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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/25 in tutte le aree
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Che bel thread. E' circa un paio di anni che ho ricominciato a collezionare monete contemporanee come avevo cominciato a fare da bambino, e ho qualche bella moneta trovata in ciotola, di gran lunga il mio sport preferito. Inizio da questa, che credo sia quella di più alto valore trovata fino ad ora: 100 lire 1972 stanghetta, in ottimo stato, comprata senza accorgermi che fosse una 1972 / per 20 centesimi di euro.4 punti
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La zecca svela la prima moneta canadese raffigurante il re Carlo III ABBIAMO DOVUTO MODIFICARE UN PO' LA FORMA DELLA MONETA3 punti
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Salve condivido immagini di una cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo3 punti
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Carissimo/a @Filcal88,pietra tombale sopra e discorso chiuso. Scuse accettate. Voglio solo ricordare che qui nessuno è pagato e se non avrai la risposta subito abbi un po' di pazienza. Avanti con le tue belle pagine e 👋3 punti
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INDAGINE STORICA sulle 20 LIRE 1908 AQUILA SABAUDA Buonasera a tutti. Un plauso alla redazione di Cronaca Numismatica per questo approfondimento, pubblicato in data odierna sul sito della rivista on line. Da leggere con attenzione. saluti.2 punti
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Peter Jefferson No, non è un parente povero, e nemmeno il fratello furbo di Thomas. E i due non si sono nemmeno mai incontrati, perché quando Peter fece la sua prima apparizione alla Zecca di Philadelphia, Thomas era già morto da qualche anno. Accadde, si dice, all'incirca nel 1830. Peter incominciò a volare intorno alla Zecca, per poi infine entrare a curiosare. I lavoratori della zecca rimasero sicuramente sorpresi quando videro un'aquila calva aggirarsi tranquilla nelle stanze, ma lo presero come un buon auspicio e all'inizio lasciarono l'uccello a se stesso. Ogni notte, quando gli operai finivano il turno, lo mandavano fuori per chiudere la zecca. L'aquila faceva qualche volo notturno sulla città e tornava la mattina presto. Peter era alla zecca ogni mattina prima che gli operai arrivassero, aspettando pazientemente che aprissero le porte e lo facessero rientrare. Rimaneva dentro, appollaiandosi e volando dentro la zecca durante il giorno. A detta di tutti, era piuttosto docile e non gli dispiaceva stare vicino alle persone, tenendosi però in disparte la maggior parte del tempo, ma senza preoccuparsi se le persone gli si avvicinavano troppo. L'uccello divenne il beniamino della città man mano che si diffondeva la voce del suo attaccamento alla zecca e della sua tolleranza verso gli umani, e la gente lo riconosceva durante i suoi regolari voli su Philadelphia. Lo chiamarono Peter, forse il nome di un operaio che gli era particolarmente affezionato, e Jefferson, probabilmente un omaggio all'ex-presidente scomparso pochi anni prima, nel 1826. Ma per tutti, semplicemente Peter. Rimase lì per circa sei anni, fino a quando, un brutto giorno del 1836, era appollaiato, forse, su una pressa per coniare, non è del tutto chiaro, quando la macchina si accese. Sebbene gli operai si fossero precipitati a spegnerla, l'ala di Peter restò incastrata nei meccanismi e rimase gravemente ferito. Nonostante i grandi sforzi di tutti, Peter perse la capacità di volare e, a causa delle ferite all'ala, morì pochi giorni dopo l'incidente Per onorare la memoria dell'aquila, e per tenere Peter, che era diventato un pilastro della Zecca e una specie di mascotte non ufficiale dell'istituzione, gli operai lo fecero impagliare, posizionandolo all'ingresso principale della Zecca... dovrebbe essere ancora lì Secondo la leggenda, Peter sarebbe servito da modello per due delle più belle monete degli Stati Uniti, non a caso quelle che più di ogni altra raffigurano un'aquila vicina al vero: il dollaro di Christian Gobrecht e il Flying Eagle cent di J.B. Longacre. "Io non avevo visto per molti anni quella moneta, ma poi ne sono rimasto veramente impressionato e ho pensato che... è, con tutta probabilità, il miglior disegno su una moneta americana." Parola di Augustus Saint-Gaudens petronius2 punti
