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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/24 in tutte le aree
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Una monetina trovata per caso e pagata poco ma che mi dà parecchie soddisfazioni. Vittoria nel suo splendore giovanile su una moneta popolare, di uso quotidiano, tenuta in mano da chi il suo Regno lo ha ha vissuro col lavoro, il dolore e il sangue. La conservazione è sopra il BB, oserei BB+. Chissà quanti racconti di Dickens avrà veduto!3 punti
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Cartolina postale di propaganda di guerra con VINCEREMO a sx, 30c bruno dell' Imperiale emessa il 19.7.1942. Annullata in partenza con doppio cerchio meccanizzato con linee ondulate di Roma Nomentano il ?? V 1943 XXI e.f. Indirizzata alla posta militare n. 64, assegnata alla 44° Divisione di fanteria "Cremona", dislocata nel maggio del 1943 in Corsica.. esattamente dal 17.1.43 a Cauro (Ajaccio) e dal 28 luglio 1943 a Bastelica. La suddetta posta militare fu inviata in Corsica nel novembre 1942 dove rimase di guarnigione sino all' 8.9.1943. Il 1° Btg Speciale Granatieri era sicuramente un battaglione operativo in zona di guerra, erano degli specialisti diremo oggi, utilizzati in impieghi offensivi in contesti difficili. Rientra in Sardegna nell' ottobre 1943 e nel settembre 1944 trasferita in continente. Nello scritto possiamo trovare tutta l' umanità di un padre che ha un figlio in guerra.. quel Gesù scritto con quella G maiuscola con una calligrafia di altri tempi e' uno spaccato di vita che a me commuove sempre, anche se nello spazio di questa cartolina ci e' dato capire solamente un po' di quelle vite, ...credo sia giusto cosi. Il mio commento è sempre positivo su materiale di questo tipo.. IRRIPETIBILE.3 punti
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Carissimo @dracma, da quel che vedo dalle foto e dalle immagini dirette del link su Gallica ( molto più comode perchè permettono di zoommare) direi che i 3 pezzi sono ancora abbondantemente immersi nel cloruro d'argento, quindi nonostante le pesanti scalfiture fatte con una punta è probabile che sotto vi siano ancora parti che non risultano visibili, ad esempio nel pezzo 2 si vede chiaramente nella parte superiore a sinistra l'anello del bacile... Quanto ai conii del diritto il primo esemplare è chiaramente diverso dagli altri due, basta osservare le linee del terreno sotto il tripode : la prima piega verso l'alto e e la zampa centrale del tripode è all'interno ed interrompe , negli altri due piega verso il basso e la zampa poggia sopra (cfr. dettaglio 1,2,3). Per i coni del rovescio risulta molto più speculativo, ma anche qui mi sembra che il primo conio sia diverso dagli altri due.... credo però che certezze si avranno solo da una visione diretta Penso inoltre che del secondo esemplare la leggenda non sia per niente reincisa, anche perchè ancora immersa in buona parte nel cloruro e molto netta. ( cfr dettaglio 4) Del terzo esemplare ( ma anche del secondo) una attenta pulizia e forse anche semplice osservazione diretta, restituirebbe parecchi dettagli del campo e forse le lettere , sembra che ci sia ancora spessore di cloruro a coprire, e quello strano "disegno che si osserva sembra essere parte della leggenda..... Un cordiale saluto a tutti, Enrico3 punti
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È così che un papà si rivolge al figlio militare, il sottotenente Guido Cipollaro. Non è un giorno qualsiasi. Siamo a settembre e precisamente il giorno 29 dell'anno 1943. A Malta si firmerà l'armistizio che sancisce la resa incondizionata dell'Italia. Sono giorni concitati e a fine lettera, papà Pietro scrive "faccio voti perché ti lascino in pace per del tempo, mentre tanta roba bolle in pentola". Questa preoccupazione e quest'amore per il figlio traspare con quello che conclude lo scritto, e cioè "Ti abbraccio e ti bacio e ribacio. Papà". Particolare2 punti
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Paese che non conoscevo e che grazie a questa cartolina postale pubblicitaria ho potuto conoscere. Comprata per 1 euro, mi piaceva il bollo del comune. Lo scritto non è tanto leggibile, almeno per me e spero in voi. Buon pomeriggio a tutto il forum. Particolare Particolare2 punti
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Follaro di Salerno di Gisulfo II con scritta del rovescio "OPULENTA SALERNO" su tre righe.2 punti
