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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/24/24 in tutte le aree
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Ciao a tutti! Oggi - parafrasando il titolo di una mia altra discussione - vi mostro il mio ultimo arrivo: IPNIBA? AOORRA! Il tondello (perchè di moneta non si tratta) ha 30mm di diametro, 3 di spessore, pesa 11,30g Allora... vediamo di fare il punto della situazione. Intanto poi non ditemi che cosa NON È, a me piacerebbe sapere CHE COSA È! - Peso e diametro sono fuori range se paragonati ai dati delle emissioni ufficiali (40 Lire/26 mm, 20 lire/21,5 mm, 5 lire/37 mm) - il metallo non è magnetico, è dorato come lo vedete in foto - le scritte (a parte "5 lire italiane") sono di fantasia, lettere latine ma orientate arbitrariamente, quasi artisticamente solo in basso non sono speculari, L'altro lato perde la simmetria - solo la figura dell'Italia è centrata, ma i due blocchi di lettere sono "radar" Il confronto con la mia moneta: sono proprio simili. per chiudere il bordo, per un momento ho addirittura pensato che fosse un sandwich con un messaggio segreto nascosto all'interno: ====== Idee? Non credo sia nata come un falso, anche se all'epoca non tutti sapevano leggere. Una prova ante serie ufficiale? Un incisore che si voleva esercitare? Un gettone alla Rechenpfennig di Lauer? Il venditore estero, che me la ha ceduta come "non originale", ha altri lotti di gettoni e monete mondiali vecchie, nuove ed antiche, il tutto mischiato un po' alla rinfusa. Grazie per ogni spunto! Njk4 punti
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Aggiungo la più piccola e ultima della serie, DENARO molto rara R 5, peso gr. 0,484 punti
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Da ciotola , 0,50 cent a pezzo , 3 tornesi e una moneta da 10 centesimi con strane contromarche da 9 o 63 punti
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Ciao a tutti! Ottimo spunto Genny, questa moneta l'ho registrata nel mio database, e nel tempo ho cercato di ricostruirne i passaggi sul mercato. Prima di procedere nell'elencarli volevo soffermarmi su alcuni dettagli che sono stati accennati, che potrebbero avere risvolti interessanti e quindi degni di essere approfonditi. Concordo con te sul fatto che non sopravvengono deformazioni per quanto riguarda i segni del sottotipo monetale, che infatti sono chiaramente identificabili in tutte le altre piastre ribattute del 1818. Perchè mai? I conii collisi lasciano le impronte in rilievo sulla moneta coniata; dal momento che il conio batte a vuoto sull'altro conio, incide quest'ultimo in negativo, che poi trasmette il rilievo sul tondello. In questo caso mi sembra che la moneta sottostante sia un 120 Grana, ma come dicevate tu e il buon @Raff82, non è facile capire a quale tipologia sia riconducibile. In effetti si, i caratteri del sottotipo sono indubbiamente molto spessi. La mia perplessità è data soprattutto dall'occhiello del numero 2, che risulta essere molto "stretto", dettaglio che (a memoria) non ricordo essere presente nelle piastre da 120 Grana. Anche la G è particolarmente spessa, cosa che (sempre a memoria) non mi sembra di ricordare. Esatto Alberto. La mia perplessità deriva però da quel dettaglio che si vede nel cerchio rosso (che evidenzio nell'allegato di seguito) e che dovrebbe essere riconducibile alle bacche di lauro. Considerando le piastre che per tipologia potrebbero sovrapporsi a questi dettagli, ho considerato le Piastre che vanno dal 1786 al 1802. Però (sempre a memoria) non mi sembra che il suddetto dettaglio sia così vicino al bordo dello stemma. 😶🌫️ Questo è un altro esemplare (riconoscibile per la mancanza di metallo al R/) passato in diverse nel corso di vari anni. In un diverso post elencherò gli esemplari che sono riuscito a isolare e i relativi passaggi in asta. Analizzando proprio questo esemplare emerge un aspetto molto interessante che @Litra68 e @demonetis hanno colto: il sottotipo monetale corrisponde indubbiamente al ritratto di Ferdinando IV. Questo è ben verificabile nella foto a più alta risoluzione che allego. Sembrerebbe quindi che il profilo del sottotipo sia riconducibile alle Piastre datate 1795 - 1802 (quindi, per logica, il R/ dovrebbe appartenere alle Piastre di queste annate). Interessante anche un altro dettaglio: nella fase di coniazione di questi 12 Carlini si è avuta l'accortezza non solo di ribattere i rispettivi versi (cioè il dritto della vecchia moneta sul dritto della nuova), ma anche di posizionare il tondello in maniera tale che i due ritratti combaciassero