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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/24 in tutte le aree
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Buonasera Alberto @Litra68 complimenti per la new entry. Ho un debole per le Piastre, lo sai, ma si nota benissimo il millesimo corretto. Da 1847 a 1848. Adesso non ho il Gigante sotto mano, chissà se la riporta come variante. Poi, visto l'ingrandimento che hai fatto del rovescio, adesso si distinguono meglio due punti dopo HIER. . Quindi doppia variante. Un abbraccio Amico mio.4 punti
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Ciao, il dritto è capovolto 🙂. Si tratta di un bronzo che dal ritratto sembra appartenga ad Adriano con la personificazione sul rovescio della dea della Fortuna. Posto foto rimessa in ordine dove si intravede benissimo il ritratto di Adriano laureato. La tipologia del sesterzio dovrebbe essere tipo questa che ti posto. ANTONIO4 punti
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Buongiorno a tutti, ripropongo anche qui mia recente entrata in Collezione. Piastra 120 Grana Ferdinando II 1848 Lascio a voi la descrizione della variante. E un punto di riflessione sui moti del '48 Saluti Alberto4 punti
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Buonasera a tutti, non siate timidi, vi do' un aiutino. Posto nuove foto vediamo se si capisce. Saluti Alberto3 punti
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Segnalo la pubblicazione di Giuseppe Magnante Fralleone, Paolo Ciulla l'artista falsario, Edizioni D'Andrea: Paolo Ciulla, tra la fine del ‘800 ed i primi del ‘900 fu un artista che si dedicò alla falsificazione delle banconote. La sua vita trascorse tra gli studi artistici e la contraffazione. Sperava che, trasferendosi a Parigi, avrebbe potuto vivere della sua vena artistica, ma riuscì soltanto a copiare le grandi opere del Louvre Andò quindi, come tanti italiani, a cercare fortuna in America Latina. A Buenos Aires lavorò nella tipografia di un giornale argentino ma riprese a falsificare, questa volta i pesos argentini e i dollari americani, subendone le conseguenze. Condannato, fu rinchiuso in un manicomio giudiziario, poiché riconosciuto affetto da “delirio di grandezza”. La sua famiglia riuscì a farlo rimpatriare dopo quasi sette anni di detenzione, nella speranza che potesse iniziare in Sicilia una nuova vita ma, rimesso piede a Catania, Ciulla tornò a realizzare e stampare banconote in lire, in concorrenza con la Banca d’Italia. Il desiderio di riscatto dalle molteplici delusioni, le sue doti straordinarie di pittore copiatore, fotografo, disegnatore e incisore, ne fecero uno dei più abili e pericolosi falsari della storia italiana, con molti riflessi anche all’estero, tanto che il Governo degli Stati Uniti inviò a Palermo, per indagare, il Capo della polizia italiana di New York. Fu solo dopo una fortuita incursione nella sua abitazione che venne scoperto il suo vero capolavoro, le 500 lire, il falso perfetto che avrebbe dovuto rappresentare il riconoscimento della sua “eccellenza artistica”. Fu memorabile come si rivolse al Procuratore del Re, giunto per interrogarlo subito dopo il suo arresto: “Lei, quando parla con un artista, con un grande artista, si tolga il cappello, illustrissimo signor Procuratore del Re!”. La sua fama non termina però con la sua morte poiché, a distanza di oltre un secolo, l’attenta analisi del fascicolo processuale ha fatto emergere che l’“artista falsario” aveva riprodotto e messo in circolazione anche altre banconote, fino all’ultima che rimase incompiuta. https://www.edizionidandrea.com/product-page/paolo-ciulla-l-artista-falsario2 punti
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Non solo, grazie anche agli altri attori che collaboreranno con noi ci saranno due momenti importanti dedicati ai giovani numismatici oltre a quello sul nuovo Gazzettino .2 punti
