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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/25 in tutte le aree

  1. Salve. Condivido una piastra 120 grana 1848 reimpressa di Ferdinando II. Peso 27,23 grammi. Ha a corredo cartellino De Falco. Reimpressa su una piastra di Giuseppe Napoleone? In allegato: foto dritto e rovescio della moneta in oggetto; foto cartellino De Falco; foto di famiglia (dritto e rovescio) delle mie tre piastre reimpresse ( 1847/1832/1848) di Ferdinando II. Saluti.
    4 punti
  2. Cochin China (or Japan) specimen La eagle contenuta nel secondo cofanetto non consegnato da Roberts (destinato alla Cocin Cina o al Giappone) è la più misteriosa di tutte Perché nessuno l'ha mai più vista da allora Ci sono stati, nel tempo, presunti ritrovamenti, il primo risalirebbe al 1913 (vendita della collezione Thomas Elder), ma la descrizione del lotto indica che si trattava soltanto di un business strike, una moneta effettivamente coniata nel 1804, di alta qualità. Altri presunti avvistamenti sono avvenuti tra il 1940 e il 1947, ma tra mancanza di documentazione e conferme che, anche in quei casi, si trattava di business strike, tutto è finito nel nulla. Diverse fonti indicherebbero che questa moneta è oggi in una collezione privata, ma di fatto finora non è stato possibile tracciare in modo affidabile alcuna sua apparizione dagli anni '30 dell'Ottocento. petronius P.S.: cercatela nel cassetto del nonno
    3 punti
  3. Ciao, concordo sulla bellezza dei ritratti e delle acconciature di Faustina Maggiore e Giulia Domna molto realistici ed ottimamente eseguiti dai maestri incisori . Più specificamente però l'acconciatura di queste due auguste risulta praticamente la stessa su tutte le loro monete, segno che forse non seguivano troppo le mode del tempo 🙂. L'Augusta, da quanto si evince dai ritratti che si riscontrano sulle sue monete, che più amava cambiare per me è con pochi dubbi Plautilla moglie dell'imperatore Caracalla. Ci sono almeno 4/5 diverse acconciature su cui ruotano tutti i suoi ritratti. Una nota tecnica o per chi lo preferisce di moda 🙂 ANTONIO
    3 punti
  4. @Gapox non peggiorare la tua situazione.. 🤣 sono 1.700 km non si possono definire vicine!
    3 punti
  5. ciao a tutti. Mi dareste una mano segnalandomi eventuali emissioni non presenti nel prospetto (non prende in considerazione le varianti di legenda)? ringrazio chi vorrà contribuire
    3 punti
  6. I caratteri che sono uguali nelle due monete sono i due caratteri per il nominale, che sono, nel caso della tua moneta, 元寶 ovvero "yuanbao". I restanti due indicano l'era e sono quasi sempre univoci per una data frazione del regno di un imperatore. Scusami, forse ci siamo confusi, i codici 16.210 e 16.237, sono quelli delle due monete di @darioelle. Sulla tua ci sto ancora lavorando.
    2 punti
  7. Sì, identificazione corretta, o quasi, sono sul catalogo Hartill rispettivamente la 16.210 e la 16.237
    2 punti
  8. 2 punti
  9. arrivato assieme ai libri che avevo ordinato e al quaderno di studi
    2 punti
  10. Non credere che, nonostante il mio parere espresso, non mi sia mosso per approfondire la questione. Ho sottoposto le foto delle monete fin qui pubblicate (ed ho reperito l'immagine del 10 Centesimi PROVA) ad un gruppo ristretto di NIP che hanno confermato - con stupore - i tre conii differenti di cui erano ben noti solo i due da me presentati. Quindi, confermo che la tua moneta è il primo conio direttamente derivato dalla "prova". Cosa scriverò sul Gazzettino? Che grazie a dei forumisti de La Moneta ho potuto portare a conoscenza dell'esistenza di un terzo conio (ovvero il primo in ordine cronologico) del 10 Centesimi. Se vuoi, puoi scrivermi con MP per darmi il tuo nome che aggiungerò sotto la foto della tua moneta. Ovviamente la Briciola verrà aggiornata prima della pbblicazione (a dir la verità, ed è per questo che ne ho parlato in questa discussione, avevo un dubbio subliminale sul perché le firme dei due conii in mio possesso fossero diversi dalle firme della "prova").