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riprendo questa tua della Repubblica democratica del Congo e la confronto con la mia (postata ieri sera) dello Zaire, con sovrastampa, cambio di valuta e denominazione dello Stato2 punti
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Aggiungo un po' di farfalline, però la più bella mi manca ...quella della Belen😂2 punti
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Ciao. In realtà la questione è molto più articolata, anche per l'intervento plurimo del T.A.R. della Lombardia e del Consiglio di Stato (quest'ultimo intervenuto con una sentenza recentissima del 20 febbraio scorso che sembra smentire, almeno in parte, una propria sentenza del 30.1.2024). I Giudici del C.di S., con la sentenza di gennaio 2024 sembrano infatti riconoscere alla società proprietaria dell'area anche il ruolo di "scopritore fortuito" del reperti (a cui la legge attribuisce, così come lo fa con il proprietario dell'area, un premio commisurato ad una percentuale del valore del ritrovamento), mentre il TAR e la recente sentenza del C.di S. del 2025 ritengono che nella vicenda de qua non esista uno "scopritore fortuito" e dunque l'unico premio da riconoscersi sia quello per la società proprietaria dell'area sotto la quale è stato rinvenuto il "tesoretto" (o forse in questo caso sarebbe più opportuno chiamarlo..."tesorone"). Al proprietario dell'area, quando non è anche "scopritore fortuito", la legge accorda un premio "fino ad un massimo del 25% del valore del ritrovamento", ma nel caso concreto la percentuale del premio è stata stabilita nella misura del 9,25% del valore dei reperti (percentuale determinata non certo "ad capocchiam", ma sulla base di una Circolare del Ministero risalente al 1999). Per quanto attiene al trattamento fiscale del premio di rinvenimento, per il TAR esso è soggetto ad una ritenuta alla fonte a titolo di imposta pari al 25% (ex art. 30, primo comma del DPR n. 300/1973), mentre per il C. di S. si tratta di un "ristoro per un'attività svolta nello stesso interesse pubblico" (e dunque da non assoggettarsi ad alcuna imposta). Di certo c'è che dalla lettura delle sentenze si apprende che il valore economico attribuito al rinvenimento sia stato di poco meno di 4 milioni di euro e che non sia stata contestata tanto la sua stima economica quanto piuttosto la percentuale del premio riconosciuta (come detto il 9,25%) e la sua sottoposizione all'imposta. Il discorso più interessante mi sembra quello articolato dal Consiglio di Stato nella sentenza del 2025 per escludere che in questa vicenda ci sia uno "scopritore fortuito": Riporto di seguito e testualmentre la parte saliente della sentenza, che spiega bene perchè in questo caso non ci sarebbe uno "scopritore fortuito": Come detto, però, la scoperta che dà luogo al riconoscimento del premio ex art. 92, comma 1, lett. c) del D.Lgs. n. 42 del 2044 deve presentare, come quid pluris, natura fortuita. In tale solco la giurisprudenza di questa Sezione ha chiarito che "La scoperta fortuita, viceversa, si caratterizza per il fatto di essere del tutto occasionale, costituendo un fatto giuridico eccezionale in cui non rileva la volontà dello scopritore, ma solo l' incontro con la cosa. La nozione di scoperta fortuita viene quindi ricavata in via residuale, dovendosi considerare tale ogni rinvenimento intervenuto al di fuori di un programma di scavi archeologici: da tale impostazione consegue che la scoperta di cose di interesse artistico-archeologico rimane "fortuita" anche laddove avvenga nell'ambito di un'attività di ricerca o di scavo, purché quest'ultima non sia finalizzata al ritrovamento di beni del genere di quelli concretamente ritrovati (come avverrebbe, ad esempio, qualora durante una campagna di scavi per la ricerca di reperti di epoca romana fossero trovati resti di uomini o di animali di epoca preistorica). Il criterio teleologico, quindi, distingue il negativo il ritrovamento fortuito, il quale, per tale ragione, viene a connotarsi come un ritrovamento che avviene "per caso", e come tale non era previsto o prevedibile" (Cons. Stato, Sez. VI, 5 gennaio 2024, n. 207). 