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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/01/25 in tutte le aree
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Cari tutti e tutte, anche quest'anno accademico nell'ambito delle lezioni del corso do "Storia delle monete medievali e moderne" si terrà un seminario di approfondimento su uno dei temi trattati. In questo caso la lezione seminariale sarà tenuta il prossimo venerdì 4 aprile dalla Professoressa Vittoria Camelliti dell'Università degli Studi di Udine, con un contributo dal titolo: I segni dell'identità civica. Monete e altri 'media' nella comunicazione politica della città medievale. Trovate i dettagli di luogo ed orari nella locandina allegata. Sperando che l'argomento susciti il vostro interesse, e di incontravi presto in questa o altre occasioni, un saluto cordiale, MB3 punti
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Innocenzo XI (1676-1689) Medaglia A VIII Alleanza contro i Turchi - Opus: G. Hamerani - Bartolotti E684 - AG (g 22,52 - Ø 37 mm) Coniati appena 241 esemplari in argento. Bell’esemplare con patina di antico medagliere. Le lunghe e difficili trattative per la formazione di una lega antiturca terminarono il 6 marzo 1684 con la sottoscrizione da parte della Repubblica di Venezia del Trattato di Alleanza cui avevano già aderito altre due potenze. ex Nomisma 1347/2022 ex Titano 638/1993. « Starà in eterno ». Si legge nell' Ecclesiastico, cap. XL. vers. 12: Fides in saeculum stabit. « La fede starà in eterno ». La Religione porta colla mano destra la croce patriarcale, e colla sinistra le chiavi. A destra, un fanciullo alato sorregge un tempio, un altro fanciullo tiene la Tiara. Si crede che questa medaglia sia stata battuta all'occasione dell'eresia di Molinos.3 punti
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In realtà non posseggo il 2 pfennig di Danzica! è sempre quella!2 punti
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Oggi l'Acquario marino di Trieste è stato trasformato in un ristorante di pesce freschissimo. Oltre ad aver creato e collocato un' "insegna" sul portone l'ideatore si è prodigato anche nella creazione di un sito https://malcosushi.tilda.ws/?fbclid=IwY2xjawJY5bpleHRuA2FlbQIxMAABHdjRHfEvF_DZiahsIrC4cnvyNDMns8ufHY4oR1-O0-PxkX1IEUvhR1AwCg_aem_dcvMZI1r7RVZLjCUO4DLvA2 punti
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Distinguo assolutamente pertinente Monbalda. E‘ questo il punto che mi premeva sollevare: la differenza della zecca come officina monetaria gestita da un potere centrale/statale dove le emissioni delle varie officine sono simili tipologicamente mentre cambia la sigla o il nome della zecca. Per milano le emissioni imperiali e quelle longobarde pur essendo tipologicamente diverse ricadono nella medesima casistica/categorizzazione. Talche‘ parlare di prima moneta aurea milanese puo‘ comprendere i solidi imperiali seguiti dalle flavie longobarde per la città. diversa e‘ invece la connotazione dell‘ambrosino espressione del Comune e quindi repubblica autonoma che si distingue per la peculiarità dei tipi e delle legende staccandosi nettamente dal pattern monetale che caratterizza le emissioni del potere centrale.2 punti
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Rinnovo la domanda formulata dal buon @Anxur. In particolare sarei interessato a sapere se ci sono aggiornamenti nelle foto delle monete, oppure se fondamentalmente son rimaste sempre le stesse. Grazie2 punti
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Salve a tutti. Intanto ringrazio @Parpajola e @italpen per i loro post e per il loro entusiasmo e costanza nel seguire il corso e partecipare ai vari eventi ed attività correlate. E rinnovo anche l'espressione di gratitudine nei confronti della dottoressa Valli e della tirocinante Lisa Gong, che sono state molto disponibili ma anche veramente attente ed accurate affinchè tutto si svolgesse nel migliore dei modi, come sempre direi. Ciò detto, va rimarcata l'assoluta rilevanza del gabinetto numismatico e medagliere del castello sforzesco (dove sono confluite le raccolte sia statali di Brera che dei Musei Civici), che conoscevo ovviamente