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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/24 in tutte le aree

  1. I miei talleri. Le prime 2 foto non sono un granché perché la luce non era adeguata. Le monete son meglio di come appaiono. 1595, 1595, 1601, 1603 1604, 1605, 1606, 1608 1609, 1611, 1615, 1616 1618, 1619 (variante senza croce di S. Stefano), 1619 (con baffi, data piccola), 1620 senza data 1603 (variante con corona di altro tipo), 1612, 1615 1617, 1621, senza data (variante nella legenda)
    7 punti
  2. Salve, segnalo : Luciano Giannoni Piombino e le sue monete: tipi, conî, statistiche L’opera analizza le emissioni di Jacopo VII Appiani, Niccolò Ludovisi e Giovan Battista Ludovisi, con un’attenta disamina delle sequenze dei conî e dei documenti dell’epoca, oltre a compiere delle analisi XRF su alcuni esemplari, esaminandone in maniera approfondita i risultati. 120 pagine a colori € 40,00 https://www.edizionidandrea.com/
    3 punti
  3. Raccolta fondi per acquistare alcuni pezzi mancanti di un famosissimo baule medioevale in vendita presso un antiquario parigino. La ricomposizione ci sta', ma perché dobbiamo pensarci noi? 50.000 euro non sono una cifra impossibile per un museo statale,o per lo stato stesso. Se non vogliono cacciare i soldi potrebbero pagare l'antiquario con monete antiche doppioni ,i musei ne sono pieni , tanto per dirne una. https://torino.corriere.it/notizie/cultura/24_ottobre_05/alessandro-barbero-raccoglie-fondi-per-il-cofano-di-guala-bicchieri-da-storico-del-medioevo-ho-i-brividi-a-stargli-vicino-f46b92eb-86e3-476d-b6d1-5dfae750exlk.shtml
    2 punti
  4. Ho recentemente acquistato, ad un prezzo modico, questo lotticino di soldi di Emanuele Filiberto. Tutti con schiacciature e difettini di conio, ma ancora in buona conservazione, poi sono con data, zecca e sigle visibili, quindi per il prezzo mi sono lasciato tentare... Tutti della zecca di Chambery con le date 1568 e 1570 con sigle EB di Stefano Bourges e 1575 e 1576 con sigle ED di Emanuele Diano. Proprio perché non perfetti, ma con una buona conservazione, messi vicini rendono l'idea di come si presentavano spesso, per non dire normalmente, le monete in circolazione di piccolo taglio a quell'epoca, quasi sempre con difetti dati da una coniazione non molto accurata. Certo che se uno volesse collezionare per data questa tipologia avrebbe da sbizzarrirsi, si parla di pagine di cataloghi della stessa tipologia ma con date e sigle differenti!
    2 punti
  5. Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata che ho trovato interessante per commenti. Ringrazio in anticipo
    2 punti
  6. La Sardegna è famosa per le proprie sugherete.
    2 punti
  7. Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata che ho trovato interessante per commenti. Ringrazio in anticipo
    2 punti
  8. Si parla di pena dura per una persona che sicuramente ha sbagliato per quello che ha fatto senza averne i requisiti. E a quelli che consapevoli e sapevano cosa c'era sotto il terreno e che hanno costruito i palazzi distruggendo tutto... che pena gli dobbiamo dare? Almeno l'ergastolo, convenite?
    2 punti
  9. Due parole su questo annullo: CERCHIO GRANDE tipo “italiano” Entrò in uso dal 1877, contemporaneamente ai numerali a sbarre che accompagnava per indicare località di partenza e data. In combinazione ai numerali di norma non è apposto sul francobollo, mentre lo si riscontra di solito come annullatore unico nelle circolari a stampa. Diametro 26-27 mm. Esistono vari sotto-tipi, i principali sono caratterizzati dall’assenza o presenza della stelletta in basso al centro. Nella parte bassa si trova anche, se necessaria, l’indicazione della succursale. In un secondo tempo (dal 1887), vennero anche forniti cerchi grandi con l’indicazione in basso della provincia. In molti uffici rimasero in uso come unico annullatore dopo la sparizione dei numerali, talora fino agli anni ’10 (in qualche caso all’inizio degli anni’20). Molti di questi annulli sono retaggio dei bolli del Regno di Sardegna soprattutto quelli dei piccoli uffici postali. Credo proprio che il tuo esemplare rientri in questa casistica.. i piccoli uffici postali danno molte soddisfazioni. SEGUE.........
