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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/24 in tutte le aree

  1. Ed eccoci alla attesa locandina/ programma di Milano Numismatica del 9 novembre 2024 che si svolgerà all’Hotel Sina de La Ville in Via Hoepli 6, Milano nella Sala Duomo. Avremo modo di parlarne a lungo nei minimi dettagli di questa giornata ma quello che voglio sottolineare subito è’ che e’ stato e sarà un evento di gruppo frutto di importanti collaborazioni come quella con la Nip, Numismatici Italiani Professionisti, che questa volta sarà organizzatrice con Quelli del Cordusio in modo paritario. E’ un evento contenitore divulgativo/culturale, un service a favore della numismatica, del collezionismo numismatico, dei valori, dei giovani dove tanti saranno quel giorno attori e partecipi sul palco e in sala in vari modi. Milano sarà al centro di tutto questo in una giornata intera di un evento con tanti spunti fatti da tanti per tanti. Buona lettura per il momento e buona numismatica !
    4 punti
  2. Sono contento di veder riemergere questa discussione nella quale tirammo fuori un bel po' di dati e notizie sulle medaglie premio borboniche e che fu anche utile per il saggio di Francesco e di Pietro sul Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo. Perciò intanto grazie a @Rocco68 per averla ripescata 🤗. Quanto alla richiesta posso dire questo: Intanto confermo che Michelangelo Calia fu effettivamente premiato con medaglia d'argento di II classe in occasione della Mostra di Belle Arti del 1833 nella sezione Architettura. Ecco qui un ritaglio tratto dall'elenco dei premiati apparso sugli Annali Civili: (Fonte: Serie degli oggetti messi in mostra nel Reale Museo Borbonico il dì 30 Maggio dell'anno 1833, in «Annali Civili del regno delle Due Sicilie», 1833, Vol. II, fasc. III, pp. 57-59. In particolare il ritaglio è da p. 58). In aggiunta posso dire che a far meritare al Calia questo premio fu l'esposizione di due disegni relativi ad altrettanti progetti: il primo per una parrocchia, il secondo per un "caffehaus". Ricavo tali notizie dal volume Catalogo delle opere di belle arti esposte nel palagio del Real Museo Borbonico il dì 30 maggio 1833, Napoli, dalla Stamperia Reale, 1833. In particolare, dalla pagina 6, è tratto il ritaglio che segue dove sono menzionati i due progetti del Calia: Aggiungo, come ultima notizia, che lo stesso Michelangelo Calia, due anni dopo, in occasione dell'Esposizione del 1835, fu nuovamente premiato e sempre nella sezione Architettura ma, quella volta, con medaglia d'argento di I classe.
    3 punti
  3. Dividerei la questione in due parti : a) quella prettamente numismatica b) quella puramente giurisprudenziale a) Sotto il profilo numismatico sono stati commessi errori abbastanza marcati in quest'ultima sentenza a differenza di quella dell' augustale, come ben detto da Numa (a cui invece consiglierei di smettere di nascondere catini di acqua bollente sotto il tappeto, che poi qualcuno crede davvero che non esista e si fa male ... ). Quali errori? Ad esempio nel numero delle tipologie di aurei per Laodicea, almeno cinque come da foto, tutti contraddistinti da uno stile ben diverso e inferiore da quello romano ( sesta foto,) e sicuramente nel numero degli esemplari esistenti A causa vacanze e in assenza della mia biblioteca non posso essere preciso ma da una rapida ricerca su ac search per Laodicea l'aureo di Caracalla è apparso più di 20 volte negli ultimi 20/25 anni, immaginati nel tempo... Sono stati fatti anche altri strafalcioni sulla tecnica, sul discorso importanza del difetto da montatura, sulla conservazione e tant'altro, in pratica un coacervo di errori che numismaticamente sono inaccettabili. E qui sorge una domanda... ma la parte ricorrente non poteva far presente la reale esistenza di un numero alto di esemplari? La provenienza da una zecca orientale ed esterna al territorio italiano è stata rimarcata? E' stata fatta una ricerca seria di tali esemplari in collezioni pubbliche? Il