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  1. petronius arbiter

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/03/25 in tutte le aree

  1. DE GREGE EPICURI In anni non troppo lontani dal 1868 fu rinvenuto, non lungi da Marsiglia, il tesoro di Auriol. Si trattava anche in quel caso di monete greche arcaiche in Ag, coniate in parte sicuramente a Focea, in parte forse a Marsiglia (colonia dei focesi); e in parte, forse, in altre città della Jonia. Se ne è parlato ripetutamente in questo Forum, nella sezione Preromane; nella quale @g.aulisio ha anche trattato del tesoro di Volterra. Che cosa si può ipotizzare? Un lungo viaggio da Focea a Marsiglia, con tappe a Velia, a Volterra e forse in Corsica? Oppure, commerci fra Marsiglia e l'Etruria? Speriamo di avere nuovi elementi dalla conferenza.
    3 punti
  2. Processo rinviato al 24 marzo 2025. Non è solo da noi che si rinviano le udienze😀 https://iapps.courts.state.ny.us/webcrim_attorney/Detail?which=case&docketNumber=m52H5JZ5W7KM2NEWgvSc5jT9i2eREBcJf_PLUS_ZwWAFKwfI=&courtType=U&countyId=K4i18rFVPQh5HTQ/kUoO3Q==&docketId=3gbtRNdkovun89tcAxf0dg==&docketDseq=T/O1YN_PLUS_BG65HkOeqEnpAkw==&defendantName=Beale,+Richard&county=&court=New+York+Supreme+Criminal+Court&recordType=U&recordNum= M
    3 punti
  3. Buonasera a tutti, posto un esemplare passato recentemente su Asta Inasta. Millesimo 1836 palesemente Falso e correttamente dichiarato come tale. Come vi sembra? Saluti Alberto
    2 punti
  4. Per il rovescio delle sue monete Reich disegnò un'aquila (e ti pareva ) vista di fronte, che stringe tra gli artigli tre frecce e un ramoscello d'ulivo, con lo scudo sovrapposto al petto. Le ali dell'aquila sono sollevate sulle monete d'oro, e parzialmente piegate in quelle d'argento. Sopra la testa dell'aquila è sospeso un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM, nel giro l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA. E per la prima volta sulle monete d'oro compare il valore, in forma abbreviata, ai piedi dell'aquila: 5 D. per la half eagle. (rovescio della moneta del post precedente, da Heritage Auctions) Anche l'aquila non mancò di suscitare critiche. Un funzionario governativo disse che l'animale sfidava sia la natura che l'araldica. Qualcun altro paragonò l'aquila ad ali spiegate con lo scudo sul petto a un sandwich (e il disegno divenne poi noto come sandwich-board). Secondo il noto numismatico e storico dell'arte Cornelius Vermeule, lo scudo somiglierebbe piuttosto alla protezione di un arbitro di baseball Sia come sia, i disegni di John Reich rimasero a lungo sulle monete, sia pure con qualche modifica. La half eagle rimase invariata, come l'abbiamo vista, fino al 1812. Nel 1813 venne cancellato il drappeggio del busto di Lady Liberty, e la moneta passò dall'essere indicata come Capped Bust a Capped Head, mentre le stelle non furono più divise parte a destra e parte a sinistra, ma occuparono interamente il giro. Invariato il rovescio. (foto da Heritage Auctions) Senza ulteriori modifiche ai disegni, ma con una riduzione del diametro (che passò da 25 a 23,8 mm.) e della dimensione delle lettere e delle stelle (più piccole), lasciando invariati peso e titolo, la half eagle di Reich fu coniata fino al 1834, ad eccezione degli anni 1817-1818. petronius
    2 punti
  5. Mi cito perché forse è poco chiara la mia affermazione, intendo dire che sicuramente c' è stata volontà nell' appore due punti dove generalmente ce ne uno o anche nessuno,ma non credo che abbiano chissà quale significato...
