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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/29/25 in tutte le aree
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Ciao a tutti! Oggi vorrei condividere con voi questo denario d'argento con il ritratto di Giulio Cesare. Sebbene questa versione dell'effigie possa non essere la più elaborata dal punto di vista stilistico, credo che sia una delle più vivide e realistiche tra quelle coniate in suo onore. A differenza di altre emissioni che tendono a enfatizzare tratti idealizzati o stilizzati, questo ritratto sembra quasi una “fotografia” dal vivo di Cesare, catturandone la presenza con una straordinaria immediatezza. Dato che le sculture con il volto di Cesare realizzate in vita sono estremamente rare, questa moneta potrebbe rappresentare una delle migliori testimonianze numismatiche della sua vera fisionomia. Dati numismatici: Emissione: Denario d'argento di Giulio Cesare, coniato a Roma tra gennaio e febbraio del 44 a.C. Magistrato monetale: P. Sepullius Macer Diritto: Testa laureata di Cesare a destra, con una stella a otto raggi dietro; legenda CAESAR•IMP lungo il bordo. Rovescio: Venere Vincitrice in piedi a sinistra, con Vittoria nella mano destra e scettro verticale poggiato su una stella nella sinistra; legenda P•SEPVLLIVS a destra e MACER a sinistra. Riferimenti catalografici: Crawford 480/5b; CRI 106a; Sydenham 1071.7 punti
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Philadelphia, abbiamo un problema... Come facciamo a distinguere le eagles coniate veramente nel 1804 da quelle con la stessa data, coniate però 30 anni dopo? Con i dollari è facile, quelli datati 1804 prima non esistevano, ma le eagles? Per fortuna, è altrettanto facile Basta confrontare la forma del numero 4 della data. Nelle monete coniate nel 1804 il numero 4 ha una linea perpendicolare alla fine della traversa in basso. Questa configurazione è chiamata Crosslet-4 ed è diversa da quella usata per i conii delle monete del 1834, chiamata Plain-4 perché non ha la linea perpendicolare. Beh, non so se sono stato chiaro, ma credo che non ci sia niente di meglio di una foto per fugare ogni dubbio A sinistra un originale del 1804, a destra il riconio del 1834. (foto da usacoinbook) E naturalmente le due monete si distinguono perché quelle del 1804 sono business strike, ovvero coniate per la circolazione, senza particolari accorgimenti riguardo la qualità, mentre quelle del 1834 sono, come abbiamo visto, proof strike, coniate con tondelli e tecniche speciali. Tecniche che la zecca di Philadelphia possedeva anche prima del 1817, anno ufficiale delle prime coniazioni proof, ma che si era scelto di non utilizzare a causa, pare, della relativa grande quantità di tempo necessaria per la produzione di monete di questo tipo. petronius4 punti
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Due ore veramente intense, quelle trascorse ieri al medagliere del Castello Sforzesco, un opportunità unica di vedere, studiare e analizzare monete rarissime. Un ringraziamento alla Professoressa Baldassarri e alla curatrice del medagliere, Dottoressa Valli, per l organizzazione della visita e per aver dato questa opportunità anche a noi studenti "fuori corso" .4 punti
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Ieri mattina, grazie all'organizzazione della Professoressa Baldassarri e alla disponibilità della Dottoressa Valli, abbiamo potuto accedere per la seconda volta nelle sale del Castello Sforzesco per vedere monete del XIII secolo coniate nella zecca di Milano e non solo. Per gli studenti e "fuori corso" è stata un'occasione imperdibile di poter vedere, toccare e pesare le monete presentate nelle lezioni del corso della Professoressa Baldassarri. Si sono potute vedere monete coniate nelle zecche di Firenze, Pisa, Bergamo e anche alcune delle zecche del sud Italia come i tarì ed altre. Fiorini in oro, grossi tornesi e grossi e per mia gioia, e non solo, l'ambrosino in oro della zecca di Milano. Grazie ancora per questa interessante lezione sul "campo".4 punti
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DE GREGE EPICURI Stamattina, grazie alla prof.ssa Monica Baldassarri ed alla dott.ssa Giulia Valli (conservatore del medagliere del Castello Sforzesco) poco meno di dieci studenti ed ex-studenti del corso di Numismatica Medievale hanno potuto accedere al..."sancta sanctorum". E' stata una esercitazione davvero straordinaria. Dopo alcune notizie introduttive, abbiamo potuto esaminare tre maxi-plateaux di monete: il primo di monete genericamente "barbariche", il secondo di ostrogote, il terzo di longobarde. Racconto quel che ricordo, forse con imprecisioni. Il primo gruppo conteneva prevalentemente bronzi imitativi del III e IV secolo: quindi, radiati imitativi e imitative costantiniane; alcune particolarmente ben fatte e di peso insolito. Il secondo plateau conteneva molte monete d'oro e d'argento, a partire da numerosi solidi di Focas, altri solidi a nome di Anastasio (Vittorie di produzione romana), silique e rarissimi quarti di siliqua (alcuni milanesi, con monogramma, n° 35 del primo testo di Arslan). Le monete longobarde riguardavano zecche dell'Italia Settentrionale e Centrale: qui si sono visti soprattutto i vari tremissi con Vittoria frontale (diritto con ritratto stilizzato di Anastasio), monete in Ag molto rare (con stella e altri rovesci), monete in oro "a stella" fra cui una straordinaria di Novate a nome di Desiderio, piccole monete in Ag a nome di Pertarito (scritta PER). Insomma, una mattinata numismatica indimenticabile!3 punti
