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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/24 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti Non condivido una monetina da parecchio tempo 😅 Questo giorgino si va ad aggiungere in collezione a fianco del 26 che già avevo....son monete di piccolo taglio in mistura e complicate da trovare con bei rilievi, figuriamoci con l'argentatura. Questa appena vista mi ha fulminato. Una freschezza così l'ho trovata poche volte. Sono molto soddisfatto. Cosa ne pensate? Un saluto a tutti.
    6 punti
  2. Il 6 ottobre del 1786, dalla Regia Zecca delle monete, il maestro di zecca Cesare Coppola scrive a re Ferdinando informandolo della dipartita del mastro de’ conj Bernardo Perger, avvenuta il giorno precedente. Inoltre, rileva la necessità di nominare urgentemente un altro incisore “per l’incessante bisogno delle correnti monetazioni” proponendo il figlio maggiore del defunto, Domenico, per l’esperienza acquisita durante l’affiancamento al padre. Per inciso, da altri documenti risulta che Bernardo aveva due figli, Domenico e Giuseppe, entrambi lavoranti alla zecca e competenti nell’utilizzo e nella costruzione delle macchine. Le parole “hà bene spesso supplito le veci del di lui Padre, quando per la sua infermità è stato impedito, nel formare i Conj per le monetazioni” mi suggeriscono di ipotizzare che il conio della piastra del 1786 con sigla P. (Magliocca 244a) possa essere stato realizzato non da Bernardo Perger, bensì da Domenico, quando il padre era nell’impossibilità di lavorare per questioni di salute. Nominato Domenico Perger maestro dei coni, nel 1786 inizia a siglare le monete con D.P. (per distinguerle da quelle con la P.?) per poi passare alla sola P. Due stralci del documento conservato presso l'Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, busta 2136.
    4 punti
  3. Cartolina illustrata in perfetta tariffa con il nostro classico 10c rosso Leoni, annullato da cerchio con lunette vuote di Bagni della Porretta (Bologna) il 27.8.1916. L' annullo è interessante anche se non nitidissimo in quanto il nome Bagni della Porretta rimase in uso fino al 1931 dopodiché fu sostituito con l'attuale Porretta Terme. Il francobollo può essere a testa in giù per tre motivi, disattenzione nell' apporlo, sentimenti anti monarchici.. ma lo escludo in quanto sceglie cartolina con il Re, oppure.. secondo il linguaggio dei francobolli, "dimenticami". ! Non lo sapremo mai , rimarrà un mistero legato alla cartolina, .. e credo sia giusto così che questi oggetti conservino i loro segreti ..li rendono piu' affascinanti. Il nostro militare Alberto benché abbia passato una notte d'estate con tuoni e lampi, e' nonostante tutto non in zona di guerra, infatti tra il 1915 e il 1918 la località di Porretta divenne “zona militare di retrovia”, dove durante la stagione estiva vi si tenevano i campi estivi di addestramento in quanto la località grazie alla stazione ferroviaria era ottimale per gli spostamenti. https://storiaememoriadibologna.it/archivio/eventi/il-campo-di-addestramento-di-bagni-della-porretta Speriamo veramente che questo nostro Eroe dopo una notte con lampi e tuoni nel campo di addestramento, se la sia cavata dai lampi e tuoni forse della prima linea, .. e che sia ritornato dalla sua Margherita a cui con tanto rispetto scrive. Magnifica !!!
    4 punti
  4. Dicevo, ma non solo. Tripoli mi ricorda mio nonno durante la campagna d'Africa, di stanza in Tripolitania. Quella di seguito, è una e unica foto che lo ritrae su un autocarro della FIAT che aveva appena sostituito con una carretta trainata da cavalli. Mio nonno aveva il compito di raccogliere morti e feriti nel campo di battaglia. Da notare le gomme piene prive di camera d'aria e la capote che si abbassava in caso di pioggia. Scusatemi per il fuori topic.
