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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/25 in tutte le aree
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Iniziativa eccellente Michele. La serie Papale non solo è la piu' estesa di tutte le serie 'nazionali/regionali' ma è anche probabilmente quella che abbonda - un ossimoro - di pezzi unici o rarità esimie. E come rarità non sono tanto le varianti di conio - pur abbondantissime - bensi di vere e proprie tipologie uniche o quasi. Che la serie sia la piu' abbondante è facile anche visivamente notarlo scorrendo la serie dei volumi MIR dove ben quattro - e assai corposi - sono dedicati esclusivamente alla sola serie dello Stato Pontificio. Se poi analizziamo le collezioni private, pur ricchissime - passate in asta, dalla Martinori, alla Lancellotti, , Muntoni, Santamaria, Vidal Quadras, Ruchat, KM, etc. ci accorgiamo che pur imponenti non hanno potuto rappresentare che una parte, ancorché con indubbie rarità, la vastissima serie papale. Diro' di piu': financo il Gabinetto Numismatico del Vaticano non ha che una parte delle monete e medaglie della serie pontificia, essendo state purtroppo sottratti moltissimi pezzi in occasione delle spoliazioni 'napoleoniche' cui hanno fatto seguito alcune (ma non troppe) restituzioni. Mi trova anche molto d'accordo l'invito di Michele a rivalutare la rarità rispetto all'imperante mantra odierno della conservazione, a scapito di tutto, talché un'emissione in verità banale o di scarso interesse puramente numismatico (ma magari attraente sotto il profilo estetico) realizza sul mercato multipli di emissioni super rare ma in conservazioni mediocri. La rarità era il parametro principi delle grandi collezioni della prima metà del Novecento che badavano in fondo assai poco alla conservazione. Il catalogo Hamburger della collezione Gnecchi (1902-1903) riporta gradi di conservazione che passano dal Bellissimo al Fior di Conio, lo Splendido non era contemplato, tanto meno i gradi intermedi di SPL+ o SPL- . Riportare il discorso collezionistico sulla centralità della rarità è a mio avviso un tentativo coraggioso e che tra l'altro si applica perfettamente alla serie pontificia ricca di emissioni di grandissimi artisti che ci hanno lasciato rarità anche sublimi, che anche in condizioni non eccelse permettono di apprezzare la maestria e l'originalità dell'incisione. Cogliendo l'invito di cui sopra a non dimenticare anche i piccoli nominali che pur nel medio limitato possono esprimere un grado identico o almeno comparabile sia di rarità che di finezza d'incisione dei fratelli/sorelle maggiori, posto un umile baiocco battuto da Sisto V ove un ritratto estremamente espressivo del pontefice si unisce ad una rara (per un nominale minuto) rara ed efficace rappresentazione nel rovescio con la Basilica di San Pietro. Riporto sotto la descrizione del catalogo Picena n. 9 ove il pezzo è stato esitato alcuni anni fa. Asta Picena n. 9 lotto 174 Roma. Sisto V (1585-1590). Baiocco 1589 anno V MI gr. 0,85. Muntoni 62. Berman 1338. MIR 1333 (questo esemplare illustrato). Della più grande rarità ed esemplare notevolmente conservato, q.SPL. Questa moneta venne descritta ed illustrata dal Martinori (Annali, Sisto V, pag. 22) come di proprietà del barone Cunietti. L’esemplare confluì poi nella collezione ex Reale ed ivi descritto alla pag. 102, n. 176 e illustrato alla tav. VI, 4 del CNI. Il Cunietti pubblicò la moneta sulla R.I.N. 1918, pag. 130 come “sicura sconosciuta”. Nella descrizione fatta nel CNI si legge, “nel giro in fuori”, A.L – [M.F], la stessa descrizione è riportata dal Martinori. Osservando la medaglia di Sisto V dell’anno II/1586, raffigurante al rovescio l’obelisco di piazza S. Pietro, con la Basilica sullo sfondo, è del tutto evidente che l’autore di questa medaglia è il medesimo della moneta qui proposta. Considerato, inoltre, che la predetta medaglia è attribuita a Michele Balla, il quale si firmava con le sigle M, MB, MBRF, CAVAL MB, MF, opera sua è quasi certamente il conio di questo tipo di baiocco da considerarsi della più grande rarità.6 punti
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Salve Ecco una busta con lettera. Mi piacerebbe saperne di piú. Storie di altri tempi tra fratelli 😃 I timbri pubblicitari mi piacciono molto3 punti