    2 punti
  6. Ecco qua. La foto purtroppo non è molto nitida
    2 punti
  7. Un tedesco per la Zecca L'idea di trovare un incisore europeo di valore (uno bravo ) per la Zecca di Philadelphia, nacque probabilmente in contemporanea con la zecca stessa. Coloro che si erano succeduti alla direzione nei primi anni di attività, erano consapevoli che gli incisori americani non potevano competere con gli europei, e le stesse maestranze addette alla produzione non avevano l'esperienza necessaria per produrre monete di qualità. Ci vollero però anni prima che il desiderio diventasse realtà, e la realtà aveva il nome di Johann Matthias Reich, un immigrato tedesco nato a Furth, in Baviera, nel 1768, e trasferitosi in America nel 1800. Reich, che al suo arrivo negli Stati Uniti aveva anglicizzato il suo nome in John, aveva appreso il mestiere dal padre, anch'egli incisore. Già nel 1801, appena un anno dopo essersi trasferito, alcuni suoi lavori erano stati notati da Thomas Jefferson, che lo aveva raccomandato per un impiego alla Zecca. Impiego che però non fu a tempo pieno, ma solo per piccoli lavori, tanto che pochi anni dopo, disilluso, stava pensando di tornarsene in Europa. Ma nel gennaio 1806 la Zecca vide la nomina del suo quarto Direttore, Robert Patterson, che intuì le sue qualità, e nel 1807 lo nominò Second Engraver (il primo era sempre Robert Scot, che mantenne la carica fino alla morte, nel 1823), col compito di ridisegnare la gran parte delle monete in circolazione. Al dritto di tutte queste monete, compare una properosa Lady Liberty nella quale qualche critico, probabilmente non senza ragione, credette di riconoscere l'amante dell'artista. Nelle half eagles, le prime monete d'oro coniate con questo disegno nel 1807, Lady Liberty, volta a sinistra, indossa un cappello frigio con l'iscrizione LIBERTY sulla fascia. Nel giro 13 stelle, 7 a sinistra e 6 a destra, in basso la data. (foto da Heritage Auctions) Ma, inaspettatamente, il berretto indossato da Lady Liberty, che nelle intenzioni di Reich voleva rappresentare un cappello frigio, simbolo di libertà (Liberty Cap), fu invece interpretato in un modo che scandalizzò molti. Si disse, anche qui non senza qualche ragione, che un cappello come quello lo si poteva vedere su alcuni fregi e bassorilievi funerari dell'antica Roma, tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero, ed era un oggetto donato ai liberti, gli schiavi liberati dal loro stesso padrone.... naturalmente, nessuno poteva concepire gli Stati Uniti come una nazione di schiavi a cui gli inglesi avevano graziosamente concesso l'indipendenza. Dovette intervenire il presidente Jefferson in persona, che nonostante le mille incombenze legate al suo ruolo, e i suoi ancor più numerosi interessi, trovava anche il tempo di occuparsi di tutte le questioni riguardanti la Zecca e le monete, per spiegare che quello non era affatto un berretto da schiavo, bensì un cappello alla moda. Più precisamente, un mob cap, un cappello tondo e morbido, solitamente di lino o di una sorta di garza, con dei volant decorativi intorno al bordo, spesso ornato di pizzo o nastro. Molte donne usavano portarlo, soprattutto in casa, per tenere raccolti i capelli. Tra esse, Jefferson citò Martha Washington, la prima First Lady d'America, della quale in effetti esiste più di un ritratto con indosso questo copricapo... e a quel punto, nessuno poté obiettare più nulla Continua...
    2 punti
  8. Gli ultimi arrivi Tallero senza data. Esemplare splendido al dritto, al rovescio il conio è stanco Tallero del 1607, condizione non eccelsa, ma millesimo rarissimo: 5 esemplari noti, di cui uno nella Collezione Reale, più altri 2 con data corrotta di difficile lettura. un bell'R4 Tallero del 1613. Un R5. In tutto sono noti 2 esemplari
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  9. Martedì 11 marzo dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Il ripostiglio di Volterra" tenuta dal Prof. Alessandro Cavagna. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di marzo.
