Vai al contenuto

Classifica

  1. gionnysicily

    gionnysicily

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      1461


  2. Tinia Numismatica

    Tinia Numismatica

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      4638


  3. Ptr79

    Ptr79

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1714


  4. Xenon97

    Xenon97

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      514


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/24/24 in tutte le aree

  1. Buongiorno, frequento mercatini e convegni dalla metà degli anni '90 e ricordo già la presenza di monete periziate rinchiuse in bustine di plastica. Negli anni successivi, ho notato il crescente ricorso a questo metodo di commercializzazione, credo fondato sulla richiesta del mercato e dalla necessità del collezionista/investitore di vedere in qualche modo garantita la qualità e genuinità del suo acquisto. Personalmente, quando acquisto una moneta conservata in questo modo, provvedo alla rimozione dell'involucro ed alla sua conservazione. E' una scelta personale, lo stesso farei per una moneta slabbata, anche se finora non ne ho mai acquistate. Lo slab è una moda, come se fosse una sorta di perizia rafforzata, ma comunque non è una garanzia assoluta, che nel mondo del collezionismo numismatico con esiste. Per me il collezionismo è un hobby, acquisto monete senza l'illusione di fare affari, la scelta va sulle monete che mi piacciono e che mi interessano per motivi storici, estetici e per sensazione. Se ritengo il prezzo alla mia portata e non esagerato, la prendo. Poi mi piace studiarne i vari aspetti e la disegno, che è un modo per osservarne i piccoli particolari che possono sfuggire ad un'osservazione poco attenta. Naturalmente, per questo è necessario maneggiare la moneta, per osservarla da ogni punto di vista, esame che risulta difficile, se non impossibile, per una moneta conservata in una bustina di plastica oppure in un orribile (parere strettamente personale) scatoletta di plastica. Il collezionismo numismatico può essere sia cultura che investimento, secondo me l'arricchimento culturale comprende la possibilità di maneggiare agevolmente le monete, naturalmente tendendo conto della delicatezza del manufatto. Saluti a tutti Federico
    3 punti
  2. Una ruzzica immane, si può dire?
    3 punti
  3. Mostro questo particolare Monneron da 5 sols, seconda versione, preso a quasi 6 euro a fine 2023 da un venditore francese. Sicuramente ha passato tempi migliori, ma è placcato in argento. 😉
    3 punti
  4. Sestante tartaruga ruota
    3 punti
  5. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole... e più non dimandare. 4. Rispetto e codice etico del forum (e' vietato) 4.7 Contestare le decisioni dei moderatori o dello Staff di lamoneta.it pubblicamente. Qualora si necessiti di chiarimenti sul loro operato, si provvedera' a contattarli privatamente ( pm od email ). In caso di mancato chiarimento, si potrà rivolgersi agli Admin, sempre privatamente ( pm, email o forum apposito ) Che si debba polemizzare anche sullo spostamento di una discussione mi sembra eccessivo, non trovi? La moneta è stata correttamente identificata, ed è questa la cosa importante, le note polemiche lasciamole fuori. Grazie.
    2 punti
  6. Ma la mia critica non è alla moneta in sé , è rivolta al presentatore e al suo modo di porsi nei confronti delle opinioni ricevute dopo averle sollecitate …. Ammetterai che esordire con “ non sono un esperto per nulla” e poi partire a spada tratta contro chiunque abbia espresso una opinione avversa alla tua, non è il modo migliore di comportarsi su un forum… anzi: come ti hanno fatto presente , è tipico dei troll… e in quanto possibile troll ho auspicato il tuo ban, se verificato tramite IP che sei già stato presente con un altro ID. Come da regolamento… Quindi, rinfodera l’orgoglio e il campanile e comincia a presentarti nel modo giusto e a rispondere con la giusta modestia del profano , come ti dichiari, a chi ha perso tempo per risponderti. Poi, se sei di una opinione diversa da quelle espresse , ben venga… ma bisogna che tu porti qualche argomento un po’ più concreto al tuo mulino che non siano levate d’orgoglio e frasi fatte o: “io ne ho viste”… qui tutti ne abbiamo viste, probabilmente più di te.,. E ancora usiamo il condizionale nelle risposte… pensa un po’ quanto ci piace un dilettante che si esprime in modo assertivo.., Fossi in te farei una marcia indietro e ricomincerei da capo con toni e modi un po’ più modesti… Dopo di che puoi anche ricevere indicazioni un po’ più precise( ma non troppo per non aiutare chi con i falsi ci prospera a evitare errori) sul perché e per come ci pare falsa o no….
    2 punti