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Buonasera Stasera mi sento di condividere un acquisto di qualche anno fa ormai che ha dato una svolta alla mia collezione. Il Ducatone con la 'Barcaccia' di Francesco I é forse la moneta più iconica di questa zecca. Al dritto il Busto corazzato del duca volto a sinistra con il particolare di un volto sulla spalla. Al rovescio l'impresa della nave tra i flutti simbolo di un animo che affronta le avversità e che ha fiducia nei propri mezzi....il Crespellani pensa che il vascello sia un omaggio ai galeoni spagnoli ed alla Spagna di cui Francesco era fedele alleato. Il motto in legenda NON ALIO SIDERE significa "non sotto un'altra stella" sempre a rimarcare la fedeltà alla Spagna. Moneta importante in argento di 44 mm di diametro e 31,35 grammi di peso. Un saluto3 punti
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L'El Salvador ha avuto fino a tempi recenti una situazione valutaria decisamente anomala. E' uno dei paesi dell'America centrale o del sud che per vari motivi hanno adottato il dollaro USA come valuta nazionale, ma dal 2021 al febbraio di quest'anno è stato il primo al mondo in cui ha avuto corso legale parallelo anche il bitcoin, in un sistema in cui si potevano pagare debiti e tasse in quello e lo Stato garantiva la conversione immediata in dollari o viceversa. L’introduzione del bitcoin come moneta a corso legale aveva tre obiettivi: ridurre la dipendenza dal dollaro, abbattere i costi delle rimesse (da cui l'economia del paese ha forte dipendenza) eliminando le commissioni degli intermediari tradizionali e attrarre investimenti nel settore cripto. Fra le misure attuate c'era anche l'istallazione di ATM dedicati al prelievo di bitcoin. L'iniziativa è fallita perchè segnata da diversi scandali che hanno comportato un crollo di utilizzatori dal 21% della popolazione nel 2022 all'8,1% nel 2024: i media locali avevano documentato casi di corruzione legati alla duplicazione di utenti per riscuotere più volte un bonus governativo (concesso a chi istallava sul telefono l'apposita applicazione ufficiale di portafoglio elettronico), nonchè violazioni delle normative antiriciclaggio e una falla nel sistema che ha permesso il furto di 840.000 dollari.3 punti
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Cari AMICI, oggi mi piace pubblicare un altro antoniniano della mia collezione a cui sono particolarmente affezionato: un antoniniano di MAGNA URBICA moglie dell'imperatore Carino. Vi è da sottolineare che le tradizionali fonti storiche, con un particolare eccesso di pilotato discredito, hanno diffuso l’immagine dell’imperatore Carino come un uomo che picchiava le donne che si rifiutavano di avere con lui rapporti sessuali così come l’immagine di un uomo con molte mogli che poi ripudiava, l’immagine di un uomo che frequentava numerose amanti. Non vi sono tangibili conferme in tal senso considerato che l’unica donna con la quale Carino avrebbe avuto un legame matrimoniale sarebbe stata Magna Urbica che è l’unica donna commemorata sulle monete. La moneta di questa Augusta è classificata con un grado di rarità R2 e difficilmente si trova nelle aste .............spero vi piaccia !!! Mario2 punti
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Buonasera a tutti, chiamo in soccorso l'amico Sergio @motoreavapore Lui è un grande studioso delle Medaglie di Gaeta. Saluti Alberto2 punti
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Il grande Pdor, figlio di Kmer della tribù di Instar della terra desolata del Sknir, uno degli ultimi sette saggi! Purvurur, Garen, Pastararin, Giugiar, Taram, Fusciusc e Tarin He!2 punti
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È stata una emozione poter tenere tra le mani uno dei pochissimi esemplari conosciuti dell ambrosino d oro di Milano, coniato in periodo comunale, la prima moneta d oro x Milano. Lo stesso esemplare fotografato nel MIR Milano.2 punti
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Ne approfitto della discussione per condividere questo video visto qualche tempo fa, a mio giudizio molto interessante, sulla reale sembianza di Giulio Cesare:2 punti
