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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/24 in tutte le aree
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Capisco che a te è venuto istintivo .. non ti devi scusare.. ma facciamo un po' sperimentare chi inizia.. altrimenti se diamo la soluzione non c'è la loro ricerca e crescita. Sappi comunque che ti stimiamo e ti vogliamo bene. .. ostrega!4 punti
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Festeggio il mio post 20.000 con questo video ricordo di Milano Numismatica, buona visione https://drive.google.com/file/d/1M-NjUcDGo9bEmlvKy6SNjuEsXIiSwklp/view?usp=drivesdk4 punti
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Sono d'accordissimo con il tuo punto di vista, ma permettimi di "spezzare una lancia" nei confronti di chi cerca le monete "imbullettate" (non scrivo "periziate" visto che i ben noti cartellini costituiscono semplicemente un attestato di autenticità con parere di conservazione). Quello che tu osservi riguardo i collezionisti di monete medievali è sacrosanto, ma tra i due tipi di collezionisti c'è, spesso, un profondo divario. Escludendo chi colleziona il Regno da anni, queste monete di grande modulo sono molto attraenti per i nuovi collezionisti, che ovviamente non hanno l'esperienza e la preparazione per giudicare sia l'autenticità che la conservazione di queste tipologie molto falsificate. Una "perizia" Tevere, ad esempio, fa certamente gola, visto soprattutto la fama di grande serietà e integrità che questo noto Professionista si era costruito nel tempo. Quindi, per alcune categorie di persone, cercare le monete "periziate", è comprensibile. Certo, rimane sempre e ancora di più valido l'invito a imparare quanto prima: come scrivo sempre, è fondamentale imparare a fidarsi solo ed esclusivamente dei propri occhi e del proprio sapere, visto che il mercato numismatico è, purtroppo, pieno di venditori "generosi" quando devono vendere. Non è esagerazione ma un triste dato di fatto. Spendo due parole per quanto riguarda il sistema di valutazione che sto approntando, visto che serve a "completare" il concetto sopra espresso. Sia le "perizie" degli slab, che quelle nostrane sono estremamente "parsimoniose" in termini di spiegazioni. Di fatto, non ne hanno, a parte qualche brevissima nota sulla patina, su qualche difetto tecnico, ma poi, tutto finisce li... Non ci sono informazioni relative alla qualità di coniazione, o altri parametri valutativi che possano aiutare a capire il perchè si è giunti a un determinato grading. Ecco, riuscire a trasformare tutto questo in un concept rodato e modulare (in base alle tecniche produttive) è davvero molto ostico, ma sono certo che aiuterebbe i collezionisti che vorrebbero imparare a valutare tutti gli aspetti in gioco di una valutazione qualitativa.3 punti
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Buonasera lamonetiani e buonasera agli amici appassionati di Vicereali. Non scrivo da un pezzo e vi sottopongo le foto di questo Tornese. Vorrei leggere i vostri pareri. Buona serata.2 punti
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Chiedo perdono se apro un'apposita discussione, ben sapendo che ne esiste un'altra, ma, data l'importanza dell'argomento, non ho potuto fare altrimenti. Il 22 novembre del 1773 Bernardo Perger - avendo ricevuto l'ordine dal Re di "esporre tutto quello che bisogna per il miglioramento della Real Zecca" - scrive al presidente della Regia Camera della Sommaria, nonché delegato della Regia Zecca, informandolo sullo stato attuale dell'officina monetaria. La zecca, stando alla rapporto del Perger, versava in uno stato miserevole in particolare per i macchinari obsoleti e logorati dall'uso che non permettevano un'alta qualità della monetazione. In questo importante e inedito documento (ASNA, Ministero delle finanze, fascio 299) si epongono le ragioni dei graffi sulle monete napoletane, almeno per il periodo precende al 1774 e forse anche successivo, visto che non si hanno finora notizie se i nuovi macchinari vennero adottati in zecca. Le carte rivelano come i graffi siano attribuibili a una fase precisa del processo di coniazione, ovvero quello successivo alla trafilatura. I cilindri della trafile, essendo in ferro e non in acciaio, presentavano la superficie scabra impedendo così un corretto appiattimento delle lamine (piance) per raggiungere lo spessore (doppiezza) desiderato. Non essendo le trafile pefettamente funzionanti, le lamine prodotte non erano di giusto peso e si era costretti all'utilizzo della lima per riportarle al peso prescritto (documento n. 1). Nel documento successivo, datato 25 gennaio 1774, il regio ingegnere Giuseppe Astarita fa le medesime dichiarazioni del maestro dei coni (documento n. 2). documento n. 1 a firma di Bernardo Perger Documento n. 2 a firma di Giuseppe Astarita2 punti