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, ripropongo uno dei miei 8 Tornesi di Ferdinando IV millesimo 1796 sigle RC. Regia Corte. Moneta per me piacevole da tenere in mano e da osservare, conservazione giusta senza pretese. La fattura della P di Perger sotto al busto mi incuriosisce sembra ci sia qualcosa sotto o magari è solo un effetto ottico. Saluti Alberto
    3 punti
  6. Eccomi https://www.academia.edu/111223109/A_Gennari_Riflessioni_sulla_presunta_monetazione_in_bronzo_a_nome_dell_imperatore_Avito_455_456_BCEN_60_3_pp_24_29?ri_id=966951
    2 punti
  7. G.le Sara, capisco che sei alle primissime armi, ma in questo blog quando si chiedono pareri si ha la buona creanza di salutare all'inizio e ringraziare alla fine, sarebbe sempre gradito se non obbligatorio postare anche le foto delle monete di cui si chiede conto poiché potrebbero essere dati pareri erronei, magari qualcuno potrebbe accorgersi che la tua moneta potrebbe avere un particolare che agli altri sfugge, fermo restando che le monete di cui hai chiesto non hanno alcun valore, ma c'è sempre un ma...e proprio in questi giorni ne abbiamo avuto esempio, se la persona non avesse postato le foto non avrebbe mai saputo che aveva una moneta rara in mano e gli avrebbero risposto che era una moneta comune. Spero di essere stato di aiuto nel tuo approccio alla numismatica e al gruppo.
    2 punti
  8. Ciao @Sergio Grscusate il ritardo ma sono stato impegnato, ti posto la foto della mia moneta inerente alla serata, sono curioso di leggere quella pubblicazione in quanto di questa moneta ve ne sono vari tipi con pesi diversi, come al solito, ma la Lorber le classifica diversamente dalle solite classificazioni classiche come oboli dioboli ecc, ma per unità 100- 80 ecc a seconda anche qui del peso, da studiarci un po'. C'è poi una variante attribuita a Tolomeo VI che porta a differenza di questa un monogramma a sinistra. emidracma o triobolo mm 33,21 gr 33,22 PS prima il dritto era classificato come Iside, poi modificato in Iside Demetra dalla corona che le cinge il capo. Silvio
    2 punti
  9. Tutti i negozi Nip. Numismatici italiani professionisti. Ciao.
    2 punti
  10. 🇮🇹 @dareios it
    2 punti
  11. Quel dimenticami non andrebbe poi troppo fuori strada, visto il "tono" pessimista e scoraggiato con cui è stata scritta la cartolina . Potrebbe. Potrebbe anche essere una disattenzione, visto che forse, l' affrancare correttamente,sarebbe potuto esser l' ultimo pensiero del soldato. Misteri.
    2 punti
  12. Caspita, cartolina illustrata del mitico Waldorf Astoria (catena Hilton) Park Avenue sulla 49esima di New York, la cartolina è sicuramente omaggio dell' hotel. Affrancata con francobollo ONU New York da 11 cents Stati Uniti, emissione commemorativa Flame (fiamma) serie 15 anni diritti dell'uomo del 1963. Annullo meccanizzato cerchio singolo pubblicitario (Nazione Unite conferenza sullo sviluppo) del Dic 1964 dell' ONU di New York. Filatelicamente l' ONU è listato come nazione.. forse come San Marino da noi..?! Bello l' Astoria di Park Avenue.
    2 punti
  13. Segnalo il Convegno San Marino Numismatica del 16 novembre 2024 con le info
    1 punto
  14. In quel di Tripoli. L'ho presa perché mi piacevano i francobolli con quel bel verde, ma non solo. Particolare
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  15. 1 punto
  16. Bello questo 2 centesimi innevato! Procedi pure. Alla vigilia del capodanno non manca assai
    1 punto
  17. Il lettering mi sembra molto particolare. Nello specifico, la U, la B, la M e la E.
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  18. Grazie Ale sempre preciso.
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  19. Salve,questa è complicata.. comunque per me dovrebbe essere anche questa Manuele I con la Vergine Maria in verso e Manuele sull' altro. https://www.acsearch.info/search.html?id=8222367
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  20. Franza o Spagna... ... purché se magna O meglio, in questo caso... purché se conia E così, dopo essersi ispirata per il dollaro allo Spanish Milled dollar, il celeberrimo "pezzo da otto" dei pirati, la Zecca statunitense pensa che sia venuto il momento di prendere spunto dalle monete francesi. E' infatti un'esplicita richiesta del Direttore Edward Leech a Charles Barber quella di modellare la testa di Lady Liberty sulle nuove monete prendendo a modello la contemporanea testa di Cerere, opera di Eugène André Oudiné, che compariva sui franchi francesi. E Barber esegue. Questo è il mezzo dollaro, dimes e quarters sono uguali. La somiglianza è innegabile, anzi, la Lady di Barber, con quel cappello frigio, il copricapo-simbolo della Rivoluzione, sembra ancora più "francese" dell'originale E non sono certo io il primo ad accorgersene. Scriveva infatti l'American Journal of Numismatics poco dopo il rilascio delle prime monete: "E' più che altro una sensazione, difficile da definire, ma percettibile, che la testa rimandi a quelle classiche su alcune monete romane e, una sensazione ancora più forte, alla testa sui franchi francesi..." petronius
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  21. 1 punto
  22. Ciao, non sono bravo a distinguere i falsi quindi non mi sento in grado di giudicare la moneta (anche se dalle foto son sincero non mi piace molto così a naso...) tuttavia mi permetto di consigliarti di affidarti ad un negozio serio di numismatica specialmente (ma in ogni caso lo farei per tutte comunque) per monete come i denari di Gordiano III che si trovano abbastanza bene ed a prezzi contenuti, in questo modo avrai anche il certificato e tutti i documenti in regola 🙂
    1 punto
  23. sembra che non carica ma poi cliccando il tasto "ricarica la pagina" il catalogo mi appare https://archive.org/details/no2catalogueofsa00glen/page/n5/mode/2up Se ti serve una qualità migliore possiedo anche il cartaceo.