per letteratura, ma che "toccata con mano" e vista direttamente assume tutta altra luce. Infine, una piccola annotazione personale: se si parla di Milano come zecca, senz'altro valgono tutte le osservazioni di @numa numa; ciò che, a mio avviso, caratterizza in modo diverso l'ambrosino d'oro dalle coniazioni milanesi auree precedenti è piuttosto il fatto che in questo caso l'autorità emittente si può considerare la civitas o governo comunale stessa (vedi infatti poi la politica monetaria di Enrico VII anche nei confronti dei monetieri milanesi dall'estate 1311) e non un potere sovrano o statuale più ampio che dispone di diverse zecche / officine per la propria produzione monetale. E ciò influenza profondamente e ovviamente anche le scelte dei tipi monetali, che difatti nel caso dell'ambrosino sono unici e caratteristici di Milano comunale/medievale e non di altre realtà coeve. Con un post successivo nel thread sulle lezioni vi segnalerò anche un interessante seminario su queste tematiche con l'itervento della professoressa Camelliti che si svolgerà nell'ambito del corso questo venerdì 4 aprile. Un caro saluto MB2 punti
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Curioso riconoscere una donna dalle unghie.. ma effettivamente tutte le sue foto sono così. Da un rapido check sui suoi annunci, è lei 🤣1 punto
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Mi mancava e l'ho preso al volo anch'io,il MIR Milano intendo. L'unica pecca,per me, tutta la collana è verde questo marrone. Non è brutto è anche meglio ma stona con gli altri..........1 punto
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Buon giorno Mi sono collegato alla pagina del sito dedicata ai cataloghi e mi sono ritrovato un minaccioso annuncio del centro antipornografi Ho paura che mi abbiano intercettato tramite l'IP. Secondo voi devo affidarmi ad un legale? Si va nel penale?1 punto
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salve,forse sono stato frainteso,non sindacavo la buona fede,ma a fronte di un certificato ci vogliono argomenti forti per eventualmente contestarlo e chi meglio di una parte terza con in mano la moneta.comunque mi voglio sbilanciare attirandomi le ire di qualcuno; fondi ed etnico strano,testa dell'aquila che assomiglia ad una gazza,patina boh.forse l' incisore quel giorno aveva dormito male😀1 punto
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È stata ampliata tutta la parte viscontea e degli Sforza con inserimenti di nuove varianti entrando più nel dettaglio della catalogazione. Un buon numero di altri esemplari le foto delle monete sono state migliorate con esemplari meglio conservati.1 punto
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in teoria il peso dovrebbe essere leggerissimamente meno (i documenti dicono 5 trappesi quindi 4,40789g), quindi può essere tranquillamente un peso ottenuto pesando l'esemplare anche perché i cataloghi dicono 4,4 non 4,44 la moneta è buona e di bella conservazione, l'esemplare presenta minimi difetti di coniazione (piccoli eccessi di metallo in giro) al rovescio riguardo il bordo, in realtà il taglio a foglie è difficilissimo che sia ben netto quindi potrebbe anche essere okay, ma ovviamente per avere la certezza che non provenga da montatura va vista in mano1 punto
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Ho un paio di patacchine di queste ahahaah Ne ho letto la storia ed è interessantissima e intricata. Che usanze (e pretese degli imperatori).1 punto
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Ciao Per me No, lasciala cosí, anche perché é sempre del 26, anche se é in uno stato basso di conservazione. Sí perché scava in profonditá. Se " infilzi " infatti lo stuzzicadenti e lo stesso si affossa in una depressione, é quello.1 punto
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@Massimiliano Tiburzi @Alan Sinclair @caravelle82 aggiornamento intermedio e domanda: al momento la signorina moneta di cui sopra è stata semplicemente immersa in sapone neutro per 30 ore aggiuntive, risciacquata e pulita con gomma. secondo voi vale la pena proseguire con trattamento più "aggressivo" tipo con Smac? o meglio proseguire con quello che sto applicando più soft? inserisco sotto foto del risultato per ora ottenuto + confronto stato iniziale-attuale1 punto