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  10. sono sommariamente d'accordo con chi considera questi anelli principalmente una speculazione, ma non si possono liquidare tutti questi oggetti come semplici anelli di uso quotidiano , soprattutto quelli a la rouelle o globati: fenomeno soprattutto francese, ci sono molteplici studi a riguardo. ad esempio questo esemplare (1° sec. AC) in piombo di pochi millimetri sembra essere la copia di una immagine molto piu antica, da studi come questo l'interpretazione monetaria, che anche se non dimostrata ha la propria dignita. certamente ha contribuito l'approccio sbagliato a sminuire questi oggetti, infatti non si puo classificare ogni anello in bronzo ossidato come premoneta
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  11. Bellissima notizia, non mancherò alla serata..😀 Il fuoriclasse Duplantis alla Capitale europea della Cultura: annunciato il salto con l’asta da record alla Transalpina | Il Piccolo
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  12. Buonasera a tutti, i miei messaggi si contano su due dita fin qui però per una volta volevo aggiornarvi. Mi hanno inviato una mail dal CFN chiedendomi di rieffettuare la registrazione perché il primo tentativo non era andato a buon fine in quanto nella foto con la webcam mancava in bella mostra la copia del documento d'identità. In realtà non avevo capito che ci voleva. Cmq è un segno che ci stanno lavorando. Colgo l'occasione per ringraziare tutti degli aggiornamenti e della competenza in materia.
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  13. In effetti è quello che sarà successo, giusto un colpetto però... Barbari, rovinare così quasi 400 lire....
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  14. Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG > Auction 419 Auction date: 17 March 2025 Lot number: 442 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Hadrianus, 117-138. AV-Aureus, 129/130, Rom; 7,23 g Kopf l.//Kaiser reitet r. mit Lanze. BMC 534; Coh. 500; Calicó 1245 (stempelgleich); Strack 329 (dies Exemplar erwähnt); RIC² 1052 Sehr seltenes Exemplar mit bedeutenden Provenienzen. Von feinstem Stil, Fassungsspuren, winz. Kratzer, vorzüglich Aus der Sammlung eines Juristen. Exemplar der Auktion Merzbacher, München 9. November 1909, Nr. 1454; der "Sammlung Baron Friedrich von Schennis, Dr. B. K. in M. und eines bekannten englischen Archaeologen", Auktion Jacob Hirsch XXXIII, München 1913, Nr. 1246; der Sammlung Vicomte Louis Edmond Paul de Sartiges, Auktion Ars Classica XVIII, Luzern 10. Oktober 1938, Nr. 210 (Zuschl. 270,- Franken); der Sammlung Hall Park McCullough, Auktion Stack's, New York 22. November 1967, Nr. 869 und der Sammlung Adrian W. Zorgniotti (1925-1994), Auktion Stack's Bowers Galleries, New York 13. Januar 2023, Nr. 20176 ("Graded NGC Ch EF, Strike: 5/5; Surface: 2/5, certification number 6369987-001", Zertifikat nicht beiliegend). Estimate: 7500 EUR
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  15. @rufis ecco qui: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/11/18/24A06091/SG https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-11-18&atto.codiceRedazionale=24A06092&elenco30giorni=false
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  16. Buongiorno, secondo me bagarre per Renato Zero, seguirà a ruota Campari... poi le sorprese/smentite ci possono sempre essere.
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  17. 🤢...dai bisogna ammettere che il packaging è migliorato notevolmente quest'anno! 🤮
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  18. Lungo la costa, fu costruita la strada Litoranea Libica, detta "Via Balbia", voluta dall'allora Governatore Italo Balbo, nel 1935. La sua costruzione fu approvata con R.D.L. 14 marzo 1935, XIII n. 545 per una spesa di L. 103.000.000, senza gravare sullo stato italiano ma solo grazie ai bilanci della colonia. La strada avrebbe collegato la Tunisia con l’Egitto attraversando interamente la Libia. Basti pensare che il Golfo della Gran Sirte era sprovvisto di strade creando una cesura fortissima tra le regioni Tripolitania, Sirtica e Cirenaica. La nuova grande arteria era ( ed è tuttora) lunga 1.822 km . asfaltata. All’ufficio speciale del Genio Civile di Tripoli, il governatore diede le seguenti direttive: tempo massimo per il costruzione della Litoranea non superiore ai 12 mesi senza superare la spesa prevista. In media lavorarono, nei vari tronchi, dai 1.500 ai 2.500 operai locali, supportati da dirigenti italiani. Lungo la Balbia vennero costruite 65 case cantoniere (costo medio L. 200.000) Maggiori informazioni su questo sito: https://italiacoloniale.com/