    2 punti
  11. Buonasera, Posto le immagini di questo denario dell'imperatrice Faustina I (o madre, o senior, fate voi) del quale mi piacerebbe sentire i vostri pareri, sia dal punto di vista estetico che economico. Come già affermato in altre occasioni, trovo davvero splendidi i suoi ritratti, con la sua particolare acconciatura ed eleganza. La moneta pesa 3,20 grammi per un diametro di 18 mm e presenta l'eternitas al rovescio Grazie per i vostri interventi
    2 punti
  12. Ciao a tutti inserisco la mia. 27.56 gr
    2 punti
  13. Ciao,a mio avviso si tratta di una copia probabilmente neanche in oro... Posto l'immagine di un' esemplare autentico per un confronto stilistico...
    2 punti
  14. Ecco qua! Una monetina umile e vissuta ma piena di storia!
    2 punti
  15. ...🤔 io non sono né stipendiato statale e né pensionato ma in compenso nel 2054 potrò festeggiare i miei 18 anni🥳🎂 e @nikita_ lo sa bene gli ho già inviato l'invito 🤣
    2 punti
  16. Buonasera. Sto riguardando dopo anni due monete della mia collezione di Cash cinesi e sono indeciso sulla loro classificazione esatta. Dovrebbe trattarsi di due monete da 1 cash dallo stile diverso ma dello stesso imperatore Shen Tsung (1068-1085). Sul fatto che siano monete da 1 cash non ho dubbi visto peso e diametro (circa 24,5 mm e 3,6 e 3,7 grammi) ma volevo dargli un numero di riferimento preciso per salvare le due monete anche su Numista. Le conclusioni a cui sarei giunto sono che la superiore potrebbe essere classificata come Schjoth 545 o Hartill 16.211 quindi YUAN-FENG T'UNG-PAO in "seal script" in pratica sarebbe questa: 1 Cash - Yuanfeng (Tongbao; Seal script) - Empire of China – Numista la seconda potrebbe essere la Schjoth 547 o Hartill 16.237 quindi YUAN-FENG T'UNG-PAO in "running script" in pratica sarebbe questa: 1 Cash - Yuanfeng (Tongbao; Running script) - Empire of China – Numista So che questo tipo di monete interessano poco ai più ma se qualcuno potesse aiutarmi e consigliarmi mi farebbe una cosa graditissima. Abbiamo cinesi o collezionisti del settore che possono dirmi se sto sbagliando? ovviamente inserisco solo una foto perché l'altro lato è vuoto (niente crescenti o punti che possano essere dirimenti). Grazie.
    1 punto
  17. Buongiorno a tutti! Dopo averci rimuginato parecchio su, sentivo il desiderio di condividere con voi qualche appunto raccolto dalle mie ultime letture... letture che a molti sembreranno ormai “classiche” e scontate, ma che per me sono state “rivelatrici”, dal momento che mi hanno finalmente chiarito alcuni concetti spesso richiamati o implicitamente dati come assioma in molte discussioni che trattavano di economia monetaria medioevale... cercherò quindi di riassumere qui ciò che mi è parso di comprendere... laddove sembri confuso o impreciso, pregherei chi ne sa di più di correggermi, per favore! Partirò dal già più volte citato (in altre discussioni precedenti) “Moneta e civiltà mediterranea” pubblicato da Carlo Cipolla nel 1957... in particolare, tra i brevi saggi in esso contenuti, volevo focalizzarmi sul terzo, intitolato “Il grosso problema della moneta piccola”, che deve aver avuto un certo impatto sulla riflessione successiva dato che il titolo è stato ripreso o citato in saggi successivi ad opera di altri studiosi di storia economica. Cipolla si concentra in questo saggio sulla “moneta piccola” (quella utilizzata per i piccoli scambi quotidiani, gli “spiccioli” insomma) partendo dall’analisi delle regole per mantenere un “sano sistema di moneta divisionale”... regole tutt’altro che scontate, dato che sono state riconosciute diffusamente come valide solo dal XVII secolo ed applicate per la prima volta in Gran Bretagna solo nel 1816: tra le cause che avevano impedito, nei secoli precedenti, la piena ed efficace attuazione di tali regole Cipolla cita la limitata sovranità monetaria, fenomeno tipico dell’età Medioevale e tanto più sviluppato nella realtà italiana, fatta di entità politiche territorialmente poco estese, con dinamiche di potere in costante confronto e concorrenza con quelle delle entità vicine. La moneta “divisionaria“ è pero davvero tale solo quando le diverse specie monetarie sono “in rapporto razionale e costante” tra loro, cioè quando la moneta “piccola” rappresenta un’effettiva frazione del valore dell’”unità monetaria”. Passando ad analizzare il periodo prettamente medioevale, Cipolla precisa che in quegli anni la “moneta piccola” non era davvero “divisionaria”, ma si poneva con la moneta “grossa” in un rapporto più complesso. “Moneta piccola” e “moneta grossa” NON costituivano cioè (come potevo inizialmente pensare, abituato all’euro ed ai suoi centesimi) elementi differenti, ma raccordati, di un unico sistema organico, bensì proprio due sistemi monetari paralleli, con situazioni di “contatto” ma a loro modo indipendenti, e con diversi contesti di circolazione sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale... e quindi con diverse evoluzioni nel tempo e diverse funzioni.
