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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/24 in tutte le aree
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E' vero nel senso che il ministro della cultura secondo il sentire comune dovrebbe essere un intellettuale (motivo per cui Sangiuliano è stato puntualmente messo in croce per le sue costanti gaffes, che invece si lasciano correre per gli altri ministri e politici in generale, dalla premier in giù, che sono mediamente ignoranti quanto e più di lui); in realtà di ministri della cultura "intellettuali" nella storia della Repubblica ne abbiamo avuti che si contano sulle dita di una mano: l'unico vero intellettuale è stato Paolucci per un annetto ai tempi di Dini, e se vogliamo intendere la definizione in senso più ampio possiamo affiancargli Ronchey, Bray e Spadolini. Stop. Tutti gli altri erano puramente FUNZIONARI, AMMINISTRATORI di una ricchezza che in Italia suscita passioni contrapposte: tutti se ne fanno vanto ma nessuno la considera davvero una risorsa, tutti se ne riempiono la bocca ma poi realmente nessuno la rispetta.4 punti
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Grazie The Crime of 1873 Fin dal 1792 con l'istituzione della prima Zecca Federale gli Stati Uniti avevano adottato un sistema monetario formalmente basato sul bimetallismo oro/argento, ma nel quale, di fatto, era l'oro a farla da padrone. Il Congresso aveva fissato il rapporto legale tra i due metalli in 16 a 1, in sostanza, a livello monetario, occorrevano 16 grani d'argento per pareggiare il valore di un grano d'oro. Dal momento che con quel rapporto l'argento era sottovalutato (cosa che sarà ancor più evidente dopo che la scoperta dell'oro in California nel 1848 ridusse il prezzo di mercato dello stesso), e poiché rendeva di più venderlo sul mercato libero piuttosto che consegnarlo alla Zecca per ricavarne monete, la conseguenza fu che all'inizio dell'Ottocento e per quasi 40 anni, venne a cessare la produzione dei dollari d'argento. Che riprese, lentamente, solo nel 1840, ma era comunque difficile trovarne in circolazione, poiché ormai erano stati sostituiti nell'uso quotidiano dalla cartamoneta. Stante questa situazione, il "crimine del '73" non faceva che prendere atto della realtà, tanto che inizialmente la legge non suscitò alcuna protesta. Essa, in pratica, poneva fine al diritto dei proprietari d'argento di portare i loro lingotti alla Zecca per vederli trasformati in moneta, diritto che permaneva invece per i lingotti d'oro, creando così un gold standard di fatto, e demonetizzando contemporaneamente l'argento. Nell'immediato, come detto, quasi nessuno ci fece caso, ma la scoperta, l'anno seguente, di importanti giacimenti d'argento in Nevada e la contemporanea adozione ufficiale del gold standard da parte di alcuni paesi europei (la Germania su tutti, che immise sul mercato internazionale un'enorme quantità di argento), portò a un crollo del prezzo. A quel punto, se non ci fosse stato il Coinage Act, sarebbe stato conveniente tornare a vendere l'argento alla Zecca in base al vecchio rapporto, ma la Zecca l'argento non lo comprava più. Così, chi aveva interessi nelle miniere del West, denunciò l'Atto come un crimine, una cospirazione dei banchieri per stabilire la base aurea. Trovando una facile sponda non solo, come ovvio, tra i lavoratori delle miniere, ma anche nelle associazioni degli agricoltori (ancora la forza trainante dell'economia del paese), ansiose di alzare la circolazione pro-capite del denaro e, di conseguenza, i prezzi dei loro prodotti. Così, nel 1877, ignorando l'ammonimento del presidente Hayes che un ritorno al bimetallismo sulla base del vecchio rapporto sarebbe equivalso a una svalutazione, il Congresso approvò un progetto presentato dal deputato Richard P. Bland del Missouri (nella foto), che consentiva il conio illimitato di argento sulla base del rapporto con l'oro di 16 a 1. Dopodiché, Bland fu soprannominato Silver Dick... lasciò a voi ogni considerazione sui possibili altri significati di questo nomignolo petronius3 punti
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Vorrei segnalare l'uscita de: La monetazione della Langobardia Major2 punti