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Ritornando sull'argomento, semplificando in modo estremo, è come se ci fossero stati due livelli di circolazione: quello della moneta piccola che, nel prosieguo degli anni, assume quasi un valore fiduciario legato al suo nominale, pur conservando per secoli un contenuto sempre minore di metallo prezioso, anche collegato ad un trend inflazionistico costante, e quello della moneta grossa, la cui impronta per l'identificazione dell'emittente costituiva una garanzia (ducato e grosso veneziani, fiorino di Firenze, ecc.), paragonabile ad una sorta di moneta merce, il cui rapporto rispetto alla moneta piccola variava sulla base della quotazione internazionale del metallo (oro o argento) e del variabile rapporto di valore oro/argento nell'ambito delle monete argentee ed auree. Per quanto riguarda i metalli preziosi, questi erano disponibili in quantità limitate, la cui scarsità nel tempo aveva limitato anche la crescita economica e gli scambi internazionali, questo fattore aveva poi stimolato l'elaborazione di strumenti finanziari atti a superare la scarsità di metalli preziosi. Allo stesso modo, la scarsità di metalli, a livello locale, aveva contribuito a spingere i governi locali alla soddisfazione precipua della domanda di moneta, portando all'emissione di numerario piccolo sempre più svilito e con un rapporto sempre più svalutato rispetto alla moneta grossa. A questo punto si potrebbe parlare di una sorta di circolazione fiduciaria della moneta piccola, alla quale era sul mercato locale veniva riconosciuto un valore reale superiore a quello effettivo legato al contenuto di metallo, che invece si rifletteva nel suo rapporto con la moneta grossa. Come evidenziato in uno degli articoli esposti in precedenza, lo scopo dei governi locali era il mantenimento della pace sociale attraverso il supporto del valore reale dei salari corrisposti in moneta piccola. In poche parole, quello che contava veramente era che l'emolumento fosse sufficiente a soddisfare le necessità primarie della famiglia del salariato e del piccolo artigiano. Alla fine, si può affermare che i governi cittadini dell'Italia del basso medioevo avevano adottato empiricamente, più o meno consapevolmente, alcune delle leggi economiche che saranno compiutamente teorizzate nei secoli a venire. Saluti Federico2 punti
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Qualcuno in precedenti post chiedeva come era la location di Pistoia, in questo video si vede bene l’ampiezza della stessa e la sua grande fruibilità dove secondo me il punto di forza e’ la condivisione dell’ambito commerciale con quello culturale in un unico spazio.2 punti
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Ringrazio @gpittini e @Parpajola per l'entusiasmo e per le belle parole riservate all'iniziativa: senz'altro è stata l'occasione per poter vedere direttamente diverse monete, tra cui alcune emissioni molto rare e interessanti che anche io maneggiavo per le prime volte. In sostanza abbiamo potuto le cosiddette emissioni "barbariche" della collezione Leuthold (1 vassoio) e buona parte delle monete ostrogote e longobarde studiate e pubblicate nell'ancora fondamentale volume di Arslan dedicato alle raccolte civiche milanesi (2 vassoi; delle emissioni longobarde solo della parte settentrionale del Regnum, tra cui appunto le monete di Desiderio per Castel Novate). Devo dire che eravamo tutti così presi dall'osservazione delle monete, che siamo arrivati ben oltre l'orario solito di fine lezione (e qualcuno senza pranzo!) senza neppure accorgersi. Ma la prossima settimana sentirò anche il feedback degli studenti, che non avevano mai avuto prima dimestichezza con le monete, a differenza dei collezionisti e altri appassionati che frequentano il corso. Per tutto questo va ringraziata soprattutto la dottoressa Giulia Valli, conservatore del "Gabinetto numismatico e Medagliere" dei Musei Civici di Castello Sforzesco (e alla sua collaboratrice del servizio civile), che ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità la mia proposta di fare anche delle lezioni di taglio più "laboratoriale", facendo vedere agli studenti direttamente le monete tra quelle presenti nelle collezioni del Gabinetto numismatico. A lei e ai suoi predecessori, che hanno ordinato e conservato i materiali in modo davvero encomiabile, devono andare i ringraziamenti non soltanto miei e degli studenti del corso, ma anche di tutti i cittadini e degli studiosi che con le dovute garanzie e accortezze necessarie, come avvenuto in questo caso, possono avervi accesso. Buon fine settimana e alla prossima, MB2 punti
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Avendo iniziato ha seguire il corso della Prof.ssa Baldassarri devo dire che la lezione di oggi è stata veramente impagabile. L'opportunità che gli studenti oggi hanno avuto, quella di potersi esercitare su monete che è difficilissimo vedere, lo si deve alla Professoressa che è riuscita a coinvolgere la Dottoressa Valli che ha messo a disposizione una sala del Castello e i tre vassoi contenti monete tremendamente interessanti.2 punti
