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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/27/24 in tutte le aree
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Numeri da record per un evento record, come ricordato anche sul sito online di Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/nip-e-quelli-del-cordusio-insieme-per-milano-numismatica-2024/4 punti
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PS. Mi chiedevo se abbiamo approfondito la cartolina postalmente..? Non lo ricordo..? Notare il francobollo capovolto, tipico segno del linguaggio dei francobolli di cui in passato abbiamo parlato.. per riportare alla memoria metto immagine Forse la cartolina inviata alla Marchesa nasconde un messaggio privato scritto di proposito con la scrittura incrociata per renderlo incomprensibile..?? Comunque il francobollo a testa in giù significa "dimenticami".🧐. Mah..?4 punti
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Si @ART leggi bene, Marchesa Giulietta o Giuditta (credo) Laureati, sotto foto del palazzo Laureati di Grottammare (Ascoli Piceno). Sotto alcuni link: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giulio_Laureati https://www.comune.grottammare.ap.it/giulio-laureati/ Per poter leggere la scrittura incrociata bisognerebbe trascriverla in altro foglio di carta muovendo la cartolina nei vari senzi di lettura, ovviamente richiede una concentrazione, sarebbe facilitato @caravelle82 che ha la cartolina in mano. Io ho provato ha leggere ma alla mia età il sado masochismo non è consigliato.3 punti
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In copertina, Bonaparte e Andrea Appiani, di Marco Benetello: Andrea Appiani disegnò alcune medaglie incise dapprima dai fratelli torinesi Lavy e poi da Luigi Manfredini con il contributo di Girolamo Vassallo. Troverete, all’interno Per le curiosità numismatiche: Paolino Paperino, alias Donald Duck, ha compiuto Novanta anni ma non li dimostra. Gianni Graziosi racconta, attraverso le monete, il personaggio Disney conosciuto e amato in tutto il mondo e perseguitato dalla sfortuna. Per la monetazione antica: La riforma monetaria attuata sotto l’imperatore Caracalla modificò il sistema monetario romano che era rimasto sostanzialmente inalterato dalla riforma di Augusto. Ne parla Marco Valentini in Cenni sulla riforma monetaria di Caracalla. Per la monetazione medievale e moderna: In Un’emissione anonima Beneventana del IX secolo, Giorgio Fusconi, grazie al ritrovamento di nuovi esemplari, ipotizza con maggior precisione la collocazione cronologica di un’emissione anonima longobarda della zecca di Benevento. Benedetto Mura termina l’analisi delle monete coniate nella zecca di Sassari dal giudice Guglielmo I (1407-1420), nella terza parte di Le monete della Zecca di Sassari coniate dal Giudice Guglielmo I d’Arborea. Realino Santone presenta un esemplare inedito di cavallo aragonese, moneta della massima rarità battuta a Brindisi sotto il breve regno di Ferdinando II, in Monete aragonesi del Regno di Napoli. Dalla zecca di Brindisi un unicum di Ferrandino. Alberto Castellotti esamina le stupende coniazioni in argento realizzate per papa Clemente VII dal grande orafo Benvenuto Cellini, in Clemente VII (1523-1534), un papa per palati fini. Notizie dal mondo numismatico: L’anteprima delle due aste di Maison Gadoury che si terranno venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024 a Monaco. L’anteprima dell’asta n. 84 di Varesi Numismatica che si terrà lunedì 18 e martedì 19 novembre 2024 presso Villa Botta Adorno di Torre d’Isola (PV) Il nuovo numero di AIC Magazine anno VI, n. 13 luglio 2024, diretto da Stefano Poddi, la rivista per gli appassionati di cartamoneta. Torna Milano Numismatica il 9 novembre 2024 con un programma ricco di novità. L’antico Egitto nelle medaglie del Museo Archeologico di Bologna. Suggestioni culturali e sopravvivenze, quarto appuntamento de “Il Medagliere si rivela”, aperta fino al 16 dicembre 2024. Recensioni: Matteo Cavedoni, Storie di un numismatico. Viaggi, curiosità e racconti di un’arte diventata passione, Fox and Sparrows edizioni, Collana “Mascaret”, 2024. odjob2 punti
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DE GREGE EPICURI @califfo64Sei sicuro che il diametro sia 32 mm? Sembra incongruo rispetto al peso. Di per sè, il peso non mi sembra indicativo di falsità, anche se è al di sotto del range degli esemplari censiti; e anche il colore più bruno del solito, in queste monete, non mi pare dirimente.2 punti
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Forse intendeva dire che la numismatica non è solo commercio e compravendita di oggetti legati alla comune passione, ma una vera scienza, e che a Milano Numismatica non si punta principalmente sulla parte commerciale, ma più su quella culturale e di studio, con il coinvolgimento fatto, per e dai partecipanti, in modo da favorire la crescita dei giovani appassionati della materia, che un giorno potrebbero diventare i futuri, studiosi, collezionisti e commercianti del settore.2 punti
