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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/25 in tutte le aree

  1. SALERNO COLLEZIONA 15 e 16 Febbraio 2025 3° Convegno Borsa scambio collezionistico filatelico e numismatico. I giorni Sabato 15 e domenica 16 febbraio 2025, si terrà, nella accogliente location della Stazione marittima di Salerno (ideata dall'archistar Zaha Hadid) il terzo evento collezionistico della città Dopo le prime due edizioni del 2023 e del 2024, si rinnova il trait d'union tra i collezionisti del nord e del centro della nostra penisola con il meridione; Salerno si conferma snodo centrale del collezionismo italiano. L'Evento è creato in collaborazione con il CENTRO ORGANIZZATIVO NUMISMATICO C.O.N. e si fregia dell'IMPORTANTE patrocinio della N.I.P. (Numismatici Italiani Professionisti) che certifica la ASSOLUTA SICUREZZA in cui si svolgerà la manifestazione, grazie ai sistemi di sorveglianza presenti (unico convegno in Campania con tale riconoscimento) Nei 2 giorni saranno presenti i maggiori nomi della numismatica italiana e produttori di accessori internazionali, importanti Case d'Asta internazionali, provenienti da TUTTE le regioni d'Italia incluso le isole. Sarà possibile scambiare, visionare, acquistare, far valutare monete, medaglie, banconote, francobolli, stampe, libri ed oggettistica. Gli orari di apertura e chiusura per entrambi i giorni sono dalle ore 9 alle 19. L'ingresso è gratuito, l'ampio parcheggio da 25 mila metri quadrati oltre 800 posti sottostante la Piazza della Libertà permetterà a tutti i collezionisti e curiosi di partecipare all'evento in grande comodità. L'area espositiva è raggiungibile con ESTREMA facilità da ogni parte della città. Il sito è a soli 1.8km dalla stazione ferroviaria, raggiungibile con una bellissima passeggiata sul lungomare cittadino. Convenzioni per ricettività alberghiera e food sono presenti. Per informazioni su come esporre o partecipare, contattare: PIERPAOLO IRPINO - C.O.N. - Centro Organizzativo Numismatico +39 392 90676 46
    5 punti
  2. Rivedendo la discussione, un "nuovo arrivo" di un tipo che mi pare non sia ancora stato postato ce l'ho...😄 Testone per Roma con la scena della liberazione di S. Pietro da parte dell'angelo e legenda "SEQ - VERE - ME", Seguimi... (Muntoni 60, ex asta Num. Picena 2022): Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  3. Se posso parafrasare una celebre frase del compianto Allenatore Vujaidin Boskov ("rigore è quando arbitro fischia"), direi che "moneta è quando decreto dello Stato così stabilisce". Poi capisco perfettamente la posizione di @viganò e di chi, come Lui, ha difficoltà a considerare "monete" talune produzioni monetali, alcune addirittura obbrobriose, non destinate a circolare e in qualche caso anche eccentriche. Ma poi anche quelle si "storicizzano" e chissà che con il passare del tempo non trovino anch'esse, prima o poi, una qualche dignità numismatica.😀 M.
    3 punti
  4. Errore di descrizione? Errore di descrizione è catalogare la moneta RIC 286 anziché RIC 268. Sono quantomeno basito.
    3 punti
  5. Buona sera, ricevo quest'oggi e riporto di seguito la risposta della Casa d'asta (che ringrazio per la consueta disponibilità) al mio contatto mail. Buongiorno, purtroppo c’è stato un errore di descrizione, le monete sono autentiche cordiali saluti Pertanto fortunatamente l'allarme della realizzazione di falsi di altissima qualità (pressochè indistinguibili) rientra. Buona serata Illyricum
    3 punti
  6. Ma infatti, tutto dipende da quanto l'ha pagata (ecco perchè avevo chiesto quanto l'aveva pagata), personalmente spero non l'abbia pagata molto, ma con quella scritta che " manca in tutti i testi consultati" e la trattativa privata, non mi fanno ben sperare sul prezzo. Ovviamente mi sembra superfluo ricordare che i soldi non sono i miei e ognuno coi propri soldi fa quello che crede 🙂, io volevo solamente consigliare particolare prudenza sui cosiddetti "unicum".