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Eppure anche l'età dorata riuscì in qualche modo a riscattarsi. C'erano ancora uomini integri nella vita pubblica, soprattutto in Senato, che denunciavano senza peli sulla lingua la corruzione. Se ci si volge poi dalla polita nazionale a quella locale, si scopre che i problemi politici erano ancora sentiti e partecipati: le riunioni di partito erano sempre affollate e vivaci, e in questo periodo si recò alle urne la più alta percentuale di votanti di tutti i tempi. E il sorgere di partiti minori, nati dallo scontento economico, fece sì che gli argomenti evitati con cura dai due grandi partiti venissero comunque discussi pubblicamente: tra questi la questione monetaria, ad opera principalmente del Greenback Party, attivo dal 1874 al 1889. Il nome del partito si riferiva ai greenbacks, i "biglietti verdi" emessi dalle National Banks di cui abbiamo parlato in precedenza. Queste banconote erano prive di copertura (a differenza di quelle convertibili in oro, di cui pure abbiamo parlato), e i greenbacks ne propugnavano l'uso continuato, convinti che questo avrebbe favorito meglio gli affari e aiutato gli agricoltori (la loro quasi esclusiva base elettorale), aumentando i prezzi e rendendo i debiti più facili da pagare. Presentarono per tre volte i loro candidati alle elezioni presidenziali, nel 1876, 1880 e 1884, ottenendo rispettivamente l'1%, il 3,3% e l'1,7% dei consensi. Poi, alla fine degli anni '80 dell'Ottocento si dissolsero, ma dalle loro ceneri nacque il People's Party, il Partito Populista che negli anni '90 si adoprerà più di ogni altro per l'adozione del silver standard: i Silverites insomma, dai quali siamo partiti a inizio discussione e dei quali torneremo a parlare ampiamente alla fine, in una sorta di chiusura del cerchio. Ma per questo c'è ancora tempo, mettetevi pure comodi, portate pazienza, e soprattutto continuate a seguirmi Quella che vi mostro in allegato, è una banconota di propaganda dei greenbacks per le elezioni presidenziali del 1876. Un falso biglietto da 3 dollari (è diffusissima in America l'espressione "falso come un biglietto da 3 dollari" ), taglio mai emesso dalle National Banks né tantomeno dalla FED (ma da alcune banche private prima della guerra civile, sì). Il biglietto è emesso dalla Bank of Bread, la Banca del Pane, l'iscrizione in alto recita: "Peter Cooper (candidato alla presidenza, ritratto a sinistra, mentre a destra c'è il suo vice, Samuel Cary), l'amico dei lavoratori, il protettore dei poveri e degli afflitti." Al centro "pagabile all'ordine di te stesso, con il tuo proprio lavoro, per una giornata di lavoro onesto". E in basso "votando per Cooper e Cary, contro le National Banks, i detentori di obbligazioni non tassate e i monopolisti." Nella vignetta, un minatore e un agricoltore, ai lati i ritratti dei candidati. Le date 1776-1876 fanno riferimento all'anno elettorale, che coincide con il centenario della Dichiarazione d'Indipendenza. Il risultato, come detto, fu modesto, appena l'1% dei consensi, la percentuale più bassa ottenuta dai greenbacks nelle loro tre candidature alla presidenza. petronius2 punti
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Cartolina postale privata, in perfetta tariffa per l'interno con 10c carminio+5c verde Leoni. (Sempre dei bei francobolli). Quando i francobolli sono attaccati coprendo un pezzo dell' altro, puo' essere ragionevole pensare ad una frode Postale, infatti l' angolo superiore sx del 10c potrebbe avere segni di annullo. ( Sconsiglio di andare a verificare, meglio lasciare tutto com' è ). Gli annulli di partenza sui francobolli sono poco nitidi e pasticciati.. addirittura abbiamo due bolli in inchiostro piu' nero del 21.10.1920 che sono sicuramente comunali, forse apposti per la chiusura della pratica..??? Comunque la cartolina viene protocollata in arrivo al Comune di Caprino Veronese (Verona) il 22 Ott 1919 vedi timbro rosso del municipio. E' sicuramente materiale d'archivio del detto comune, sempre interessante da non sottovalutare. Lo scritto non è chiaro neanche a me, quasi sicuramente una richiesta di pagamento di qualcosa al Comune di Caprino da parte della ditta di costruzioni e forniture. Acquistata ad 1 euro va benissimo.. i due Leoni sono già più quotati. Questo materiale serve oltre che per fare esperienza e soddisfare le nostre curiosità ad avere esempi di paragone circa i francobolli, emissioni, colori, varietà, essendo oggetti postali datati genuini.2 punti