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Comunque stavo pensando... Con questa, pure l' intelligenza artificiale mi manderebbe a fare ......2 punti
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Salve,potrebbe essere questo bronzo di Acarnania https://www.acsearch.info/search.html?id=1069082 punti
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MONETA IN ORO TIPO/SERIE ARATRICE Prefazione In questo articolo, ti parlerò del tipo di moneta in oro chiamato Aratrice, partendo dai primi progetti dell'anno 1903 fino ad arrivare alle serie per numismatici 1926-1927, tutti gli avvenimenti riportati sono in ordine cronologico. Nella parte finale troverai i link ai cataloghi, i realizzi delle aste aggiornati al 2024, qualche esemplare in materiale strano e qualche falso. Come poi capirai con la lettura , la serie Aratrice ha quattro papà : il Cav Johnson titolare della ditta johnson medaglie Milano, che ha dato il via alla nuovo modo di concepire le monete soprattutto da un punto di vista artistico, il Re, che insediatosi il 29 luglio 1900 ha subito capito che la zecca versava in pessime condizioni, e lo stile delle attuali monete era ormai superato, Egidio Boninsegna autore di tutti i modelli e il Ministro del Tesoro che concesse in via eccezionale, viste le carenza della zecca di Roma, di usare gli stabilimenti Johnson in Milano come succursale ufficiale, per la realizzazione dei primi progetti. La triste contingenza della morte di Speranza nel 1903 , incisore capo che reggeva da solo con le sue abilità la zecca, ma di vedute molto antiche e non compatibili (lui e il Re, litigarono alla presa fotografica per i tipi monetali aquila araldica) con la voglia di rinnovamento dei tipi monetali del Re, aprì il via ad un forte cambiamento. N.B. Se non si aprono i link con la scritta "qui" , fai click col tasto destro del mouse e premi "apri link in un altra scheda" CAPITOLO 1 -LA GENESI- Nella primavera del 1902 , la Società Italiana per l’arte bandì un concorso intitolato “Modelli per conii della nuova monetazione italiana” dove valorosi artisti erano chiamati a proporre e produrre nuovi modelli per le future monete. Boninsegna , fu uno dei due concorrenti del concorso che vinse il primo premio, e che in passato si formò presso lo stabilimento Johnson di Milano, ed ebbe la fortuna di vedere i suoi modelli su carta trasformati in monete reali grazie allo stabilimento Johnson. Lo stabilimento Johnson di Federico johnson a Milano, all'epoca primo in Italia per la fabbricazione di monete e medaglie, si occupò della effettiva coniazione , grazie al capo incisore della ditta johnson -Cappuccio-, maestro del bulino quasi alla pari di Speranza, e successivamente solo per i tipi in bronzo da 2 centesimi si pensò ad una coniazione in larga scala così da poterli regalare in “elegante astuccio” al Re, a tutti i Ministri, a tutti i Senatori, e alle alte cariche dello stato. Come già detto in altre occasioni Federico Johnson ambiva a diventare una succursale ufficiale della zecca di Roma, visti i suoi moderni macchinari e lo stato di incuria in cui versava la zecca di Roma nei primi del 900, prima della riforma, e finalmente ci riuscì, infatti per realizzare le monete da regalare fu autorizzato proprio dal Ministero del Tesoro Bisogna sottolineare che il concorso non era ufficiale ed è rimasto una semplice “prova di stile” per far vedere il talento degli artisti e soprattutto la capacità produttiva e realizzativa dello Stabilimento Johnson. Quindi riassumendo, nello stabilimento Johnson, sono stati coniati in semplice copia tutti i modelli vincitori del concorso , e successivamente inseriti dal RE nel Corpus nummorum, ma in larga scala solo la moneta in bronzo da 2 centesimi. Di seguito l’immagine della moneta da 100 lire 1903 progetto Johnson QUI Di seguito l’immagine della moneta da 20 lire 1903 progetto Johnson QUI Come si può notare dalle immagini l’esecuzione tecnica è abbastanza buona, ma come problema principale ci sono i rilievi troppo bassi e le figure del rovescio non esprimono movimento. L’iniziativa del Cav. Johnson ha mostrato che si può modificare i tipi attuali (aquila araldica) di moneta, ritenuti statici e di ispirazione tedesca, ma bisogna ripensare e riorganizzare tutto l’ordinamento della zecca oltre che comprare nuovi macchinari. In seguito a questo incipit, il Re si adoperò in tale direzione e nei successivi anni proclamò la Reale commissione monetaria, cambiò la sede della zecca, incaricò un nuovo direttore e comprò nuovi e moderni macchinari e riorganizzò tutte le procedure interne. Nella seduta del 8 maggio 1906 la neonata commissione stabilì che si dovevano rinnovare tutti i tipi monetali partendo dall’oro, e assegno questo metallo (tramite sorteggio) a Boninsegna artista che si era già