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  19. Buongiorno. La riga in questione è proprio una riga. Nel senso di incisione molto probabilmente accidentale. È come ritrovarsi una riga sull'automobile: di norma non fa piacere in quanto è un danno. Qui è la stessa cosa
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  20. Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Herakles Auction 2 Auction date: 3 March 2025 Lot number: 27 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Greek Ionia. Ephesos . ANTIAΛKIΔAΣ (Antialkidas), magistrate circa 390-325 BC. Tetradrachm AR 24 mm, 15,31 g Bee with straight wings; Ε-Φ flanking / ANTIAΛKIΔAΣ, forepart of stag right, head left; palm tree to left. Extremely Fine BMC -; Pixodarus Hoard, Ephesus (P. Kinns), Coin Hoards IX, Class G, 124, pl. 27. Ephesos, a distinguished ancient Greek city on the western coast of Turkey, bore emblems like the bee, stag, and palm, all of which held profound significance. Central to these symbols was Ephesus' role as a crucial center for the worship of the Greek goddess Artemis, a connection prominently highlighted on its coinage. The bee, stag, and palm were emblematic of Ephesus. Originally, the bee was associated with an early Anatolian goddess, later identified by the Greeks as Artemis. The symbolic connection was so intimate that the priestesses of this goddess were referred to as "honey bees." The palm tree, featured on Ephesian coins, harks back to the myth of Artemis' birth beneath a palm tree on the island of Delos. This imagery evokes the goddess's divine origins and reinforces her connection to nature. The stag, another prominent motif, held dual significance. Sacred to Artemis, it symbolized her role as the protector of wild animals. Additionally, it might allude to the sculptures flanking her cult statue in the temple at Ephesus, further emphasizing the city's devotion to the goddess and the intricate details of her worship. These images on Ephesian coinage served as a visual narrative of the city's profound ties to Artemis, encapsulating not only religious devotion but also the rich mythological tapestry that defined Ephesus as a prominent cultural and religious center in the ancient Greek world. Starting price: 2500 EUR
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  21. Condivido qualche mio trenino, ho anche delle serie sovietiche e arabe ma ho visto che sono state già pubblicate
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  22. ciao @jaconico, ti sei perso un "1" / qui siamo a metà ottobre - potrebbero essere stati precompilati. njk
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  23. Buongiorno @pietro222, come da normativa vigente, per l’argento che viene normalmente commercializzato esistono i titoli 925/1000 e 800/1000 ma, per ogni metallo prezioso, è ammesso qualsiasi titolo superiore al più alto indicato (art. 3.3, D.Lgs. 251/99). Il punzone per l'argento puro (in realtà 999/1000) può riportare solo i tre "9" oppure anche la virgola seguita da decimali ... dato che per la determinazione del titolo effettivo nell’ambito del saggio viene tenuto conto solamente del fattore d’incertezza del metodo d’analisi (si veda l'allegato II del DPR 150/02, il quale fa riferimento all’art. 11.1). Per l’oro e l’argento detto fattore d’incertezza è di +/- 1,0 °/oo. Tale titolo può essere usato solo in caso di lingotti o monete da investimento, argentature per cavetterie speciali, fili per oggetti artistici o argento per la preparazione di campioni al microscopio elettronico a scansione (SEM), tramite uno sputter coater. ll marchio del lingotto postato (posteriore al 1968, data in cui, con Decreto Legge 30 gennaio 1968 n. 46 e il successivo D.P.R. 30 Dicembre 1970 n. 1496, è stato introdotto il nuovo sistema di punzonatura per i metalli preziosi, che prevede un punzone di forma poligonale in cui il numero identificativo è preceduto da una stella, simbolo della Repubblica Italiana), ci fa risalire al produttore del lingotto. Se i miei occhi non sbagliano sembra essere 430 - MI ... ovvero COLOMBO DAMIAMO & FIGLI S.d.f., Viale G. da Cermenate, 40 - MILANO (marchio depositato in data 15/09/1952)
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  24. Sì, sono le iniziali PR di chi lo indossava.
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  25. Condisce PO l'ovolo NT eroso Condiscepolo volonteroso
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  26. E' valutato " rare " un esemplare di tetrobolo da Skione di Macedonia, con al diritto testa di giovane ed al rovescio elmo corinzio contornato da etnico . Sarà il 15 Marzo in vendita Leu Num. 33 al n. 846 .