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Importante rinvenimento in Inghilterra riguardante il celtismo insulare : https://stilearte.it/archeologia-straordinaria-scoperta-cerca-nei-campi-e-si-imbatte-in-800-oggetti-del-i-secolo-sepolti-in-un-fosso-fu-un-sacrificio-rituale-di-2000-anni-fa-perche-un-insieme-di-eleganti-calderoni-cel/1 punto
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Salve a tutti, sono nuova ed inesperta. Ho trovato una scatola di gettoni telefonici, li ho catalogati per data e per conio. Penso che non ci sia nulla di valore, però se qualcuno mi può dare una mano, allego l'elenco dei miei gettoni. Se potete segnalarmi eventuali gettoni da prendere in considerazione. La seconda domanda è : cosa ci faccio ? Eventualmente dove li posso portare? Io vivo a Roma. Vi ringrazio in anticipo Elisabetta elenco gettoni telefonici ECORTINI.pdf1 punto
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sono i nuovi francobolli senza valore stampato e senza filigrana, anche se vedo che c'è diverso "filo" la tua assenza è sicuramente capibile, buon ritorno e soprattutto tanti auguri di cuore1 punto
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Spesso le monete bizantine sono ostiche da leggersi quando non in buona conservazione, soprattutto da Eraclio in poi. Ma in questo caso i leggebenissimo la parte destra per la legenda ed è evidente che è corta e non può essere di Giustiniano. Seguo i listini di moltissime case d'asta, grazie ai quali costruisco i miei data-base di immagini e dimensioni, e mi sto rendendo conto che nelle descrizioni delle monete purtroppo c'è una crescente superficialità.1 punto
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Di nulla, comunque non sono 'fuori corso', lo sono state sino all'agosto del 2004, anche se non circolanti erano ancora scambiabili presso la Central Bank of Kuwait, dopo quella data sono diventate 'prescritte'.1 punto
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Io ho trovato delle notizie sul libretto del Papadopoli, Le monete Anonime di Venezia, da pagina 22 a pagina 26. Ma preferisco avere un parere da chi ne sa più di me, potrei sbagliarmi.1 punto
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Buonasera a tutti, grazie @joannes carolusper il tuo apprezzamento e complimenti per i tuoi esemplari. Anche a me mancano, tu a quanto vedo sei molto più avanti di me. Belle monettine. Saluti Alberto1 punto
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Salve,posti comunque anche l altro lato, quello che per lei magari è insignificante potrebbe aiutare l identificazione 🙂1 punto
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Comunque sia venerdi ho chiamato per sapere che fine hanno fatto le monete olimpiche del 2024, mi hanno risposto che sperano di riuscire a spedirle entro metà aprile.😓1 punto
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Bella moneta, complimenti! Ora il pezzo grosso sarà procurare il figlio Nigriniano, ma con un pò di pazienza e soldi, riuscirai..1 punto
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Questi erano i biglietti di scena effettivamente utilizzati da Joker nel Batman del 1989, non so chi c'è raffigurato al centro, somiglia a Salmon Chase, Presidente della Corte Suprema US nella seconda metà dell'ottocento e raffigurato nelle banconote da 10.000 dollari del 1928, ma non ne sono sicuro. Si notano gli stessi biglietti in una scena Successivamente il film venivano venduti come gadget quelli con la sua faccia, ma non usati nel film. (in basso a dx: series 1989) Stessa cosa per Il cavaliere oscuro del 2008 Quelli di scena postati in precedenza E quelli messi in vendita come gadget dopo l'uscita del film. (in basso a dx: series 2009) Naturalmente banconote fantasy con raffigurato Joker ne hanno prodotti molti altri tipi non strettamente legati ai due film.1 punto
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I sali, presto! 😱 Che moneta magnifica Gallo, l’avevo già vista in altri lidi e già li avevo avuto un mancamento. Grazie per averla postata anche qui! La moneta è importante e la conservazione per la tipologia si colloca nella fascia alta a mio parere. Hai raggiunto un gran traguardo. Complimenti! N.1 punto
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Ciao e buon pomeriggio a tutti. Mi permetto di condividere la mia unica moneta del Regno di Napoli che appartiene proprio a Carlo ll. Si tratta di un Carlino o 10 grana in argento con leone del 1686 che ha evidentemente circolato ma le sue condizioni generali sembrano abbastanza buone. Regalo di una zia paterna insieme ad alcune monete del Regno d'Italia diversi anni fa. I miei interessi numismatici riguardano la monetazione romana imperiale ma quando posso seguo questa sezione ammirando le bellissime monete postate a corredo delle sempre interessanti discussioni. Complimenti a tutti e scusate per l'intromissione e la breve divagazione, grazie 🙂. ANTONIO1 punto