  7. E che male c'è......... Avresti dovuto postare non una solo foto, tra l'altro non fatta bene e magari postare altri dettagli , come la testa del Dio fluviale, la coda, le zampe del toro, la criniera dewl cavallo, la coda del cavallo, le zampe del cavallo ecc. ecc. Ciao @didrachmMagari sarebbe stata una copia , sarebbe stato più difficile smascherare, qui sono stati cambiati diversi dettagli, pur mantenendo i parametri cel conio. Un dettaglio più di tutti ......i tondelli che erano in uso presso la zecca di Gela in quel momento, tondelli che derivano da una produzione a forma di tappo di spumante e dopo schiacciati a far forma del tondello, prima di coniare. Cosa che in tutte le monete genuine, ci sono tracce. Sicuramente questa moneta, non è stata coniata presso la zecca di Gela.Pertanto non è neanche una imitazione barbarica, che a Gela hanno prodotto tantissime monete. Mia opinione....Una riproduzione dall'originale e sostituito alcuni dettagli come descritto sopra, invecchiata con corrosioni e probabilmente hanno usato anche il metallo dell'epoca.
    2 punti
  8. La testa del Dio fluviale Gelas poiché si conosce un solo rovescio di questa emissione, che n'è pensi ? Un saluto a tutti i partecipanti di questa "finalmente" bella discussione. Gionnysicily
    2 punti
  9. Intanto osservati queste foto che allego alla tua " patacca ". Visto che vuoi far capire che non sei un competete, impara. A sinistra un tetradramma genuino, a destra la tua dei tuoi Avi. A sinistra il Dritto genuino e a destra la tua patacca. Dovrei descrivere i dettagli che gia a pelle, la identificano ad un falso moderno. L'etnico sul rovescio, non ha niente a che vedere con la tua.
    2 punti
  10. Ciao @giancar ho letto che sei della Provincia di Enna, io sono della provincia di Caltanissetta. ci vuole poco ad invitarmi e visionare la tua “ raccolta” dei tuoi Avi. Cosi si sveleranno i dubbi e i misteri. Magari mi permetterai di fotografarli io. Se sono rose fioriranno e profumeranno. Penso di avere le conoscenze e la competenza se sei un Troll o no !!!! gionnysicily
    2 punti
  11. E anche l'ormai rara medaglia della diga del Vajont è arrivata.
    2 punti
  12. Spesso ci divertiamo a citare e prendere in giro le inserzioni su diversi siti di vendita on-line che propongono monete comuni stracircolate e banconote-straccetto a prezzi folli, ma rimane sempre la curiosità: perchè lo fanno? Il mistero ancora permane, anche perchè interrogati in materia i più loquaci inserzionisti rispondono generalmente con: "fatti i cazzi tuoi" o altra frase di equivalente significato. Proviamo a ragionare su più ipotesi (sono possibili risposte multiple): 1) Teoria del truffatore consapevole, detta anche del "Proviamo, tanto che ci costa - 1" Il soggetto è al corrente del vero valore della paccottiglia proposta e pur sapendo che la maggior parte dei collezionisti non è composta da fessi prova lo stesso il colpaccio. 2) Teoria del truffatore inconsapevole disonesto, detta anche del "Proviamo, tanto che ci costa - 2" Il soggetto non è al corrente del vero valore della paccottiglia proposta e spera che qualche collezionista la voglia anche se sa di "esagerare un po' " sul prezzo. 3) Teoria del truffatore malvagio, detta anche del "Proviamo a gabbare quei mentecatti" Il soggetto, convinto nel suo pregiudizio che la numismatica sia una mania da vecchi rintronati o un hobby da bambini, vuole provare a guadagnare con la geniale (per lui) idea di cercare di vendere la paccottiglia a caro prezzo. Tanto quelli non se ne accorgono. 4) Teoria della buona fede, detta anche del "Proviamo, tanto che ci costa - 3" Il soggetto si è lasciato fuorviare dagli articoli-spazzatura in giro per il web e ha trovato involontaria conferma nei prezzi pazzi sui siti, quindi decide di provare anche lui a guadagnarci un po'. 5) Teoria del disturbo, detta anche "Guarda che ti combina lo scemo del villaggio" Il soggetto è affetto da fissazioni di qualche tipo che l'hanno spinto a credere di poter vendere qualunque cosa a prezzi impossibili. 6) Teoria del truffatore esperto, detta anche "Proviamo, tanto che ci costa - 4" Il soggetto è un collezionista disonesto che vuole provare a gabbare i fessi tramite spiegazioni più o meno improbabili ma ben congegnate sul perchè la moneta/banconota dovrebbe essere pagata così tanto (ad esempio per la presenza di presunti errori di conio/stampa o numeri di serie rari ecc.) 7) Teoria tecnica, detta anche "E' utile" Il soggetto non si aspetta che qualcuno abbocchi (o forse sotto sotto sì) ma pensa che per qualche motivo sia utile gonfiare in ogni modo possibile la sua bacheca degli annunci , magari per sembrare un venditore più fornito o qualche altra motivazione simile. 8) Teoria del troll, detta anche "Proviamo a divertirci" Il soggetto non si aspetta che qualcuno abbocchi (o forse sotto sotto sì) ma vuole divertirsi ad essere contattato da collezionisti che protestano e litigarci. 9) Teoria del milionario/miliardario, detta anche "Tanto a loro cosa vuoi che importi" Il soggetto pensa che ai milionari o miliardari comprare le stesse cose a caro prezzo o a prezzo giusto non faccia nessuna differenza, tanto appena vedono quello che gli serve lo comprano subito senza disturbarsi a cercare offerte più vantaggiose.
    1 punto