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La locandina arriverà a settembre, qualcosa comunque si può già dire oltre alla data, sarà a differenza delle altre edizioni di Milano Numismatica svolta con più attività nell’intera giornata, quindi sia mattino che pomeriggio, quindi più spunti con anche importanti collaborazioni. Ci sarà in primis la consegna delle copie cartaceee del nuovo Gazzettino 11 con interventi degli autori, chi ha scritto e vorrà fare una breve relazione in presenza del suo pezzo può già contattarmi in privato.2 punti
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Buongiorno, quale migliore passatempo estivo sotto l’ombrellone che un bel quiz stile “settimana enigmistica”? Vi propongo un interessante esemplare acquisito recentemente ma anziché presentarVi ipotesi/soluzioni che giocoforza indirizzano l’opinione altrui (e magari anche in buona fede sbagliando) Vi propongo direttamente le immagini e i dati fisici: diametro 23 x 21 mm, peso 5,2 g Che pensate? Saluti Illyricum1 punto
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Potrebbero averle coniate anche dopo il breve regno di Vetranione. D'altra parte, dubito che le AE2 "Concordia Militum" siano andate fuori corso subito dopo il pensionamento del generale e la monetazione enea del IV secolo la ritroviamo ancora imitata abbondantemente nel secolo successivo. Segno che circolava. Bel quiz, molto interessante! Grazie mille Illyricum.1 punto
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Fantastica! che la A ci sia o meno... io personalmente e con tt sincerità non la vedo... questa discussione/quiz mi ha arricchito tantissimo... davvero, quindi GRAZIE ad @Illyricum65 e buona notte a tutti..1 punto
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Eccoci. Sarebbe una rara Ric VIII 130 per Tessalonica, coniata sotto Vetranione per Costanzo II fra il 1 marzo e il 25 dicembre 350. Non mi pare però di vedere la A dietro al busto di Costanzo e non so se sul campo a sinistra del rovescio abbiamo una "A" senza la stanghetta oppure una "X". In generale, non ricordavo che anche Tessalonica fosse passata sotto Vetranione. Quanto ci sono andato lontano?1 punto
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Successivamente. Non "da" ma "per" Costanzo II. Considera che Costante è morto da circa un mese e mezzo... ucciso in Gallia da Gaisone, ufficiale di Magnenzio. Un buon indirizzo lo ha dato Curcuas.1 punto
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Ciao Sergio, Ho appena controllato, la riporta con grado di rarità C. Censisce solo la variante 8 su 7,il doppiopunto dopo HIER è inedito. Un saluto Raffaele.1 punto
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Da Cidramo di Caria, un esemplare un AE, descritto " rare ", dal tempo dell' imperatore Claudio, con al diritto busto drappeggiato ed al rovescio statua di culto di Afrodite . Sarà a giorni, il 23 Agosto in vendita BayNum. 5 al n. 457 - .1 punto
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Naturalmente non possono mancare i siti appositamente ideati dai/per i passaportofili & passaportologi: https://www.passportindex.org/ Non è un semplice catalogo dei modelli odierni (*) con varie informazioni supplementari ma in vari articoli parla anche delle politiche dei governi del mondo nell'ambito dei documenti, regolamenti e disposizioni varie per la mobilità internazionale, e la situazione generale di questa. (*) Purtroppo mancano le varianti britanniche per le dipendenze.1 punto
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Ottima idea! 😉 Mmmh, sono da cellulare. Ad occhio è una concordia militum per Costanzo II, periodo di Vetranione. Ma Tessalonica? Dopo controllo meglio.1 punto
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Complimenti @Pxacaesar bel colpo d'occhio. A volte basta cambiare prospettiva e si apre un mondo davanti. Saluti Alberto1 punto
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Grazie per le delucidazioni che trovo molto utili. Purtroppo la pubblica è una moneta che mi manca.1 punto
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Una intera giornata di cultura numismatica !!!!!!1 punto
