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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/25 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti. Rinnovato in conservazione dopo tanti anni il mio Tornesi Dieci di Francesco II per la Zecca di Roma. Conservazione inusuale e tracce di rame rosso... ma non erano state "patinate artificialmente" queste monete per farle sembrare più "vissute" ?8 punti
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Di prossima uscita il primo fascicolo del 2025. L'indice è visionabile al link: https://www.acinumis.it/rivista-monete-antiche/4 punti
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Salute Libricino interessante che presi su ebay diversi anni fa odjob3 punti
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"Nel corso dei negoziati si sforzarono di ottenere ogni piccolo vantaggio, così come quello più importante, e se ci fossero riusciti, ciò si sarebbe trasformato in una vittoria sul governo del mio paese... Mi è stato comunicato che al mio arrivo a Huế, se avessi voluto avere un'udienza con l'imperatore, avrei dovuto osservare i riti di corte e sottopormi al Ko-tow o "prostrazione", e che questo sarebbe stato seguito da altre condizioni umilianti, poiché è nella natura dei popoli a est del Gange aumentare le proprie richieste fino al punto da poterle far rispettare, o costringere i propri oppositori a sottomettersi alla propria volontà con qualsiasi mezzo. Che una grande nazione, come la mia, possa vedere il suo onore nazionale macchiato da qualsiasi nazione sotto il sole, rende la questione più sorprendente che deplorevole. Non possiamo rimanere completamente indifferenti al modo in cui la nostra nazione viene percepita da una così ampia fetta dell'umanità, come quella che abita le terre tra il Mar Rosso e il Giappone. Se fallissimo in questo tentativo di negoziare, ma il nostro onore rimanesse intatto e resistessimo alle loro umilianti proposte di degradare l'alta dignità di un Presidente degli Stati Uniti, ciò insegnerebbe loro che ho fiducia in ogni futura trattativa con il nostro governo, che l'onore nazionale non è un semplice suono o un sostantivo vuoto, ma che in esso risiede la forza dei Regni e la sicurezza dei popoli. Questa è la motivazione che spinge i soldati a combattere, una motivazione più forte di qualsiasi altra cosa che trasforma le persone in eroi. P.S.: Devo sottolineare che in questi Paesi i regali sono indispensabili e sono visti come un segno di rispetto. A seconda della grandezza del regalo, chi lo fa diventa più o meno importante. Sia nella Cina centrale che nel Siam, una delle prime domande poste era: "Quale regalo hai portato al re?", dando per scontato che il visitatore non arrivasse a mani vuote." E sarà proprio questa usanza (o per meglio dire, obbligo) dei regali che porterà alla nascita delle Eagles del 1804... delle quali prima o poi si arriverà a parlare Un'altra immagine di Vung Lam oggi... semplicemente perché mi piaceva petronius2 punti
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Finalmente, il 5 gennaio 1833, dieci mesi dopo la partenza dagli Stati Uniti, il Peacock gettò l'ancora davanti alle coste della Cocin Cina, nella baia di Vung Lam. Le cose però, non andarono come Roberts aveva sperato. Facciamo parlare lui. Rapporto di Edmund Roberts sulla prima missione Inviato al Dipartimento di Stato da Batavia (odierna Giacarta), il 22 giugno 1833: "...Subito dopo lo sbarco, i funzionari di Vung Lam inviarono alla città imperiale di Huế una lettera scritta in inglese, con traduzione in cinese, indirizzata al re Minh Mang, re dell'Annam, per informarlo della nostra presenza e presentare gli obiettivi della missione. Il 17 gennaio giunse una delegazione di tre funzionari, uno dei quali era il giudice della provincia di Phu Yen, accompagnata da un lungo seguito che cavalcava elefanti, cavalli o si muoveva su palanchini, portando una lettera indirizzata al re. Hanno dichiarato di essere stati inviati dal “Ministro incaricato degli Affari Esteri” per informarmi oralmente che il Ministro aveva restituito la lettera senza aprirla, poiché era indirizzata al Re di Annam. Il signore della Cocincina ora si faceva chiamare Imperatore del Wiet Nam (scritto esattamente come nell'originale, questo è probabilmente il primo documento ufficiale degli Stati Uniti a menzionare il titolo Vietnam) al posto del suo precedente titolo reale di Re dell'Annam. Il Ministro ci chiese pertanto di inviare un'altra lettera, in cui specificassimo l'oggetto dell'ambasciata, e di indirizzarla a lui, poiché aveva l'autorità necessaria per conversare con l'Imperatore. Fu quindi redatta una lettera contenente le informazioni desiderate e aggiungendo che ero stato incaricato di portare una lettera del Presidente degli Stati Uniti a Sua Maestà, che avrei dovuto