6.1 Ebbene, facendo applicazione delle suddette coordinate ermeneutiche al caso di specie, vi è da ritenere che il rinvenimento dei reperti di che trattasi, a prescindere da chi ne sia stato l'effettivo scopritore, non sia stato "fortuito" con conseguente esclusione, per quanto qui interessa, del diritto di parte appellante al riconoscimento del premio ex art. 92, comma 1, lett. c), del D.Lgs. n. 42 del 2004 (e tanto indipendentemente dalla posizione che potrà meno essere eventualmente riconosciuta a O.I., anche eventualmente come proprietario scopritore non fortuito avente diritto ex art. 92, comma 2, alla maggiorazione del premio). Ciò in quanto, se è vero che la scoperta ha avuto luogo nel corso di lavori di ristrutturazione edilizia (e, quindi, non nell'ambito di un'attività precipuamente volta alla ricerca di reperti) la stessa è comunque avvenuta in un'area a rischio archeologico. Circostanza, quest'ultima che aveva, peraltro, spinto la Soprintendenza a prescrivere che le operazioni di scavo fossero condotte in affiancamento con una società specializzata (la S.) per il supporto alle operazioni (così la nota prot. (...) della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia in cui si è prescritto che "l' immobile è ubicato in zona a rischio di ritrovamenti archeologici tanto di età romana che di età medievale e che pertanto tutte le opere di scavo dovranno avvenire con controllo di operatore archeologo" - doc. 2 alla produzione della difesa erariale in primo grado del 27 marzo 2023). È, infatti, evidente che il rinvenimento di reperti della specie di quelli scoperti (di età romana e tardo antica) era certamente prevedibile, trattandosi di zona, non solo qualificata a rischio archeologico secondo il Piano di Governo del Territorio del Comune di Como (si veda il relativo estratto - doc. 1 alla produzione della difesa erariale in primo grado del 27 marzo 2023), ma sulla quale già risultavano cointesti archeologici peraltro riferibili anche al periodo romano e tardo antico (lo stesso in cui si inseriscono i reperti di che trattasi). Del resto, l'esclusione del diritto di T.C. al premio ex art. 92, comma 1, lett. c) del D.Lgs. n. 42 del 2004 appare in linea con la ratio che sottende a tale specifica disciplina. Il riconoscimento di un premio per il ritrovamento in favore dello scopritore fortuito è giustificato dalla particolare meritevolezza del comportamento tenuto dal soggetto beneficiario, il quale si viene a trovare nella condizione di poter nascondere la scoperta, ma ciò nonostante si attiva per rendere noto il ritrovamento, custodirlo e garantirne la consegna adempiendo ai doveri di cui all'art. 90 (in termini anche Cons. Stato, sez. VI, 5 gennaio 2024, n. 207). Nella vicenda che occupa, invece, proprio in ragione dell'avvenuto affiancamento disocietà specializzata (che ha, peraltro, svolto la propria attività dietro corrispettivoesborsato dal committente), l'appaltatore non avrebbe comunque avuto la possibilità di occultare il rinvenimento. 