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Buongiorno, dalla fisionomia azzardo Faustina Minore , però sono necessari peso e diametro. Saluti Alberto1 punto
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Trovo sempre molto interessanti queste medagliette souvenir di eventi come queste grandi esposizioni del XIX secolo. Sono oggetti riconducibili ad eventi ben precisi e permettono poi di approfondirne la storia! Bell' acchiappo e ottimo restauro!1 punto
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Grosso emesso dalla zecca di Roma a nome di papa Benedetto XIV https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BE14RM/18 Mario1 punto
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Stato Pontificio, Benedetto XIV, Anno III, serve il peso1 punto
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Se sarà Losanna, dopo ore di ricerche, non potrebbe essere Gerold de Faucigny sapendo che è proprio a Faucigny che è stata scoperta la moneta Potrebbe essere una G e una F Con lo stemma di Faucigny....? Vescovado di Losanna nel 1105-1135 Cosa ne pensi?1 punto
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Domenica scorsa oltre che il 2 rappen svizzero del 1850 avevo preso per 50 cent un dischetto verde scuro dove non si capiva nulla a parte la scritta 'IS 1878', sapevo già che non si trattava di una moneta (rame - 23 mm. di diametro e 4 grammi di peso) ma la curiosità deve essere appagata in special modo se costa qualche spicciolo. La presento ora dopo una settimana in ammollo ed una energica passata con spazzolino da denti (non trattandosi di una moneta ci sono andato giù pesante ). A quanto pare è una medaglietta e non un gettone, la corrosione occultava le tracce di un appiccagnolo divelto. EXPOSITION UNIVERSELLE PALAIS DU CHAMP DE MARS (dove si svolse l'esposizione) PARIS 1878 RÉPUBLIQUE FRANÇAISE Non l'ho trovata identica su Numista, l'ho scovata su ebay in rame argentato.1 punto
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È una imitazione serba di Urosio II. Di fianco a lui S. Stefano. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Francobollo sovietico per il 50° anniversario della caduta del meteorite di Tunguska, avvenuta nel 1908. L'uomo raffigurato è Leonid Kulik, primo studioso dell'evento.1 punto
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Ciao, effettivamente non sempre è semplice distinguere una pubblica coniata da una completamente fusa(io a volte mi sbaglio ancora)... come affermavi nel tuo post nelle pubbliche fuse i rilievi risultano "più dolci" rispetto ai rilievi netti delle pubbliche coniate,ma quando sono in bassa conservazione effettivamente si fa ancora più fatica ma ci sono alcuni particolari abbastanza semplici che possono aiutare a distinguere una pubblica coniata da una pubblica completamente fusa, personalmente se ho dei dubbi inizio a verificare che la pubblica che ho sottomano non presenti delle doppie battiture ,in questo caso la moneta è sicuramente battuta,se i campi presentando delle rigature ascrivibili a spazzolatura del conio, allora anche in questo caso sarà coniata e non fusa,se noti dei microforellini allora, molto probabilmente,la moneta è fusa,i forellini sono causati dai gas di sfiato che si sviluppano durante il processo di fusione dei metalli... Inoltre bisogna avere una certa conoscenza della moneta in questione visionando più esemplari possibili... Il discorso del taglio potrebbe aiutare ma non ho ancora dati certi,mi limito a dire che nelle pubbliche fuse ho notato che il taglio è più regolare rispetto a quello delle pubbliche coniate,forse perché in fase di coniatura in alcuni punti il bordo si schiacciava o deformava mentre nelle fuse non subiva dei traumi da impatto visto che il metallo fuso veniva colato nelle forme e veniva estratto solo quando era quasi completamente raffreddato... Il discorso riguarda al momento le pubbliche del 1622 visto che non si conoscono pubbliche fuse del 1623... Se hai qualche pubblica da postare sarei felice di vederla...1 punto