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Torniamo alle monete o facciamo diventare un salotto politico anche uno dei pochi posti ancora scevri da cialtronerie?2 punti
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Sono stato assente un poco di tempo, ma ho alcune monete (nuovi arrivi) che voglio far vedere agli appassionati sabaudi. Comincio con questo Reale sardo di Vittorio Amedeo III del 1796. All'acquisto ero incerto se fosse buono o un falso d'epoca, la cosa non è facile con queste monete coniate a Cagliari e di fattura veramente rozza... poi consultando anche altri collezionisti mi è stata considerata buona, non è ovviamente splendida, ma il prezzo era veramente irrisorio... Per ora mi fido dei pareri dei miei amici, ma mi piacerebbe sentirne anche altri. Un poco di storia non fa mai male, quindi aggiungo un paio di notizie. Dopo più di 70 anni che la zecca di Cagliari era inattiva nel 1793 Vittorio Amedeo III decide di riaprirla per far battere delle monete in mistura, i Reali, che saranno le prime ed uniche monete coniate in quella zecca. La scritta al rovescio INIM EI IND CONF che è l'abbreviazione di Inimicos eius induam confusione (metterò confusione fra i suoi nemici) allude alla difesa di Cagliari contro i francesi del Febbraio 1793. Una particolarità di questa moneta è anche la mancanza della lettera I in INIM, si conosce un esemplare del 1795 con una doppia I in quella parola (INIIM) ... chi troppo e chi nulla! 😀2 punti
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Salve a tutti, vorrei mostrarvi la serie completa dei certificati di deposito della Banca Italo-germanica, fondata nel novembre 1871 da Giovanni Servadio allo scopo di favorire il credito tra Italia e Germania; fu messa in liquidazione 6 anni più tardi e assorbita dalla Banca Tiberina nel 1877. Questi biglietti si trovano, conservati malamente dentro cartellette di cartoncino e orribilmente linguellati al retro come evidentemente si usava fare una volta, presso la Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" al Castello Sforzesco di Milano, dentro il faldone "Carta moneta - carta valori 1" insieme ad altro interessantissimo materiale che vi invito a visionare personalmente se avete voglia e tempo. Dovete prendere appuntamento però. Questo è il link all'archivio per contatti: https://bertarelli.milanocastello.it/ Passiamo ai biglietti. 10 lire 20 lire 50 lire 100 lire 250 lire 500 lire 1000 lire Questa è la serie completa, di notevole rarità.1 punto
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Il Bland-Allison Act Gli emendamenti del Senato, tuttavia, annacquarono non poco le intenzioni iniziali di Richard Bland, soprattutto ad opera di Wiliam B. Allison, dell'Iowa, tanto che alla fine la legge fu approvata col nome di Bland-Allison Act. E questo nonostante il veto del presidente Rutheford B. Hayes, che continuava a essere contrario. L'Atto stabiliva che il Tesoro avrebbe acquistato una quantità mensile di 2 milioni di dollari (e non 4 milioni, come avrebbe voluto inizialmente Bland) di verghe d'argento, da trasformare in monete da un dollaro secondo il rapporto legale. Tale misura non riuscì però a migliorare sensibilmente la circolazione monetaria, nè impedì il declino dei prezzi dell'argento e dei prodotti agricoli. Ma un effetto positivo, almeno per noi numismatici lo ebbe, eccome, poiché portò alla coniazione di quella che, dopo un'accoglienza iniziale a dir poco tiepida, sarebbe diventata col tempo la moneta americana più richiesta e apprezzata dai collezionisti di tutto il mondo. Il dollaro Morgan, naturalmente Non mi dilungherò certo su di esso, poiché la sua storia è stata ampiamente raccontata nella discussione dedicata, alla quale rimando tutti quelli che non l'avessero ancora letta o volessero rinfrescarne la memoria Storia di Morgan Ma almeno uno vale la pena mostrarlo, soprattutto in favore di coloro che forse già temono che in questa discussione si parlerà solo di economia, politica, e... favole. State tranquilli, parleremo anche di monete... dal prossimo post petronius1 punto
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Una discussione sulla stessa moneta era già stata chiusa dallo staff, non se ne sarebbe dovuta aprire un'altra. Gli "appassionati del settore", del resto, si erano già espressi, con pareri unanimi: questa moneta è una riproduzione moderna, intendendo con ciò che può essere stata fatta anche 100 anni fa o più. @giancar forse fuori di qui troverai qualcuno che ti dirà quello che vuoi sentirti dire, qui è inutile continuare. Chiudo di nuovo.1 punto