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Non ho controllato le legende del dritto ma il rovescio rappresenta la Pax Trajan Denarius. IMP TRAIANO AVG GER DAC PM TRP COS V P P, laureate bust right, aegis on far shoulder / SPQR OPTIMO PRINCIPI, Pax seated left holding olive branch, Dacian kneeling in supplication before. RSC 417b.2 punti
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Abbiamo una new entry per Milano Numismatica del 9 novembre nel programma e in locandina. Parlerà anche Fabio Luraschi del Circolo Numismatico Ticinese su una tematica di grande rilevanza e attualità per il collezionismo numismatico. Allego la locandina aggiornata con anche il suo intervento.2 punti
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Fa parte della serie dei biscotti Mister Day. Sotto il leone c'è la R di riproduzione. Arka # slow numismatics2 punti
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....nonostante le foto sembra decisamente un falso moderno, per stile, metallo, perlinatura, modulo e quant'altro2 punti
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Si, come per i francobolli, anche gli interi postali ( Aerogrammi - Biglietti - Cartoline ) hanno validità illimitata a partire dalle emissioni successive al 01/01/1967.2 punti
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Ciao @Pino 66’ con queste ultime foto, si può indivinare Dioniso al dritto. OPΣΑΝT… gli Ursentini nel Brettium, III sec. a.C. Il rovescio non è chiaro, una figura femminile che tiene in braccio un orsetto. Un elmo nel campo sinistro. https://www.acsearch.info/search.html?id=2976202 punti
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Oltretutto essendo un'asta chiusa non c'è neanche il problema di influenzare negativamente possibili acquirenti .2 punti
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Ciao, si tratta dell'imperatore Caracalla ed il nominale è un dupondio ( è chiaramente visibile la corona radiata) recante sul rovescio la figura di Serapide. Il peso calante per i dupondi di questo periodo, causa la riforma monetaria voluta proprio da Caracalla, è normale. Posto foto di esemplare di tipologia simile per confronto. Se il tuo amico riesce a leggere sul rovescio l'esatta tribunicia potestas può anche correttamente catalogarlo. 🙂 ANTONIO2 punti
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Importantissimo recupero in Ucraina. Alcuni lingotti sagomati ad ascia bipenne con impronte monetali costantiniane sono state sequestrate dopo essere state poste in vendita sul WEB. https://stilearte.it/archeologia-a-colpo-docchio-hanno-1700-anni-e-sono-dargento-non-sono-armi-o-utensili-rispondono-gli-archeologi/1 punto
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Sottopongo alla vostra gentile competenza una monetina in mio possesso da qualche decennio e mai identificata. 14 mm. e 1,97 gr. Scusate in anticipo per la qualità delle foto. Grazie per eventuali chiarimenti.1 punto
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Probabilmente ti riferivi alla collezione di tessere del museo del bargello, ma non è più disponibile online.1 punto
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Ciao, anfora, sfinge, un bronzo di Chios: https://www.acsearch.info/search.html?id=113798541 punto
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DE GREGE EPICURI Sarebbe molto interessante vedere meglio le "impronte costantiniane", che sembrano in rilievo, pur dentro ad una fossetta circolare. Ma dell'autenticità siamo sicuri? Con l'Ucraina, non si sa mai...1 punto
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Molto interessante e ovviamente plausibile l' ipotesi della frode. Ci faró piú caso thanks @PostOffice Al solito bei pezzi @dareios it1 punto
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Buonasera infatti le placchette solitamente non venivano indossate! Ma bensì inserite in contesti decorativi più o meno effimeri e mobili. P.S. @Giov60 quel video è utilissimo, molto istruttivo!1 punto
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Ciao @fatantonysi tratta di un denario coniato per le campagne militari in Dacia dell'imperatore Traiano. Sul rovescio vi è la figura della Pace seduta ed ai suoi piedi un prigioniero di guerra in ginocchio che da il senso di sottomissione e di conquista. Il RIC per la corretta catalogazione io li restringerei al 187 o 188. Escluderei il 189 perché chiaramente con il busto corazzato 🙂 ANTONIO1 punto
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Certo, ne parleremo E' un argomento curioso. Non si conoscono i motivi che spinsero alla coniazione di queste monete con la forma così strana, probabilmente religiosi. Certo che nelle aste hanno raggiunto prezzi esorbitanti. In ogni caso vedremo alcuni esemplari (in video) chiaramente...1 punto