distinto con i progetti Johnson. Tra gli 11 punti che la commissione aveva imposto agli artisti si trovano le indicazioni delle figure del Dritto e del Rovescio DRITTO: dovrà contenere l’effige del Re con la testa o la parte del busto a piacimento dell’artista e la legenda VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA ROVESCIO: dovrà essere rappresentata una personificazione dell’Italia con anno e valore del taglio Nella seduta del 31 dicembre 1906 furono presentati alla commissione i bronzi dei modelli per le monete in oro . Il Boninsegna presentò tre modelli per il dritto e quattro per il rovescio. Visti i precedenti ,le fusioni di gesso dei modelli in bronzo e le riduzioni in acciaio furono eseguite sempre nello stabilimento Johnson di Milano Con i coni e matrici derivate dalle riduzioni in acciaio si ottennero dei pezzi di prova (CORPUS 16-17-18-19-23) Grazie a questa serie di migliorie a partire dal 1910-1911 l’Italia iniziò a coniare le monete più belle del mondo. ecco i modelli Boninsegna Di seguito il 100 lire quadriga 1906 QUI Di seguito il 100 lire Italia seduta 1906 QUI Di seguito il 50 lire donna con aratro 1906 QUI Di seguito il 20 lire ape 1906 QUI Di seguito il 20 lire donna turrita e buoi 1906i QUI Nei primi mesi del 1907 i modelli , nello stabilimento Johnson, vennere ridotti in acciao alle dimensioni delle monete normali, per poi ricavarne delle PROVE. Ecco le immagini delle monete 100 lire aratrice 1907 (oro-metallo dorato-argento-stagno) QUI 100 lire aratrice 1907 seconda prova (differenze sulla mano) QUI 50 LIRE donna sdraiata 1907 QUI 20 lire aratrice 1907 QUI Per qualche strano motivo che con le mie ricerche attuali non sono riuscito a capire, non esiste la moneta definita “aratrice” da 50 lire del 1907, ma come risulta evidente dalla tavola VIII N°1 de” progetti e le prove del regno dìItalia” la moneta presenta il rovescio “Italia seduta” QUI come nei tipi del 100 lire progetto 1906, mentre esiste una lamina datata 1906 con la figura “aratrice” QUI. Da notare che il Lanfranco nel suo libro poi ripreso da Rassegna Numismatica sbaglia la descrizione di detta moneta con la dicitura solita “come la precedente” riferendosi alla 100 lire modello “aratrice” ma allegando la foto del modello “Italia seduta”, fatto veramente strano. Nelle sedute comprese tra il 24 giugno e il 7 luglio 1907, vengono esaminati i campioni dei progetti datati 1907 (vedi sopra) . Per quanto riguarda i progetti in oro presentati dal Boninsegna viene scelto il tipo “Italia Aratrice” per il rovescio e per il dritto il ritratto del Re in uniforme per le monete da 100 e 50 lire, mentre per il taglio da 20 e 10 lire , la testa col collo nudo. Anche il Bollettino di numismatica 1907 A.V-n°5 ne dà notizia, complimentandosi col “giovane artista Boninsegna" e terminando con “la nuova moneta sarà presto coniata”. Nonostante la scelta del soggetto Aratrice del rovescio fu accettata, furono proposte all’artista numerose modifiche al soggetto da parte della commissione. Forse perchè il Boninsegna ancora giovane e arrendevole non tenne il punto sulle sue creazioni , fu quello che subì più cambiamenti rispetto al modello originale, ma fu anche quello tra tutti gli artisti dei vari metalli, che alla fine consegnò un lavoro artisticamente più pregevole. Il 17 luglio 1908 infatti, il Presidente della commissione nonché ministro del Tesoro Carcano, e il Prof. Trentacoste danno mandato al Prof. Boninsegna di rimodellare il tipo della moneta in oro. Nel 1908 compare una misteriosa prova in bronzo coniata dal Boninsegna in Milano di conio ancora diverso rispetto alle precedenti 100 LIRE ARATRICE qui I punzoni della moneta modificata secondo disposizioni furono terminati a fine 1909 CAPITOLO 2- ARATRICE 1910 La PROVA in oro venne presentata il 18 gennaio 1910 e anche su questa la commissione ebbe qualcosa a dire. Nella seduta del 18 maggio 1910 la CTAM presieduta da Salandra e dopo il decreto del 5 maggio 1910 , con i punzoni definitivi del taglio da lire 100 furono effettuate due PROVE UFFICIALI datate 1910 una in oro e una in metallo dorato (bronzo) QUI che rappresentano i modelli/tipo definitivi. Nella stessa seduta alcuni membri della CTAM non si dichiararono soddisfatti ma ormai i giochi erano fatti e dopo varie discussioni desistettero dal muovere ulteriori critiche. Le due PROVE 1910 sono state ottenute da due coni diversi come si evince osservando la parola PROVA e anche i rilievi sono più marcati nel tipo in oro, che poi a tutti gli effetti sarà quello definitivo. Con il millesimo 1910 esistono anche due monete da lire 20 e 10 che non presentano la parola PROVA . 