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Nomos, Obolos 33, lot 20 LUCANIA. Herakleia. Circa 281-278 BC. (Bronze, 13.5 mm, 2.30 g, 9 h). Draped bust of Athena facing three-quarters to right, wearing triple-crested Attic helmet; on her left shoulder, shield. Rev. ՒHPA-KΛEIΩN Trophy. HN Italy 1436. Naples, Santangelo 3794. Van Keuren 142. Very fine. https://nomosag.com/obolos-33/201 punto
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E un altro esemplare condiviso in sezione, con i due punti orizzontali appena visibili. Quindi quattro HIE ..1 punto
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In effetti l'argomento ritorna numismatico se si ha notizia di un qualche impegno o interlocuzione con il ministero sulle problematiche del collezionismo. Io non ne sono a conoscenza, ma dato che la mia fonte di informazione è principalmente questo forum, potrebbe banalmente non essersene mai parlato in questa sede. In tal caso sarebbe interessante, sempre se lo si ritiene opportuno, parlarne anche qui.1 punto
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Da Alessandria di Egitto, un esemplare di tetradrammo con al diritto busto dell' imperatore Adriano ed al rovescio busto di Vibia Sabina, augusta, sposa di Adriano . Sarà a giorni, il 19 Settembre, in vendita CoinCabinet 13 al n. 267 .1 punto
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Grazie mille per il prezioso contributo. Guardando i particolari della moneta propendo per Teodosio II. Buon fine settimana, Gianfranco1 punto
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E' comunque una moneta rara e molto ricercata. Probabilmente perchè era molto ricercata....è successo quello che è successo1 punto
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Peso e diametro congrui. Moneta pulita aggressivamente forse per rimuovere una patina pesante, come da residuo specie al D/ attorno alla legenda . Direi MB+1 punto
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Ciao. Penso pochissimi. Documentati mi risultano quello tuo, quello mio e quello pubblicato sul Magliocca a pag.210 del suo manuale sulla monete di Napoli 1674/1860. Ma forse qualche altro collezionista ci potrà aiutare. Saluti.1 punto
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Ma onestamente non credo che un ministro della cultura debba per forza di cosa essere un intellettuale nel senso più profondo del termine. Deve naturalmente provenire da un contesto in cui conosca, e anche bene, le problematiche del settore. Ma più che capacità intellettuale è importante la capacità pratica di ammodernare e aggiornare, anche basandosi su quanto fatto in altre nazioni Europee, la normativa che riguarda la cultura in tutti i suoi aspetti, favorendo dal lato lo sviluppo del comparto economico che vive dietro la cultura, e dall'altro la tutela del nostro patrimonio. Non va bene né il mero burocrate, né l'intellettuale fine a sé stesso. Anche Giuli potrebbe essere un buon ministro, se non si limiterà a timbrare il cartellino e ad inserire questo ministero nel suo CV. Per fare un esempio ricordo che qualche governo fa, fu nominata ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza, rettrice della Sant'Anna di Pisa, laureata in Fisica, fondatrice di un importantissimo e influente gruppo di ricerca riguardante la bioingegneria, con un CV praticamente infinito. Indipendentemente dalle opinioni politiche personali, è indubbio che sia stata quasi certamente il ministro dell'istruzione più preparato in senso lato che abbiamo avuto negli ultimi tempi. Ma da ministro fu totalmente trasparente e una delusione enorme per chi lavorava nella ricerca.1 punto
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Sono felice di aver suscitato il vostro interesse. Passeggiando stamattina ho trovato la monografia in edicola. La leggerò con calma, ma intanto vi lascio qui l’indice. Buona lettura e buon fine settimana!1 punto
