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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/24 in tutte le aree
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Ciao a tutti! Grazie ad un amico del forum che mi ha gentilmente informato di un’asta, ho acquistato una nuova spilla da aggiungere alla mia collezione di numisaltra. Bel modulo e con i suoi 25 grammi è un piacere tenerlo in mano. Per chi non ne fosse a conoscenza, questa è la variante con i "rami corti" in basso nella ghirlanda. Cosa posso però raccontare su di una moneta che gli appassionati conoscono bene e su cui si è gia detto tutto? Meglio spendere qualche parola su cosa NON vi è rappresentato ma solo sottinteso Intanto la legenda del R: Italia libera 𝔇𝖊𝖚𝖘 𝖛𝖚𝖑𝖙! nientepopodimeno. La prima volta che quest'espressione apparve, poi sono partiti per liberare Gerusalemme. Non è il popolo che "in god we trust" a desiderarlo, ma qui è direttamente l'inquilino dell'ultimo piano a volerlo - cosa che viene anche sottolineata dalla posizione dell'indice della mano sinistra di Minerva. Minerva?? no scusate,mi sono sbagliato: quella arriva 100 anni dopo! Ma poi esattamente che cosa vuole Dio? L'Italia? Ma pure il governo era solo regionale, della Lombardia: questa benedetta "Italia" dovevano ancora farla. Naturalmente è l'ideale che conta e siamo in pieno risorgimento, ma diciamo magari che sarebbe bastato che gli austriaci si togliessero dalle scatole. Tanto per farglielo capire meglio, sono state organizzate 5 giornate a quel proposito ed all'inizio hanno pure funzionato, ma non durò a lungo. Ma per quanto tempo esattamente? beh... il 18 marzo fu la prima delle "Cinque giornate di Milano" ed il 6 di Agosto si chiuse questa parentesi. Quattro mesi?!? Ma gli insorti non avevano niente di meglio da fare che si son messi a coniare valuta? Sembra strano, ma le monete accomunano, sono un simbolo di unità. Qualche anno prima in Tirolo hanno avuto solo due mesi di tempo, ma anche lì si son subito messi al lavoro. cercate "Hofer" sul forum, se volete. Naturalmente queste tre monete - ce ne sono ancora due in oro ed argento - erano solo sulla carta destinate alla circolazione, il loro scopo era di essere un gesto patriottico. E per il resto? C'è ancora da ricordare che estiste una "cugina" emessa più tardi nello stesso anno dal Governo Provvisorio di Venezia, anche una "5" lire. Cinque? Sì, ma fatto così sembra un po' arzigogolato: guardate questi tre - sulle lire a SX ed in centro sembra lo stesso. quello a DX - simile ma non identico - l'ho o trovato su di una monetina di Carlo Alberto di qualche anno prima - forse allora il carattere andava di moda. A quelli che sono arrivati a leggere fino a qui un caro saluto, per oggi ho finito. VIVA L'ITALIA LIBERA! Njk ============== Qui i link di riferimento, se avete ancora le energie per approfondire i temi di sopra: https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_provvisorio_di_Milano https://it.wikipedia.org/wiki/Cinque_giornate_di_Milano https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/storia/?unita=04.08 https://it.wikipedia.org/wiki/Deus_lo_volt https://en.numista.com/catalogue/pieces18063.html https://de.ucoin.net/coin/venice-5-lire-1848/?tid=77072 https://de.numista.com/catalogue/pieces38303.html https://www.lamoneta.it/topic/218793-quando-le-monete-ci-identificano/7 punti
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Salve a tutti, al convegno numismatico di oggi, tenutosi a Catania, ho fatto alcuni acquisti e creo per ognuno una discussione. Vi chiedo una mano per attribuire alle monete una conservazione e potreste anche approfittarne per far vedere i vostri esemplari in modo che si possano fare dei confronti costruttivi. Ringrazio tutti coloro i quali vorranno intervenire. (sempre disponibile per fornire nuova foto...) Saluti... Ronak3 punti
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Infine sempre al rovescio tra ore 6 e 7 non riesco a capire se è III ,oppure IIII o INII... Potrebbe anche essere ribattuto su un tornese di Filippo II...3 punti
