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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/12/25 in tutte le aree

  1. Grazie all'amico Faini abbiamo questa foto del mercatino scattata nella seconda metà del 1980, usata da Corriere della Sera per un articolo. Mi fa piacere condividerla.
    8 punti
  2. La battaglia di New Orleans, combattuta l'8 gennaio 1815, fu, come detto, l'ultima della guerra. Una battaglia che si sarebbe potuta evitare, se solo fosse giunta in tempo la notizia che due settimane prima, il 24 dicembre 1814, a Gand, in Belgio (ma il Belgio non c'era ancora ), era stato firmato il trattato di pace tra il delegato americano John Quincy Adams (futuro Presidente) e gli inglesi. Questi ultimi avevano occupato la città e diverse zone limitrofe, ma l'incompetenza di Pakenham (niente a che vedere, in questo, con il più famoso cognato), gettò le truppe inglesi in bocca a un genio militare autodidatta, Andrew Jackson, che con la sua milizia del Tennesse ne ebbe facilmente ragione. Alla fine, le due parti lasciarono sul terreno più di 1500 caduti tra cui lo stesso comandante britannico. Vediamo una raffigurazione della battaglia in un dipinto del 1910 di Edward Percy Moran. Il trattato di pace, di fatto ripristinava lo status quo antecedente il conflitto, con la restituzione da parte di entrambi i contendenti dei territori conquistati. E nient'altro. Ma la guerra del 1812 ebbe comunque importanti conseguenze per gli Stati Uniti. L'embargo, con il blocco delle importazioni, anziché danneggiarle come temuto, diede un potente stimolo alle industrie manifatturiere del New England. La morte di Tecumseh e la sconfitta inflitta, sempre da Jackson, agli indiani Creeek nella battaglia di Horseshoe Bend il 27 marzo 1814, infransero la potenza indiana a est del Mississippi, facilitando la colonizzazione a Ovest. La guerra ispirò inoltre un forte sentimento nazionale a un'Unione ancora debole, e aggiunse un considerevole gruppo di eroi, con Jackson in testa, al pantheon americano. Per Andrew Jackson significò l'inizio di una fulgida carriera, prima militare poi politica, culminata nel 1828 con l'elezione a Presidente degli Stati Uniti, carica nella quale fu confermato quattro anni dopo. E nel 1929, esattamente un secolo dopo il suo primo insediamento, comparve, per la prima volta, sulla banconota da 20 dollari, dove lo si può vedere tuttora. Negli ultimi anni ci sono state diverse proposte per sostituirlo (con una donna, probabilmente), essendo diventato nel frattempo un personaggio assai poco politically correct. Ma non se ne è fatto nulla, e dubito lo si faccia con la corrente amministrazione petronius
    3 punti
  3. Ciao @Rufilius, @torpedo, @Antonino1951, @Litra68, @califfo64, grazie per i vostri interventi che ho molto apprezzato 🙂 ANTONIO
    3 punti
  4. @Alan Sinclair la via è sempre quella...purtroppo con meno tavoli e persone
    3 punti
  5. Ciao! più lo guardo e meno mi sembra un Tornesello veneziano che, per la precisione, era moneta che circolava principalmente in Grecia e nelle isole veneziane della Grecia. Se guardiamo il Tornesello di Enrico Dandolo (1353) quando il suo peso e la dimensione non erano ancora svilite dal tempo, erano di 0,52/0,72 grammi e diametro di 17 mm. Col tempo, ovviamente, si ridussero, ma anche nella migliore condizione, il peso è la metà della moneta riconiata. Direi proprio che non è un Tornesello e anche le supposte lettere non aiutano! saluti luciano