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Il ministero della cultura è un ministero strano. Le idee politiche di destra o sinistra in questo ministero centrano molto poco. E' molto più importante che un ministro abbia un'idea concreta delle problematiche concrete del mondo della cultura. Il rischio peggiore è sempre quello che arrivi un ministro cascato dal pero, messo lì tanto per riempire una casella, che affronti in maniera stereotipata o peggio ideologica determinate problematiche (come avvenuto troppe volte in passato) e che quindi faccia solo perdere tempo agli interlocutori.1 punto
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potrebbe essere solo un leggero difetto del tondello ante battitura, nulla di che, sono abbbastanza comuni1 punto
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In Italia ne ammazza di più la iolanda della lama. E comunque la mancanza di giudizio e autocontrollo di certi figuri è imbarazzante.1 punto
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Io sono old fashion ma temo che tra qualche anno anche questa figura dovrà riconvertirsi. Un caro saluto F.1 punto
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Frank Lyman Baum pubblicò l'opera alla quale deve fama imperitura nel 1900: in basso la copertina della prima edizione. Il libro, primo di una serie di 14 (qualcuno li ha mai letti gli altri? ) divenne ben presto un classico della letteratura per l'infanzia, ottenendo un grande successo anche oltre i confini della letteratura, come dimostra il famoso film del 1939 di cui viene mostrata sopra una scena... anch'esso il primo di molti. Ma, come altri capolavori per l'infanzia, anche Il Mago di Oz (questo il titolo generalmente usato in Italia) presenta diverse chiavi di lettura... una di queste ci riguarda da vicino Nell'ultimo decennio dell'Ottocento, si scatenò negli Stati Uniti un acceso dibattito tra i sostenitori di un sistema monetario basato sull'oro (il gold standard) e coloro che, invece, pensavano che l'economia del paese avrebbe tratto maggiore giovamento dall'utilizzo dell'argento come base monetaria. Costoro furono chiamati Silverites, e alla loro fazione apparteneva Baum, che scrisse il Mago di Oz con l'intento di illustrare i pericoli del gold standard. E pericoloso è il sentiero dorato (allegoria del gold standard) che la protagonista è invitata a percorrere, perché porta alla città del terribile Mago. Che si chiama, non a caso, OZ, abbreviazione di ounce, oncia, l'unità di misura delle monete (e di qualunque altra cosa in realtà, ma a noi interessa questa ). Torneremo più avanti sulle (presunte) corrispondenze tra i personaggi del libro e la battaglia dell'oro contro l'argento, battaglia che in verità nel 1900, quando il libro fu pubblicato, si era virtualmente conclusa con la netta vittoria del metallo biondo. Ma che, come detto, nel decennio precedente aveva infiammato il dibattito politico/sociale in tutti gli strati della popolazione americana, toccando l'apice nella campagna elettorale per le presidenziali del 1896. Vinte nettamente da William McKinley, convinto sostenitore del gold standard. Ma le origini di questa battaglia risalivano in realtà a quasi trent'anni prima, a quando il presidente Ulysses Grant firmò il Coinage Act of 1873 (conosciuto anche come Mint Act of 1873 o Fourth Coinage Act). L'obiettivo principale dell'Atto era quello di rivedere diverse leggi relative alla struttura e alle procedure della Zecca, ma esso raccomandava anche di spostare gli Stati Uniti dal bimetallismo verso il gold standard. Una cosa che inizialmente passò quasi inosservata, ma che qualche anno dopo, quando fu pienamente compresa, portò a definire il Coinage Act of 1873 con il nome con cui è passato alla storia, ed è ancora oggi abitualmente nominato... the Crime of 1873, il crimine del 1873 petronius1 punto
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Fidati che molti restano al palo anche nei live...1 punto
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Come detto non c’è nessun standard minimo, ognuno colleziona ciò che vuole nelle condizioni di conservazione che lo affascinano di più, quindi come vedi tutto è rimesso alla volontà del singolo collezionista.🙂1 punto
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Grazie per la risposta, anche io la penso cosi sul collezionare. Ho controllato altre monete e il 9 finale ,mi sembra conforme .1 punto