discorso rarità e pregio è stato messo nei giusti confini? In mancanza degli atti processuali non ho risposte certe per tutto, ma in linea di principio sembra proprio di no... il che dà un valore diverso alla sentenza. b) date le premesse sopra esposte temo che la sentenza sia meno criticabile di quanto appaia a prima vista: si basa su errori e presunzioni, ma che sembra che non siano stati efficacemente contestati dalla parte che ne aveva interesse e quindi il giudice è arrivato alle conclusioni logiche partendo dai dati forniti, incompleti o sbagliati. Molto ci sarebbe da dire sul discorso rarità e pregio, che non sono in senso assoluto ma " in rapporto all'epoca, alle tecniche, ai materiali di produzione, nonchè al contesto di riferimento", cfr art. 10 punto 4 lettera b) del Codice Beni Culturali. Rarità e pregio ben diversa da quella puramente collezionistica, ma molto molto più restrittiva ( una sentenza definitiva del Tribunale di Brescia di qualche anno fa, che non ricordo se ho mai postato, era molto indicativa di questo discorso). In sintesi: si poteva fare di molto meglio come difesa e la conseguenza è l'emissione di una sentenza sfavorevole, complice una interpretazione blanda del discorso rarità e pregio.... Come ben saprai l'importanza di una perizia di parte ben costruita e attenta è alla base di moltissime assoluzioni, in quanto ben difficilmente i giudici sono dei numismatici incalliti e si basano quindi sugli elementi semplici e chiari offerti loro...
    3 punti
  4. 3 punti
  5. Ciao, oggi condivido un denario molto comune ( come tutte le mie monete 🙂) dell'augusta Faustina Minore, figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore, moglie dell'imperatore Marco Aurelio ( che la sposò quando lei aveva 15 anni) recante sul rovescio la personificazione della dea della Salute (Salus) coniato a Roma. Come sempre alcune note che accompagnano la moneta. Le notizie storiche dell'epoca che ci provengono ci riportano un ritratto di Faustina tutt'altro che limpido definendola una donna di facili costumi dedita alla lussuria ed al divertimento. Come per molti altri personaggi pubblici dell'antica Roma forse anche con lei i giudizi negativi sono da prendere con le molle. Molto volitiva ed anche colta seppe ritagliarsi un posto al fianco del marito anche in ambito politico e militare ( lo accompagnò nelle sue campagne militari ricevendo il titolo di Mater Castrorum, madre e protrettrice degli accampamenti). Fu proprio in una di queste che morì per cause naturali all'età di 56 anni e Marco Aurelio in sua memoria fondò una città a cui diede il nome di Faustinopolis. Ebbe ben 13 figli dei quali solo 6 ( 1 maschio Commodo che prese il posto del padre e 5 donne) sopravvissero ai genitori mentre gli altri morirono prematuramente. La Salus presente sul rovescio in questo caso seduta, con la classica patera nella mano destra, l'altare sacrificale ai suoi piedi e l'immancabile serpente intorno ad esso, era una divinità molto importante per il popolo romano in quanto la sua intercessione assicurava che la salute fosse preservata sempre al meglio. L'aspettativa di vita delle persone all'epoca era molto bassa per malattie, guerra....percui si riesce facilmente a comprendere la devozione per tale divinità. Quando invece le malattie erano conclamate e si auspicava la guarigione si faceva ricorso alla divinità di Esculapio ( Asclepio per i greci) che doveva favorire tale percorso. Da esame diretto il denario è coniato, centrato, con buon metallo ed ha evidentemente svolto la sua funzione restando comunque leggibile. Come per molte delle mie monete anche per questa ho trovato un esemplare che ( io non ho dubbi) condivide identico conio di dritto mentre per il rovescio ,visto lo stato di conservazione, non si può dire con sicurezza. Sempre molto importante ai fini dell'autenticità della moneta. Grazie ed alla prossima (che sarà proprio un sesterzio di Faustina Minore 🙂). ANTONIO 17,80 mm 3,11 g RIC 714 Denario stessa tipologia con conio di dritto identico.