    2 punti
  7. ciao a tutti, ciao @Alessandro Praticò perchè non contattare direttamente il perito che la ha chiusa? https://giovannigaudenzi.wordpress.com/ sembra sia ancora attivo.
    2 punti
  8. Per 200 euro più diritti, che è il prezzo più o meno corretto, vale la pena di montare un gomblotto del genere? Dai, cerchiamo di rimanere con i piedi per terra…su!
    2 punti
  9. Buonasera, ti riferisci al quattrino di Clemente VIII? Lo pensavo anche io ma poi confrontandomi con un Amico studioso mi ha fatto capire il perché non può essere. Aspetto di leggere altri pareri. Saluti Alberto
    2 punti
  10. Unicamente il fatto di cercare di evitare che qualcuno si "scotti" con questi tondelli e perda ogni interesse per la Numismatica, che nell'accezione propria è una disciplina seria, ricchissima di capitoli degni di approfondimento e che non smette mai di entusiasmare il sottoscritto e tanti altri Utenti. Il Forum serve a discutere le idee e i giudizi ma anche "gli allarmi" che ciascuno di noi reputa opportuno condividere con la comunità che lo anima: dopodiché è ben chiaro che ognuno dei propri denari fa quel che vuole. Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI Vi mostro questo asse di Lucio Vero (8,52 g e 23,5 mm) benchè sia in uno stato di conservazione miserevole, perchè trovo molto interessante il rovescio. In effetti, i trofei greci e romani sono una mia passione, come ho detto in una vecchia discussione: http://lamoneta.it/topic/68595-trofei/#comment-723032 del 15.11.2010. Al D la legenda (che qui non si legge) è: L Verus Aug Arm Parth Max, attorno al busto laureato. Al R: TRP VII IMP IIII COS III -SC attorno a tre trofei delle armi tolte agli armeni. E' il RIC 1464 e Cohen 300, ed è considerato "scarce".
    2 punti
  12. Ciao sono sempre piaciuti anche a me, e guarda caso ho la stessa moneta e presa nello stesso periodo della tua discussione e la sua compagna, presi anche i denari sia suoi che di M Aurelio con la scritta Armen e senza. Gli assi non sono in condizioni eccelse come alcuni vorrebbero, ma a me non interessa, guardo cosa hanno rappresentato e cosa rappresentano. Silvio
    2 punti
  13. Facciamo chiarezza ... C'è un monogramma al retro e si legge "MA" Se il monogramma effettivamente fosse solo "MA", ciò implicherebbe che si trattasse di un denario RRC 172/1 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/60 ). Lo stile tuttavia mi sembra abbastanza differente, come puoi verificare anche tu confrontando con la scheda del nostro catalogo. Anche la serie RRC 64, da te proposta, porta effettivamente "MA" ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/6 ), ma non mi risulta che sia noto il denario. Il tuo sarebbe un unicum: non ci sperare 😉 Se invece il monogramma fosse MAT, con la stanghetta superiore della "T" poco leggibile a causa dell'usura, sarebbe un denario RRC 162/2 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G85/2 ). Lo stile mi sembra molto più coerente; probabilmente per questo RWS2012, che - a differenza mia - è un vero esperto, propone questa classificazione. Delle tre serie citate, sono di probabile origine sarda la 64 e la 172; quindi, se il tuo denario è della serie 162, esso probabilmente non è sardo. La serie 64 per Crawford è attribuibile a P. Manlius Vulso, pretore in Sardegna nel 210; per Sollai invece ("Le monete della Sardegna romana") ad Aulo Cornelio Mammula, propretore in Sardegna nel 216. La serie 172 è attribuita da Crawford e S. a P. Manlius Vulso, già propretore in Sardegna nel 210; egli la data al 199-170. Una