    2 punti
  10. Probabilmente e' tutta pareidolia (condizionata dalla mia passione per la monetazione romana imperiale), ma dopo il raddrizzamento del rovescio mi pare di vedere una vittoria che trascina un prigioniero, tipo SALVS REIPVBLICAE : Type 135 (tesorillo.com) Ciao. Stilicho
    2 punti
  11. Una buona serata a tutti. Con grande piacere annuncio che è in fase di completamento uno studio sulle dracme incuse di Crotone della fase iniziale (circa 530/25-510 a.C.). Si tratta dei noti esemplari con l'immagine del tripode su entrambi i lati e privi di simboli accessori, del tipo di seguito illustrato: https://www.acsearch.info/search.html?id=5108871 Questi divisionali sono estremamente rari e da una prolungata ricerca condotta su bollettini di vendita, collezioni pubbliche, ripostigli e materiali da scavo (editi) i pezzi raccolti non raggiungono le 30 unità. Lo studio sarà pubblicato, salvo imprevisti, entro il 2025 su una rivista scientifica. A tal proposito, nello spirito di cooperazione tra studiosi e collezionisti che è alla base della promozione della scienza numismatica e che ha sempre contraddistinto il forum, sarei molto grato a chiunque volesse informarmi (anche tramite MP) circa l'eventuale presenza di esemplari del tipo illustrato all'interno delle proprie collezioni. Considerata la rarità dei pezzi ogni nuovo "tassello" sarebbe di grande importanza e potrebbe fornire nuove informazioni. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno/potranno collaborare al buon esito delle mie ricerche.
    2 punti
  12. Salve. Cartolina di sughero della Sardegna. Fa parte di una serie di cartoline che raffigurano diversi costumi sardi. apollonia
    1 punto
  13. Grazie come sempre postoffice Blu mi era capitato spesso rosso invece prima volta di questo tipo
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  14. 1 punto
  15. Medaglia devozionale, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec.- D/ Sicuramente è una Madonna protettrice dei naviganti, al momento non sono in grado di darti una esatta identificazione, ma penso sia di area italica, sentiamo anche altri pareri.- R/ Figura di un soldato o generale romano, l'iconografia potrebbe essere quella di San Maurizio martire, secondo la leggenda fu generale della legione Tebana, medaglia non comune. Ciao Borgho
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  16. Hai ragione, @Ptr79 ha un' estesa collezione che abbisognerà di anni di studio per la catalogazione. Ma anche i mercatini i rigattieri ecc.. sono fonti per acquisire materiale, consiglio di farlo ora non tra vent'anni quando non se ne troveranno piu'. Prendere ora quello che costa poco, tra qualche decennio sarà introvabile.
    1 punto
  17. @Arcimago con colpevole ritardo ma la mia vita è difficile 🤣😝.
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  18. Beh no, il colore rosso per i bolli di censura di città non è poi così insolito, diciamo che per questi bolli furono usati molti colori soprattutto da zone di guerra che usavano i colori di cui disponevano.
    1 punto
  19. Su questo bollo rosso di censura di Como ci tengo a dire che è un guller con datario su unica riga, dai miei nuovi libri di storia postale noto con piacere che solo questo bollo ha un valore di 25€, non amo parlare di valutazioni ma va detto altrimenti si pensa che questi oggetti postali non valgano niente. La cifra di quel bollo va sommata agli altri annulli e impronte postali + al Francobollo. Due parole sul bollo "Guller": Le prime forniture in assoluto di timbri prodotti col nuovo sistema inventato (ma non brevettato) da Johann Jakob Güller furono effettuate in Italia (eravamo avanti) all'amministrazione telegrafica nel 1878. La mancanza di brevetto fece sì però che molte altre Ditte si mettessero a produrre timbri col sistema inventato da Guller, cioè con datario su unica riga composto da rotelline portanti le cifre incise, timbri che vennero appunto definiti "tipo Güller". Dopo pochi anni tale tipo di datario divenne la norma, e quindi in seguito si trasformò in "güller" , diventando infine in Italia sinonimo di timbro postale.
    1 punto
  20. Il timbro di censura è di colore rosso
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  21. Ciao Releo, in questa discussione ne furono postati tre.