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Grazie a tutti per le risposte , in linea di massima mi trovo daccordo. Poi in quanto al "non collezionabile" , non sono delle stesse vedute ..1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Italia Anno: 2024 Tiratura: ??? Condizioni: QSPL Città: Milano note: NEWS!!! Taglio: 1 euro Nazione: Croazia Anno: 2024 Tiratura: ??? Condizioni: qSPL Città: Milano note: NEWS!!! Taglio: 50 cent Nazione: Grecia Anno: 2023 Tiratura: 19.000.000 Condizioni: qSPL Città: Milano note: NEWS!!! Taglio: 50 cent Nazione: Spagna Anno: 2023 Tiratura: 19.000.000 Condizioni: qSPL Città: Milano note: NEWS!!!1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Germania G Anno: 2023 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: BB Città: Milano note: NEWS!!! Taglio: 2 euro Nazione: Germania A Anno: 2023 Tiratura: 9.000.000 Condizioni: SPL Città: Milano note: NEWS!!!1 punto
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Eh si, la causa della chiusura dell'Arsenale fu proprio nel fatto che tra rame entrante e rame uscente ci fosse troppa disparità e per aumentare i controlli riportarono la produzione a S. Agostino Ora che ci penso il rame in eccedenza poteva essere venduto direttamente o riusato per produrre monete false, magari grani con metodi artigianali e forse per questo che di pubbliche false non si ha notizia1 punto
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È il diktat che ogni studioso o amatore di numismatica dovrebbe seguire!! Anche perché i libri scritti sono sempre punti di partenza per altre ricerche e mai punti di arrivo1 punto
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Anche secondo me. Nel solco della "Pubblica 1622" segnalo il Lotto 737 che sarà esitato alla prossima Asta 71 di Nomisma del 1° settembre p.v.: https://nomisma.bidinside.com/it/lot/630412/napoli-filippo-iv-1621-1665-pubblica-1622-/ NAPOLI Filippo IV (1621-1665) Pubblica 1622 - Magliocca 43 CU (g 14,44) R Grading/Stato: BB/BB+ Saluti.1 punto
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Grazie non lo sapevo. Conoscevo la XIII per l'attraversamento del Rubicone e poco altro dalla serie Roma. Con il tema dei prezzi bisogna essere molto cauti perché ci sono alcuni venditori che vogliono vendere una certa tipologia di moneta a prezzi fuori mercato. Faccio l'esempio degli antoniniani di Emiliano. Alle aste internazionali li vedo vendere a 100-150 euro più diritti, mentre i venditori privati li tengono in vendita a 350 (conservazione medio bassa). Ora si tratta di monete rare ma non particolarmente richieste e per quel prezzo preferisco comprarle alle aste (in cui tra l'altro mi danno tutte le carte e la possibilità a vita di una restituzione in caso che la moneta sia falsa). Caso diverso sono per le monete molto richieste ad esempio un Cesare, o quelle molto più rare, ad esempio Annibaliano. È fantastica la moneta di Marco Antonio. Avevo da tempo pensato di comprare un tetradracma di Claudio (500-800 euro di badget), sono monete tra le più belle di tutta la numismática romana.1 punto
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@gennydbmoney questa sono quasi sicuro di azzeccarla subito, la rarità sta nel nome del Re PHILIPP anziché PHILIPPVS.1 punto
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Buonasera arrivati ormai a dicembre approfitto per aggiornare l'andamento della collezione. Ho acquistato: Denario repubblicano con i gemelli a cavallo. Esula dalla collezione, mi è piaciuta la qualità della moneta e il motivo molto espressivo. Denario di Augusto di Caio e Lucio con una x tra i due. In questo caso ho rotto la regola di una moneta per imperatore perché lo stato di conservazione era di molto superiore all'altro Augusto che avevo comprato. Pagato 196 euro (ben sopra il limite dei 130 che mi ero prefissato), lo ritengo una cosa completamente diversa rispetto al primo, tanto in qualità della moneta come in stile. Denario e Asse di Nerone, con la Vittoria e la scritta SPQR il bronzo e il Salus augusti il denario. Molto belli ed espressivi. Denario di Vespasiano. Comprato perché di un argento di qualità molto alta e un rovescio spettacolare con l'acquila su globo. Denario di Tito. Acquistato in modo precipitoso, solo per riempire un vuoto e perché giudicato molto economico. Denario Vitelio in qualità fine, con