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Lettera da Bergamo 14.9.1944 qaffrancata con coppi cent.20 Marca da Bollo V.E.III con fasci + cent.10 Recapito Autorizzato, le due marche in partenza vennero segnalate con lapis blu, non considerandole valide, e venne tassata in arrivo per il doppio del porto mancante, in questo caso 40cent.x 2 , con due segnatasse cent. 40 con fascio e applicato il grande T di tassa Modulo Postale LV edizione 1940 , tassa per macchina affrancatrice,l affrancato da Biella 18.2.1944 (RSI) e affrancato con Marca da Bollo cent.50 V.E.III con fascio3 punti
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Un altro pizzichetto di marche usate postalmente: Cartolina Illustrata affrancata con coppia cent. 50 Luogortenenza Turrita+ marca da Bollo V.E. III cent. 20 con fascio, spedita da Bergamo 12.7.1945 considerata nell'affrancatura , tariffa della cartolina £.1,203 punti
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Non dirle 'ste cose! Ho dovuto dare un tranquillante al mio krugerrand! 🤣 Anche le monete d'oro hanno un'anima!3 punti
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Ciao a tutti, la recente consultazione di numerosi listini d'asta di grandi collezioni di monete papali del passato, mi ha fatto venire l'idea di proporre questa discussione. In un mercato, quello attuale, dominato dalle altissime conservazioni, che fanno risultato a discapito della rarità, proprio su questo parametro invece volevo incentrare la nostra chiacchierata. La rarità è senza dubbio da sempre uno dei criteri fondamentali per l'inquadramento di una moneta, e per molti è elemento che viene ricercato e che determina la scelta di un pezzo piuttosto che di un altro. Inoltre costituisce caratteristica di esclusività: sapere che una certa moneta è stata coniata o è disponibile solo in una manciata di esemplari, fa sognare i collezionisti e li spinge a contese a suon di rilanci quando quel pezzo appare finalmente sul mercato numismatico! Qui vorrei pertanto presentare quelle monete di rarità assoluta, quelle apparse una volta e poi mai più viste, quelle "chimere" che fanno sognare i collezionisti, quelle insomma che qualora si ripresentassero sul mercato, sarebbero sicuramente al centro dell'attenzione e dei desideri degli appassionati. Diamo pertanto nuovo risalto ed importanza alla rarità, con un tuffo nel passato (più o meno remoto) che magari ci faccia rivalutare questa caratteristica delle nostre amate monete papali! Come sempre, comincio io. E parto da una rarità assoluta: asta Santamaria, 1934, "Collezione già appartenente ad una illustre casata romana: monete e medaglie papali". Il pezzo, addirittura presente in due esemplari, non ha certo bisogno di presentazione, ma vi allego quella della casa d'asta, che da bene l'idea di essere di fronte ad una vera e propria rarità. Queste monete, dopo quest'asta, non mi risultano mai più apparse sul mercato e chissà se mai le rivedremo! Michele2 punti
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...e forse capiranno che grave errore è stato lasciare che la nostra esistenza dipenda di fatto da un dispositivo portatile. Io trovo semplicemente sconcertante il modo in cui lo si sta accettando nonostante i gravi rischi che comporta. In nome della comodità stiamo lentamente rinunciando alla libertà di avere alternative al dover campare per forza con un telefono in mano, ovunque andiamo e qualunque cosa facciamo, con tutto quello che comporta in termini di dipendenza, sicurezza e fine del diritto a poter stare per conto proprio. La fine del poter stare sconnessi da questo ***** di sistema dove tutti devono essere sempre on-line per poter vivere. Sconcertante, inquietante e disgustoso.2 punti
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Dovrebbe essere un quattrino di Urbino per Francesco Maria II della Rovere del tipo in collegamento https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FMII/4 La moneta in oggetto è rappresentata nell'immagine della penultima riga ma la descrizione è quella dell'ultima riga ovvero legenda del dritto FP (roverella) SV... Lo stile di questa variante mi pare molto approssimativo e, a mio parere, andrebbe presa in considerazione la possibilità che si tratti di una contraffazione... a tal proposito coinvolgerei il super esperto di monetazione marchigiana (ed estensore del catalogo online) @miroita ... Mario2 punti