consegnare personalmente. Il 26 si presentarono due funzionari di rango superiore, i quali dissero di essere stati inviati dal Ministro per ricevere la lettera del Presidente, o una copia della lettera. Inizialmente mi rifiutai di accettare, perché non avevano ricevuto risposta alla mia lettera, né avevano alcuna dichiarazione scritta del Ministro in merito alla richiesta... Tuttavia, vedendo che non si poteva fare nulla senza accettarla, alla fine cedetti e gli diedi una copia della lettera in inglese e cinese, che fu aperta in pubblico, poiché rifiutavano qualsiasi documento sigillato. Dissero di aver ricevuto istruzioni precise dal Ministro di esaminare ogni documento che avevo loro affidato e che non ne avrebbero inoltrato nessuno a meno che non fosse stato espresso in un linguaggio gentile e cortese, con parole conformi al protocollo del tribunale. Fu così che iniziarono una serie di ostacoli che alla fine frustrarono gli obiettivi della missione. Ignorerò le piccole obiezioni sollevate sulla formulazione della lettera del Presidente e menzionerò le principali obiezioni, tra cui: nella copia cinese della lettera, sottolineano che per mostrare rispetto, i nomi "Imperatore" e "Cocincina" dovrebbero essere scritti molto più in alto nella prima riga della pagina, in effetti una lettera più in alto delle parole "Stati Uniti" e "Presidente", per dimostrare che il Presidente e gli Stati Uniti sono inferiori all'Imperatore e alla Cocincina; infine, affermano che è altamente improprio che il Presidente indirizzi semplicemente la lettera all'Imperatore; affermano che avrebbe dovuto mostrare la sua umiltà, nel modo in cui i sudditi si rivolgevano al Signore. Questa proposta fu prontamente respinta e furono ammoniti a non ripetere una richiesta così offensiva, poiché il Presidente degli Stati Uniti era in assoluta parità con l'imperatore più potente e quindi non si potevano usare parole che potessero farlo apparire inferiore ad altri. I funzionari della Cocincina sono stati informati che il termine utilizzato per rivolgersi all'Imperatore, così come utilizzato nella lettera dell'Inviato speciale al Ministro, implicava uguaglianza e non mostrava alcuna arroganza irrispettosa... Dopo aver atteso otto giorni da questa conversazione, e non avendo più notizie da Hue, l'8 febbraio salpammo per il Golfo del Siam. Se fossimo stati più fortunati credo che i risultati avrebbero potuto essere molto diversi, ma eravamo troppo lontani dalla Capitale e quindi il lavoro era troppo affidato a funzionari di basso rango." Continua...2 punti
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Buonasera a tutti, complimenti @Rocco68 per il tuo esemplare nuovo di zecca! E' una meraviglia! Condivido la scansione del mio umile 10 Tornesi della Zecca di Roma, 31,84 grammi, moneta da studio. BOMBINO MONETARIO FALSO E PER GIUNTA CHIMICO Bombino che non può emettere consolidati per la ragione semplicissima che non troverebbe chi gli comprasse; che non può mettere imposizioni perchè i suoi sudditi dopo avergli chiuso il cuore, gli han chiuso la loro borsa, ed il suo reame, Bombino ha immaginato un altro modo di far quattrini. Come il famoso duca d'Angoueleme, figlio di Carlo IX, e di Maria Touchet, che faceva moneta falsa al palazzo di Bellegarde, Bombino si è consacrato ai metalli di bassa lega, ed in questo momento per esempio, si coniano alla zecca di Roma, nel più gran segreto; (voi vedete come il segreto è serbato a Roma, lo sa perfino il Lampione!) ottocento mila ducati, cioè tre milioni e quattrocentomila franchi di moneta di rame di dieci tornesi l'una, con una data anteriore, beninteso, all'espulsione di Bombino dal regno di Napoli. Perché questa moneta perda l'apparenza di nuova si fa restare, per un poco di tempo, in barili con della morchia d'olio mista al tartaro di vino. L'esilio rende industre Bombino! Ecco Bombino diventato, non solamente monetario falso, ma chimico! In questo modo s'effettua l'ossidazione, e le monete rimangono coperte di un leggero strato di grasso che le fa prendere per monete antiche; si pongono poi nelle casse, e si spediscono a Napoli per la via di terra per mezzo dei carrettieri, o per quella di mare sui bastimenti. Giunte al loro destino, delle persone di fiducia le mettono in circolazione. Questa operazione ha un doppio scopo: imbarazzare le finanze dello stato gettando sul mercato una quantità eccessiva di rame, d'un valore più nominale che reale; ritirare dalla circolazione somme eguali in oro e in argento, e servirsene a profitto di Bombino. Nei primi del corrente mese novanta carri pieni di tornesi falsi sono usciti dalla zecca pontificia. Conclusione. TANTO E' LADRO CHI RUBA, CHE CHI TIENE IL SACCO! Tratto da "IL LAMPIONE" 23 Aprile 18611 punto