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Ottima e piacevole serata, Purtroppo mancando Guancarlone non ci sono le sue fotografie super professionali .... ma grazie a Tiziano che si è prodigato in ogni modo per la riuscita della serata. Come sempre la visione e il tebete in mano le monete di cui si è trattato durante la conferenza, è quel qualcosa in più che fa appassionare...2 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Gordiano lll (238-244 d.C.) recante sul rovescio la sua figura che regge un globo ( che simboleggiava il mondo romano) con il palmo della mano sinistra ed una lancia (che significava forza militare e potere) con la destra coniato a Roma nel 240/241 ( come ci indica la tribunicia potestas lll). Un rovescio chiaramente dimostrativo che rappresentava l'imperatore come colui che aveva il potere assoluto su tutto e che grazie a questo avrebbe assicurato protezione e benessere a tutto il popolo romano. Gordiano lll, l'imperatore ragazzino come veniva chiamato dal popolo ( aveva 13 anni quando sali sul trono di Roma) che si trovò a governare in un periodo più che tumultuoso sia politico che civile. Tre anni prima con Massimino Trace si inaugurò il cinquantennio passato alla storia come il periodo dell'anarchia militare dove gli imperatori salivano al potere non per successione dinastica ma perché acclamati ed imposti dall'esercito con o senza avallo del Senato. Dopo che Massimino Trace fu ucciso dal suo stesso esercito fu acclamato imperatore dalle sue legioni Gordiano l (ormai ottantenne) ed il figlio Gordiano ll che erano di stanza nelle province dell'Africa e della Siria. Lontani da Roma e dal potere centrale furono anche loro eliminati dopo pochissimo tempo e per volere del Senato romano furono eletti due nuovi coimperatori , Pupieno e Balbino che vivevano nella capitale. Invisi sia dal popolo che dall'esercito ebbero anche loro breve durata. Subentrò quindi Gordiano lll ( nipote di Gordiano l) che tutti, popolo per primo, vedevano come legittimo imperatore e che riuscì a tenere le difficili redini dell'impero per circa 6 anni. In pochi mesi del 238 d.C. si contarono 6 imperatori ed è proprio per questo che viene ricordato nella storia come l'anno dei 6 imperatori. Alcune note tecniche per quanto riguarda questo denario. Da esame diretto risulta coniato, ben centrato e con buon metallo. Ha circolato anche se non tanto ed ha svolto quindi la sua funzione 🙂. Anche per questa moneta ho trovato un altro esemplare che condivide lo stesso conio di martello del mio esemplare cosa sempre molto importante ai fini dell'autenticità. Grazie ed alle prossime ANTONIO 19,50 mm 2,98 g RIC 115 Foto denario con identico conio di rovescio del mio2 punti
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Aggiungo, ancora da Efeso per Augusto, un attraente esemplare di cistoforo in AG con al diritto testa dell' imperatore ed al rovescio altare, decorato con 2 cervi affrontati e ghirlande . Questo sarà dopodomani in vendita Imperio Numis 5 al n. 7 .2 punti
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Dalla rete, l' invito al convegno filatelico-numismatico di Piacenza1 punto
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PARTECIPA A PANTHEON 24 e 25 gennaio 2025 a Piacenza Expo Una storia che prosegue, un appuntamento atteso per i collezionisti italiani. Pantheon aprirà al pubblico con ingresso gratuito: Venerdì 24 gennaio dalle 10,30 alle 17,30 Sabato 25 gennaio dalle 9,30 alle 17,30 Segreteria: Piacenza Expo - tel. 0523602711 [email protected] - www.pantheon.piacenzaexpo.it ingresso gratuito - parcheggio gratuito1 punto
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Salve,vorrei delle informazioni su questa moneta ed eventualmente una sua valutazione,grazie1 punto
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E' un gettone da 1 rechenpfennig , lo trovi catalogato in questo sito: Rechenpfennig - Louis XIII France/ Navarre (Nuremberg) - Free imperial city of Nuremberg – Numista1 punto
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Caro @fapetri2001noi lo vediamo ad occhio e sappiamo che abbiamo di fronte quella piu' comune, ..io di proposito non ho detto nulla in questa occasione come in altre proprio a "scopo divulgativo", per abituare all' uso dell' odontometro o alla misurazione della dentellatura con il righello.1 punto
