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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/06/24 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, Riprendo questa bella discussione dell'Amico Alberto @Litra68 per condividere l'ultimo Tarì aggiunto in Collezione: ET . HIE .. REX Un vero doppio punto!!5 punti
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Salve a tutti, vorrei mostrarvi la serie completa dei certificati di deposito della Banca Italo-germanica, fondata nel novembre 1871 da Giovanni Servadio allo scopo di favorire il credito tra Italia e Germania; fu messa in liquidazione 6 anni più tardi e assorbita dalla Banca Tiberina nel 1877. Questi biglietti si trovano, conservati malamente dentro cartellette di cartoncino e orribilmente linguellati al retro come evidentemente si usava fare una volta, presso la Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" al Castello Sforzesco di Milano, dentro il faldone "Carta moneta - carta valori 1" insieme ad altro interessantissimo materiale che vi invito a visionare personalmente se avete voglia e tempo. Dovete prendere appuntamento però. Questo è il link all'archivio per contatti: https://bertarelli.milanocastello.it/ Passiamo ai biglietti. 10 lire 20 lire 50 lire 100 lire 250 lire 500 lire 1000 lire Questa è la serie completa, di notevole rarità.4 punti
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Medaglia devozionale, bronzo/ottone del XVII sec., Germania?- D/ La preziosa reliquia del Santissimo Sangue di Gesù, che si venera nella chiesa(Santuario) di S. Martino a Weingarten in Germania.- R/ Cavaliere a cavallo con lancia, dovrebbe essere S. Longino, medaglia non comune, ciao Borgho3 punti
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Vorrei segnalare l'uscita de: La monetazione della Langobardia Major2 punti
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DE GREGE EPICURI Oggi si pensa spesso di trovare tutto on-line, ma non è così. A Milano esiste la biblioteca della SNI che è molto fornita, ma è aperta solo al sabato pomeriggio (riapre domani dopo la pausa estiva), in via Orti 3. Credo che anche a Roma, Napoli, Firenze e Venezia ci siano biblioteche numismatiche o archeologico-numismatiche, ma non ho notizie dettagliate. Gli insegnamenti universitari di numismatica hanno tutti dei volumi, più o meno abbondanti, ma ovviamente occorre informarsi col docente sulla possibilità di consultarli.2 punti
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Sono stato assente un poco di tempo, ma ho alcune monete (nuovi arrivi) che voglio far vedere agli appassionati sabaudi. Comincio con questo Reale sardo di Vittorio Amedeo III del 1796. All'acquisto ero incerto se fosse buono o un falso d'epoca, la cosa non è facile con queste monete coniate a Cagliari e di fattura veramente rozza... poi consultando anche altri collezionisti mi è stata considerata buona, non è ovviamente splendida, ma il prezzo era veramente irrisorio... Per ora mi fido dei pareri dei miei amici, ma mi piacerebbe sentirne anche altri. Un poco di storia non fa mai male, quindi aggiungo un paio di notizie. Dopo più di 70 anni che la zecca di Cagliari era inattiva nel 1793 Vittorio Amedeo III decide di riaprirla per far battere delle monete in mistura, i Reali, che saranno le prime ed uniche monete coniate in quella zecca. La scritta al rovescio INIM EI IND CONF che è l'abbreviazione di Inimicos eius induam confusione (metterò confusione fra i suoi nemici) allude alla difesa di Cagliari contro i francesi del Febbraio 1793. Una particolarità di questa moneta è anche la mancanza della lettera I in INIM, si conosce un esemplare del 1795 con una doppia I in quella parola (INIIM) ... chi troppo e chi nulla! 😀2 punti
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Metto il mio 39 Genova appena consegnato, non bellissimo ma mi accontento per l'ottimo prezzo e la rarità!2 punti