    2 punti
  6. Infatti, il declino del prezzo dell'argento, portò all'uso del Trade dollar per la circolazione interna. La Zecca accettava ancora una certa quantità di argento dai privati, quello necessario per coniare questi dollari. E i depositanti con essi venivano pagati. Ma i dollari dati in pagamento per l'argento, venivano calcolati non in base al loro valore nominale, ma al bullion value, cioè al valore intrinseco, che era più basso. Questo faceva sì che i depositanti ricavassero un immediato profitto dall'operazione spendendo le monete al facciale, e finché queste mantenevano il loro corso legale i commercianti, obbligati ad accettarle, non potevano far altro che continuare ad accumularle, poiché le banche non ne ammettevano il cambio in banconote per importi superiori ai 5 dollari. Inutile dire che, in un'epoca in cui il valore delle monete metalliche era dato da quello del metallo che contenevano, il dover accettare per 1 dollaro monete che, in argento, valevano meno, non li rendeva certo felici. Alla fine, il governo fu costretto ad adottare una soluzione mai utilizzata prima (e nemmeno dopo): togliere ai Trade Dollars il corso legale. Lo fece con una legge del 22 luglio 1876, che revocava il corso legale, limitando l'uso di queste monete solo al commercio estero. Ma questo non risolse affatto il problema... Il corso legale del Trade dollar verrà ripristinato nel 1965, a quel punto non solo la questione si era invertita (il valore intrinseco superava il nominale), ma essi avevano raggiunto sul mercato collezionistico un interesse e un valore tali che nessuno sarebbe stato così pazzo da spenderli al facciale petronius
    2 punti
  7. Ci avrei scommesso ….😂😂 mi serviva solo per chiarire le idee a qualche sfegatato fan….
    2 punti
  8. Si tratta di un difetto di conio assai comune, per il 1988. Ovviamente non aggiunge valore commerciale alla moneta, che comunque, conserva il suo valore storico della lira che fu. saluti
    2 punti
  9. L’augustale non e’ una moneta rara ( tranne una variante particolarmente rara che non e’ quella in questione citata nella sentenza) ed e’ presente in numerosi musei e collezioni pubbliche. La sentenza, peraltro molto ben redatta, cita molto appropriatamente il kowalski - l’opera di riferimento per questa monetazione - identificando l’esemplare in questione come proveniente dal secondo conio piu’ numeroso come esemplari conosciuti ( il Kowalski cita 337 es conosciuti ma quelli noti sono oggi molti di piu’ e si puo’ dire che l’Augustale sia una moneta che compare numerose volte all’anno in vendita in molte aste sia in Italia che all’estero. In pratica quasi correntemente. e’ indubbio che le argomentazioni apportate dalla PA non siano state ritenute sufficienti ne’ pertinenti ( quali ad esempio la conservazione pregevole del pezzo in questione: quasi tutti gli augustali sono ben conservati in quanti essendo monete di pregio e valore intrinseco gia’ ab origine circolavano molto meno - nella sentenza si ribadisce, erroneamente , che essendo d’oro sono meno soggette ad usura mentre l’oro e’ invece un materiale piu’ morbido di altre leghe ed e’ anzi molto duttile e malleabile, la mancata consunzione deriva dalla limitata circolazione non dalla sua resistenza all’usura). In passato un altro ufficio di tutela in un caso analogo per il rilascio dell’attestato di libera circolazione ma per una moneta credo antica aveva proceduto addirittura con un acquisto coattivo che e’ stato a sua volte impugnato in sede giudiziaria e successivamente riconosciuto come non giustificato. Al termine del lungo procedimento il dirigente resp dell’ufficio in cui il funzionario aveva avviato l’ingiustificato acquisto era poi stato condannato dalla Corte dei Conti a rifondere il danni erariale in conseguenza dell’ingiustificato acquisto. Anche in quel caso il funzionario aveva giustificato l’acquisto con la mancata presenza del pezzo in un museo. la sentenza del TAR di Roma e’ redatta e motivata in modo molto piu’ scientifico e pertinente di quella del TAR Piemonte ove si assiste a ‘voli pindarici’ assai discutibili nelle disquisizioni numismatiche riportate. va da se’ che questa dottrina particolarmente restrittiva che sostiene la necessità che TUTTI i musei debbano - in un mondo perfetto - avere TUTTE le monete emesse sul territorio nazionale - riconducibile ad un funzionario nello specifico - sembra essere - recentemente- ormai superata ‘anche’ dal Ministero stesso.