6.2 Alla luce delle considerazioni che precedono diviene, peraltro, del tutto irrilevante ai fini della decisione della presente controversia l'individuazione di chi per primo sia entrato materialmente in contatto con la res (cioè i dipendenti dell'appaltatore ovvero i tecnici della S. o anche i dipendenti diretti della T.C.); aspetto, questo, che potrà (e dovrà) peraltro essere approfondito nella diversa sede della riedizione del potere a seguito del giudicato di annullamento portato dalla pronuncia n. 920/2024 del 30 gennaio 2024 di questa Sezione. E ciò in quanto, anche ove fosse riconosciuto in tale ulteriore nuovo frangente procedimentale a T.C. il ruolo di scopritore, quest'ultima non avrebbe comunque, per ciò che qui più interessa, diritto al premio ex art. 92, comma 1, lett. c) in quanto non sarebbe in ogni caso, per le ragioni sopra esposte, uno scopritore "fortuito". In allegato trovate la sentenza del T.A.R. della Lombardia e la Circolare del Ministero sulle percentuali sul valore economico da riconoscere per i rinvenimenti archeologici. In buona sostanza, la vicenda sembra essersi definita nei termini seguenti: 1. Valore del ritrovamento: 4 milioni di euro (circa, poco meno); 2. Premio spettante al proprietario dell'area in quanto tale: 359.041,36 euro, corrispondente al 9,25% del valore del rinvenimento (vedi sentenza del TAR e Circolare Ministero allegate); 3. Trattamento fiscale del premio: nessuno, a seguito della sentenza del 2024 del C. di S. (mentre per il TAR esso doveva essere sottoposto ad un'imposta pari al 25%); 4. Premio spettante allo scopritore fortuito: sembrerebbe nessuno, a seguito della sentenza del 2025 del C. di S. che esclude che nel caso de quo possa essere individuato uno scopritore fortuito, ancorchè la sentenza del C.di.S. del 2024 parrebbe dire una cosa diversa. M. Sentenza TAR Lombardia n. 01263_2022.pdf 5-Circolare-n.-21109-del-23-dicembre-1999.pdf2 punti
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Salve condivido immagini di una cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo2 punti
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Le scuse sono sempre segno di educazione (bravo), .. tranquillo avrai sicuramente il nostro aiuto.2 punti
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I codici a barre sono nati nel 2008 e tuttora continuano a esserci, agli inizi alcuni fogli addirittura ne avevano uno , poi due, oggi di norma 4 per foglio, è partita come la corsa dell'oro, tutti a cercare i codici, dx, sx, superiore , inferiore, io che a quei tempi prendevo quasi 100 francobolli di novità per i soci della mia associazione, quando andavo allo sportello filatelico vedevo lo sfregio con cui rimanevano mozzati tutti i fogli dentro le cartelle, ho fatto più volte accese discussioni con il direttore e formali reclami alle poste e alla federazione, fiato sprecato hanno sempre continuato e lo fanno tuttora, di tosare i fogli, anche se oggi la moda è molto passata e le richieste sono molto poche. questa era una premessa di quello che erano e sono i codi a barre, inserisco come contributo al post, il primo foglio dei primi usciti, poi i due più ricercati, Pinocchio "Collodi" e il Natale 2009, inolte esempi di posizione sul foglio alto , basso , destro, sinistro, PS: questi sono esempi che raccolgo come studio e confronti saluti Pinocchio Collodi 2008 Natale 2009 posizioni nei fogli2 punti
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Dei raccoglitori fai foto nitide pagina per pagina, per le lettere fai dei piccoli lotti di due o tre buste e fai foto. Poi se ci saranno approfondimenti ti chiederemo foto del singolo francobollo o busta. Noi qui non abbiamo fretta, prenditi il tempo che ci vuole, la filatelia è solitamente un hobby lento.2 punti
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Buonasera a tutti, questo ultimo Tari di @lamanna921è veramente particolare, molto curato in alcuni particolari tipo la corona, ma poi quelle torrette con una forma così elementare, manca un aquiletta o sbaglio? Un ritratto diverso da tutti quelli visti fino ad ora. Palpebre e occhi tipo Mister Magoo. Battute a parte è veramente un bel falso. Saluti Alberto2 punti
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Salve. Questa è una moneta da 10 kreuzer di Francesco Giuseppe imperatore d’Austria, il cui diritto è stato usato per la medaglia della foto sottostante. Argento 400‰: 1,49 g, 18 mm D/ FRANC • IOS • I • D • G • AUSTRIAE IMPERATOR R/ Iniziali dell’imperatore intrecciate e coronate Si notano tracce di appiccagnolo rimosso a h 12. apollonia2 punti