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https://www.gettysburgmuseumofhistory.com/gettysburg-battle/world-war-ii-militaria/original-wwii-german-kriegsmarine-navy-breast-eagle-brought-home-by-a-u-s-solider-certified-3/ =========================================== https://www.wehrmacht.es/en/kriegsmarine-insignias/220-kriegsmarine-enlisted-mans-silk-woven-breast-eagle.html =========================================== Personalmente, io avrei lasciato questo pezzo dov'era.2 punti
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Buonasera Religious medal depicting the sacrifice of Isaak by his father Abraham , out of Genisis 22. On the obverse the crucifiction of Jesus. Medalmaker is Concz Welcz ca. 1527-1553 The inscription is in old German script Saluti, Ajax2 punti
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Ho spostato la discussione in Piazzetta. La sezione Proposte, dove era stata inserita, serve per avanzare proposte e suggerimenti per la gestione del forum, purtroppo decidere le tematiche di monete e francobolli non compete a noi. petronius2 punti
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così sembrerebbe. speravo tanto in una emissione per Tex (mi auguro almeno che la facciano nel 2028, per i suoi 80 anni!)2 punti
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6. Attenzione, e' un fiscale ma è anche un francobollo importante. Australia, Queensland, emesso come fiscale per le tasse postali nel 1872, 2 s GB shilling, colore blu, litografico. Questi valori nati come marche da bollo furono autorizzati all'uso postale a partire dal 1 gennaio 1880. Annullamenti con datazione chiara dopo tale data e' richiesta per provarne l' uso postale. Ne esistono due tipi, uno con filigrana LARGE CROWN AND Q come da immagine.. oppure senza filigrana ma con BLU BURELE' BAND AT BACK (linee ondulate blu sul dietro) come da immagine.. Fabio lo so che non ti interessa il valore ma è giusto averne consapevolezza, .. allo stato di nuovo il primo tipo e' quotato 300/350 GBP, usato 150/200 GBP. Il secondo tipo allo stato di nuovo 350/400 GBP, usato 200/250 GBP.2 punti
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Ottima discussione!La monetazione papale è piena di monete che, a volte,per vederle in asta, non basta una vita.Ma le rarità assolute non sono solamente comprese tra i grossi moduli in oro e argento. Ci sono monete super rare anche tra i mezzi grossi, grossi e giulii. E pure tra i baiocchi e le monete in mistura!2 punti
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1980: "Asta Kunst und Munzen, Monete Papali" (collezione Grigori). Che dire? Possiamo solo dire che dopo questa asta straordinaria, questa moneta eccezionale non è più apparsa in vendita pubblica. E possiamo dire che 45 anni fa, questo pezzo realizzò ben 152.000 franchi svizzeri (diritti esclusi). Chissà a che prezzo volerebbe l'aggiudicazione di questa moneta se venisse messa in vendita oggi!2 punti
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Da un documento del 20 gennaio 1800, Domenico Perger scriveva al re per dimostrare il suo assiduo lavoro in zecca. La parte che ha suscitato in me maggior interesse sono queste poche righe che riporto. In realtà tale docunento (custodito presso l'Archivio di Stato di Napoli) non è inedito, ma è stato integralmente trascritto dal prof. Prota in un suo studio pubblicato sul BCNN del 1921, fasc. III, pp. 37-39. Sebbene il Perger realizzò "li cugni sediziosi" lo fece perché costretto e come dimostrazione di fedeltà al sovrano e di dispezzo verso la repubblica decise di non riportare sul conio, e quindi sulle monete, le sigle dei tre maestri, ancorché fossero necessari per l'autenticità della moneta.2 punti
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Pensate un pò....... quando ho iniziato io (65 anni fà) mancano venivano prese in considerazione le calamitabili o meno 😁😁2 punti
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Vi sembrerebbe stupido proporre un francobollo e una moneta in omaggio per i soli nati del 2025 poi 2026 etcc.tanto per avvicinare i ragazzi/e alla filatelia e alla numismatica.1 punto
