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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/13/24 in tutte le aree
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Bravo perché sei riuscito a concludere la serie. Sono dei piccoli traguardi, ma sempre significativi, a mio avviso. “ Di questo tipo di moneta, così come per tutte le monete incise da Filippo Speranza, non esistono le relative monete di prova; tuttavia, a proposito di questa moneta, così scrive Lanfranco [1931a, p. 54]: "È incerto se la moneta da 2 centesimi, che è stata emessa coi tipi di Re Vittorio Emanuele III nel 1903, sia stata preceduta da prove. Per la cortese compiacenza del nostro Augusto Sovrano ho potuto attentamente esaminare tre esemplari di detta moneta, che dovrebbero rappresentare 3 fasi successive del lavoro di preparazione dei punzoni di questa nuova moneta, esemplari che il Ministro dal Tesoro dell'epoca erano stati consegnati per la privata collezione di S. M. il Re. Però anche all'occhio mio, ersercitato e sperimentato nella tecnica monetaria, non è apparsa alcuna traccia di visibile differenza in confronto alla moneta corrispondente emessa nello stesso anno. Probabilmente trattasi di esemplari ottenuti da matrici sulle quali è stato successivamente abbassato leggermente il fondo, per agevolare la regolare e rapida coniazione, ma la diferenza di rilievo è impercettibile." Durante il regno d'Italia, il corso legale delle monete di bronzo, ogni pagamento tra privati, era limitato ad 1 lira; lo Stato, tuttavia, aveva l'obbligo di riceverle senza limite di somma nelle casse pubbliche [Carboneri 1915b, p. 296]. Le monete da 2 centesimi in bronzo, del tipo "Valore", furono coniate dal 1903 al 1908, complessivamente, in 11.153.000 pezzi, per un totale di 223.060 lire [MdT 1912, p. 25, tab.; Carboneri 1915b, pp. 906-907, tab. D1; MdF 1940, p. 53, tab. A7].” https://catalogogigante.it/monete-italiane/regno-ditalia/vittorio-emanuele-iii-di-savoia-1900-1936-re/2-centesimi-valore-entro-semicorona-di-alloro-e-quercia-20-mm-1.97-2.03-g-ae/moneta?mpe=2&aal=2-9-42-0&tip=42-136-0-1512-15&cnu=15513 punti
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Carissimi, a mio parere ci sono un bel po' di cose che non mi lasciano tranquillo in questa moneta: in particolare al diritto l'occhio, la bocca , le lettere, al rovescio la testa della figura e il collo, la "perlinatura" nella parte bassa, le lettere ( la M attaccata al bordo e lucente di metallo con il resto della patina che vorrebbe essere una patina pesante e stratificata, la P, la R...)... insomma parecchie perplessità... anche il fatto che sia sfuocata non mi pare ragionevole ai giorni nostri.... Tutto può essere ma non la comprerei senza vederla dal vivo, men che meno con queste foto. Un cordiale saluto ferragostano a Tutti, Enrico P.S. non ho capito bene perchè è stato spostato in identificazione, penso che la sua sede naturale sia la sezione romana, come nelle stragrande maggioranza di precedenti e simili tread.... in identificazione non lo avrei proprio visto....3 punti
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Buonasera amici del Regno. Aggiungo alla mia collezione questa moneta del 1907 che va a concludere la serie dei 2 centesimi valore. viste le quotazioni un pò troppo elevate per le mie tasche di questa moneta in alta conservazione per il momento mi accontento di questa . Peso 1,93 gr. diametro 20 mm R2 Saluti2 punti
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Ciao @Releo buon giorno e buon giorno a tutti, La moneta è proprio quella, ho avuto il piacere di tenerla in mano ed è veramente una bella monetina. Io sono il meno adatto, sono nella fase di studio grazie ad un Amico che mi sta insegnando tutto su questa bella moneta, detto questo anche secondo me non è dello stesso conio rispetto alla seconda immagine. Un saluto Raffaele.2 punti
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E' un complotto per far impazzire la gente: a idearlo sono stato io e a muovere le marionette sono io. Come mi sto divertendo!2 punti