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  24. DE GREGE EPICURI Ho verificato, non abbiamo mai discusso la biografia di Magnenzio (303-353 d.C.); e poco le sue monete. Mi pare una lacuna da colmare, perchè il personaggio è singolare, e la sua storia per niente comune. Attingo a piene mani da Wikipedia France, che sembra la più informata, suppongo a causa dello "jus soli". Flavio Magnenzio nacque ad Ambianum (allora Samarobriva, oggi Amiens) da stirpe gallica non romanizzata. Fatto prigioniero assai giovane dall'esercito romano, venne subito arruolato, com'era frequente destino dei barbari catturati; fece carriera divenendo comandante delle guardie dell'imperatore Costanzo Cloro. Militare di grandi capacità, nel regno di Costante divenne uno dei generali più importanti; ma nel 349 (o forse nel 350) si ribellò e si fece proclamare imperatore dalle truppe ad Augustodunum (Autun). Costante si trovava in Gallia per una battuta di caccia; fuggì verso la Spagna avendo appreso che gran parte delle legioni sostenevano Magnenzio, ma fu inseguito, catturato ed ucciso presso i Pirenei. Dopo la morte di Costante, la maggior parte delle Province Occidentali riconobbero Magnenzio, che decise di estendere ulteriormente i confini del suo potere. Marciò su Roma, sconfisse e fece uccidere Nepoziano, e chiese a Costanzo 2° di essere riconosciuto come Imperatore di Occidente. A questo punto controllava, oltre alle 4 zecche galliche (Ambianum, Treviri, Lugdunum e Arelate) anche quelle di Aquileia, Roma e Siscia. Ma sentite questa: a dispetto dei Chi-Rho giganti delle sue monete (emesse per tener buoni i cristiani e soprattutto i vescovi) era un fervente seguace della "religione antica", e fece celebrare in gran pompa dei sacrifici notturni, proibiti da Costante già nel 341. Molto pragmaticamente rispettò sempre i cristiani e si guardò bene dal perseguitarli. A Roma comunque favorì palesemente i culti pagani e nominò solo dei pagani alle cariche maggiori (prefettura urbana, annona, ecc.) : testimonianze di Zosimo e Filostorgio. Sacrifici in onore di Cibele riapparvero nel 350 sul colle Vaticano, e vi si rinvenne una iscrizione di un flamine che ringraziava Magnenzio di aver messo fine alla "lunga notte cristiana". Ma Costanzo 2° mosse contro di lui con un forte esercito, lo sconfisse prima a Mursa in Illiria (lungo la Drava) costringendolo a fuggire verso la Gallia. Sconfitto nuovamente a Mons Seleucus, Magnenzio si suicidò a Lugdunum il 11.8.353. Quasi subito si suicidò anche il fratello Decenzio, che dal 351 era stato elevato a Cesare. Dopo le loro morti Costanzo 2°, ariano e persecutore dei cristiani niceni, degli ebrei e dei pagani, emise un editto che ne revocava tutta la politica religiosa (23.11.353): "Siano aboliti i sacrifici notturni celebrati per ordine di Magnenzio, sia ormai respinta questa licenza empia e sacrilega". Fine della storia (che può essere integrata o criticata) e via con le monete.
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  25. Cartolina illustrata affrancata con coppia del 5c nero e verde della serie "pittorica" per la colonia Libia, credo emesso nel 1926-30. Se fosse di questa emissione avrebbe un ottima quotazione, .. bisogna controllare la dentellatura. ( avevo già suggerito come fare con il righello). Annullo meccanizzato doppio cerchio con svolazzo di TRIPOLI CORRISPONDENZE del 17 IX 1939. Dovresti controllare la dentellatura. Onore al Nonno autista, credo foto degli anni 20. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fontana_della_Gazzella#:~:text=La fontana della Gazzella%2C originariamente,1932 e scomparsa nel 2014. Qui qualcosa della fontana. Sempre belle queste cartoline. Fammi sapere della dentellatura.