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Antonio da Sangallo il giovane, fiorentino, é stato uno degli importanti architetti tra Rinascimento e Manierismo . Su incarico di papa Paolo III, il Sangallo, coadiuvato dal Tommasoni, progetta e poi costruisce tra il 1540 e 1543, la Rocca Paolina in Perugia, fortezza voluta anche per confermare la potestà pontificia sul luogo . La costruzione richiederà la demolizione delle abitazioni dei ribelli Baglioni e di una intera antica borgata, tuttavia nella realizzazione dell' imponente fortezza, viene conservata ed incorporata una antica opera etrusca nota come Porta Marzia, opera conservataci anche dopo le diverse e notevoli demolizioni della vecchia fortezza .1 punto
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Yep! In Canada c'ero già arrivato col post #2140 e per quello che volevo chiedere ad una guardia della "Polizia reale canadese a cavallo" #2141 😁 https://en.numista.com/catalogue/pieces310.html era il "19" che non mi tornava per stile e dimensioni.1 punto
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Ciao TRAJAN (98-117). Denarius. Rome. Obv: IMP TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P. Laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Rev: S P Q R OPTIMO PRINCIPI. Pax seated left on throne, holding branch and sceptre; to left, Dacian kneeling right, with arms uplifted. Woytek 220f; RIC 189. Silvio1 punto
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Buongiorno, forse di buon interesse, senza entrare troppo nei dettagli delle varie riforme, può essere questo conciso articoletto: https://www.monete-romane.com/follis.html Saluti Illyricum1 punto
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Per l'Italia dovrebbe essere affrancata per 1,25€, considerando che 750 lire sono circa 0,39 centesimi di euro bisognerebbe aggiungere 0,86 centesimi di euro. Nuova non viaggiata e' quotata sui 4/5€ non conviene utilizzarla, acquisterebbe piu' valore in questo stato.. inoltre sarebbe un invio oggigiorno prettamente filatelico come quello dei commercianti.. poco ricercato.1 punto
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Ciao Giovanni, concordo con la tua analisi per quanto concerne la genesi del manufatto. Personalmente mi piacerebbe vedere anche l'altro lato (quello liscio, per intenderci) del presente esemplare, per scartare l'ipotesi di una produzione galvanica. Infatti è stato riprodotto il rovescio, con carattere spiccatamente devozionale. E' quindi assai probabile un uso proprio come placca decorativa, considerando anche il foro a ore 12. Una placchetta derivata da una medaglia, una tipologia di materiale comune nel XVI e XVII secolo (ci sono esempi per la maggior parte delle medaglie di area asburgica).1 punto
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intendevo la lingua (anche) parlata nella nazione di provenienza, perchè se non è la coat of arms canadese, io ho bisogno di occhiali nuovi 😁 =================== Trovata! E con la data bella piccola! https://en.numista.com/catalogue/pieces309.html1 punto
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Grazie @vitellio per le puntuali osservazioni. Mi aveva colpito la comune scalfitura su tre esemplari provenienti dalla stessa collezione.1 punto
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ravviviamo un po questa discussione. 3 monete dello stesso periodo di Ferdinando IV1 punto
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50 cent per due monete portoghesi, queste due quando capitano le ho sempre viste semi distrutte, per 25 cent non trovando nulla di meglio le ho prese. 5 (1927) e 10 (1925) centavos di escudo.1 punto
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@Eugenio Lio Non sono un medaglista ma conosco varie particolarità connesse a tale disciplina, e mi incuriosisce questo esemplare. Posto il link al catalogo (non so chi sia stato l'estensore della pagina): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-B14/22 Questa l'immagine dell'esemplare, ingrandita. Credo opportuni alcuni commenti. L'esemplare di medaglia proposto è dunque uniface, forato ed è una fusione in bronzo; non conosco il diametro, che nella scheda del nostro catalogo è riportato essere di 101 mm (indicativo), verosimilmente ripreso da Modesti (CNORP II, p. 266). Da un punto di vista stilistico la composizione è equilibrata e ben