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Da Hierapolis nella Frigia, un esemplare di grande bronzo al nome di Marcia Octacilia Severa, augusta, sposa di Filippo l' Arabo, con al diritto busto diademato dell' augusta ed al rovescio coppia di corone agonistiche, con leggenda . Sarà il 6 Ottobre in vendita Num.Naumann 145 al n. 340 .2 punti
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Ciao @gennydbmoney, grazie per il Tuo intervento. Hai perfettamente ragione: hai espresso il tuo “punto di vista” e questo è molto importante per il nostro Forum. Un caro saluto. Domenico2 punti
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Frank Lyman Baum pubblicò l'opera alla quale deve fama imperitura nel 1900: in basso la copertina della prima edizione. Il libro, primo di una serie di 14 (qualcuno li ha mai letti gli altri? ) divenne ben presto un classico della letteratura per l'infanzia, ottenendo un grande successo anche oltre i confini della letteratura, come dimostra il famoso film del 1939 di cui viene mostrata sopra una scena... anch'esso il primo di molti. Ma, come altri capolavori per l'infanzia, anche Il Mago di Oz (questo il titolo generalmente usato in Italia) presenta diverse chiavi di lettura... una di queste ci riguarda da vicino Nell'ultimo decennio dell'Ottocento, si scatenò negli Stati Uniti un acceso dibattito tra i sostenitori di un sistema monetario basato sull'oro (il gold standard) e coloro che, invece, pensavano che l'economia del paese avrebbe tratto maggiore giovamento dall'utilizzo dell'argento come base monetaria. Costoro furono chiamati Silverites, e alla loro fazione apparteneva Baum, che scrisse il Mago di Oz con l'intento di illustrare i pericoli del gold standard. E pericoloso è il sentiero dorato (allegoria del gold standard) che la protagonista è invitata a percorrere, perché porta alla città del terribile Mago. Che si chiama, non a caso, OZ, abbreviazione di ounce, oncia, l'unità di misura delle monete (e di qualunque altra cosa in realtà, ma a noi interessa questa ). Torneremo più avanti sulle (presunte) corrispondenze tra i personaggi del libro e la battaglia dell'oro contro l'argento, battaglia che in verità nel 1900, quando il libro fu pubblicato, si era virtualmente conclusa con la netta vittoria del metallo biondo. Ma che, come detto, nel decennio precedente aveva infiammato il dibattito politico/sociale in tutti gli strati della popolazione americana, toccando l'apice nella campagna elettorale per le presidenziali del 1896. Vinte nettamente da William McKinley, convinto sostenitore del gold standard. Ma le origini di questa battaglia risalivano in realtà a quasi trent'anni prima, a quando il presidente Ulysses Grant firmò il Coinage Act of 1873 (conosciuto anche come Mint Act of 1873 o Fourth Coinage Act). L'obiettivo principale dell'Atto era quello di rivedere diverse leggi relative alla struttura e alle procedure della Zecca, ma esso raccomandava anche di spostare gli Stati Uniti dal bimetallismo verso il gold standard. Una cosa che inizialmente passò quasi inosservata, ma che qualche anno dopo, quando fu pienamente compresa, portò a definire il Coinage Act of 1873 con il nome con cui è passato alla storia, ed è ancora oggi abitualmente nominato... the Crime of 1873, il crimine del 1873 petronius2 punti
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Dal regno dei Vandali in Africa,due vistosi, non comuni esemplari : il 1^ una siliqua al nome di Onorio ed il 2^ 50 denari da Cartagine per Guntamundo, re succeduto allo zio Unnerico . Saranno entrambi il 19 Settembre in vendita CoinCabinet 13, rispettivamente ai nn. 309 e 310 .1 punto
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Molto bello anche questo promo del Convegno con il Gazzettino di Quelli del Cordusio presente1 punto
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Solo 2 o 3 discussioni interessanti? Qua trovi di tutto... e poi c'è la sezione di rimando a siti esterni... esplora il Forum e le sue potenzialità. Saluti Illyricum 😉1 punto
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vedi se può interessarti questo link http://incuso.altervista.org1 punto
