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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/24 in tutte le aree
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Ho il piacere di far vedere una nuova moneta che non pensavo di aggiungere in collezione perché è difficile da vedere e impegnativa economicamente, ma ho avuto una occasione che non ho lasciato scappare e voglio condividerla con chi, come me, apprezza queste tipologie e questo periodo di monetazione. Si tratta di un Cavallotto largo di Carlo Il con le sigle TBB per Bartolomeo Brunasso a Torino. Coniato seguendo l'ordinanza del 17 ottobre del 1526 con un taglio di 63, 1/3 pezzi al marco ed una bontà di 4,18 denari. Il Cudazzo, nei suoi due volumi, ha diviso questa tipologia in due tipi, cosa in cui io non sono d'accordo perché la moneta si differenzia solo per alcuni particolari e le sigle, a differenza del Biaggi, del Traina e del Simonetti. Resta comunque una moneta che non passa spesso nelle aste e portarla a casa resta per me una bella soddisfazione, spero che nonostante le sue debolezze e i suoi difetti piaccia anche a voi... scusate la qualità delle fotografie...5 punti
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Ciao @favaldar, interessante variante, che testimonia come in quel periodo alla zecca di Gubbio si affiancassero coniazioni "di pregio", o perlomeno stilisticamente apprezzabili, ad altre di conio molto rozzo. Questo trend inizia già con Clemente X, anche con accoppiamenti di conio dei due "stili" diversi, e si protrae con i pontefici successivi. Nel caso in esame il conio di rovescio è composto "a mano", non ci sono punzoni per le lettere, e l'errore evidente deriva senz'altro dal lavorare "a specchio" direttamente sul conio, invertendo così la posizione delle due lettere C-O. Consultando il CNI ho notato un'altra curiosità legata a questa moneta; in teoria mancherebbe tra i mezzi baiocchi A.V, infatti la descrizione del CNI 27 riporta la legenda "BAIOCCO" corretta: Osservando però l'immagine 14 della tavola V, richiamata al lato SX, la legenda presente è quella errata "BAICOCO", tra l'altro accoppiata ad un diritto di Alessandro VIII ! : Forse i compilatori del CNI erano in confusione come gli incisori della zecca di Gubbio ! 😄 Ciao, RCAMIL.3 punti
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Ciao, per tua conoscenza vedi questo https://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede/1m060-01656/3 punti
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In Italia, l'abitudine di coniare monete non destinate alla circolazione (vendute con un notevole sovrapprezzo) ha più di un secolo. Mi riferisco alle monete d'oro da 20 e 50 lire (i cosiddetti fascetto e fascione) che furono coniate nel 1923 usando gli standard della Convenzione monetaria latina (allora ancora formalmente attiva), ma che - a causa dell'aumento del prezzo dell'oro avvenuto dopo la prima guerra mondiale - avevano un valore nominale decisamente inferiore rispetto al costo dell'oro contenuto. Infatti furono vendute ad un prezzo 4 o 5 volte il valore nominale (il valore esatto non si conosce perché diversi Autori riportano dati leggermente differenti). Per non parlare delle emissioni speciali coniate in poche decine di pezzi fatte eseguire negli anni successivi da Vittorio Emanuele III e che furono donate al re ed a pochi fortunati "amici". Personalmente non apprezzo le monete che non sono state emesse per la circolazione. Mi sembra che siano senz'anima. Tanto vale comprare una bella medaglia! Non ci spenderei i miei soldi (anche se ne avessi a sufficienza per acquistarle considerato che quelle di VEIII hanno spesso prezzi altissimi). Altri hanno opinioni diverse, ma questo è il bello del collezionismo!2 punti
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Ritengo di far cosa gradita postando articolo a firma di Patrignani: A proposito della pretesa lira con " Natoleone” per Venezia.2 punti