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salve,spacchi laterali tipici,bulinatura,fondi schiacciati,patina saltata,basta per avere qualche dubbio?oltre alle considerazioni di chi ha preceduto.buonanotte.nino1 punto
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salve ale,dammi del tu,il Federico 3 al rovescio porta REX SICILIE mentre il F.IV GRA REX SICILIE ,da foto non distinguo nemmeno la legenda del dritto.chi la detiene proverà a riportare la legenda esatta,specialmente del dritto,seFRIT.DEI.GRA o FRIDERICUS.DEI.nino1 punto
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Provo: S, chi va, RRI, schifa? Tali! SCHIVAR RISCHI FATALI Buona serata. Stilicho1 punto
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condivido al 100% , il problema èe che almeno personalmente sono tante le cose in filatelia e non solo , che mi attizzano1 punto
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State sereni. È ancora disponibile. Io oggi mi sento magnanimo, ve la lascio. Su dai, mettetetela nel carrello e procedete con il pagamento 🙂: https://thomasnumismatics.com/en/numero-certification/5782538-001-en/1 punto
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La conservazione MB viene quotata sul Gigante 350€. Qui la conservazione è più bassa. Verosimilmente, penso che una cinquantina di Euro potrebbe valerli. Forse anche un centinaio1 punto
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Ciao Favaldar, i capelli di Francesco nel conio romano si presentano più dettagliati...e possono sembrare ritoccati. Chi meglio di te può risalire alla fonte.1 punto
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buona sera ,per me riconio su bronzo antico.speriamo che non sia in asta e poi veniamo denunciati per turbativa,nino1 punto
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Sì, a patto che siano interamente coperti dalla soluzione d'acqua-bicarbonato-sale, come da indicazioni date. Le microonde vengono assorbite dal liquido e non creano interferenze coi metalli. L'uso del microonde, riscaldando la soluzione, accelera la reazione.1 punto
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Grazie! Si poteva cercare di meglio sicuramente, ma non ho trovato molto di simile su cui poter trattare e quindi... Mi sarei dovuto fare un giro magari presso qualche negozio fisico per avere piú possibilità... Comunque sono parecchio contento dell'acquisto, perché appunto penso di averla pagata il giusto e colpetto o non colpetto non sarebbe cambiato molto esteticamente. Saluti... Ronak1 punto
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Un bel lavoretto… ancora più imbarazzante considerato che è slabbata NGC1 punto
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Buonasera, il bollo di partenza è un Tondo Riquadrato di Sorgono provincia di Nuoro oggi, all'epoca Cagliari del Maggio 1903, il timbrino in basso a sx non è postale , probabilmente privato forse per numerare la corrispondenza1 punto
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Buonasera Fatto benissimo a mio parer ad aver preso questo pezzo del vate. Saluti1 punto
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questa di oggi l'avevo dimenticata e indubbiamente merita di essere postata, saluti1 punto
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Ciao, dipende in gran parte dalla qualità delle foto a disposizione. Se la definizione è molto alta e la chiarezza molto equilibrata, si può usare un programma che permetta l’uso di livelli (come ad esempio Photoshop). In ogni caso, anche un semplice visualizzatore di foto va comunque bene se non si deve fare una ricerca visiva molto precisa.1 punto
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Buongiorno a tutti gli amanti delle sovrane. Vi scrivo per portare ulteriore attenzione sul banner pubblicitario che campeggia attualmente in cima a questa sezione. Nel catalogo troverete molte sovrane in media conservazione, comprese 9 previttoriane. Non capita di sovente in aste italiane. È l'occasione per mettere in raccolta monete al prezzo del fino o giù di lì evitando le spedizioni extra-UE. Nulla di eccezionale ma occasione soprattutto per chi non ricerca per forza queste monete in alta conservazione. https://nomisma-aste.bidinside.com/it/auc/22/asta-9/1/?f_display=1&f_order_by=ABS(lotTitle)+ASC%2C+lotTitle&f_order_dir=ASC&f_search_string=Sterlina&f_search_lot=&f_rec_page=30 Buona giornata1 punto
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Nonostante gli sforzi del regime, la Libia rimase spopolata. Il censimento effettuato il 30 giugno del 1939, dall' Istat, attribuiva alla Libia Metropolitana, una popolazione di 876.563 abitanti, che comprendeva 108.419 Italiani (12,37 %). Tripoli, era la città più popolosa con 111.124 abitanti di cui 41.304 Italiani. Seguiva Bengasi con 66.200 abitanti di cui 20.628 Italiani, poi Misurata 46.321 con 1472 Italiani e infine Derna 16.609 con 3250 Italiani. Il Territorio del Sud, mancava di abitanti, Gadames (4679) e Gadames (3683) erano i centri più popolosi. A Gadames risultavano residenti solo 44 Italiani. Naturalmente, esistevano giornali anche in Libia, ovviamente in italiano. Qui il "Giornale di Bengasi", del 18 novembre 1939, prezzo 30 centesimi1 punto