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  26. Non buona x me
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  27. Tutto cambia. Bisogna adeguarsi. Pro e contro si equivalgono. Le pubblicazioni sono aumentate, è vero. Ma la qualità non sempre... Arka # slow numismatics
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  28. Non vedo l'ora che sia sabato, per questo bellissimo evento ricco di tanti spunti ed iniziative!
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  29. Sempre un po’ di estero
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  30. Cartolina illustrata affrancata con 3 + 2 maroccan dirham effigie del Re Hassan II del Marocco. L' annullo doppio cerchio del 27.?.1996 e' di Al Ouatia località balneare a sud del Marocco lontana da Casablanca dove vi e' una grande centrale elettrica. Che dire, anche se siamo fuori tempo Casablanca mi fa pensare all'omonimo film con Humphrey Bogart ed Ingrid Bergman.
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  31. Sul sito https://www.snible.org/coins/hn/epirus.html#Alexander la datazione delle monete di bronzo coniate dagli Atamani è assegnata al periodo circa 220-190 a. C. apollonia
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  32. È una comunissima moneta da ciotola da 500 lire, conservala in ricordo della vecchia lira 🙂.
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  33. Salve, per me questo è Alessio III con busto del Cristo Pantocratore in un verso e Alessio con San Costantino nell' altro. https://www.acsearch.info/search.html?id=11605527
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  34. Un parterre di eccezione che annovera oltre ai tanti relatori in locandina, gli autori del Gazzettino con i loro abstract, i giovani nelle iniziative previste, ospiti eccezionali del mondo numismatico che saranno presenti quel giorno a Milano Numismatica e che ringrazio già ora per la loro presenza e rappresentanti di varie Associazioni numismatiche …c’è’ da essere super soddisfatti già da ora …
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  35. Ce ne sarà ancora almeno una di queste collezioni "all'antica" che prima o poi verrà messa in vendita: la mia.
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  36. Da Alessandria di Egitto, al tempo di Adriano, un esemplare di dracma in AE ( tooled ) al nome di Antinoo, rappresentato in busto al diritto ed a cavallo al rovescio . L' esemplare, da recentissimo passaggio in Naville 91 del 11 Agosto, torna ora il 30 Novembre in vendita Auctions 161 al n. 2821 .
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  37. Grazie mille per l aiuto
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  38. Ciao è frequente negli euro. In tal caso è probabile usura, fosse stata in ottime condizioni,sarebbe stato piú probabile un "conio stanco" o magari un' occlusione di conio. In tutti questi casi,stella o non stella, il valore è sempre 1€ . Sul web c' è molta disinformazione per quanto concerne il valore, idem e anzi peggio,nelle varie piattaforme di vendita con gli pseudo annunci. Saluti
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  39. Mentre ancora si parla del numero di ottobre, già è preannunciato quello di novembre. Questo il sommario: Roberto Diegi, Grotte e caverne abitate dall’uomo – p. 3 Vladimiro Pirani, Paolo IV. Giuli con San Paolo per la zecca di Ancona – p. 7 Mario Veronesi, Piacenza: il sesino con data 1792. Storia di una moneta mai emessa – p. 11 Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Renzo Bruni, Bologna Sabauda. Dal Governo delle Romagne al Regno d’Italia. Chiusura della Zecca (1859-1862) – p. 15 Jakub Jan Groborz, Banconote false: guida pratica per scoprire le contraffazioni – p. 51 Pietro Luigi Garavelli e Alessandro Vanni, Le spille del Lions Clubs International (Lci) – p. 55 Alberto Castellotti, Tre gemme della Collezione Papadopoli Aldobrandini – p. 57 Recensioni – p. 60 Notizie dal mondo numismatico – p. 61 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63 Per parte mia segnalo l'articolo conclusivo degli Annali della Zecca di Bologna sul periodo tardo-Risorgimentale e del Regno d'Italia, con la chiusura della zecca stessa, ufficialmente il 31 dicembre 1861, nella realtà dei fatti oltre un anno dopo (periodo in cui si continuò la coniazione della "palanca" e cioè della moneta da 5 centesimi). E' un contesto travagliato e straordinariamente interessante, che documenti e nuove notizie sulla monetazione contribuiscono a chiarire.