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L'immigrazione "Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste..." Beh, non si può dire che questo invito (un sonetto di Emma Lazarus, The New Colossus, trascritto sulla Statua della Libertà) non sia stato preso alla lettera soprattutto negli anni di cui ci stiamo occupando. Infatti, nei cinquant'anni successivi alla guerra civile, l'immigrazione fece affluire negli Stati Uniti oltre 26 milioni di persone. Fin verso il 1880 giungevano soprattutto dall'Europa nordoccidentale, poi la stragrande maggioranza affluì dall'Europa sudorientale, in particolare dall'Impero austroungarico, dalla Russia zarista, dall'Italia. Un altro flusso, più ridotto numericamente, ma più difficile da assimilare, venne dall'Asia orientale attraverso il Pacifico: cinesi, giapponesi, filippini. Il passaggio dalla navigazione a vela a quella a vapore contribuì all'esodo, mitigando, se non eliminando, le ancestrali paure legate al rischio della navigazione oceanica. Ma i naufragi non mancarono comunque, sebbene il Titanic fosse ancora di là da venire. Gli immigrati confluirono soprattutto nei grandi centri urbani e nelle zone industriali, la campagna non li interessava, sia perché non avevano i capitali per avviare un'attività agricola, sia perché attratti dai salari, relativamente elevati, che potevano ottenere lavorando nelle fabbriche, nelle miniere, nelle filande. Nel 1910 un terzo della popolazione residente nelle 12 città più grandi era nata all'estero, e un altro terzo era costituito da figli di immigrati. A New York c'erano più italiani che a Napoli, più tedeschi che ad Amburgo, il doppio degli irlandesi di Dublino. New York era l'obbligato punto di arrivo per tutti quelli che giungevano dall'Europa dopo la traversata atlantica, e tutti, a partire dal 1892, dovettero transitare per l'isolotto di Ellis Island, dove erano sottoposti a un esame per accertare le loro condizioni, prima di ottenere il visto di ingresso. Un esame che si diceva terribile, ma che in realtà portò a scartare e rispedire in Europa appena il 2% degli emigranti. Continua...2 punti
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Buongiorno la prima impressione soprattutto guardando la perlinatura che difficilmente si riesce a replicare nei falsi è che la moneta sia buona. Certo ha subito una pulizia da sfregamento molto pesante deturpando notevolmente i fondi. Per me comunque non arriva al BB ma se l' hai presa in un lotticino per 30 euro hai fatto bene a prenderla.2 punti
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Sono stato svezzato bene da certi utenti del forum, più la guardo e più - ammesso che sia buona - non la darei oltre l'MB o MB+ ad essere generosi. Ieri sera dovevo essere ubricato per scrivere BB Comuqnue per quello che l'ho pagata sta stra-valendo in discussione e contenuti. Vedere così tanti che rispondono e prendono il loro tempo per esaminarla è una gran cosa. Di nuovo, grazie a tutti coloro che sono intervenuti. Mi onorate con la vostra partecipazione.2 punti
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@Rocco68 Eccomi qua. Posso confermare che anche Marco Magdalone fu tra i premiati - in questo caso con medaglia di bronzo - in occasione della Solenne Mostra di Manifatture del 1853. Tra le fonti disponibili cito: D.M. (i.e. Domenico Moschitti), Elenco de’ premiati per la solenne mostra industriale del 1853, «Annali Civili del Regno delle Due Sicilie», 1854, Vol. LI, fasc. CII, pp. 78-86 (in particolare il suo nominativo compare a pagina 85). Ecco il relativo ritaglio: In più posso aggiungere che i lavori in seta per i quali questo signore fu premiato facevano parte di quelli inviati a Napoli per l'occasione da parte della Reale Società Economica della Provincia di Calabria Citeriore. In questo caso la fonte da cui traggo tale informazione è: Elenco di saggi de' prodotti della industria Napolitana presentati nella Solenne Mostra del dì 30 maggio 1853 giorno del nome di S.M. Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie, Napoli, 1853. L'informazione che ci riguarda, in questo caso, è a p. 122.2 punti