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Segnalo il Lotto 908 della prossima asta ACM 33 del 19/9/2024: Zecche Italiane. Napoli. Repubblica Napoletana. 1647-1648. 15 Grana 1648. GAC M. Simbolo P. Ag. Mag. 2 Questo esemplare. Peso gr. 4,85. Diametro mm. 26,50. Per la tipologia SPL. Modulo eccezionalmente largo. Eccezionale patina. Ex Collezione Dr. Pannuti. R. https://www.biddr.com/auctions/acm/browse?a=4856&l=5879840 Base di partenza: 3.500 euro E’ dichiarato che l’esemplare proviene dalla Collezione del dott. R. Pannuti. Dalle ricerche effettuate, l’esemplare è il Lotto 1158 di cui alla nota asta n. 16 svoltasi a Zurigo dalla NUMISMATICA ARS CLASSICA AG il 28-29/10/1999. Descrizione NAC: Repubblica Napoletana - Enrico di Lorena, duca di Guisa, 1647-1648. Da 15 grana 1648. AR 4,83 g. HENR-DE-LOREN-DVX-REIP-NEAP. Stemma coronato. Rv. S-I-REGE-ET-PROT-NOS. Mezza figura di S. Gennaro benedicente, di fronte, con mitria e pastorale; a d., nel campo, GAC / M, e a s., P. CNI 8. P.R. 1. Molto raro. Esemplare di modulo insolitamente largo. In genere queste monete si rinvengono sempre tosate ed in cattivo stato di conservazione. Buon BB. Enrico di Lorena duca di Guisa, già arcivescovo di Reims, duce della Serenissima real Repubblica (sic!) di Napoli dal 24 dicembre 1647, fu alloggiato nel torrione del Carmine, vera fortezza militare, dal suo arrivo in città (15 novembre 1647) al 20 gennaio 1648, allorché si trasferì nel palazzo del principe Caracciolo di Santobuono in via S.Giovanni a Carbonara. Qui rimase sino al 5 aprile 1648, data in cui lasciò la capitale. Dal Torrione del Carmine il 12 gennaio 1648 il Lorena emise un bando per la coniazione delle monete di rame da un tornese, due tornesi (grano) e tre tornesi (pubblica). I suddetti nominali furono battuti nella zecca dell'Arsenale "novellamente aperta", secondo il diarista Francesco Capecelatro (che si occupò delle cose avvenute nel reame di Napoli dal 1647 al 1650), assieme alle monete d'argento da 15 grana, "liberate" già il 17 gennaio 1648. Il duca di Guisa aveva pretese sul regno di Napoli in quanto discendente di Renato d'Angiò. Saluti.1 punto
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Segnalo il Lotto n. 21099 che sarà esitato durante l'asta "August 2024 Global Showcase Auction" del 12-23/8/2024 della Stack's Bowers Galleries di Costa Mesa (Contea di Orange - California - USA): https://www.biddr.com/auctions/stacksbowers/browse?a=4850&l=5865315 Prezzo di partenza = 24'000 USD Lovely and Rare Ornate 1874 $50 Legal Tender Fr. 152. 1874 $50 Legal Tender Note. PMG Choice About Uncirculated 58. A rare denomination for the type with just under 50 examples recorded by Track & Price for this particular Friedberg. Issued as the successor to the Series of 1869 $50 Legal Tender Note, those issued under the Series of 1874 appear to have circulated more than their later counterparts issued under the Series of 1880 based on census data which contains a large percentage of notes below the grade of About Uncirculated. A portrait of American polymath and Founding Father Benjamin Franklin is seen opposite a vignette depicting an allegorical representation of America which depicts her as an armored Amazonian-esque warrior complete with a sword in her right hand while leaning against a shield with her left arm. An ornate die counter is at center with FIFTY over the Roman numeral L within. Ornate large pinkish-red Roman numeral L protectors are seen left and right of center while a pinkish-red spiked Treasury Seal is centered near the bottom of the note. The signatures of Treasurer Francis E. Spinner and Register Allison can be found to left and right of the Treasury Seal. A short-lived Friedberg, the Series of 1874 would be discontinued and subsequently replaced by the even rarer Series of 1875 (Fr. 153). The change in series came on account of Spinner's resignation following an internal disagreement at the Treasury where he was soon replaced by John C. New. New who resigned in 1876 presumably before plates could be delivered for the Series of 1875 $50s at some point before A.U. Wyman's appointment in July 1876 whose signature appears on the Series of 1875 $50. The back although visually similar to its contemporaries likewise accounts for a striking sight that calls out to the viewer. At center the legal tender clause is situated between "United States" and "of America" at the top and bottom while geometric patterns can be found at left and right. The anti-counterfeiting warning can be found at left while a multitude of hundreds of individual silk fibers can be easily seen at right just left of the rightmost denomination counters. The imprint of the Columbian Bank Note Company can be found at bottom center below the legal tender clause. PMG Pop 2/1 Finer From the Porter Collection. Estimate: $40000.00- $60000.00 Esemplare certamente interessante: https://americanhistory.si.edu/collections/nmah_1839522 Mi piace evidenziare la vignetta di fronte a Franklin rappresentativa di una allegorica America raffigurata da guerriera amazzonica corazzata con una spada nella mano destra e appoggiata a uno scudo con il braccio sinistro. Saluti, d/1 punto