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Grazie @ilnumismatico per le informazioni preziose. In particolare questo dettaglio dei residui di patina, è un qualcosa che si nota forse più semplicemente per un occhio meno esperto. Sicuramente mi sarà utile!.1 punto
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Gin C, analogo R, AN te = gincana logorante. Buona giornata!1 punto
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Ciao grazie molte per la grande considerazione, ma il vero grande esperto su questi Scudi è un utente che non scrive più qui (purtroppo). Comunque per me non è buona. Bordo, colore del metallo, stile dei dettagli e incusi non mi sembrano congrui1 punto
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Come sempre rispondo io, anche perché ho novità da quando ci eravamo sentiti in privato... Ribadisco che la data non può essere 1628 o senza data con la scritta VERCEL perché quegli esemplari presentano una rosetta ad inizio legenda del rovescio e il tuo ha una stella. Poi ho avuto il tempo di cercare qualche notizia e casualmente ho trovato sul Biaggi un esemplare che presenta una sola P in legenda come ha il tuo, aggiungo foto Non ci avevo mai fatto caso, mi sfuggono molte volte questi particolari, anzi ne ho trovato anche uno senza le P, aggiungo immagine1 punto
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Altra immagine dell'Arsenale. L'immagine e il testo sono di Carlo Raso. L'Arsenale, particolare della Veduta del golfo di Napoli e dei Campi Flegrei, olio su tela del 1623 circa di Didier Barra (Metz 1590-Napoli 1652). Sul retro, il Palazzo Reale. L'Arsenale fu demolito in epoca fascista: al suo posto, i Giardini del Molosiglio.1 punto
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Direi proprio di sì, e’ un evento sicuramente da sostenere, anche perché un commerciale così a Milano non c’è, la location poi e l’ubicazione poi non sono male. Mi sembra di capire che all’ingresso ci vorrà una registrazione o comunque una pre registrazione.1 punto
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Essendo in pensione difficilmente mi capita di passare dal centro, mi era venuto in mente di contattarti durante le gite al mare, non l'ho fatto perché ero vicino Savona e tu sei di Genova. Ma prima o poi farò una gita a Genova per vedere boccadasse , visto che ne parlano tutti bene.1 punto
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Questo è la valutazione esatta. Parliamo di una moneta che si trova molto facilmente in alta conservazione (o “non circolato”, come preferite. Tradotto in un grading, per le monete decimali di questo periodo si parla ALMENO di uno spl+). Son monete che sovente hanno problemi di conio con rilievi compromessi e, soprattutto, tanti tanti segni di contatto per via dei fondi lucenti che si segnano al solo guardarli. Questi due aspetti sono quelli più influenti ai fini di una valutazione commerciale. Il grading è secondario, ognuno ha un suo metro di giudizio, che potrebbe tradursi nel dare più peso ai segni di contatto di un altro collezionista. Molto spesso sono lavate, allo scopo di accentuarne la brillantezza (e valorizzare un alto grading). A mio parere questo trattamento, invece che essere un modo per valorizzare la moneta la deturpa, rendendo quella bellissima tonalità calda dell’oro al naturale sempre più difficile da far conoscere alle nuove generazioni. aggiungo un altro piccolo dettaglio: quando collezionavo VEIII non sono riuscito a comprarla proprio a motivo dei suddetti aspetti. In vita mia ne vidi solo una eccezionale, passata a un’asta SIMA, e fece una follia. A buon intenditor… (Dovrei avere le foto da qualche parte; se le trovo le posto).1 punto
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Ciao, contrariamente da quello che pensi, un solo giudizio “secco” non è il modo più completo per poter esprimere al meglio la qualità di una moneta. Principalmente questo è causato: 1) dall’essenzialità della scala valutativa nostrana, che diventa ancora più inadatta mano mano che ci si allontana dalla valutazione di monete moderne (ad esempio monete coniate a martello o monete antiche). 