20 LIRE 1910 QUI 10 LIRE 1910 QUI Nello stesso periodo con le matrici portanti data 1910 furono coniate monete da 10-20-50-100 lire ma a parte i due esemplari/tipo sopra da 10-20 lire tutte le altre migliaia di monete furono rifuse per un incongruenza col titolo dell’oro (titolo sotto la tolleranza). Secondo D’Incerti Il Re ne volle 6 esemplari col taglio da lire 20 per conservarli nella sua raccolta , e in effetti è il taglio che appare più spesso ancora oggi. Secondo il Lanfranco i tipi 1910 per un errore di impostazione del pantografo, fatto dall'incisore capo, presentano una cornice molto larga sproporzionata rispetto al diametro. Di questo errore ne dà notizia anche Panorama Numismatico” nell’articolo di Luigi Franzoni “Le monete inedite di VE III” , vedi sotto: • Progetto da Lire 20, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 21 mm e peso 6,45 gr., coniato in oro, è registrato al n. 21/3372 e al n. 1532/Reg. 2 d’inventario. Tale progetto si differenzia dalla moneta ufficiale per l’orlatura più spessa e più alta. È stato fotografato nel Pagani (nell’edizione 1959 a p. 64 e nell’edizione 1980 a p. 41) ritenuto, per errore, la moneta ufficiale. • Progetto da Lire 10, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 19 mm e peso 3,22 gr., coniato in oro, è registrato al n. 22/3373 e al n. 1533/Reg. 2 d’inventario. Anche questa moneta, come la precedente, presenta l’orlo più spesso e più alto. Secondo il Carboneri 1915 le monete con millesimo 1910 sono state normalmente coniate in quantità elevate ( migliaia di pezzi per millesimo ) ma venne ordinata la rifusione di tutti i pezzi per , come già detto, un titolo superiore alla tolleranza. Ne “Il bollettino di numismatica e di arte della medaglia” 1903-1918 di Serafino Ricci 1911 A.IX -N° 3 a firma -La direzione- se ne dà notizia in questo breve articolo. “Un milione di monete d'oro da rifondere. ‐ A proposito delle nuove coniazioni di monete d'oro si parla di un errore che costerebbe all'erario la somma di circa 30.000 lire. Si racconta che sarebbe stato coniato un milione di nuove monete d'oro da dieci, da cinquanta e da cento lire ma che l'ufficio di verifica avrebbe trovato che esse non contenevano quella quantità d'oro puro voluto dalla legge per il titolo delle monete d'oro. La Zecca avrebbe quindi dovuto rifondere le monete, aggiungervi altro oro e procedere ad una nuova coniazione.” Sempre secondo il Carboneri furono conservati un esemplare per millesimo tranne il 20 lire del quale furono conservati 6 esemplari per richiesta del Re VEIII. Gli esemplari da lire 50 e 100 non sono arrivati a noi, il Re andando in esilio nel 1946, donò allo stato Italiano le monete della sua collezione ma tutte quelle delle zecche di casa Savoia le conservò con sé. Questo tesoretto poi passò al figlio nel 1947 alla morte di VEIII , e furono portate in Portogallo Secondo vico D’Incerti 1956 che ha potuto esaminare in Roma alcuni documenti risultano le schede (non le monete di casa Savoia perchè erano in Portogallo )anche delle monete datate 1910 da lire 100 e 50 e lire 10 con rispettivi dati ponderali, con un piccolo refuso dove il Re ha scritto su una scheda lire 20 invece di lire 10. CAPITOLO 3 - ARATRICE 1912 Dobbiamo attendere due ulteriori anni e finalmente vide la luce nel 1912 l’aratrice UFFICIALE preceduta da una sola PROVA quella del 20 lire QUI Esistono alcuni esemplari datati 1912 che a causa di una piccola differenza del titolo possono tendere al colore rosso. Sono spesso erroneamente definite nelle descrizioni delle aste con “oro rosso” e da un punto di vista commerciale sono maggiormente prezzate essendo più rare. Nell’anno 1926 e 1927 per tutti i tagli dell’ arartrice in oro, sono stati coniati esemplari per numismatici . Per l’anno 1926 40 pezzi per ogni taglio, e siccome erano stati molti gli invenduti (Vico D’Incerti 1956) nell’anno successivo 1927 si scese a 30 esemplari per ogni taglio. 10 lire 1926-1927 QUI 20 lire 1925-1927 QUI 50 lire 1926-1927 QUI 100 lire 1926-1927 QUI Dopo l’anno 1927 e fino al 1931, ad eccezione del campione moneta Elmetto in oro 1928 ,non furono più coniate monete in oro, in attesa dei nuovi provvedimenti sulla stabilizzazione della lira, in attesa delle nuove caratteristiche. La successiva moneta in oro del 1931 da 100 lire, ad esempio passò da 32,25 gr dell ’ arartrice a 8,8 gr del 100 lire Italia su Prora. CAPITOLO 4 -LINK VARI decreto ARATRICE n° 258 5 maggio 1910 SERIE COMPLETA 1926 QUI realizzi aste 2024 TUTTI I TAGLI QUI ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 10 lire 10 LIRE ARATRICE CATALOGO LAMONETA QUI 10 LIRE ARATRICE CATALOGO GIGANTE QUI raro esemplare 1910- moneta normale- da 10 lire QUI 10 LIRE Impronta in piombo QUI 10 LIRE nessuna prova * segnalati esemplari in oro rosso 10 LIRE 1926 ASTA MAISON PALUMBO N° 4 10 LIRE 1926 FDC QUI REALIZZI ASTE 1912 -esemplare platino 700 USD Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) - August 2024 Global Showcase Auction, Lot 46903 -10 LIRE 1912 MS63+ 5.500 -1926 18.000 QUI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 20 lire 20 LIRE 1912 PROVA CATALOGO GIGANTE R4 20 LIRE 1912 ARATRICE PROVA QUI 20 LIRE CATALOGO GIGANTE QUI 20 LIRE CATALOGO LAMONETA QUI 20 