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aggiudicata in asta a 79 + diritti . è da un pò di tempo che cercavo questo 2 cent ad un prezzo ragionevole ed in conservazione accettabile ( per me ) ma a meno non ho trovato nulla. Saluti1 punto
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Come dice il titolo di questa discussione, si definiscono “anacronismi” e possono essere in rapporto ad un conio che presenta un anno di pontificato incompatibile con l’anno secolare. Ciò è dovuto ad un erronea scelta della coppia di conii. Il discorso sul ‘come avvenisse’ ci porterebbe lontano e riporto solo un esempio: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIIP2/4 doppio giulio 1818 a. XVII (vedi nota a piè pagina).1 punto
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LOT #25029 Auction 61403 Heritage Auctions 9/9/2024 Kings of All England. Edward the Confessor (1042-1066) Penny ND (1062-1065) MS62 NGC,Wallingford mint, Brihtmaer as moneyer, Facing Bust/Small Cross type, S-1183, N-830. 17mm. 1.01gm. Moments of attractive fiery toning silhouetting the deeply patinated devices. Accompanied by a collector's envelope. Metal: Silver https://coins.ha.com/itm/great-britain/kings-of-all-england/great-britain-kings-of-all-england-edward-the-confessor-1042-1066-penny-nd-1062-1065-ms62-ngc-/a/61403-25029.s?type=DA-DMC-Biddr-WorldCoins-61403-090820241 punto
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"... Chi erano le Amazzoni, la mitica stirpe di donne guerriere? Lo chiediamo a Strabone, il "Geografo". Strabone, nato ad Amasea nel Ponto (l'attuale Amasya, in Turchia), visse tra il 64 a.C. e il 24 d.C., geografo e storico, è conosciuto per la sua opera principale, la "Geografia", in 17 libri. Il libro XI tratta dell'Asia ed è qui che nel V capitolo troviamo l'oggetto della nostra curiosità: le Amazzoni. "Sui monti sopra l'Albania dicono che abbiano dimora anche le Amazzoni..." Quando Strabone parla dell'Albania, non parla dello stato che noi conosciamo. Per Albania intende infatti una antica nazione posta tra l'Armenia e il Mar Caspio. Le Amazzoni, una stirpe di sole donne, si occupavano, dice Strabone, di tutte le attività necessarie alla vita, dall'agricoltura alla pastorizia (tra cui principalmente all'allevamento dei cavalli), dalla caccia alla guerra. "...le più gagliarde farebbero grandi cacce e si eserciterebbero nelle arti guerresche..." Questo, almeno, a detta di quegli storici più antichi che le hanno conosciute. Le Amazzoni, sin da piccole provvedevano a cauterizzare il seno destro per evitare di avere impedimenti nell'uso delle armi, in particolare nel lancio del giavellotto. Ma usavano anche l'arco, la "sagaris" (ascia bipenne scitica) e la "pelta" (uno scudo leggero). Usavano inoltre le pelli degli animali per produrre ciò che poteva occorrere. La sopravvivenza della specie era garantita dalla vicinanza con la popolazione di soli uomini chiamata Gargareis, che abitava li vicino. Nei mesi di primavera, le Amazzoni lascerebbero la loro terra per salire sui monti di Tuono, nel Caucaso, dove, nello stesso periodo, si recavano i Gargareis, secondo una usanza antica: "... e insieme alle donne fanno sacrifici e si accoppiano allo scopo di prolificare. In segreto, e al buio, ognuno prende quella che capita, e quando le hanno messe incinte, le mandano via. Se partoriscono una femmina, le donne la tengono con loro, mentre portano i maschi agli uomini perchè li allevino, e ciascuno, ignorando come siano andate le cose, adotta il singolo bimbo, ritenendolo come suo figlio." Strabone ci dice inoltre che le Amazzoni e i Gargareis provenivano da Themiskyra. Tra Amazzoni e Gargareis scoppiò una guerra. Al termine della guerra le due tribù si accordarono per vivere separatamente e stabilirono le regole suddette, limitando i loro rapporti alla procreazione. Strabone racconta nel suo libro quanto ha letto o sentito sulle Amazzoni, esprimendo il suo parere su queste storie antiche e fantastiche: "...chi crederebbe che un esercito, una città o una nazione di donne, possa sopravvivere senza uomini?" https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-stirpe-guerriera-delle-amazzoni-da-strabone1 punto