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Hai già controllato su forgerynetwork? a me non piace molto ….1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi vi mostro un'altra moneta con Abgaro X e Gordiano III. Questa volta compaiono solo, su D e R, i ritratti dei due sovrani. Quello di Gordiano presenta la scritta:..ΤΟΚ Κ ΜΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟC CΕΒ. Al rovescio, Abgaro indossa un alto copricapo di foggia orientale. La scritta è: ΑΒΓΑΡΟC ΒΑCΙΛ(Ε).. La moneta pesa 9,83 g. e misura 24 mm. La zecca è Edessa in Mesopotamia.1 punto
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ah sì, una cosa di una gravità inaudita...ti faremo una class action1 punto
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Ciao @Erick Morman , dal libro "Legio" della rivista militare , Quaderno 1992 , una breve storia , come di altre Legioni , della Legione VI Ferrata che prese parte alla spedizione di Lucio Vero in Persia , probabilmente distintasi per qualche azione militare , ricevendo quindi una citazione militare ufficiale nel Denario . Copertina del libro1 punto
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Anche per questa discussione sono passati 5 anni... 687 interventi e più di 37.000 letture sono un bel risultato. Anche in questo caso ringrazio tutti coloro che hanno partecipato scrivendo o leggendo. Per festeggiare il lustro, visto che poco sopra c'è la sua biografia, ho pensato di mostrare un pezzo della collezione del Dr. Max Doblinger. Contea del Tirolo, zecca di Merano, Mainardo II, kreuzer o grosso tirolino, 1,50 g, Rizzolli M112, ex collezione Dr. M. Doblinger. Arka # slow numismatics1 punto
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Nomos AG > Auction 35 Auction date: 5 April 2025 Lot number: 286 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: THESSALY. Larissa. Circa 420-400 BC. Drachm (Silver, 20 mm, 5.99 g, 6 h). Thessalos, nude except for petasos and cloak tied at his neck, holding band across the horns of a bull leaping to left. Rev. ΛΑΡΙ/ΣΑΙΑ (Σ retrograde) Horse leaping to right, trailing reins; all within incuse square. BCD Thessaly II 175. HGC 5, 420. Lorber, Thessalian 52. Exceptional for issue; fine style. Obverse struck slightly off-center, otherwise, extremely fine. Estimate: 1250 CHF ILLUSTRAZIONE: Ercole e il Toro di Creta (Minotauro) su una metopa del tempio di Zeus ad Olimpia intorno al 460 a.C.1 punto
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Per invogliare i più pigri diamo una motivazione in più per essere presenti. Tra le varie monete che si potranno vedere ci sarà anche questa piccola moneta, sia di nominale che di diametro, ma della più grande rarità, coniata solo nell'anno 1621 in 65.040 esemplari come riportato nel volume del Argelati. Manca nelle più importanti catalogazioni e presente solo dalla prima edizione del MIR Milano compilato da A. Toffanin (che ne scoprì l'esistenza nel 2007) ed edito da A. Varesi. La moneta è il sesino1 punto
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Se è proveniente da montatura lo stato di conservazione è pesantemente inficiato. Se sei interessato devi farti mandare più foto. Magari la moneta è a posto; devi esserne certo se vuoi comprare una moneta piuttosto che gioielleria. La fretta non aiuta mai in numismatica. Buona giornata1 punto
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Effettivamente rileggendo il Post di @italpen il senso sembrerebbe essere quello di puntualizzare sull'esistenza di una moneta aurea per Milano in quanto città e non sull' esistenza di una moneta riportante il nome della città per esteso. In questo caso la questione non si porrebbe poiché Milano è sicuramente una città che ha espresso il proprio nome in modo costante e coerente , probabilmente fin dall' epoca Celtica. Tuttavia avendo proprio la moneta citata da @italpen il nome di Mediolanum per esteso , ho presupposto che il riferimento fosse proprio alla prima moneta d'oro con tale caratteristica per la città meneghina.1 punto
