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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/26/25 in tutte le aree

  1. Non sono così convinto che la moneta sia in MS66: bisognerebbe vederla direttamente. Molti dei ghirigori ben visibili sui campi sono probabilmente spazzolature di conio (e quindi in rilievo, caratteristica degli alti valori di questa tipologia) ma altri sembrano apprezzarsi sui rilievi continuandosi dai fondi, oppure sono segnettini veri e propri. Per quanto riguarda i graffietti arcuati sulla tempia, quella è probabilmente opera del tornietto utilizzato per portare a peso il tondello, dunque intrinseca alla coniazione. Posto il mio esemplare del 1912, in conservazione decisamente alta. Purtroppo l'oro non è facile da fotografare: si apprezzano anche in tal caso i graffietti da tornio sulla tempia (non so se sia questo il "classico difetto di conio al dritto sulla testa del re" di cui parla Fabrizio) pur con pochissimi segnetti da contatto su entrambe le facce.
    4 punti
  2. Salve, segnalo la seguente versione in inglese :
    3 punti
  3. Salve, segnalo: Una scommessa per la Libertà – Storia del Prestito della Liberazione del Comitato di Liberazione Nazionale ligure Davide Oldrati Con l’occupazione nazista dell’Italia, nel 1943 cominciava una guerra di liberazione che impegnò trasversalmente l’intera società italiana. Fu una lotta che parve inizialmente disperata per via della preponderanza delle forze nazifasciste ma che presto avrebbe riservato un esito favorevole alla nascita della nostra Repubblica. Nel corso di quella lotta, il reperimento di adeguati finanziamenti si impose da subito come una priorità per poter tenere testa agli eserciti della Germania nazista e della Repubblica di Salò. A questo scopo, il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria ideò un innovativo progetto di Prestito per la Liberazione, che fu implementato utilizzando le banconote in corso all’epoca applicandovi una foratura a stella e dei timbri con il valore facciale dei biglietti moltiplicato per cento. Quell’inedito esperimento fu a stretto giro imitato anche in altre regioni dalle rispettive autorità resistenziali e, grazie al ritrovamento dei documenti completi della contabilità presso l’archivio dell’Istituto Ligure di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci” di Genova (ILSREC), risulta oggi il progetto di autofinanziamento meglio documentato della storia della Resistenza. Il libro ne segue l’intera vicenda, dalle premesse fino al tardivo rimborso ad opera del neonato governo repubblicano, con ampi cenni storici e numerose testimonianze dei protagonisti dell’epoca. Prefazione dell’autore. 144 pagine a colori, formato foglio A4 € 40,00
    3 punti
  4. Grazie per i commenti e i complimenti. In realtà sono io che dovrei ringraziare quelli che hanno condiviso con me l'entusiasmo della scoperta dei documenti e la fatica della loro analisi. Tra gli altri @PriamoB, @jaconico, @Sntgnr e tutti gli amici del club del giovedì sera, oltre a Claudio Bugani, Franco Stefano Perosio, Donatella Chiapponi e tutto lo staff dell'Ilsrec di Genova. Grazie anche all'editore Alberto D'Andrea che è stato pazientissimo nel sopportare le mie manie perfezionistiche. E grazie a tutti quelli che, avendo letto il mio libro, vogliano condividere qui le loro impressioni, anche quelle negative. Un commento positivo fa piacere ma uno negativo aiuta a migliorare.