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  27. E' valutato " Extremement rare " un esemplare di denaro del duca di Normandia Guglielmo il bastardo, più noto come Guglielmo il conquistatore, battuto forse con il nome del figlio Roberto, con croci al diritto ed al rovescio . Sarà il 21 Marzo in vendita Elsen 161 al n. 538 .
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  28. Da Alessandria di Egitto, un attraente esemplare di piccolo bronzo al nome di Domiziano, con al diritto testa laureata dell' imperatore ed al rovescio raffigurazione della sfinge . Sarà il 15 Marzo in vendita Leu Num. 33 al n. 1839 .
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  29. Forse un raro piccolo o bagattino del foscari per Verona o Vicenza
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  30. Ildiscorso è ben più complesso e poco chiaro visto che in realtà ci sono studi contraddittori. E la produzione delle monete era solo uno dei fattori inquinanti. Se n'era già parlato qui:
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  31. Allego anche il programma culturale completo per l'edizione 2025. Il blocco di interventi legato alla numismatica inizierà alle ore 11:30 e terminerà alle 16:00. Tutta la parte culturale, così come quella commerciale, è ad ingresso gratuito.
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  32. Buona sera. Mi sembra che le fotografie lascino a desiderare nascondendo una conservazione più che buona. A mio parere questa moneta è in un'alta conservazione, non credo si possa essere più precisi con queste fotografie. Cordiali saluti. Gabriella
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  33. concordo con @D'Aragona II foto sfocate di difficile interpretazione considerando che manca peso e diametro
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  34. Credo che non valga nemmeno 20 centesimi, per me non te l'accettano. Sarebbe da cambiare in banca, ma per 20 centesimi secondo me non vale la pena
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  35. Allego anche il volantino definitivo della manifestazione. Come sempre, oltre all'evento commerciale Pistoia CollExpo si caratterizza per una importante programmazione culturale con importanti conferenze legate al mondo della numismatica (oltre a quelle sulla storia postale e sulla storia locale legate al tema dell'edizione in corso che sarà "Pistoia Città della musica"). Sia la parte commerciale che quella culturale sono ad ingresso gratuito. Appuntamento a Pistoia il 28 e 29 marzo prossimi!
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  36. Perchè sono matti, Ignoranti e truffatori nello stesso tempo. Domani chiunque può mettere in vendita una gomma americana ciancicata (masticata) a 1 000 euro se trovi il matto che te li da hai guadagnato, magari prima fai qualche post su face-boock o tik tok o stupidaggine varie dove una gomma masticata si vende a 10000 euro e trovi subito qualcuno che ci crede. Basta vedere quanti ignoranti e altro ci fanno i soldi oggi con le stupidaggini. Uno c'è diventato Presidente di uno Stato quasi più importante al Mondo. Beati loro!!!!!
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  37. Ciao, gradevole monetina! Classificato al Muntoni 53a e MIR 2581/2. Esiste anche quello analogo dell'anno X. Si tratta della versione con la Porta Santa aperta. La legenda al R/ ACCIPIUNT REMISSIONEM si traduce con "Ricevono il perdono". C'è anche quello con la Porta chiusa che allego per confronto. Conservazione BB+ Michele
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  38. Il fatto è che non ci siamo proprio con questi oggetti accalappia "investitori", sappiamo i danni delle televendite ecc. sul tema, in quanti ci sono cascati strapagandoli? Se pensiamo al valore quasi nullo di quelle proposte come opere d'arte da fantomatiche aziende numismatiche..... in tanti nel corso del tempo sono venuti anche in questo sito per chiedere lumi sul loro valore, per poi scoprire che è stato un incauto acquisto ben inculcato. A questo punto mi vien da pensare, quel che c'è scritto sui certificati e oro colato?
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  39. allora non ci siamo con i 65g. Se presupponiamo che il foglio è di AG e solo placcato oro, con un peso di 65 g., allora c'è un errore di descrizione e lo spessore della lamina non è 22 ma 220 micron, così i conti tornano. Non trovo strano che ci si confonda con le virgole tra micron/mm/nanometri etc.