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Non conoscevo questa pubblicazione, ho cercato un po' in giro ma non sembra facile a reperirsi, comunque metto il link alla relativa scheda bibliografica dell'opac sbn, con tutte le disponibilità presenti nelle varie biblioteche che possiedono il volume in questione... https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/index/11/ITICCUSBL0744071?fieldvalue[1]=mostra+d'arte+antica+in+Chieti&fieldaccess[1]=Keywords%3A1016&fieldstruct[1]=ricerca.parole_tutte%3A4%3D6&struct%3A1001=ricerca.parole_almeno_una%3A%40or%401 punto
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Sfizzero? No, è del Cordusio1 punto
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Bella e dettagliata recensione oggi di Milano Numismatica sul giornale di Numismatica Svizzera di Zurigo Numis Post, buona lettura ! https://drive.google.com/file/d/1_dkncWYPoD_g7xE-8FQpAJQRkEl_c_F7/view?usp=drivesdk1 punto
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Bello mi piace, anche lui, anzi loro a dire il vero, devo inserirli prima o poi in collezione, intanto mi guardo i tuoi 😄1 punto
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Stessa affrancatura, non viaggiata e non annullata il 1° giorno, molto simile ma due cose differenti, questa è puramente storia postale della Giordania, ma tematicamente anche essa può far parte dei viaggi del Papa1 punto
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È normale? A casa mia il giovedì e venerdì (e anche sabati per la verità) si lavora. Ho anche altre passioni e frequento fiere. Ma solo quelle della numismatica sono il giovedì e venerdì. Per quale motivo la domenica non si fanno?1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 150 Auction date: 2 December 2024 Lot number: 818 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Trajan augustus, 98 – 117 Sestertius 103-104, Æ 35 mm, 25.8 g. IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P Laureate bust r. with aegis. Rev. SPQR OPTIMO PRINCIPI S C. The Circus Maximus, as seen from the Forum Boarium: porticos with two entrances, with monumental gate crowned by quadriga, triumphal arches, curved wall, temple of Sol, spina with obelisk flanked by equestrian statue of Trajan and shrine of Cybele in background. C 546. BMC 853. RIC 571. CBN 222. Woytek 175a (this coin cited). Hirmer pl. 76, 267. Very rare and possibly the finest known specimen of this important and intriguing issue. Struck on a very broad flan and with a reverse exceptionally well detailed and complete. Lovely untouched green patina and extremely fine Ex NAC 7, 1994, 723; Superior Stamp & Coins 8-9 December 1995, 90; Ira & Larry Goldberg 72, 2013, Hunter, 4144 and NAC 97, 2016, 111 sales. From the Peter Bowe collection. The skeletal outline of the Circus Maximus in Rome today is only a faint indication of the grand structure that once was the focal point for entertainment in the capital. This hippodrome is said to have been Rome's oldest stadium. It evolved from a simple racetrack between the Aventine and Palatine hills with no formal structure, to one incorporating wooden, and then stone benches, and finally a massive superstructure as seen on this sestertius. Over time the area was decorated with monuments, statues, trophies, shrines, arcades, towers, porticoes, triumphal gates and arches. Gilded metal at each end of the spine (spina) of the sand racetrack glistened in the sun, and a tall obelisk of Ramesses II that Augustus had shipped to Rome in 10 B.C. served as the centrepiece of the spina. Pliny the Elder describes the circus as able to accommodate 250,000 people, but this figure no doubt includes those viewing from the slopes of the flanking hills. However, at its peak in the mid-4th Century A.D. it is believed to have been able to seat more than 200,000 spectators. The circus was damaged on many occasions, including by fire during the reigns of Augustus and Nero. Restorations to the structure, it seems, are celebrated on coinage. For this reason, Trajan issued sestertii depicting the hippodrome, which probably served as the prototype for Caracalla's issue since both show the structure from the same elevated perspective with simultaneous exterior and interior views. A variety of events were held there, including parades, theatrical events, foot races, boxing and wrestling matches and equestrian contests. Bloody spectacles were also hosted, such as gladiatorial combats (ludi gladiatorii) and exotic animal hunts (venationes). Chariot racing (ludi circenses), however, was the most popular event held in the circus. In Trajan's time two dozen races would have been held in a single day, with eight teams competing in each event. A race consisted of seven laps that could be completed in less than ten minutes. The chariots were usually drawn by teams of two, three or four horses. Occasionally there were teams of six horses, which certainly was more of a crowd-pleasing novelty than a practical event. Estimate: 40000 CHF ILLUSTRAZIONI: RICOSTRUZIONI DEL CIRCO MASSIMO1 punto