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La moneta è stata pulita con un "aratro" che l'ha devastata. L'usura ha appiattito i rilievi per cui molti particolari sono andati perduti (muscolatura in primis). La perlinatura sembra completa e regolare, ma ci sono alcune cose che mi lasciano perplesso, qui le prime tre che rilevo: La prima è la più convincente, lo spazio è molto stretto. La seconda e la terza potrebbero essere dovute all'usura o ad un riempimento di conio.2 punti
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Certo, c'è un gap temporale. D'altra parte non c'è scritto da nessuna parte che una volta cambiato l'emittente i conii di rovescio venissero distrutti. E se un conio di un rovescio SALVS POSTVMI AVG fosse stato prelevato per errore al posto di un SALVS AVG di Vittorino? Specie in un momento dove c'era la necessità di emettere a nome del nuovo regnante (Vittorino)? L'iconografia è identica, la cosiddetta dagli anglosassoni "Salus Feeding Snake" e senza attenzione alla legenda poteva essere prelevata (e utilizzata) per errore. Oppure utilizzata comunque al posto di una SALVS AVG in attesa di un nuovo conio di rovescio... l'iconografia è quella, la necessità di produrre monete persiste... "chiudiamo un occhio"... Illyricum PS: non ne verremo fuori... ci vorrebbe la macchina del tempo.2 punti
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Buonasera a tutti, non è il mio "settore" lo sai Alberto, ma concordo con quelli che hanno preceduto. Sembra proprio lo stesso esemplare.2 punti
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Buon Giorno Vedo solo ora questo intervento Concordo con chi mi ha preceduto, tutte le monete indicate, passate nelle varie aste negli ultimi anni, oltre alle prime due delle quali Lei ha fornito le coordinate, la terza era al lotto 454 dell’asta NAC 44 del 2007 e l’ultima dall’asta elettronica 83 di GmbH del 2024 lotto 714, sono state coniate nella zecca di Firenze. A mio parere non presentano nessun particolare che possa ingenerare dubbi o perplessità. Di tutti i coni, sia di diritto che di rovescio, ho potuto vedere altri esempi; se non ricordo male, nell’asta NAC 50 è passato un altro Fiorino con gli stessi coni di quelli della moneta NAC 44 in condizioni migliori. L’analisi approfondita di questa tipologia di monete deve contemperare una serie di particolari “congelati” e “codificati” con la variabilità di coni realizzati in modo artigianale. La realizzazione delle figure e delle legende, pur rispettando canoni precisi e stringenti, era soggetta a lievi variazioni che consentono di individuare ogni singolo conio. Per quanto mi sia stato possibile verificare, non esisteva un punzone-matrice complessivo che individuasse le posizioni relative dei singoli particolari la cui localizzazione risulta “fluttuante”. Una sorta di “effetto farfalla”, limitato, applicato ai coni. La successione delle operazioni di preparazione influenza le piccole variazioni rilevate, tutte le imprecisioni si sommano. L’approccio alla valutazione deve considerare più aspetti e livelli di dettaglio, partire da una valutazione dell’aspetto generale, analizzare, se la conservazione lo consente, la tecnica di realizzazione e per finire considerare e analizzare i punzoni impiegati che sono caratteristici dei singoli periodi (e di ciascun “intagliatore dei ferri”). Penso sia difficile codificare un metodo. Paradossalmente l’attesa di una codificazione troppo rigida della posizione e disposizione dei particolari potrebbe essere fuorviante ai fini della comprensione. Per conoscere e valutare queste tipologie di monete oltre ad essere importanti le immagini da analizzare, è in ogni caso fondamentale poter maneggiare le monete, non si può derogare in molti casi dalla visione diretta. Cordialità2 punti
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Si ma non cambia nulla, valore venale V/S valore reale, nessuno avrebbe ugualmente pensato di spenderla.1 punto
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Dopo quasi 50 anni siamo al punto di partenza, la prima con sovrapprezzo per la Repubblica Italiana: 500 lire d'argento 'Centenario della nascita di Guglielmo Marconi', costo £. 3.500. Datata 1974 ma prodotta nel 1976 e a disposizione per il pubblico nel 1977 in una bruttissima custodia. Chissà cosa avranno pensato i collezionisti di allora consapevoli di spendere sette volte tanto il suo valore facciale.1 punto