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Salve a tutti e un grazie anticipato a chi vuol esprimere il suo parere su questo gettone (ottone: 4,9 g, 23,5 mm). La figura femminile nuda al dritto che tiene nelle mani un lungo nastro svolazzante sopra la testa mi ha fatto pensare all’uso del gettone in una casa di tolleranza; la scritta al rovescio significherebbe il tipo di prestazione alla quale il gettone dava diritto. Se invece il piede sinistro sul globo alato colloca la signora in tutt’altro contesto, spero che… accetti le mie scuse! apollonia1 punto
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Cartolina Postale Raccomandata da Bari (succursale n.8) per distretto in tariffa perfetto £.80 ( £.20 cartolina + £.60 espresso) cartolina postale Siracusana £.20 + £.60 X annuale della Costituzione 1958, bollo di partenza 9.8.1958 , bollo rettangolare del Protocollo del Distretto Militare di Bari 10 Agosto 1958, Targhetta raccomandata Bari (succursale n.8) numero progressivo 22211 punto
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Per la Zecca di Roma sono d'accordo, per Bologna un po' meno......1 punto
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Servirebbero peso e diametro esatti, ad ogni modo sembrerebbe questa moneta del link NumisBids: Noonans Auction 253, Lot 1091 : The Hon. Robert Erskine Collection, Part I: Early Persian, Islamic... Eventualmente metti in un motore di ricerca questa frase: dirham Qutb al-Din il-Ghazi II e guarda i risultati come immagini, ce ne sono tantissime molto somiglianti, queste sono solo una piccola parte Mi hai anticipato1 punto
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A me, molto modestamente pare che in alcuni qualcosa si veda. Ma io sono io e non ho la vs esperienza. Prendila come critica da avvocato del diavolo1 punto
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Buona sera. Per sicurezza servirebbe una fotografia ai FERT ma sembra comunque tutto a posto. Buona serata. Gabriella1 punto
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Ciao, no, non l'ho acquistata. Era un'opportunità e avevo i miei dubbi, e visto anche i pareri qui sopra, non l'ho presa. Dopo qualche tempo però, ne ho preso un'altra, messa molto meglio, che appena potrò, posterò qui. Pagata 100 euro spese postali incluse.1 punto
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MIA PERSONALISSIMA CLASSIFICA Colleziono sistematicamente argenti papali romani dal 1655 al 1870.Ci fono tantissime monete belle e costose,ma, alcune sono SUPER RARE .Semplicemente introvabili o quasi.Sicuramente questa personale elencazione sarà parziale e lacunosa, mi auguro di avere molti riscontri e commenti.Ritengo queste monete ALMENO R4, non ho inserito tanti pezzi rari, ma non al livello che intendo io. Iniziamo:ORO ESCLUSO .ZECCA DI ROMA ALESSANDRO VII: Mezzo grosso e grosso con, al rovescio , la Beata Vergine: VIRGO CONCIPIET.Qui sono entrambe rappresentate nell' asta Bronny 2008 SEDE VACANTE 1667 Piastra senza armetta del Monsignore di Zecca, scritta ROMA continua1 punto
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https://images.app.goo.gl/59cGF3bsdMya1WJ29 io ho trovato questa sulla rete.1 punto
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Il Canada già lo fa: https://www.mint.ca/en/shop/coins/2024/baby-gift-card-set-2024-pack-245165#:~:text=The %241 coin in the,baby beaver (or kit).1 punto
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Moneta e montatura vanno comunque a peso se la moneta non ha plusvalenza numismatica. E non basta il peso per valore al grammo ma peso per titolo/1000 per valore al grammo. Poi su questa cifra ti applicano lo spread di cui dicevo sopra (per la montatura di solito maggiore).1 punto
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Dalle foto sul Muntoni mi sembrava l'altro, in particolare per la forma dello stemma.. mi sarò confuso1 punto
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[Nota, il post precedente è andato in palla con gli allegati nonostante la dimensione fosse corretta - sto per avvisare i moderatori per richiederne la rimozione - ho diviso il secondo episodio in due parti, una per il 1895 e una per il 1896] Bentrovati nel secondo episodio dedicato ai ramini del regno. Questa volta tocca a Re Umberto I e ai suoi 5 centesimi 1895 e 1896 (diviso in due parti, questo con l'annata del 1895). Coniati rispettivamente in 507.600 e 379.600 unità, sono considerati rari sia dal catalogo Gigante, sia dal Montenegro. La scarsità di emissione trova la sua orgine molto probabilmente nella sovrabbondanza di 5 centesimi coniati sotto Vittorio