lire PROGETTO JOHNSON QUI 20 LIRE 1910 QUI REALIZZI EBAY 20 LIRE SPL non periziato 1300 (proposta d’acquisto) periziato PERRONE qFDC 1281 euro REALIZZI ASTE 1912 -MS64 1.800 USD -SPL-SPL+ 1.100 -qFDC 1.000 -Lievi segni da contatto altrimenti FDC 1.000 -fdc EX VARESI 51/1607 1.700 -FDC bazzoni 1.400 -FDC nomisma 1078 1.700 -unc 1.100 -qFDC 1250 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 50 lire 50 lire catalogo GIGANTE QUI 50 LIRE catalogo LAMONETA QUI 50 lire 1912 QUI moneta normale 50 lire 1912 impronta in piombo QUI 50 lire 1912 asta bolaffi QUI 50 LIRE FALSO 1912 QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL-FDC segnetti 50 lire 1912 qFDC QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL+ e esemplare FDC? POST #17 QUI 50 LIRE 1912 MS64 MS65 post #34 QUI 50 LIRE 1912 alta conservazione QUI REALIZZI EBAY MS62 3.200 euro (proposta d’acquisto)- REALIZZI ASTE 1912 -MS63 2.000 USD ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 100 lire 100 LIRE PROVA 1910 metallo dorato E ORO QUI prova 1910 ARGENTO E BRONZO QUI 100 LIRE PROVA QUI PROVA IN RAME 1910 QUI 100 LIRE 1912 PROVA IN PIOMBO QUI 100 LIRE 1912 32,23-32,25 gr 4.946 tiratura QUI 100 LIRE 1912 CATALOGO LAMONETA QUI 100 LIRE 1912 SPL-FDC QUI ALCUNI ESEMPLARI QUI QUI REALIZZI ASTE 1912 - MS64 SIMA ASTA N°1 uno dei 3 esemplari migliori al mondo 14.000 (maggio 2023) -SPL 4.200 -MS65 26.000 Bolaffi Spa - Auction 45, Lot 1592 -MS62 5.500 a cosa servono le prove in piombo post #3 QUI FALSO BRUTTO QUI FALSO in argento 21 grammi 1910 FALSO QUI 1912 FALSO Post #19 QUI 1926 RICONIO QUI 1926 GETTONE DA GIOCO IN ALLUMINIO QUI 1926 ARGENTO QUI POST #5QUI 1927 esemplari in platino post #40 QUI Chi era Egidio Boninsegna? (articolo e biografia di CRONACA NUMISMATICA QUI)*approfondimento* FONTI Rassegna numismatica di Furio Lenzi Fondazione Vico D'incerti qui gli articoli Forum e catalogo Lamoneta Bollettino di numismatica Cronaca Numismatica Panorama Numismatico1 punto
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Buonasera a tutti! Le monete da 1 Yen in argento sono alcune delle mie preferite, l'iconografia del drago presente sul fronte di queste monete è indubbiamente molto riconoscibile. Il Giappone iniziò a coniarle per la prima volta nel 1870 a seguito della Rivoluzione Meiji (l'incipit della radicale e velocissima epoca di modernizzazione a fine 1800) con l'intenzione di utilizzarle come moneta commerciale all'estero. L'anno è indicato come 3° anno dell'epoca Meiji. Questa versione fu l'unica ad essere coniata con testo esclusivamente Giapponese e fu subito sostituita. Nello specifico sul fronte abbiamo la scritta "1 Yen" in basso, assieme all'anno e all'iscrizione Dai Nippon (Grande Giappone) mentre sul retro, senza testo, lo stemma imperiale assieme ad un prominente sole che sorge (link a F/R d'esempio). Queste negli anni subirono diversi cambi di disegno e modulo. L'ultima volta che lo Yen d'argento fu coniato fu nel 1914, che era il 3° anno dell'epoca Taisho (la successiva a quella Meiji). Fu coniato una sola volta nell'epoca Taisho ed è curioso come questo avvenne nel terzo anno, così come per il primo anno di conio. Il modulo è minore rispetto alle prime versioni ed abbiamo la dicitura in inglese sul fronte del valore della moneta, mentre sul retro in Giapponese la scritta "1 Yen" assieme allo stemma imperiale (link a F/R d'esempio). Eccole fianco a fianco, spero vi piacciano! A presto!1 punto
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Scrittura incrociata su una cartolina postale egiziana del 1883. Inviata da Suez il 22 gennaio 1883 a Gand Belgio. L'invio di questo intero postale avvenne quattro mesi dopo la fine della guerra anglo-egiziana che fu l'inizio di quasi quarant'anni di occupazione da parte delle truppe britanniche. Un fatto interessante di questa guerra fu che per la prima volta nella storia militare britannica gli impiegati degli uffici postali furono addestrati come soldati e fornirono un servizio postale dedicato all'esercito sul campo. Le prime truppe postali provenivano dai Middlesex Rifle Volunteers. L' Intero postale egiziano è affrancato con 20pa marrone opaco sfinge e piramide di Giza stampato dalla tipografia inglese De La Rue, emesso nel 1879. Annullo di partenza di Suez cerchio con datario del (22 gennaio 1883). Annullo di transito (al rovescio) di Alessandria del 22 gennaio 1883. + al rovescio piccolo cerchio con numerino 27 credo del portalettere apposto in Belgio..? ( non ne sono sicuro). Annullo cerchio singolo con datario di arrivo (sul fronte in alto a sx) di Gand Belgio del 30 gennaio 1883. Lo scritto è in fiammingo/olandese ed è stato scritto con una scrittura incrociata per risparmiare spazio. Non ho neanche tentato di leggerlo 😳.1 punto