nella stessa posizione, così da sovrapporre "perfettamente" sia i ritratti che tutta la composizione del rovescio. Nella seguente foto, il dettaglio del sottotipo raffigurato al Rovescio è più arduo da decifrare. Mi sento di dire che le Piastre utilizzate siano quelle poco prima citate (in virtù della tipologia del profilo sottostante). Comunque nel secondo post elenco tutti i link da cui potrete scaricare le foto ad alta risoluzione per studiarle bene. Diciamo che ogni Piastra di Ferdinando IV poteva certamente essere utilizzata per questo scopo. I dettagli sopra esplicitati (profilo dello scudo al R/ e del ritratto al D/) però, evidenziano che, almeno per questi due esemplari di 12 Carlini, le Piastre utilizzate siano diverse da quelle del 1805.3 punti
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Vi presento la terza moneta ed ultima moneta acquistata al convegno di questo sabato: (dal vivo è più bella (come anche le altre)) Ditemi un pò che ne pensate e condividete, se vi fa piacere, con me e con tutti il vostro esemplare... Saluti...Ronak2 punti
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... sono ancora qui A scassare i cabbasisi, direbbe il commissario Montalbano... e forse anche qualcuno di voi @petronius arbiter utente 206, iscritto il 23 settembre 2004 esattamente vent'anni fa. Anni di forum che non sono passati invano, ma che mi hanno permesso di arricchire le mie conoscenze numismatiche in un modo che all'inizio non credevo possibile. E di conoscere tanti nuovi amici, alcuni solo virtualmente, molti altri, per fortuna, di persona, che mi hanno arricchito ancora di più. Per questo debbo ringraziarvi tutti, siamo una bella comunità E adesso continuiamo il viaggio, non so se durerà altrettanto, ma io ci spero, in ogni caso non dovrete aspettare vent'anni per risentirmi, sono sempre qui, e continuerò a scassarvi i cabbasisi Maurizio2 punti
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Buonasera a tutti, Autunno ormai, non so perché ma mi viene voglia di Viceregno. Avevo messo insieme i miei Tornesi con Tosone di Filippo IV per una foto di gruppo eppure uno era sfuggito e l' ho fotografato da solo. Ho la sensazione che manca ancora qualcuno all'appello ma una di queste sere faccio delle ricerche e soprattutto metto insieme tutti i miei appunti sparsi ed aggiorno il famoso registro cronologico degli acquisti. Dunque sono quasi nella totalità senza data leggibile ma li tengo lo stesso in collezione. Magari un giorno li userò per farne dono a qualche giovane appassionato alle prime armi. Intanto gustiamoci questo insieme. Saluti Alberto2 punti
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Varianti della TERLINA con la K con rosetta al centro della croce2 punti
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La penetrazione americana nelle isole crebbe a partire dal 1849, ma ci vollero più di 30 anni prima che questo portasse a nuovi sviluppi numismatici. All'inizio degli anni 1880 il re Kalakaua I sentì il desiderio di una nuova moneta hawaiana, e dopo due anni di dibattito la Zecca degli Stati Uniti fu incaricata di crearla. Un rappresentante del re, il magnate dello zucchero Claus Sprekels, prese contatto con gli americani, presentando dei disegni preliminari, e chiedendo che fossero prodotte una serie di monete in argento per un valore complessivo di 1 milione di dollari. Ma, prima di queste, dobbiamo dar conto di un'altra emissione non ufficiale, e a dire il vero nemmeno americana. Ma poiché è censita nei cataloghi di monete statunitensi accanto alle altre, ritengo giusto parlarne anche qui. Nel 1881, il proprietario di una miniera di nichel nella Nuova Caledonia incontrò il re Kalakaua durante il suo viaggio intorno al mondo, e lo convinse a far coniare dalla Zecca di Parigi 200 monete campione da cinque centesimi. A queste non seguì un'emissione ufficiale, forse perché il motto hawaiano era scritto male, iniziando con AU invece che con UA. Il nome dell'arcipelago era indicato come Isole Sandwich, il nome britannico per le Hawaii. Queste monete sono estremamente rare, ma esistono dei riconii in alluminio realizzati con copie dei conii. Le monete originali sono identificate da una piccola croce nella parte superiore della corona. petronius2 punti
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Nella Bertolami Fine Art E-Auction 245, un esemplare faceva parte di una serie di 71 repliche dell’asta ed è stato aggiudicato al prezzo di partenza di 5 euro. Replica Faustina Junior (Augusta, 147-175). Fantasy Æ Sestertius (37mm, 37.24g). Draped bust l. R/ Diana, holding torch, seated l. on stag. Modern replica for study Come replica da studio ha le carte in regola. apollonia2 punti
