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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/24 in tutte le aree

  1. Buona Sera al Forum, questa sera posto questa prima busta postale della Repubblica di San Marino del 1894, tiratura 2000 esemplari, conosciute ad oggi una ventina usate, di grande dimensione 160 x 215 , dall'alto facciale di 5 Lire, numerata e firma autografa di Serafini, nel caso specifico venne spedita da San Marino il 4 dic. 1894 in Raccomandata per gli Stati Uniti d'America, ed integrata con 2 francobolli da cent. 25 e 50 , della serie Inaugurazione del Palazzo del Governo 1894. Ritengo personalmente sia una delle belle cose che si realizzavano fine 800 e primi 900, nella filatelia Italiana e San Marino
    3 punti
  2. Molto atteso, anche per l’attualità della tematica, sarà l’intervento di Fabio Luraschi del Circolo Numismatico Ticinese con una relazione col titolo “ Il rischio della manipolazione nelle monete contemporanee”, Milano Numismatica sarà anche questo !
    3 punti
  3. La moneta è stata coniata sul tondello delle 50 lire, purtroppo non pare ben conservata. Ad ogni modo converrebbe periziarla
    3 punti
  4. Deduco dalla tua convinzione che hai già la verità in tasca, quindi la mia domanda è: perché chiedere se già sì è convinti della propria idea?... Mi dispiace deluderti ma se cerchi pareri consoni alla tua convinzione credo rimarrai fortemente deluso, ognuno trae le proprie idee guardando le immagini che hai postato che, soprattutto del taglio,sono poco utili per comprendere se la moneta presenta una corretta zigrinatura o meno,il mercato degli errori di conio e saturo di manomissioni postume che nulla hanno a che fare con il processo produttivo della zecca di stato quindi è assolutamente normale essere scettici quando ci si presentano questi errori,devi essere tu a darci tutte le informazioni possibili per avere un quadro il più chiaro possibile... Detto ciò non ti rimane altro che rivolgerti ad un esperto proprio sugli errori di conio...
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, prima di tutto vi ringrazio per la solidarietà ricevuta, vi ringrazio veramente tanto. Oggi mi sono messo in contatto con due numismatici della zona per metterli a conoscenza della cosa, nei prossimi giorni gli invierò l'elenco delle monete ed ovviamente lo posterò anche qui.. Alcune monete sono abbastanza particolari per cui spero che prima o poi possano riapparire da qualche parte, tipo il tallero " salvator mundi" Vi ringrazio veramente tanto per la vicinanza che mi state dimostrando, è una cosa che nn mi aspettavo e che mi da un grosso aiuto morale.
    3 punti
  6. Buongiorno vorrei farvi vedere questa moneta da 2 Lire 1863, che nel tempo ha sviuppato una curiosa patina blu. Sempre stata nel medesimo vassoio. La prima foto risale al gennaio 2007; la seconda è di oggi, 31 ottobre 2024.
    2 punti
  7. Salve @nikita_ Approfitto che tutti stanno cenando ( o digerendo) CDP50: 50 centesimi di peseta? EIIIXA: Alfonso XIII de España XIXe: 19 (e ??) 76-L = 26 , anno 1926
    2 punti
  8. Grazie, ci mostri sempre del bel materiale.. non comune ed economicamente non alla portata di tutti.
    2 punti
  9. Qualcuno avrà il coraggio di dire: "vabbhè....qualche moneta... ma erano d oro? Antiche? Si ok ma cosa vuoi che ci sia stato li, 2000, 5000 euro di monetine? Oh ti avessero rubato 300000 euro di monete uno ovviamente ci rimane male ma se avevi 300000 euro di monete allora hai i soldi e le ricompro dopotutto son cose che capitano." Ed invece io dico: "eh no testa di c...o!! Proprio no!! I faciloni e gli stolti legano subito tutto ai soldi, monetizzano anche le scorregge che fanno!! Il valore vero di ciò che amiamo e custodiamo non è sempre e solo espresso in denaro, anzi!! Ma delle giornate passate a cercare la mancolista, a studiare sui libri, a seguire aste, convegni, a guardarle come si guardano solo gli innamorati, a coccolarle come cuccioli, catalogarle e chi più ne ha ne metta... tutto questo tempo non ha prezzo, non lo puoi identificare con "$" e basta!! Non lo potete comprendere in pieno e mi dispiace per voi, davvero." Se ti rubano o perdi la foto dei tuoi genitori che non ci sono più di per sé la foto vale 0 ma i sentimenti ed i ricordi? Stuyvesant spero veramente che tu possa ritrovarle e poter di nuovo fare ciò che più ti piace o ti trasmette sensazioni positive. Un abbraccio. Mi fermo altrimenti sarei uguale al mio nickname.