  13. Voglio condividere con voi questa cartolina animata della mia collezione viaggiata da Palma Campania a Roma il 25/10/1927 con affrancatura ordinaria di una coppia da 10 centesimi (tipo Leoni) VEIII volta a sx: Una nota storica sociale è data dalla stampa della cartolina: La casa editrice Garioni, con sede in Piacenza, fondata nel 1905, rappresentò un'eccellenza nel panorama editoriale non solo piacentino, offrendo prodotti di elevata qualità, in finissima fototipia, stampati su cartoncini pesanti. https://www.ilpiacenza.it/blog/piacenza-una-storia-per-volta/la-storia-della-piacenza-di-una-volta-nelle-cartoline-della-ditta-garioni.html Riporto anche il dettaglio dell'affrancatura: Saranno graditi ulteriori commenti e/o curiosità
    1 punto
  14. Sei un serio collezionista? Sicuro? Allora possiedi il requisito necessario per l'acquisto di questa banconota!
    1 punto
  15. Da Reggio un " very rare " vistoso esemplare di tetradrammo con al diritto testa frontale di leone ed al rovescio l' ecista Giocasto seduto su scranno con sotto serpente e contornato da ghirlanda di ulivo . Sarà il 25 Settembre in vendita Noonans 307 al n. 501 .
    1 punto
  16. Letture sempre interessanti e coinvolgenti @apollonia quelle che ci proponi : grazie . Una buona serata
    1 punto
  17. 1 punto
  18. “Tra le rossastre nubi stormi d’asinelli neri, com’esuli pensieri, nel vespero migrar.”
    1 punto
  19. A quel che ricordo era in effetti il ponte mobile di combattimento ideato nella prima guerra punica, detto 'corvo' per il fatto che affiancando la nave avversaria, veniva ruotato e fatto agganciare a quest'ultima per impedirgli di allontanarsi e consentire ai soldati romani di salirvi a bordo
    1 punto
  20. scusa, ma se hai letto bene, ho scritto che accetto il verdetto di non autenticità in quanto mi sono stati forniti da qualcuno dei chiarimenti validi. Tutto qui. Nel mucchietto di monete che in epoca ho ritrovato in effetti si potrebbe dire che anche io abbia trovato la cosi detta fregatura, spero non anche in tutte le altre! Avevo tentato di chiudere l'argomento "tetradramma di Gela" come definito con il segno meno, ma non me ne è stata data la possibilità. E' un falso, ho capito! ma non hai assolutamente il diritto di annoverarmi fra i cosiddetti furbastri, imbroglioni o sostenitori dei falsari. tu non sai chi sono! non mi conosci! In ogni caso, a questo punto, per fugare ogni possibile dubbio sulla provenienza e per correttezza, chiarisco che in epoca, circa una cinquantina di anni fa, questo mio rinvenimento, aggiungo da me ritenuto solo di importanza storica, è stata fatta denuncia di possesso alla Soprintendenza competente,che dopo 2 anni circa ha disposto il controllo. Ti prego, non continuiamo con questa polemica, altrimenti, mio malgrado mi vedrò costretto ad uscire dal forum. pazienza, mi piaceva tanto!
    1 punto
  21. Di Domenico Contarini. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  22. E da un anno che non seguo il forum, oggi che ho cominciato un po’ di ferie, mi son detto per una spazzolata sul mio vecchio ed utile forum. non ho potuto controllare le mie emozioni, nelle risposte di alcuni “moderati “ utenti. che davanti ad una foto di un vecchio falso, insicuri della loro esperienza, quasi quasi accreditavano ipotesi che poteva essere una moneta buona.
    1 punto
  23. Ti piace vincere facile, eh?! 😂😂😂😂😂😂
    1 punto
  24. Ma no’ perche non postarli qui le prossime foto ? dopotutto si tratta di un gruzzolo dei suoi bisnonni. vediamo queste foto delle altre patacche.
    1 punto
  25. La numismatica e anche la filatelia sono i miei due hobby più vecchi, insieme all'interesse per la storia e la geografia, che mi accompagnano da quand'ero un frugoletto delle elementari. Continuano ancora oggi ad appartenere a tutti gli interessi che in qualche modo mi hanno aiutato a "tenere dritta la barra" stimolando la curiosità e la voglia di approfondire il mondo invece di fermarmi agli aspetti superficiali o perdere troppo tempo in idiozie. Sono stati così determinanti? Chi può dirlo. E' certo che senza questi stimoli il mio livello culturale sarebbe di gran lunga inferiore, con tutte le conseguenze del caso. In questo aspetto sono più simile a sdy82: per me la numismatica è comunque un piacere, e come tutti i piaceri viene inibito/ostacolato dalla presenza di pensieri e problemi più o meno seri.
    1 punto
  26. I fusi son sempre i fusi. Onestamente penso che non esista niente di equiparabile in quanto a fascino arcaico, si tratta veramente di una monetazione unica ed affascinante. Piuttosto insidiosa per il collezionista, ma impagabile in termini di soddisfazione. I miei complimenti!
    1 punto