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  22. Per carità, bisogna colpire tutti, dal piccolo al grande, passando anche per la rete di fiancheggiatori e conniventi, che immagino siano in posizioni variegate e non sempre scontate. Riguardo i piccoli, c'è anche un discorso sociale, oltre che economico. Mi dicono, e non ho elementi per confermare o smentire la cosa, che in alcune zone, soprattutto del nostro meridione, ma non solo, che non ci sono prospettive di lavoro, se non quella di dedicarsi alla ricerca di materiali storici ed archeologici oppure diventare manovalanza della criminalità organizzata. Sarà vero? Se così, va bene colpire, ma non credete che bisognerebbe anche agire concretamente per dare alle persone un'alternativa onesta e pulita, che permetta semplicemente di vivere? Molti risolvono spostandosi in altre realtà, ma non tutti possono o devono migrare.
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  23. Cartolina illustrata con cinque parole, non in tariffa in quanto sotto affrancata con 5c verde Leoni, non tassata anche se il cambio tariffario del 1.8.1918 portava questa tariffa a 10c. Bollo di consegna e distribuzione in ovale nero con n.41, questo tipo di bolli venivano sempre applicati presso l'ufficio di destinazione, per indicare l'ora di arrivo o distribuzione o il mezzo di consegna etc... . Notare che il paese di Ierago all'epoca era sotto la provincia di Milano, oggi invece è nella provincia di Varese. In merito all'immagine animata e' uno scorcio color seppia nel passato. Bellissima cartolina con l'iconico Leoni, con MAGNIFICI annulli nitidi NON COMUNI.
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  24. 1 punto
  25. Buongiorno. Complimenti, gran bella raccolta. Fabio
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  26. Buongiorno, anche io ci sarò venerdì mattina e come Ottone viaggerò in treno , è molto più rilassante . Magari così faccio anche una sgambata dalla stazione al Palasavena. Spero di incontrare qualche lamonetiano in modo da scambiare due chiacchere. A venerdì.
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  27. Bene. Io dovrei esserci il venerdi. Come al solito vengo con il treno..lo trovo molto piu' rilassante dell'auto. Poi un giretto per il centro al pomeriggio me lo faccio.
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  28. Salve,secondo me non è pareidolia @Stilicho ,a me sembra proprio una salvs reipvblicae e azzardo a dire che mi sembra questo follis di Arcadio. https://en.numista.com/catalogue/pieces102599.html
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  29. Sì ragazzi, vi confermo che ieri è stata implementata, temporaneamente, questa ulteriore misura di sicurezza. È un poco invasiva ma necessaria per la sicurezza del Forum
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  30. se può essere utile qui c'è l'altro esemplare di Napoli. Direi che non noto particolari differenze.. potrebbe essere anche la tipologia di foto ha dare impressioni diverse.. o forse anche la qualità di conio.. un conio migliore rende i rilievi più alti e dà l'impressione che la testa sia più stretta.. cmq questa è solo una mia opinione non ho informazioni a riguardo
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  31. Ciao 2 lire autentico
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  32. Per sempre Modena rimarrà nella nostra memoria
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  33. Sarebbe bello mettere in collezione entrambe le tipologie, per evidenziare i progressi compiuti dai vandali in campo monetale..
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  34. Si legge oggi sulle notizie provenienti dall'organizzazione del giubileo "Per celebrare l’Anno santo dedicato ai «Pellegrini di Speranza» la Biblioteca apostolica vaticana conierà la «Moneta del Giubileo 2025», riproducendo la forma di una delle circa 2000 monete ritrovate intorno alla tomba di San Pietro nel corso degli scavi promossi da Papa Pio XII tra il 1939 e il 1949. La moneta in questione, un “picciolo” (denarius parvus) della zecca di Roma con il Sacro Volto della Veronica da un lato, è stato emesso durante il Giubileo del 1450, indetto da Niccolò V. L’oggetto rappresenta l’offerta lasciata a San Pietro da un pellegrino di speranza, probabilmente un abitante della stessa città di Roma, durante questo Giubileo che è ricordato per essere stato uno dei più partecipati della storia degli Anni Santi. La «Moneta del Giubileo 2025» sarà inserita all’interno della riproduzione in lamina del Trofeo di Gaio, l’edicola che intorno al 200 d.C. già indicava ai primi pellegrini l’ubicazione della tomba di San Pietro, oggi racchiusa nella “nicchia dei Palli” all’interno della Confessione Vaticana." Guardando sul Mir si può dedurre che sarà il riconio di questa moneta
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  35. Alle frequenti disconnessioni da oggi si è aggiunto pure questo e senza spunta non si ritorna ad essere connessi, siamo veramente apposto!