    2 punti
  10. 9 novembre ore 9 si parte con gli autori del Gazzettino di Quelli del Cordusio 11…
    2 punti
  11. Anche il Bernocchi, alla nr. 62 del capitolo secondo, la attribuisce alla compagnia di Forese Salviati. Ulteriore riferimento da E. Cecchi Aste - Di mio nome e segno. “Marche” di mercanti nel carteggio Datini (sec. XIV-XV). Link direttamente dall’archivio, vedi seconda immagine: http://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/imageView/ASPO00155177/salviati-forese-messer-e-comp-boni-ambrogio-meo-e-comp?index=31&pageName=archivio&startPage=20&query=Salviati&jsonVal={"jsonVal"%3A{"query"%3A"Salviati"%2C"startDate"%3A""%2C"endDate"%3A""%2C"fieldDate"%3A"dataNormal"}}&orderBy=&orderType=asc
    2 punti
  12. Mi unisco alla solidarietà che tutti ti hanno mostrato e al dispiacere che, da collezionista, posso solo immaginare e che spero di non dover mai provare! Forse, col tempo, riuscirai a recuperare un po' di fiducia e passione e a ricominciare a collezionare; per ora comunque considera che tutti gli anni di ricerca e studi, così come il denaro investito, non sono andati perduti ma rimangono un immenso bagaglio di esperienza, conoscenza e ricordi. Quelli non si rivendono ma credo che siano la parte più preziosa del collezionismo. Un abbraccio
    2 punti
  13. Per chi volesse leggere qualcosa sui Salviati, consiglio: https://centroarchivistico.sns.it/fileadmin/Risorse/Approfondimenti/Salviati_archivio_inte.pdf UNA FAMIGLIA E IL SUO ARCHIVIO: SALVIATI
    2 punti
  14. Buongiorno, in questi ultimi anni le ricerche archeologiche nel territorio triestino sono continuate. Dopo le campagne che hanno portato all’identificazione di un forte romano collegato alle vicende delle Guerre Istriane descritte da Tito Livio https://www.lamoneta.it/topic/200166-nuovi-scavi-archeologici-nellarea-triestina/#comment-2209348 ce ne sono state altre: Trmun (Caresana, Trieste): Nei pressi di Caresana, in località Trmun, si trovano i resti di un insediamento protostorico che, nel 2022, è stato sottoposto ad una campagna di scavi archeologici diretta da Federico Bernardini. Preceduti da una scansione laser aerea (ALS) e da saggi archeologici preliminari, gli scavi hanno portato alla scoperta di una fortificazione dell’Età del Bronzo, parzialmente riutilizzata e modificata in epoca medievale con la costruzione di 2 o 3 torri quadrate. Le nuove tecnologie, in particolare l’analisi combinata del rilevamento remoto e terrestre multiscala, si sono rivelate fondamentali per pianificare l’esplorazione archeologica sul campo. https://www.archeocartafvg.it/portfolio-articoli/san-dorligo-della-valle-ts-fraz-caresana-loc-monte-trmun-scoperta-torre-medioevale-ed-un-castelliere-protostorico/ https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352409X23002833 Oggi mi soffermerò sulle ultime che sono giunte alla seconda annata di scavi. Si tratta degli scavi effettuati nella Tina Jama (Comune di Sgonico/Zgonik). La cavità è situata su un rilievo collinare (Piscanec) sulla dorsale che porta alla vetta del Monte Lanaro (544 m slm), identificata già nel 1922 dal Generale Gariboldi che era stato incaricato di recensire le cavità ipogee utilizzabili in caso di guerra dalle truppe italiane, analogamente a quanto fatto dagli Austriaci nella I Guerra Mondiale. Compare infatti nel famoso testo “2000 Grotte”: i riferimenti riportati era errati pertanto se ne perse le tracce fino ai primi anni ’70 quando un naturalista (Polli) la scoprì nuovamente. La cavità è sita lontana dal sentiero che porta sulla vetta e non di facile identificazione; tra l’altro rientra nella Riserva Naturale del Monte Lanaro per cui in area soggetta a tutela speciale. Va detto che il territorio di Sgonico è ricco di presenze archeologiche pre e protostoriche: il terreno carsico ha offerto molti ripari ipogei alle popolazioni antiche e molte delle grotte preistoriche considerate “storiche” per lo studio della preistoria locale ricadono in questa area (Grotta Azzurra, Grotta degli Zingari, Grotta