  27. Caro Utente mi sembra che persone esperte abbiano fornito una prima analisi ( negativa ) sulla moneta in questione fornendo elementi non banali a sostegno del loro giudizio. Questo e’ gia’ un fatto. Concordo con lei che si possa certamente continuare a parlare del falso per circoscriverlo meglio: data di produzione, tecnica, modelli, eventuali autori. Certamente elementi importanti - se si riuscisse a definirli - per aiutare altri utenti meno esperti a saper distinguere cio’ che e’ buono e cosa non lo e’. molto importante poi sarebbe il confronto con l’esemplare del Bulletin (Hurter/Walker) per accertare eventuali coincidenze . ma a questo punto ulteriori elementi - per poterne discutere - ce li puo’ dare solo lei: dati pondometrici, foto migliori e soprattutto da quanti anni risiede presso la sua famiglia ( un conto e’ se l’aveva il nonno, un altro il trisavolo), e certamente fondamentale la provenienza - se si conosce ( proviene da un ritrovamento ? Prima del 1900 bon vi erano leggi di tutela. E’ stata ceduta da un antico collezionisti al suo avo ? ( la Sicilia del 1700 abbondava di collezionisti sopraffini e le visite anche di viaggiatori stranieri alle raccolte isolane erano una costante). come vede per continuare una discussione che abbia un senso occorre portare elementi altrimenti si rischia di lamentarsi e basta..
    1 punto
  28. Tu mi hai fornito delucidazioni esaustive, ciò che non anno saputo fare altri che invece hanno solo messo in campo contenuti direi offensivi. Sarà un falso? bene! ma che male vi è a possederlo ed a chiedere lumi ed a discuterne?
    1 punto
  29. In questa discussione ce ne uno simile...
    1 punto
  30. Circa 8 € sulla baia, compresa spedizione.
    1 punto
  31. Da Cotiaeum nella Frigia, un esemplare in oricalco al nome di Salonia Matidia, augusta nipote di Traiano e suocera di Adriano, con al diritto busto drappeggiato dell' augusta ed al rovescio figura di Zeus in trono . Sarà il 7 Settembre in vendita LeuNum. 31 al n. 858 .
    1 punto
  32. È una domanda interessante a cui, però, non è semplice rispondere. Considera che all'epoca il 2 denari era la moneta di valore più basso esistente nel Regno di Sardegna (ovviamente mi riferisco al periodo in cui regnava Vittorio Amedeo III). Una 30ina di anni più tardi, Napoleone introdurrà la monetazione decimale in Italia. In particolare, il centesimo (la moneta di minor valore) era in rame e pesava circa 2 grammi. Praticamente, era il sosia del nostro 2 denari. Ciò ci spingerebbe a pensare che quel 2 denari sia paragonabile al nostro centesimo di euro ma il fatto è che, al giorno d'oggi, il potere d'acquisto di un centesimo è praticamente prossimo allo zero. All'epoca, invece, sono convinto che qualcosa (seppur poco) valesse. Diciamo che, probabilmente, con un 2 denari nel 1777 si riusciva ad ottenere un tozzo di pane, mentre oggi il massimo che puoi fare con un centesimo è lanciarlo nella Fontana di Trevi e sperare nella buona sorte
    1 punto
  33. 1. Breve storia sull'assignat Verso la fine del 1789, alla vigilia della Rivoluzione Francese, le casse dello Stato erano quasi vuote. Per evitare il fallimento, il deputato dell’Assemblea Nazionale Talleyrand ideò il piano di confisca dei beni ecclesiastici, con lo scopo di metterli all’asta per salvare le finanze dello Stato. Il 2 novembre 1789 l'Assemblea Nazionale diede inizio al progetto. Il patrimonio confiscato totale ammontò a circa 2 - 3 miliardi di livre, e la vendita fu affidata a una cassa straordinaria creata il 19 dicembre: la Caisse de l’Extraordinaire. Tuttavia, la liquidazione di tutti i beni richiedeva del tempo, minimo un anno, e la bancarotta era sempre in agguato. Per risolvere questa problematica, l’Assemblea decretò che 400 milioni di livre sarebbero subito stati emessi in obbligazioni con interesse del 5%: nacque l’assignat. Durante la votazione del provvedimento alcuni deputati, tra cui lo stesso Talleyrand, erano assolutamente contrari all’idea. Secondo loro la grande debolezza dell'assegnato era che ci sarebbero stati più biglietti in circolazione rispetto al reale valore dei beni ecclesiastici, con conseguente pericolo che sarebbe stato impossibile coprirne il rimborso di tutti. Un altro punto era la facilità di falsificazione, con forte rischio di trovare in circolazione una quantità di assegnati nettamente superiore a quelli emessi. I primi assignat furono emessi agli inizi del 1790 dal valore di 1000 livre. Il 17 aprile 1790 l'assignat fu trasformato da biglietto di obbligazione in cartamoneta ufficiale dello Stato in modo da compensare la scarsità di monete, ma con l’interesse sceso al 3%. Il 27 agosto 1790 l'Assemblea Nazionale autorizzò un'altra emissione di 1.9 miliardi di assegnati, con tagli da 50, 60, 70, 80, 90, 100, 500 e 2000 livre, che avrebbero avuto corso legale entro la fine dell'anno. Nel settembre dello stesso anno il Ministro delle Finanze, Jacques Necker, si dimise in quanto contrario alla decisione di ufficializzare gli assegnati come cartamoneta statale e la nuova emissione di questi. Tra il 1790 e il 1793 gli assegnati persero il 60% del loro valore. In aggiunta, l'Inghilterra iniziò a produrre dei falsi assignat con lo scopo di accelerare ancora di più la crisi economica francese. Per distribuirli a tutta la fascia della popolazione, tra il 1792 e 1793 vennero stampati anche assignat dal valore di 10, 15, 25 e 50 sols. Durante il regime del Terrore, la mancata accettazione dell'assignat era punita con la pena di morte. All’inizio del 1796, gli assegnati ammontarono a circa 45 miliardi di livre e gli interessi ridotti a 0. La somma complessiva degli assegnati non avrebbe mai dovuto superare gli iniziali tre miliardi di livre. La terribile