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Solito indugiar d'inetto comandante Buona notte Valerio1 punto
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Perche‘ farebbe una differenza se il nome di zecca fosse riportato per esteso oppure solamente come M‘D come nel caso del solido di Onorio di inizio V secolo? l‘assunto e‘ che la citta‘ fosse gia‘ nota come Mediolanum all‘epoca ( e lo era) e che battesse moneta - sia nel V secolo e sia tre secoli piu‘ tardi alla fine dell‘ottavo. Questi i due assunti di base. Se poi Mediolanum venisse riportato per esteso, per crasi, per iniziali MD e anche solo M ( o anche - al limite - senza alcuna indicazione ma si sapesse con certezza che quella fosse per altri elementi la zecca) non rileva ai fini del ragionamento che voleva essere una riflessione sulla cesura ( convenzionale e artificiale) introdotta dagli storici per distinguere il l’epoca antica da quella moderna ma la città e‘ rimasta la stessa, il suo none il medesimo, la popolazione non e‘ mutata, i discendenti delle genti di prima abitano la città , addirittura la metrologia delle sue monete e‘ rimasta identica. E‘ cambiato solo il governo della città con un nuovo potere/governo che ha sostituito il precedente. O sbaglio a ragionare cosi?1 punto
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Ciao, visto il peso e quanto comunicano le immagini si tratta di un denario suberato. Cioè di un falso coevo agli esemplari autentici. L'anima è in bronzo o rame ( il verde in superficie e da attribuire proprio a tali metalli che reagendo a vari fattori affiorano facendo saltare il rivestimento) e l'esterno ricoperto da uno strato più o meno spesso di argento. Pur essendo un falso per me ha la stessa valenza di una moneta autentica perché sicuramente avrà circolato e svolto la sua funzione. In più c'è la certezza che sia stato prodotto sicuramente all'epoca di Cesare, cosa non da poco. Bel pezzo di Storia 🙂. ANTONIO1 punto
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Osservazione interessante dato che la città non ha in fondo cambiato nome: sarebbe corretto considerare le prime monete d‘oro i solidi del tardo-impero piuttosto che i tremissi longobardi di appena qualche secolo piu‘ tardi ? In fondo la mediolanum del periodo romano era una zecca dell‘impero come la mediolanum longobarda era una zecca del sistema economico e politico longobardo. sappiamo bene che la cesura storica definita dagli storici come la fine dell’eta antica con la dissoluzione dell‘impero romano e‘ appunto una convenzione degli studiosi.1 punto
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uhm... tipo il famoso tomo di Collodi? Se ricordo bene, si parlava anche lì di una truffa basata su promesse finanziarie esagerate ed inverosimili. Adesso un attimo che lo cerco ... Trovato! Era stato turlupinato un certo "Pinocchio" - che si ricorda essere molto fiero di se, ma anche ingenuo - il quale perse tutto il suo oro. Non si trattava all'epoca di uno schema Ponzi, ma di un "albero degli zecchini d'oro" 😁 Credo che almeno QUESTA educazione finanziaria ce la abbiano letta prima di andare a dormire, o no? Njk1 punto
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In realtà la novità proposta oggi da Varesi è l'accoppiata volume I (del 2014) + volume II (del 2024) e cioè "MIR Milano 2^ ed + Mediolanvm", al prezzo ribassato di 180 € anzichè 240 €. E' vero infatti che la 2^ edizione del MIR Milano è uscita da poco, ma sono ormai 4 mesi che è in commercio (ed io l'ho acquistata subito all'ultimo Convegno di Verona).1 punto
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Si confermo antoniniano di Aureliano ma non riesco a capire per quale zecca, lettera in esergo al rovescio.1 punto
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Al nome di Valeriano I, 2 notevoli esemplari in AE : il 1^ un raro ed interessante medaglione da Pergamo di Misia, il 2^ da Hierapolis di Frigia . Saranno entrambi il 2 Aprile in vendita Rex 20, rispettivamente ai nn. 479 e 488 .1 punto