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Di seguito allego gli esemplari che sono riuscito a rintracciare consultando vari cataloghi d'asta e la banca dati provveduta da numisbids. Per ogni esemplare ho riportato i vari passaggi d'asta, con relativi link di consultazione laddove disponibili. Se conoscete altri riferimenti non fatevi scrupolo di aggiungerli così aggiorniamo l'elenco. 1° Esemplare - Asta E. Merzbacher, Munchen del 13.4.1921 lotto 802 - Asta NAC - Spink Taisei n.52 parte 2 “Collezione Catemario”, del 26.10.1994, lotto 1308. Spl/FdC CHF 30.000 – 33.0000 - Asta NAC n. 32 del 23.1.2006, lotto 101. Della più esimia rarità, solo quattro esemplari conosciuti. Tracce di ribattitura altrimenti meglio di Spl/Fdc CHF 35.000 – 32.000 - Asta Maison Palombo n. 17 del 20.10.2018, lotto 575. D'une insigne rareté 4 à 5 exemplaires connus et d'une qualité remarquable. Le seul exemplaire gradé. Exemplaire de la vente NAC 32 du 23 janvier 2006, N°101 Illustre le Montenegro. 27.53g - Mont. 425 (cet exemplaire) - KM manque. https://www.numisbids.com/n.php?lot=575&p=lot&sid=2739 Superbe à FDC - NGC MS 60 CHF 40.000 – 48.000 Esemplare citato da @demonetis - Asta Stack's Bowers dell’8.8.2019 lotto 21255. NGC MS60. A VERY RARE pattern overstruck on issues of Ferdinand IV, the present example presenting muted luster beneath somewhat variable tone. A number of light handling marks define the grade, while the reverse exhibits clear traces of the undertype as well as a small planchet flaw. Rarely available, this type has appeared at auction only three times since 2006, based on our research, two of those three appearances being this particular specimen. https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-J66MX/italy-naples-silver-12-carlini-pattern-1810-joachim-murat-ngc-ms-60 https://www.ngccoin.com/certlookup/4700859-003/60/ Est: $60,000 – $70,000 Reserve: $52,500 (not met) - Asta MDC Monaco n. 7 del 12.6.2021, lotto 587. NGC MS60. NGC MS 60. Avec la tranche inscrite en creux. Infime manque de métal au revers sous la couronne sinon un exemplaire superbe de cet essai rarissime de la piastre de 12 carlini. Top Pop : c'est le plus bel exemplaire gradé ! € 40.000 – 42.000 https://www.numisbids.com/n.php?lot=587&p=lot&sid=4690 - Asta Kuenker n. 400 del 1.2.2024, lotto 530. Von allergrößter Seltenheit. Attraktives Exemplar mit feiner Patina, vorzüglich. Exemplar der Auktion E. Merzbacher, München, 13. April 1921, Nr. 1308 und der Auktion Stack's Bowers Galleries (& Ponterio), Chicago, August 2019, Nr. 21255. Dieses Nominal wurde noch vor der Umstellung auf das Dezimalsystem geprägt. Geldgeschichtlich stellt dieses Stück eine Zäsur für die Münzgeschichte Neapels dar. In US-Plastikholder der NGC mit der Bewertung MS 60 (4700859-003 (Top Pop) € 40.000 https://www.numisbids.com/n.php?lot=530&p=lot&sid=7524 2° Esemplare - Asta Mario Ratto del 24.11.1972 “Collezione Curatolo”, lotto 2006. In questo esemplare non sono visibili (per quello che la vecchia foto permette) tracce del sottotipo. Lire 6.000.000 diritti inclusi 3° Esemplare - Asta Florange/Ciani Parigi 1922, collezione De Ferrari la Renotiere, lotto 998, aggiudicato a 1.220 Franchi, che a sua volta proveniva dalla vendita Florange Parigi 1901, collezione Dewamin, lotto 1709 (Piéce frappè sur un écu de Ferdinand VII et montrant encore les traces du profil da ce roi), dove realizzò 205 Franchi 4° Esemplare - Asta Finarte n. 51, del 24 e 26.10.1968, lotto 606.2 punti
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Ma si daiii, cambia nulla su un pezzo C. Nel generale vista la botta al dr...usura rilievi ampia al rovescio...e potrebbe anche starci sul taglio che sia usura la debolezza dei FERT...in generale si può definire MB.1 punto
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Dovremmo aprire ufficialmente un gruppo per riabilitare questo oggetto dalla infamante nomea di patacca!😄1 punto
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Eppure, a me è successo di trovare una grande occasione con la versione R2 , pagata bene, proprio perchè aveva l' appiccagnolo, rimosso pure bene devo dire. Perció non demordere. Visto che hai iniziato questo trend, ti suggerirei: 1) moneta spilla gioiello 2) originale come N S D D l' ha fatta 3) versione simil patacca/riproduzione/gettone Sarebbe un quadro completissimo.1 punto