inflazione causata dall'assignat provocò un aumento del costo della vita, un seguitare del suo deprezzamento e la scomparsa quasi totale del contante metallico. Per sopperire alla mancanza di spiccioli e facilitare gli acquisti quotidiani, alcuni imprenditori privati misero in circolazione monete di rame e d’argento: nacquero le monnaie de confiance, ovvero le monete di fiducia. Questi gettoni - monete di fiducia non ebbero mai corso legale, ma circolarono abbondantemente dal 1791 al 1794. E qui che entrarono in gioco i fratelli Monneron... Ritratto di Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord. Durante il periodo napoleonico diventerà Principe del neocostituito ed effimero Principato di Benevento (1806 - 1814) e sarà uno dei principali protagonisti del Congresso di Vienna. Fu soprannominato "il Camaleonte" ed è considerato uno dei maggiori esponenti del Trasformismo. Assignat da 1000 Livre. Fu il primo assegnato e in ambito collezionistico ha un indice di rarità R5. In questo grafico viene rappresentata la svalutazione di 100 Livre in assignat. Nel 1796 l'assignat fu sostituito dalla Promessa di Mandato Territoriale, una nuova cartamoneta che tuttavia subirà un deprezzamento ancora più veloce rispetto all'assignat, tanto che sarà demonetizzato nel 1797. L'economia francese si stabilizzerà durante gli inizi del periodo napoleonico. 2. Storia della Banque Monneron Le monete fiduciarie più diffuse e famose furono quelle della Banca Monneron. Alla fine del XVIII, la famiglia Monneron fu una delle più importanti famiglie francesi sul piano politico, finanziario e commerciale. Il capofamiglia era Antoine Monneron, possessore di alcune saline, avvocato del Parlamento di Antibes e controllore generale della gabella, la tassa reale sul sale. Dalla moglie Barbe Arnault ebbe venti figli, ma otto morirono giovanissimi. Gran parte dei suoi figli vennero inviati nelle colonie francesi in cerca di fama e fortuna. Tra questi ci interessa la storia di 4: Charles Claude Ange Monneron, il primogenito, iniziò la sua carriera come mercante della Compagnie delle Indie Orientali Francese nel 1767. Nel 1769 fu promosso commissario generale dei porti e degli arsenali navali, e nel 1784 direttore degli stabilimenti francesi in India. Sarà eletto Deputato del Terzo Stato di Annonay agli Stati Generali del 1789; Jean Louis Monneron, come per il fratello maggiore, entrò a far parte della Compagnie delle Indie Orientali Francese come agente commerciale nel 1769. Negoziando nella città di Pondicherry, fece rapidamente fortuna. Anche lui sarà eletto Deputato nel 1789; Pierre Antoine Monneron fu capitano di navi e si distinse per le sue missioni presso il governatore delle Indie Olandesi. Come per i due fratelli, sarà eletto Deputato nel 1789; Joseph François Augustin Monneron fu uno dei pochi fratelli che rimase in Francia. Nel 1777 si stabilì a Parigi come commerciante e diventerà direttore di una fabbrica di tabacco. Verrà eletto Deputato per Parigi nel 1791. Grazie all'appoggio dei suoi 3 fratelli, Joseph François Augustin fondò una banca commerciale per importare metalli in Francia e rifornire il Dipartimento della Marina Francese di argento e rame: la Banque Monneron. Oltre alle operazioni commerciali, la banca si era specializzata anche nella produzione di medaglie rivoluzionarie che vendeva presso la sede principale situata a Place du Carrousel, nei pressi del Palazzo del Louvre a Parigi. Il medaglista era Augustin Dupre che negli anni successivi diventerà l’incisore di riferimento della storia monetale francese grazie al pezzo da 5 franchi che simboleggerà la Repubblica per quasi 200 anni: la moneta con Ercole. La mancanza di contante metallico, e il risultato deludente delle monete da 12 denari e 2 sols a corso legale, spinsero alcuni privati a sostituirsi allo Stato per fornire alla popolazione le monetine. La Banque Monneron iniziò a coniare monete di fiducia in rame nel settembre del 1791. Per velocizzare i tempi di produzione, i Monneron strinsero un patto con l’industriale inglese Matthew Boulton, socio dell’ingegnere James Watt, l'inventore della prima macchina a vapore. Grazie all'invenzione di Watt, le monete Monneron furono prodotte in gran numero nell'officina monetaria della Soho Mint di Boulton, nei pressi di Birmingham. In cambio di una commissione, i Monneron offrirono alla popolazione francese lo scambio delle loro monete di fiducia con assignat da 50 livre. Tuttavia, l’eccessiva fiducia che i fratelli ebbero verso l’assignat, e il suo rapido deprezzamento, fu una vera rovina per la Banque Monneron. Inoltre, la coniazione di milioni e milioni di monete in Inghilterra comportò una spesa di denaro in argento e oro enorme per l’acquisto del rame inglese e della lavorazione, con una perdita considerevole. La rovina era ormai vicina. Verso la fine di marzo del 1792, la Banque Monneron fu dichiarata fallita e Pierre, che ne fu il direttore, fuggì in Inghilterra. Il fratello minore Augustin, che deteneva la banca, rilevò l'attività, ma la comparsa di una legge nel 1792 che proibì la fabbricazione di monete private spense ogni speranza. Nel settembre dello stesso anno un decreto vietò la commercializzazione delle monete di fiducia rimaste in circolazione. Nonostante la legge, i gettoni di fiducia circolarono almeno fino al 1794. I fratelli Monneron, da sinistra a destra: Pierre Antoine, Charles Claude Ange e Jean Louis. Insieme all'altro fratello Augustin fonderanno la Banque Monneron. La Soho Mint nei pressi di Birmingham. Proprietà di Matthew Boulton, la zecca coniò i 2 penny "cartwheel" di Giorgio III, nonché numerosi penny di prova e coloniali. 