    1 punto
  18. Buonasera, mi inserisco nella conversazione postando un mio cash ( prima moneta qui postata ) per il quale non riesco a trovare traccia. Nel sito suggerito da @Carlo., la S-468 ( seconda moneta qui postata ) corrisponde forse per due scritte su quattro. Qualcuno ha qualche idea su come identificare meglio queste monete ? Grazie.
    1 punto
  19. Ho capito adesso , a questo punto gli Amministratori del Forum dovrebbero prevedere un responsabile o un curatore dell'archivio .... è pieno di errori , incompleto , è un peccato lasciarlo così .... è un patrimonio che andrebbe curato infatti mi pareva strano .... il venditore ha troppi feedback per considerarlo un truffatore
    1 punto
  20. Perchè il catalogo del Forum non è stato più finito e credo che non venga aggiornato spesso. Sono lavori fatti per passione senza stipendio intendo quindi quando uno può o vuole inserisce qualcosa è anche visibile gratuitamente però cosa che altri siti non fanno. Inoltre c'è il fatto che non puoi mettere foto che non sono tue o devi avere il consenso. Se dovessi acquistarla potrei decidere di inserirla.
    1 punto
  21. monete confermate, per Francia la coincard è casuale
    1 punto
  22. salve Paxcaesar,ricordo che qualche storico scriveva che per piaggerie le matrone imitavano le Auguste e forse erano ,al contrario esse a dettare la moda.tanto per discutere .nino
    1 punto
  23. Concordo @andreaVat, tra tutte le zecche europee dove ho acquistato, la migliore per velocità di spedizione è quella austriaca, in 3-4 giorni moneta a casa !
    1 punto
  24. Diciamo che in generale avere nella propria raccolta le monete proposte come quiz facilita il riconoscimento, personalmente del 2 ore ho sia il tipo in alluminio che quello in zinco, ad ogni modo penso che si doveva occultare ancor di più quel due particolarmente sinuoso. Ne propongo una facilissima da indovinare a tempo ⏱️ Significa che domani a mezzanotte (se sono sveglio) Svelo di cosa si tratta. E' solo un quiz giusto per giocare un pò, sarà l'unico proposto a tempo
    1 punto
  25. Esatto l'idea era confondere con la calligrafia particolare del 2... Ma niente da fare se c'è @nikita_ in gara la gara durerà sicuramente poco😄😄 Cercherò di portare qualcosa di più difficile...
    1 punto
  26. un "due" dalla testa pesante - certo che con le proporzioni non ci sono andati sul sottile, se mai avessi avuto il tempo di cercare (è stata un'identificazione lampo) avrei perso tempo a cercare una moneta da "9" qualcosa tra le due dozzine prodotte con quel nominale
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  27. Grazie @dizzeta, hai fatto bene a ricordarmi un po’ di bibliografia… erano lavori che avevo tenuto presente, ma a memoria non ricordavo avessero (tutti) i dati che mi servivano… andando a rileggermeli, tuttavia, sono incappato in un ulteriore lavoro fondamentale, anche più recente e “riassuntivo”che avevo già: Coniazioni ed economia monetaria del Comune di Genova: dalle origini agli inizi del Trecento (Numismatica ed Antichità Classiche 2016;45:283), sempre di @monbalda, e da lì… beh, in realtà ho trovato un sacco di altro materiale!😅 Citerò soprattutto: - La monetazione di Lucca tra la fine de XII e gli inizi del XIV secolo: nuovi contributi (Baldassarri M., 2018) - Miliarenses and silver grossi in the Western Mediterranean: new documents and perspectives (Baldessarri M., atti del XV Congresso Internazionale di Numismatica di Taormina, 2015) - Vom Ottolinus zum Grossus (Matzke M., 1993) - Alle origini del “grosso” toscano: la testimonianza delle fonti del XII secolo (Blomquist T.W., 1986) - Pisan coinage and the monetary development of Tuscany, 1150-1250 (Herlihy D., 1954)
    1 punto
  28. Ma di cosa vi meravigliate???, è un'azienda statale e come tale si comporta, tutto alla velocità delle calende greche, già il fatto che compri oggi e ti potrebbe essere consegnato tra 90 gg la dice lunga, le altre zecche compri e dopo max un paio di settimane hai l'oggetto a casa.