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DE GREGE EPICURI Anch'io penso Antiochia. Al R c'è una epsilon in basso, dovresti trovarla sul RPC on-line degli Antonini.1 punto
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Grazie The Crime of 1873 Fin dal 1792 con l'istituzione della prima Zecca Federale gli Stati Uniti avevano adottato un sistema monetario formalmente basato sul bimetallismo oro/argento, ma nel quale, di fatto, era l'oro a farla da padrone. Il Congresso aveva fissato il rapporto legale tra i due metalli in 16 a 1, in sostanza, a livello monetario, occorrevano 16 grani d'argento per pareggiare il valore di un grano d'oro. Dal momento che con quel rapporto l'argento era sottovalutato (cosa che sarà ancor più evidente dopo che la scoperta dell'oro in California nel 1848 ridusse il prezzo di mercato dello stesso), e poiché rendeva di più venderlo sul mercato libero piuttosto che consegnarlo alla Zecca per ricavarne monete, la conseguenza fu che all'inizio dell'Ottocento e per quasi 40 anni, venne a cessare la produzione dei dollari d'argento. Che riprese, lentamente, solo nel 1840, ma era comunque difficile trovarne in circolazione, poiché ormai erano stati sostituiti nell'uso quotidiano dalla cartamoneta. Stante questa situazione, il "crimine del '73" non faceva che prendere atto della realtà, tanto che inizialmente la legge non suscitò alcuna protesta. Essa, in pratica, poneva fine al diritto dei proprietari d'argento di portare i loro lingotti alla Zecca per vederli trasformati in moneta, diritto che permaneva invece per i lingotti d'oro, creando così un gold standard di fatto, e demonetizzando contemporaneamente l'argento. Nell'immediato, come detto, quasi nessuno ci fece caso, ma la scoperta, l'anno seguente, di importanti giacimenti d'argento in Nevada e la contemporanea adozione ufficiale del gold standard da parte di alcuni paesi europei (la Germania su tutti, che immise sul mercato internazionale un'enorme quantità di argento), portò a un crollo del prezzo. A quel punto, se non ci fosse stato il Coinage Act, sarebbe stato conveniente tornare a vendere l'argento alla Zecca in base al vecchio rapporto, ma la Zecca l'argento non lo comprava più. Così, chi aveva interessi nelle miniere del West, denunciò l'Atto come un crimine, una cospirazione dei banchieri per stabilire la base aurea. Trovando una facile sponda non solo, come ovvio, tra i lavoratori delle miniere, ma anche nelle associazioni degli agricoltori (ancora la forza trainante dell'economia del paese), ansiose di alzare la circolazione pro-capite del denaro e, di conseguenza, i prezzi dei loro prodotti. Così, nel 1877, ignorando l'ammonimento del presidente Hayes che un ritorno al bimetallismo sulla base del vecchio rapporto sarebbe equivalso a una svalutazione, il Congresso approvò un progetto presentato dal deputato Richard P. Bland del Missouri (nella foto), che consentiva il conio illimitato di argento sulla base del rapporto con l'oro di 16 a 1. Dopodiché, Bland fu soprannominato Silver Dick... lasciò a voi ogni considerazione sui possibili altri significati di questo nomignolo petronius1 punto
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Altra moneta Sarda recentemente acquisita è questo mezzo Reale del 1768. Questa nuova battitura si differenzia da quella precedente del 1732 (Reali e mezzi Reali) in quanto non più in argento ma in mistura, ma di diametro e peso maggiore.1 punto
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no, l'acmonital non può avere il cancro, è una lega che non lo soffre1 punto