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Da incerta zecca ( Anfipoli / Mileto ) un "very rare" esemplare di dracma al nome di Alessandro, con al diritto testa di Eracle con spoglia leonina ed al rovescio aquila stante su fulmine, contornata dal nome ed affiancata da monogramma . Sarà il 6 Agosto in vendita Num.Naumann 131 al n. 152 . Curiosamente la valutazione "very rare" leggibile in rete, non compare in stampa della didascalia .1 punto
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Prosegue il viaggio di questo esemplare di dracma di Alessandro magno, che torna al mercato l' 1 Settembre in vendita Num.Naumann 144 al n. 123 .1 punto
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Buongiorno a tutti, riportato in Patria dalla Germania Asta Aphrodite 25 del 21 luglio 2024. Un bel Cavallo Aragonese palesemente ribattuto su Cavallo di Carlo VIII . Riporto la descrizione della Casa D'Aste. Italy, Napoli. Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Æ Cavallo (19mm, 1.18g). Crowned bust r. R/ Horse r. MIR 85. Good Fine Tenendo in mano queste deliziose monetine il pensiero inevitabilmente va alle operazioni di ribattitura, non è certo un modulo grosso e maneggevole, penso a quanta maestria ci sia voluta per portare a termine la ribattitura. Saluti Alberto1 punto
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Ciao,dirham abbaside del califfo Muhammad al-Amin, sono incerto sulla zecca. Dovrebbe essere Madinat Balkh ma potrebbe essere anche Bukhara.1 punto
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Complimenti all'autore e alla edizioni D'Andrea1 punto
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Ciao Monica, spero tutto bene con un po' di ritardo il peso del denaro è 0,50 grammi Matteo1 punto
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PRIME TESTIMONIANZE DEGLI EBREI A ROMA: La presenza ebraica esiste in questa città dal II sec. a.C.; precisamente nel 161 a.C. quando una delegazione di Giuda Maccabeo – capo della rivolta contro i Seleucidi, che misero in atto persecuzioni religiose ai danni degli Ebrei -, guidata da Giasone di Eleazar e da Eupolemus di Giasone, venne a Roma alla presenza del Senato, per stringere una alleanza (“foedus aequum”) fra Romani (I Romani vennero citati in un testo ebraico di quel periodo e sono chiamati “Kittim”) e Giudei contro la dominazione di Antioco IV Epifane (ellenico) della Terra di Israele. Alle mura del Senato, sino al XII secolo era appesa una lastra in bronzo che testimoniava questa alleanza (come narrano le “Mirabilia Urbis”). Da questo accordo, i Romani giurarono di difendere il popolo di Giudea qualora a quest’ultimo fosse stata mossa guerra. Oltre a ciò, fu Pompeo Trogo, in epoca augustea, a dire come gli Ebrei furono il primo popolo a sancire una alleanza strategica con il popolo di Roma; anche se dal valore solo diplomatico. La notizia dell’accordo però ebbe a giungere tardi giacché Giuda venne sconfitto. Anni più tardi però, nel 139 a.C. Numenio di Antioco e Antipatro di Giasone, vennero inviati nuovamente a Roma da Jonathan prima (161 – 143 a.C.) e da Simone poi, per rinforzare i legami con l’Urbe. Fu però solo in questa missione che i Romani ebbero ad impegnarsi realmente con i Giudei. Infatti agli ambasciatori venne loro affidato un decreto che sanciva l’indipendenza della Giudea, proclamandosi garante della sua indipendenza. I continui contatti di alleanza (anche sotto Giovanni Ircano) con Roma e quindi la fiducia verso la stessa, fecero si che molti Ebrei mossero dalla loro terra natia, come anche di quegli Ebrei già altrove, verso l’Urbe. A Roma, la presenza ebraica era molto attiva, come del resto ebbe a testimoniare Filone di Alessandria un secolo dopo. Diversi Ebrei avevano acquisita la Cittadinanza Romana e non solo a Roma, ma anche in città di province di Efeso ed Alessandria d’Egitto. SOTTO POMPEO: Anni più tardi, ribellioni interne fra Giovanni Ircano II e Aristobulo II trovarono coinvolto Pompeo dal ritorno dalla sua campagna in Siria. Pompeo ebbe a conquistare Gerusalemme deportando diversi Ebrei, come anche Aristobulo stesso e suo figlio. Conquistò Pompeo Gerusalemme