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VOX POPULI, VOX DEI - l'ho messa sul vassoio invece del contenitore patacche.3 punti
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Salve condivido immagino di cartolina viaggiata, un bel pasticcio e (per farle un complimento) brutta grafia ma mi è sembrata interessante. Ringrazio in anticipo2 punti
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Salve condivido immagino cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo2 punti
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Salve ci provo...dovrebbe essere un nummo Gloria Reipvblicae di Valentiniano II zecca di Tessalonica https://it.numista.com/catalogue/pieces391759.html2 punti
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Ciao,dietro e avanti il collo del Re ci sono le spighe di grano che colmano la cornucopia dei tornesi... Sopra il 6 della data c'è la O di COMMODITATI... Ad ore 12 del rovescio c'è REX... Ad ore 3 sempre del rovescio troviamo TR di VTR o VTRI ..2 punti
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Un'esperienza fantastica! Ho conosciuto Ruggero Lupo, persona veramente simpatica e disponibile (da cui ho peraltro fatto un acquisto), di Numismatica Bardulia. Ho finalmente avuto anche l'occasione di conoscere il Sig. Gaetano Faranda di persona e mi sono ripromesso che prima o poi andrò a trovarlo in negozio. Tra gli altri espositori ho visto qualche bella moneta per il periodo che colleziono e dai signori di SNI (Studio Numismatico Italiano) ho preso due bei pezzi. Non vedo l'ora che mi si ripresenti un' occasione del genere!😁 Saluti...Ronak2 punti
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Buongiorno Premesso che si discute vedendo delle foto, con bustina inclusa e tutte le difficoltà del caso, io personalmente, direi che trattasi del falso del lll tipo per la precisione. Ho analizzato il rovescio e presenta quegli elementi (almeno pare) tipici di quel falso. A questo punto, per spiegarmi meglio, mi permetto di postare uno stralcio del mio stesso articolo del Gazzettino del Cordusio n°9 @El Chupacabra @dabbene Punto il focus in particolare sul R/ , visto che si vede molto meglio del D/ Mio parere ovviamente. Saluti2 punti
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In realtà se fosse falsa ben varrebbe una discussione, perché sarebbe un falso insidioso e molto ben fatto. Strana la spazzolatura così aggressiva!2 punti
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Direi, senza troppi dubbi, buona, malmessa ma buona! Bordo e contorno, poi, tolgono ogni perplessità. Per quanto riguarda l'aspetto fotografico, mi riallaccio a quanto detto da fabrizio sopra: attenzione alle comparazioni! Ciò detto ne faccio una anch'io del particolare incriminato da @El Chupacabra dal quale emerge che la sua moneta di confronto potrebbe non essere autentica (spazio troppo ampio e barretta sovrastante l'anno in numeri romani un po' troppo lunga, ma potrebbe trattarsi di un conio differente o, come detto, di un effetto fotografico...). Sotto: ingrandimento di mia moneta seguito da 3 ingrandimenti di recenti monete in asta; più in basso la moneta oggetto di discussione e il particolare sospetto).2 punti
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Mi sposto poco più a nord per parlare di un altro caso molto interessante, quello della República Federal de Centroamérica, di solito indicato sugli atlanti come "Guatemala" o "Guatimala", esistito fra il 1824 e il 1840. Dal 1823 al 1824 il paese si chiamò "Provincias Unidas del Centro de América". Queste derivarono in gran parte dei territori che fino al 1820 avevano formato il cosiddetto Regno del Guatemala, appartenente alla Spagna, dove dal 1822 al 1823 le province di Chiapas, Guatemala, El Salvador e Nicaragua furono strettamente legate all'Impero messicano. Dopo la caduta dell'Impero le autorità della provincia del Guatemala invitarono le altre a inviare deputati a un congresso costituente che si sarebbe riunito nella loro capitale: El Salvador, Honduras e Nicaragua elessero deputati e li mandarono a