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Salve @AncientCoinnoisseur , i contenitori in plastica che ci danno quando si comprano le monete vanno bene per tempi limitati . Occorre poi comprare almeno i vassoi in velluto o in floccato piu' economico . Se tieni per mesi , peggio per anni , le monete nelle bustine in plastica dovresti almeno avvolgerle in carta da riso che le isola dal contatto diretto con l' interno di questi contenitori in plastica . Le bustine sono deleterie per le monete poiche' nel lungo termine l' interno di queste bustine puo' generare umidita' e l' umidita' e' un nemico per i bronzi e gli argenti che tendono ad ossidarsi con l' ossigeno e con l' umidita' ambientale . La plastica o i materiali in plastica assorbono umidità dall' ambiente in cui si trovano , per loro natura i materiali plastici assorbono acqua .1 punto
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Ciao, premettendo che non sono esperto delle monete dei ducati di Parma e Modena, sul sito del Portale Numismatico dello Stato (www.numismaticadellostato.it), ho trovato questo file, che magari potrebbe servirti. Michele MuseoPilotta_III-1_Catalogo_monete_zecca_Parma.pdf1 punto
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Buongiorno, tranne la prima in alto a sinistra che è un bronzetto romano tipo "VOT", le altre sono enriciane. Puoi trovare molto materiale sul sito. Basta digitare nel campo Ricerca le parole denari enriciani.1 punto
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Aggiungo, di questa interessante tipologia, un altro esemplare che passerà il 5 Ottobre in vendita Ronesans 15 al n. 489 .1 punto
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Impresa non banale @AncientCoinnoisseur, complimenti .1 punto
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Concordo in tutto. Anche se a prima vista, mi sembrano riproduzioni anche le due francesi 1875; perché ne ho una pure io (falsa). Eccola qui sotto, presenta contorno rigato (invece deve avere la leggenda "★ DIEU ★ PROTEGE ★ LA ★ FRANCE" )1 punto
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buongiorno nessun valore si tratta di un gadget moderno, in secondo luogo vorrei che si informasse sulla legge italiana che regola i ritrovamenti1 punto
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No no ma.non mi sono espresso su lucidatura e/o lavaggio, ho espresso solo come la vedo. Il resto, per la conservazione ripeto, per quel che si può veder per me è quella1 punto
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Buongiorno, sì, sono un neofita non solo delle monete romane (che mi piacciono tanto insieme alle monete veneziane) ma di tutta la numismatica, ho iniziato poco tempo fa per diletto e ora cerco di capirci qualcosa. Sulla moneta in questione chiedevo perchè non capivo bene quel che c'era scritto sulla zecca e dopo costantinus e poi le lettere e la x di fianco all'immagine del sole, per il resto mi ero informato o avevo cercato di informarmi ma non sono pratico. È questo che mi piace delle monete, che ho un pezzo di metallo che ha visto di tutto, è un pezzo storico che posso toccare e guardare e dopodiché mi informo sulla storia della moneta in questione Per fortuna che ho trovato questo forum infatti, che mi aiuta. Per ora ho letto 2 o 3 discussioni interessanti. Ti ringrazio per i link che hai postato, poi li leggerò. Ringrazio inoltre tutti per la disponibilità nel rispondere e sopratutto per le risposte e vi auguro una buona giornata👋1 punto
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E' Possibile che sia Santa Barbara, ma in queste condizioni non mi sento di esprimere pareri, la forma tondeggiante molto probabilmente è dell'la seconda metà del XVII o inizio del XVIII secolo. - Ciao Borgho1 punto
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Il rovescio mi sembra una SECVRITAS REIPUBLICAE: Type 102 (tesorillo.com) Sul dritto leggo D N VAL...P F AVG. Direi Valentiniano I o Valente. In esergo RPRIMA, prima officina di Roma Ciao. Stilicho1 punto