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Questa cartolina illustrata del grande pubblicitario, illustratore e pittore francese, Achille Mauzan (questo l'ho trovato facile), è partita da Catania il 12 febbraio 1917 per arrivare a Donnafugata il 14 febbraio 1917. Destinatario il visconte Gaetano Lestrade. Che bello quando i timbri son chiari! Il mittente chi è? Sembra lo stesso cognome del destinatario. E non vedo nessun messaggio, nemmeno dei saluti. Che ne pensate? Qualche idea? Grazie ragazzi.1 punto
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La Manus Dei è presente anche sul raro solido della zecca di Roma per l'incoronazione di Valentiniano III (RIC X, 2001 e 2002). Va notato come sul rovescio sono rappresentati Teodosio II, imperatore d'Oriente, e Valentiniano III, imperatore d'Occidente, ma solo quest'ultimo è incoronato dalla Mano di Dio. Inoltre la Manus Dei incorona anche i busti sui solidi delle Auguste, come Galla Placidia, Pulcheria, Licinia Eudoxia e altre. Arka # slow numismatics1 punto
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Buongiorno Io colleziono solo la zecca modenese e in questi 10 anni di collezione dedicata è il primo che vedo in mano e che ho avuto modo di poter comprare....almeno un R3 a mio modo di vedere con tendenze all'R4😊 Ho avuto modo di vedere altre foto online dei denari e tutti riportano il bisante mentre i bolognini han la croce....direi che è una proprio una caratteristica di questa emissione. Saluti Marco1 punto
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1938 MILANO SAN CARLO BORROMEO 400 ANNI DALLA NASCITA Autore: EGIDIO BONINSEGNA, TOSINI inc. - stab. LORIOLI FRATELLI1 punto
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Mi sembra di stile troppo elevato per essere una imitazione, anche la legenda è scritta perfettamente e con lettere più belle delle monete coeve. Solitamente le imitazioni sono fatte da illetterati per illetterati, spesso contengono caratteri inventati, scritte senza senso ecc (esempi in foto). Magari l'utente potrebbe postare foto più nitide più una foto del bordo. Eventualmente testare se con l'acetone va via eventuale vernice1 punto
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buona sera, tutto può essere ma non avrebbe senso fare una copia diversa dall originale.poi bisognerebbe fare un confronto con altro uguale.per quello che si vede in foto la patina è compatibile ma sappiamo che non è dirimente.per me il ritorno economico non vale la candela.mia opinione saluti1 punto
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Credo si tratti di una moneta di siracusa di Gerone II. Attendi pareri più autorevoli.1 punto
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MONETA IN ORO TIPO/SERIE ARATRICE Prefazione In questo articolo, ti parlerò del tipo di moneta in oro chiamato Aratrice, partendo dai primi progetti dell'anno 1903 fino ad arrivare alle serie per numismatici 1926-1927, tutti gli avvenimenti riportati sono in ordine cronologico. Nella parte finale troverai i link ai cataloghi, i realizzi delle aste aggiornati al 2024, qualche esemplare in materiale strano e qualche falso. Come poi capirai con la lettura , la serie Aratrice ha quattro papà : il Cav Johnson titolare della ditta johnson medaglie Milano, che ha dato il via alla nuovo modo di concepire le monete soprattutto da un punto di vista artistico, il Re, che insediatosi il 29 luglio 1900 ha subito capito che la zecca versava in pessime condizioni, e lo stile delle attuali monete era ormai superato, Egidio Boninsegna autore di tutti i modelli e il Ministro del Tesoro che concesse in via eccezionale, viste le carenza della zecca di Roma, di usare gli stabilimenti Johnson in Milano come succursale ufficiale, per la realizzazione dei primi progetti. La triste contingenza della morte di Speranza nel 1903 , incisore capo che reggeva da solo con le sue abilità la zecca, ma di vedute molto antiche e non compatibili (lui e il Re, litigarono alla presa fotografica per i tipi monetali aquila araldica) con la voglia di rinnovamento dei tipi monetali del Re, aprì il via ad un forte cambiamento. N.B. Se non si aprono i link con la scritta "qui" , fai click col tasto destro del mouse e premi "apri link in un altra scheda" CAPITOLO 1 -LA GENESI- Nella primavera del 1902 , la Società Italiana per l’arte bandì un concorso intitolato “Modelli per conii della nuova monetazione italiana” dove valorosi artisti erano chiamati a proporre e produrre nuovi modelli per le future monete. Boninsegna , fu uno dei due concorrenti del concorso che vinse il primo premio, e che in passato