    3 punti
  5. Ciao Massimo, bentornato anche da parte mia😎! Parto dal 20 lire dell'1908 che hai preso ad esempio per proporre il tuo thread. Penso che questa moneta, che, attenzione, non è che sia rimasta invenduta, ma non è nemmeno stata battuta, non possa di certo costituire un buon esempio per dire che anche il mercato numismatico delle estreme rarità e delle conservazioni eccezionali sia in crisi . Quella moneta "scottava" troppo e, come era facilmente prevedibile, ci sono stati problemi nel momento in cui è stata posta all'incanto. Io personalmente vedo un mercato molto vivace con un'offerta di tantissimo materiale. È chiaro che una parte significativa di quanto viene proposto rientra nella fascia "monete di facile reperibilità e di conservazione medio-bassa", che di conseguenza pagano in termini di risultato finale lo scarso interesse. Ma quando vengono proposte monete di eccezionale conservazione (senza per forza che ci sia associata anche una elevata rarità), invariabilmente il risultato arriva. Attualmente è questo il trend: ne è testimonianza anche l'aumento esponenziale degli slab (che piaccia o no, questo è un altro discorso...): quando si và dal MS 65 in su, gli invenduti per tutte le categorie di monete sono veramente mosche bianche! Ho spesso osservato anche che monete proposte da poco (2,3 o 5 anni fa), e che erano state vendute non slabbate ad un certo grado di conservazione, vengono riproposte magari dalla stessa casa d'aste slabbate, con grading aumentato e alla base d'asta che era stato il realizzo della precedente asta. Questo è un "giochino" che i commercianti fanno proprio perché quelle monete le vendono comunque perché il mercato tira... Se questo a lungo andare possa portare a fare scoppiare la bolla, lo vedremo solo poi! Michele
    2 punti
  6. Ciao Massimo, No, i difetti tecnici influiscono sul valore commerciale. Una moneta che presenta difetti da coniazione può benissimo essere graduata fdc. Chiaramente con la scala sheldon, più analitica, il valore terrà conto dei difetti tecnici (sempre ammesso che i graders americani siano preparati a questo riguardo… ) e quindi dovrebbe (teoricamente) essere più basso. I puristi potranno obiettare che il fdc vada concesso solo in quei casi in cui la moneta sia completamente esente da difetti, ovvero che rientri nel meglio che quel conio può produrre (ovverosia “il fiore del conio”). Su questo aspetto si è scritto tantissimo senza venirne a capo. Ognuno è chiaramente libero di pensarla come meglio crede. Ma ad essere pragmatici, questo risultato è molto difficile da ottenere in un contesto produttivo meccanizzato e concitato quale può essere la coniazione “in batteria” per le comuni monete da circolazione. A mio parere, escludendo ovviamente le monete in euro dove il target qualitativo è incomparabilmente più alto delle monete ora in esame, “il fiore del conio” è già tanto se si riesce ad avere nelle emissioni per numismatici.
    2 punti
  7. Grazie per il tuo contributo @sulinus... le foto scattate con questa luce e riprese leggermente in diagonale, spesso esaltano i rilievi, i capelli e l'eventuale patina... a proposito, sulla tua piastra c'è una bella patina! D'altro canto però, la foto in diagonale falsa un po' le proporzioni della moneta e questo, può rendere difficoltoso l'eventuale riconoscimento del conio di appartenenza. Visto che per un motivo o per l'altro non hai postato la foto del rovescio... questo conio al dritto dovrebbe essere abbinato con il rovescio che presenta tre quadratini nello stemma del Portogallo ed un evidente esubero sulla testa del leone. In pratica, dovrebbe essere gemella delle piastre ai post #14 e #16. Questa coppia di conii dovrebbe essere stata coniata su dei tondelli nella norma, e cioé da 37 mm di diametro (e non di 37,5 mm)... Comunque, quando hai tempo - oltre alla foto del rovescio - potresti aggiungere cortesemente anche il peso ed il diametro? Così da poter confermare o smentire questo dato teorico... e se non chiedo troppo, potresti controllare se la scritta sul contorno è leggibile dal rovescio? Ti ringrazio in anticipo. Un saluto, Lorenzo
    2 punti
  8. Vado un po' off topic. Sono il solo a cui, ogni volta che ho in mano queste monete, verrebbe voglia di mangiarle? Sembrano fatte di cioccolato al latte!😅
    2 punti
  9. 2 punti
  10. In qualche modo, la svalutazione ha condotto alla vera e propria ”invenzione” della “moneta piccola”, forse presupposto e seme per la nascita della “moneta grossa” e forse proprio per questo antesignana, prima ancora di quest’ultima, del magnifico sviluppo dei Comuni italiani. I denaretti sviliti dei nostri Comuni, passati per mille mani e per mille tasche permettendo gli scambi quotidiani e la vita della gente comune, sono a loro modo testimonianza della “piccola storia” che ha costruito la Storia… inoltre, spesso avvicendandosi in molte serie successive, talora con svariati segni distintivi o sottili differenze stilistiche, riescono ad essere inesauribile fonte di diletto per collezionisti “dai gusti strani” come noi “medioevali”! (vedi discussioni-fiume esemplari come “DENARO GENOVA” o la mitica “Denari di Lucca”😉)
    2 punti
  11. Dovrebbe essere zecca di Arles, ne ho uno anche io
    2 punti
