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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/25 in tutte le aree
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Io tra quei 50 che ce l'hanno. Ma sinceramente mi danno più soddisfazione,altri francobolli ..e Ancor di più gli usati su posta.4 punti
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Buona sera, ricevo quest'oggi e riporto di seguito la risposta della Casa d'asta (che ringrazio per la consueta disponibilità) al mio contatto mail. Buongiorno, purtroppo c’è stato un errore di descrizione, le monete sono autentiche cordiali saluti Pertanto fortunatamente l'allarme della realizzazione di falsi di altissima qualità (pressochè indistinguibili) rientra. Buona serata Illyricum3 punti
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DE GREGE EPICURI Vi mostro questo asse di Lucio Vero (8,52 g e 23,5 mm) benchè sia in uno stato di conservazione miserevole, perchè trovo molto interessante il rovescio. In effetti, i trofei greci e romani sono una mia passione, come ho detto in una vecchia discussione: http://lamoneta.it/topic/68595-trofei/#comment-723032 del 15.11.2010. Al D la legenda (che qui non si legge) è: L Verus Aug Arm Parth Max, attorno al busto laureato. Al R: TRP VII IMP IIII COS III -SC attorno a tre trofei delle armi tolte agli armeni. E' il RIC 1464 e Cohen 300, ed è considerato "scarce".2 punti
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Buongiorno, anni fa apro la cassetta delle lettere e trovo una lettere dell'amministratore del condominio.2 punti
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Ecco la scansione dell'articolo. Monete Veneziane del Secolo XIII scoperte nell'Ucraina..pdf2 punti
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la persona interessata, che vive in Crimea, sta scrivendo un articolo su questa cosa e ci sarà una conferenza in maggio/giugno a Sudak (Crimea) il relativo articolo in russo / inglese, ve lo posterò qua grazie a tutti2 punti
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Buongiorno,trovata. Bronzo di Giulia Mesa (sotto il regno di Elagabalo) per Laodicea ad Lycum in Frigia. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/55162 punti
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Oggi è la volta di due marche dedicate al Sommergibile BARBARIGO rispettivamente da 5 e 15 lire, questa la sua storia: Il regio sommergibile Barbarigo (2°), classe “Marcello”, dislocava 1060/1313 tonnellate (emersione/immersione). Fu impostato il 6 febbraio 1937 nei Cantieri “C.R.D.A.” di Monfalcone e varato il 12 giugno 1938. Fu consegnato ed entrò in servizio nella Regia Marina il 19 settembre dello stesso anno con la sigla BO. Inizialmente, destinato al 2° Gruppo Sommergibili con base a Napoli, svolse attività addestrativa fino allo scoppio delle ostilità. Tra giugno e la fine di luglio 1940 svolse, senza risultati, due missioni nel Mediterraneo, quando se ne decise l’invio in Atlantico. Il 14 agosto passò, in immersione lo Stretto di Gibilterra. L’attraversamento venne effettuato con notevole difficoltà a causa delle forti correnti sottomarine che caratterizzano quel tratto di mare. Raggiunto l’Atlantico iniziò immediatamente la sua attività bellica attaccando, nella zona di Madera, alcuni mercantili nemici. Diresse quindi per il porto francese di Bordeaux, sede della base italiana di Betasom. La sua attività bellica in Atlantico riportò notevoli risultati con l’affondamento di ben sette mercantili per 33.827 tsl., il danneggiamento di altri tre piroscafi per circa altre 14.000 tsl. e di un cacciatorpediniere nemico di 1500 tonnellate. Tuttavia la notorietà del “Barbarigo” è legata al nome del Comandante Enzo Grossi (1), che ne assunse il comando nell’agosto 1941, e alla controversa vicenda del presunto affondamento di due corazzate statunitensi, evento creato e malamente gestito dalla propaganda di regime. Infatti, nel maggio e nell’ottobre 1942, il “Barbarigo” attaccò di notte rispettivamente al largo di Capo San Rocco in Brasile e nelle acque di Freetown, l’incrociatore americano “Milwaukee” scortato da un cacciatorpediniere e la corvetta britannica “Petunia”. Gli attacchi, benché condotti con audacia e decisione, non furono coronati da successo