nel 63 a.C. ma non ebbe a distruggere il Tempio, forse per il suo rispetto verso i culti religiosi tutti. Pur se la Giudea da ora in poi entra a far parte della storia Romana, in quanto terra “conquistata”, i rapporti con gli Ebrei a Roma e con i loro aspetti religiosi non andò cambiando. A Roma, Ebrei erano assai notevoli per numero sull’Isola Tiberina (infatti ponte Cestio venne chiamato anche “pons Iudaeorum”) e in Trastevere (Transtiberinum), dove si erano sistemati Ebrei provenienti da varie zone del Mediterraneo orientale, come anche da Alessandria d’Egitto, per migliorie dei loro affari. Non dimentichiamo che Roma a quei tempi era vista come l’America fra XIX e XX secolo. Diversi Ebrei, venuti dapprima come schiavi, riuscirono ad affrancarsi dalla schiavitù anche grazie a quegli Ebrei provenienti direttamente dalla Giudea. Roma non dava ostacoli all’affrancamento della schiavitù. In quell’epoca, importanti gruppi di Ebrei si riunivano attorno ad undici sinagoghe. Su quasi 1 milione di abitanti in tarda età repubblicana, gli Ebrei ammontavano a 50 / 60.000 persone. CON GIULIO CESARE: L’atteggiamento benevolo dei Romani verso gli Ebrei si scorge anche dai resoconti di Giuseppe Flavio. Sotto Giulio Cesare, gli Ebrei ebbero a godere di diversi privilegi, già stipulati in precedenza: apertura di nuove sinagoghe, esenzione di alcune tasse durante l’anno sabbatico e l’esonero dal servizio militare affinché gli stessi potessero rispettar ei loro precetti e riti religiosi. Ma anche come inviare del denaro e oro in Giudea per il Tempio. Ora, sia che gli Ebrei vivessero in Palestina, sia che vivessero fuori dal tempo degli Asmonei, dai Romani erano considera come appartenenti allo stesso ethnos. Fino al 63 a.C., quando Pompeo ebbe a conquistare Gerusalemme, venivano considerati come “perigrini alicuius civitatis” (stranieri di un’altra nazione); ma più avanti sempre più Ebrei riuscirono ad ottenere la Cittadinanza Romana, godendo così del Plenum ius; sia perché liberati da governatori o perché servi liberati da cittadini romani. Gli Ebrei inoltre videro riconoscere una vera e propria giurisdizione quando Giulio Cesare ebbe a concedere a Ircano II, il diritto di poter porre a giudizio le dispute religiose fra Ebrei al di fuori della Giudea. Questa giurisdizione fu affidata a funzionari romani che inviavano ingiunzioni alle città greche affinché la libertà religiosa degli Ebrei venisse rispettata. Fece notare Jean Juster (il più grande studioso delle giurisdizioni degli Ebrei romani; che agli inizi del XX secolo scrisse: “Les Juifs dans l’empire romain. Leur condition juridique, economique et sociaile”) come tutti i giudei, indipendentemente dal loro status, godevano di privilegi speciali a patto che fossero di origine giudaica e osservanti dei precetti religiosi. Il giudaismo venne quindi considerata così “religio licita”, quindi autorizzato dalla legge in seno alla Res Publica (all’Impero). Giulio Cesare ebbe ad intervenire più volte in difesa degli Ebrei, specialmente quando si voleva negar loro il diritto di inviare oro al Tempio o di assolvere ai loro riti (Lettera al governatore di Delo); anche perché tutto ciò era permesso nella Roma stessa. Per assicurarsi che il suo rispetto verso gli Ebrei venisse rispettato ovunque, ordino che fossero affissi i suoi decreti sulle mura delle assemblee a Tiro, Sidone, Ascalona e in tutti i templi (in greco e latino). Causa i loro precetti religiosi, gli Ebrei non potevano adempiere atti che per un cittadino romano erano comuni. La mancanza di queste inosservanze però non erano punite; e questo veniva considerato un privilegio. Inoltre gli Ebrei potevano istituire tribunali speciali e propri per giudicare il tutto inerente nella loro vita quotidiana, in rispetto della loro Legge. Quando vi erano le frumentationes (distribuzione pubblica di grano o denaro) gli Ebrei erano esentati se questo giorno fosse venuto di sabato; consegnando il tutto il giorno successivo. Gli Ebrei furono molto riconoscenti a Cesare; difatti quando venne assassinato, al suo funerale forti erano i lamenti delle canzoni popolari di diversi popoli presenti a Roma, ma fra tutte spiccavano le voci del popolo ebraico. Forte fu la commozione degli Ebrei, che tanto vennero protetti e rispettati da Cesare1 punto