  12. Cipro costituisce un notevole insieme di anomalie politico-valutarie che cercherò di sintetizzare il più possibile. In generale, dal 1974 come noto l'isola è divisa in due parti: il nord sotto occupazione turca (organizzato nello stato-fantoccio della "Repubblica Turca di Cipro Nord", riconosciuto solo dalla Turchia) e il sud sotto il controllo regolare del governo cipriota, eccetto il territorio d'oltremare britannico Sovereign Base Areas of Akrotiri and Dhekelia (abbreviato SBA, le zone colorate in fuxia sulla mappa sotto) composto da due aree separate. Nord e sud sono divisi dalla UN Buffer Zone (detta anche Linea Verde, colorata in grigio), la striscia di territorio disabitata e controllata dall'ONU. Il caso più semplice è quello di Cipro nord: essendo un territorio di fatto controllato dalla Turchia è stata imposta la circolazione della lira turca, anche se a causa dello scarsissimo pregio e stabilità di quella valuta tutti accettano di buon grado anche l'euro. La situazione di Akrotiri e Dhekelia è più complessa: si tratta di due zone di Cipro che il Regno Unito ha voluto mantenere dopo l'indipendenza di Cipro nel 1960, in quanto entrambe ospitano una base aerea della Royal Air Force. Mappa di Akrotiri: Mappa di Dhekelia: Ma le due aree non sono abitate solo da inglesi: la popolazione totale è di circa 14000 persone, sia civili che militari, di cui circa 7000 sono ciprioti nativi. Entrambe comprendono oltre agli stabilimenti britannici (le basi aeree con piccoli centri abitati annessi, e altre istallazioni minori) anche diversi villaggi o cittadine abitate da ciprioti (come si vede nel caso di Dhekelia anche in quattro enclavi), che pur vivendo formalmente in territorio britannico sono a tutti gli effetti cittadini ciprioti/europei. Se a questo aggiungiamo che le SBA fanno parte del territorio doganale europeo e vi si applica in parte la legislazione unionale, che fra le due zone e Cipro sud c'è libera circolazione e che la valuta ufficiale delle SBA è l'euro abbiamo certamente due dei posti politicamente più insoliti del globo. Tutto qui? Non proprio, perchè alcuni indizi fanno dubitare che la situazione valutaria in questi territori sia davvero lineare come sembra. Ad esempio, se sappiamo che il prezzo del biglietto per l'ingresso all'ottima piscina pubblica della base RAF di Akrotiri è di 3 € per gli adulti o 2.50 € per i bambini, e che un abbonamento mensile costa 20 €, sappiamo anche che da AL Beauty, uno dei locali dove ragazze e signore vanno a farsi belle per i loro maschioni, i trattamenti costano dalle 10 alle 60 sterline britanniche. Perchè indicare i prezzi in quella valuta se è vero che circola solo l'euro? MISTERO
    2 punti
  13. Grazie a tutti per i pareri. Come suggerito da Tony ho provato a fare nuove foto, chissà che non aiutino un po' Mi è scappato un puntino rosso sotto il naso del re. 🤣
    2 punti
  14. Ci siamo passati tutti all’inizio Ti allego due ritagli effettuati sulle tue foto, per focalizzare la tua attenzione su alcuni dettagli che possono darti un piccolo aiuto nell’ individuare eventuali trattamenti impropri attuati sulla moneta. Come vedi la patina è presente solo a ridosso dei rilievi, e contestualmente sono identificabili chiare rigature nei campi (chiaramente visibili soprattutto al dritto dietro il ritratto). Questi due aspetti fanno capire che la moneta è stata maldestramente “strofinata” (o spazzolata, da vedere in mano l’entità dei graffi) compromettendo la naturale omogeneità della bellissima patina che aveva l’esemplare. Questo aspetto si traduce negativamente: - sulla valutazione qualitativa e sull’appeal generale (avrebbe avuto davvero un bellissimo colpo d’occhio con la sua patina intatta, senza graffi, e la valutazione qualitativa sarebbe potuta anche arrivare a un bel Bb/spl generale, considerando che i rilievi sono molto molto belli e conservati) - sulla valutazione economica, che è l’aspetto più importante. In fase di contrattazione è quindi importante sapere COSA guardare e COME valutarlo, e nel caso richiedere ulteriori foto più chiarificatrici che mettano in risalto lo stato dei campi (perché in base all’inclinazione della luce i graffi possono benissimo essere poco o per nulla visibili). Comunque di nuovo complimenti perché la moneta è piacevolissima, e se il buongiorno si vede dal mattino dimostri già un buonissimo gusto nella scelta. Se hai bisogno di aiuto, siamo qui Fabrizio
    2 punti
  15. Buona sera didrachm. Non voglio ergermi a giudice di nessun comportamento, ma, a volte mi chiedo se i suoi giudizi sono dettati da una attenta analisi delle immagini o sono dettati dall'intento di vivacizzare la discussione. Cordialissimi saluti e buona serata. Gabriella
    2 punti
  16. A seguire, allego le scansioni di altre due monete che raffigurano due cugini: Francesco I di Borbone su una Piastra napoletana 1825 e Ferdinando VII (figlio di Carlo IV) re di Spagna nel 1808 e dal 1813 fino al 1833, su un Pezzo da 8 messicano datato 1817. Infine, condivido un'altra coppia di monete, entrambe coniate nel 1854: Ferdinando II di Borbone raffigurato su una Piastra napoletana e la cugina Infanta Isabella, che successe al padre nella titolarità del regno con il nome di Isabella II di Spagna, regnando dalla morte di quest'ultimo fino al 1868, raffigurata su una moneta spagnola da 20 Reales della Zecca di Madrid.