serie di circostanze tuttavia (il denario si inquadra in una serie che comprende nominali in bronzo, spesso sono stati ribattuti su monete sardo-puniche del tipo Tanit/toro; l'area di rinvenimento di queste monete, sia argenti sia bronzi, è prevalentemente la Sardegna); ha fatto ritenere a Laura Breglia (vedi RAN 1949-50, edito nel 1950) che la serie sia attribuibile a una zecca itinerante al seguito di Aulo Cornelio Mammula, propretore in Sardegna proprio nel 217-216, nel contesto della cronica scarsità di circolante in Sardegna (riferita dalle fonti), accentuata nel periodo critico seguente alla battaglia di Canne. Crawford è a conoscenza della teoria della Breglia, ma la rigetta senza argomentazioni; è probabile che la rifiuti solo perché incompatibile colla datazione ribassista: infatti un Denario appartenente a una serie onciale (i bronzi della serie 172 fanno riferimento, appunto, allo standard ponderale onciale) non può essere cronologicamente vicino al primo denario anonimo coniato; attribuire questo denario al 217 significa quindi anticipare l'introduzione del denario almeno al 230-250. Sia come sia, l'origine sarda della serie 172 è confermata anche da Grueber. La datazione proposta sul cartellino manoscritto (chiaramente vecchio) mi fa pensare che l'autore concordasse con l'ipotesi della Breglia e classificasse la tua moneta come quella che più tardi Crawford avrebbe chiamato RRC 172/1.
    2 punti
  14. Salve. Pubblico una moneta acquistata di recente. Una curiosità. Una curiosità che mi ha portato a ricercare, senza, però, giungere ad alcun risultato soddisfacente. Si tratta del rovescio di un grano 12 cavalli 1788 (non in buone condizioni, ma leggibile) che, al dritto, presenta non il busto di Ferdinando IV, ma il verso di una moneta a me sconosciuta. Peso gr. 5,38. Diametro mm. 25. Ho pensato al Giubileo, alla Porta Santa...Ho consultato di qua e di là, ma niente da fare. Qualche esperto collezionista riesce a darmi una mano? Forse sarebbe opportuno intervenire anche nella sezione relativa alle monete e medaglie pontificie. Ringrazio. Un caro saluto a tutti. In allegato: 1 foto del grano + 2 foto della moneta sconosciuta.
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  15. Le prime le fecero in oro 8 kit…. Poi solo dorate… falle controllare
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  16. Ho aperto il link mandato da @littleEvil, che tra l'altro ringrazio e ho visto che il perito ha fatto anche diverse pubblicazioni su varianti, falsi e errori. Questa in foto é solo una delle sue pubblicazioni
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  17. Non tutto. Il problema per me ricade anche sulle perizie. Oggi , dopo pochi anni di questa mia passione ho visto un ribaltone generale, colpa e meriti del web. Si da più ascolto al web che alle persone con esperienza provata da anni e anni di studio e passione e cosi non va bene, su tutto. Ho visto periti che si chiudono le loro monete per vendere anche quelle che valgono 5 euro, niente di male? Non lo so ma personalmente avrei e ho più bisogno di un buon libro di Numismatica e conoscere pian pian quello che mi piace. 🙏🏼👌🏼🧐 Solo 30 anni fa queste "cose" erano inimmaginabili o quasi. .
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  18. domani lo scarico e lo lavoro un pò, poi ti faccio sapere, grazie
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  19. penso di non averne mai vista una in queste condizioni, però mi sembra strano sia ridotta così male 😂😂, pensavo fosse mooolto più vecchia!