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Dalla mia collezione questa piccola busta da Varese a Monza dell'8 giugno 1900 con 20 centesimi Umberto I .. .. indirizzata al Monsignor Bignami Cav. Pietro Cappellano della Real Casa (Casa Savoia ovviamente), infatti il palazzo reale è a monza. La storia postale ai tempi nostri ci offre addirittura le immagini dei destinatari che altrimenti non avremmo mai avuto modo di vedere. Questo è il caso di questo Monsignore che fu ritratto (olio su tela) dal pittore Tranquillo Cremona. Ed ecco qui il nostro destinatario.. Controllando le date noto che l'annullo è di circa cinque settimane prima dell'attentato al Re... .. questa la famosa copertina della Domenica del Corriere disegnata da Achille Beltrameche illustra l'uccisione a rivoltellate di Umberto I di Savoia a Monza il 29 luglio 1900. Al pittore Tranquillo Cremona che ritrasse il Monsignore, è stato dedicato anche un francobollo.. .. dovevano essere importanti entrambi. E anche questa è storia postale.1 punto
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Sarebbero più completi i tuoi post se inserissi anche il prezzo base asta. Grazie e buon lavoro1 punto
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Da Nicea nella Bitinia, un particolare esemplare in AE per Macriano, usurpatore al tempo di Gallieno, con al diritto busto radiato dell' usurpatore ed al rovescio veduta di città ( Nicea ) entro cinta ottagonale con 2 porte . Sarà il 21 Settembre in vendita N&N London 54 al n. 246 .1 punto
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Ricordo con grande piacere la mia partecipazione all’ultimo Memorial Correale, non solo per gli aspetti commerciali ma anche per la tanta condivisione, amicizia e stessi ideali divulgativi, allego qualche immagine di ricordo e mi permetto di consigliarlo a chi potrà …1 punto
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Il pubblico giovanile oggi è abbastanza "largo", perchè i nati e cresciuti a fumetti, cartoni animati e videogiochi - in sostanza chi era piccolo dalla fine degli anni '70 in poi - hanno raggiunto età ragguardevoli. Credo che tematiche riguardanti questi campi saranno sempre più frequenti, e personalmente non ci vedo niente di male. Sempre meglio ritrovarsi francobolli con qualcosa di conosciuto e gradito da molti invece di idiozie come il francobollo dedicato al bagnoschiuma, alla banchina della stazione ferroviaria della città di provincia o alla "giornata del made in Italy".1 punto
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Il successo che ha avuto quest'italica serie animata non è da poco... basta leggere cosa dice wikipedia per incominciare a comprendere la portata di tutto ciò... https://it.wikipedia.org/wiki/Winx_Club Volendo essere ironici, per sdrammatizzare ovviamente, siccome gli anni trascorrono inesorabili, sempre più spesso mi viene in mente quest'immagine molto famosa...1 punto
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Ma questi sono i segni palesi dell' abbassamento culturale in atto.. dove si rasenta l' indecenza. Questa caduta verso il basso se si guarda bene e' in molti campi della comunicazione, ..anzi, .. sembrerebbe ci sia una gara al cattivo gusto. Dovrebbe fare pensare ..ma ovviamente costa fatica.1 punto
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La moneta del diavolo Lungo una via ghiacciata dal gelo, un giorno un vecchio mendicante ricevette una moneta da uno sconosciuto. Tintinnava dentro il barattolo vuoto, come a dire: “Ehi! sono qui, prendimi!” Il vecchio la raccolse. Avrebbe voluto ringraziare quel signore. “Dio ti benedica!”, gli avrebbe detto. Ma ormai quell’uomo era già lontano; così lontano da non sembrare vero. La moneta, però, era reale, d’oro zecchino gli dicevano i denti. E tintinnava e tintinnava, rotolando dal barattolo fino alle sue dita segnate dalla miseria. “Con questa moneta mangerò per giorni; mi laverò e dormirò lontano dalla strada”, si diceva il vecchio. Così strinse nel pugno il suo tesoro, si diresse dal fornaio e disse: “Preparami quanto più pane puoi, ti pagherò con questa moneta”. Il fornaio si strinse il cappello in mano: non aveva mai visto prima di allora una moneta d’oro. E cominciò a lavorare, ad impastare ed accendere un bel fuoco. Poi, d’un tratto, al vecchio venne in mente una cosa: “E se spendo tutto in pane? a me cosa resta?” E scappò via, senza il suo