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  36. Una National Bank Note, una delle tante, non potendo ovviamente mostrarle tutte. Un biglietto da 2 dollari, tra i più amati dai collezionisti. Si caratterizza per la gigantesca figura "2" come coricata in orizzontale, che occupa una buona metà della superficie. Questo disegno ha dato alla banconota il nome con cui è conosciuta tra i collezionisti, "the Lazy Two" o "Lazy Deuce"... il pigro due Al rovescio una scena di storia americana, Sir Walter Raleigh che mostra ai suoi connazionali inglesi mais e tabacco dall'America. La scena è riprodotta in nero, mentre l'ornato e le figure negli ovali sono in verde, una consuetudine mantenuta anche per i tagli più alti, che ha fatto meritare a queste banconote l'appellativo di greenbacks. Sono, insomma, i famosi "biglietti verdi", in italiano anche "verdoni", termini che, col tempo, sono diventati sinonimi di denaro petronius
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  37. Speriamo non abbia fatto tanti danni. Da chiudere in un cunicolo e murare l' uscita.
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  38. Ci sono anch'io! Ciao tutti, ciao @pato19 - il tuo messaggio di sopra me lo ero perso e mi stavo proprio chiedendo perchè non era ancora arrivato un tuo cervo volante! Vedo che non c'è da preoccuparsi, lo hai postato lo stesso giorno di emissione Io come solito vado più piano, oggi ero in vacanza ed ho preso personalmente 4 monete da un "gentilissimo" commesso della Bundesbank, che poco mancava e poi le leccava prima di darmele. Rilievi belli satinati, tondello piacevole da vedersi con i colori dell'immagine sì scuri ma ben calibrati. Ancora una che poi chiudiamo!
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  39. Non conoscevo il Comune di Venzone. Ho visto sul web che è un comune piccolissimo (meno di 2.000 abitanti) in provincia di Udine che dal 1965 è un monumento nazionale. Affascinante la storia, molti monumenti, ho poi letto delle mummie di Venzone. in calce stralcio dal WEB. Appena ne ho occasione andrò a visitarlo. Le mummie di Venzone appartenenti ad un'epoca compresa tra il XIV ed il XIX secolo, attualmente conservate in un edificio vicino al duomo, tra cui il nobile uomo di Venzone Paolo Marpillero. Il processo di mummificazione non è dovuto all'intervento dell'uomo, ma a cause naturali (temperatura ed umidità adatte, alta presenza di solfato di calcio nel terreno). La popolarità di queste mummie era altissima già nei secoli passati, lo stesso Napoleone volle farne visita nel 1807.
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  40. Su acsearch cercando "12 tarì 1796" ci stanno un 10-15 esemplari su una novantina di risultati [di cui una trentina non inerenti alla ricerca]. Personalmente non la reputo una variante particolarmente rara, mi è capitato di imbattermi in diversi esemplari
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  41. Ciao Riccardo, il bello di questi falsi "creati" è che ogni falsario nel copiare la moneta originale ci mette sempre del suo...una specie di firma per personalizzare il suo lavoro. In questo caso ha deciso di mettere le rigature nel sotto Corona, particolare che negli originali non c'è.
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  42. si è una proto-vandala, forse meno appetibile di altre perché non presenta il classico "scudo" con i 4 trattini orizzontali vicini... in questo caso c'è ancora una pseudo legenda circolare ... a mio avviso questa è leggermente precedente rispetto a questa sotto, per fare un esempio, comunque la darei assolutamente al periodo proto-vandalo ciao
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  43. Se può servire ho questa foto salvata tempo fa sul cellulare da chissà quale fonte, spero di non violare alcun copyright.