    1 punto
  29. A integrazione di quanto già scritto, secondo il sito veneziamuseo.it, altre figure tematicamente rilevanti, potrebbero essere, tra le magistrature aperte, i "Provedadori sora Oro e Monete" e gli "Aggionti alli Provedadori sora Oro e Monete". Con particolare riferimento agli Aggionti, il sito riporta quanto segue: "Ai due nuovi colleghi, uguali per dignità e carica ai precedenti tre, venne assegnata l'incombenza di determinare con precisione il conio ed il giusto valore delle monete, sia d'oro che d'argento, circolanti nelle colonie che formavano lo Stato da Mar. Due anni dopo, nel 1609, l'autorità dei due Aggiunti venne ulteriormente estesa alla possibilità di poter inquisire, con cadenza mensile, sia l'attività di qualsiasi ufficio avente sede in Venezia, che l'attività di qualunque Rettore veneziano delle provincie suddite (in quest'ultimo caso con particolare riguardo al funzionamento delle Camere Fiscali), con lo scopo di intervenire per reprimere ogni abuso riguardante il conio di monete fatto con metallo impuro e la falsificazione dei pesi e dei bilancini". A questi venne anche aggiunto più tardi, con magistratura serrata già soprannumeraria, anche un °Inquisitor sora Oro e Monete", sul quale si dice che "La rielezione avvenuta nel 1687 vide una definizione assai più puntuale delle responsabilità, corredate dall'assegnazione di mansioni più specifiche, quali la repressione degli abusi nel conio di monete dal metallo impuro e sulla falsificazione dei pesi e dei bilancini destinati alla compravendita di metalli preziosi". Il BP tuttavia si troverebbe solo nell'ipotesi di Pesi e Bilance (bilancini), sempre molto forzata, ma comunque meritevole di essere riportata. Saluti, Marco
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  30. Si, hai ragione 😅
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  31. @El Chupacabra sarebbe interessante sapere la tua opinione visto @Ronca ha trovato la soluzione al problema.. eh cosa scriverai ora sul Gazzettino? (visto che consideravi quella di @Carlo. come primo conio...) Poi considera che uguale alla mia non ne vedo proprio in giro.. quindi il rapporto 1:2 in riferimento al grado di rarità non è confermato.. se prendi in considerazione la mia come primo conio
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  32. Confermo la ricezione dell'invito per i suoi 18 anni (x3 oppure x4)
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  33. Buongiorno, direi autentica con segni di appiccagnolo.
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  34. Ciao, come già detto si tratta di un denario dell'imperatore Alessandro Severo recante sul rovescio la sua raffigurazione con lancia e globo, a significare la rassicurazione per il popolo romano che lui vegliava e proteggeva tutti. Da quanto si riesce a vedere sembra che la tribunicia potestas sia la llll ( ma potrebbe anche essere la lll) percui posto esemplari della stessa tipologia per classificazione coniati a distanza di pochi mesi uno dall'altro 🙂 ANTONIO RIC 44
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  35. Accettar inviti cortesi Buona notte, Valerio
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  36. La situazione adesso è più chiara: suddette banconote, in tagli dal 1000 al 50000, erano in realtà stampate in Sudan e sono state sparse per le strade di Karthum (capitale del Sudan) durante la guerra civile del 2023. All'inizio dello stesso anno il governo centrale somalo aveva dichiarato che si sarebbero cominciate a stampare (presumibilmente nella stamperia tedesca) quelle sotto, poi non si è più saputo niente.