2) dall’assenza di un’iter peritale più analitico che offra maggiore chiarezza riguardo tutti gli aspetti che influiscono sulla qualità finale di una moneta (non aggiungo altro dato che queste sono tematiche che sto affrontando per sviluppare un nuovo sistema di grading) Tradotto in parole povere, prendo a spunto proprio il caso dell’esemplare FDC citato in questa discussione che, venduto a una cifra molto conveniente. Sorvoliamo sul fatto che questa monetazione non si trova, commercialmente parlando, in un buon momento. Per la tipologia in questione, la sola definizione di FDC non basta, dato che parliamo di monete praticamente sempre afflitte da difetti di conio riconducibili, nella maggior parte dei casi, a debolezze di conio e imprecisioni del bordo. Già solo da questo aspetto capiamo che c’è fdc e fdc… senza contare eventuali aspetti che potrebbero valorizzare ancora di più l’esemplare, come ad esempio un’attraente patina di vecchia collezione (allego foto per illustrare cosa intendo) oppure, al contrario, il solito lavaggio che rende l’esemplare “anonimo e senza carattere” (senza addentrarci su eventuali danni che potrebbe arrecare se fatto impropriamente) o eventuali segni di contatto insidiosi che potrebbero deturparne la godibilità. Sono tutti aspetti che andrebbero esplicitati ai fini di una completezza valutativa che oggi, di fatto, non esiste. In sostanza, il solo grado “FDC” dice poco; le monete hanno da dire molto più di quanto una fredda e sintetica sigla potrebbe comunicare.1 punto
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Questa moneta in asta in questi giorni, mostra un rarissimo caso di rinoplastica documentata dalla numismatica vediamo in questa immagine Costantino I, appena uscito dalla sala operatoria dopo che qualcuno, come documentato da quest'altra moneta, gli aveva rotto il naso con un bel pugno. ah, che piacere quando la numismatica scrive la storia Qualche anno più tardi, abbiamo documentazione numismatica di quando un'ape punse sul naso il buon Giustiniano.... l'occhio di Giustiniano ne conferma il dolore1 punto
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Il terzo libro che sarà donato a Pistoia con l’iniziativa di Quelli del Cordusio per i giovani sarà “ Guida alla numismatica “ di Chiara Marveggio, un libro di nozioni base per chi inizia con glossario dei termini utilizzati in numismatica.1 punto
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Continuiamo a raccontare quello che sarà Collexpo 2025 Pistoia, organizzato dal Circolo Numismatico Pistoiese, che fa parte della Federazione Circoli Numismatici Italiani. Uno dei 4 libri di numismatica che saranno donati da parte del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio ai ragazzi entro i 26 anni di età nell’ambito dell’iniziativa “ Un libro di numismatica per i giovani “, e che saranno presenti a Pistoia CollExpo 2025 il 29 marzo sabato, e’ il libro di Federico Barello “ Archeologia della moneta “consigliato anche nei corsi universitari e che, per argomenti trattati e immediatezza, e’ un riferimento per gli appassionati e studiosi di numismatica.1 punto
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DE GREGE EPICURI I rapporti fra Roma e la Mesopotamia furono molto complicati. La "Provincia Mesopotamia" fu creata da Traiano dopo le sue vittorie contro i Parti, giungendo fino a Nisibi e Batna (il suo luogotenente Lusio Quieto occupò Singara). Successivamente Traiano scese nella bassa Mesopotamia, occupando Babilonia e Ctesifonte. Ma ci furono subito numerose ed aspre rivolte, e già Adriano rinunciò al controllo diretto di questi territori; e anche dopo le vittorie di Lucio Vero, si preferì creare/ appoggiare dei regni vassalli. La Provincia risorgerà con Settimio Severo, ma sempre con la coesistenza di "reguli" (gli Abgari); sottratta dai Parti che sconfissero e catturarono Valeriano 1°, fu ripresa solo da Diocleziano.1 punto
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Ciao, direi che hai centrato benissimo il nocciolo della questione. Tempo fa lessi un articolo riguardante la casa-museo londinese in cui Sigmund Freud visse l'ultima parte della sua vita. Qui si può ammirare oltre la sua libreria, la vasta collezione di arte antica da lui raccolta nell'arco degli anni. Se anche questo grande "scandagliatore" dell'animo umano si consolava con questa pratica non stupiamoci dei nostri passatempi...😇 Io stesso alla mia età più che matura mi è venuta la voglia di raccogliere vecchi chiodi forgiati a mano...😎1 punto
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Buongiorno, vorrei iniziare una discussione sulla monetazione albanese del periodo di Zogu presidente e poi re di Albania. Si tratta di una monetazione, a mio parere, "parallela" a quella del Regno d'Italia coevo, poichè i tipi monetali albanesi rispettano le stesse dimensioni e peso delle monete italiane. Coniati nella zecca di Roma (e poi successiamente a Londra e Vienna) il loro valore era espresso in Lek, dove il lek era equiparato a 1 lira italiana. In Albania prima del 1926 non aveva moneta propria, ma utilizzava vecchie piastre ottomane, dracme greche e le monete dei Paesi occupanti alla fine della Grande Guerra nel 1918, tra cui il franco francese. Infatti proprio il franco argento (franga argjent in albanese) venne utizzato come base monetaria; ogni franco valeva 5 lek. La moneta da 1 franga argento era uguale per peso e dimensioni e titolo a quella da 5 lire italiane (aquilotto). In questo post presento alcune monete della mia raccolta, per cui i tipi monetali più rari (per esempio, monete d'oro) non potrò presentarli (purtroppo...) Qui sotto la moneta da 50 centesimi italiana 1925 e il corrispondente 1/2 lek albanese 1926, con Ercole che strangola il leone di Nemea1 punto