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Ha la valenza di moneta europea circolante da 2 €, in rappresentanza di una delle due valute più potenti del mondo. Ma soprattutto ha la valenza di rappresentare IDDIO DENARO in tutto il suo splendore , e con questo abbiamo già detto l'importante al di là di ogni altra considerazione. Osservala oltre il suo apparente aspetto di semplice spicciolo, e ascoltala, perchè ha molto da dirti.1 punto
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Carico io le foto. Sempre opportuno caricare le foto e non inserire degli allegati.1 punto
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Osservate con più attenzione potrebbero avere un valore inestimabile: quello dell'illuminazione di cui Dio Denaro onnipotente potrebbe farti dono. Fermati a guardarle al di là del loro aspetto superficiale, "senti" quello che ti vogliono dire. Percepisci la loro vera essenza.1 punto
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Personalmente le considero più come medaglie che come monete, anche se ipoteticamente potrebbero essere spendibili al valore nominale. Ma non credo che qualcuno spenderebbe 50€ per comprare una moneta da 4€ e poi andare a pagarsi un brioche e un cappuccino con quella.1 punto
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Solo che i miei orari sono un po' strani: la mia cena può spaziare liberamente fra le 5 PM e le 4 AM circa, a seconda che sia giorno lavorativo o week-end / ferie 😀1 punto
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Più che altro è il continuo sminuire l'acquisto, e colui che lo fa, di monete che non piacciono, che dà fastidio (e molto): mettersi sul piedistallo e offendere il collezionista, anche occasionale, che compra solo per il proprio piacere personale come se fosse uno che non merita alcun rispetto, un poveraccio che non ha nemmeno il diritto di allacciare le scarpe al "vero" numismatico....1 punto
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Ringrazio il signor Davide per la delucidazione fatta ed il tempo che mi ha dedicato. Non pensavo che si poteva manomettere una banconota in modo così ben riuscito. Sbagliando s'impara e grazie agli amici del forum si migliora le proprie conoscenze. Un saluto cordiale a voi tutti in particolare a ORO DI CARTE e Guysimpsons. GUIDO ROMANO PAOLO1 punto
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Penso di sì, però ti consiglierei comunque, se non ti è proprio impossibile, di rivolgerti a un'università tradizionale. Per i corsi di laurea umanistici non ci sono obblighi di frequenza, per cui ti basta concordare il programma d'esame con il docente e recarti a sostenerlo nella data stabilita.1 punto
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Buon pomeriggio @Arcimago Anche secondo me la moneta è buona. Il contorno come già evidenziato in alcuni post precedenti è troppo ben fatto per essere un falso. Gli alti particolari possono ingannare sia per l'usura e sia perché guardiamo una foto che spesso distorce i particolari. saluti1 punto
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A me parrebbe buona. Messa molto male, ma buona. Ricordo che fare i comparativi fotografici lascia il tempo che trova: prospettiva, luci e condizioni di scatto diverse possono falsare le impressioni. Inoltre su monete così rovinate, i dettagli cambiano (appiattimenti e deformazioni).1 punto
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Salve @A.Font97 , argomento alquanto scabroso in quanto si discute sulle datazioni dei primi Aes Grave fusi ancora oggi . Circa la zecca , penso ti riferisca a quella di Roma , Nella tesi di laurea potresti anche proporre tutte le ipotesi , sono tante , fin qui conosciute circa la datazione dell' Aes Grave (pesante) , partendo da Plinio il Vecchio fino al Crawford . Personalmente non conosco articoli di ritrovamenti di Aes Grave databili al 289 a.C. , tranne i vecchi resoconti del Garrucci . Spero che altri utenti ti aiutino in tal senso . Conosco solo il caso dei ritrovamenti a Morgantina , che pero' riguarda principalmente la datazione dei primi denari emessi da Roma . Circa la zecca di emissione darei quella di Roma per gli Aes Gravi con Giano bifronte e la prua di nave con i relativi sottomultipli , mentre per tutti gli altri soggetti li suddividerei tra zecca etrusche , umbre , picene , apule e zecche "minori" di centri laziali .1 punto