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Falso (se magari è scritto da qualche parte su Wikipedia bisogna correggerlo, nevvero?). Prima c'era la soglia del "modico valore", che se ricordo bene arrivava alla ventina di euro. E stato anche per limitare l'accesso al mercato EU di merce "orientale" di poco prezzo che adesso l'IVA si paga sempre.1 punto
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Salve,penso sia il peso per i 4 escudos tipo questo: https://it.numista.com/catalogue/pieces107472.html1 punto
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Rivolgiti all'ABAFIL sono ben forniti per quel che concerne i cataloghi-prezziari euro1 punto
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Ciao a tutti 🙂. Un intervento che per me è d'obbligo ed è una considerazione generale che riguarda tutte le discussioni che si fanno sul nostro Forum. Bisognerebbe sempre leggere con attenzione gli interventi di tutti ed evitare gli "attacchi " gratuiti e sopratutto le reazioni ( che ricordo sono peggiori degli interventi perché poco esplicative e si possono interpretare male 🤫...) che per non trascendere definisco a caso....Specifico altresi' che mi rivolgo a tutti ed a nessuno in particolare. L'IVA si pagava e si paga sempre sugli acquisti extra UE. Io ho acquistato fine 2019 in USA ed ho pagato dopo blocco alla dogana il 10% IVA più altro.... Ritornando al quesito del tred è evidente che nonostante le convenzioni ebay per il pagamento IVA e costi di dogana non è matematico che il plico arrivi direttamente all'acquirente ma in alcuni casi ( bisognerebbe capire il perché, forse perché siamo in Italia...?) possono essere bloccati con tutto quello che ne consegue. Beati quelli che hanno solo certezze che poi i fatti in concreto mettono in discussione... ANTONIO1 punto
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un pelo obsoleto: ======================== Questa pagina è attuale: https://vat-one-stop-shop.ec.europa.eu/index_en?prefLang=it e viene spiegato il sistema (I)OSS1 punto
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19 Settembre (data dell’asta): San Gennaro La leggenda fa di san Gennaro un vescovo di Benevento martirizzato sotto Diocleziano (probabilmente nel 305). Si dice che, poco dopo la sua decapitazione, una donna si avvicinò e, seguendo una pia usanza dell’epoca, raccolse con una spugna un po’ di sangue del vescovo e lo versò in due piccole ampolle di vetro. Certamente non immaginava di essere lo strumento di un fatto sconvolgente, che ancora oggi solleva tanti interrogativi. La tomba del martire fu subito meta di pellegrinaggi e molti sostenevano di avere ottenuto miracoli per sua intercessione; ma le reliquie del santo, trafugate verso l’831 e portate a Benevento e da qui nel cenobio di Montevergine, poterono tornare a Napoli solo nel 1497, custodite in duomo nel “Succorpo” sotto il presbiterio. Nel frattempo però, da alcuni decenni la devozione popolare aveva subito una svolta radicale: il 17 agosto 1389, in un momento assai drammatico per Napoli, coinvolta nelle lotte dinastiche angioine e nello scisma avignonese, e in più afflitta da un’acuta carestia, il vescovo aveva ordinato che venisse esposta in duomo la teca con le ampolle che contenevano il sangue del martire; improvvisamente, sotto gli occhi di migliaia di persone, quel sangue rappreso si sciolse. Da allora le feste liturgiche del santo furono sempre legate all’esposizione delle ampolline e al fenomeno della liquefazione, che con regolarità straordinaria si ripete nelle date fisse. Il culto del sangue di Gennaro è stato spesso tacciato di fanatismo mentre, a detta di alcuni scienziati, la liquefazione del sangue nelle ampolle sfugge alle fondamentali leggi della fisica. Dopo il Vaticano II, la Chiesa napoletana nella prassi pastorale ha disciplinato severamente le cerimonie dell’esposizione della reliquia, preoccupandosi di frenare ogni eccesso devozionistico, senza peraltro disconoscere espressioni sincere di partecipazione popolare, come quella del gruppo di donne dette “parenti di san Gennaro”. https://www.famigliacristiana.it/liturgia/san-gennaro_1959861.aspx1 punto