ma furono sfruttati dai comandi supremi italiani, bisognosi di dare notizie di grandi vittorie. Nel dopoguerra, il comandante Grossi divenne la “vittima sacrificale” di questa incresciosa e dolorosa vicenda e venne privato delle decorazioni ricevute e della promozione al grado superiore. Nella primavera del 1943 il “Barbarigo” venne trasformato in unità da trasporto ed il 16 giugno, al comando del T.V. Umberto De Julio, partì da Bordeaux per Singapore con un carico di materiali strategici. Dopo la partenza, non diede più sue notizie. Si ritiene che sia affondato tra il 16 ed in 24 giugno in un punto sconosciuto dell’Atlantico per cause ignote, ma verosimilmente per attacco aereo. Nell’affondamento scomparve l’intero equipaggio, composto da 59 uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai. Nella foto, il battello è stato ripreso nel giorno del varo. Il suo motto fu: “Par animo gloria” (Pari all’animo la gloria). ONORE AI CADUTI2 punti
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Le monete ritrovate sono di una bellezza e conservazione notevole.2 punti
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Buonasera, sono nuovo al mondo del collezionismo di monete e banconote. Quali sono i principali rivenditori di banconote (specie banconote estere) di cui ci si può fidare? Ovviamente anche siti/venditori ebay ecc esteri, possibilmente europei così da non dover spendere il doppio del valore del prodotto in spedizione Grazie!1 punto
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Ciao sono sempre piaciuti anche a me, e guarda caso ho la stessa moneta e presa nello stesso periodo della tua discussione e la sua compagna, presi anche i denari sia suoi che di M Aurelio con la scritta Armen e senza. Gli assi non sono in condizioni eccelse come alcuni vorrebbero, ma a me non interessa, guardo cosa hanno rappresentato e cosa rappresentano. Silvio1 punto
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Se vuole iniziare qualsiasi tipo di collezione deve informarsi sull'argomento, prima di iniziare ad acquistare. Il miglior venditore che può trovare è LEI. Acquisti dei cataloghi e libri specifici cosi avrà almeno un idea di quello che desidera e nello stesso tempo sugli stessi trova molti nomi di Professionisti del settore. Ci vogliono anni prima di "capire" e molti rinunciano quasi subito. Ci sono delle aste di professionisti su questo link: Online and Live Auctions - Bid Inside Auctions - Live Auctions - Shops1 punto
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Antonino Giuffrida, "Il sistema monetario siciliano e la zecca di Messina"1 punto
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Non che le sculture siano brutte, anzi... Ma le monete sono davvero superlative! Grazie per la condivisione @Rocco681 punto
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Pagata 18 Euro. Ciao Ed io sono nei 50 che non ce l'hanno. Per come è messo il mercato aspetto che cali ancora un po' e poi ci penserò. Ciao1 punto
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Gerhard Hirsch Nachfolger > Auction 395 Auction date: 11 February 2025 Lot number: 1414 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: RÖMISCHE MÜNZEN, RÖMISCHES KAISERREICH HADRIANUS. 117-138, Sesterz. Drapierte Büste l. Rs: Kaiser r. gefolgt von 4 Soldaten, von denen 3 Standarten tragen. C. -, vgl. 541. R.I.C. -, vgl. 1906. Schöne grüne Patina. Felder etwas geglättet. RRR vz/vz-ss Seit den 1990er Jahren in süddeutscher Sammlung. Estimate: 1750 EUR1 punto
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Antoniniano di Aureliano con la Providentia Deorum. T sta per terza officina XX il valore. Saluti Alberto1 punto
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In teoria sì, perché hanno corso legale, in pratica no, perché nessuno le accetterà mai e quindi è solo una illusione da mondo delle favole per poter definire "moneta" anche un portacenere (qui non ci siamo ancora arrivati, ma in altri Paesi creano oggetti di qualsiasi forma, anche belli, non è questo il punto, e poi li vendono come monete). È un escamotage commerciale, tutto qui, anche riuscitissimo1 punto