Città del Guatemala, mentre il Costa Rica annunciò che li avrebbe inviati una volta che le truppe di occupazione messicane si fossero ritirate dalla sua capitale. Il Chiapas preferì unirsi al Messico (con l'eccezione della regione costiera di Soconusco). Il 1 luglio 1823, il congresso si riunì e dichiarò che le province in questione erano indipendenti dalla Spagna e dal Messico, e misero in vigore una costituzione temporanea. Il 22 novembre 1824 fu proclamata la Costituzione della Repubblica Federale del Centro America. La capitale fu stabilita prima a Città del Guatemala fino al 1834, poi Sonsonate (in El Salvador) per un breve periodo e infine San Salvador dallo stesso anno. Ma vi si trasferì solo il ramo esecutivo, mentre quelli legislativo giudiziario mantennero la sede a Città del Guatemala. La federazione era composta da cinque Stati: Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. L’attuale territorio del Belize era considerato parte dello Stato del Guatemala, sebbene una zona fosse già controllata dal Regno Unito. La nuova repubblica aveva grandi progetti, come un canale di navigazione interoceanico tra l'Atlantico e il Pacifico attraverso il fiume San Juan, il Lago Nicaragua e l'istmo di Rivas, tra lo Stato del Nicaragua e lo Stato della Costa Rica. Allo stesso tempo però si trovava ad affrontare grossi problemi: al progetto federale dei liberali si opposero i conservatori, i rappresentanti spagnoli della chiesa cattolica e i grandi proprietari terrieri delle aristocrazie regionali. In generale la popolazione non era molto consapevole dei vantaggi dell'integrazione, inoltre le reti di trasporto e le comunicazioni tra gli Stati membri erano estremamente carenti. C'erano anche il problema della mancanza di fondi per lo sviluppo e quello dell'influenza di altre nazioni, specialmente il Regno Unito e gli USA. Nel 1826 ci fu uno scontro aperto tra due partiti: i creoli liberali, che volevano il sistema repubblicano, e i creoli conservatori, che preferivano l'assolutismo reale spagnolo come forma di governo. I liberali credevano che l'unione degli Stati fosse vitale per ottenere il riconoscimento e il rispetto delle altre nazioni, e che gli Stati dovessero essere liberi di eleggere le proprie autorità. A causa di questi e altri screzi, nel marzo del 1827 lo Stato di El Salvador inviò truppe in Guatemala con l'intenzione di prendere la capitale della federazione e rovesciare il governo di Manuel José de Arce y Fagoaga, ma il generale Arce, comandante dell'esercito federale, sconfisse i salvadoregni nella battaglia di Arrazola. Subito dopo, il presidente della repubblica ordinò a 2000 soldati federali di invadere El Salvador: questo evento segnò l'inizio di una guerra civile terminata nel 1829 con la vittoria militare del generale Francisco Morazán, che occupò Città del Guatemala, e la sua elezione a presidente nel 1830. Nel 1832 scoppiò un altro conflitto in El Salvador: il capo dello Stato, José María Cornejo, si ribellò ad alcuni decreti federali e costrinse il presidente Morazán a inviare truppe in El Salvador, che sconfissero l'esercito di Cornejo. Nelle elezioni del 1834 fu eletto presidente il conservatore José Cecilio del Valle che però morì in Guatemala nello stesso anno. Questa confusione portò Francisco Morazán a essere nominato nuovamente presidente dal 1835 al 1839. Morazán trasferì la capitale federale a San Salvador nel 1835. Nel 1838 si formò un sesto stato, Los Altos, coi territori del Guatemala occidentale e quello di Soconusco de Chiapas (oggi in Messico). Nel febbraio del 1837 in America Centrale si verificarono una serie di eventi drammatici che innescarono una rivoluzione culminata nella fine della Federazione, a partire da un'epidemia di colera che nonostante gli aiuti governativi provocò una rivolta degli indigeni contro il presidente Morazán. Il 30 aprile 1838 lo Stato del Nicaragua si dichiarò sovrano, separandosi dalla Federazione. Il 30 maggio il Congresso Federale autorizzò gli Stati ad organizzarsi come ritenevano opportuno. Il 29 ottobre il Comune di Tegucigalpa si