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25 centimos rosso, emesso nel giugno del 1930, effigie del Re Alfonso XIII volta a sx. Il 15cent viola e' sempre l'effigie del Re Alfonso XIII da bambino, emesso nel 1905. Tutti i francobolli di ogni foglio erano numerati sul verso. Era un metodo di sicurezza nel caso in cui i francobolli venissero rubati dall'ufficio postale e potessero essere riconosciuti. Sono noti come numeri di controllo e sono stati utilizzati dal 1901 al 1932 sulla maggior parte delle emissioni spagnole e coloniali.1 punto
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... che fosse. Stamattina al mercatino di Agnano (Napoli) ho preso 2 cartoline. Quando ho letto il destinatario e il nome del mittente, quasi mi veniva un colpo. Confermatemi anche voi che non è così. Buona domenica ragazzi Particolari1 punto
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L' annullo di arrivo a Napoli è del 28 Febbraio 1925, lo scritto fu fatto di fretta e non è proprio chiaro. Sono sovrapposti due timbri, quello di partenza di Roma e quello di arrivo di Napoli. Mi rassicura che sia il 1925 la tariffa, infatti è in tariffa cinque parole con 15c Leoni, tariffa che poteva essere utilizzata sino al 15.3.1925 dopodiché dal 16.3.1925 la tariffa aumento' a 20c. Il 15 c Leoni è un pochino danneggiato ma non ci puo' interessare di meno su una cartolina così.. + il timbrino con il cuore nero con 60 del portalettere o del distretto di distribuzione che e' sempre una meraviglia avere. L' immagine della cartolina è "La Pastorella" uno dei più bei dipinti di Francesco Paolo Michetti il disegnatore dell omonimo francobollo. Tutto torna. Bel colpo, mettila in una bustina trasparente separata dalle altre, cerca di toccarla poco con le dita e' una cartolina che ha sofferto, ma so che ora è in buone mani. Evviva !!!1 punto
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Veramente fatte malissimo, brutte fusioni....da principiante falsario1 punto
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Per me un BB+ ...è la plastica in foto che non esalta bene i rilievi barba/capelli del Re !?!1 punto
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Salve. Secondo la tradizione, l'isola di Cefalonia prese il nome dall'eroe mitologico Cefalo, uomo di grande bellezza che fece innamorare la dea dell'aurora Eos che lo rapì mentre stava cacciando. Cefalo non voleva tradire la sua sposa Procri, ma Eos insinuò nel giovane il dubbio che la stessa Procri fosse pronta a tradirlo appena qualcuno le avesse fatto un regalo. Per avvalorare la sua tesi, lo trasformò in un'altra persona che si presentò sotto mentite spoglie alla moglie. Quando offrì a Procri un prezioso dono procuratogli dalla dea, la donna accettò le sue avances fino a che non si accorse di essere di fronte a suo marito e, per la vergogna, fuggì a Creta. Di fronte a questa evidenza Cefalo abbandonò la moglie per cadere fra le braccia di Eos. Secondo Esiodo, da questa unione nacque Fetonte, da non confondere con l'omonimo Fetonte figlio del dio del Sole. Cefalo, pensando di mirare ad un animale nascosto tra i rami, colpì mortalmente Procri, e per quest'atto involontario fu condannato all'esilio. Giunse così a Tebe, dove regnava Anfitrione che lo accolse e gli fece omaggio di un'isola che da allora venne chiamata Cefalonia. Qui pare che un giorno, colto dal rimorso per la fine di sua moglie, si sia gettato in mare da una rupe. Dal figlio di Cefalo avrebbe preso il nome l’antica città greca di Pale (o Paleis), capoluogo della regione chiamata Palea. Sembra che Pale sia diventata la principale zecca dell'isola nel IV secolo, succedendo a Cranium, e che sia stata attiva molto probabilmente fino a quando l'isola si sottomise ai Romani all'inizio del II secolo. Alcune monete d’argento di Pale raffigurano l’eroe fondatore dell’isola Cefalo sia su entrambe le facce (Fig. 1) sia sul rovescio con Demetra al dritto (Fig. 2). Figura 1. CNG, Electronic Auction 555, lot 97, 07.02.2024. Estimate: 300 USD. Price realized: 1300 USD. Greek. ISLANDS off ELIS, Kephallenia. Pale. Circa 430-370 BC. AR Tetrobol (16mm, 3.35 g, 12h). Bare head of Kephalos right / Kephalos seated right, holding spear. HGC 6, 155; SNG Copenhagen 460. Toned, scrapes, scratches, marks. Fine. Very rare. Ex Kirk Davis FPL 78 (2021), no. 31; JMB Collection; Kirk Davis FPL 25 (Winter 1999), no. 58. Figura 2. Nomos, Auction 33, lot 1206, 09.06.2024 Estimate: 400 CHF. Price realized: 1800 CHF. The Jonathan H. Kagan Collection of Ancient Greek Coins ISLANDS OFF ELIS, Kephallenia. Pale. Circa 380-350 BC. Tetrobol (Silver, 16.5 mm, 3.47 g, 12 h). Π - Α Head of Demeter to right, wearing a grain wreath and a pendant earring. Rev. [ΚΕΦΑΛΟΣ] Kephalos, nude but for his chlamys over his thighs, seated to right on rocks, holding a hunting spear with his left hand. Auctiones GmbH, 2013, 28 = M&M DE, 36, 2012, 318 = DNW, 27 September 2007, 2213 = Auctiones 24, 1994, 244 = Dorotheum, Apostolo Zeno III, 1957, 3800 (same dies). SNG Delepierre 2240 (same dies). SNG Lockett 2473 (same obverse die). Traité II, 3, 1249 and pl. CCXXXVII, 35. Very rare. Toned. Various marks, otherwise, nearly very fine. From the Collection of Jonathan H. Kagan. (segue)1 punto