    2 punti
  10. Il tetradramma ufficiale di Aspendo con la lettera numerale stigma = 6, corrispondente a c. 207/206 a. C., è il Price 2886 che non ha la protome di cavallo sotto lo stigma Ϛ. L’unico tetradramma di Aspendo con la protome di cavallo come simbolo nel campo a sinistra del rovescio è il Price 2912 che presenta la data (coppia numerale K Theta = 29 corrispondente a c. 184/3 a. C.) sotto il trono di Zeus. Da notare anche il peso del tetradramma in asta molto inferiore rispetto allo standard. apollonia
    1 punto
  11. Buonasera, non conoscevo questa pronuncia e la ringrazio per averla condivisa. Ci sono diversi passaggi argomentativi piuttosto sbrigativi che mi lasciano perplesso. Uno degli aspetti che ha attirato maggiormente la mia attenzione (e senza voler entrare nel merito della linea difensiva - che non possiamo conoscere - in concreto adottata dalla casa d’aste) è il fulcro del percorso argomentativo in forza del quale il TAR giunge ad avallare la rarità della moneta: la presenza (o meno) di essa nei medaglieri nazionali. In altri termini, se lo Stato non la possiede evidentemente è rara. Direi piuttosto limitato come parametro di misura. Saluti
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  12. Ubi maior, minor cessat😅 Ciao @Poemenius! Stilicho
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  13. Tracce di riconiatura su precedente impressione al rovescio …sembra di vedere una testa di leone tipo Leontini ma a destra EDITATO DA CdC
    1 punto
  14. Ciao, credo proprio che abbia visto giusto. Le lettere che sono riuscito a leggere ...AAFFMMAECILIV... sopra la scritta centrale S C. , mi fanno pensare che sia questa moneta: https://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1684.html#RIC_0435 Grazie mille! Saluti, Gianfranco
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  15. CNG Feature Auction 127, Sep 17, 2024 (https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-EBXNR1/decapolis-abila-elagabalus-ad-218-222-33mm-1588-g-12h-dated-cy-281-ad-218-vf). Est. $500. Current $500. Description DECAPOLIS, Abila. Elagabalus. AD 218-222. Æ (33mm, 15.88 g, 12h). Dated CY 281 (AD 218). Laureate and cuirassed bust right, seen from the front / Flaming altar within hexastyle temple with central arch, pediment surmounted by Nike, and two flanking towers with arched doors and window; ΑΠ-C (date) above. Spijkerman 21; RPC VI Online 9239; Rosenberger 21 var. (date); Sofaer 22. Green patina with orange earthen highlights. VF. Rare. apollonia
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  16. @Dago, fidati che si tratta di riproduzione, questo è uno buono. Osserva la differenza: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERU/3
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  17. "Recapito Autorizzato", di queste se ne vedono poche sul mercato, in breve diciamo il perché, .. questi francobolli furono di uso obbligatorio per il recapito delle corrispondenze a mano da parte di ditte o enti autorizzate/i dalle Poste a tale servizio. Qui abbiamo una cartolina privata con un 10c bruno emissione del 1930 stemma sabaudo con due fasci, annullato con solo timbro (privato) dell'Istituto Provinciale per la maternità e l'infanzia di Udine. Questo vuol dire che questo istituto aveva facoltà (pagando ovviamente la tassa di 10c del recapito autorizzato allo Stato/Poste) di inviare corrispondenza a mano nella propria città con mezzi propri, quindi non veniva consegnata dal postino delle Regie Poste. Era praticamente una tassa che lo Stato imponeva per l' esercizio di consegnare posta, servizio che al tempo era esclusivo dello Stato. Cartolina MOLTO interessante NON COMUNE con tutte le cose in regola per questo tipo di posta in quel periodo, annullo nitido come doveva essere. I libri la valutano sui 10€ io la valuto il doppio per la penuria di queste missive sul mercato che erano per lo piu' commerciali o di enti, tra l'altro il francobollo è ben centrato.