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esatto. Dapprima governò senza favoritismi e predilezioni. Però nel 19 d.C. Fulvia, moglie di Saturnino venne truffata da quattro Ebrei (le avevano con inganno estorto preziosi e oro, nonché drappi di porpora) . Tiberio però venne istigato da Seiano che era consigliere dell'Imperatore. Su sui consiglio Tiberio non punì solo i quattro rei, ma tutta una intera comunità . Praticamente l'Imperatore costrinse gli Ebrei a prestare servizio militare, pegno l'espulsione. Quelli che non potevano arruolarsi ma ugualmente volevano rimanere in Roma, allora dovevano abiurare la religione dei padri (cosa orrida). Diversi "banditi" a quel tempo infestavano la Sardegna e Tiberio ordinò che 4000 giovani Ebrei venissero mandati sull'isola per combattere quella piaga. Seppure le versioni di Cassio Dione , Giuseppe Flavio, Svetonio e Tacito non coincidono perfettamente, è certo che per gli Ebrei quel periodo non fu proprio roseo1 punto
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Quindi abbiamo due esemplari della massima rarità che diventano ancora più unici per le varianti che presentano...1 punto
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Sono contento che questa segnalazione sia stata utile, la divulgazione numismatica è sempre un piacere, se poi è fatta in edicola, ed è inaspettata, è ancora più bello.1 punto
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Io ho una domanda da fare... Sto leggendo che questa data non ha mai circolato, quindi le circolate sarebbero false o molto dubbie (sarebbero! ) ma se non hanno circolato perche i curatori del Gigante quotano anche gli MB?1 punto
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Ho il piacere di comunicare che venerdì 13 settembre 2024 presso il Palazzo Ducale di Mantova verrà inaugurata l’esposizione della Collezione Banca Monte dei Paschi di Siena di monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga. Allego il Comunicato Stampa pubblicato da Banca MPS e Palazzo Ducale La collezione numismatica Magnaguti Casero MPS.pdf1 punto
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A uno come il cavedoni fidati che gli basta mezzo secondo per giudicare una moneta…ha maneggiato più monete lui che bambini un’ostetrica…comunque come scritto sopra ribadisco che è ovvio che continuerai con il tuo pensiero ed a questo punto non hai più responsabilità nemmeno sulla moneta se non di coscienza…ma non scrivere che se avessi avuto anche solo un dubbio non l’avresti venduta perché solo con i tre che ti ho citato sopra di dubbi ne sarebbero dovuti sorgere parecchi…il resto sono chiacchiere da bar…ancora buona serata1 punto
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Semplicemente in Italia se giri con il metal e un vanghetto vuol dire che vuoi scavare per cercare qualcosa, poi ci sarebbero tanti fattori da valutare, zona, contesto, aree acheologiche, parchi, campi privati con il consenso del proprietario, ecc.ecc. moooolto complicato.1 punto
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E cosa è se non uno scavo il fatto di fare un buco per asportare un oggetto sepolto? Non è il frammentino di laterizio smosso in superficie dalle arature, per esempio. E comunque nessuno chiarisce per bene la storia. ma se le monete sono state restituite alla Grecia ci saranno le prove che le monete vengono da lì.1 punto
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In questo post manca la parte importante della notizia ANSA: "nell'ambito di un'attività di controllo dei siti di e-commerce per il contrasto del mercato clandestino di materiale archeologico"1 punto
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Combatti contro i mulini a vento. A certuni collezionisti entra meglio in c. che in testa.1 punto
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