della Tartaruga, Grotta dell’Orso e molte altre). Nella protostoria la zona fu sede di vari abitati su altura (i c.d. “castellieri”): Nivice, Rupinpiccolo, San Leonardo solo per citarne alcuni. Perché? Perché ad esempio le prime stazioni controllano (assieme ad altri siti satellite minori) un ampio territorio e anche il transito in una vallata che dall’altipiano permette di accedere all’interno (nell’attuale Slovenia). La Tina Jama è uno dei pochi luoghi utili a dare riparo a chi procedeva verso l’interno; attualmente per il visitatore moderno è marginale e fuori dalle vie principali, così probabilmente non era nell’antichità. Si consideri che dopo il boom di scavi degli anni ’60 e ’70 effettuati con metodi “pioneristici” gli ultimi scavi in grotta sull’altipiano triestino risalgono ai primi anni ’90 (Grotta dell’Edera di Aurisina) e nel frattempo la tecnologia ha compiuto dei passi enormi permettendo di recuperare dati inimmaginabili in precedenza. Proprio per cercare nuovi dati e al fine di chiarire alcuni punti d’ombra nel 2022 si iniziò la ricerca di quanti più siti ipogei inediti da scavare. Perché “quanti più siti ipogei inediti”? Perché se l’impegno aumenta a dismisura il fine ultimo era quello di avere 2-3 siti che potessero dare dati comparabili tra loro e quindi non avere l’evidenza da un sito singolo (che identifica un momento, una situazione in un determinato momento in una grotta) ma una media di dati utili a identificare una tendenza storica di un area più ampia. E perché una “ricerca di quanti più siti ipogei”? Perché non tutti i proprietari sono favorevoli a rilasciare il permesso di scavo nella loro proprietà … Fu così che vennero identificati cinque/sei siti promettenti e di questi il primo di cui ricevemmo il consenso di scavo dal proprietario è appunto la Tina Jama. Sita in una posizione un po’ strana, defilata rispetto alle altre, molto prossima all’ex confine con la Slovenia e su un’altura anziché in valle. Circondata da due ograda (ovvero muri a secco elevati dai pastori per alloggiarvi le greggi durante le soste) il che indicava un promettente utilizzo anche in tempi più recenti a dispetto del fatto che attualmente di presentava pressochè obliterata. La descrizione e l’orientamento sembravano interessanti anche se non vi erano notizie del rinvenimento di reperti archeologici in loco. Ed il primo sopralluogo confermò le sensazioni positive: all’esterno della cavità, colma di sedimenti quasi fino alla volta rinvenimmo cocci preistorici e ossa di animali vuotati fuori probabilmente da tassi che avevano scavato nel riparo la tana. (foto da Catasto Storico Grotte FVG) Si iniziò pertanto, nell’autunno 2023, lo scavo sul settore destro del fronte della grotta. La situazione presentò un primo strato superficiale contenente reperti archeologici (il getto dei tassi), alcuni frammenti di vasi del periodo dei castellieri sopra un crollo di volta che ha sigillato i livelli sottostanti. La parte ipogea invece era sconvolta da tane di tasso che avevano rimestato un deposito interessante che presentava manufatti di vari periodi storici pre e protostorici. Per permettere di comprendere meglio la stratigrafia si decise pertanto di allargare nel 2024 lo scavo sul settore sinistro. Ciò ha permesso di identificare una sorta di struttura con pietre di buone dimensioni che chiudeva la parte interna (risistemata con riporto di sedimenti) e un piccolo fossato esterno che poteva accogliere una sorta di chiusura lignea. All’interno sono stati vuotati i riempimenti delle gallerie dei tassi, costituiti da materiali caotici e si sono preservate le “isole” di terreno non sconvolto per permettere di interfacciarsi con le evidenze che vengono dall’esterno. Perché all’esterno, sotto il crollo, è emerso un livello (US 4) databile al Bronzo Antico che contiene materiali della Cultura di Cetina, identificata sporadicamente in grotte del Carso Triestino ma mai in strato e senza datazioni C 14. Per cui già un primo obiettivo interessante è stato raggiunto.