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E' il tipo successivo con l'ologramma a sx ed il registro di stampa a dx. 1000 Baht (Series 15, Type 2) - Thailand – Numista1 punto
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@lorluke infatti ero stupito della domanda... 🙂 Ho semplicemente letto troppo in fretta!! LOL, e grazie della precisazione !1 punto
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Ma infatti esistono anche falsi in argento. Chissà1 punto
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Ciao @Pxacaesar si effettivamente sembra proprio la stessa, dovevo acquistarla ma ora non più, grazie mille per l'aiuto, grazie a tutti1 punto
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Se avessimo davvero la macchina del tempo avremmo anche collezioni complete 🤩😂.. ti immagini?1 punto
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Sicuramente fibule sanguisuga mooooooooooolto antiche1 punto
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Provo a dire la mia da non esperto ; Anche a me sembra falsa, alcuni dettagli sembrano grossolani, la perlinatura sembra corretta invece. Inoltre sembra sia stata pulita proprio in malo modo1 punto
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Da noi dicono "Or doublè, garantì dal tolè" Cioè "Oro garantito dal lattoniere"1 punto
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La Rivoluzione Industriale Nella Gilded Age, gli ultimi trent'anni dell'Ottocento, ciò che più caratterizzò gli Stati Uniti fu lo sviluppo industriale, che avvenne a un ritmo sempre più rapido. L'industria aveva già avuto una fase di espansione prima della guerra civile, ma solo nel dopoguerra ci fu il decisivo passo in avanti. Tra il 1860 e il 1900 la produzione industriale aumentò, in valore, da 2.000 milioni di dollari l'anno a oltre 13.000 milioni, il capitale investito passò da 1.000 a 10.000 milioni annui, il numero delle persone impiegate nell'industria manifatturiera, nelle miniere, nell'edilizia e nei servizi salì da poco più di 4 milioni a oltre 18 milioni. Simbolo della nuova America industrializzata fu la grigia e fumosa Pittsburgh (Pennsylvania), con i suoi altoforni, le sue acciaierie, la sua foresta di ciminiere. Ne vediamo un'immagine emblematica del 1885. Alla base dell'industrializzazione ci fu una grande disponibilità di materie prime, enormi giacimenti di carbone, di ferro, di rame, sterminati campi petroliferi, grandi foreste. Cui si unì una quantità praticamente inesauribile di manodopera, data non solo dallo sviluppo demografico interno, ma da un'immigrazione che portò sul suolo americano milioni di persone da ogni parte del mondo. L'industrializzazione si accompagnò a progressi stupefacenti della tecnologia, ma fu anche talmente rapida che il suo impatto sulle strutture economiche e sociali provocò inevitabili traumi: tra le conseguenze più gravi, i grandi squilibri nella distribuzione della ricchezza, la concorrenza spietata, i conflitti sociali e di lavoro, e la serie di complessi problemi che investirono l'intera organizzazione sociale Affronteremo, sia pur in maniera ovviamente sommaria, questi temi, ora rilassiamoci un attimo, tornando a Pittsburgh con alcune immagini sicuramente più idilliache della precedente, come le vignette che illustrano questo titolo azionario (dalla mia collezione) della Pittsburgh Lake Erie Rail Road Co. petronius1 punto