Emanuele II in numero collettivo di oltre 490 milioni di esemplari tra tutte le annate. Non resta difficile immaginare quindi che le monete utilizzate fossero ancora ed in prevalenza quelle del precedente sovrano. Venendo all'esemplare presentato, esso è in buone condizioni, con un imbrunimento abbastanza uniforme del metallo. Si possono apprezzare pochissimi segni di circolazione e rilievi ben distinti sia al dritto che al rovescio specie di capelli, baffi e fogliame - i dettagli più comunemente soggetti ad usura. Analizzando il 1895 si può notare un leggero segno di corrosione al D ore 7 e un deposito di materiale non meglio identificato sulla tempia del sovrano. Al rovescio un piccolo segno di corrosione visibile nel lume del numero 9 del millesimo ed un modesto rielievo puntiforme ad ore 11. Il bordo è integro nella sua lunghezza, nel fondo di entrambe le facce qualche graffio da circolazione limitata. Chissà che non sia capita nelle tasche di qualche persona che, accortasi dell'effigie di Umberto I rispetto al comunissimo predecessore, non abbia deciso di conservarla! Sulla conservazione propongo il seguente 1895: SPL pieno La valutazione risente positivamente del maggiore peso assegnato alla buonissima conservazione dei dettagli più minuti. Che ne pensate?1 punto
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Buonasera, queste le dedichiamo all'amico PostOffice, amante e studioso sia del settore marche che del Commonwealth , a lui chiedo e forse chiediamo se tra le sue conoscenze ci possa dire qualche cosa, grazie1 punto
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PostOffice, spero di averti fatto divertire un pò, ti ringrazio per le descrizioni sicuramente utili a tutti, il Two Schillings ha filifrana 2° tipo F 3a, l'albumino che ho ritrovato è pieno di marche straniere, ne postiamo un pò?1 punto
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Sono un collezionista del Regno Unito che occasionalmente partecipa ad alcuni thread qui. Ho pensato di cogliere l'occasione per presentarmi ulteriormente e condividere una delle mie tante ossessioni numismatiche. Ho una collezione varia con alcune sotto-collezioni specialistiche. Colleziono attivamente le monete dell'imperatore Probo da Lugdunum e anche i denari orientali di Settimio Severo. Questo post esaminerà una delle mie sotto-collezioni specialistiche all'interno di queste collezioni. All'interno della monetazione orientale di Settimio Severo c'è l'emissione COS II, datata tra il 194 e il 195 d.C. All'interno di questa serie c'è una strana sotto-serie in cui le leggende onberse sono formate da forme abbreviate rispetto al tipo di leggenda standard. Sono anche insolite nel loro stile, non coerente con lo stile generale dell'emissione COS II. Non sono state ampiamente studiate e le colleziono da circa 20 anni. Cerco sempre di trovare collegamenti di conio con i conii inversi, che spero ci forniscano maggiori informazioni su dove queste monete si inseriscono nel contesto della monetazione orientale di questo periodo. La legenda standard del dritto COS II è "IMP CAE L SEPT SEV PERT AVG COS II". Ho trovato un totale di 9 diversi conii per dritto con queste legende accorciate. Ho dato a queste varietà la mia classificazione da O1 a O9. Colleziono attivamente quanti più esempi possibile da queste diverse coniazioni del dritto con quanti più tipi di rovescio diversi sono in grado di fare. Le seguenti monete sono un esempio di parte di questa collezione, questo set è per le mie monete da O9. O9 sono monete con la legenda del dritto - "IMP CA L SE SEV PER AG COS II" Le seguenti monete sono le varianti che sono riuscito a collezionare nel corso degli anni. Rev:– BONA SPES, Spes standing holding flower and lifting skirt Reference(s) – BMCRE -. RSC -. RIC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding rudder & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding long scepter & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Questo tipo di inversione si verifica da due diversi stampi inversi Rev– LIBER AVG, Liberalitas standing left, holding abacus in right hand, cornucopiae in left Reference:– BMCRE -. RIC - RSC -. Rev:– MART-I V-ICTORI, Mars advancing right carrying spear and trophy. Reference:– cf. BMCRE 378 note. cf RIC 406b. RSC 324e. (all citing Cohen 324 - Kholl) Rev:– M-ONE-T AVG, Moneta standing left, holding scales in right hand, cornucopiae in left References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Sono a conoscenza di un altro dado inverso con il tipo MINER VICTRIC, con la dea Minerva, ma devo ancora trovare un esempio da aggiungere alla mia collezione. Spero che questo tipo di post sia appropriato e che non ti dispiaccia se lo condivido con te. Martin1 punto