3. I 5 sols “del Giuramento” Con oltre due milioni di esemplari coniati, le monete da 5 sols dette “del Giuramento” o “patto della Federazione” sono le protagoniste e le più famose delle monete Monneron. In bronzo, dal peso di 25 – 30 g e dal diametro di 38 – 40 mm, esistono 4 tipologie per differente rovescio, mentre al dritto condividono l’immagine allegorica, con i soldati che fanno voto davanti alla Libertà, del giuramento compiuto durante la Festa della Federazione del 14 luglio 1790, che commemorava la presa della Bastiglia. Attorno è presente la scritta VIVRE LIBRES OU MOURIR, e in esergo la data 14 JUILLET 1790. L’incisore di questa magnifica immagine, che ricorda un po’ lo stile neoclassico del Giuramento degli Orazi dipinto da Jacques Louis David, è di Augustin Dupre. L'adeguamento tipografico e quello dei torchi furono forniti invece da Jean Pierre Droz, dipendente della Soho Mint. Le 4 tipologie sono le seguenti: Il primo tipo è datato 1791 e presenta al rovescio la frase “MEDAILLE DE CONFIANCE DE CINQ - SOLS A ECHANGER CONTRE DES ASSIGNATES DE 50 L. ET AU DESSUS – L’AN III DE LA LIBERTÉ” mentre attorno “MONNERON FRERES NEGOCIANS A PARIS 1791”; sul contorno, in incuso, la scritta DEPARTEMENTS DE PARIS DE RHONE DE LOIRE DU GARD. I 5 sols del 1791 sono quelli più rari. Inoltre, al dritto, vicino all’altare, la data 14 JUILLET 1790 è scritta in numeri romani; Dal secondo tipo in poi sono datati 1792. Al rovescio presenta la frase “MEDAILLE DE CONFIANCE DE CINQ – SOLS REMBOURSABLE EN ASSIGNATES DE 50 L. ET AU DESSUS – L’AN III DE LA LIBERTÉ” mentre attorno “MONNERON FRERES NEGOCIANS A PARIS 1792”. La scritta finale cambia in base all’anno III o all’anno IV. I primi monneron del secondo tipo riportano l'indicazione 50L, mentre i successivi 50#. Al contorno, in incuso, i gettoni dell’anno III presentano la scritta “DIPARTEMENS OF PARIS RHONE E LOIRE DU GARD” mentre quelli dell’anno IV “DEPARTEMENS OF PARIS RHONE E LOIRE DU GARD”; Il terzo tipo presenta al rovescio la scritta “MEDAILLE QUI SE VEND 5 - SOLS A PARIS CHEZ MONNERON PATENTÉ L’AN IV DE LA LIBERTÉ” mentre attorno “REVOLUTION FRANÇAISE 1792”. Al contorno, in incuso, compare la frase “BON POUR LES 83 DEPARTAMENS AN IV”. I monneron del terzo tipo misurano 38 mm invece di 40 mm. Oltre al diametro inferiore, il peso è vicino ai 25 g; L’ultimo e quarto tipo porta la leggenda “MEDAILLE QUI SE VEND CINQ - SOLS A PARIS CHEZ MONNERON PATENTÉ” mentre attorno “REVOLUTION FRANÇAISE 1792”. Al contorno, in incuso, presenta la scritta “CONFIANCE AUGMENTE LA VALEUR”; Esistono anche 5 sols placcati in argento e oro, ma sono molto rari. Il dritto è lo stesso in tutti e 4 i tipi. Solo nel primo tipo è presente un piccolo cambiamento con la data scritta in numeri romani. 5 sols del primo tipo, i più rari da trovare. 5 sols del secondo tipo. Le monete con 50# e la scritta AN IV sono quelle più comuni. 5 sols del terzo tipo. A differenza degli altri 3 tipi, il terzo è l'unico che misura 38 mm e il peso sui 25 g. 5 sols del quarto tipo, più rari rispetto a quelli del secondo e terzo tipo. Un 5 sols del secondo tipo placcato in argento. 4. I 2 sols “Libertà” I gettoni da 2 sols del tipo “Libertà” furono le primissime monete coniate dalla Banque Monneron. In totale furono coniate oltre due milioni e seicentomila esemplari. Sempre in bronzo, il peso oscilla tra i 16 e 18 g mentre il diametro è di circa 32 mm. Al dritto viene raffigurata la Libertà seduta a sinistra, appoggiata alla Dichiarazione dei Diritti Umani, che tiene nella mano destra una picca sormontata dal berretto frigio, simbolo di libertà, e dietro un gallo, simbolo di vigilanza. In alto si nota un sole splendente con i raggi che illuminano la personificazione della Libertà. Attorno notiamo la scritta “LIBERTE SOUS LA LOI” mentre in esergo "L’AN III (o IV) DE LA LIBERTE”. A differenza dei 5 sols, l’incisore è un certo Ponton, ma sfortunatamente non esistono informazioni su di lui. Esistono due tipi di monete da 2 sols: Il primo tipo è datato 1791 e riporta al rovescio la frase “MEDAILLE DE CONFIANCE DE DEUX SOLS A ECHANGER CONTRE DES ASSIGNATES DE 50 L. ET AU DESSUS 1791” mentre attorno “MONNERON FRERES NEGOCIANS A PARIS”. Nel contorno, in incuso, è presente la scritta “BON POUR BORD. MARSEIL. LYON. ROUEN. NANT. ET STRASB.”. Il valore in assegnati può essere espresso in 50L, 50L. o 50#. Il secondo tipo è datato 1792 e riporta al rovescio la frase “MEDAILLE QUI SE VEND DEUX-SOLS A PARIS CHEZ MONNERON PATENTÉ” mentre nel giro “REVOLUTION FRANÇAISE 1792”. Nel contorno, in incuso, è presente la scritta “CONFIANCE AUGMENTE LA VALEUR”. Il dritto è lo stesso nelle due tipologie. Naturalmente cambia la frase in esergo in base all'anno III o anno IV. 2 sols del primo tipo. 2 sols del secondo tipo. 5. 