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1. Emissione 1949. £1.30 2. e 3. Emissione 1950 Cina repubblica popolare, soprastampa area orientale libera 0.30p ognuno. 4. Cina 1951, Repubblica Popolare - Area nord est libera, sovrattassa su emissioni del 1949. 0.40p1 punto
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Buongiorno e grazie Releo...la corona è quella con foglie di alloro e qui c'è anche un fiore a ore 12...1 punto
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Buon giorno. Certo nel suo insieme questa moneta non mi convince non è però una monetazione che seguo, comunque, se inviasse il peso ed il diametro sarebbero ulteriori indicazioni. Guardando le immagini inviate ho notato che il simbolo sulla sinistra della data che dovrebbe essere una croce per la zecca di Strasburgo e penso un'ape per quella di Parigi nella sua moneta non corrispondono. Nella sua moneta con la zecca di Strasburgo a sinistra della data c'è appunto un'ape e penso che la cosa non possa andare. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Considerando il millesimo, mi sembra bello. Magliocca pagina 238 n.107(R3). Si legge chiaramente la data, non capita spesso.1 punto
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Ciao @Massimiliano Tiburzi tutti quelli apparsi sul forum sono più o meno in BB, da ciotola e di conseguenza pochi centesimi. Non so se capiterà uno SPL... ...magari capitasse, ti chiamo volentieri...😉 quello veramente raro è il 1960 con assi alla tedesca, ma ancora niente... in ciotola saluti1 punto
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Ciao @Granderik, senz'altro 60 euro non è una spesa esagerata per un sampietrino di Pergola... Approfitto per postare uno degli "esemplari peggiori" per Pergola che citavo in precedenza; qui al conio logoro del rovescio, si unisce anche un tondello in rame ben poco amalgamato, con qualche porzione perduta, ed altre crepe... Ciao, RCAMIL.1 punto
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Che spettacolo!! Direi un H37 o H38-39 quindi si nel complesso la classificazione è corretta, zecca Venezia primi anni delle coniazioni https://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Item=H37a1 punto
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Luciano il "giovane" era a lavorare a Ispra 😀 Grazie a tutti per i commenti positivi sulla conferenza. Altri momenti della piacevole serata.1 punto
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Per la misurazione della dentellatura @dareios it ti dice come fare se non possiedi un odontometro.1 punto
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Cartolina illustrata In tariffa cinque parole con 20c bruno e oltremare, dell' emissione 4° centenario nascita di Emanuele Filiberto del 27.7.1928. Come diceva giustamente @caravelle82 il francobollo è interessante e ha viaggiato città x città cioè partita da Monza x Monza, andrebbe studiata la dentellatura, infatti con dentellatura 11 e' quotato 20€ se fosse dentellato 13 e 1/2 la quotazione è di 360€. (Questi controlli sono l' essenza e la caccia al tesoro della filatelia). L' annullo è un meccanizzato doppio cerchio con datario su tre righe e svolazzo a dx del 23 XII 1928. La cartolina oltre che quotata è incantevole.1 punto
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come insegna Andrea non è detto che lo stesso errore non possa trovarsi alla stessa maniera in altri anni diversi dal 1972 e si trova, solo che viene menzionato senza ragion e solo quello. mi permetto una piccola correzione, nei manuali è riportata solo la 1972, ma senza un motivo particolare dato che anche in altri anni si trova lo stesso errore, misteri del collezionismo1 punto
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se la cambiale e' falsa la sentenza e' una buffonata immensa......1 punto
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Anche io ho un piccolo gruzzolo di dollari canadesi, dovrebbero essere spendibili in Canada ma le banche qui non li ritirano.1 punto
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Sembra una medaglia celebrativa emessa da un circolo numismatico, negli anni 70/80 del secolo scorso erano frequenti queste riproduzioni tratte da monete antiche (in questo caso dell'epoca di fine imperio romano) . C'è una numerazione al dritto che fa pensare ad una bassa emissione di esemplari. L'iscrizione al verso parla del XV secolo di proclamazione dell'impero. A me pare invece trattarsi del XV secolo della caduta dell'impero, vale a dire il 1976.... c'è da studiare l'immagine al dritto....vedere di quale imperatore si tratta ONROMV : U : NIGVSTVSI1 punto