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  37. Seguiamo il buon esempio di Guysimpsons aggiungendo anche qualche tetta metallica, a beneficio e soddisfazione del nostro affezionato pubblico 😁 Inoltre gustatevi: E anche:
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  38. Ma disperse, per fortuna, non vuol dire perse per sempre... anche se ci hanno messo un po' a ricomparire. Per i dollari, come abbiamo visto nella discussione dedicata, sono bastati meno di dieci anni, il primo è venuto a conoscenza del mondo numismatico nel 1843, ma per le eagles ce ne sono voluti più di trenta. E di quest'ultime, a differenza dei dollari, non esistono coniazioni "postume", gli unici esemplari creati sono i quattro contenuti in origine nei cofanetti. Japan (or Cochin China) specimen L'aquila Plain-4 del 1804 rimase sconosciuta alla comunità numismatica fino all'agosto del 1869, quando il dott. Benjamin Betts pubblicò la foto di un esemplare della sua collezione sull'American Journal of Numismatics . La moneta, appare leggermente circolata, con un difetto di tondello, o punto di matrice, tra le lettere T e Y in LIBERTY. A causa di alcune leggere differenze di conio rispetto alla eagle sicuramente appartenuta al Re del Siam, e a un'altra con caratteristiche ad essa simili, si ritiene essere una di quelle contenute nei cofanetti non consegnati, destinati agli imperatori di Giappone e Cocin Cina (impossibile stabilire a quale dei due). Coniata, dunque, nel 1835. Questa moneta ha un notevole pedigree, ininterrotto dal 1869 a oggi. E' stata il pezzo forte di molte collezioni famose, tra cui va citata almeno quella di Louis E. Eliasberg (che anche noi abbiamo citato più volte in altre discussioni, in quanto l'unico ad assemblare una collezione completa di monete statunitensi), prima di trovare una casa che si pensava definitiva nella leggendaria collezione di Harry W. Bass Jr. Come parte della Harry Bass Core Collection, è stata visionata da milioni di numismatici, esposta alle principali convention di monete e presso la sede centrale dell'ANA (American Numismatic Association) a Colorado Springs. Dove si pensava sarebbe rimasta per sempre. Invece, ne è uscita nel 2022, per essere esitata nell'asta Heritage del 29 settembre di quell'anno. Certificata da PCGS in conservazione PR63, ha realizzato 2.280.000 dollari, diritti inclusi. Una cifra senz'altro notevole, ma ben lontana dal record per la tipologia (foto da Heritage Auctions, cliccateci sopra per vederla in tutta la sua magnnificenza ) petronius
    1 punto
  39. Confermo asse Giano/prua
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  40. E' valutato " Extremely Rare " un esemplare in Ae, da Cizico di Misia per Gallieno, con al diritto busto laureato dell' imperatore ed al rovescio edificio accostato a tempio ottastilo . Sarà il prossimo 12 Aprile in vendita Ronesans 18 al n. 229 .
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  41. Eccolo. Foto orrende. In mano brilla.......
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  42. Da Alessandria di Egitto, un esemplare di obolo in AE al nome di Adriano, con al diritto busto laureato dell' imperatore ed al rovescio figura di grifone seduto, con zampa su ruota . Sarà a giorni il 2 Aprile in vendita Rex 20 al n. 346 .
    1 punto
  43. Ciao Marco! Posso permettermi di dirti che sei "prezioso"? Grazie al tuo ultimo post mi hai ravvivato la memoria e non posso che confermare quanto scritto allora. Resta da dirimere il significato di BP (cosa da niente......); possibile che siano le iniziali una magistratura, o un ufficio amministrativo, come ad esempio BI che sta per "Beni Incolti", cioè la magistratura che si incaricava di censire tutti quegli appezzamenti in terra ferma che non venivano coltivati? Al momento non mi viene in mente nulla che mi ricordi una magistratura con le iniziali BP .... Certo è che negli altri pesi monetali di iniziali simili non ce ne sono, credo quindi sia avvenuto che, ad un dato momento, si sia deciso di metterli. Potrebbe anche trattarsi di un identificativo di una azienda privata che, fuori dalla Repubblica di Venezia, abbia avuto l'esigenza di aggiungere nella scatola, insieme alla bilancia, anche i pesi delle monete veneziane correnti, unitamente ai pesi da altre valute. Non credo che Venezia abbia appaltato a privati il facimento di questi pesi .... Venezia li avrà fatti fare in zecca come avvenuto per altri pesi. saluti luciano
    1 punto
  44. Grazie come sempre @PostOffice! Purtroppo non ho accesso ai libri, per un bel po sarò costretto lontano dai testi e da gran parte del materiale.. Il fatto che manchi l’indirizzo a mio avviso non è un segnale che non ha viaggiato.. mio nonno mi diceva che un tempo nei paesi bastava nome e cognome, soprattutto se di personaggi un po’ in vista, e il materiale arrivava comunque. Io su questo ho conferma di molto materiale indirizzato al professore, al farmacista, di un certo paese e recapitato regolarmente. Le prime lettere che mio nonno mi faceva spedire da bambino in alcuni casi ricordo non mi faceva mettere indirizzo, di proposito.. qui siamo a squinzano, ed è indirizzata a un maggiore (forse sempre Giannuzzi? Lo avevamo trovato su cartoline di altre discussioni). Figurati il postino se non trova il modo di recapitargliela.. la penna che cancella il nome e’ sicuramente successiva, a mio avviso Che ne pensi?
    1 punto
  45. un po' sottopeso, comunque vedendo le ultime foto non escluderei una fusione....
    1 punto
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