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Dai però ti immagini presentarsi tipo babbo natale co sti mezzi ad un convegno? "Scusi lei...ma dove crede di accedere?" " salve, sí devo distribuire il n° 12" 😆1 punto
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avevo fatto altre foto meno aggressive.. proprio per far notare il rame rosso.. probabilmente a livello di conservazione non differisce molto dagli altri fdc che ci sono in giro.. però la sua eccezionalità sicuramente è dovuta alla sua qualità di conio.. fondi speculari su ambo i versi perfetti1 punto
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Buonasera a tutti, questo post credo sarà abbastanza lungo, visto che non ho sonno e visto che stasera ho una certa voglia di scrivere. Si tratta di una riflessione personale che parla di me, della mia vita e del collezionismo... alternando una breve autobiografia ad alcune riflessioni sul calo del numero di collezionisti. Ringrazio quindi fin da ora chi avrà la pazienza di leggere fino in fondo e, ovviamente, chiunque vorrà dare il proprio contributo. :) PARTE 1 - LA TRADIZIONE DEL MARTEDI' La mia storia di collezionista inizia nei primi anni delle scuole elementari, quando con la mia famiglia, il martedì sera, andavamo nel paese vicino a trovare mia nonna. Mio padre era il responsabile di un ristorante piuttosto grande e aveva sempre molto da fare. Il martedì era il giorno di chiusura. La mattina andavo a scuola e quando rincasavo, sebbene fosse l'unico giorno che potevo trascorrere interamente con lui, l'unico giorno in cui la famiglia poteva riunirsi, ricordo che non ero particolarmente contento di quella trasferta che mi avrebbe tenuto per tutto il giorno lontano dai miei amichetti e dalle interminabili partite di pallone nel campo di fronte a casa mia. Mio zio, fratello di mio padre, abitava con mia nonna, e collezionava monete e francobolli come mio nonno, che non ho mai conosciuto, prima di lui. Credo sia stato quella la mia introduzione al mondo del collezionismo. In quel periodo che ora mi appare così distante, mio padre ha notato la curiosità con cui guardavo le monete e i francobolli di mio zio e, in breve tempo, mi sono ritrovato con una piccola collezione fatta di pezzi doppi comuni e valuta circolata rimasta nelle tasche di qualche amico che aveva fatto un viaggio all'estero. Il 13 dicembre a Verona si festeggia Santa Lucia, ed è tradizione svegliarsi la mattina per trovare i regali, un po' come accade in altre zone per Babbo Natale. Non provengo da una famiglia ricca, non dal punto di vista economico, e quindi non ho mai avuto monete di grande pregio o valore, ma ricordo ancora un anno in cui, tra i vari regali, c'era un'ampia ciotola di monete mondiali. Così come ricordo, qualche anno dopo, correva il 1990, quando il martedì mio zio mi accompagnava in edicola e tornavo a casa con il numero settimanale di "Monete del mondo". RIFLESSIONE 1 - NUMISMATICA E FANTASIA Ci sono moltissimi collezionisti di monete che portano avanti le proprie raccolte per amore della storia, beh, io a quei tempi lo facevo per spirito di avventura e amore per la geografia. All'epoca leggevo libri di avventura, fantasy e di fantascienza e un comunissimo tondello di Hong Kong, del Perù o della Nuova Zelanda, nella mia fantasia di bimbo, diventava un artefatto luccicante proveniente da un mondo esotico e lontano che, forse, non avrei mai potuto visitare davvero, ma che mi trasmetteva tutto il suo incanto attraverso l'immaginazione e una piccola moneta. Oggi sono un uomo adulto in procinto di sposarsi eppure un'eco di questo senso di meraviglia di fronte a una moneta proveniente da un paese lontano ancora mi pervade. Eppure sono convinto che molti ragazzini di 10 o 12 anni, oppressi da un mondo sempre più cinico, pragmatico e consumistico, abbiano meno propensione a viaggiare con la fantasia di quanta ne ho io che vado per i 37. In parte, credo, questo è un motivo di disaffezione per la numismatica che, a mio modo di vedere, non stimola più l'immaginazione come capitava un tempo e che, a prescindere da questo aspetto, non viene più percepita dalla società come qualcosa di pratico e utile, ma unicamente come un hobby addirittura dannoso che distrae dalle cose "davvero