dichiarò separato dal governo dello Stato dell'Honduras finché non venne decretata l'indipendenza dello Stato. Il 5 novembre lo Stato dell’Honduras si separò dalla Federazione, il 14 novembre lo Stato della Costa Rica. Il 25 dicembre lo Stato di Los Altos insediò la sua Assemblea Costituente nella città di Totonicapán. La Presidenza della Repubblica di Francisco Morazán si concluse il 1 febbraio 1839. Il 17 aprile 1839 il Capo dello Stato del Guatemala dichiarò l'indipendenza, ratificata dalla seconda Assemblea Costituente dello Stato il 14 luglio. Nel gennaio 1840 il generale guatemalteco Rafael Carrera prese Quetzaltenango, capitale dello Stato di Los Altos, e sciolse lo Stato stesso, che venne assorbito dal Guatemala con il decreto del 26 febbraio. La Federazione venne sciolta e la Costituzione abrogata di fatto, anche se lo Stato di El Salvador accettò formalmente la situazione solo nel 1841. In seguito ci furono alcuni tentativi di ricostituire una qualche unità federale o confederale centroamericana (ad esempio la Confederación de Centroamérica, formata fra El Salvador, Honduras e Nicaragua dal 17 marzo 1842 al 1845) ma per un motivo o per l'altro sono tutti falliti. Ad oggi rimane la SICA (Sistema de la Integración Centroamericana) una comunità di collaborazione politica ed economica. Fin dal 1824, e per qualche tempo dopo la dissoluzione del paese, la Federazione ebbe una valuta unica: il Real de la República Federal de Centroamérica, coniato dalla Casa de Moneda de Guatemala, in cui 16 reales d'argento equivalevano a 1 escudo d'oro. Inizialmente la coniazione fu in piccole quantità, e molte monete finirono all'estero per pagare le merci importate. Per la coniazione furono utilizzati pesi, moduli e titoli del periodo coloniale. Il Guatemala utilizzò "NG" come marchio di zecca, tranne nei quarti, in cui veniva utilizzata solo la "G". Fu effettuata anche coniazione sporadica, e solo di alcune denominazioni, in Honduras ("T" per Tegucigalpa) e Costa Rica ("CR"). Il Guatemala coniava monete da 1/4, 1/2, 1 e 8 reales in argento e da 1/2, 1, 2, 4 e 8 escudos in oro. quarto di reales 8 reales mezzo scudo 8 scudi2 punti
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Osservate con più attenzione potrebbero avere un valore inestimabile: quello dell'illuminazione di cui Dio Denaro onnipotente potrebbe farti dono. Fermati a guardarle al di là del loro aspetto superficiale, "senti" quello che ti vogliono dire. Percepisci la loro vera essenza.2 punti
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Nella maggioranza dei casi, agli immigrati venivano assegnati i lavori più duri, più sporchi, più sgradevoli. Lavoravano moltissime ore al giorno, erano sfruttati, operavano in ambienti pericolosi e malsani La povertà costringeva la maggior parte di essi a vivere in squallidi sobborghi, gli slum: ogni grande città d'America aveva i suoi. E l'ostilità dell'opinione pubblica nei loro confronti aumentava costantemente. Non essendoci più terra da colonizzare (la "frontiera" si era ufficialmente chiusa nel 1890) non era più possibile sostenere che ci fosse posto per tutti. Molti cittadini statunitensi, cominciarono a dubitare che gente tanto diversa potesse essere assimilata, pregiudizi e timori accrebbero l'ostilità... non si può dire che sia cambiato molto, e non solo in America Un altro timore diffuso fu quello che gli Stati Uniti potessero perdere il loro carattere di paese protestante (sostituzione etnica? ). L'incremento del numero degli immigrati di religione cattolica (italiani, irlandesi, polacchi), la diffusione delle scuole cattoliche, l'ascesa di tanti politici cattolici di origine irlandese, contribuirono ad accrescere l'ostilità della popolazione protestante e la paura che il paese potesse presto cadere nelle grinfie del Papa Crebbe anche l'ostilità nei confronti di un altro forte gruppo di immigrati, gli ebrei. Barzellette di contenuto razzista e serie di fumetti e vignette antisemite furono pubblicate da giornali a larga diffusione, e gli ebrei non venivano ammessi in alcuni alberghi, associazioni, stazioni balneari, scuole private. Ma del resto, come diceva Groucho Marx petronius2 punti