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  20. Anche sul 3 Centesimi 1826 Torino anni fa erano state trovate dei segni di zigrinatura, le feci vedere ad Emilio Tevere ma essendo in conservazione media e solo in parte rimase un pò campato all'aria. Ora vedo che il Gigante riporta un asta dove ne è stato venduto uno "chiaramente rigato" in FDC rosso ma non l'ha inserito in catalogo. Cosa vuol dire? Erano delle prime prove? Errori? Questo centesimo è del 1900 qualcosa in più si trova o si dovrebbe trovare nelle carte ufficiali, credo. Non essendoci scritti di Zecca in riguardo si fanno solo supposizioni. Sono tondelli interessanti da studio, sicuramente particolari ma serve cautela e professionalità e sincerità. Cose difficili da trovare quando ci sono i soldi di mezzo.
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  21. Scusa, ho preso un numero per l'altro🫣
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  22. Io la toglierei dalla perizia e/o la farei controllare bene. Purtroppo se l'hai pagata cara devi sperare che sia un R5 altrimenti ti serva per esperienza. A scatola chiusa solo ARIGONI.😃
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  23. Buona sera. Certamente la rigatura sul bordo di questa moneta mi lascia perplessa. Nonostante segua il forum da soli sette o otto anni colleziono monete da circa (e purtroppo ) sessanta. In tutto questo tempo non avevo mai sentito parlare di monete da 1 centesimo del regno rigate. C'è però il certificatore che ha visto la moneta in mano e che quindi si è esposto in prima persona. Non vorrei offendere nessuno e tantomeno mettere in dubbio la parola del certificatore ma non potrebbe trattarsi di un difetto di trancia sul tondello magari dovuto allo stampo di trancia parzialmente sgranato in quel punto e che potrebbe avere causato delle rigature? Penso che comunque ci vorrebbero delle belle foto da potere bene ingrandire per fare delle supposizioni che possano mettere in discussione quanto descritto dal cartellino. Cordiali saluti. Gabriella
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  24. Buona sera Arcimago. Alessandro Praticò stava però parlando della moneta da 1 centesimo del 1900, come si vede anche dal cartellino. Cordialità Gabriella.
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  25. Alla fine avevi ragione tu 😃.
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  26. Complimenti, un libro molto interessante che mi piacerebbe tanto avere 🙂.
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  27. ciao a tutti questa dovrebbe essere l'ultima cartolina con timbro umbria.
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  28. Non penso ci sia l'intenzione di considerare taluni appassionati collezionisti di queste emissioni come dei "coxxxni"; indubbiamente negli ultimi vent'anni le produzioni numismatiche si sono evolute (o involute, a seconda dei punti di vista) fino a stravolgere in concetto stesso di moneta ed è comprensibile che si faccia fatica ad accettare come monete, specialmente da parte di chi ha un concetto tradizionale di moneta, questi tondelli pitturati piuttosto che a forma di melanzana, ma che riportano un valore facciale e hanno a monte un decreto di emissione che attribuisce loro corso legale interno. Che ci sia dietro una forte speculazione commerciale è comunque evidente e ciò è comprensibile che infastidisca coloro che hanno una formazione numismatica tradizionale. Come al solito è poi il Mercato a premiare o a bocciare certe iniziative che tuttavia, se vengono riproposte anno dopo anno e, anzi, sembrano intensificarsi, probabilmente trovano sufficienti estimatori che le giustificano. Confesso che anche a me non piacciono per nulla, ma non mi spingo fino a sconsigliarne l'acquisto, giacchè ciascuno è libero di fare le scelte numismatiche che ritiene più opportune (salvo poi, sperabilmente, pentirsi..😄). M.