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A proposito di guerrieri… segnalo il Lotto 558 che sarà esitato alla prossima Auction 309 della Bertolami Fine Art S.r.o at Savino & Partners a.s. di Praga il prossimo 26 settembre: Arkadia, Pheneos (c.ca 360-350/40 BC), Stater; AR (10,92 g; 23,96 mm) Head of Demeter to right, wearing grain ear wreath, elaborate disc and crescent earring with pendants, and pearl necklace; Rv. Hermes, nude but for his petasos and a cloak over his shoulders, holding kerykeion in right hand, partially facing and advancing left, his head turned right to gaze at the infant Arkas, whom he holds on his left arm with his left hand, and who raises his right hand towards Hermes' face; ΦΕ-ΝΕ-ΩΣ around below. Schultz 6.13 (V3/R5 – this coin); Traeger, Arkadien 515; BCD Peloponnesos 1622; HGC 5, 976; SNG Berry 867; SNG Fitzwilliam 3897; SNG Lockett 2525; BMC 13; Gillet 1001 = Regling, Antike 664; Kraay & Hirmer 515; Locker Lampson 241 = Weber 4322 (all from the same dies). Extremely fine. Refined style. Prezzo di partenza: 2.200 euro https://www.bertolamifineart.cz/uk/auction-0309/arkadia-pheneos-cca-360-35040-bc-stater-ar-1092-g-2396-mm-62101 punto
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Grazie @Oppiano e @didrachm. Lo farò senz'altro. In fondo è per questo motivo che amo le borboniche. C'è sempre qualcosa da scoprire e da approfondire. E il fascino della loro storia compensa anche conservazioni non eccezionali (ovviamente per me 😊).1 punto
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@Dragobizantino Quanto hai allegato e' sicuramente interessante; tuttavia si riferisce a tessere mercantili del XIII-XIV secolo d.C. Ciao. Stilicho1 punto
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Ciao @Releo, per me è proprio la stessa ex post #33; la differenza poi la fa la foto, abbastanza scura a mio avviso quella del post di riferimento. La nuova foto, peraltro, dovrebbe anche confermare l’inesistenza della lettera D. Per quanto riguarda il conio, a mio parere, non è lo stesso. In punto, però, attendiamo ulteriori e certamente più autorevoli opinioni/commenti. Un caro saluto.1 punto
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Salve a tutti… Vi risulta che la moneta che vi presento sia stata coniata ad Antiochia sull’Oronte al tempo di Publio Quintilio Varo quando era legato in Siria? Non conoscendo la datazione in lettere greche (suppongo sia ZK) chiedo lumi a chi è più esperto di me Grazie per le gentili risposte1 punto
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Ciao @azaad I pesi dell’emissione F/T//PLG del 309/310 sono molto variabili, con un calo del peso graduale di quasi la meta rispetto all’emissione precedente (vedi nota 5 p. 240 del RIC VI). Il peso di 6,33 g, almeno che il tondello sia molto spesso mi sembra comunque troppo alto, le monete più pesanti superano raramente i 5,5g. Se c'è qualcosa di preciso nella metrologia di queste emissioni è proprio il diametro delle perlinatura (22 mm), la moneta in discussione dovrebbe avere un diametro di circa 24 mm. Sicuramente un errore del venditore (data, peso, diametro, n° del RIC…È il RIC VI, 307).1 punto
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Il 20 lire capellone è una delle monete più falsificate e ci sono anche dei falsi fatti bene. Però non è questo il caso, la M tagliata non lascia spazio a dubbi, è sicuramente un falso.1 punto