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  15. Ciao, è lei! complimenti! [ CDP50: 50 centesimi di peseta? >> giusto ] [ EIIIXA: Alfonso XIII de España >> giusto] [ XIXe: 19 (e ??) 76-L = 26 , anno 1926 >> giusto] La e serviva come congiunzione (19e76), ma più che altro per far somigliare la combinazione alfanumerica ad una password con l'aggiunta di una lettera minuscola. La mia monetina da dove ho estrapolato il quiz:
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  16. Grazie: adesso è finita!!! Ho ripassato il '26 veramente un paio di volte, ma davvero non mi è saltata all'occhio! C'è un modo di dire tedesco "den Wald vor lauter Bäumen nicht sehen" cioè "Non riuscire a vedere il bosco a causa degli alberi davanti" 😁
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  17. Giustissimo, però dico una cosa. Prima di dare un giudizio bisognerebbe leggere bene e capire che il tondino delle 50 lire è molto più piccolo delle 100 lire in questione. Ho dato misure e pesi. Comunque la mia intenzione era quella di sapere se qualcuno avesse avuto qualche esemplare del genere. Diversamente penso che se la moneta non ce l hai in mano è impossibile dare dei giudizi. Cmq mi è molto gradito salutarla e ringraziarla per la sua risposta, non molto lontana da ciò che penso io
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  18. Tutto quello che è stato postato per l'identificazione riguardo questa patacca fantasy nel corso del tempo comprese quelle presenti in questa discussione, sicuramente ne mancherà qualcuna nascosta nei meandri del forum. @littleEvil anche queste dell'altra dimensione? La scrittura è sicuramente molto più problematica di quella presente sulla nota patacca del 1848. Un tondello fantasy che sicuramente verrà proposto per l'identificazione anche in futuro. @CdC se si può aggiungere Washington nel titolo quando serve si potrà linkare questa discussione.
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  19. Complimenti sia a @4mori che a @santone per i loro articoli pubblicati in questo numero veramente vario e che annovera anche una bella pagina sulla imminente Milano Numismatica.
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  20. Confermo. È un tallero coniato a Vienna e appartiene alle coniazioni più recenti di questa zecca databili dal secondo Novecento ad oggi. https://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Item=H62
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  21. Beh non ho resistito e l'ho tradotto subito. Bella la descrizione e l'analisi, ma poi "ha gettato la spugna", almeno sti americani ci provano, gli studi nostrani che ho visto nemmeno ci provano a capire fotografano i diversi esemplari e alla fine avallano ipotesi impraticabili. Grazie ancora littleEvil.(mi piace il modo con cui affronti gli argomenti)
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  22. Grazie mille per aver risposto punto per punto Grazie anche per questa delucidazione! Quindi - per capire in generale come funziona - di solito il venditore PRIMA cerca di vendere la moneta e poi - in caso dovesse vendere all'estero - chiede il nullaosta per l'esportazione. Giusto? In effetti ha senso...da neofita davo per scontato che il nullaosta per la vendita all'estero si chiedesse di solito in anticipo. E poi di conseguenza regolarsi sul dove vendere. Tristissimus tristissimus!
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  23. Mi dispiace davvero tanto...😢
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  24. Pare per l' appunto Vienna. Si scorge uno dei due puntini previsti a centro scudo sfalsati tra loro. Non ha il bordo romano. Saluti
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  25. Si, ricevuta qualche giorno fa. Magari è solo un pò in ritardo.