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A mio parere la sigillatura in bustina è a dir poco anacronistica all’alba del 2025. Inoltre, malgrado il miglioramento pubblicizzato della plastica, sempre a mio parere conserva i suoi lati negativi. Al di là della possibile manipolazione nella sostituzione della moneta (non facile, ma non impossibile), a mio parere non rimane la scelta migliore per la conservazione (e la tutela) a lungo termine della moneta (specialmente se questa è stata lavata nell’apposito liquido). Ultimamente ho ripreso i miei lavori sul mio sistema di grading, e al contempo sto lavorando su un sistema economico di sigillatura in bustina senza sigilli metallici (non mi sono mai piaciuti, specie quando sono vicini alla moneta) e con la possibilità immediata di verificare l’integrità della sigillatura. Spero a breve di mostrarvi qualcosa1 punto
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La filatelia e la storia postale ai tempi di internet e' incredibile visivamente e veloce, apre scenari impensabili. Anche postalmente non mi ripeto piu', ormai chi segue questa sezione da tempo ha appreso almeno i rudimenti di questo hobby, ho sempre cercato di essere divulgativo affinché chi colleziona possa capire e gioire del materiale che possiede. Sono contento inoltre che si siano aggiunti vecchi collezionisti come @fapetri2001, che con la sua collezione di pezzi diciamo non comuni, ampia i nostri orizzonti in materia, inoltre bisogna dire che la filatelia è talmente ampia che nessuno conosce tutto di tutto, bisogna unire i saperi per giungere a soluzioni e risultati. Detesto fortemente la filatelia e il collezionismo in generale motivato per il puro guadagno, in quanto e' sempre un collezionismo ignorante. Detesto anche chi vuole tenere i segreti di questo hobby per sé, utilizzandoli per un proprio tornaconto che poi non c'è mai, in quanto non si creano altri collezionisti, l' hobby va divulgato affinché venga gioito da tutti.1 punto
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Attualmente il Gazzettino #12 conta già 91 pagine...1 punto
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Ce ne sarà ancora almeno una di queste collezioni "all'antica" che prima o poi verrà messa in vendita: la mia.1 punto
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Buona sera Ronak. E' davvero difficile trovare questa moneta con bordi e perlinature decenti. Qui ho postato i miei due esemplari che come quasi tutti soffrono di questi difetti e a tal proposito complimenti come sempre a Chupacabra per il suo esemplare che mi sembra tra questi fotografati il meno afflitto da queste imperfezioni. Buona serata e cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Simboli I simboli considerati sono quelli delle grandezze che interessano la Numismatica, in particolare le monete. Una di esse è la lunghezza che indica la distanza geometrica tra due punti e serve a misurare le dimensioni lineari dei corpi, quindi il diametro e lo spessore di una moneta di forma circolare. L’unità di misura della lunghezza nel Sistema internazionale (SI) è il metro (simbolo m), ma per le monete si usa un suo sottomultiplo, il millimetro (simbolo mm), dove la prima emme è il prefisso che divide per mille (o moltiplica per 10-3 in notazione esponenziale) l’unità di misura che la segue senza spazi, nella fattispecie la emme simbolo del metro. Si può mettere per iscritto questa caratteristica della moneta usando le lettere. Ad es.: la moneta ha un diametro di venti millimetri e uno spessore di due millimetri. Oppure si possono scrivere i valori in numeri e le unità in simboli: la moneta ha un diametro di 20 mm e uno spessore di 2 mm. Notare che il simbolo (che deve sempre seguire il numero) è rappresentato da lettere senza punto tranne quando è alla fine di una frase, dove il punto è un simbolo della punteggiatura italiana per indicare la chiusura del periodo in modo netto (punto fermo). Quindi mm. non è l’abbreviazione di millimetro ma il simbolo di millimetro alla fine della frase. apollonia1 punto
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http://www.lamoneta.it/topic/95133-moneta-dargento-haeberlin-35/1 punto