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Personalmente l'ho sempre trovato molto curioso questo oggetto, è curioso che una riproduzione di fantasia abbia delle lettere speculari disposte a questa maniera; specialmente la variazione delle ultime due al rovescio è molto particolare. Anch'io ho a lungo cercato di tracciare una storia di questi oggetti ma non sono mai riuscito a trovare niente. Indubbiamente questo oggetto replica una moneta che ha assunto nel tempo svariati significati politici. Ho sempre trovato un po' riduttivo considerarla una patacca perchè in definitiva potrebbe essere anche più datata e interessante di quel che si pensa. A differenza delle monete perugina o dei falsi per frodare i collezionisti è un oggetto che non ha una sicura origine "pataccosa", o almeno io non l'ho mai trovata. Magari può essere il gettone di un gioco o, anche se ci credo poco, una specie di gettone massonico o di ambienti del genere. Sarebbe interessante trovare un terminus post quem per datarle. Penso tuttavia in definitiva che sia un oggetto piuttosto recente a giudicare dalla fattura e dal metallo. Direi che sono fatte in latta o stagno dorato, fosse un oggetto datato sarebbe verosimilmente in bronzo o ottone. Comunque resta la mia preferita tra le 'patacche' e spero un giorno si possa fare un po' più di luce sulla sua origine misteriosa o scontata che sia!1 punto
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Salve. Condivido un altro grano di Filippo IV, proveniente ancora dall'asta 71 della Nomisma. Sigla O/C e simbolo croce davanti al busto. Non sono riuscito a reperire altri dati. Secondo Nomisma, corrisponde al n. 57 di pag.221 (R4). Saluti.1 punto
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Di certo è in "circolazione" sin dagli anni '60. Tempo fa avevo letto da qualche parte che era data in omaggio con dei formaggini, ma non ho mai scoperto quale marca, e si che ne ho fatto ricerche nel web tra i gadget dati in omaggio dal dopoguerra sino agli anni '80, non solo nei formaggini, ma in tutti i prodotti delle vecchie pubblicità che prevedevano piccoli omaggi tipo questa purtroppo sto dischetto in metallo, che sicuramente in questo caso Dio non ha voluto non l'ho mai trovato raffigurato da nessuna parte.1 punto
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Ciao Njk Azz questa è una storica patacca, abbastanza fantasiosa pure Non so perchè, ma ne stanno uscendo veramente tante questo ultimo periodo! Sia sul forum che online. Oltre che ovviamente dai cassetti1 punto
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Dio, per fortuna, stavolta non c'entra, è una cosa molto più terra-terra petronius1 punto
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Sì anche, ma non sapendo quale sistema operativo c’è sul suo telefono non saprei come guidarlo.1 punto
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ma non basterebbe, visto che si collegada lì in automatico) tra le impostazioni del telefono trovare gestione password prenderne nota e utilizzarla sul pc?1 punto
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Dette x le monete iniziali del sacchetto bianco si ha: 3x + 10 = 4(x - 10) Le monete in totale sono 4x, ovvero 200.1 punto
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Quattro 6 o quattro 9, curioso... meno male che non è un 666 il numero del diavolo! Ottimo il tre tornesi, per un euro di solito si trova semidistrutto.1 punto
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Buongiorno a tutti, grazie per la vostra partecipazione ,al momento sono impegnato con il lavoro ed altro, cercherò di apportare qualche nuova considerazione appena mi sarà possibile, intanto vi leggo con interesse... Grazie ancora...1 punto
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Complimenti @petronius arbiter ! Elemento stabilizzatore del Forum... fondamentale il suo impegno. Saluti Illyricum 😉1 punto
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Bene Lucius, dal tuo approccio con il collezionismo numismatico, la tua curiosità e le tue osservazioni, credo che potrai toglierti molte soddisfazioni. Il riferimento principale per la monetazione che parte dalla morte di Costantino I e arriva a Gioviano è l'ottavo volume del Roman Imperial Coinage. Le riforme monetarie del periodo (27 anni) sono contestualizzate e le emissioni analizzate accuratamente per zecca. Parti da lì, poi si può approfondire. E facci sapere. Buona serata.1 punto
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Sono dello stesso parere. Anche un minimo di lubrificante in piú nel conio potrebbe aver influito... Saluti1 punto