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, di recente acquisizione. Un Sestino di Federico III D'Aragona. Prima cosa chi fu costui? Era il figlio di Ferdinando I e di Isabella di Taranto; fratello di Alfonso II e zio di Ferdinando II, successe al nipote Ferdinando II, morto precocemente senza eredi nel 1496. Sestino - Ae Questo esemplare grammi 1,51 diametro mm. 19 Secondo il Mir 109 il peso è g 2,00 22/20 mm. D/FEDERICVS°D°G°R°SI; Busto del Re radiato volto a d. con lunghi capelli. R/+SIT:NOMEN:DNI:BENEDIT Croce Potenziata in cerchio lineare Questo esemplare si presenta di stile insolito diverso dagli altri in mio possesso. Inoltre si apprezzano quelle che sembrano delle lettere dietro la capigliatura. Potrebbe trattarsi di un falso d'epoca o è magari ribattuto su un altra, moneta? Aspetto vostri graditi pareri. Saluti Alberto
    2 punti
  7. DE GREGE EPICURI Per me è' stata una conferenza fantastica. Abbiamo sentito un sacco di cose, ascoltato una storia appassionante di "ricostruzione" del tesoretto che era andato subito disperso fra i maggiorenti di Volterra...vicende di famiglie nobili o importanti, della corsa ad accaparrarsi le ultime antichità, di scienziati ottocenteschi seri e ostinati (a volte con un po' di sicumera). Per un qualche pregiudizio localistico, parte delle monete sono state subito attribuite a Populonia: c'era la Gorgone, quindi...Ma le gorgoni di Volterra sono diverse da quelle etrusche, ed al rovescio hanno il quadrato incuso, che in Etruria non c'è mai. E gli ippo-galli? Strane bestie simili ai pegasi, ma non troppo. Pare che siano tipici del tesoretto di Volterra, ad Auriol (circa 2100 monete!) non ce ne sono. E certo non sono etruschi. Comunque, occorre arrivare al 2007 perchè i dubbi su "Populonia" siano espressi ad alta voce, almeno in Italia, e si cominci a riconoscere che queste monete, certo ispirate a Focea, sono provenzali, forse di Marsiglia, o giù di lì. Le monete sono ora 52 (alcune evidentemente sono andate disperse precocemente) , conservate a Firenze, e forse, dopo la pubblicazione fondamentale degli anni '70, meriterebbero qualche ulteriore approfondimento. Non sono mancati interventi sia in sala che a distanza, alcuni di veri esperti (Giorgio Aulisio ad esempio, che finalmente ho avuto il piacere di risentire).
    2 punti
  8. L'aria più famosa è "Che gelida manina" (aria di Rodolfo). Buona notte, apollonia
    1 punto
  9. F amò? Sì, Mimì! In GLE? Sì FAMOSI MIMI INGLESI Buona notte. Stilicho
    1 punto
  10. Buonasera @Alexio85, Dovrebbe trattarsi di un bezzo da 6 bagattini (bezzone), Mont. 53 (p. 780). Al D/ RCLA in legenda (Regina Coeli Laetare Alleluja) la Vergine sopra le nuvole con bambino in braccio. Variante con all'esergo il 6 tra le iniziali P e G del massaro Piero Gritti (1649-1650). Al R/ SANCT MARC V in legenda e nel campo il busto di S. Marco benedicente Comune, peso e diametro entro i parametri di riferimento. Saluti, Marco
    1 punto
  11. Zecca di Cremona, mezzanino, , Comune (1155-1330), M.I.R., 295.- Ciao Borgho
    1 punto
  12. Probabilmente si tratta di una moneta precedente consunta che è stata lisciata e i bordi msmussati in modo da avere una forma sub-ettagonale. E poi hanno impresso a bulino i tre segni
    1 punto
  13. Non mi era mai capitato di sbagliare.. 😎
    1 punto
  14. Dopo tutto questo tempo sul sito? Vai su modifica, entro 24 ore ti fa modificare pure il titolo della discussione.
    1 punto
  15. Sembrerebbe autentica, ma la conservazione non è alta, anzi; a rovescio la vittoria non presenta rilievo sulla veste (cancro del bronzo ricoperto o mancanza di metallo?)...