1, 2 e 5 sols “Ercole” Finiamo la monetazione Monneron con le ultime monete del tipo Ercole, tutte coniate nel 1792 e meno comuni rispetto ai 5 sols del Giuramento e ai 2 sols Libertà descritti in precedenza. La moneta da 1 sol è molto rara ed è costituita in bronzo, peso di circa 7 g e diametro di circa 27 mm. Al dritto presenta l’immagine di Ercole mentre cerca di spezzare i raggi della libertà davanti al tempio della sapienza. L’incisione è del medaglista Augustin Dupre. Attorno è presente la scritta “LES FRANÇAIS UNIS SONT INVINCIBLES” mentre in esergo “L’AN IV DE LA LIBERTÉ”. Al rovescio notiamo la frase “MÉDAILLE QUI SE VEND UN – SOL A PARIS CHEZ MONNERON PATENTÉ” mentre attorno “REVOLUTION FRANÇAISE 1792”. Nel contorno, in incuso, è presente la frase “CONFIANCE AUGMENTE LA VALEUR”. La forte determinazione del popolo francese è rappresentata dal fascio dei raggi legati assieme che nemmeno Ercole riesce a rompere, immagine che ben rappresenta il motto inciso sul tondello. La stessa immagine e la stessa leggenda, ovviamente con diversa indicazione del valore, di peso e di diametro (bronzo, 11 - 14g e circa 32 mm) sono impresse sul pezzo da 5 sols, il più “comune” della serie Ercole. Invece la moneta da 2 sols (bronzo, 13 - 14 g e circa 32 mm), molto rara come quella da 1 sol, è differente: in questo caso Ercole è raffigurato mentre sta piegando lo scettro reale con attorno la scritta “LA SAGESSE GUIDE SA FORCE”. In esergo compare la scritta “LA FIN DU DESPOTISME”. È chiaro il riferimento della fine monarchica. Inoltre, compare una civetta a sinistra di Ercole. Esiste anche un tipo rarissimo da 2 sols, con stessa immagine al dritto, che non presenta indicazione di valore, mentre al rovescio è raffigurata una piramide con attorno “RESPUBLICA GALLICA ANNO”, mentre all’esergo “ÆRE PERENNIUS 1792”. In questo caso si potrebbe trattare di una prova o di una medaglia. 1 sol Ercole, molto rari. 5 sols Ercole. Della tipologia Ercole, i 5 sols sono quelli "più comuni" da trovare. 2 sols Ercole. Da notare lo scettro reale piegato e la corona rotta. Come per la moneta da 1 sol, anche quelle da 2 sols sono molto rare. I 2 sols con la piramide, forse una versione di prova o una medaglia. Con le monete Ercole concludiamo la discussione su queste magnifiche monete rivoluzionarie francesi. In realtà ci sarebbero altre monete di fiducia come quelle della Caisse de Bonne Foi, Lefevre – Lesage, Clémencon et Compagnie etc. Inoltre, esistono tante varianti dei Monnerons in base alla disposizione di punti, lettere, numeri, difetti del conio e altro ancora, ma ho preferito fermarmi solo sulla monetazione Monneron e sui punti importanti altrimenti il post sarebbe stato troppo lungo. Spero che questa discussione vi sia piaciuta! 😃 Alla prossima Xenon97
    1 punto
  34. Concordo con la tua identificazione
    1 punto
  35. Si, un ufficio postale a tutti gli effetti .
    1 punto
  36. Una seconda o terza fusione…e poi è talmente pasticciata ..,
    1 punto
  37. In tariffa per l'interno per meno di cinque parole di convenevoli, con lire 10 del 5°centenario della morte del Beato Angelico emissione del 26.11.1955.. .. annullato con doppio cerchio meccanico con svolazzo a sx di Padova corrispondenze e pacchi credo, del 22.12.1955. Quando gli abbracci e baci si scrivevano a Natale.. e lo scrivere era un moto del cuore, ...ora si mandano quelle faccine idiote .. ma in tutta onestà avevo inizialmente pensato ad altra parola. Materiale detto vintage..per ora sottovalutato, .. addolcisce la vista se si sa guardare.
    1 punto
  38. Ma si! Togliendo con una gomma (quella forte di una volta che strappava i fogli) qualcosina qui e là (tanto le condizioni non peggiorerebbero) i numeri bassi ci stanno! Rimarrebbe solo da sistemare il mancato FDS/UNC ... qualche consiglio?
    1 punto
  39. Saluti a tutti, qualcuno è stato ai giardinetti? Impressioni? Considerazioni? Personalmente sono parecchi anni che manco, ma ricordo con piacere quei giorni. Soprattutto pranzo e cena. Facevamo 3 kg in 3 gg.🙂
    1 punto
  40. Forse il tipo con il delfino sotto i due gigli. https://en.numista.com/catalogue/pieces57310.html
    1 punto
  41. Ad imitazione dei fratelli Monneron, anche i fratelli Clemanson emisero moneta fiduciaria in cambio di assignat di qualsiasi valore. I fratelli Clemanson erano commercianti di metallo con sede in piazza Confort a Lione. I gettoni fiduciari prodotti in questo periodo (fino al 1792) vennero spesso conservati e riutilizzati probabilmente come medaglie legate ai simboli e alla fede rivoluzionaria. Di seguito le immagini di un esemplare con foro di sospensione conservato presso la biblioteca Maldotti di Guastalla: Mario
    1 punto
  42. Ciao passionumismatic, in passato avevo trovato informazioni su solo 3 medaglie coniate dai Monneron: Rousseau, Lafayette e il giuramento di Luigi XVI davanti la Costituzione.