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  40. Buona Sera Richiamo una Sua frase per un appunto: “Grazie per la risposta. Vedo che Lei ha sicuramente avuto a che fare con un problema simile al mio. Ha trovato insoddisfacenti le risorse disponibili? “ Non so a quale generazione appartenga, non è una critica, fino ai primi anni duemila la disponibilità di immagini di monete era piuttosto limitata, le riproduzioni erano riservate a monete importanti e non erano facilmente accessibili ai non addetti. Per studiare monetazioni che hanno attraversato quasi immutate periodi storici abbastanza estesi è necessario spesso effettuare confronti tra monete per giungere alla comprensione. Consideri che il Bernocchi, presumibilmente ha dovuto andare fisicamente a vedere le monete oggetto del suo studio, che probabilmente molte delle monete richiamate (penso alla collezione reale) neppure le ha potute vedere direttamente, che probabilmente molti dei problemi che ci poniamo non erano neanche considerati. Io e lei possiamo affiancare sullo schermo del computer decine di immagini di Fiorini con lo stesso segno di zecca per confrontarli, la disponibilità di informazioni genera il bisogno di approfondire. Se per risorse intende dati e informazioni, quelle che sono disponibili sono il risultato del lavoro finalizzato a stabilire una cronologia e uno schema di classificazione. Se per risorse intende documenti e monete, sono scarsi, di difficile accesso e comprensione e nel caso dei Fiorini piuttosto rari e costosi. Consideri il lavoro di preparazione del C.N.F. fatto dal Bernocchi con i mezzi degli anni settanta del secolo scorso, è passato solo mezzo secolo ma c’è un abisso se confronta i mezzi a disposizione. Ho un approccio diverso al problema: le risorse disponibili sono quelle che conosciamo, non sono prive di criticità, talvolta mostrano i loro limiti, altre volte sono frutto di interpretazioni non condivisibili. Se vogliamo andare avanti, ritengo inutile e controproducente procedere a inventare di nuovo l’acqua calda, la procedura e lo schema li conosciamo, si tratta di chiarire e eliminare le criticità, di aggiungere chiarimenti e puntualizzazioni e procedere a “filtrare i dati” a seconda delle esigenze. Se considera il compendio dei Fiorini con i loro segn,i il MIR Firenze classifica circa 740 segni, ne consideri almeno un migliaio, oltre le varie possibili varianti e i casi particolari, per capirne qualcosa con i confronti servirebbero alcune migliaia di esemplari equamente distribuiti tra i vari segni. Presumo sia fuori dalla realtà (almeno per me), è possibile che alcuni segni elencati riguardino imitazioni e che di Fiorini con segni realmente esistiti non ci siano esemplari superstiti. È un mondo difficile (citazione), le cose facili hanno in genere minore interesse. Cordialità
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  41. Complimenti per l' importante e bell' acquisto , moneta vissuta quindi storicamente piu' apprezzabile della stupenda , ma "fredda" , sorella del Museo .
    1 punto
  42. Un pò di storia, per combattere la noia di un caldo pomeriggio domenicale La lettera di cambio può essere considerata la prima forma di cartamoneta, una moneta cioè priva esplicitamente di qualsiasi valore intrinseco, una moneta fiduciaria, basata sulla fiducia. La lettera di cambio nasce dall’esigenza di trasferire denaro in luoghi lontani, senza doverlo trasportare materialmente, per evitare i rischi e le difficoltà del viaggio. Poniamo ad esempio che un mercante di Barcellona sia in affari con un suo collega di Bruges; l’esemplare illustrato, del 15 novembre 1399, proveniente dall’Archivio Storico di Prato, è scambiato tra queste due città dalla Compagnia Giovanni Orlandini e la Compagnia Francesco di Marco Datini (due Compagnie italiane ma che evidentemente avevano sedi anche all’estero). Il mercante di Barcellona deve pagare un terzo soggetto a Bruges; spedisce dunque al collega una lettera il cui contenuto è la richiesta di saldare il debito in vece sua (“E per me pagherete il latore della presente” è la formula di rito). Per riprendersi poi i suoi denari il mercante di Bruges o chiede al collega spagnolo di fare un’operazione analoga oppure sconta la somma in un affare che ha con lui. Oltre ad evitare i rischi del viaggio il mercante ha il vantaggio di conservare presso di sé il denaro liquido, che può utilizzare in vario modo, ad esempio prestandolo a interesse, anche se questa pratica era, all’epoca di cui stiamo parlando, formalmente proibita...(continua) petronius
    1 punto
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