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  18. Tetradramma Price 627: descrizione dal testo del Price. Silver Tetradrachm, Pella, 275 BCE–270 BCE. 1944.100.29461 Canonical URI: http://numismatics.org/collection/1944.100.29461 Dritto: Beardless head of Heracles r. wearing lion skin headdress Rovescio: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ - Zeus seated on stool-throne l., holding eagle on outstretched right hand and sceptre in left Descrizione fisica. Asse: 4. Dimensioni. Peso (in g): 16.54. Stato di conservazione. Trattamento secondario: Holed. Descrizione del tipo: Tipo d'oggetto: Moneta, Arco cronologico: 275 BCE - 270 BCE, Nominale: Tetradramma, Tecnica di produzione: Coniato, Materiale: Argento Autorità emittente. Autorità Statale: Alessandro Magno Geografico. Place of Production: Pella (Valore incerto). Regione: Strymonian and Bottiaean District Rovescio. Simbolo (LeftField): crested helmet. Simbolo (BeneathThrone): Price Monogram 360 , consists of Ε and Ρ Simbolo (BeneathThrone): Price Monogram 817 , consists of Μ, Υ, and Ε apollonia
    1 punto
  19. Conoscevo una della Pleiadi di nome Alcione, ma non questo volatile: per questo ero fermo alla 12. Alcione fu eletta al comando delle sette sorelle, e una volta diventate stelle, ebbe il compito di guidare i pescatori. Al loro sorgere iniziava il periodo più propizio per chiunque volesse pescare mentre al loro tramonto soffiava un vento gelido. Per questo gli Eoli definiscono Alcione una dea e la veneravano in quanto tale, pregandola per avere il favore dei venti ed evitare le secche. Secondo Pausania, Alcione ebbe da Poseidone i figli Anthas e Iperete, fondatori di due città in Argolide, mentre secondo Apollodoro ebbe dallo stesso dio i figli Ireo e Iperenore e la figlia Etusa. Da Wikipedia apollonia
    1 punto
  20. Grande lavoro Guido, con tutte le false "varianti" in circolazione finalmente una ricerca seria su una variante vera, conosciuta a tutti ma ancora poco indagata. Complimenti!