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  26. Hello nice condition but i think its the Hafner H62 minted in Vienna (Center shield with two dots)after 1986.
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  27. Non credo sia una moneta, mi sa più da medaglia e fatta male.
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  28. Buongiorno a tutt*, su parere dell'Esperto contattato stamattina al telefono - gentilissimo, prontissimo, bravissimo - il responso è: "moneta speciale da 1000 Lire" laminato oro 24 kt "a ricordo della Lira che non vedremo più" " un buon pensante che ha sempre amato l'Italia" A.A. Cofanetto in vendita su ebay a Euro 11,50. Ad avere la confezione completa saremmo impazziti di meno! NON VALE LA PERIZIA, può andare in vendita a pochi euro. GRAZIE A TUTTI PER L'AIUTO E IL CONSIGLIO DI RIVOLGERMI A PERSONA ESPERTA - BRAVISSIMO E OVAZIONE PER ANDREA DEL PUP, enigma risolto in 5 minuti. https://www.ebay.it/itm/186424384135?_skw=moneta+da+1000+lire+placcata+oro&itmmeta=01JBH12YT5EW57127PT8HDVCBX&hash=item2b67c25a87:g:-YgAAOSw-4dmKfqO&itmprp=enc%3AAQAJAAAA4HoV3kP08IDx%2BKZ9MfhVJKlDKp%2FfHxtEFLTqdvezUPQBzPtHFmpEZ4QMYQAHYk701X0sHKKuWb22SjgJzJXYrKt%2BPg8uudZRE0%2Bz05sVv3vzIeFXoDLrifPMAoHDi6XtIVajAhnuEf7JLGqBCUTKZUmVYO35j1HjZM9d0qVKuGJB851yD7aIb7Op3ihRUMG4CURU4ePZbb7YBKeg2JiPmcAJQ2J2KTVNVmNnh3A6dZs5tWKkC73BH8quBSbviwhdmdWsBXTLlz2TEH9BkzoXh59zmJf4LuBDbnD1B0Dl6i4f|tkp%3ABk9SR5rti6HcZA
    1 punto
  29. Ciao francesco Per me, a maggior ragione che dici che il peso è 6.25 gr, si tratta di una 100 lire coniata su tondello da 50 lire. Quindi Attardi la definiva non commerciabile. Del Pup la giudica R3. Sempre se fosse accertato quel che penso ovviamente.
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  30. Ci sta, effetti di precedenti lavaggi...comunque, cambia di molto anche il tipo di luce presente durante lo scatto. Ogni forma di luce influisce e cambia il risultato in foto. Bella patina
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  31. Dunque, premesso che siamo in Italia e quindi ci sono incertezze giuridiche su quello che si possono inventare per rendere difficile la vita ai propri cittadini, se hai acquistato regolarmente e con tutti i crismi presso commerciante o casa d'asta le tue monete antiche : 1) NO, non è necessario registrarle da nessuna parte, semmai se dovessero essere particolarmente importanti sarà lo Stato a dichiararle Bene Culturale, con le dovute modalità, quando e qualora ne dovesse aver conoscenza. 2) ci sarebbero restrizioni solo se dichiarate Bene Culturale per la cessione e il movimento all'interno dell'Italia, da cui non possono uscire, altrimenti sarebbero soggette alla trafila per l'esportazione qualora volessi cederle all'estero. 3) la moneta è TUA, con possibilità appunto che lo Stato te la dichiari Bene Culturale in caso di eccezionale interesse, da qui ci sarebbero dei vincoli sia per la cessione che per lo spostamento del Bene. Per quanto riguarda la "spedizione solo in Italia" in particolare per monete classiche la scelta è dovuta alle incertezze ( e possibili funzionari contrari) relative alla esportazione di monete che possano in ipotesi provenire da scavi, le case d'asta pertanto preferiscono non avere problemi e quindi si rivolgono solo a un mercato nostrano. Cordialmente, Enrico
    1 punto
  32. No perché ci sarebbero doppie tracce su l'intera figura e non solo nei punti dove vanno a congiungersi il tondino in bronzital e l' anello in acciaio... Non sono esperto in monete euro ma questa notizia mi è nuova... Si,ma è evidente che non basta per impedirne il disassemblaggio e il riassemblaggio... Probabilmente hanno usato due tecniche diverse,una per disassemblare la moneta e un'altra per imprimere i rilievi di una moneta austriaca... Assolutamente si,ci sono diverse discussioni in merito,ma bisogna cercarle...