    1 punto
  16. Buonasera, la prima è un 4 cavalli del 1789 Ferdinando IV. La seconda un 4 Cavalli di Carlo di Borbone, Per la valutazione non saprei vista sopratutto la conservazione della seconda. Aspettiamo pareri altri utenti. Saluti Alberto
    1 punto
  17. Spiegalo alle forze dell'ordine se ti fermano con questo "coso" in macchina che ci stai andando a comprare il pane al forno! 😂
    1 punto
  18. Come tradizione posto alcune foto della interessante conferenza del Prof. Alessandro Cavagna
    1 punto
  19. Ciao, come già detto è probabile che in origine la S C era comunque visibile ma impressa male e nel tempo e per varie vicissitudini ora non è più così ( tieni presente che sono pareri dati su foto, dal vivo magari con l'ausilio di una lente qualcosa della S o della C ancora sì può intravedere) quindi non vuol dire che non è autentica. Visto che ancora non ci sono stati pareri in proposito faccio da apripista. L'aspetto generale della stessa mi fa propendere per la sua autenticità. Per lo stato di conservazione ed il suo valore commerciale non posso esserti di aiuto🙂 ANTONIO
    1 punto
  20. Non ricordavo avesse prezzi particolarmente elevati e la scheda su Numista sembra essere in linea con quanto mi risulta... https://it.numista.com/catalogue/pieces195.html
    1 punto
  21. La location è la stessa, purtroppo non si può dire altrettanto dell'afflusso di gente e numero di banchetti...... inoltre, il previsto aumento della quota annuale a carico degli espositori, non farà che peggiorare la situazione
    1 punto
  22. Non riusciamo a registrare e permettere di vedere la conferenza da remoto allo stesso tempo, vedremo in futuro di poter anche registrare le conferenze e metterle nel canale youtube.
    1 punto
  23. ho sbagliato la data, ma siamo lì 😂
    1 punto
  24. In questa discussione pochissime monete sono da portafogli o per le tasche, il rischio di farsi veramente male è altissimo ma... anche solo acquistarle significa farsi molto male!
    1 punto
  25. 1 punto
  26. FARFALLE DALL'ISOLA DI MAN FARFALLE DA JERSEY
    1 punto
  27. Buongiorno é una moneta con allineamento a medaglia, perciò un appicagnllo a ore 10 é strano. Sembra un "prelievo" per saggiare la bontà. Attendiamo altri pareri...
    1 punto
  28. Salve Artax, vedo le ossidazioni, e non ti nascondo che per me quel tocco di verde sulle monete mi attira tanto. Ovviamente un piccolo restauro non guasta.. Grazie per l'interesse 😉
    1 punto
  29. Prometeo è un tetrasillabo che può essere pronunciato in due modi a seconda della sillaba sulla quale cade l’accento tonico: la penultima (pro-me-tè-o) o la terzultima (pro-mè-te-o). La prima variante è la più antica dal punto di vista etimologico derivando direttamente dal greco, mentre la seconda è quella più vicina a noi dal punto di vista temporale, e che in genere si consiglia di usare tenendo conto del fatto che la nostra è una lingua neolatina, i cui vocaboli sono spesso arrivati fino a noi proprio attraverso il sistema linguistico dei Romani. Quindi entrambe le pronunce hanno ragion d’essere, ma sulla scelta di una delle due gli stessi linguisti hanno aderito a posizioni differenti tra loro. C’è chi dice di affidarsi alla frequenza d’uso nella vita di ogni giorno, mentre altri sono dell’opinione che sia più indicato accentare sempre alla greca. Opposto il suggerimento dell’autorevole linguista e filologo Luca Serianni, che nella sua Grammatica (I.183-184) specifica: “In linea di massima, è preferibile seguire l’accentazione latina, proprio per riconoscere la parte che spetta a questa lingua nella formazione del lessico intellettuale e scientifico e nella trasmissione del patrimonio onomastico dell’antichità”. Tuttavia, sottolinea lo stesso Serianni poco dopo, “esistono usi consolidati che sarebbe assurdo pretendere di modificare. Come