevo sempre ignorato... ma che ha degli aspetti interessanti) condividendo la moneta che ho acquistato per rimpiazzare la mia "patacca" (questa volta è autentica: arriva da un venditore molto più che sicuro e non mi serve un contro-parere). Per non svenarmi, mi sono limitato ad una moneta in condizioni non perfette (sono state stimate BB+ dal venditore), ma ne sono molto soddisfatto.1 punto
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A mio avviso hanno ritoccato a bulino qualcosa di già probabilmente ritoccato (e poi patinato di verde). Orribile risultato, non è più una moneta ma qualcosa di completamente differente da come era stato concepito...roba per polli da spennare (a 25.000 euro).1 punto
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Buon Pomeriggio @miza, on line si trovano diversi libri in vendita sul Penny Black @miza, PostOffice poco tempo fa ha consigliato questo :1 punto
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Ciao è un bronzetto ( unità) di Alessandro III Magno ma non si vedono simboli per cui è difficile dire a che zecca appartiene. Silvio1 punto
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Credo che tu debba leggere l' Opera monumentale in 10 volumi con circa 8.000 pagine di : Bianchi Giovini del 1869 , Storia dei Papi da San Pietro a Pio IX Troverai molte risposte alle tue domande .1 punto
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Complimenti, moneta di grande freschezza considerata la rarità del millesimo. E prezzo sicuramente invitante.1 punto
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salve,poi iu una moneta falsa che abbia residui di codolo,avrebbero limato accuratamente e finito a grana finissima e poi mascherato con patine artificiali1 punto
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Carissimi amici del Forum, oggi vorrei postarvi un bel denarietto coniato dalla zecca di Roma a nome di Gordiano III negli anni 241-243 d.C. recante al rovescio la Laetitia. I riferimenti dovrebbero essere RIC IV, 113, RSC 120 e Sear 2471. Vorrei avere i vostri sempre preziosissimi pareri sulla moneta e sulla classificazione da me data. Grazie a tutti!! Auriate1 punto
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Ciao @Auriatehai correttamente catalogato il tuo antoniniano con il RIC 86, moneta molto comune ma sempre ricca di fascino. La letizia ( per i romani la gioia, il benessere in senso lato) fu raffigurata sulla monetazione romana solo a partire dai tempi dell'imperatore Antonino Pio se ben ricordo per festeggiare la nascita dei gemelli della figlia Faustina ll e di Marco Aurelio e fu utilizzata poi da molti imperatori successivi. Condivido mio antoniniano della stessa tipologia ed anche il denario corrispondente ( meno comune ma non raro) che è catalogato con il RIC 113 che per un lapsus hai citato sia nel titolo che nella prima catalogazione 🙂. ANTONIO1 punto
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Buongiorno, Vi informiamo che dal 25 al 27 Aprile si terrà il 16° Nord-Est Colleziona alla fiera di Pordenone pad. 9. In contemporanea tante altre manifestazioni come militaria, radioamatori, elettronica, ecc.1 punto
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Ciao in caso di necessità ( carenza di nominale bronzeo ) anche in tempi antichi le autorità del luogo emettevano monete fuse, per cui bisogna fare attenzione a non confonderle. In tutte le epoche i governi sono ricorsi a questi espedienti per sopperire alla scarsità di numerale bronzeo, necessario per le piccole transizioni di tutti i giorni, ultimo caso i miniassegni. Tornando ai codoli di fusione si distinguono bene i punti dove vi era attaccato, esempio, nella monetazione bronzea Tolemaica in vari esemplari gli stessi non sono stati limati, hanno staccato il tondello e coniato direttamente probabilmente in periodi di emergenza, in altri casi il codolo è tornito perfettamente da non lasciare segni evidenti, per cui si deduce che in periodi di necessità non si andava troppo per il sottile. Silvio1 punto
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il 50 lire Biennale è già raro per se stesso usato isolatamente, in questa combinazione è veramente raro da trovarsi, oltretutto in un documento molto fresco di conservazione1 punto
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Comlimenti per le bellissime monete e grazie per l'interessante discussione, ho preso anche io il libro qualche tempo fa...intanto me le guardo in foto poi in futuro chissà 😃😃😃1 punto
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@GiudaMaccabeo dipende da che aspetti intendi approfondire: prettamente storico quale sequenza di eventi che hanno riguardato i cristiani, di storia della Chiesa (intesa non solo come collettività cristiana ma anche come istituzione), di storia della fede cristiana. In seguito, dopo scismi ecc, ti interessa la fede cattolica o le altre? Temo non esista un solo libro che racchiuda tutto quanto, sono comunque 2000 anni di storia, da qualsiasi punto di vista la si voglia leggere. Il Nuovo Tesatamento, come suggerito da @Adelchi66, è il punto di partenza: dal punto di vista cattolico però va letto accompagnato dalle interpretazioni ufficiali della Chiesa, non è certo solo un libro di storia che racconta sequenza di fatti (ci sono diversi buchi nella vita di Gesù e tutto un insieme di testi con significato talvolta diverso da quanto si può leggere in prima istanza). Dalla vita, morte e resurrezione di Gesù inizia la storia del cristianesimo. Un consiglio: potresti partire dalla fine, per capire cosa è la Chiesa oggi e tornare indietro. Leggi le encicliche di Papa Francesco, che sono scritte bene e in modo chiaro, che illustrano come vivere la fede cattolica nel mondo moderno.1 punto