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Di nulla, bravo anche Lorenzo a trovare il collegamento con la croce1 punto
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Trasformarsi nella propria figlia per concupire una ninfa non è da tutti, ma Zeus, innamorato di Callisto, fece proprio così: la giovane, il cui nome significa “bellissima”, era al seguito di Artemide e non amava la compagnia maschile. Per vincere questa sua avversione, Zeus prese le sembianze della stessa Artemide e si avvicinò alla fanciulla. Ma la dea della caccia, quella vera, dopo qualche mese scoprì i segni della gravidanza nella sua seguace e la cacciò. E la solita Era, furibonda, la trasformò in un’orsa. Anni dopo, quando il figlio, Arcade, in una battuta di caccia stava per uccidere la mamma-orsa senza saperlo, Zeus lo fermò e trasformò mamma e figlio nelle due costellazioni, l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Numismatica Ars Classica, Auction 133, lot 97, 21.11.2022. Estimate: 20 000 CHF. Price realized: 48 000 CHF. Greek Coins. Tegeia. Arcadian league. Hemidrachm circa 460-450, AR 3.03 g. Zeus Lykaios seated l. on low throne with swan's head at the top of the backrest, holding sceptre and eagle with open wings on his r. hand. Rev. APKA – [ΔI] – KON Head of Kallisto facing r., hair bound with taenia and tied in a bun at the back, wearing necklace. Williams, Arcadians 76b (this coin). de Nanteuil 957 (this coin). Weber 4288 (this coin). BCD Peloponnesos I, 1709. Very rare and in exceptional condition for the issue, undoubtedly among the finest specimens known. A portrait of great beauty, the work of a very talented master-engraver. Lovely old cabinet tone and extremely fine. Ex Ciani 12 December 1921, 67; Hess-Leu 36, 1968, 227; Leu 36, 1985, 136 and Morton & Eden 51, 2011, ExceptionalGreek Coins, 116 sales. From the de Nanteuil and Weber collections. Although it is perhaps most well known in its Theban-sponsored iteration in the fourth century BC, the Arcadian League originated as a regional alliance of Arkadian cities centered on Tegea in the sixth and fifth century BC formed in an attempt to resist total domination by the neighbouring superpower of Sparta and to exert pressure against Mantineia, the primary rival of Tegea in Arkadia. The present hemidrachm depicts the divine ancestors of the Arkadian peoples as a whole. Zeus Lykaios, who appears on the obverse, had an important secret festival held every nine years at the top of Mount Lykaion, the tallest mountain in Arkadia. It focused on the coming of age of Arkadian youths and gained a reputation among other Greeks for involving human sacrifice and producing werewolves. Lykos is the Greek word for wolf. According to Pausanias, in the second century AD, Damarchus of Parrhasia was turned into a wolf at the sacrifice to Zeus Lykaios and did not resume his human form until the next festival nine years later. The cannibalistic reputation of the festival was derived from the connection of Mount Lykaion to Lykaon, the mythological king of Arkadia who became infamous for serving the flesh of his son to Zeus in order to test the god's omniscience. Lykaon was destroyed by the blast of a thunderbolt, but his grandson, Arkas, lived on to become the eponymous ancestor of the Arkadians. This Arkas was the son of Zeus and Lykaon's daughter Kallisto, who is depicted on the reverse. Unfortunately, before her involvement with Zeus, Kallisto had been a devotee of Artemis and had taken a vow of chastity. Angered at the breaking of her vow, Artemis turned Kallisto into a bear. Arkas, not recognizing the bear as his mother was on the verge of killing her when taking pity, Zeus installed her in the heavens as the constellation of the bear (Ursa Major). She was joined in the night sky by Arkas, who became the constellation of Ursa Minor. (segue)1 punto