nessuno parlerebbe di ‘complesso di Èdipo’, alla latina, così appare senza concorrenti la pronuncia alla greca di ‘accadèmia’ (contro il latino ‘accademìa’)”, come già osservavamo. Alla luce di queste considerazioni, dunque, quello che emerge è che quando un termine si presta a una doppia accentazione per motivi etimologici non c’è mai un’opzione più giusta di un’altra, o per lo meno non di default. Sulla carta non sbaglia chi dice Eraclìto alla latina al posto di Eràclito alla greca, né chi preferisce pronunciare alopecìa alla greca anziché alopècia alla latina. Ciò che conta, in linea di massima, è riconoscere la correttezza di entrambe le varianti e stabilire in modo coerente a quale scuola di pensiero rifarsi, assecondando eventualmente la consuetudine più diffusa ed evitando comunque l’unico vero “errore” possibile, se così vogliamo chiamarlo: quello di oscillare senza motivo fra il greco e il latino tra una frase e l’altra, senza riuscire a riconoscerne fino in fondo la ragione. Da https://www.illibraio.it/news/grammatica/accento-parole-alla-origine-greca-o-latina-1425229/ apollonia
    1 punto
  30. E' descritto " Rare type " un esemplare di nomos da Taranto con al diritto guerriero su cavallo trattenuto da Nike ed al rovescio Falanto in armi, sul delfino . Sarà il 22 Marzo in vendita Frank S. Robinson 127 al n. 102 .
    1 punto
  31. Ammazza, ma se c'avete avuto tutti problemi a entrare, chi è che m'ha fregato tutte le monete su cui avevo puntato? 🤬 Vabbè, vi perdono. 😇
    1 punto
  32. Si sono uguali all'apparenza ... queste emissioni Giorgio V sono tipografiche, questo francobollo puo' provenire da piatti diversi, puo' avere una filigrana in diverse posizioni, colori dentellatura ecc.. .. sono francobolli da studio a tutto tondo, con buoni strumenti ottici una buona lente un contafili va fatto un attento flyspecking della vignetta. E' materiale di grande divertimento, sono veri francobolli non come i moderni odierni, quando li trovo ne acquisto interi raccoglitori dello stesso francobollo.
    1 punto
  33. 1 punto
  34. Secondo me non molta storia. Può essere stata sì sporca ma non credo abbia circolato più di tanto, i rilievi sono ottimi.
    1 punto
  35. Ciao, inizialmente avevo letto troppo velocemente e stavo per scriverti che il rovescio è diverso, riflettendoci meglio però era talmente ovvio che mi son detto "se me ne sono accorto io figuriamoci lui", infatti rileggendo meglio ho visto che specificavi il dritto 😅 Tornando al dritto in questione, per quel poco che vale la mia opinione e al netto delle differenze di conservazione e della diversa qualità delle foto, posso dire che i ritratti hanno le solite caratteristiche e i medesimi dettagli e inoltre le distanze fra la legenda e i vari punti del viso mi sembrano effettivamente identici quindi direi che hai ragione 😀
    1 punto
  36. Ricordo che alla conferenza possono partecipare tutti, al termine della conferenza il consueto brindisi. Per chi non può partecipare di persona di seguito i link per poter seguire la conferenza in diretta utilizzando google meet. Link 1 dalle 21.00 alle 22.00: https://meet.google.com/xeq-fenp-oek Link 2 dalle 22.00 alle 23.00: https://meet.google.com/req-hbeq-rgx
    1 punto
  37. ecco alcuni miei acquisti
    1 punto
  38. Ma li avete visti in faccia? E perché sono stati rieletti?
    1 punto
  39. Credo che nessuno ormai, a parte gli espositori, vada al Cordusio in auto. Una volta, però (parlo degli anni '80), ricordo che era proprio dai bagagliai delle auto in sosta che usciva il materiale più interessante. C'erano molti più venditori e molti, molti più avventori. Come è ovvio che sia, la partecipazione degli uni implica quella degli altri, e viceversa. E il Cordusio è un patrimonio della città che NON PUÒ ANDARE PERDUTO (come è successo con gli oh bej oh bej...)