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  40. Purtroppo si va a sensazione... La faccia mi ricorda Teodosio II sotto Giovanni, ma potrebbe benissimo essere Valentiniano
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  41. Esatto.. c'è la perdita economica è vero.. però c'era tutto il resto, dal "papà mi fai vedere la moneta di Giulio Cesare?" Al solo catalogarle nel modo corretto... la mia tristezza viene da quello..
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  44. Ciao Luciano e Arka, In effetti l'ipotesi che il contrassegno non fosse riferito ad un massaro (come siamo tradizionalmente portati a pensare) ma ad una specifica partita di metallo, o la sua provenienza, e' molto interessante e segue una logica solida, non mero fantasticare. Istintivamente pero', mi verrebbe da pensare che fosse piu' plausibile usare simbologia piuttosto semplice (un punto o una linea) per connotare una specifica partita, mentre qualcosa di piu' complesso (come la croce cerchiata, in questo caso) per indicare uno specifico massaro. Ci si metteva la faccia (e la carriera) dopotutto. Resta sorprendente pero' che non vi sia traccia di questa pratica nelle cronache, o quantomeno riferimento a partite eccezionali (o venditori eccezionali) a tal punto da meritare il tracciamento. Come diceva Luciano, i ducati circolavano principalmente lontano da Venezia e venivano usati per acquisti voluminosi. Invertendo la deduzione che i simboli potrebbero indicare aree di provenienza del metallo, si potrebbe anche considerare che invece i simboli dovessero connotare una partita destinata ad una certa area geografica, al sostegno di una certa impresa o all'acquisto di uno specifico tipo di merce (meno probabile). Ovviamente, si continua a fantasticare... Prendo l'occasione per riportare un altro ducato, sempre di Soranzo, con la stessa caratteristica, nell'asta Gadoury di oggi. Aumenta - da due a tre 🙂 - il numero di esemplari che confinerebbero l'uso di questo simbolo a Soranzo e Dandolo. Solo l'inizio...
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  45. Per chi ancora non lo conoscesse, allego il link del sito "Banknotes Finder" un database finalizzato a raccogliere tutti i dati delle banconote oggetto di furto. https://banknotesfinder.com/ La ricerca può essere fatta con qualsiasi numero di serie, anche parziale, oppure inserendo nomi di persone, città e via dicendo. Il sito, in costante aggiornamento, è semplice e di facile consultazione. Utile a tutti, collezionisti, commercianti, forze di Polizia etc, è un ulteriore passo per combattere il mercato illegale di banconote rubate. Buona giornata.
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  46. non ho problemi di spazio , una stanza tutta per me:
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  47. I bronzi più comuni di Magnenzio e Decenzio sono però quelli che al rovescio riportano "le due vittorie" e lo scudo al centro coi VOTA. Anche questa è moneta tipicamente costantiniana, già presente con due legende diverse (VICTORIAE LAETAE PRINC PERP e VICTORIAE DD AUGG Q NN), la legenda qui diventa: VICTORIAE DD NN AUG ET CAES.Questa pesa 4,5 g e misura 21 mm. In esergo: TRB. Credo sia: RIC VIII 312 Treviri.
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  48. Incomincio sfatando quella che è una convinzione diffusa, probabilmente anche tra molti collezionisti....questa NON è la moneta più costosa della storia. Non lo è più dal maggio 2010, quando il più bell'esemplare conosciuto (alcuni ipotizzano addirittura il primo coniato) del 1794 Flowing Hair Silver Dollar è stato venduto in trattativa privata da Steven L. Contursi, presidente del Rare Coin Wholesalers di Irvine, California, all'associazione no-profit Cardinal Collection Educational Foundation di Sunnyvale, California, per la cifra di 7.850.000 dollari, ben 260.000 in più della Double Eagle 1933. Il Flowing Hair Silver Dollar è stato il primo dollaro d'argento coniato dagli Stati Uniti, e deve il suo nome ai fluenti capelli di Lady Liberty mostrati al dritto. Al rovescio un'aquila contornata da rami d'ulivo e dalle parole UNITED STATES OF AMERICA. Stando alla documentazione, soltanto 1.785 pezzi furono coniati nel 1794 dalla Zecca di Philadelphia, il 15 ottobre, unico giorno di produzione di questa moneta per quell'anno. Contursi l'aveva acquistata nel 2003, per un prezzo che si è limitato a definire "di milioni di dollari" :rolleyes: L'associazione che l'ha acquistata nel maggio scorso lo ha fatto per scopi educativi, ed è intenzionata ad esporre in pubblico la moneta....qualcuno sa se è già avvenuto? Intanto noi ci gustiamo la foto :D petronius oo)
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