costruita; trovo assolutamente particolare la rappresentazione di figure umane così allungate da inserire nel Manierismo rinascimentale e che ricordano la pittura del Parmigianino (attivo come pittore a Roma nel 1525) o di El Greco (più tardo). Per valutarne l'originalità sarebbe necessario conoscere almeno il diametro effettivo e paragonare tale medaglia con altri esemplari coevi. Tuttavia è del tutto verosimile trattarsi di copia successiva per tali motivi: 1) incompletezza dell'esemplare - uniface - e non si tratta del prototipo; 2) scarsa nitidezza epigrafica e della rappresentazione che manca di dettagli; 3) apparente presenza di alcune incrinature al centro, sotto la figura del Cristo, e al lato destro di questa, sintomo di matrice secondaria. Mi piacerebbe conoscere il parere di qualche medaglista competente.1 punto
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Il riutilizzo di conii "anonimi" in tirature successive di una stessa tipologia è una pratica comune a partire dalla monetazione antica, permettendo di creare una sequenza degli stessi (quando entrambi potevano essere riutilizzati). Ciò all'interno di un medesimo tipo ma anche di tipi diversi. Anche in periodo medioevale i coniatori avevano in disponibilità più conii monetari utilizzabili e interscambiabili. In periodo moderno presso la zecca di Bologna, alla morte del papa venivano immediatamente ritirati i conii di D/ con le insegne o il ritratto del pontefice, ma lasciata in sede la parte "anonima" che avrebbe potuto servire anche in seguito. Tra l'altro in questa discussione si parla di conii reincisi (segno del mastro di zecca al rovescio), e questa pratica, relativamente comune in seguito, va comunque dimostrata per questo periodo, perchè non era sempre possibile reincidere un conio temperato (che tendeva a rompersi) e che doveva essere rigenerato prima della reimpressione secondo procedure particolari. Inoltre non sempre è possibile distinguere l'utilizzo di un medesimo conio da quello di conii diversi ma prodotti da un punzone finale unico (nel periodo in questione, tuttavia, erano utilizzati più punzoni per ottenere il conio finale). Approfitto per segnalare che proprio ieri, ripristinato a nuovo look il portale numismatico dello stato, è stato pubblicato ad opera di IPZS il volume di Massimo Benetti sui primi 100 anni del Fiorino e che proprio @ghezzi60 aveva a suo tempo preannunciato e presentato in bozza. Link a Bollettino di Numismatica1 punto
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Medaglia devozionale Gesuita, bronzo/ottone, della seconda meta del XVII sec. - Produzione romana.- D/ S. Ignazio di Loyola volto a DX con lo sguardo rivolto in alto verso il logo dei Gesuiti (sole raggiato con le lettere IHS, poco visibili per l'usura), davanti a lui il libro aperto delle regole dell'Ordine. R/ S. Francesco Borgia, in ginocchio davanti al SS. Sacramento, in adorazione, in basso si notano i suoi attributi una corona ( per la appartenenza alla potente famiglia Borgia), e il cappello cardinalizio ( che rifiutò per essere coerente con le regole dell'Ordine Gesuita), la medaglia è datata 1671, anno della sua canonizzazione. medaglia rara. Ciao Borgho1 punto
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Complimenti per la bella e rara moneta! Condivido i pareri fin qui espressi sullo stato di conservazione. Saluti1 punto
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Le foto non consentono di valutare il colore (la miglior discriminante in questa serie repubblicana tra vero e falxo poiché i dati ponderali sono il linea anche nel falso). Posto un esemplare autentico in buona conservazione per confronto: tu che hai la moneta in mano, prova a vedere se vi sono discrepanze. Con queste immagini, i particolari segnalati non sembrano dare certezze in un senso o nell'altro ed io non mi sbilancio. Certo che si tratta di una moneta parecchio rovinata e di valore molto contenuto.1 punto