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Aloha! Le isole Hawaii sono un arcipelago vulcanico situato nell'oceano Pacifico, formato da otto isole principali e molte isole minori, scogli e secche. Dal 21 agosto 1959 sono entrate a far parte degli Stati Uniti come 50° (e per ora ultimo) Stato dell'Unione. Il soprannome dello stato è Aloha State, che riprende il tipico saluto hawaiano "aloha" Ma naturalmente i rapporti con gli Stati Uniti datano a ben prima del 1959. I primi missionari americani, provenienti dal New England, sbarcarono nelle isole nel 1820, ben presto seguiti da mercanti e uomini d'affari. Dal 1795 le Hawaii erano un regno, sotto la dinastia dei Kamehameha. La svolta nella conduzione del regno avvenne sotto Kamehameha III, il sovrano più longevo, che rimase sul trono per 29 anni, dal 1825 al 1854. Con lui le Hawaii passarono da una monarchia assoluta a una monarchia costituzionale cristiana di stampo occidentale, grazie alla firma delle costituzioni del 1840 e del 1852, mantenendo però intatte le tradizioni ancestrali. E nel 1847, una zecca privata di Attleboro, Massachusetts, coniò per il sovrano la prima moneta prodotta dagli americani (sia pure non da una zecca ufficiale) per le Hawaii. Una moneta da 1 centesimo in rame, che portava al dritto il ritratto del sovrano e al rovescio il valore inscritto in una corona d'alloro, sul modello delle monete circolanti negli Stati Uniti. La moneta fu accolta male il ritratto del re era quasi irriconoscibile, e le iscrizioni al rovescio sbagliate! I nativi, indignati, buttarono in mare molte delle prime monete ricevute (pazzi se avessero immaginato quanto valgono oggi ), e ci vollero 15 anni perché il Tesoro Reale esaurisse la distribuzione delle scorte (100.000 pezzi coniati!). petronius1 punto
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Diversi degli autori che vedete nell’indice verranno personalmente a Milano Numismatica il 9 novembre 2024 per raccontarci un abstract del loro articolo e per avere in dono la loro copia del Gazzettino. Quello che si vuole creare sempre più negli anni e’ un evento fatto e partecipato da tanti per poi tutti, una coralità di quelli che a vario titolo, e sono veramente molti, hanno lavorato da tempo per creare l’evento.1 punto
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Aggiungo alla discussione un paio di foto Un 10 Centesimi della zecca milanese del 1811 con "IMPERAPORE" ed una lira NATOLEONE che verrà proposta in asta a Novembre Saluti1 punto
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Buongiorno a tutti, eccomi qua, secondo me si intravede parte dello scudo della Piastra di Ferdinando IV. Saluti Alberto1 punto
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Hai ragione, sono rimaste identiche. La mia era un idea fantastica per spiegarmi la diversità di carattere, ma mi rendo conto che ho fantasticato troppo 😅😂. Vediamo cosa ne pensano gli altri collezionisti1 punto
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Cari Soci ed Amici, reminder per la conferenza di domani sera. Ricordo che a fine conferenza si potranno vedere le monete di Carlo V, pubblicazioni riguardanti Leone Leoni e della monetazione milanese di Carlo V ed altro...poi il consueto brindisi. Si potrà anche vedere questa bellissima moneta Il rovescio lo potranno vedere i presenti...quindi che dire vi aspettiamo numerosi.1 punto
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Aggiorno elenco #1 con Collezione San Romé: https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bd6t53834391/f11.item.r=venezia Mi fermo.1 punto
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Per chi volesse: https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.764881 punto
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Mi fa piacere che tu abbia ricavato qualcosa di buono dalle risposte. Grazie per la segnalazione della stipe di Vicarello che personalmente proprio non conoscevo, ho letto qualcosa in rete ed è veramente un bel ritrovamento. Per caso hai trovato qualche articolo dove sono presenti immagini delle monete rinvenute? 🙂 P.s.: ho trovato questo ma anche se interessante non contiene immagini delle monete: https://www.academia.edu/33526125/LA_STIPE_VOTIVA_DI_VICARELLO_Analisi_della_scoperta_archeologica_e_del_contesto_topografico_e_territoriale In rete ho trovato questa anche (che meraviglia): Ricostruzione del deposito di monete. Palazzo Massimo, Roma1 punto
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Sei tu che dovresti pagare gli altri per prendersi questa cosa. Buttala nel cestino. Poi un minimo di educazione: presentazione, saluti, una domanda di senso compiuto?1 punto
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