importanti". PARTE 2 - SI CRESCE, SI CAMBIA, SI SALUTANO PERSONE CARE Quando avevo 16 anni portavo un 45 di scarpe, giocavo a pallacanestro e tutti i pomeriggi mi trovavo con gli amici per parlare di fumetti, giochi di ruolo e ragazze. Ciascuna di queste tre passioni, che avevano velocemente soppiantato il collezionismo di monete, in un certo senso, l'aveva fatto perché mi permetteva di viaggiare con la fantasia in un modo tale per cui potevo anche relazionarmi con le persone della mia età. I fumetti ce li scambiavamo e si facevano infinite discussioni, citando i passi più coinvolgenti e discutendo di trame e personaggi. I giochi di ruolo sono giochi di società che ci permettevano di giocare attorno a un tavolo a essere gli eroi di un mondo di fantasia. Le ragazze... beh... mi chiedo quanti di voi a quell'età preferivano stare con le monete piuttosto che con le ragazze. :) Quando avevo 16 anni mio zio ci ha lasciati, travolto da un automobilista distratto mentre si recava in bici a casa di mia zia. E' stato un brutto colpo per tutti. Per mia nonna che l'aveva già visto quasi morire una volta, molti anni prima, e che viveva con lui. Per mio padre con cui era legatissimo. Per me, che perdevo un amico con cui avevo trascorso i martedì dei dieci anni precedenti. Ereditai le monete e i francobolli ma ormai il collezionismo non faceva più parte dei miei interessi, sebbene mio padre continuasse a portarmi tutte le monete estere che gli portavano i clienti più affezionati o le varie commemorative sammarinesi e vaticane che riusciva a raccogliere. Io le prendevo e le accumulavo in una scatola di scarpe, "le guarderò quando avrò un attimo", spesso senza neppure degnarle di un'occhiata. RIFLESSIONE 2 - NUMISMATICA E SOCIETA' C'è un buco, che è quello che ai miei tempi andava dai 14 a 25 anni, in cui un individuo costruisce la propria vita in società, imparando a stare con le persone e a relazionarsi con l'altro sesso. E' il periodo in cui la scuola inizia a farsi impegnativa, in cui l'amore inizia a farsi serio e in cui la società impone le prime sfide e scelte difficili. In questo periodo, diciamocelo chiaro, non c'è tempo per la numismatica o, se c'è, è molto ridotto. In questo periodo si è talmente pieni d'energia che l'idea di sedersi a spulciare monete sparisce o, quantomeno, diventa meno allettante rispetto ad altre possibili occupazioni. Un buco di mercato di circa 10 anni, ai miei tempi. Un buco di mercato che ai tempi di mio padre era forse più piccolo perché c'erano meno svaghi, divertimenti e distrazioni. E si diventava adulti prima. Un buco di mercato che oggi si sta invece, credo, allargando. PARTE 3 - GIOVANE ADULTO Raggiunta la maggiore età, e completati gli studi superiori, ho iniziato a costruire la mia strada da adulto. Ero un ragazzo con una mente brillante e un carattere vivace. Molto vivace. Troppo vivace. Non ero uno sbandato, un drogato, un delinquente o un tipo pericoloso. Ero a posto però ero decisamente eccentrico... dormivo quattro ore a notte perché uscivo tutte le sere, mi ossigenavo i capelli (quando non li coloravo di verde o blu) e mi vestivo in modo appariscente. Mi piaceva stare al centro dell'attenzione e ci sapevo fare con gli amici e con le ragazze. Ero stravagante ed eccessivo e spendevo un sacco di soldi per divertirmi, ma non durò a lungo. A 20 anni arrivò la chiamata di leva e quando tornai nel mio piccolo paese mi ero decisamente calmato. Mio padre nel frattempo, un paio d'anni prima, aveva rilevato il ristorante in cui lavorava ma non stava andando bene e presto fummo costretti a chiudere, rimanendo con un bel po' di debiti da pagare e un pesante mutuo mensile sulla casa. Era solo una casa a schiera, non certo una reggia, ma era il sogno che i miei genitori avevano coltivato per trent'anni, e ora rischiava di volatilizzarsi tra le loro mani. Fu un periodo davvero difficile dove mi resi conto che, al di là del mio egocentrismo, ero probabilmente più maturo della maggior parte dei miei coetanei. Trovai quasi subito un lavoro e contribuii concretamente ad aiutare la mia famiglia ad uscire da quello che sembrava un tunnel senza fine. Ci vollero 5 anni, ma alla fine tutto si sistemò, il mutuo fu estinto e tutto sembrò finalmente tornare alla normalità. In quel periodo di crisi non potevo permettermi spese inutili e ripresi in mano le collezioni, sistemando monete e francobolli, ma unicamente allo scopo di verificare se ci ci potesse essere qualche pezzo di valore (mai 'na gioia...), salvo poi mollare tutto di nuovo nel dimenticatoio quando una ragazza di nome Beatrice, mia futura sposa, nel 2003, mi costrinse a rivedere un po' le mie priorità e a tagliare qualche hobby. All'epoca le monete non erano neppure sul podio dei miei interessi principali quindi accantonarle fu immediato e automatico. Mio padre nel frattempo