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  44. Buongiorno a tutti, vediamo oggi la “punzonatura del conio” e gli errori che si possono generare da questa fase delicata. La punzonatura è l’operazione con cui da un cd. “punzone riproduttore” (che ha le impronte della moneta in rilievo e in positivo) si ottiene un “conio” (che ha le impronte della moneta in incuso e in negativo). Questa operazione consiste nel comprimere con una pressione molto elevata il punzone riproduttore sopra un cilindro d’acciaio appuntito per imprimergli in negativo la sua impronta; la fortissima pressione richiesta può essere prodotta con una pressa che può essere idraulica, a ginocchiera o a vite. Come detto, il conio vergine (detto “punta”) è formato da un cilindro d’acciaio molto duro sormontato da una punta conica (da qui il nome di “punta” a tutto il pezzo), della conicità che in genere è di 104°, lavorata scrupolosamente a lucido e priva di qualsiasi rigatura, incrinatura, sporcizia o altro. La punta di acciaio va lavorata prima al tornio, per ricavarne la parte conica, poi viene passata sulla mola con agglomerante gommoso per la lucidatura della superficie tornita e all’atto della punzonatura va accuratamente pulita con un panno assolutamente privo di cascami. La conicità della punta serve al fatto che comprimendo il punzone riproduttore su di essa, si fa sprofondare gradualmente, per la forte pressione ricevuta, il materiale del vertice, facendo allargare sempre più la superficie di contatto tra il punzone riproduttore e la punta, secondo cerchi concentrici, di modo che in tutta la superficie punzonata non vi siano due punti, posti sullo stesso raggio, i quali ricevano contemporaneamente la deformazione; se ciò si verificasse potrebbe restare chiusa fra essi una qualsiasi angolazione del rilievo che rovinerebbe irrimediabilmente il conio punzonato. Nel gergo si dice che la punzonatura è “arrivata” quando tutti i punti del punzonato hanno ricevuto per compressione l’impronta del punzone. Quando la punzonatura è eseguita con una pressa a vite, o bilanciere, difficilmente si arriva a dare l’impronta completa con un colpo solo, nel riappoggiare il punzone sul conio per un secondo colpo, si deve essere assolutamente certi che l’uno e l’altro riprendano esattamente la loro reciproca esatta posizione iniziale, cioè, come si dice con termine tecnico, che “ingranino” bene, per evitare sdoppiamenti di immagine sul conio. Ora vediamo cosa accade se queste operazioni non vengono effettuate a regola d’arte Se dopo l’operazione di tornitura della punta del conio vergine, lo stesso non viene lucidato a regola d’arte sulla sua superficie rimarranno delle tracce dei cerchi concentrici lasciati dal tornio che saranno poi trasferiti alle monete (moneta 1) Se durante la fase di punzonatura la “punta” non è stata pulita accuratamente e rimane della sporcizia o dei piccoli corpi estranei sulla sua superficie, sul conio si formeranno delle piccole cavità che nelle monete appariranno come dei punti, linee o barrette in rilievo (moneta 2). Se tra una compressione e l’altra il punzone riproduttore o la “punta” si spostano leggermente sulla moneta si formeranno degli sdoppiamenti delle impronte (moneta 3). Gli sdoppiamenti coinvolgono più frequentemente la zona centrale delle impronte proprio a causa della forma conica del conio vergine. Infatti, la zona centrale è la prima area ad essere trasferita con la prima compressione del punzone riproduttore sul conio vergine.
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  45. Il problema di cui parli purtroppo è reale ed esiste da decadi ormai, adesso ormai si è incancrenito in maniera difficilmente risolvibile in quanto le strutture dell'economia criminale sono profondamente radicate nel tessuto economico, politico e sociale... camorristi e mafiosi non sono più semplicemente quelli con la coppola, confinati in determinate, ridotte e ben distinguibili aree e dimensioni spaziali e sociali, ormai sono politici, imprenditori, professionisti e semplici lavoratori, con reti molto ben organizzate e commiste tra affari legali e illegali, e con la mentalità individualista e volta al profitto ad ogni costo che predomina incontrastata nel nostro tempo, queste strutture ci vanno a nozze, non hanno neanche più bisogno di ammazzare e commettere violenze eclatanti come decadi fa, con la corruzione e la capacità di fare "favori" permesse dalle enormi disponibilità di denaro liquido e dalla situazione sociale ed economica sempre più precaria questa gente ha mano sostanzialmente libera e si sente pure benefattrice... tutto questo discorso comunque non è da limitare solo a certe zone del nostro paese, in Italia è ormai presente ovunque, al centro come al nord, ma soprattutto si tratta di un fenomeno globale, certe associazioni come la ndrangheta ormai sono delle vere e proprie multinazionali che fatturano milioni di euro e hanno affiliati, soci e collaboratori ad ogni livello in tutto il mondo... L'economia criminale regge interi stati o comunque è in posizione centrale nel loro equilibrio sociopolitico, per quanto ovviamente certe verità non vengano mai ammesse e siano accuratamente evitate anche in molte discussioni sul tema della criminalità...
    0 punti
  46. Jawohl kolpirne cento per edukarne uno cwesta vera efficienza 😝
    0 punti
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