    2 punti
  17. Di prossima uscita il primo fascicolo del 2025. L'indice è visionabile al link: https://www.acinumis.it/rivista-monete-antiche/
    1 punto
  18. Dalla rete, forse come auspicio di bel tempo, la locandina di invito al convegno di Primavera a Bologna .
    1 punto
  19. Buonasera a tutti manco da alcuni mesi dal Forum per varie vicissitudini private (personali, non mediche, ora felicemente risolte) e, appena rientrato oggi, ho letto con grande passione la straordinaria discussione sul mitico Marengo del 1908 esitato (o meglio, non esitato) da Aurora qualche giorno fa. Dalla lettura emerge che più di un utente ha indicato la mancanza di collezionisti e raccoglitori diciamo “facoltosi”, circostanza che starebbe provocando un ribasso anche sensibile nelle quotazioni delle monete importanti, sicuramente nelle Prove, ma non solo. Non seguo le aste da almeno 8-9 mesi e quindi chiedo a Voi sempre attenti osservatori. E’ così? Siamo alle avvisaglie di un crollo, anche per le alte rarità e conservazioni, del mercato, dopo anni di salita per le monete belle e rare (visto che le altre comuni o in modesta qualità hanno già subito un potente ridimensionamento)? E lo sconvolgimento geopolitico in corso potrebbe accelerare questa caduta, nonostante l’ennesima impennata dell’oro? Grazie a tutti coloro che vorranno contribuire. Penso che sia molto utile per chiunque. Cari saluti
    1 punto
  20. Ciao! Ho acquistato questa moneta marocchina affascinato dal suo simbolismo e la condivido qui per chiunque possa esserne interessato. L'anno è il 1340 del calendario islamico (1922 del calendario gregoriano), anno in cui il Marocco era protettorato francese e il sultano era Moulay Hussef (dal 1912 al 1927). Al dritto è presente il testo ضرب في باريس che dovrebbe voler dire "Coniato a Parigi". Al di sotto è presente la data (1340). Il tutto è inserito in un esagramma, o stella a 6 punte (detto anche sigillo di Salomone), che era presente sulla bandiera del Marocco fino al 1915. Al rovescio è presente il valore della moneta: 5 mazunas. Il mazuna è una frazione del rial. Il tutto circoscritto in un pentagramma, o stella a 5 punte (presente anche sulla bandiera del Marocco e dell'Etiopia). Aggiungo qui anche le 3 bandiere che ho citato. Bandiera attuale del Marocco Bandiera del Marocco fino al 1915 Bandiera dell'Etiopia
    1 punto
  21. Ah beh chi può dirlo? Potrebbe essere visto che ci sono dei 5 lire 1954 in BB offerte a 35.000 euro…😁
    1 punto
  22. In quasi vent’anni di Forum io ho visto postato qui solo un esemplare autentico del 5 lire 1901, qualche anno fa. Tutti gli altri erano dei falsi, come il 99,9999999% di quelli che circolano sul mercato.
    1 punto
  23. Errore di cognio!! 🤣
    1 punto
  24. Ciao! Finalmente è entrata nella mia collezione una moneta di Vittorio Emanuele II. In particolare, una 5 lire del 1872 della zecca di Milano. La conservazione sul sito è riportata come BB. Che emozione averla tra le mani, è stupenda e gigantesca.