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  29. Ciao Continuo con la seconda cartolina. Vorrei saperne di più ragazzi . Grazie tante . Allego foto. Sembra essere privata del suo scopo nativo, quindi inviata a tariffa semplice( vedo sbarrato su CARTA POSTALE infatti). Ragazzi correggetemi se ho sbagliato o detto inesattezze ecc.. Grazie
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  30. MI sa che ho acceso un vespaio........Ritorniamo alle emissioni del 2025....... 🙂 🙂 Grazie mille
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  31. Vorrei ricordare che anche durante il Regno di V.E. III vennero coniate, con tanto di decreto, monete in oro non destinate alla circolazione e cedute, a chi le richiedeva, a 4 volte il loro valore facciale (100 lire fascione, 20 lire fascetto, ecc.)......oggi riscuotono grande successo numismatico e collezionistico e credo che nessuno se la sentirebbe di non considerarle monete anche in senso tecnico.
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  32. Roma e le invasioni barbariche Oltre a leggerlo tocchi con mano la carta che si usava una volta, negli anni'20 del secolo scorso. odjob
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  33. l'Italia ha prodotto nel 2004 anche questi due: su di segno di Arnaldo Caprai , francobollo della serie Arte del Merletto, realizzato con tecnica dell'ago, foglio di 15 francobolli da € 2,80 cad., poi il francobusta, intero postale da 5.000 £. - € 2,58 realizzato in seta , poi San Marino nel 2017 usò la stessa tecnica del francobollo di Caprai, realizzato su carta adesica con tecnica ad ago, minigoglio di 6 esemplari da 4,70€ cad.
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  34. Buongiorno, non c'è dubbio che in passato sono state coniate monete con buchi, ettagonali ecc. ma la differenza coi tondelli dei quali si discute risiede nel fatto che le prime erano destinate alla circolazione minuta mentre per i tondelli moderni di fatto non si può in alcun modo formulare la medesima considerazione. E' stato più volte scritto ma sembra un concetto difficile da far capire. Continuino pure taluni a illudersi di comprare delle monete...😊 Un saluto cordiale e a presto.
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  35. Gallienus, hai ragione, qui gatta ci cova!!!
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  36. E' importante specificarlo visto che nelle spedizioni interne con procedura regolare non esistono dazi. A mio avviso non rimane che farsi spedire le monete senza specificare il contenuto del plico. Direi che i tempi sono maturi per non dover più sottostare ad anacronistiche e discriminatorie procedure d'import-export all'interno della comunità, anche per monete che come tante altre non hanno documentazione nè dove si trovano nè in Italia.
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  37. Oltre all'Halloumi produce dell'ottima feta.
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  38. Questa strana emissione mi era sfuggita, conoscevo solo i francobolli di stoffa. http://www.eryx.it/dentelli/tessuti.htm
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  39. Già il fatto che nessuno spenderebbe una moneta pagata molto di più dimostra che la storia del valore legale ha poco senso. E poi se qualcuno decidesse di accettare un 50€ d'oro come pagamento è perché intuirebbe l'affare in ottica di baratto: anche qui, il discorso del valore legale viene meno. Un 5€ di Raffaella Carrà, che non è in materiale nobile, unto, consumato e rigato, qualcuno lo accetterebbe come resto da un commerciante? Ben sapendo che nessuno lo riaccetterebbe come pagamento e che le probabilità di trovare un collezionista interessato sono minime e non ripagherebbero il tempo perso? Questo esempio ci dice che anche noi collezionisti, forse forse, più di tanto non ci crediamo al discorso del valore legale. È una vecchia storia dove ognuno difende le proprie posizioni e in pochi cambiano trincea 😊. Speriamo, tra tutti, di aver fornito a @GronchiRosa degli spunti di riflessione. Poi lui, se ha voglia, ci ragionerà su e trarrà le sue conclusioni. O farà altre domande
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  40. @fullons Credo che entrambi i follis segnati come Galerio siano in realtà di Massimiano Erculeo. Il primo per Treviri con B e stella (RIC 270 e ss.) e l'altro per Antiochia RIC VI, 58b sicuramente Massimiano perchè con legenda IMP M A MAXIMIANVS P F AVG. Arka # slow numismatics