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Buona sera. Da quello che riesco a vedere direi che il 20 lire elmetto, tra altre cose però poco chiare, presenti la M del millesimo troppo tagliata dal bordo classico di una serie di falsi. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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@Lignano Valutare una moneta da una fotografia non e' affatto semplice, ecco per cui occorre sempre allegare immagini il più possibile definite e nitide, eliminando anche gli elementi superflui (tipo lo sfondo, le bustine..) e dritte per non far venire male al collo a chi guarda. Comunque, fotografare bene le monete non e' affatto semplice come sembra (io fatico, lo ammetto), ma ci si può provare. I dati di peso e diametro sono altresì fondamentali per l'identificazione di ogni moneta (a maggior ragione per queste), come indicato nei consigli utili in testa alla pagina generale della sezione. Questo come regola generale, per consentire, a chi vorrà e potrà aiutarti, di avere almeno una serie di elementi che nel complesso potranno portare ad un giudizio (e non e' detto che sia definitivo, parlo in generale) sulla bontà o meno delle monete. Poi, in generale, per non fare confusione, sarebbe bene aprire una discussione per ogni singola moneta (sono solo due), ma ormai hai fatto così. Ciao. Stilicho1 punto
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Nel quarto di scudo al diritto abbiamo il busto di Carlo V, mentre al rovescio le colonne d'Ercole con alla base il mare e cinte da un nastro con la scritta PLVS VLTRA.1 punto
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Le meduse non pungono né mordono, ma in risposta a un potenziale pericolo (per es., se vengono urtate da un bagnante), i loro tentacoli emettono una sostanza urticante per la pelle. Infatti, sulla parte dei tentacoli più lontana dal corpo, si trovano delle cellule di difesa altamente specializzate chiamate cnidociti all'interno delle quali si trovano dei “sacchetti” contenenti il liquido urticante (nematocisti), e piccole formazioni appuntite a spirale (spicole) mantenute sotto pressione e che funzionano come piccole frecce. A seguito dell'urto fra un tentacolo e una persona, le nematocisti rimangono attaccate alla pelle e le spicole liberano le sostanze urticanti, anche a distanza di ore dal contatto. La medicazione corretta consiste nell'applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio dall'immediata azione anti-prurito e in grado di bloccare la diffusione delle tossine. Si tratta di un farmaco da banco facilmente rintracciabile nelle farmacie e utile anche per le punture di zanzara, che ciascuno dovrebbe portare con sé d’abitudine. Comportamenti corretti sono anche 3 e 6, mentre tutti gli altri sono sbagliati. apollonia1 punto
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Meduse La varietà di medusa più grande che esista raggiunge la lunghezza di 60 m, mentre la più piccola non supera il centimetro di diametro. Se, facendo il bagno al mare, entrate in contatto con una medusa, quali dei seguenti comportamenti potreste adottare e quali, invece, dovreste evitare? 1.Applicare un gel al cloruro di alluminio; 2.Esporre la parte colpita al sole; 3.Fare impacchi freddi; 4.Grattarsi; 5.Lavare la parte interessata con ammoniaca; 6.Raschiare la cute lesa con un oggetto rigido e sottile; 7.Sciacquare la pelle con acqua dolce. apollonia1 punto
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Interessante, personalmente è la prima volta che lo vedo... La cifra 1 della data c'è, è molto debole ma c'è ...1 punto
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Desidero segnalare una variante del ducato del 1784 che dalle mie modeste ricerche risulta inedita e unica dato che non è riportata in nessun manuale. Ma prima vorrei fare un breve premessa. I ducati del 1784 e 1785, come se ne è già parlato sul forum, presentano delle varianti. Le differenze si notano nella presenza o meno dei festoni ai lati della conchiglia e nella posizione delle rigature nella corona. I ducati del 1784 presentano i festoni ai lati della conchiglia e la rigatura nel sottocorona; invece quelli del 1785 non presentano alcun festone e la rigatura si trova nella corona. Facendo una ricerca mi sono imbattuto in un ducato del 1784 che presenta una particolarità: la rigatura nella corona anziché nel sottocorona. Chiedo a voi lamonetiani se già conoscevate tale variante e altri esemplari oltre a quello postato. Grazie a chi vorrà intervenire. Preciso che nell'esergo di questo esemplare la lettera V di DVCATO è sotituita dalla ∀ e il numero 1 del valore 100 non è presente probabilmante per un'occlusione del relativo punzone. Heidelberger Münzhandlung Herbert Grün, asta 67 del 12 maggio 2016, lotto 481.1 punto