    1 punto
  25. Bronzo di Adriano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio una sfinge a tre teste seduta, a sinistra, con la zampa sulla ruota (Naville Numismatics Ltd. Auction 55, 9 Feb 2020). Lot 313 Starting price: 70 GBP. Price realized: 330 GBP. Egypt, Alexandria. Dattari. Hadrian, 117-138 Drachm circa 122-123 (year 7), Æ 33.9mm., 16.56g. Laureate bust r., drapery on l. shoulder. Rev. Three-headed sphinx seated, l., paw on wheel; in field, L-Z. RPC 5395.3 (this coin). Dattari-Savio Pl. 98, 7910 (this coin). Attarctive light brown tone, About Very Fine. From the Dattari collection. apollonia
    1 punto
  26. È da lì che parte questa bella cartolina indirizzata al Visconte Gaetano De Lestrade. Chissà chi era il mittente che inizia lo scritto in francese e poi prosegue in italiano. Dice che ha ricevuto una nomina e per questo motivo forse resterà a Caltagirone. Bello il passaggio ai saluti che recita "Rispettosi e cordiali saluti alla signora Viscontessa". L'indirizzo della residenza di Donnafugata del Visconte è stato cancellato, e al suo posto è stato aggiunto un nuovo indirizzo e precisamente "Hotel Grande Bretagne Catania". Ora mi chiedo, come va inquadrata e catalogata questa cartolina? Anche postalmente. Mi pare che non ci sia un timbro di partenza, ma forse sono io che non lo vedo, mentre si vede benissimo il timbro a secco della Croce Rossa. Grazie come sempre per l'attenzione e buona giornata a tutti voi.
    1 punto
  27. Ciao! Complimenti per il tuo elaborato; certamente il Cipolla è una garanzia e i suoi lavori rispecchiano in generale delle situazioni che nel medioevo tutti gli Stati hanno provato, chi in maniera superficiale, chi in maniera proattiva; infatti alcuni Stati più "attrezzati" finanziariamente, non hanno gestito stuazioni di svalutazioni con acquiescenza, giocando "in difesa" (se posso usare questo termine), ma anzi hanno sfruttato (e a volte creato) queste situazioni a loro beneficio per creare danni ai loro concorrenti economici o solo confinanti. Venezia è stata un esempio di lucidità nel generare inflazione o moneta cattiva (legge di Gresham) per raggiungere i suoi scopi ai danni dei "nemici". saluti luciano
    1 punto
  28. Complimenti per la sintesi di una serie di argomenti complessi, peraltro affrontati in modo esemplare da Carlo Maria Cipolla. Lo studio della storia economica non può prescindere dall’analisi delle dinamiche legate alla circolazione monetaria ed al valore correlato di oro ed argento. Le implicazioni legate all’esistenza di un doppio livello di circolazione tra moneta grossa e piccola nell’economia medievale (e non solo) sono difficili da comprendere ai nostri giorni, in quanto siamo abituati all’ omogeneità del circolante fiduciario. Questa estrema complessità, che porta a periodici riassetti delle monetazioni locali, fornisce continuamente interrogativi e problematiche affascinanti per gli studiosi e gli appassionati di numismatica medievale. Federico
    1 punto
  29. E' un follis raro, anche se non rarissimo. E' da un paio di anni che seguo attentamente nelle aste i follis epigrafici per i quali ho preparato un articolo e questo follis quando MB vale almeno una cinquantina di euro. Quello offerto da cgb va decisamente oltre. Aggiungo che negli ultimi due anni i follis epigrafici hanno suscitato un notevole interesse e, di conseguenza, il loro prezzo è in costante ascesa.
    1 punto
  30. La cartolina Bellissima , ma Cascella non è certo che lo scopriamo ora, ha fatto molte cartoline per la CRI , questa è affrancata perfettamente per 10 cent. con un francobollo della serie Leoni, bollo di partenza Caltagirone (Catania) 24.10.16 spedita a Castello di Donnafugata (Siracusa) bollo di arrivo 26.10.16, da li modificato l'indirizzo e inviata all'Hotel Grande Bretagne Catania e arrivata ( bollo di arrivo) Catania 28.10.16 + timbrino a cuore del postino n.87 Il timbro a secco della Crocie Rossa è usuale in queste cartoline
    1 punto
  31. Appuntamento sabato al tavolo E11 per Quelli del Cordusio e alle 14,30 sempre di sabato con l’iniziativa “ Un libro di numismatica per i giovani “ del Cordusio, qui sotto la locandina nostra e quella col programma culturale molto ampio con interventi del Presidente della Nip Umberto Moruzzi e del vicepresidente Stefano Bertuzzi dell’Accademia Numismatica Italiana. Un parterre indubbiamente importante.