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Salve, per chi fosse interessato a seguire il nuovo corso (anche qualche parte) in presenza segnalo che da questa settimana cominciano a pieno ritmo le lezioni, con il seguente orario: mercoledì alle 16.30 in aula M205 (Santa Sofia), giovedì alle 14.30 in aula 515 (Festa del Perdono) e venerdì alle 12.30 in aula 3 in via Sant'Antonio 5 (ingresso a fianco della chiesa lato chiostro) . Qui trovate il programma di massima dei 3 moduli (aprendo la finestra "edizione unica": https://www.unimi.it/it/corsi/insegnamenti-dei-corsi-di-laurea/2025/storia-delle-monete-medievali-e-moderne In seguito ad accordi ancora in corso di definizione, durante il corso sono previste anche visite a collezioni museali e biblioteche specialistiche. A seconda del numero dei partecipanti, inoltre, potranno essere organizzati seminari ed alcune esercitazioni pratiche. Un saluto cordiale, MB1 punto
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Sarebbe molto utile una presentazione dei punti di forza e dei caratteri originali del volume, rispetto alla prima edizione e alla bibliografia meno recente. Apporta novità alle cronologie e alla seriazione delle monete? Buona giornata a tutti.1 punto
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Salve, colgo l'occasione per segnalare che nell'ambito del suddetto corso, questo giovedì 14 marzo a partire dalle ore 15,00 il Dottor Stefano Locatelli terrà un seminario sul "ritorno all'oro", le prime coniazioni del fiorino e la sua affermazione nella seconda metà del Duecento, che ovviamente come il resto delle lezioni è aperto a tutti gli interessati/le interessate. In attesa di vedervi in questa o nelle prossime occasioni, un caro saluto MB1 punto
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All'inizio la banconota (quella del 1918) trovò una buona accoglienza e circolò largamente, anche perchè con l'inflazione generata dalla guerra aveva ormai un potere d'acquisto limitato (nel 1918 con 25 lire si comprava quello che nel 1915 si poteva acquistare con 10 lire). Ma nel 1923, con l'entrata in circolazione del biglietto di Stato cominciò anche a circolare la voce che questi tagli da 25 lire portassero jella. Una perdita al gioco, un piccolo incidente, un affare andato male....era sempre colpa di quel maledetto biglietto da 25 nel portafoglio <_< Non si sa come sia nata questa diceria, ma si diffuse con grande rapidità e, in ossequio al motto "non è vero ma ci credo", tutti cercavano di sbarazzarsi dei biglietti portandoli in banca per farseli cambiare, fino ad arrivare al punto che era quasi impossibile trovarli in circolazione....molti si rifiutavano addirittura di toccarli A quel punto, preso atto della situazione, non restava che toglierli di mezzo, il che fu fatto alla fine del 1926, con il ritiro e la successiva distruzione sia dei biglietti di Stato che delle banconote. Cosa che oggi ha reso entrambi estremamente rari (da R3 a R5) e molto ricercati sul mercato collezionistico....ma sappiate che li mettetereste in collezione a vostro rischio e pericolo petronius B)1 punto
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La lettera di cambio può anche essere triangolare, quadrangolare, eccetera, cioè può essere ceduta a terzi e da questi ad altri ancora e costituisce quindi la prima forma di circolante in cartamoneta. Il più antico esemplare conosciuto risale al 1155, ed è un documento genovese, ma il suo uso generalizzato è documentato solo a partire dal Trecento; perché prenda piede l’uso della girata a terzi tramite firma bisogna aspettare gli inizi del Quattrocento (il primo esemplare noto è del 1410). Con la lettera di cambio si comincia a speculare in senso finanziario, a comprare denaro con altro denaro, si comincia a “scontare”: se chi è in possesso della lettera ha bisogno di liquidità gliela si compra a un prezzo inferiore, scontato; nasce anche il primo mercato finanziario, la fiera di Besançon, nel 1535, dove si traffica esclusivamente in lettere di cambio. A partire dalla metà del Quattrocento ci sono quindi due tipi di moneta; a quella metallica, coniata dalle zecche in oro, argento e rame, si è affiancata, sia pure in posizione ancora marginale, e diffusa solo nell’ambiente mercantile, la cartamoneta ciao. petronius B)1 punto
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