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Ahahah, comprendo che la domanda sia stata posta in modo molto generico. Mi riferivo proprio alla difficoltà di trovare venditori professionisti: oltre ai vari catawiki e katz (di cui tra l'altro non ho letto recensioni stellari) ho trovato solo il sito di cartamoneta, che però ha principalmente banconote storiche italiane. Tra i venditori professionisti online, quali sono quelli da cui generalmente ci si può aspettare di non comprare pezzi di fogli a4 (al netto delle preghiere e del fattore fortuna)? Quanto a Delcampe invece, è mediamente affidabile o girano tanti pacchi? Grazie per la pazienza1 punto
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Sempre da sx verso dx. 1. Effigie dell'imperatore Pietro II del brasile detto il magnanimo, 1881, 10 reis Orange, peccato che sia difettoso ma è stato emesso nel 1881 e come un mobile antico mostra i suoi anni, MERITA comunque di essere messo in collezione. 2. Head of Liberty, 1891, 100 reis Red and blu. Peccato sia danneggiato. 3. 1897, 10 reis blu and Red, l' immagine rappresenta la baia di Rio de Janeiro e precisamente la montagna di Sugar Loaf, il tuo esemplare è la variante 165a con iscrizione REIS REIS invece che DEZ REIS, anche se non una prima scelta vale £1,50 (sterline UK).1 punto
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Davvero molto interessante, mi fara' piacere leggere l'articolo quando sara' disponibile. Ho un breve articolo degli anni Cinquanta sui ritrovamenti di monete veneziane in Ucraina. Non ricordo se viene menzionata la Crimea tra i vari siti, ma posso condividere se d'interesse.1 punto
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Benvenuto. E' una domanda troppo generica, i venditori sono tanti. In ogni caso almeno all'inizio è buona norma rivolgersi a quelli professionisti (che di solito fanno anche i resi), poi ci sono dei buoni siti dove compravende chiunque, come Delcampe. P.S. Specifichiamo anche una cosa: chiunque sia il venditore è solo con LA LUCE GUIDA DI DIO DENARO ONNIPOTENTE, GENERATA DAL PIU' SFEGATATO AMORE E DEVOZIONE PER LUI, che si evitano problemi. Lo dico sempre e non mi stancherò mai di ripeterlo: pregarLo e lodarLo, questa è l'unica vera via.1 punto
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Medaglia devozionale domenicana, bronzo/ottone della seconda metà del XVII sec.- D/ Madonna del Rosario, seduta con Gesù Bambino, raggiati, ambedue reggono la corona del rosario- R/ San Domenico di Guzman in piedi con l'abito domenicano. Ciao Borgho1 punto
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Ecco l’elenco del Massari all’Argento presente nel Papadopoli, Appendice II:1 punto
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DE GREGE EPICURI Forse sono stati scambiati due foglietti identificativi. Si dice che ai piedi della Provvidenza c'è il mondo; in effetti la Provvidenza ha spesso un globo ai piedi, ma qui il globo non c'è.1 punto
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L'Austria ha introdotto nuove facce di valore sulle monete da 10 e 50 centesimi con la data 2025. La moneta da 50 centesimi ha dei micropunti sopra la cartina europea, una caratteristica di sicurezza precedentemente utilizzata solo sulle monete da 1 e 2 euro.1 punto
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Per quanto riguarda alcuni cenni su questa monetazione è una moneta argentea coniata al tempo della repubblica di Roma che pur essendo stata coniata in zecche diverse ha sempre mantenuto la stessa impostazione stilistica. La moneta non ha segno di valore, al dritto compare il busto di Giove laureato e al rovescio la personificazione della Vittoria che incorona un trofeo. Al rovescio possono essere presenti diversi simboli, lettere oppure nulla, in esergo del rovescio della moneta appare la legenda ROMA. Il più antico riferimento a tale tipologia di moneta risale a Porcio Catone il censore console nel 95 AC, poi la moneta è ricordata nel 177 AC da Claudio Pulcro a seguito della sua vittoria sulle popolazioni liguri ed ancora nel 117 se ne parla su una tavola bronzea detta di Polcevera a seguito di una mediazione romana e di un tributo di 400 vittoriati relativo a una controversia tra le popolazioni celtiche dei Genuati e Veturii : “…..pro eo agro vectigal Langenses Veituris in poplicum Genuam denti in anos singulos vic [ctoriatos] n [ummos] CCCC………”. La scelta di un tributo da pagare in una moneta straniera, potrebbe essere stata determinata dal fatto che considerato il basso contenuto di argento del vittoriato, ci fosse l’intendimento, da parte di Roma , che una successiva circolazione della moneta in territorio celtico avrebbe portato un beneficio in termini economici e politici ai Romani che utilizzavano invece al loro interno il più forte denario. Sulle origini temporali del vittoriato, che con il denario si sostituì al sistema delle monete romano campane ed alla moneta argentea ormai svalutata del sistema didramma/quadrigato, ci sono diverse teorie che hanno tentato di individuare una data certa, ma nessuna è arrivata a conclusioni definitive. Oggi si tende a considerare maggiormente la cosiddetta teoria “di mezzo” o intermedia proposta da Crawford e altri studiosi, uno per tutti Thomsen, che ipotizzano la data di inizio delle produzioni nel 211 AC di poco successiva all’inizio delle coniazioni del denario. I sostenitori di tale teoria troverebbero conferma dalla datazione dei ritrovamenti di Morgantina – oggi Serra d’Orlando - che lascerebbero presuppore l’introduzione dei due nominali d’argento nel periodo 214-211 AC. Personalmente ritengo che l’inizio delle coniazioni del vittoriato sia antecedente di almeno 6/7 anni (221 – 220 AC) rispetto all’ipotizzato 214/211 AC, questo perché la moneta ha subito il comprovato deprezzamento ponderale avvenuto nel 217 AC dopo la sconfitta del Trasimeno. Qualche fonte asserisce che la promulgazione della lege Flaminia che operò tale svalutazione fu prima della battaglia e poi attuata dopo in relazione alla grave situazione politica economica in cui Roma si era venuta a trovare. L’ipotesi di una datazione più alta potrebbe trovare conforto dal ripostiglio di Pisa, dove sono stati rinvenuti diversi vittoriati: un occultamento in quel territorio in data successiva al 214 AC non avrebbe avuto giustificazione considerando che le truppe cartaginesi erano già passate e il conflitto bellico si era spostato nel sud dell’Italia e perciò la zona godeva di una certa tranquillità. Al tempo stesso invece ci sono vari eventi a cavallo del 225-220 relativi a conflitti con le popolazioni liguri che avrebbero giustificato tale nascondiglio. Le altre maggiori ipotesi che sono state avanzate nel tempo riguardo alle origini temporali del vittoriato-denario: Borghesi fissa la data al 229-228 AC associandola alla spedizione contro i pirati illirici. Cavedoni la fissa al 223 AC riferendola alla vittoria contro i celti Insubri. Mommsen ipotizza l’inizio delle coniazioni in linea con Borghesi al 229-228 AC. Milne e Bahrfeldt alzano la data di produzione al 269-268 AC (teoria tradizionale). Sydenham abbassa invece la data al 205 AC Giesecke che come altri studiosi non ritiene che per il denario e il vittoriato le coniazioni siano iniziate nel medesimo periodo data il vittoriato al 215 AC successivamente al denario. Grueber individua il periodo di inizio produzione al 223 AC. Lippi espone quattro ipotesi : a) 235 AC a seguito della chiusura del tempio di Giano, dopo la sconfitta dei Cartaginesi nella I guerra punica. b) 229 AC a seguito della vittoria sulla regina Teuta e sui pirati illirici da parte di Cneo Fulvio Centumalo. c) 225 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Talamone. d) 222 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Casteggio. Secondo lo studioso quest’ultima ipotesi potrebbe essere la più accreditata poiché la tipologia della Vittoria presente sul rovescio della moneta assomigliava alla “spolia optima” trasportata in Roma. Tutte le teorie sopra menzionate nascono da studi che possono avere un loro fondamento, così come è da approfondire una recente analisi che sostiene che il vittoriato fosse utilizzato in genere come “stipendium” per le truppe ausiliare dell’esercito romano e che quindi di fatto gli ausiliari sarebbero stati pagati meno delle truppe legionarie romane o addirittura erano gli auxilia stessi che preferivano tale forma di pagamento perché conforme al sistema di pagamento della dracma che conoscevano maggiormente. Sembrerebbe una supposizione alquanto azzardata considerando che i soldati non romani si sarebbero accorti presto di tale discriminazione e si