    1 punto
  33. Intanto benvenuta! Ti consiglio di fare il post nella sezione identificazioni mettendo foto dritto e rovescio e indicando peso e diametro 😃
    1 punto
  34. Salve,è un gettone di Norimberga tipo questo nel link https://www.cgb.fr/rouyer-x-jetons-de-nuremberg-jeton-de-compte-au-lion-de-saint-marc-ttb-sup,fjt_090213,a.html
    1 punto
  35. Ciao,lo sfasamento dell' impronta tra il tondino centrale in bronzital e l' anello esterno in acciaio è praticamente impossibile visto che i due elementi vengono prima assemblati e poi coniati, quindi la moneta in questione è stata smontata probabilmente con una pressa e la prova è l'impronta di un pistone su una delle facce del tondino in bronzital, inoltre è ancora più improbabile che una moneta portoghese possa avere l'impronta di una moneta austriaca... In poche parole la tua moneta è stata smontata e il tondino centrale ribattuto con una moneta austriaca e poi rimontata, tutto questo allo scopo di creare una rarità per gabbare i collezionisti inesperti...
    1 punto
  36. Lava G, netta TI gerani, ma TA? = Lavagnetta Tiger animata. Buona giornata!
    1 punto
  37. Benvenuta intanto!
    1 punto
  38. Alcuni dei materiali rinvenuti: mandibola umana Ostriche forate Cuspide silicea Coltello di rame nel luogo di rinvenimento e dettaglio. Si tratta di un oggetto molto raro da rinvenire perché considerato materiale di pregio e vista la rarità del rame anche in caso di frattura non veniva gettato ma riutilizzato/rifuso. Potrebbe anche far parte di un contesto funerario. Setacciatura dei sedimenti. In alto, grande lama in selce. Sotto, conchiglie forate. A destra, dall’alto, cote (per levigatura coltello di rame?), sotto la lama in metallo e in basso a sinistra frammenti di volta cranica. Sono state rinvenute poi varie ceramiche neolitiche, frammenti in pietra levigata e strumenti microlitici dei cacciatori raccoglitori mesolitici. Saluti Illyricum
    1 punto
  39. La cultura di Cetina fu una cultura archeologica della costa della Dalamazia centrale, e in particolare del suo entroterra, durante la prima età del bronzo (2200 a.C. circa). Prende il nome dal fiume Cetina, dove sono stati rinventi numerosi siti. Le genti di questa cultura erano presenti nelle grotte o in insediamenti all'aperto. (da Wiki) Si tratta di una cultura che potremmo definire “egeo-ionio-adriatica” in quanto influenzò tutta l’area adriatica ed oltre. In considerazione degli interessanti risultati finora ottenuti si è deciso di dare visibilità pubblica alla ricerca in atto con una presentazione pubblica avvenuta presso la locale Soprintendenza ABAP Fvg. Gli scavi proseguiranno nei prossimi anni e ai dati di questi scavo si aggiungeranno quelli che verranno da saggi esplorativi in altre due cavità del Carso Triestino. Le indagini della Tina Jama, svolte in concessione di scavo per il Ministero della Cultura, sono state realizzate dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con l’Institute of Archaeology, Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts, il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam e l’Università di Siena. La superficie dell’US 4 in fase di scavo. È stata scoperta inoltre una struttura in lastre e blocchi di pietra che chiudeva l’ingresso della grotta in un periodo probabilmente compreso circa tra il 2000 e il 1500 a.C., la cui funzione è ancora misteriosa ma forse connessa a scopi funerari, come potrebbero far pensare alcuni frammenti di crani umani in parte ad essa associati. Tuttavia la struttura potrebbe essere stata creata anche per riparare l’interno della grotta dai venti di bora. Prima della creazione di questa struttura, i materiali ceramici raccolti e la presenza di un focolare suggeriscono che la cavità venne frequentata da gruppi la cui cultura materiale suggerisce stretti contatti con l’area dalmata nella seconda metà del III millennio a.C. (cultura di Cetina). Il pugnale in rame proviene da questi livelli; esso presenta una lunghezza di poco meno di 10 cm e una forma a foglia con codolo. Simili reperti non trovano confronti puntuali in Italia mentre il manufatto della Tina Jama può essere confrontato con simili reperti provenienti da un famoso sito palafitticolo nei pressi di Ljubljana in Slovenia, le palafitte di Dežman/Deschmann. Materiali portati in superficie da animali, tra cui punte di freccia in selce, lunghe lame dello