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Frank Lyman Baum pubblicò l'opera alla quale deve fama imperitura nel 1900: in basso la copertina della prima edizione. Il libro, primo di una serie di 14 (qualcuno li ha mai letti gli altri? ) divenne ben presto un classico della letteratura per l'infanzia, ottenendo un grande successo anche oltre i confini della letteratura, come dimostra il famoso film del 1939 di cui viene mostrata sopra una scena... anch'esso il primo di molti. Ma, come altri capolavori per l'infanzia, anche Il Mago di Oz (questo il titolo generalmente usato in Italia) presenta diverse chiavi di lettura... una di queste ci riguarda da vicino Nell'ultimo decennio dell'Ottocento, si scatenò negli Stati Uniti un acceso dibattito tra i sostenitori di un sistema monetario basato sull'oro (il gold standard) e coloro che, invece, pensavano che l'economia del paese avrebbe tratto maggiore giovamento dall'utilizzo dell'argento come base monetaria. Costoro furono chiamati Silverites, e alla loro fazione apparteneva Baum, che scrisse il Mago di Oz con l'intento di illustrare i pericoli del gold standard. E pericoloso è il sentiero dorato (allegoria del gold standard) che la protagonista è invitata a percorrere, perché porta alla città del terribile Mago. Che si chiama, non a caso, OZ, abbreviazione di ounce, oncia, l'unità di misura delle monete (e di qualunque altra cosa in realtà, ma a noi interessa questa ). Torneremo più avanti sulle (presunte) corrispondenze tra i personaggi del libro e la battaglia dell'oro contro l'argento, battaglia che in verità nel 1900, quando il libro fu pubblicato, si era virtualmente conclusa con la netta vittoria del metallo biondo. Ma che, come detto, nel decennio precedente aveva infiammato il dibattito politico/sociale in tutti gli strati della popolazione americana, toccando l'apice nella campagna elettorale per le presidenziali del 1896. Vinte nettamente da William McKinley, convinto sostenitore del gold standard. Ma le origini di questa battaglia risalivano in realtà a quasi trent'anni prima, a quando il presidente Ulysses Grant firmò il Coinage Act of 1873 (conosciuto anche come Mint Act of 1873 o Fourth Coinage Act). L'obiettivo principale dell'Atto era quello di rivedere diverse leggi relative alla struttura e alle procedure della Zecca, ma esso raccomandava anche di spostare gli Stati Uniti dal bimetallismo verso il gold standard. Una cosa che inizialmente passò quasi inosservata, ma che qualche anno dopo, quando fu pienamente compresa, portò a definire il Coinage Act of 1873 con il nome con cui è passato alla storia, ed è ancora oggi abitualmente nominato... the Crime of 1873, il crimine del 1873 petronius1 punto
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Buona Sera, voglio precisare un aspetto che ritengo importante, la differenza fondamentale tra il probabile, il possibile, il verosimile e il ragionevole e il riscontrato (provato). È solo una questione di metodo, le ipotesi possono essere vere, bisogna dimostrarle e convincere, diversamente restano ipotesi. Per poter affermare che i coni di alcuni Fiorini siano stati “reimmatricolati”, mi scusino il termine, ossia che sia stato modificato un conio di rovescio cambiando il segno di zecca, servono due Fiorini (limitiamoci ai rovesci) che hanno origine da uno stesso conio avendo come unica differenza il segno di zecca (identici escludendo il segno). Avere idee e intuizioni “non canoniche” può essere un buon punto di partenza, poi il tutto deve trovare riscontri validi. Nei primi anni duemila ho inseguito a lungo questa idea, per gli anni fino alla peste non ho trovato riscontri, come aggiunta non ho mai trovato neppure diritti che passavano da un semestre al successivo (al di là di ogni ragionevole dubbio), può essere imputabile ai miei limiti, infatti ogni tanto ritorno sull’argomento, per ora senza risultati. Non dispongo di un numero sufficiente di monete e immagini per sperare di trovare una risposta, ci sono vari segni per i quali esistono decine di coni diversi. Per quanto riguarda gli “aloni” attorno al segno (ma anche alle lettere e ad altri particolari, si presentano in genere come depressioni attorno al particolare in rilevo, sul conio sono in rilievo), possono essere presenti sul conio o anche dovuti alla battitura, l’uso di punzoni, essendo il metallo del conio incomprimibile, genera deformazioni attorno al segno impresso che se non vengono spianate con cura su una superficie abrasiva piana, imprimono lo stesso difetto in negativo sulla moneta. Queste considerazioni sono frutto di esperienze dirette, non che abbia mai pensato di fare il falsario, ma ho realizzato e sperimentato alcuni punzoni, che ipotizzo possano essere compatibili con quelli dei Fiorini. Inoltre, non sempre l’intagliatore partiva da una superfice liscia, ho esempi di asportazione di metallo prima dell’uso del punzone. Le tecniche sono tutte da scoprire, paradossalmente ci raccontano di più le monete originate da coni mal riusciti rispetto a quelle belle e ben coniate.. Cordialità1 punto
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