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Il presente studio analizza le due piastre celebrative coniate a Napoli nel 1791 a nome di Ferdinando IV. Lo scritto - frutto di ricerche d'archivio - aggiorna quello del prof. Carlo Prota, pubblicato un secolo fa. Infatti, Prota fu il primo a studiare le predette monete avvalendosi delle carte dell'Archivio di Stato di Napoli e gettando così luce su questi affascinanti tondelli. In realtà, compulsando gli stessi documenti consultati dallo Studioso ed esaminandone altri, ho scoperto delle novità, nonché corretto alcuni periodi di carica degli ufficiali di zecca. Con questo contributo spero di soddisfare la conoscenza degli studiosi e collezionisti di monete napoletane. Buona lettura! Alessandro Giaccardi https://independent.academia.edu/AlessandroGiaccardi1 punto
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Moneta usurata (come spesso capita in questa tipologia), ma ancora gradevole. Peccato per quella crepa a ore 7 nel R/ e a quello "schiacciamento" sul bordo visibile soprattutto a ore 11-12 al D/. Per me, questi problemi abbassano la conservazione a MB-BB. Ho riposizionato e modificato il colore della moneta sperando di aver avvicinato la foto alla realtà. Sarebbe interessante vedere anche il contorno, visto che la variante con C/ rigato e obliquo ha un quid di valore in più.1 punto
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Secondo me le 2024 DEVONO avere l'effige di Francesco. La 2025 dipenderà se nel frattempo han già coniato o meno la monete. Nel 2005 Giovanni Paolo II era morto sempre ad aprile e buona parte delle emissioni portava la sua effige/stemma.1 punto
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Sembra chef Canavacciuolo a destra e la torta del mio matrimonio a sinistra1 punto
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Buona sera, poi alla fine non ho resistito, mi dispiaceva guardare il francobollo con tutte quelle linguelle sovrapposte, così ho preso dell'acqua distillata fredda è vi ho immerso il francobollo, dopo 10 minuti circa si sono staccate ben tre linguelle. Ora si presenta in questo modo. La coroncina si vede in tutta la sua interezza saluti1 punto
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Questi francobolli furono emessi dal 1858 al 1870, quindi i diversi piatti furono creati in quel lasso di tempo. Il venditore ha dato una notizia superficiale non completa. Sai quanti venditori vendono cose che non conoscono. Quello del numero di plates sulla cornice è un piccolo segreto che il collezionista esperto non rivela mai al neofita per puro individualismo, io li chiamo i segreti di pulcinella, infatti queste informazioni vanno rivelate a chi inizia questo hobby perché sono il pepe di questo collezionismo, altrimenti non ci dovremmo lamentare che la filatelia sta morendo. Bisogna dare a chi inizia gli strumenti per capire, credo che in questo l'amico @fapetri2001 sia d'accordo con me. Quando ero giovane studente lavoratore a Londra, dei vecchi collezionisti che incontravo ogni sabato mattina in un negozietto di filatelia, non fecero mai segreto con me di questi piccoli ma interessanti particolari, .. ed io oggi non ne voglio fare segreto con altri.. divulgare fa capire e apprezzare, scusate la rima.1 punto
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Povera Italia dove vanno a perdere tempo e rompere le scatole a comuni cittadini,andassero fermare le borseggiatrici in stazione se vogliono fare del bene al paese ,ti fanno passare la voglia di collezionare .1 punto
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salve,nonostante si pensi che i serrati fossero difficili da suberare e per questo ambiti dai mercenari,qui in Sicilia ne hanno trovati,forse perche pensavano che la provincia fosse culturamente indietro da accettare tutto.tanto per discutere non esulando dal tema.nino1 punto
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Insieme a questa, l'anno scorso mi è stata mandata un'altra moneta molto particolare, un serrato suberato di Cornelio Scipio Asiatico. Forse ci farò un post a riguardo.1 punto
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Interessante approfondimento, cui provo a dare un piccolo contributo mostrandovi la mia modestissima piastra commemorativa Pro Fausto 1791. Delle due è la più rara. Cari saluti a tutti1 punto
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Moneta ricca di storia. Allego intanto link al catalogo on line https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FII/21 punto
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