si formò presso lo stabilimento Johnson di Milano, ed ebbe la fortuna di vedere i suoi modelli su carta trasformati in monete reali grazie allo stabilimento Johnson. Lo stabilimento Johnson di Federico johnson a Milano, all'epoca primo in Italia per la fabbricazione di monete e medaglie, si occupò della effettiva coniazione , grazie al capo incisore della ditta johnson -Cappuccio-, maestro del bulino quasi alla pari di Speranza, e successivamente solo per i tipi in bronzo da 2 centesimi si pensò ad una coniazione in larga scala così da poterli regalare in “elegante astuccio” al Re, a tutti i Ministri, a tutti i Senatori, e alle alte cariche dello stato. Come già detto in altre occasioni Federico Johnson ambiva a diventare una succursale ufficiale della zecca di Roma, visti i suoi moderni macchinari e lo stato di incuria in cui versava la zecca di Roma nei primi del 900, prima della riforma, e finalmente ci riuscì, infatti per realizzare le monete da regalare fu autorizzato proprio dal Ministero del Tesoro Bisogna sottolineare che il concorso non era ufficiale ed è rimasto una semplice “prova di stile” per far vedere il talento degli artisti e soprattutto la capacità produttiva e realizzativa dello Stabilimento Johnson. Quindi riassumendo, nello stabilimento Johnson, sono stati coniati in semplice copia tutti i modelli vincitori del concorso , e successivamente inseriti dal RE nel Corpus nummorum, ma in larga scala solo la moneta in bronzo da 2 centesimi. Di seguito l’immagine della moneta da 100 lire 1903 progetto Johnson QUI Di seguito l’immagine della moneta da 20 lire 1903 progetto Johnson QUI Come si può notare dalle immagini l’esecuzione tecnica è abbastanza buona, ma come problema principale ci sono i rilievi troppo bassi e le figure del rovescio non esprimono movimento. L’iniziativa del Cav. Johnson ha mostrato che si può modificare i tipi attuali (aquila araldica) di moneta, ritenuti statici e di ispirazione tedesca, ma bisogna ripensare e riorganizzare tutto l’ordinamento della zecca oltre che comprare nuovi macchinari. In seguito a questo incipit, il Re si adoperò in tale direzione e nei successivi anni proclamò la Reale commissione monetaria, cambiò la sede della zecca, incaricò un nuovo direttore e comprò nuovi e moderni macchinari e riorganizzò tutte le procedure interne. Nella seduta del 8 maggio 1906 la neonata commissione stabilì che si dovevano rinnovare tutti i tipi monetali partendo dall’oro, e assegno questo metallo (tramite sorteggio) a Boninsegna artista che si era già distinto con i progetti Johnson. Tra gli 11 punti che la commissione aveva imposto agli artisti si trovano le indicazioni delle figure del Dritto e del Rovescio DRITTO: dovrà contenere l’effige del Re con la testa o la parte del busto a piacimento dell’artista e la legenda VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA ROVESCIO: dovrà essere rappresentata una personificazione dell’Italia con anno e valore del taglio Nella seduta del 31 dicembre 1906 furono presentati alla commissione i bronzi dei modelli per le monete in oro . Il Boninsegna presentò tre modelli per il dritto e quattro per il rovescio. Visti i precedenti ,le fusioni di gesso dei modelli in bronzo e le riduzioni in acciaio furono eseguite sempre nello stabilimento Johnson di Milano Con i coni e matrici derivate dalle riduzioni in acciaio si ottennero dei pezzi di prova (CORPUS 16-17-18-19-23) Grazie a questa serie di migliorie a partire dal 1910-1911 l’Italia iniziò a coniare le monete più belle del mondo. ecco i modelli Boninsegna Di seguito il 100 lire quadriga 1906 QUI Di seguito il 100 lire Italia seduta 1906 QUI Di seguito il 50 lire donna con aratro 1906 QUI Di seguito il 20 lire ape 1906 QUI Di seguito il 20 lire donna turrita e buoi 1906i QUI Nei primi mesi del 1907 i modelli , nello stabilimento Johnson, vennere ridotti in acciao alle dimensioni delle monete normali, per poi ricavarne delle PROVE. Ecco le immagini delle monete 100 lire aratrice 1907 (oro-metallo dorato-argento-stagno) QUI 100 lire aratrice 1907 seconda prova (differenze sulla mano) QUI 50 LIRE donna sdraiata 1907 QUI 20 lire aratrice 1907 QUI Per qualche strano motivo che con le mie ricerche attuali non sono riuscito a capire, non esiste la moneta definita “aratrice” da 50 lire del 1907, ma come risulta evidente dalla tavola VIII N°1 de” progetti e le prove del regno dìItalia” la moneta presenta il rovescio “Italia seduta” QUI come nei tipi del 100 lire progetto 1906, mentre esiste una lamina datata 1906 con la figura “aratrice” QUI. Da notare che il Lanfranco nel suo libro poi ripreso da Rassegna Numismatica sbaglia la descrizione di detta moneta con la dicitura solita “come la precedente” riferendosi alla 100 lire modello “aratrice” ma allegando la foto del modello “Italia seduta”, fatto veramente strano. Nelle sedute comprese tra il 24 giugno e il 7 luglio 