sarebbero di fatto accontentati di una paga inferiore, è pur vero che i ritrovamenti più cospicui della moneta sono nel Sud Italia ed in particolare nei territori più interessati dalla II Guerra Punica e quindi come già evidenziato un collegamento con le campagne militari è indubbio. E’ forse giustificato ipotizzare l’utilizzo come effettivo nominale di occupazione da utilizzare in territorio di guerra al seguito delle legioni romane ed in particolar modo in relazione alla guerra annibalica? Dall’analisi dei dati disponibili emerge una maggiore concentrazione dei ritrovamenti nell’area meridionale della penisola italica, dove effettivamente vigeva un sistema monetario basato sulla dracma e quindi questo confermerebbe la tesi di una moneta che intendeva adeguarsi al sistema preesistente. Guardando visivamente la mappa è innegabile che i ritrovamenti si concentrano laddove la guerra annibalica ebbe maggiormente a concentrarsi. Si noti la totale assenza di ritrovamenti importanti in quella che è la zona dell’odierna Calabria e della Sicilia dove è presente un solo ritrovamento degno di nota per quantità di vittoriati presenti. Un’altra particolarità che emerge è la maggior presenza nei ritrovamenti meridionali di vittoriati con simboli e lettere rispetto ai vittoriati senza simboli, questo quindi confermerebbe la presenza di zecche ausiliarie in supporto a Roma, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco: in questo modo si evitava il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro. Poiché i vittoriati con simboli sono mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli è ipotizzabile che tali zecche operarono maggiormente in un periodo successivo al 217 AC e quindi coerentemente con la presenza cartaginese nella zona. Quindi da quanto evidenziato emerge che il vittoriato è una moneta enigmatica sia come origini temporali e di “significato”, è probabile che il rovescio volesse in effetti ricordare una importante vittoria militare, in linea con l’orientamento degli studiosi, ma la moneta poteva in realtà essere genericamente portatrice di un messaggio di auspicata vittoria nei confronti dei nemici. Ritengo che la moneta argentea romana abbia avuto in questo periodo una forte funzione di messaggio ideologico politico legato ad una politica espansionistica di carattere militare. Il vittoriato in particolare, che rinveniamo in maniera preponderante nei territori di guerra, accoppiando la divinità massima di Giove alla personificazione della Vittoria che incorona un trofeo, associa il tema religioso (la protezione del dio supremo) a quello di potenza militare vincente.1 punto
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@torpedo, in realtà il gruppo delle monete ritrovate era diviso...uno era composto dagli esemplari più belli e ben conservati di ogni Imperatore presente, e poi un Gruppo di tutti i rimanenti pezzi.1 punto
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Classica accoppiata S. Antonio da Padova e S. Francesco d'Assisi, fine '600 - inizio '700 secondo me.1 punto
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Grazie, interessante. Sto aspettando che mi arrivi: Bollettino della Società Pavese di Storia Patria 2021, Anno CXXI Novella Vismara, Segni, tessere e gettoni nelle collezioni dei Musei Civici di Pavia. Parte II: tessere mercantili medievali, p. 3151 punto
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Ringrazio @santone per il richiamo all'articolo apparso sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #10 del luglio 2023. La tabella in tale articolo è stata modificata rispetto a quella riportata qui sopra (tratta da una passata discussione qui sul forum) in seguito alla rilettura di un articolo dell'ing. D'incerti che così scriveva: “Nel corso del 1940, resasi sempre più grave la mancanza di Nichelio, metallo per il quale l’Italia era totalmente tributaria dall’estero, fu necessario eliminarlo del tutto nella composizione delle monete. Dopo molte esperienze venne scelta la lega di Ferro contenente solo il Cromo nella percentuale del 18%, col Nichelio ridotto a tracce (0,10-0,15%): cioè un Acciaio inossidabile ferritico, fortemente magnetico, che viene attratto dalla calamita in maniera anche più energica di quella che si riscontra col Ferro stesso. Pertanto, non aveva senso riportare alcunché nelle due caselle a destra in alto, poiché è solo dal 1940 che le monete sono anche fortemente calamitabili in quanto composte solo da Ferro e Cromo. Naturalmente il discorso è stato esteso alle monete da 1 Lira e da 50 e 20 Centesimi.1 punto