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In queste prime "battute" ho scritto spesso...."Direttore del Gabinetto d'Incisione" ma chi era questa persona e che ruolo aveva ? E' questo il periodo della Riforma dell'Amministrazione Generale delle Monete...partita sotto Ferdinando I di Borbone e conclusasi (con Decreti) sotto Francesco I di Borbone [.....] ai Maestri di Zecca (l'ultimo il Diodati) e di Prova vennero sostituiti i Direttori e tra questi quello che più ci interessa fu il Direttore del Gabinetto d'Incisione.....aveva il compito di eseguire i bozzi dei disegni, distribuiva, con diligenza, i lavori agli Incisori dirigendone l'esecuzione e soprattutto vigilava sull'esattezza e costruzione dei lavori stessi; assisteva alle impressioni delle matrici, dei punzoni e dei coni di tutte le monete e le medaglie che si facevano nei torchi, tenendo un apposito registro che poi, successivamente, consegnava agli incaricati del Tesoro; oltretutto era pure responsabile di tutti gli utensili (appositamente inventariati) che venivano usati nei locali del Gabinetto stesso. Il primo personaggio che assunse tale carica fu Filippo Rega. Un saluto Pietro1 punto
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Elledì chiedete e vi sarà dato, prendete e non vi sarà concesso.Credo questo sia quanto stai cercando e tutt'intera. Puoi tranquillamente pubblicare sul tuo prossimo libro, e se ti servono altre immaginicompreso il bordo in rilievo te la fotografo alla prima occasione, non è un problema. Regno delle Due Sicilie Ferdinando II Borbone (1830-1859) Prova della piastra da 120 grana 1856 Napoli Coniazione in rame grammi 24,309 – modulo 37,12mm D/ (s) FERDINANDVS II • - DEI GRATIA REX testa barbuta adulta a destra, sotto 1856 Rv: (s) SIC• ET HIER• - REGNI VTR• stemma coronato, sotto G• 120 Taglio (giglio) PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS incuso (B) ↓ bordo in rilievo FDC R5 (pochi esemplari conosciuti) Provenienza: Asta Montenapoleone Milano 4 n. 1659 1/3/84 Pagani Prove 775, MIR 503/5 variante, Davenport 175 variante, Emissione particolare per prova di virola in rilievo ; si differenzia per il bordo in rilievo. Ex Collezione Prof. Cosentino di Napoli. Che la prova sia uscita illecitamente dalla zecca, caro Elledì questa è una Tua opinione, dato che non esiste traccia di nulla, è stata coniata prima dell'unità di Italia, da un monarca soppresso in maniera più o meno lecita dall'egemonia sabauda, in una zecca che ha avuto il depauperamento totale da parte degli invasori di ogni riserva d'oro e d'argento; Napoleone con Venezia è stato sin clemente al confonto dei Piemontesi. Che in un disastro simile siano state vendute, donate, lecitamente delle monete non c'è documentazione ne a testimonianza di un fatto ne a testimonianza dell'opposto; ci può tranquillamente stare, anzi meno male perchè oggi sono fruibili ai più a maggior ragione se le pubblichi nel tuo prossimo lavoro. Non è mia intenzione ne aizzare polemiche o sentimenti revisionisti repressi, anzi mi sono sempre fatto partecipe di non politicizzare il forum ne politicamente ne storicamente però ci sono fatti incontrovertibili. La guerra civile che ha portato all'unità d'Italia ha distrutto molta documentazione e cosa vi fosse scritto in quei fogli non lo sa nessuno.1 punto
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L'asta NAC 16 dovrebbe essere la collezione del Dr. Pannuti, sarebbe stato interessante sapere come la classificasse e come l'abbiano classificata i compilatori del catalogo. Se ho capito bene gli esemplari di presentazione avrebbero conii diversi dalla monetazione regolare ? La zecca avrebbe prodotto una coppia di conii ad hoc per la produzione da presentare al regnante. La documentazione ci deve essere se così fosse viste che che la produzione dei conii veniva pagata a parte e che siamo nell'800 e tutte le spese di zecca erano minuziosamente trascritte sui registri e dovevano presentare rendiconto. Io credo che i conii fossero gli stessi al più opportunamente preparati, nuovi potevano avere maggiore definizione, poteva variare invece il materiale, con la presentazione di monete di maggiore spessore o peso, oppure variate nel metallo o nell'orlatura. Produrre dei conii ed incidere l'acciaio non era cosa da poco, perchè farlo per poche monete. Secondo me non esiste nessun archivio o registro che parli di esemplari di presentazione ma di monete presentate ai sovrani. Le monete prima di essere presentate ai sovrani era sottoposte ad una commissione di zecca, ora se le monete erano idonee i conii avrebbero battuto oltre a quelle presentate tutto il resto dell'emissione; se non lo fossero stato il conio sarebbe stato riadattato, e comunque non sarebbe giunto a noi alcun esemplare differente da quello presentato ai sovrani a meno che non facessero una produzione normale e le migliorie post emissione cosa che non credo sia possibile.1 punto
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