1907, vengono esaminati i campioni dei progetti datati 1907 (vedi sopra) . Per quanto riguarda i progetti in oro presentati dal Boninsegna viene scelto il tipo “Italia Aratrice” per il rovescio e per il dritto il ritratto del Re in uniforme per le monete da 100 e 50 lire, mentre per il taglio da 20 e 10 lire , la testa col collo nudo. Anche il Bollettino di numismatica 1907 A.V-n°5 ne dà notizia, complimentandosi col “giovane artista Boninsegna" e terminando con “la nuova moneta sarà presto coniata”. Nonostante la scelta del soggetto Aratrice del rovescio fu accettata, furono proposte all’artista numerose modifiche al soggetto da parte della commissione. Forse perchè il Boninsegna ancora giovane e arrendevole non tenne il punto sulle sue creazioni , fu quello che subì più cambiamenti rispetto al modello originale, ma fu anche quello tra tutti gli artisti dei vari metalli, che alla fine consegnò un lavoro artisticamente più pregevole. Il 17 luglio 1908 infatti, il Presidente della commissione nonché ministro del Tesoro Carcano, e il Prof. Trentacoste danno mandato al Prof. Boninsegna di rimodellare il tipo della moneta in oro. Nel 1908 compare una misteriosa prova in bronzo coniata dal Boninsegna in Milano di conio ancora diverso rispetto alle precedenti 100 LIRE ARATRICE qui I punzoni della moneta modificata secondo disposizioni furono terminati a fine 1909 CAPITOLO 2- ARATRICE 1910 La PROVA in oro venne presentata il 18 gennaio 1910 e anche su questa la commissione ebbe qualcosa a dire. Nella seduta del 18 maggio 1910 la CTAM presieduta da Salandra e dopo il decreto del 5 maggio 1910 , con i punzoni definitivi del taglio da lire 100 furono effettuate due PROVE UFFICIALI datate 1910 una in oro e una in metallo dorato (bronzo) QUI che rappresentano i modelli/tipo definitivi. Nella stessa seduta alcuni membri della CTAM non si dichiararono soddisfatti ma ormai i giochi erano fatti e dopo varie discussioni desistettero dal muovere ulteriori critiche. Le due PROVE 1910 sono state ottenute da due coni diversi come si evince osservando la parola PROVA e anche i rilievi sono più marcati nel tipo in oro, che poi a tutti gli effetti sarà quello definitivo. Con il millesimo 1910 esistono anche due monete da lire 20 e 10 che non presentano la parola PROVA . 20 LIRE 1910 QUI 10 LIRE 1910 QUI Nello stesso periodo con le matrici portanti data 1910 furono coniate monete da 10-20-50-100 lire ma a parte i due esemplari/tipo sopra da 10-20 lire tutte le altre migliaia di monete furono rifuse per un incongruenza col titolo dell’oro (titolo sotto la tolleranza). Secondo D’Incerti Il Re ne volle 6 esemplari col taglio da lire 20 per conservarli nella sua raccolta , e in effetti è il taglio che appare più spesso ancora oggi. Secondo il Lanfranco i tipi 1910 per un errore di impostazione del pantografo, fatto dall'incisore capo, presentano una cornice molto larga sproporzionata rispetto al diametro. Di questo errore ne dà notizia anche Panorama Numismatico” nell’articolo di Luigi Franzoni “Le monete inedite di VE III” , vedi sotto: • Progetto da Lire 20, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 21 mm e peso 6,45 gr., coniato in oro, è registrato al n. 21/3372 e al n. 1532/Reg. 2 d’inventario. Tale progetto si differenzia dalla moneta ufficiale per l’orlatura più spessa e più alta. È stato fotografato nel Pagani (nell’edizione 1959 a p. 64 e nell’edizione 1980 a p. 41) ritenuto, per errore, la moneta ufficiale. • Progetto da Lire 10, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 19 mm e peso 3,22 gr., coniato in oro, è registrato al n. 22/3373 e al n. 1533/Reg. 2 d’inventario. Anche questa moneta, come la precedente, presenta l’orlo più spesso e più alto. Secondo il Carboneri 1915 le monete con millesimo 1910 sono state normalmente coniate in quantità elevate ( migliaia di pezzi per millesimo ) ma venne ordinata la rifusione di tutti i pezzi per , come già detto, un titolo superiore alla tolleranza. Ne “Il bollettino di numismatica e di arte della medaglia” 1903-1918 di Serafino Ricci 1911 A.IX -N° 3 a firma -La direzione- se ne dà notizia in questo breve articolo. “Un milione di monete d'oro da rifondere. ‐ A proposito delle nuove coniazioni di monete d'oro si parla di un errore che costerebbe all'erario la somma di circa 30.000 lire. Si racconta che sarebbe stato coniato un milione di nuove monete d'oro da dieci, da cinquanta e da cento lire ma che l'ufficio di verifica avrebbe trovato che esse non contenevano quella quantità d'oro puro voluto dalla legge per il titolo delle monete d'oro. La Zecca avrebbe quindi dovuto rifondere le monete, aggiungervi altro oro e procedere ad una nuova coniazione.” Sempre secondo il Carboneri furono conservati un esemplare per millesimo tranne il 20 lire del quale furono conservati 6 esemplari per richiesta del Re VEIII. Gli esemplari da lire 50 e 100 non sono arrivati a