    1 punto
  40. Ciao Asclepia! Guarda qui! https://www.ngccoin.com/coin-grading/grading-scale/ ciao Michele
    1 punto
  41. no ti prego ...qualunque cosa regalati ma non queste cose qua.....indecenti e sicuramente non le regaleranno.
    1 punto
  42. Bisognerebbe analizzarle per comprenderne bene la composizione (io non lo ho mai fatto e non ho trovato nulla sui testi), però se faccio mente locale sui vari ritrovamenti da torbiera o fluviali in genere (alcuni documentati con foto e video), ricordo che i manufatti sono molto spesso inglobati in una crosta nera molto sottile e fragile che può essere facilmente rimossa liberando il metallo nudo sottostante, con il tipico colore vivo (questo vale per tutte le leghe del rame). Potrebbe trattarsi di un sottile strato superficiale di solfuro di rame come la calcocite (Cu2S) ma è solo una mia ipotesi del tutto infondata, servirebbe un'analisi.
    1 punto
  43. Questo è sicuramente un buon esempio di moneta proveniente da zona anerobica fluviale. Il fenomeno del rideposito di cui abbiamo parlato a Milano, è assai complesso e raro ed è fortemente legato al luogo di giacitura che deve possedere alcune particolari condizioni: scarsa affluenza di ossigeno (ossigeno quasi assente e senza possibilità di rinnovo per lunghi periodi). terreno gi giacitura particolarmente impermeabile all'ossigeno ma impregnato di acqua ferma (es. fanghiglia argillosa) condizioni termiche variabili in modo anche molto repentino (es. fondali marini) In queste particolari condizioni avviene che la corrosione innescata nei punti più deboli del metallo tende a solubilizzare il metallo stesso portandolo in soluzione; al variare rapido di una delle suddette condizioni (es. repentivo calo termico), la corrosione elettrochimica che stava dissolvendo il metallo si arresta e il metallo finito in soluzione (ricordiamo che la soluzione, nel caso di una giacitura in fanghiglia rafferma, resta immobile per periodi lunghissimi), si rideposita allo stato puro, generalmente in prossimità del cratere da cui si era distaccato. Questo da vita a piccoli tumuli di metallo puro che però, nel caso dell'oricalco, sono esclusivamente in rame e quindi di colore prevalentemente rossi/arancio se visti al microscopio. La giacitura in ambiente fluviale però, pur conservando in genere condizioni di giacitura molto instabili (fondali in lento movimento e soggetti alle variazioni delle correnti e delle temperature) può anche non dar vita al rideposito del metallo puro se, come abbiamo visto, la soluzione non è sufficientemente "ferma". Il curioso fenomeno degli aloni dorati è molto significativo perchè evidenzia la dealligazione preferenziale dei punti di maggiore incrudimento del metallo, vale a dire i contorni del modellato dove il metallo ha subito il massimo stress meccanico, insieme ai bordi dove è confluita tutta l'energia cinetica scaricata dal colpo di martello (propagazione delle forze dal centro del tondello verso i bordi). Notiamo infatti che, mentre i campi ed il resto del modellato appaiono lisci e di un colore leggermente più bruno, tutto il contorno dorato sembra più poroso e frammentato per via della perdita in soluzione di parte del metallo.
    1 punto
  44. Io faccio sempre fatica a capire se una moneta in oricalco sia stata spatinata o meno quando è così brillante... In questo caso avrei preso lo scuro nel craterino come un residuo della patina asportata ma mi sarei evidentemente sbagliato...
    1 punto
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