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Su vari bronzi di Pale, una delle quattro città in cui il territorio di Cefalonia era diviso in epoca storica, sono raffigurate in evidenza la prima o le prime due lettere dell’etnico. L’appartenenza alla zecca di Pale è attribuita da alcuni anche ai bronzi di questa tipologia per le due lettere ai lati del “grande caduceo”, l’attributo del dio Ermes raffigurato sull’altra faccia. Il punto è che il soggetto della raffigurazione sul rovescio non è il caduceo di Ermes, ma il monogramma simbolo della città ionica di Focea formato da Φ e Ω (rovesciato), le prime due lettere del nome in greco antico della città di Φώκαια. Il simbolo ricorda nella forma il caduceo, ma in effetti si tratta di una particolare collocazione delle prime due lettere dell’etnico di una città. Secondo me, ciò pone in dubbio l’attribuzione del bronzo a Pale e rende più verosimile la sua attribuzione a Focea che si trova ad esempio nella didascalia di questo esemplare presentato nella Pecunem Auction 41 (https://www.numisbids.com/n.php?lot=303&p=lot&sid=1416). apollonia1 punto
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Anche io lo uso ma nn sempre mi aiuta molto....e niente l'esperienza aiuta... saluti1 punto
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Scrivere sotto al francobollo e' sempre per nascondere qualcosa, sistema usato da amanti, spie ecc.. d'altronde la posta trasporta pensieri, informazioni, segreti. Quasi mai veniva fatto per non eccedere con le parole.1 punto
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È Lei.. stai tranquillo. Sono veramente contento per la tua soddisfazione. Ed è firmata Peppino.1 punto
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All'epoca avrebbe avuto 22 anni, quindi possibilissimo... chissà... Bello comunque anche il soggetto bucolico. 😉1 punto
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Ho trovato questo vecchia discussione. Forse potrebbe aiutarti, perché non ho trovato altro ma ci sono monete simili alla tua. https://www.lamoneta.it/topic/120815-toro-antropomorfo/?do=findComment&comment=1373602 Effettivamente l'immagine e molto simile,1 punto
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Buongiorno, cortesemente riesci a rifare le foto almeno non sfocate, grazie.1 punto
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tra mediazioni con dotte incontrò pie DE TRAME DI AZIONI CONDOTTE IN CONTROPIEDE Buona domenica Stilicho1 punto
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Se hai modo compra un vassoietto di floccato, gli argenti possono stare "all'aperto" nn c'e' problema, eviterei solo di tenerli a contatto con plastiche contenenti pvc1 punto
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1) si, sempre che tu abbia inserito nel tuo profilo tutti i dati obbligatori, non serve la carta di credito in quanto il pagamento avverrà in seguito alle aggiudicazioni nei modi previsti per ogni singola asta (solitamente bonifici, talora anche carta di credito). Solitamente viene assegnata una linea di credito minima, ma si può far aumentare a discrezione. 2) in pre asta. se la base di partenza è 100 tu puoi inserire più di 100, supponiamo 200. Se un altro partecipante in pre-asta punta 110 il sistema automaticamente rilancia la tua offerta a 120, se 120 non è sufficiente (perché l'altro ha puntato 150) il sistema rilancia con la tua offerta sino ad essere vincente, nel caso arriverà a 160.1 punto
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Grazie Talpa articolo prezioso per la storia, molto articolata , del medagliere. Nell’articolo si parla di un catalogo/schedatura a cura di Guzzetta ancora in corso e poi del catalogo Manenti/Bossert anch’esso in fieri. Mi domando se il secondo abbia maggiori probabilità di prossima uscita. Credo gli studiosi di mezzo mondo stiano aspettando un commento scientifico analitico alle monete custodite a Siracusa1 punto
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È vero che i medici sono due e la sequenza è medici – manzi – nero, ma la prima lettura inizia con la preposizione “tra”. Quindi è giusto secondo me leggere: “tra (i) medici, (il) nero, (i) manzi” dove gli articoli sono sottintesi e la prima virgola funge da congiunzione “e”. Ciao, apollonia1 punto
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Era una moneta in buona conservazione che è stata martoriata da qualche sadico (l'usura è contenuta: al D/ il re ha i lineamenti ed i capelli ben incisi ed il R/ presenta tutti i particolari pen evidenti): il bordo del D/ è stato colpito reiteratamente, mentre il R/ presenta macchie verdi sospette. Peccato, poteva essere uno SPL o forse più, ma così... Qui sotto un esemplare in buona conservazione per confronto:1 punto