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Buongiorno a tutti. Volevo condividere con voi questo simpatico progetto del Regno d’Italia. Coniato in 3 versioni, differendo in un caso per la presenza o meno nel dritto delle iniziali del Re e nell’altro oltre le iniziali il tondello è in ferro. L’esemplare che vi propongo è in nichelio senza le inziali del Sovrano al dritto. Il progetto rimase tale e non ebbe poi seguito in favore del 5 Centesimi Spiga. Il rovescio lo preferisco sia artisticamente che come conservazione1 punto
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Condivido. Io volevo più che altro dire che è innegabile che ci sono dei cambiamenti. Fino a ieri potevo scegliere di pagare in modo elettronico. Però il portafoglio me lo dovevo portare dietro, per via dei documenti. Quindi ovviamente mi portavo anche del denaro contante. E quindi di volta in volta decidevo con cosa pagare. Da oggi non ho più bisogno del portafoglio. E quindi se non ho il portafoglio, dovrò usare solo il denaro elettronico. Io quando ero ragazzino mi ero comprato un bel portafoglio in pelle, era un oggetto indispensabile. I giovani di domani probabilmente non useranno più l'oggetto portafoglio. Di conseguenza la diminuzione dell'uso del contante subirà un'accelerata, mi pare inevitabile. È questo che mi ha colpito e che volevo sottolineare 😊1 punto
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Manca la fonte, ma non e un problema, ci penso io: https://www.wired.it/article/zeus-mitologia-greca-amori-trasformazioni-racconto/1 punto
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Che incubo! Ma perche’ tutto deve essere cosi complicato? Tutte queste regole portano ad un grado di inefficienza spaventoso a livello di sistema . Non parlo necessariamente delle regolamentazioni in questo campo specifico bensi di quanto attiene anche al mondo business e imprenditoriale. La mancanza di fiducia nel cittadino si traduce in norme con maglie sempre piu’ strette che rischiano alla fine di portare all’elusione all’opposto di risultare efficaci per l’intero sistema.1 punto
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Buongiorno, porto un contributo con alcuni esempi di Vaglia , per ognuno allego didascalia della descrizione, il vaglia di RSI è una foto parziale, in quanto è montato in fogli da collezione ed è parzialmente soprapposto da un altro, pertanto posto solo la parte visibile1 punto
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No. Per l'Albania, già nel 1939 A.XVIII esistono monete dei quattro valori fortemente calamitabili. Non ho approfondito la questione: potrebbe trattarsi o di un invìo anticipato tenendo per l'Italia le ultime lastre in lega col Nichelio o una coniazione tardiva con retrodatazione o altro. Per ora non ho trovato elementi che ne spieghino la presenza con un anno d'anticipo sulla monetazione nazionale, ma ripeto: non ho approfondito ancora.1 punto
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Sicuramente quest'anno il " prendo tutto " non fara parte del mio bagaglio numismatico, limiterò quello superfluo. Emissioni tipo "Francia" dove emettono monete dipo Lombrichi ne farò volentieri a meno - Ognuno però faccia le proprie scelte e non lo giudicherò... anzi!1 punto
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DE GREGE EPICURI Posso portare una copia del libro! In più, magari una moneta da 10 Franchi anni '30, simile a quelle rifilate alla zia del Prof. Savio. E altre monetine francesi del periodo (anni trenta e quaranta), alcune di Vichy con il motto: TRAVAIL-FAMILLE-PATRIE. Ma forse volevi dei bordeaux d'annata, di qualche chateau della Loira, o magari una terrine de sanglier...1 punto
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Quest'anno è stato piuttosto peculiare. Per tutta una serie di ragioni, non ho fatto nessun acquisto numismatico da gennaio ad agosto, mentre negli ultimi mesi sono riuscito ad aggiungere diversi esemplari alla mia collezione, recuperando abbondantemente il precedente "periodo di digiuno". Come ogni anno, trovo alquanto complesso decretare quale sia stata la migliore aggiunta. Ho, dunque, deciso di selezionarne 3: una moneta, una medaglia ed un libro. - 1 lira 1812 zecca di Milano (Asta Varesi 84, lotto 1081) - Medaglia in argento per il Te Deum alla Stephansdom (1805) - Le monete di Milano dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca dal 1706 al 1892 (Carlo Crippa)1 punto
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