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Ricordo che alla conferenza possono partecipare tutti, al termine della conferenza il consueto brindisi. Per chi non può partecipare di persona di seguito i link per poter seguire la conferenza in diretta utilizzando google meet. Link 1 dalle 21.00 alle 22.00: https://meet.google.com/xeq-fenp-oek Link 2 dalle 22.00 alle 23.00: https://meet.google.com/req-hbeq-rgx2 punti
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E poi ci si stupisce se la gente non denuncia le scoperte… cornuti e mazziati.. Il ritrovamento - La società, nel settembre 2018, scoprì le mille monete d'oro di età romana nel corso di un intervento di ristrutturazione nel centro storico di Como. Secondo i consulenti numismatici di Officine Immobiliari, il tesoretto varrebbe sul mercato internazionale tra i nove e gli undici milioni di euro, stima che il ministero della Cultura ha dimezzato. Il motivo del "taglio" sta nel fatto che la legge vieta l'esportazione di tali reperti. Il valore viene quindi indicato in circa quattro milioni e 901mila euro. Il premio da elargire per legge - La legge, in questi casi, quantifica in una dote "non superiore al 25% del valore del ritrovamento". E dopo una limatura sul presunto valore delle monete, sempre il ministero aveva ritenuto congruo un premio del 9,25%, pari cioè a circa 453mila euro, salvo infine liquidarne soltanto 73mila. Il decreto del tribunale - A chiusura della lunga vertenza, il tribunale di Milano ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del ministero della Cultura, intimandogli di pagare immediatamente altri 295.233 euro. Officine Immobiliari, nelle operazioni di recupero del tesoro composto dalle mille monete, aveva investito circa 400mila euro. La somma era servita per consentire la prosecuzione degli scavi e per consentire alla Soprintendenza di eseguire le lavorazioni del caso, finanziando anche i successivi studi numismatici1 punto
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Ormai di questa bellissima serie avete postato tantissimi esemplari. Aggiungo solo l'omaggio delle poste italiane con il foglietto del 2020 che riprende la serie.1 punto
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Appena mi è possibile condivido il mio esemplare dello stesso falsario...per confrontare il metallo e il peso.1 punto
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Cancellato tutto. Avevo commentato la moneta di @Jagher dicendo che era Napoli '62 e non del '67 😅1 punto
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diciamo che il prezzo mi pareva ben competitivo.. mi son detto o la va o la spacca. furbacchioni dalla casa d'aste, perché dalla loro foto i graffi non si percepivano affatto. lo sto imparando! 🤣 ma come vedi faccio sempre acquisti piccolini.. sono troppo inesperto per alzare il tiro su monete più rare o in elevati stati di conservazione1 punto
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il valore aggiunto di questa è dato dall'essere attaccata ancora al supporto di spedizione1 punto
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Credo che faremmo bene rivalutare la nostra filatelia per un semplice discorso,quando tutti corrono a comperare un titolo azionario anche l'operaio il negoziante etcc è quando il titolo non varrà niente. La filatelia ora è snobbata e gran parte delle persone che la ereditano se ne disfano,questo per me è un buon segno perché si possono trovare ottime occasioni senza svenarsi ,speriamo che nel frattempo si rivalutino. Nel frattempo impariamo più di qualcosa ,storia ,geografia ,natura e tanto altro... Buon fine settimana a tutti e buona filatelia Bingoooooo abbiamo trovato dove andar bere,lucidi si o lucidi no non c'è ne frega.1 punto