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Ciao, più che "specializzarsi" è possibile laurearsi in corsi di laurea umanistici sostenendo una tesi in numismatica antica. Per quel che è stata la mia esperienza, io mi sono iscritto a un corso di laurea triennale in Storia presso la allora facoltà di Lettere e Filosofia e mi sono laureato in Numismatica Antica; ho proseguito poi con una laurea specialistica in Storia Antica, sempre con tesi in Numismatica Antica. Può essere utile ricordare che si tratta di percorsi accademici che quindi non forniscono qualifiche professionali come potrebbe essere quella di Perito, per le quali in Italia l'iter è del tutto diverso e tendenzialmente più legato alla pratica in ambito commerciale.1 punto
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A dire la verità, è un noto artefatto coniato nel tentativo di replicare la variante pià rara del millesimo del '13 con questo grossolano errore, .Notare che al D/ non c'è il punto fra D' e ITALIA ed è questa la discriminante che lo pone come replica della variante suddetta. Del resto anche dall'immagine postata la moneta appare sospetta per tutta una serie di particolari (a partire dal colore). Riporto qui sotto la "briciola" del Gazzettino di Quelli del Cordusio #6 del novembre 2019 che tratta l'argomento: Qui sotto un esemplare autentico, in buona conservazione, del 1918 dove è possibile notare la forma differente dell'8 della data (che se privato di una parte del cerchio superiore non può assumere quella del falso), l'ottima definizione delle firme degli autori, la presenza ben definita degli alberi delle navi all'orizzonte ed il tratto superiore del valore 5 più lungo. È evidente che non può essere un 5 Centesimi 1918 autentico "trasformato" ad hoc per replicare un 1913 senza punto..1 punto
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Ciao a tutti, a beneficio dell'autore del post e di quanti hanno seguito la discussione posto foto di alcune monete catalogate come falsi che ho trovato oggi e che sono state ottenute con gli stessi stampi di dritto e rovescio di quella della discussione ( e stato modificato solo il bordo), per me non ci sono dubbi. Percui a questo punto possiamo dire che è sicuramente prodotta per fusione e non autentica. @Carmine996se è una moneta che avevi intenzione di acquistare ovviamente lascia perdere, se è tua mi dispiace... ANTONIO Moneta su cui è stato richiesto parere Monete non autentiche1 punto
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Ciao @Carmine996, non seguo questo periodo ma guardando le foto della moneta che hai postato , a mio parere, non è coniata. Percui non dovrebbe essere autentica. Aspetto come te ulteriori interventi a tal proposito 🙂. ANTONIO1 punto
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Buona sera, concordo purtroppo con il parere dei colleghi. Ho smanettato un po' con i livelli dei colori e vi mostro quello che ho ottenuto (ho scritto in bianco le cifre che mi pare si intravedano subito sopra): Personalmente mi tengo molto lontano da presunte varianti di colore, meduse gialle, viraggi azzurrini, numeri verdi, gialli e... fantasma. La truffa è sempre dietro l'angolo.1 punto
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Buonasera a tutti, ultima vicereale entrata in Collezione. Presa in Germania, la stavo catalogando e sinceramente ho l'impressione che somigli molto ad uno degli esemplari riportati in foto nel libro di Pietro Magliocca : "La Moneta Napoletana Dei Re di Spagna Nel Periodo 1503-1680" Tornese con Tosone Filippo IV 1632 D:/ PHILIPP•IIII•R R:/ Anepigrafo, Tosone sospeso rivolto a Sx in una Corona d'alloro. Pag. 237 Numero 104 contrassegno T Sigla S del Maestro di Zecca Salomone con globetto sotto. Cosa ne pensate? Saluti Alberto1 punto
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Buon fine settimana a tutti. @tornese71, Vittorio come promesso ecco una Medaglia in argento della MOSTRA INDUSTRIALE DEL XXX MAGGIO 1853, diametro 53mm e dal peso di 76,80 grammi. Premio alla Signora EMILIA VITTORIA "Per ricami"1 punto
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@fofo @Cinna74, avete citato il Cipolla e il Cipolla cita che a fine 1600 per rimanere su Firenze una giornata di lavoro di un maestro muratore era pagata in media a Firenze lire 1,90 fiorentine.1 punto
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