    1 punto
  43. Quando ho fatto il militare, ho frequentato il corso AUC nel 1984 (Allievi Ufficiali di Complemento), nelle varie materie di studio, c'era anche lo studio della protezione da aggressione NBC (Nucleare, Batteriologica, Chimica). Allo scopo avevamo una "sinossi" dedicata e un insegnante specifico ( mi sembra di ricordare un maggiore). Tra i ricordi di quel periodo ho ritrovato questo libriccino di "Elementi di Primo Soccorso" che ci diedero all'epoca da portare con noi . Nei vari paragrafi, è presente il capitolo "Soccorso nelle lesioni da armi nucleari", dove sono riportati i comportamenti da seguire nel caso di esplosione di ordigno nucleare...
    1 punto
  44. Medaglia diga di Shiroro 1978-1984
    1 punto
  45. Medaglia della costruzione della centrale idroelettrica di Alto Lindoso in Portogallo. Entrata in servizio nel 1992.
    1 punto
  46. Milano Piazza Cordusio
    1 punto
  47. Carissimo. Hai pienamente ragione. Errori ce ne sono molti e io stesso ti posso assicurare che apro di malavoglia questo libro perchè..era la mia prima opera, nato sotto una cattiva stella (volevo addirittura sequestrarlo) perchè metteva in luce certi "giochini" poco leciti che si ponevano in essere in certi ambienti... Credo però che i contenuti meritano rispetto. Nessuna colpa dell'editore. Solamente MIA e me ne assumo tutta la responsabilità. Oltre a quelli da te menzionati ci sono altri errori...solo in una cosa posso dirti che non ci sono errori: nei CONTENUTI..tutto vero e purtroppo esatto in ogni dettaglio. Il volume è stato pubblicato in fretta e furia perchè si cercava di "insabbiare" tutto quanto e io questo non lo volevo assolutamente perchè i cittadini ed i contribuenti hanno il diritto sacrosanto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici... Detto questo, puoi star sicuro che nessun lavoro è esente da errori, nessun autore escluso. E talvolta sono errori anche piuttosto significativi. Ma so cosa c'è dietro ogni lavoro...fatica, studio e tanto altro...Quindi...concedetemi e concedete a chi scrive un po' di indulgenza...e grazie degli errori che segnalate..servono per migliorarci e a me per fare sempre meglio
    1 punto
  48. Visto che era terra smossa in un cimitero, può darsi che appartenessero alla salma inumata precedentemente a quelle da te viste e che, dissoltasi, fossero rimasti di essa solo alcuni frammenti non recuperati...
    1 punto
  49. Non me ne parlare…io non mi chino proprio più perché se lo faccio divento io stesso un reperto archeologico e magari mi rinvengono tra duemila anni, classificando i miei resti come Homo Numismaticus ☺️
    1 punto
  50. La serie di domande che hai appena postato, sono la ragion d'essere di tutto questo sito dalla sua nascita ad oggi e anche del 99% di tutti i blog e forum di discussione numismatica mondiali...se esistessero risposte concrete a queste domande, non saresti quì a scriverle perchè non ci sarebbero neanche i forum... L'unica risposta accessibile alle tue domande è : fatti la tua esperienza...troppe sono le sfaccettature e le variabili per poter sperare di condensare il tutto in una risposta universalmente valida... L'unica risposta, che poi è una domanda , che posso darti è : ma a te che te ne frega di quanto ci guadagna il numismatico che ti vende le 500 lire prova se te le vende ad una cifra congrua? Lavori per la GDF o l'agenzia delle entrate e stai facendo una ricerca? Vuoi sapere per poi aprire un negozio e così renderti conto dei margini? Vuoi fare i conti in tasca al commerciante? Non ho capito... Quanto riesce a guadagnarci sono solo fatti suoi...la domanda è : il prezzo che mi chiede, è congruo o no con la tipologia e la consesrvazione ,estrapolando una media dalle vendite pregresse per quella moneta? Se la risposta è si, allora compra...se la risposta è no...allora non comprare..questo è l'unico spartiacque che conta...a parte il fatto che sia o no autentica, ovviamente questo era dato per scontato. Poi se il commerciante ci guadagna il 99% o l'1% o ci perde per motivi suoi, sono aspetti che a te non ti devono interessare. L'unico consiglio che posso darti, dall'alto dei miei ...anta anni di esperienza :P numismatica, è : non ti fidare mai di un commerciante che ti racconta la storiella che la moneta lui l'ha pagata x però a te, perchè sei un amico e/o un buon cliente e/o ha bisogno di monetizzare e/o qualunque altra ragione, te la da allo stesso prezzo che l'ha pagata... :rofl: 99% delle volte ti stà prendendo per il culo.... Un commerciante stà lì per guadagnare perché deve portare a casa la pagnotta e ha delle spese da pagare, come tutti commercianti di qualsiasi merce, per cui ........... ;) . Sempre preferibile avere a che fare con un commerciante che ti dice: guarda ,io posso farti questo prezzo perché anche io qualcosa ci DEVO guadagnare, che uno di quelli che recita sempre la parte di chi tutte levolte o quasi ci rimette a vendertela a quel prezzo...il primo si comporta in modo corretto eticamente, l'altro è solo un imbonitore e un chiappacitrulli...
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.