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Ciao Di solito si fa una lista dettagliata, dove verrai poi attenzionato per determinati focus specifici. Perciò dopo andremo di foto e dati precisi nelle sezioni apposite. Saluti1 punto
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Resta la domanda del perché il 9, 25% a fronte a una legge che stabilisce nel 25% la percentuale spettante ( ed è ininfluente se venga considerato scopritore fortuito o proprietario del terreno ) , percentuale di cui la società sicuramente si è basata per investire i 400.000€ per i lavori di recupero e che sarebbero stati recuperati se il premio fosse stato pagato con la percentuale di legge….. La prossima volta che la stessa società incapperà in altre emergenze archeologiche, affronterà di nuovo volontariamente la stessa odissea?…. Suppongo di no… Sono le solite micragnerie e italiche furbate che ci rendono quello che siamo agli occhi del mondo e che ben misurano lo stato dei rapporti tra il nostro derelitto stato e il cittadino , privato o giuridico che sia, nonostante che lo stato ne invochi nello stesso tempo la collaborazione…. è successo per la tabula cortonensis, per l’’Apollo di piombino, per riace, e si potrebbe continuare. Quindi, al netto di qualsiasi forzato tentativo di spiegazione o giustificazione legale di tali storture, siamo e restiamo un paese di cialtroni e rubagalline al governo. E poi abbiamo il coraggio di avanzare pretese sul patrimonio culturale …..1 punto
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Come giustamente detto da Jagher i francobolli sono comuni e hanno un basso valore di mercato... ma hanno comunque allo stato di nuovo un valore se ben tenuti, la filatelia se ben conservata non vale mai ZERO. La busta e' un primo giorno d'emissione ed ha un valore si piu' alto. Aldilà del valore venale che poco interessa sono dei bei pezzi da conservare per il semplice piacere di ammirarli e di averli in collezione.1 punto
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Fogli interi con bordo integro, (lasciali così), non sono rari ma neanche così comuni. .... attendi un parere di @fapetri2001 sicuramente piu' autorevole del mio. Attenti alla conservazione, alla gomma soprattutto.. non piegare i fogli vanno conservati aperti in apposite card. ... non sovrapporli uno con l'altro rischiano di attaccarsi, .. vanno conservati separatamente con fogli di pergamino tra un foglio e l'altro.1 punto
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Rettifico, è un grano e non una pubblica... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-IRN/3 La foto in basso andrebbe ruotata di 90 gradi a destra...1 punto
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Buongiorno @Ptr79 ho guardato le tue due cartoline di Franchigia, alla quale ha egregiamente risposto l'amico @PostOffice, aggiungo un particolare postale che a me viene facile notare in quanto sono due bolli dell'Umbria, Panicale, nota come è stana e variante la storia postale, nella cartolina del 1916 il bollo di arrivo è del 1916 del tipo Guller, in quella del 1917 il bollo è del tipo cerchio grande, bollo largamente usato nel fin 800, stando a dimostrare che nello stesso ufficio, ( ve ne era uno solamente come ce ne è uno oggi) si usavano indistintamente due annulli di foggia e di età diversa e questo fa capire che ogni documento di storia postale, pur sembrando simile , è diverso dall'altro1 punto
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Cartolina postale di franchigia, stemma imbandierato a colori senza cartiglio di diffida, emessa il 30.5.1915. Scritte in colore verde, stemma tipo V con 'r' svolazzata nella prima riga di intestazione senza croce sulla corona. Annullo di franchigia e di partenza UFFICIO POSTA MILITARE 9:CORPOARM.ta del 3.10.1916.. inizio attività del bollo del 28.5.1915 al 31.7.1917 e dal 11.1917 al 31.01.1918 in Italia. ..annullo a ponte di arrivo di Panicale (Perugia) del 8.10.1916 Quotata cartolina + annullo posta militare. E' un pezzo di grande storia postale.1 punto