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Segnalo l'imminente uscita del volume Byzantine Coinage of the Comnenian Dynasty pubblicato da Edizioni D'Andrea e presto disponibile sul sito dell'editore (264 pagine a colori + 4 di prezzario): https://www.edizionidandrea.com/product-page/byzantine-coinage-of-the-comnenian-dynasty Il volume prosegue la serie di pubblicazioni sulle emissioni dell'Impero bizantino con attenzione per le coniazioni battute al tempo della dinastia dei Comneni e degli Angeli (1081-1203/1204) e con un capitolo introduttivo sulle serie anonime emesse in epoca macedone e protrattesi sino all'inizio del regno di Alessio I Comneno.1 punto
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Mah, come dicono loro nella presentazione, attribuiscono un "valore approssimativo". Il sito italiano (www.valore2euro.it) è in costruzione, rimandano a un sito analogo francese, dove sono espressi valori, secondo me, fantasiosi, di queste monete circolanti e commemorative da 2 euro. (https://argus2euros.fr/categorie-produit/annee/). Se questo libretto riscuoterà successo, ce ne accorgeremo presto; ci sarà un aumento di richieste di valutazione di monete circolate da 2 euro , delle quali nella maggior parte dei casi, noi appassionati e diciamo, un po' "navigati" di numismatica , saremo tacciati di non capirci niente. saluti e auguri di felice 2025 a tutti1 punto
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Va bene, Curcuas però ti aveva chiesto di indicargli un esempio o due che ritieni falsi, visto che le hai definite fuse con "pochi dubbi"1 punto
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Buonasera a Tutti, durante una recente asta ho notato questo peso cubano (commemorativo) del 2007 in cupronichel CuNi che ho acquistato per motivo di studio a pochi euro. Pesa gr. 26,03 D 37,97 contorno liscio, presentato in condizione qFDC. Pur non essendo collezionista di monete cubane e centro America, mi hanno incuriosito due cose : che abbia l'effige di Garibaldi anche se lui non combatté mai a Cuba e che Cuba sia forse l'unico paese al mondo tra quelli che hanno avuto la rivoluzione socialista, a non aver cambiato lo stemma araldico. Credevo che la moneta fosse magnetica, invece non lo è. E' normale ? Posto due diverse foto della moneta da ambo i lati. Se qualcuno volesse commentare è il Benvenuto. Grazie.1 punto
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Buonasera a Tutti, durante un'asta di pochi giorni fa mi ha incuriosito la moneta che ho postato qui di seguito e quindi acquistata per pochi euro. Si tratta di un 500 Tugrik del 1995 della Mongolia ( Paese circa 5 volte l'estensione del territorio dell' Italia ). E' una commemorativa in argento, gr. 31,1 D 40,1 contorno liscio, presentata in condizione FS. A diritto stemma della Mongolia, a rovescio interessante mappa geografica con dettagli a tratteggio della ferrovia transiberiana da Mosca e successivamente transmongolian per giungere fino alla capitale mongola Ulaan Baatar e Pechino in Cina. Sono evidenziati tre grandi fiumi russo-siberiani : l'Ob ( km 3.650 ) l'Enisey ( km 3.487 ) ed il Lena ( km 4.400 ) tutti sfocianti verso nord nel mare di Barents. Grazie per l'attenzione.1 punto
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Questo penso sia uno dei più bei 68, sicuramente quello meglio fotografato. Consiglio a tutti l'archivio fotografico di ha.com. Gran servizio. Bu on weekend1 punto
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Quindi il buon Natale Buon Anno e il disegnino Natalizio fa parte dell’annullo! Dovrebbe essere Ferrovia1 punto
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Giuseppe Ruotolo, "Monete, medaglie e fedi di credito del Regno di Napoli -Dalla Repubblica Napoletana al Decennio Francese (1799-1815)", in Gioacchino Murat - Innovatore della storia. 2018. Corposo contributo di quasi duecento pagine.1 punto
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