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Se avessimo davvero la macchina del tempo avremmo anche collezioni complete 🤩😂.. ti immagini?2 punti
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Sovraccoperta da Roma a La Canea del 24.3.1916 con 5c verde Leoni , mancante di 2 parti in alto (verosimile frode postale ?) annullo Roma ferrovia del 24.3.16 in basso a sx "Bologna Posta Estera Censura Militare" in cartella . Il francobollo è smozzicato in alto forse per togliere i segni di un annullo che lo colpì parzialmente proprio sul lato superiore..?? ...o forse si ruppe quando lo staccarono dal foglio..?? 🤔 Forse l'impiegato postale se ne accorse ma lascio' perdere, in quanto il destinatario era un importante prelato..?? La sovracoperta era destinata al Vescovo di Candia a la Canea, Creta Grecia, Francesco Seminara, in foto.. Quando la posta racchiude segreti che non scopriremo MAI !2 punti
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Salve condivido foto di una cartolina di famiglia e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Questo l’esemplare della Heritage del 2014 Venduto a 16,450.00 USD https://www.cronacanumismatica.com/la-prova-dei-4-cavalli-del-1788-diventa-dargento-sul-vino-del-re/ “ di Antonio Castellani | Come gli appassionati di numismatica meridionale sanno, nel 1788 la zecca di Napoli realizzò un progetto per la nuova moneta da 4 cavalli in rame che avrebbe dovuto raffigurare sua maestà Ferdinando IV di Borbone, per sostituire le vecchie monete precedenti con lo stesso valore. Questo progetto in rame (mm 18 per g 2,1, gigante 164), di estrema rarità, manca al rovescio del valore e raffigura un grappolo d’uva, simbolo di fecondità ed emblema della coesione del Regno sotto l’egida dei Borbone, affiancato da due pampini e accantonato dalla data 1788 ai lati. Emblematico il profilo del grappolo, che ricorda la forma di un cuore. Attorno al ritratto sovrano sul dritto, per mancanza di spazio, la titolatura è quella di SICIL[iarum] REX e il ritratto si caratterizza per i lunghi capelli fluenti e il profilo verista, che nulla nasconde della fisionomia di re Ferdinando.”1 punto
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Ciao e grazie per il tuo parere! La moneta l'ho pagata 60 euro (forse un pochino troppo, ma va bene così dato che ho contrattato il prezzo totale di questa più un 2 centesimi del 61...). Chi me l'ha venduta è stato molto disponibile e cordiale e quindi l'ho presa senza esitare🙂 Saluti...Ronak ps:le foto che le rendono più giustizia sono le ultime due (escludendo il contorno) del primo post1 punto
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Sbaglio o è definito come “prova in rame”? Manca pure il numero slab NGC.1 punto
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Il sogno americano? Negli ultimi decenni dell'Ottocento la società americana divenne sempre più stratificata. Da un lato, come abbiamo visto, c'era la classe lavoratrice più umile costituita dagli immigrati, all'altro estremo della scala sociale stava nascendo una nuova aristocrazia corporativa: nel 1892 il 9% delle famiglie americane possedeva il 71% della ricchezza del paese. Nel 1893 il New York Times pubblicò un elenco di 4047 milionari: tanti, al punto che per essere considerati davvero ricchi, bisognava essere plurimilionari. Dopo il 1880 il divario tra ricchi e poveri trovò uno specchio fedele nella struttura urbanistica delle grandi città: a pochi isolati di distanza dagli slum degli immigrati sorgevano le magnifiche dimore dei principi del commercio, dei baroni delle ferrovie, dei banchieri di Wall Street. Furono quattro di loro, in particolare, ad assurgere a simbolo della nuova, grande ricchezza americana: una ricchezza non esente da ombre, se è vero che furono soprannominati The Robber Barons, un titolo che non ha bisogno di spiegazioni. Erano (nella foto da sx a dx) John Pierpont Morgan (banche e finanza), Andrew Carnegie (acciaierie), John D. Rockefeller (petrolio), Cornelius Vanderbilt (ferrovie). Uomini che si erano, almeno in parte, fatti da soli (in particolare Andrew Carnegie, che secondo alcuni avrebbe ispirato a Carl Barks il personaggio di Paperon de' Paperoni ), contribuendo ad alimentare un mito già vivo nella cultura statunitense, e particolarmente sentito negli ultimi decenni dell'Ottocento, quello del self made man. Anche molti romanzi popolari contribuirono a diffondere l'idea che anche un ragazzo povero, purché dotato di talento, potesse far fortuna nel mondo degli affari se lavorava duramente, dimostrava coraggio, e aveva, naturalmente, un pizzico di... The American dream at his best La realtà, ahimé, era ben diversa. Una serie di studi condotti sulle personalità di maggior successo degli affari e dell'alta finanza, hanno rivelato che una notevole percentuale di costoro era nata in una famiglia agiata, e che, citando William Miller, l'autore di uno di questi studi "i poveri ragazzi figli di immigrati o i poveri ragazzi di campagna, che insieme costituiscono non più del 3% dei grandi uomini d'affari di inizio '900, hanno sempre avuto un ruolo molto più importante nei libri di storia americana che non nella storia americana." La conferma viene anche da una ricerca sulla mobilità della classe operaia (sempre riferita agli ultimi decenni dell'Ottocento). A Newburyport (Massachusetts) gli operai e i loro figli raramente arrivavano a ricoprire incarichi direttivi, o anche solo di funzionari: il tipo più frequente di mobilità era il passaggio da un lavoro generico a uno semiqualificato, o da questo a uno specializzato. Il "sogno americano" era un sogno per pochi petronius1 punto
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Dai rilievi BB credo sia poco, mi sembra però di notare un colpo a ore 4 al D?1 punto
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Altra cosa sarebbe se la scritta fosse stata questa:1 punto
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Fratellanza d'armi italo germanica, effigi a capo scoperto, emesso il 2.4.1941, 10c bruno. Non riesco a decifrare l' annullo di partenza, la data sembrerebbe essere 13.??.1942. Ha viaggiato comunque in tariffa ridotta con meno di cinque parole affrancata con 10c, pertanto la data dell'annullo deve essere precedente al 26.5.1942 in quanto da questa data le tariffe agevolate vengono soppresse. Il francobollo viaggiato su busta/cartolina è quotato. BEL MATERIALE.1 punto
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GR ossi, GR umidi, GR asso GROSSI GRUMI DI GRASSO Ciao. Stilicho1 punto
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Certo che si fa fatica a leggere la lettera P Più curiosa la lettera M di IMPERATORE che appare simile ad una N1 punto
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Buongiorno Pierluigi, molto semplicemente il problema si risolve alla fine sempre in un discorso di domanda ed offerta di mercato. Fino a quando ci saranno collezionisti disposti a spendere 50 euro per una moneta/medaglia di 18 grammi di argento, il giochino reggerà, dopodiché tutto ritornerà nella norma e questa monetina tornerà a valere il peso dell’argento contenuto 😄.1 punto
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Sessione pomeridiana, moderatore Angelo Geissen Relazione Bernhard Woytek Relazione Giovanni Maria Staffieri Relazione Sandra Matthies Relazione Andrew Burnett Relazione Adriano Savio Un plauso al Circolo Numismatico Ticinese per la perfetta organizzazione del Simposio, grandi Relatori internazionali ed una accoglienza e simpatia senza pari, il Centro Culturale Numismatico Milanese ringrazia per la calorosa accoglienza.1 punto
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Non so che giudizio esatto dare su questa nuova versione (la sostanza è più o meno la stessa della vecchia). Comunque meglio di quanto apparisse dalle prime puntate, e alla fine mi ha fatto piacere incontrare di nuovo le vecchie conoscenze di un tempo. Ci sono dentro anche loro: La grafica non è esaltante ma comunque gradevole.1 punto