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  41. Buongiorno e buon anno. Presumo sia terzo tipo. Prova a confrontarlo con la Scheda del Catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GENQ/3
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  42. Se la datazione proposta dal Crawford è corretta (e sottolineo quel "se", perché la data si basa su congetture, seppur scientificamente rilevanti), egli ha battuto moneta nel 42 a.C. e non come comandante militare munito di imperium, bensì come normale quadrumviro monetale. Ciò implicherebbe che fosse quantomeno persona gradita alla fazione in auge a Roma, che quell'anno era quella dei "cesariani"; proprio in quei mesi, infatti, gli eserciti di Marco Antonio e Ottaviano si apprestavano ad attaccare quelli dei cesaricidi Bruto e Cassio a Filippi. Infatti, Clodio coniò monete con il ritratto di Lepido ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I18/5 ), Marco Antonio ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I10/39 ), Ottaviano ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I17/27 ) e addirittura dello stesso Cesare ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/30 ) chiare dimostrazioni della sua profonda fede cesariana. Per quanto riguarda le emissioni di Clodio con il ritratto del sole e il crescente lunare ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/1 , https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/4 ), Crawford sottolinea come il 42 a.C. sia caratterizzato, a livello monetale, da diversi richiami al Sole ed alla Luna e lo spiega come allusione ad un "nuovo ciclo". Va precisato che il Sole va inteso con tutta probabilità come Sol Indiges e, visto il periodo di emissione, il tutto va ad inquadrarsi nell'ambito dell'innalzamento e sfruttamento della figura di Cesare (ad esempio, dal 45, nel giorno dedicato a Sol Indiges avviene la commemorazione, presso il tempio di Sol e Luna sul Quirinale, della battaglia di Farsalo); esiste tuttavia un legame ancor più profondo, che associa questo particolare culto alla monarchia, sia in ambito romano che, più ampiamente, laziale. Anche questa emissione, dunque, si inserisce nel contesto della propaganda cesariana (per l’interpretazione delle stelle esistono diverse teorie: le Pleiadi, la costellazione di Cassiopea, la rappresentazione di un'eclissi di tipo anulare o una particolare congiunzione lunare). A margine, mi accorgo ora che le emissioni di Clodio Turrino sono un po' di più di quelle che ti ho scritto nel mio post precedente. Se ti serve, te le elenco tutte.
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  43. Il mio pensiero di appassionato. Ho letto la brutta disavventura che hai passato. Può capitare, a tutti. Continua a coltivare la tua passione, non demordere. Concordo sul fatto che una maggior esperienza ed una maggior attenzione unite allo studio continuo possano ridurre (ridurre eh, non eliminare) il rischio di incappare in fregature. Ciao. Stilicho
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  44. Si trova qui: https://www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_1989_num_6_31_1944
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  45. Tutto quello che so è che Babelon attribuisce a un Clodius Turrinus queste emissioni: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/1 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/4 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/5 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/6 Bisognerebbe leggere il testo di Babelon, che io non ho. Crawford scrive, sui quattro magistrati che firmarono le monete che lui raggruppa nella serie RRC 424 e data al 42 a.C.: "The four moneyers are otherwise unknown ... the latter [Clodius, n.d.r.] was perhaps the Praetor reffered to on 26-31, or perhaps the Praefectus Urbi referred to on 31; neither the history of the times nor constitutional practice permits the view that the moneyer was himself Praefectus Urbi in or about 42 B.C." (I quattro monetieri sono altrimenti ignoti ... forse l'ultimo [Clodio] era il Pretore a cui si fa riferimento per il 26-31 [d.C.], o forse il Praefectus Urbi a cui si fa riferimento nel 31; né la storia dell'epoca né la prassi costituzionale consentono di ritenere che il monetiere fosse egli stesso Praefectus Urbi nel 42 a.C. o intorno a quella data)
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