stesso materiale prodotte a pressione, un manufatto in ossidiana (vetro vulcanico importato dal sud Italia o dal centro Europa), asce in pietra levigata, altri manufatti litici e ceramici e ornamenti in conchiglia dimostrano che la grotta è stata frequentata per millenni e fanno ben sperare per le future campagne di scavo. Le ricerche sono state realizzate anche grazie alla collaborazione con i proprietari del terreno Marino Pernarcich e Paola Zivec, nonché le aziende agricole Marucelli Omar e Milič Zagrski. Sabato 26 ottobre si sono svolte visite guidate al sito e sedute di archeologia sperimentale. (https://www.unive.it/pag/14024/?tx_news_pi1%5Bnews%5D=15871&cHash=31231bc488d13c8a9563ba7052f0c956 ) https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2024/10/sgonico-nella-grotta-tina-jama-un-giacimento-di-testimonianze-delleta-del-rame-carso-triestino-universita-ca-foscari--064461a7-47a2-4e4d-8bcb-a3a6babb1edb.html
    1 punto
  40. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Caracalla (198-217 d.C.) recante sul rovescio la sua figura velata, con patera (coppa sacrificale utilizzata durante la cerimonia) ed altare sacrificale coniato a Roma probabilmente tra il 201 ed il 206. Caracalla, figlio di Settimio Severo e Giulia Domna apparteneva alla dinastia dei Severi, imperatore molto controverso. Fu sicuramente molto autoritario e senza scrupoli (uccise di persona suo fratello e coimperatore Geta) e nel campo civile e politico sono a lui ascrivibili numerosi lavori di urbanistica ( come le famose Terme di Caracalla), la riforma monetaria con l'introduzione di un nuovo nominale cioè l'antoniniano la cui testa radiata forse indicava il valore doppio di un denario ( c'è chi sostiene che in realtà valeva 1,5 denari percui la dicitura di doppio denario non sarebbe proprio corretta) ed anche l'emanazione della Costitutio Antoniniana che estendeva la possibilità di cittadinanza romana anche ai cosidetti barbari. Qualche nota merita anche la scena rappresentata sul rovescio del denario, chiaramente celebrativa. Quella della raffigurazione dei Voti sulle monete (quasi totalmente assente nel periodo repubblicano forse con qualche raro esemplare) prende il via con la salita al potere di Augusto nel 27 a.C. quando dopo aver assunto il governo delle province promise di riappacificare nell'arco di un decennio tutto l'impero che lui consolido' dopo la tremenda guerra civile. Rovescio che troviamo poi su tante monete coniate dall'alto impero fino alla fine dello stesso. Tra i voti pubblici più importanti troviamo i VOTA SUSCEPTA ( come sul mio denario) ed i VOTA SOLUTA. I primi proiettati al futuro ed erano diciamo augurali, forse più di speranza mentre I secondi riguardavano lo scioglimento degli stessi trascorso il periodo a cui erano riferiti. Potevano essere di 5,10,20 o più anni e gli imperatori che sopravvivevano li rinnovavano alla scadenza. Da esame diretto risulta coniato ( spero ai tempi di Caracalla 🙂),centrato, con buon metallo (il quantitativo di fino con la riforma era sceso a circa il 50%), con ritratto non proprio classico ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime. ANTONIO 19,80 mm 3,52 g RIC 179 Denarii con voti di Augusto e Caracalla
    1 punto
  41. Tutte le monete presenti in italia si ritiene siano patrimonio dello stato.( escluse quelle emesse di recente. Per l'esportazione delle altre è necessaria la licenza. Per evitare che le antiche siano ritenute provenienti da scavi,(anche quelle dell'asia minore per esempio) si preferisce evitare la burocrazia non offrendole a stranieri. Ciò penalizza i conferenti perchè una buona parte di collezionisti manca all'appello. Dura lex, sed lex. http://www.sabap-to.beniculturali.it/index.php/servizi/ufficio-esportazione
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  42. Mi dispiace tanto. Hai tutta la mia solidarietà. Al di là delle cose rubate, entrare a casa altrui e rubare è indegno,da indegni. Mi fermo qui perchè non posso poi garantire di mantener la calma con la tastiera. Ti posso invitare a postare se te la senti, delle foto delle tue monete. Qui, mi ricordo, l' amico @Rocco68 postó delle monete spedite che gli furono poi rubate. Potrebbe esser utile. Cerchiamo questa discussione. Intanto un grande abbraccio Riccardo Eccola, l' ho trovata. È utile a mio avviso, siamo una bella e grossa comunità. Purtroppo è utile rispolverarla.