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Dopo quasi 50 anni siamo al punto di partenza, la prima con sovrapprezzo per la Repubblica Italiana: 500 lire d'argento 'Centenario della nascita di Guglielmo Marconi', costo £. 3.500. Datata 1974 ma prodotta nel 1976 e a disposizione per il pubblico nel 1977 in una bruttissima custodia. Chissà cosa avranno pensato i collezionisti di allora consapevoli di spendere sette volte tanto il suo valore facciale.1 punto
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Non sono esperto, ma per quel poco che ne capisco penso sia autentica. Le discrepanze nei particolari evidenziati credo siano dovute all’usura e alla pulizia, fatta in modo molto aggressivo. Però a quel prezzo l’avrei presa volentieri anche io.1 punto
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Ringrazio il signor Davide per la delucidazione fatta ed il tempo che mi ha dedicato. Non pensavo che si poteva manomettere una banconota in modo così ben riuscito. Sbagliando s'impara e grazie agli amici del forum si migliora le proprie conoscenze. Un saluto cordiale a voi tutti in particolare a ORO DI CARTE e Guysimpsons. GUIDO ROMANO PAOLO1 punto
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Da Alessandria di Egitto, un vistoso esemplare di emidracma in AE, al nome di Adriano, con al diritto suo busto laureato ed al rovescio rappresentazione del celebre faro di Alessandria . Sarà il 14 Ottobre in vendita Savoca Herakles 1 al n. 63 .1 punto
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Buongiorno, anche per me non oltre il BB. Peccato per la pulitura.1 punto
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Ecco la locandina della presentazione del libro su Ciulla con gli interventi di D’Andrea e di Moruzzi1 punto
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Collegato al Convegno commerciale, l’importante presentazione con illustri relatori del libro sul falsario artista Paolo Ciulla a cura di Giuseppe Magnante Fralleone1 punto
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Sperando di essere d'aiuto, .. dopo un veloce controllo su Google sembrerebbe che a quell'indirizzo di Roma vi sia oggi una birreria. È possibile che il negozio abbia chiuso e credo sia impossibile rintracciare il titolare dell'attività. Per quanto riguarda le certificazioni non rilasciate, bisognerebbe capire bene a cosa ti riferisci. PO1 punto
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Buona sera, concordo purtroppo con il parere dei colleghi. Ho smanettato un po' con i livelli dei colori e vi mostro quello che ho ottenuto (ho scritto in bianco le cifre che mi pare si intravedano subito sopra): Personalmente mi tengo molto lontano da presunte varianti di colore, meduse gialle, viraggi azzurrini, numeri verdi, gialli e... fantasma. La truffa è sempre dietro l'angolo.1 punto
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Terminato il racconto della circolazione interna dei Trade dollars, non dobbiamo però dimenticare che essi erano stati pensati per l'uso nei paesi dell'Estremo Oriente. Già nel 1873, primo anno di produzione, la maggior parte delle monete coniate venne esportata in Cina. Nell'ottobre di quell'anno l'imperatore Tonghzi fece fare un test di analisi sulle monete, a seguito del quale emise il seguente proclama: "Questa proclamazione, quindi, è per informazione di voi mercanti, commercianti, soldati e persone di ogni distretto. Dovete sapere che il "Dollaro commerciale dell'aquila" che è arrivato di recente a Hong Kong è stato saggiato congiuntamente da ufficiali appositamente nominati allo scopo, e può essere preso in pagamento di dazi, ed entrare in circolazione generale. Non dovete guardarlo con sospetto. Allo stesso tempo, i ladri, i truffatori e simili, sono qui severamente proibiti di fabbricare imitazioni spurie di questo nuovo Dollaro dell'aquila, con l'obiettivo del proprio profitto. E se osano sfidare questo divieto, e fabbricare moneta falsa, saranno, una volta scoperti, sicuramente arrestati e puniti. Che tutti obbediscano con tremore! Che non ci sia disobbedienza! " Ma nonostante le