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Ciao ragazzi vedendo il precedente post dell'esagono il proprietario mi ha rimesso alla caccia di esagoni. Ne ho acquistati ben due dall'America e arriveranno a casa la prossima settimana. In uno ho dovuto spremere l'IA del mio cellulare e merita foto migliori che farò alla grande. Intanto da ex esagono dipendente sono tornato alla mia malattia. Ho rotto le palle al venditore scusate la parolaccia a orari improbi , facendo tanti scungiori che nessuno in precedenza la comprasse anche se era ben nascosta da Ebay, per trovarla ci voleva una bella query. Veniamo a noi tracce evidenti del vecchio nichelino oltre a quello si nota il segno di della zecca KB, il contorno sarà una sorpresa, liscio o rigato. Poi riprenderò in seguito il post con foto mie. Grazie mille un abbraccio grande a tutte/i e speriamo oltre la malattia pscioclogica non ritorni l'esagono mania.....1 punto
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Buonasera a tutti, in questi ultimi mesi ho avviato una collezione sulle monete preunitarie in argento di grosso modulo, portafoglio permettendo. 😅 Oggi mi è arrivato questo scudo di Pio VI. Girando nel catalogo Lamoneta ho scoperto che si tratta di una variante rara, in particolare per la tiara non radiante e per la stella nella legenda. Chiedo agli esperti se effettivamente si tratta di una rarità, giusto per curiosità. 🙂 Vi ringrazio in anticipo! Xenon971 punto
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Ciao @Xenon97, della miriade di scudi di Pio VI questo è forse il più "particolare" tra le emissioni romane; oltre alle citate stella al rovescio (secondo il MIR caratteristica delle prime emissioni A.VI-1780) e tiara non radiante, la caratteristica meno nota e appariscente è la mancanza delle bacche (talvolta descritte come "olive") nei rami sotto lo stemma al diritto. Si tratta di una tipologia in effetti molto rara, mancante sia nel Muntoni che nel CNI, ma classificata dal Serafini al n°98. I pochi esemplari che ho visto con queste particolarità, provengono tutti dalla stessa coppia di conii; qui il tuo esemplare a confronto con uno simile passato all'asta Num. Picena 5 del 2018: A giudicare dalle foto temo che il tuo esemplare sia stato in qualche modo "tosato", venendo a mancare parte del bordo rigato. Prova a verificarne il peso, ma se così fosse anche il contorno ornato sarebbe alterato/lisciato. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Buonasera a tutti, approfitto della discussione e dell' interesse mostrato. Posto una parte della mia Cavalleria😁. Un campione significativo con una bella varietà di stile, sempre secondo il mio modesto parere. Saluti Alberto1 punto
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Sembra che la L di PVBLICE sia una D e quindi si legge:PVBDICE, clamoroso errore di punzonatura?...1 punto
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Molto bella, complimenti... Particolare la data 1622 quasi completamente sotto al busto del Re... Al rovescio corona di alloro chiusa da 5 globetti... Puoi dirmi peso e diametro? grazie...1 punto
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I cavalli Brindisini come giustamente hai indicato hanno un ritratto inconfondibile, molto simile a quello presente sul rarissimo coronato. Quelli con il numerale, attribuibili a Napoli per l'assenza di identificativi di zecca, riportano un ritratto che non ha nulla a che vedere con quello di Ferrandino ma sono assegnati come sue emissioni proprio per la presenza del numerale. Tra questi poi si inseriscono una serie di esemplari privi di numerale che presentano un ritratto sicuramente più vicino a quello di Ferdinando I che a quello di Ferrandino... e qui l'attribuzione, a mio avviso, resta ipotetica. Di seguito alcune immagini di riferimento. Nella prima cavalli con il numerale provenienti rispettivamente da A&C coll. Crusafont Branca de Nàpols e da Artemide XXXIII lotto 321. Nella seconda cavalli brindisini con il ritratto certo di Ferrandino. Rispettivamente da NAC 89 lotto 678; Artemide 31 del 18-12-10 Lotto 170 ; Coll. Privata. Ricapitolando, a mio avviso, queste sono emissioni certe a nome di Ferrandino. Le altre, sempre a mio modesto parere, restano dubbie.1 punto
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