aveva trovato un lavoro come cuoco e faceva degli orari praticamente complementari ai miei. Ci vedevamo poco e avevamo poco da dirci, appartenendo a generazioni diverse e non avendo interessi. Il tempo passava, la relazione si consolidava, i tempi cambiavano e i miei ritmi diventavano sempre più tranquilli. Poi, circa 7 anni fa, mia nonna, l'unica tra i miei nonni che abbia conosciuto, si è spenta. Fu un altro colpo duro, visto che dopo la morte di mio zio era venuta a vivere con noi e, sull'onda dei ricordi ripresi in mano le monete, dapprima timidamente, poi con maggiore passione. Presi ad acquistare qualche lotto di monete mondiali circolate al kg e, poco alla volta, posi una base concreta su cui costruire la collezione che da piccolo avevo solo potuto sognare. Era diverso, però. La fantasia e l'immaginazione rappresentavano ancora una parte dell'amore per il collezionismo, ma ora anche una forma di ricordo e comunione con la mia famiglia facevano parte di questa collezione. E, come se non bastassero queste ragioni, un neonato amore per la storia che in precedenza non avevo mai avuto faceva da ulteriore spinta motrice a questa passione che tornava a farsi sempre più importante. RIFLESSIONE 3 - NUMISMATICA E SNOBISMO Il fatto che molti collezionisti di monete abbiano una predilezione per il Regno e una grande passione per la storia tende, già di per sé, forse, a farli apparire come "una manica fascistoni e nostalgici della monarchia". Non certo un'etichetta piacevole da portare, eppure mi è capitato di sentire definizioni simili in più circostanze. Così come, per non lasciare scontento nessuno, mi è capitato di sentire definizioni tipo "uno di quegli invasati che spende 3 euro per avere una moneta da 2 euro". Al di là del fatto che per il profano avulso alla numismatica queste definizioni, pur offensive, potrebbero effettivamente avere un senso, già il fatto che io parli di "profani" fa capire come ci sia un distacco netto tra chi colleziona monete e chi non lo fa. Rendiamocene conto, quando va bene appariamo almeno come strani. Quando facciamo notare alla persona digiuna di numismatica che una determinata moneta non è cinese ma giapponese, rischiamo quantomeno di apparire spocchiosi. E quando parliamo di monete catechizzando come Gesù tra la folla, anche i meno esperti tra noi, appaiono snob. Ma dopotutto questo è un problema che si ha anche se si parla con cognizione di causa e linguaggio appropriato di storia, geografia, scienze, medicina o politica. La media è rappresentata dall'ignoranza, non dalla cultura. E la cultura è snob. Tuttavia, se uniamo tutto ciò alle riflessioni precedenti è facile capire, secondo il mio modestissimo parere, il motivo per cui ci sia una contrazione nel numero di collezionisti e una diffusa volontà a mantenersi a distanza da "quella gente strana". PARTE 4 - CONCLUSIONE DEL VIAGGIO Tredici mesi fa, dopo un anno di sofferenza, anche mio padre se n'è andato. E' dannatamente difficile vedere spegnersi tra le tue braccia qualcuno che ti ha preso tra le sue quando sei nato. Che ti ha tenuto quella stessa mano e ti ha sorretto finché non sei stato in grado di camminare con le tue gambe. Che ha sacrificato davvero tanto ed è stato per tutta la vita il tuo eroe. Che ti ha insegnato l'importanza dei valori tradizionali e della famiglia. Che magari aveva potuto frequentare solo la scuola media e non ti aveva potuto insegnare la storia o la matematica, ma che ti aveva insegnato ad essere curioso perché tu imparassi da solo e cercassi da te le risposte. "Cresciamo i nostri figli in modo che possano fare a meno di noi" ha detto qualcuno. La numismatica, da un anno a questa parte, per me è anche questo. E' il ricordo di mio padre, di quei martedì da bambino che mi parevano così poco importanti, di quelle commemorative sammarinesi che ha continuato a tenermi da parte per anni, di quel periodo in cui non avevamo più nulla di cui parlare. “Se queste ombre vi hanno offeso, pensate, E cada ogni malinteso, Di aver soltanto sonnecchiato Mentre queste visioni vi hanno allietato. E questo tema ozioso e futile Non più di un sogno vi sarà utile. Gentili amici, non rimproverate; Miglioreremo se perdonate.”1 punto
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Questo è un esemplare da 1 franga argento 1935, con la corrispondente moneta italiana da 5 lire 1930; ambedue hanno 835/1000 d'argento per 5 grammi In questo periodo Zogu da Presidente della Repubblica è diventato Re di Albania, dal 1928 fino al 1939,1 punto
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Questa è la moneta da 1 lira italiana 1928 confrontata con la corrispondente 1 lek 1927, con il profilo di Alesandro Magno al dritto e cavaliere che cavalca sulle acque (forse lo stesso Alessandro) al rovescio.1 punto
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