    1 punto
  21. Ciao! Fatto .... credo che intendessi questo. saluti luciano
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  22. è una vittoria che avanza a sinistra certamente una moneta imitativa, plausibilmente di fine IV secolo, o al massimo prima metà del V
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  23. Dubito molto l’aureo in questione, come tipologia, non sia presente in alcuna collezione pubblica. Ad esempio e’ stato verificato se fosse presente nella coll Gnecchi ( monete auree Romane) custodita presso il Museo Nazionale Romano? Anche il Museo Archeologico di Napoli ha una raccolta vastissima di aurei, altra coll fenomenale e’ la Piancastelli. Mi domando se siano state ricercate a tale proposito. abbastanza risibile l’affermazione riportata nella sentenza in cui si dice che l’aureo romano abbia avuto un corso limitato essendo stato coniato per ‘solo quattro secoli’…😆 mi da’ l’idea che l’estensore non sapesse nemmeno quando e’ stata prodotta la ‘prima’ moneta …
    1 punto
  24. tendenzialmente si poi magari non è cizico... ma la moneta è tipo questa per me
    1 punto
  25. I graffi e le abrasioni, penalizzano ulteriormente una moneta già molto usurata; B a mio parere
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  26. British Museum, London (UK) (https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/161563). Province Tarraconensis City Caesaraugusta Region Hispania Reign Tiberius Obverse inscription PIETATIS AVGVSTAE C C A Obverse design bust of Pietas, veiled and diademed, right Reverse inscription IVNIANO LVPO PR G CAESAR G POMPON PARRA II V Reverse design temple with four columns apollonia
    1 punto
  27. Indicano L assenza dai medaglieri pubblici… avranno fatto ricognizione anche in scatole e scatoloni dispersi o in qualche cassaforte??
    1 punto
  28. Se posso approfittare di Voi e cambiare momentaneamente argomento ritornando, in parte, al Parere dell'Ufficio Legislativo del MIC ricordato da numa numa e da vitellio, Vi sottoporrei una sentenza del TAR Piemonte del maggio 2023 (quindi quasi contestuale al Parere citato, che è di giugno 2023) nel quale è stato rigettato il ricorso di una nota Case d'Aste che si era vista rifiutare dalla Soprintendenza del Piemonte l'attestato di libera circolazione relativamente ad un aureo dell'Imperatore Settimio Severo, coniato per il figlio Caracalla (riporto quanto scritto in sentenza). Il TAR, come dicevo, ha dato ragione alla Soprintendenza e mi sembra interessante studiare l'iter argomentativo seguito dal Tribunale che non sembra per nulla influenzato da quell'apertura che, di lì a poco, sarà trasfusa nel Parere del Dott. Tarasco. Vorrei precisare che la sentenza non è stata appellata dalla Casa d'Aste, che è stata da me reperita in un sito istituzionale pubblico e che ho scaricato senza apportare alcuna modifica. Condividete il ragionamento del TAR o ritenete che, riferito alla moneta sub iudice, sia troppo severo? Buona lettura. M. Sentenza TAR Piemonte n 519_2023.pdf
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  29. Hai ragione, il fatto è che ci potrebbe fornire solo il peso dell'intero portacenere
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  30. Buon pomeriggio a tutti. I recenti contributi di @dracma, sia sul forum che nell'ultimo volume della pubblicazione "The coins of Tarentum" (a proposito, complimenti!) mi hanno indotto ad approfondire gli aspetti delle riconiazioni magno-greche. Ho appena acquistato il volume di Salvatore Garraffo su questo argomento, non vedo l'ora di iniziare a studiare. Un caro saluto, Τάρας
    1 punto
  31. Salve,mi scuso con @RENIER per l errata identificazione e prendendo spunto da @mazzarello silvio (anche per imparare) provo a identificare la moneta sperando di non sbagliare stavolta.. AE 16 o 17 di Pergamo in Misia con busto del Senato su un verso con legenda ΘEON CYNKΛHTON e busto turrito di Roma con legenda ΘEAN ΡΩMHN nell altro.