un buon ritratto e che viene indirettamente da un'asta (che ne dovrebbe garantire l'autenticità). L'ho pagato più del dovuto (155 euro quando se si cerca bene lo si può comprare a molto meno. Denario di Nerva. Questa moneta ammetto che mi ha ingannato. Dalla foto e dal peso mi era piaciuta, ma tenendola in mano la vedo con un modulo eccessivamente piccolo. Denario di Elio Cesare. Nel giro di un paio di settimane mi è stato offerto un denario di Elio a 400 euro e uno in minore qualità a 135. Alla fine ho comprato quest'ultimo seppure presenta una superficie irregolare. Denario di Clodio Albino. Inserito perché ha un buon diritto e perché a conti fatti è stato all'inizio il cesare di Settimio Severo. (speso 60 euro). Antoniniano di Diadumeniano. Comprato in un'asta internazionale a 200 euro più diritti. Antoniniani di Traiano Deio. Ho comprato ben due antoniani di questo imperatore perchè mi era piaciuta l'idea di vedere delle monete con un rovescio avendo la personificazione della Dacia e delle Pannonie. Antoniniano di Erennio Etrusco. Già avevo dei tetradrammi di Antiochia di Erennio e del padre, ma ho preferito comprare degli antoniniani per uniformare la collezione. Antoniniano di Ostiliano. Questo imperatore mi è stato molto difficile da trovare. Alla fine l'ho comprato in un'asta internazionale a 80 euro più diritti. Antoniniano di Carausio in uno stato fine, che soddisfa le mie aspettative e con una bella patina blu. Anche qui ho dato la priorità al ritratto. Pagato 65 euro ca. anche se va tenuto conto che di questo imperatore esistono bellissimi denari e antoniniani ma a un costo non minore ai 300-500 euro. Antoniniano di Floriano. Già ne avevo uno ma in uno stato di conservazione molto basso. Questo l'ho pagato 146 euro ma lo ritengo di una qualità superiore a vf. Antoniniano di Ulpia Severina. Non è un imperatore, ma suppongo che possa aver agito da reggente fino alla elevazione imperiale di Tacito. Follis di Massimino Daia. Di questo imperatore avevo già un follis ma con il naso e il mento completamente mangiati dall'ossido. Mi ha fatto innamorare della moneta il rovescio che ha un soldato in marcia. Follis di Severo II. Bronzetti di Decenzio, Delmazio, Gioviano e Procopio. Siliquia di Valentiniano II. Comprata dalla Repubblica Ceca, si tratta di una moneta di qualità media che va a soppiantare la maiorana che ho dello stesso imperatore. Siliquia di Arcadio. E' la terza siliquia che compro, e la seconda di questo imperatore. Uno stile molto diverso dalla prima, con i tratti più rettilinei e con un conio molto meno stanco. Ho Comprato i seguenti libri: "La moneda imperial romana" di Castan-Foster. Un libro molto generalista e piuttosto superato che mi aiuta a fare chiarezza sugli imperatori. "La monetazione romana di bronzo tardoantica" (379-498) di Mario Ladich. "Monete dei re Ostrogoti in Italia" di Mario Ladich. Inoltre alcune considerazioni Le foto spesso ingannano. Un trucco è tenere conto del peso della moneta, tanto per capire se è autentica quanto per valutarne il prezzo. Ci sono monete che non si riescono più a trovare a meno di 400 euro. In particolare Balbino, Pupieno e Massimo Cesare. Mentre le siliquie, seppure anch'esse rare, sono a miglior mercato e con 250-350 euro si possono acquistare in una molto buona conservazione. Alcuni usurpatori o cesari effimeri che prima non avevo considerato adesso mi sembrano molto più ragionevoli da includere nella collezione: Romolo, Nigriniano, Martiniano,... Ho considerato di comprare monete provenienti da tesoretti dalla Francia e dall'Inghilterra perchè mi piaceva l'idea di sapere esattamente da dove queste monete fossero saltate fuori. Poi ho cambiato idea per questioni di opportunità. (per esempio il tesoro di Ortensia). Nel 2024 mi piacerebbe comprare dei solidi o frazioni degli imperatori di IV-VI secolo. Sono monete molto ambite e usate come bene rifugio. A me interessano particolarmente Giustiniano, Zenone e gli altri imperatori bizantini. Se avrò la possibilità comprerò altri tetradrammi in stile grottesco della dinastia severa.1 punto
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Ciao a Tutti e complimenti per le ipotesi davvero stimolanti, ecco il mio Grana 2 perlinato al R/ Buona Serata1 punto
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