pane. Nel pugno aveva ancora il suo oro. E d’improvviso al vecchio venne molto freddo. Così si diresse dall’altra parte della via, dove c’era una calda locanda. Bussò, entrò; l’oste vide un vecchio mendicante con in mano una moneta d’oro zecchino. “Dammi la tua stanza migliore e un camino acceso. Preparami un bagno caldo ed io ti ripagherò con questa”. L’oste guardò la moneta appoggiata sulla mano sporca del vecchio. Tintinnava a modo suo, come a dire: “Ehi! sono qui, prendimi!” E stava quasi per afferrargliela, quando il vecchio la ritrasse di scatto, e disse: “Prima la stanza!” Così l’oste ordinò al garzone di fare tutto ciò che il vecchio chiedeva. E il giovane cominciò a lavorare: prese l’acqua da scaldare, rassettò la stanza e accese un bel fuoco. E poi, ancora una volta, al vecchio venne in mente che se avesse speso tutto non gli sarebbe rimasto più niente in mano. E se ne andò, lasciando il garzone solo nella stanza. Il vecchio ritornò lungo la via. In mano stringeva ancora il suo tesoro. E d’un tratto lo sorprese una forte tosse. Un colpo di tosse, un altro e un altro ancora: il torace gli duoleva. “Mi serve un dottore” si diceva. E si diresse al di là della via ghiacciata. Bussò alla porta e un medico, vedendolo così mal concio, lo fece accomodare in casa. “Sto male, ma posso pagarti. Guariscimi, ti prego” implorò il mendicante. Il dottore guardò la moneta, che sembrava dire: “Ehi! sono qui, prendimi!” Così il dottore fece sdraiare il vecchio sul letto. Lo svestì per pulirlo, gli diede del pane e gli accese un bel fuoco nel camino. Quand’ecco che il vecchio pensò: “E una volta guarito, cosa mi rimane?” Il vecchio stringeva ancora in mano il suo oro. Ma da quel letto non si sarebbe mai più alzato. Piano piano la sua mano cominciò ad aprirsi, facendo cadere per terra la moneta che tintinnava e tintinnava a suo modo. E mentre cadeva rotolava in mezzo al fuoco che ardeva e sembrava dire: “Ehi! sono qui, prendimi!” (di: Carlo-Maria Negri)1 punto
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Buongiorno, in un mercatino ho visto in vendita questa insegna da pellegrino, presumo in peltro, lunga circa 7 cm. Riesco a leggere: sigillum beatae marie del... Quacuno ha un idea dell'epoca (1300?) e di chi vi è raffigurato ? Maria ma quale ? Grazie.1 punto
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Ha tutte le caratteristiche delle tessere mercantili, pesa gr.1,45 e un diametro di 20 mm. non ho però riscontrato nessuna immagine sia sul "il segno dei mercanti" che sul catalogo "I quartaroli dei mercanti medievali", può essere inedita ? ringrazio chi vorrà dire la sua1 punto
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buonasera, grazie a voi adesso so cose' questa medaglietta in piombo di cm 2,5 x 3.e se non sbaglio si legge in alto PE e PA (penso petrus e paulus) saluti riepo581 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 6 settembre 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le eccellenze del sistema produttivo ed economico, dedicato al Consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura un ramo con i frutti di pomodori Pachino che maturano sotto il sole siciliano, con un fiore appena sbocciato di cui si nutre un’ape. In alto, rispettivamente a sinistra e a destra, sono presenti il marchio del Consorzio di tutela dell’Indicazione Geografica Protetta “Pomodoro di Pachino” e il marchio di qualità IGP dell’Unione Europea. Il prodotto ortofrutticolo siciliano, apprezzatissimo sia in Italia che all’estero, prende il nome da Pachino, paese di produzione in provincia di Siracusa. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzetto: a cura dell’Agenzia pubblicitaria Tam Tam ADV S.r.l. e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Indicazione tariffaria: “B” Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 30 x 40 mm.; formato stampa: 30 x 38 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto del logo MIMIT monocromatico.0 punti
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