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  32. Possiamo fare anche una piccola aggiunta, a differenza delle precedenti edizioni con la sola mattina, quest’anno sarà una giornata completa, con sessioni mattina e pomeriggio …una full immersion nella nostra comune passione
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  33. Salve , cercando nel Forum ho trovato una vecchia discussione del 2012 riguardante : segni , contromarche e altro , presenti nelle monete repubblicane : argenti e bronzi . Peccato che @Rapax e @tacrolimus2000 e' da molto che non si collegano al Forum , perche' mi sono sembrati competenti in questa particolare materia , in particolare il secondo utente che nella sua risposta n° 10 riporta delle note dello Gnecchi a proposito di questi contrassegni . In una moneta presentata da Rapax (risposta n° 5) ho ritrovato la T , lettera presente anche nel dritto dell' Asse di C. Vibio Pansa . Per chi volesse leggere il vecchio Post :
    1 punto
  34. Il concetto di rarità è un concetto relativo. E' per questo motivo che nei lavori scientifici non viene indicato. Al suo posto viene usato il numero di esemplari noti, perche è un dato che presenta caratteristiche di oggettività, anche se può sempre essere soggetto a correzioni in caso di nuovi esemplari venuti alla luce. Quindi la rarità è un concetto che interessa soprattutto il mondo del collezionismo. Qui sul forum ci sono varie discussioni sulla rarità e di come attribuirla. Per quel che riguarda la monetazione medievale, a mio avviso, la migliore classificazione della rarità è quella che si basa sulla presenza nelle collezioni. Per esempio: C = presente in tutte le collezioni R = presente in molte collezioni RR = presente in poche collezioni RRR = presente in pochissime collezioni RRRR = manca anche nelle collezioni più importanti RRRRR = unico esemplare conosciuto Ora, se vogliamo tenere un profilo commerciale, potremmo tenere conto se le collezioni sono pubbliche o private, distinguendo così la reperibilità sul mercato. Arka # slow numismatics
    1 punto
  35. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 6 settembre 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le eccellenze del sapere, dedicato al Forum di Cernobbio, nella 50a edizione. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura una veduta del lago di Como in cui si evidenzia Villa d’Este, residenza patrizia rinascimentale che ospita dal 1975 il Forum di Cernobbio, evento di rilievo internazionale dove Capi di Stato e di Governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, Ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo si riuniscono ogni anno per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l’economia globale e la società nel suo complesso; in primo piano, a sinistra, si stagliano i rispettivi loghi della 50a edizione del Forum e dell’organizzatore dell’evento TEHA Group S.p.A., società controllata da “The European House - Ambrosetti S.p.A.”, la cui scritta delimita in alto la composizione. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”. Bozzetto: a cura di TEHA Group S.p.A. e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Indicazione tariffaria: “B ZONA 1” Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: sei; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 26 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto del logo MIMIT monocromatico.
    1 punto
  36. Buongiorno a tutti, Riprendo questa bella discussione dell'Amico Alberto @Litra68 per condividere l'ultimo Tarì aggiunto in Collezione: ET . HIE .. REX Un vero doppio punto!!
    1 punto
  37. In ogni caso credo che la moneta caduta sia stata rimessa male sull'incudine e ribattuta, creando questo ''mostro''... Arka # slow numismatics
    1 punto
  38. Le vendono e basta. Come anche Tu potresti fare su eBay con la Ltd. da Londra. La questione è spostata sugli acquirenti italiani, che da una Casa d'Aste o da un Commerciante stranieri si attendono un'affidabilità commerciale di un certo livello, che in caso di controlli li dovrebbe auspicabilmente tutelare (anche se ciò non sempre è stato vero). Da un privato o da una Ltd. nata ieri con un capitale di 50 Pounds, che opera dall'estero esclusivamente su una piattaforma online senza neppure un negozio fisico, l'affidabilità commerciale si ridimensiona oltremodo e, in caso di controlli, l'aspettativa di tutela si affievolisce notevolmente. Da qui il suggerimento di "battere" i mercati di monete antiche diversi da quello italiano, considerando che da noi è molto monitorato specialmente sui siti di e-commerce. Poi, evidentemente, un divieto esplicito per un privato o per una Ltd. di vendere dall'estero monete antiche in Italia, non c'è. M.