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Di nulla,per me è sempre un piacere... I falsi d'epoca sono sempre esistiti, almeno fin dall' epoca romana... Ad ogni modo per averne certezza dovresti rifare delle foto più chiare...1 punto
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Ciao, è una pubblica coniata a Napoli durante la prima repubblica napoletana del 1648... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-IRN/2 Le foto non sono per nulla chiare ma credo si tratti del tipo denominato conio "rozzo",in pratica un falso d'epoca...1 punto
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Magliocca pag 151, n. 181( R4 ). Moneta da me mai vista prima di oggi. Complimenti.1 punto
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A volte il francobollo timbrato ha più valore di quello nuovo. Fai delle foto se vediamo qualcosa di interessante approfondiremo.1 punto
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1915-1918 ING. LAZ. MONTEBAROZZI VEDETTA VOLONTARIA 1915-1918 DIFESA AEREA DI MILANO Primi bombardamenti aerei su Milano...1 punto
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Buonasera a tutti. La monete oggetto della discussione mi é arrivata parecchio tempo fa, ma per dimenticanza va la mostro solo oggi. Il lustro c'é, in particolare modo al rovescio. Al dritto é un pò a chiazza, se vogliamo, ed é probabilmente coperto da una patina grigio/scura. Vi allego qualche foto:1 punto
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La nascita di ANit, Accademia Numismatica Italiana, come e’ riportata su Panorama Numismatico di marzo 2025 https://drive.google.com/file/d/1xnhA08ahlG7b75FsHd0JRU7hDr8sOcZR/view?usp=drivesdk1 punto
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Sperando di fare cosa gradita (e non potendolo fare nell'altra discussione ora chiusa) visto che è stato citato riporto qui la referenza dell'esemplare della Palace Collection, la collez del re Farouk, che presentava un esemplare delle 20 lire oro con millesimo 1908 al lotto multiplo 998. Il pezzo è descritto come 'very rare', quasi certamente si tratta del riconio successivo al 1908. Il lotto multiplo stimato 12 Egyptian pounds ha realizzato ben 170 che è comunque una cifra di tutto rispetto confrontandolo con i realizzi degli altri lotti. La Palace collection contava ben 8500 monete (diverse vendute in lotti multipli) la maggior parte delle quali in oro, comprendendo pero' quasi esclusivamente emissioni del XIX e XX secolo. La moneta non è purtroppo illustrata nelle tavole del catalogo in quanto parte di un lotto multiplo. Fu dispersa da Sotheby's nel 1954 ed è considerata ancora come una delle maggiori vendite del 1900.1 punto
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1918 IL CLUB ALPINO SEZIONE DI MILANO AI VALOROSI SOLDATI. D. Stemma del Club Alpino Italiano; sotto: SEZIONE DI MILANO. R. Un aquila librantesi a volo su un pianeta. Fra l'aquila e i pini: AL VALOROSO SOLDATO - D'ITALIA 1918. Rifer. Le rivendicazioni Italiane del Trentino... n. 4671 punto
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Oggi su di un banchetto una scatola di scarpe piena di biglietti tedeschi logori/molto logori di grandi dimensioni ad un euro, quasi tutti del periodo dell'inflazione della Repubblica di Weimar, praticamente i soliti già visti e molto ripetuti. L'unico biglietto che ha attirato la mia attenzione, che all'inizio avevo scambiato per un depliant pubblicitario dell'epoca , questo dieci milioni di marchi (emissione locale) dell'agosto del 1923 della città di Duisburg (in italiano Duisburgo) storica città attualmente della Renania. Carta consistente filigranata per esteso formata da rombi posti a spina di pesce, avrebbe perso il suo valore il 31 dicembre del 1923. E' raffigurata una delle tante acciaierie, vanto della città, tutte completamente distrutte dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. (cm. 19 x cm. 11) (cliccarci sopra per ingrandire)1 punto
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