    1 punto
  32. Dopo il primo articolo su Panorama Numismatico pubblicato circa un anno fa, questa è la perfetta chiusura del cerchio su un accurato e faticoso studio che ha consentito all'amico Davide di raccontare e perché no, di regolamentare senza se e senza ma, l'emissione dei buoni del CLL. Bravo Davide.
    1 punto
  33. Salve dovrebbe essere un follis IOVI CONSERVATORI AVG di Licinio I. Non riesco a leggere la zecca. https://www.acsearch.info/search.html?id=5556777
    1 punto
  34. Per effetto di una revisione alla disposizione che di è resa necessaria, il tavolo di "Quelli del Cordusio" passa in posizione E11. Non appena possibile sarà corretta anche la tabella complessiva e ripubblicata. Ad ogni modo, in fiera a capofila all'entrata troverete il pannello complessivo che illustrerà tutte le postazioni corrette. La precisazione era doverosa.
    1 punto
  35. Chi (il grafema) arem: e' tesa l'aria li'= chiare mete salariali. Buona giornata!
    1 punto
  36. Complimenti per la passione che da tanti anni contraddistingue la tua minuziosa e attenta ricerca delle monete della tua città. Ti fa molto onore, soprattutto perché corredata da una profonda conoscenza. Sei da prendere ad esempio. 👍
    1 punto
  37. Salve,con il prezioso indizio di @Adelchi66 forse l'ho trovata. La scheda dice che è un tetartemorion (1/4 di obolo) greco incuso di Cilicia con re persiano. Adesso passo la palla agl'esperti per capire se greca o persiana 🙂 https://www.acsearch.info/search.html?id=6697456
    1 punto
  38. Sempre riguardo la Koinè golasecchiana : un paio di nuovi arrivi...
    1 punto
  39. Farò del mio meglio…di solito abbondo in questo 😁, tra l’altro Quelli del Cordusio avrà sabato un suo banco il E12 che servirà come meeting point e per consegnare ai giovani i libri in tarda mattinata e pomeriggio.
    1 punto
  40. Noto anche come il Principe Nero, erede al trono di Inghilterra e duca di Aquitania, tra i più importanti condottieri inglesi nella guerra dei Cento Anni : al suo nome è battuto, in zecca non identificabile, un esemplare di hardi in argento con al diritto busto di Edoardo con spada ed al rovescio croce . Sarà a giorni il 30 Marzo, in vendita Astarte 9 al n. 657 .
    1 punto
  41. Ciao dato che "estremamente rara" è la definizione dell'R4, solo per non indurre in valutazioni improprie io la classificherei "rarissima", grado che corrisponde all'R3, che è come viene normalmente indicata dai cataloghi. Va anche detto - secondo la mia opinione - che questa variante rispetto al II tipo (molto più reperibile) non suscita particolare interesse nei raccoglitori, tanto è vero che il prezzo di mercato è, tutto sommato, basso rispetto alla rarità.
    1 punto
  42. Buon Pomeriggio @SicilianoMagnoGreco, concordo con il tuo commento, è il rovescio la parte bella di queste monete 🙂
    1 punto
  43. Bella moneta, si nota che un secolo fa è stata utilizzata, cosa che mi piace pensare rispetto una fredda fdc.
    1 punto
  44. SANTUARIO ABBAZIA MARIA SS. DI MONTEVERGINE
    1 punto
  45. Ghana 2024 - 5 Cedis in ag.999,9 (gr. 31,10) LADY BUTTERFLY (BU - colorata e finitura brillante) Il rovescio ve lo immaginavate diverso vero?
    1 punto
  46. Non è la monetazione che meglio conosco ma ho sempre considerato le monete greche e magnogreche dei veri capolavori stilistici . Non mi sembra questo il caso. Stilisticamente è improponibile. L' occhio sembra quello della "madre" ma non di Ejzenstejn bensì quello interpretato dalla moglie di Fantozzi.
    1 punto
  47. Un bell'esemplare da un ripostiglio cui sono molto legato. Qui la precedente discussione sul ripostiglio https://www.lamoneta.it/topic/159451-il-ripostiglio-di-reyssouze-ain-francia/
    1 punto
  48. Piastra 1831 (37 mm / 27,59 g) Contorno al D/ - Provenienza: da Coll. privata / ex Artemide Aste
    1 punto
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