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  43. Allego immagini cartolina estero - Gibilterra
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  44. Allego immagini altra cartolina estero
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  45. C'è anche il non trascurabile aspetto che il CNI è un'opera di cent'anni fa, mentre il MIR è recentissimo, pertanto comprende numerosi aggiornamenti e correzioni del CNI. A mio parere a livello collezionistico il MIR è un'opera fondamentale e imprescindibile, mentre il corpus resta utile come consultazione a livello scientifico ma anche in tal campo è talora superato da opere tematiche successive (come il Muntoni per le papali).
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  46. Un biglietto quasi identico è già inserito nel post #19, ha i bordi larghi ed è senza firme.
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  47. Volevo intervenire nella discussione, innanzi tutto per fare i complimenti per tutte le pubblicazioni fatte dalla Numismatica Varesi che sta creando un vero e proprio Corpus alternativo ed integrativo a quello del Re numismatico. Poi volevo domandare perchè non si pensa anche a delle ristampe di volumi che non sono o non saranno aggiornati se non fra parecchi anni? Infatti se magari è previsto un aggiornamento del MIR Milano, Emilia, Napoli, Firenze ecc. ecc. sarà necessario un intenso lavoro e quindi il loro aggiornamento porterà alla nuova edizione dopo parecchi anni e studi e magari quando si pubblicherà l'aggiornamento ne sarà già necessario un altro ancora e così via, visto che la numismatica è una scenza in continua evoluzione. Pensavo allora perchè nel frattempo non rieditare i volumi che comunque sono molto ricercati com quello su Milano, Firenze, Savoia, Emilia, Siciala e Piemonte Sardegna Liguria? Il mio dilemma nasce dal fatto che molto spesso se uno vede una moneta in un’asta la catalogazione è spesso riferita alle pubblicazioni MIR, ma se i vari cataloghi non si riesce ad acquistarli perchè introvabili, come può un collezionista fare riferimento ad essi? Invece con una riedizione dei volumi più ricercati tutti potrebbero consultare immediatamente sul catalogo ciò che un asta propone. Oltre al fatto questo non pregiudicherebbe il valore dei cataloghi che gia circolano perchè essi sono prime edizioni, mentre la ristampa ha sempre un minor valero commerciale. Quindi contemporaneamente si avrebbe una maggiore diffusione dei volumi che sarebbero più fruibili da tutti ed allo stesso tempo non si svilirebbe il prezzo che è stato raggiundo dalla prima edizione. Ovviamente queste considerazioni sono personali, poi è sempre l'editore che valuta costi e benefici di un eventuale ripubblicazione, però se un catalogo o un libro non risultano fruibili da chi poi alla fine li deve consultare, mi domando che scopo hanno queste pubblicazioni? Sono solo per gli addetti ai lavori o anche per il collezionista che dovrebbe essere il primo a poterli consultare? Giro queste domande a voi ed al Sig @Alberto Varesi, assieme ai miei più vivi complimenti per la sua professionalità ed il suo impegno nella numismatica.
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