rassicurazioni, i cinesi non si fidavano troppo, ed erano soliti ricorrere alla pratica del chopping, ovvero marcavano le monete di cui avevano constatato di persona la bontà con dei segni detti Chopmarks I chopmarks sono caratteri in lingua cinese che venivano impressi sulle monete d'argento dai mercanti o dagli scambisti, a testimoniare che avevano superato positivamente l'esame di autenticità. Una garanzia personale che quella moneta era di buon argento! Questa pratica, serviva a facilitare l'accettazione delle monete per la circolazione, ed era al tempo stesso una forma gratuita di pubblicità per questo o quel commerciante. I chopmarks potevano essere così numerosi da rendere quasi irriconoscibile il disegno della moneta, per questo il decreto del 1887 ammetteva al cambio solamente Il fatto che i dollari contromarcati non fossero redimibili ha fatto sì che migliaia di essi siano arrivati fino ai giorni nostri (altrimenti sarebbero stati rifusi), e queste monete personalizzate sono ora affascinanti reliquie di un'epoca che fu petronius1 punto
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Grazie The Crime of 1873 Fin dal 1792 con l'istituzione della prima Zecca Federale gli Stati Uniti avevano adottato un sistema monetario formalmente basato sul bimetallismo oro/argento, ma nel quale, di fatto, era l'oro a farla da padrone. Il Congresso aveva fissato il rapporto legale tra i due metalli in 16 a 1, in sostanza, a livello monetario, occorrevano 16 grani d'argento per pareggiare il valore di un grano d'oro. Dal momento che con quel rapporto l'argento era sottovalutato (cosa che sarà ancor più evidente dopo che la scoperta dell'oro in California nel 1848 ridusse il prezzo di mercato dello stesso), e poiché rendeva di più venderlo sul mercato libero piuttosto che consegnarlo alla Zecca per ricavarne monete, la conseguenza fu che all'inizio dell'Ottocento e per quasi 40 anni, venne a cessare la produzione dei dollari d'argento. Che riprese, lentamente, solo nel 1840, ma era comunque difficile trovarne in circolazione, poiché ormai erano stati sostituiti nell'uso quotidiano dalla cartamoneta. Stante questa situazione, il "crimine del '73" non faceva che prendere atto della realtà, tanto che inizialmente la legge non suscitò alcuna protesta. Essa, in pratica, poneva fine al diritto dei proprietari d'argento di portare i loro lingotti alla Zecca per vederli trasformati in moneta, diritto che permaneva invece per i lingotti d'oro, creando così un gold standard di fatto, e demonetizzando contemporaneamente l'argento. Nell'immediato, come detto, quasi nessuno ci fece caso, ma la scoperta, l'anno seguente, di importanti giacimenti d'argento in Nevada e la contemporanea adozione ufficiale del gold standard da parte di alcuni paesi europei (la Germania su tutti, che immise sul mercato internazionale un'enorme quantità di argento), portò a un crollo del prezzo. A quel punto, se non ci fosse stato il Coinage Act, sarebbe stato conveniente tornare a vendere l'argento alla Zecca in base al vecchio rapporto, ma la Zecca l'argento non lo comprava più. Così, chi aveva interessi nelle miniere del West, denunciò l'Atto come un crimine, una cospirazione dei banchieri per stabilire la base aurea. Trovando una facile sponda non solo, come ovvio, tra i lavoratori delle miniere, ma anche nelle associazioni degli agricoltori (ancora la forza trainante dell'economia del paese), ansiose di alzare la circolazione pro-capite del denaro e, di conseguenza, i prezzi dei loro prodotti. Così, nel 1877, ignorando l'ammonimento del presidente Hayes che un ritorno al bimetallismo sulla base del vecchio rapporto sarebbe equivalso a una svalutazione, il Congresso approvò un progetto presentato dal deputato Richard P. Bland del Missouri (nella foto), che consentiva il conio illimitato di argento sulla base del rapporto con l'oro di 16 a 1. Dopodiché, Bland fu soprannominato Silver Dick... lasciò a voi ogni considerazione sui possibili altri significati di questo nomignolo petronius1 punto
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