noi, il Re andando in esilio nel 1946, donò allo stato Italiano le monete della sua collezione ma tutte quelle delle zecche di casa Savoia le conservò con sé. Questo tesoretto poi passò al figlio nel 1947 alla morte di VEIII , e furono portate in Portogallo Secondo vico D’Incerti 1956 che ha potuto esaminare in Roma alcuni documenti risultano le schede (non le monete di casa Savoia perchè erano in Portogallo )anche delle monete datate 1910 da lire 100 e 50 e lire 10 con rispettivi dati ponderali, con un piccolo refuso dove il Re ha scritto su una scheda lire 20 invece di lire 10. CAPITOLO 3 - ARATRICE 1912 Dobbiamo attendere due ulteriori anni e finalmente vide la luce nel 1912 l’aratrice UFFICIALE preceduta da una sola PROVA quella del 20 lire QUI Esistono alcuni esemplari datati 1912 che a causa di una piccola differenza del titolo possono tendere al colore rosso. Sono spesso erroneamente definite nelle descrizioni delle aste con “oro rosso” e da un punto di vista commerciale sono maggiormente prezzate essendo più rare. Nell’anno 1926 e 1927 per tutti i tagli dell’ arartrice in oro, sono stati coniati esemplari per numismatici . Per l’anno 1926 40 pezzi per ogni taglio, e siccome erano stati molti gli invenduti (Vico D’Incerti 1956) nell’anno successivo 1927 si scese a 30 esemplari per ogni taglio. 10 lire 1926-1927 QUI 20 lire 1925-1927 QUI 50 lire 1926-1927 QUI 100 lire 1926-1927 QUI Dopo l’anno 1927 e fino al 1931, ad eccezione del campione moneta Elmetto in oro 1928 ,non furono più coniate monete in oro, in attesa dei nuovi provvedimenti sulla stabilizzazione della lira, in attesa delle nuove caratteristiche. La successiva moneta in oro del 1931 da 100 lire, ad esempio passò da 32,25 gr dell ’ arartrice a 8,8 gr del 100 lire Italia su Prora. CAPITOLO 4 -LINK VARI decreto ARATRICE n° 258 5 maggio 1910 SERIE COMPLETA 1926 QUI realizzi aste 2024 TUTTI I TAGLI QUI ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 10 lire 10 LIRE ARATRICE CATALOGO LAMONETA QUI 10 LIRE ARATRICE CATALOGO GIGANTE QUI raro esemplare 1910- moneta normale- da 10 lire QUI 10 LIRE Impronta in piombo QUI 10 LIRE nessuna prova * segnalati esemplari in oro rosso 10 LIRE 1926 ASTA MAISON PALUMBO N° 4 10 LIRE 1926 FDC QUI REALIZZI ASTE 1912 -esemplare platino 700 USD Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) - August 2024 Global Showcase Auction, Lot 46903 -10 LIRE 1912 MS63+ 5.500 -1926 18.000 QUI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 20 lire 20 LIRE 1912 PROVA CATALOGO GIGANTE R4 20 LIRE 1912 ARATRICE PROVA QUI 20 LIRE CATALOGO GIGANTE QUI 20 LIRE CATALOGO LAMONETA QUI 20 lire PROGETTO JOHNSON QUI 20 LIRE 1910 QUI REALIZZI EBAY 20 LIRE SPL non periziato 1300 (proposta d’acquisto) periziato PERRONE qFDC 1281 euro REALIZZI ASTE 1912 -MS64 1.800 USD -SPL-SPL+ 1.100 -qFDC 1.000 -Lievi segni da contatto altrimenti FDC 1.000 -fdc EX VARESI 51/1607 1.700 -FDC bazzoni 1.400 -FDC nomisma 1078 1.700 -unc 1.100 -qFDC 1250 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 50 lire 50 lire catalogo GIGANTE QUI 50 LIRE catalogo LAMONETA QUI 50 lire 1912 QUI moneta normale 50 lire 1912 impronta in piombo QUI 50 lire 1912 asta bolaffi QUI 50 LIRE FALSO 1912 QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL-FDC segnetti 50 lire 1912 qFDC QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL+ e esemplare FDC? POST #17 QUI 50 LIRE 1912 MS64 MS65 post #34 QUI 50 LIRE 1912 alta conservazione QUI REALIZZI EBAY MS62 3.200 euro (proposta d’acquisto)- REALIZZI ASTE 1912 -MS63 2.000 USD ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 100 lire 100 LIRE PROVA 1910 metallo dorato E ORO QUI prova 1910 ARGENTO E BRONZO QUI 100 LIRE PROVA QUI PROVA IN RAME 1910 QUI 100 LIRE 1912 PROVA IN PIOMBO QUI 100 LIRE 1912 32,23-32,25 gr 4.946 tiratura QUI 100 LIRE 1912 CATALOGO LAMONETA QUI 100 LIRE 1912 SPL-FDC QUI ALCUNI ESEMPLARI QUI QUI REALIZZI ASTE 1912 - MS64 SIMA ASTA N°1 uno dei 3 esemplari migliori al mondo 14.000 (maggio 2023) -SPL 4.200 -MS65 26.000 Bolaffi Spa - Auction 45, Lot 1592 -MS62 5.500 a cosa servono le prove in piombo post #3 QUI FALSO BRUTTO QUI FALSO in argento 21 grammi 1910 FALSO QUI 1912 FALSO Post #19 QUI 1926 RICONIO QUI 1926 GETTONE DA GIOCO IN ALLUMINIO QUI 1926 ARGENTO QUI POST #5QUI 1927 esemplari in platino post #40 QUI Chi era Egidio Boninsegna? (articolo e biografia di CRONACA NUMISMATICA QUI)*approfondimento* FONTI Rassegna numismatica di Furio Lenzi Fondazione Vico D'incerti qui gli articoli Forum e catalogo Lamoneta Bollettino di numismatica Cronaca Numismatica Panorama Numismatico1 punto
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Servirebbero foto migliori (dritto, rovescio e contorno) e i dati ponderali. Dall'immagine postata non sembra un "bordo largo" e, per dirla tutta, purtroppo non sembra neppure autentica.1 punto
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