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Un vero peccato per una commemorativa di fine '800 coniata appositamente per la comune circolazione, è messa proprio male..... il suo valore purtroppo si limita a poco più dell'argento contenuto.1 punto
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Me la ricordavo la busta Pulcini passata in asta David Feldman nel 2016.... Questa sotto la tua Pulcini.. Le buste sono sicuramente state create dallo stesso mittente, simili nell' affrancatura e nella calligrafia, ma sono due buste differenti. Ovviamente il mittente ne creo' e ne fece viaggiare piu' di una, solitamente erano indirizzate a se stessi o a persone fidate che non avessero distrutto le buste. Chi ebbe la lungimiranza di creare queste meraviglie filateliche fu a mio parere un artista.1 punto
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Non sto qui a spiegare molto ma a mio parere è falsa non ha nemmeno una caratteristica che mi fa pensare che sia stata coniata a martello….. poi troppo circolare. E un tondello😂😘1 punto
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@westwud Salve Westwud, vedo che continui a chiedere quanto vale il tuo fregio e dove puoi venderlo. In realtà è un piccolo rottame, in cattive condizioni, il suo valore di mercato credo sia minimo. Se ti capita di andare ad una Mostra/Mercato di Militaria puoi mostrarlo in giro, ma fossi in te non mi farei alcuna illusione. Spero di sbagliare, ma è così. Saluti cordiali.1 punto
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Buonasera, come promesso posto questa sera un altra lettera dal tema Calcio , trattasi di lettera Raccomandate - Espresso per interno da Roma a Bari del 4.6.1934 con una particolare affrancatura mista tra serie ordinaria e posta Aerea della serie Regno e altri francobolli della serie ordinaria e posta aerea delle Colonie, una bellissima mista che ha anche il pregio di essere stata spedita un giorno prima dell'emissione 5.6.1934, spero possa piacere, saluti F.P.1 punto
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La moneta è stata coniata sotto Pio VI nel gennaio o nella prima decade di febbraio 1798, prima dell’occupazione della città da parte delle truppe francesi (tra il 9 e il 10 febbraio) e della successiva proclamazione della Repubblica Romana del 15 febbraio 1798. Secondo il Rossi (Le monete fermane del XVIII secolo) e (Zecche e monete della bassa marca nel Settecento) “la zecca fermana coniò i mezzi baiocchi dal 16 dicembre 1797 al 10 febbraio 1798. A dirlo è il libro degl’istrumenti della zecca di Fermo consultato dal De Minicis nell’800 ed ora introvabile”. Il Bruni (Le monete della Repubblica Romana ...) riporta l'apertura della zecca nel gennaio 1798 e in nota riprende quanto detto dal Rossi.1 punto
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Avete presente quando pensi a una moneta che ti piacerebbe ma che sembra irraggiungibile (almeno per me) e invece entra di prepotenza in collezione? E' successo ieri con questo Francescone del 1807. Visto nel vassoio del venditore e proposta a un prezzo che subito mi aveva fatto desistere dall'acquisto. E invece a fianco avevo quella santa donna che ho sposato e candidamente mi dice: la vuoi? Te la regalo io Vi lascio immaginare lo stato d'animo. Allego le foto e sarei felice di sentire un vostro parere Devo ancora pesarla, preparare la scheda e il cartellino, ma mi ha colpito la patina e anche se capitasse, non la cambierei1 punto
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condivido appieno quanto hai scritto.. posso avere la massima oculatezza nelle mie scelte.. ma quanto in là potrò spingermi? Pensiamo al 2500. Qualcuno pensa seriamente che potremo determinare quel che sarà fra 500 anni? Ci sarà un momento in cui gli accadimenti avranno la meglio su tutto e le cose prenderanno la piega che dovranno prendere e noi nulla potremo.. ma a quel punto, che ci importa? Una volta che io in vita ho fatto quel che ritenevo giusto, chi viene dopo di me avrà di che arrangiarsi..1 punto
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Non e’ stato ancora presentato il nuovo numero 11, ma già il futuribile numero 12, sotto le mani sapienti di @El Chupacabra Marco, e’ partito con già 4 articoli presenti e 2 briciole. Quindi si pensa già al futuro e chi volesse incominciare a inviarcelo può già farlo sempre a : [email protected]1 punto
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Aggiungiamo, nel programma della manifestazione, la conferenza, prevista alle ore 11.45 nella Sala Firenze del Novotel: "L'indispensabile e il superfluo - Il sale, le spezie e la ricchezza di Venezia" tenuta da Giuseppe Magnabosco, studioso di Venezia e della sua storia, ma non solo. Per chi vuole rimanere aggiornato, vi invitiamo a seguire i canali social della manifestazione: Instagram: @numismaticaitaliaofficial Facebook: Numismatica Italia1 punto
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