    1 punto
  39. Se può essere utile come riferimento inserisco qui sotto la tabella dei simboli nummulari che avevo salvato da un post precedente dove qualcuno gentilmente l'aveva inserita, non riesco sul momento a ritrovare il post in questione che ricordo aveva anche alcuni interessanti spunti su contromarche/simboli/punzonature quindi al momento ho solo l'immagine: In riferimento alla tua moneta così al volo mi pare di riconoscere la T e anche le famose righe I, vedo anche però le C e la S e quella che pare vagamente una mezzaluna?
    1 punto
  40. Premesso che non ho elementi in merito, ma solo sensazioni, però temo che del parere non tengano conto in alcun modo. Siamo sudditi e non cittadini purtroppo. Quantomeno, anche se non ci sentiamo tali, non abbiamo strumenti per fare valere le nostre ragioni mi pare. Io ho smesso di collezionare non per la mancanza di passione, ma per un fattore sociale ed economico. Non posso permettermi di essere potenzialmente considerato un delinquente solo perché collezionista e inoltre non ho soldi da portare per dieci anni ed oltre ad un eventuale avvocato in caso di problemi. Mi piacerebbe davvero essere smentito, ma storie come quella narrata dal signore sono "normali". Se ne sentono nel settore collezionistico troppo frequentemente per essere tranquilli.
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  41. Tutto giusto e condivisibile, caro Numa. Peccato che il dialogo con la "controparte" non esista assolutamente. Non basta un convegno, dove si parla di argomenti interessanti e contemporaneamente di aria fritta, organizzato solo per fare vedere quanto sono bravi i nostri (nostri davvero?) funzionari, i carabinieri del nucleo ed altre entità, nei quali la presenza di commercianti, associazioni, studiosi e collezionisti serve solo a legittimare lo stipendio di quelli di cui sopra. In Italia puoi acquistare liberamente una moneta da un commerciante, in asta o meno, ma la stessa non puoi di fatto detenerla come collezionista. Sei sempre passibile, oggi, fra un mese, un anno o quando vogliono loro, di sequestro, di figura di merda con chi ti conosce e di guai giudiziari infiniti. Quindi, ricapitolo, una moneta si può vendere quando ce l'ha un commerciante, italico o meno, ma il privato italiano non può detenerla. Questo è lo stato dei fatti ed è inutile e dannoso girarci intorno. Stante così la situazione, si vuole un passo avanti verso, pur catastrofico per il collezionista? Si vieti la detenzione di monete nel nostro paese e si vieti la vendita. Tanto, parliamoci chiaro, è meglio così, perché almeno si fa chiarezza. Sai esattamente ciò che puoi ed anzi ciò che non puoi fare. Di fatto, è già così, ma rimanere nel vago serve proprio a giustificare l'esistenza di figure che ruotano intorno alla problematica e mangiano "a sette ganasse" come si dice dalle mie parti. Un giudice dice che le monete "moderne", quelle false e di non interesse numismatico sequestrate ad un collezionista debbano essere restituite (fatto realmente accaduto e raccontatomi tempo fa)? Che significa "moderno"? Anche qui il concetto è volutamente vago... Fatto sta che il collezionista va a riprendersi parte delle sue cose (anche delle 500 lire caravelle, Dante eccetera...) moderne, di non interesse numismatico o giudicate non autentiche dal perito "della controparte". Ebbene, ne riprende solo una minima parte perché lo stesso perito ha "bloccato" la riconsegna, nonostante il decreto di dissequestro del giudice. Riconsegna bloccata anche di monete giudicate false dallo stesso perito. Cioè, se non è abbastanza chiaro, un giudice conta meno di un perito. Questo accade in Italia, oggi nel 2020 o giù di lì, e non nel medioevo.
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  42. Magari e riuscissi a trovarlo a 440 euro!! Mi indichi qualche link per favore?
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