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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/24 in tutte le aree
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Buongiorno, aggiungo il palazzo delle poste di Napoli... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Palazzo_delle_Poste_(Napoli)4 punti
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Ciao, effettivamente non sempre è semplice distinguere una pubblica coniata da una completamente fusa(io a volte mi sbaglio ancora)... come affermavi nel tuo post nelle pubbliche fuse i rilievi risultano "più dolci" rispetto ai rilievi netti delle pubbliche coniate,ma quando sono in bassa conservazione effettivamente si fa ancora più fatica ma ci sono alcuni particolari abbastanza semplici che possono aiutare a distinguere una pubblica coniata da una pubblica completamente fusa, personalmente se ho dei dubbi inizio a verificare che la pubblica che ho sottomano non presenti delle doppie battiture ,in questo caso la moneta è sicuramente battuta,se i campi presentando delle rigature ascrivibili a spazzolatura del conio, allora anche in questo caso sarà coniata e non fusa,se noti dei microforellini allora, molto probabilmente,la moneta è fusa,i forellini sono causati dai gas di sfiato che si sviluppano durante il processo di fusione dei metalli... Inoltre bisogna avere una certa conoscenza della moneta in questione visionando più esemplari possibili... Il discorso del taglio potrebbe aiutare ma non ho ancora dati certi,mi limito a dire che nelle pubbliche fuse ho notato che il taglio è più regolare rispetto a quello delle pubbliche coniate,forse perché in fase di coniatura in alcuni punti il bordo si schiacciava o deformava mentre nelle fuse non subiva dei traumi da impatto visto che il metallo fuso veniva colato nelle forme e veniva estratto solo quando era quasi completamente raffreddato... Il discorso riguarda al momento le pubbliche del 1622 visto che non si conoscono pubbliche fuse del 1623... Se hai qualche pubblica da postare sarei felice di vederla...3 punti
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Questo ufficio postale che vi mostro non ha quasi niente di particolare, però si trova in un posto dove sono passati molte teste coronate, Santi, Principi e Papi e anche antipapi. Si tratta della Badia benedettina di Cava dei Tirreni. Si vede la facciata barocca sulla sinistra dell'ufficio postale. Da visitare tutto il complesso risalente all'anno 1000, il museo nazionale e la biblioteca con i suoi 20.000 manoscritti.3 punti
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FIUME, su questo capitolo storico postale italiano non aggiungero' altro, se non per dire che filatelicamente queste bellissime emissioni sono piene di soprastampe di diversi tipi, varianti e falsificazioni.. che sono un po' il sale della filatelia. Partiamo da questi tre iconici francobolli, il primo a sx il 10c carminio e bistro, effige di Gabriele D'Annunzio con ai lati la frase in latino di Tito Livio "Hic Manebimus Ottime" (qui staremo benissimo), e' un'emissione del 1920, quotato ingiustamente 5/7€. Abbiamo poi un 15c grigio e bistro e un 25c azzurro e bistro emissione soprastampata "Governo Provvisorio" nel 1921 che a catalogo sono quotati 5/10€ l'uno. Considerando che questo periodo storico postale dell' occupazione di Fiume duro' 16 mesi, il breve periodo rese questo materiale irripetibile e non comune , pertanto me ne frego delle quotazioni di catalogo e nel caso dovessi vendere chiederei un prezzo da amatore, (cioè quello che mi pare e mi gira in quel momento).3 punti
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Dalla monetazione nel tipo 'romano campana', un esemplare di didracma con al diritto testa di Apollo con leggenda ROMANO ed al rovescio cavallo in corsa con stella nel campo . Sarà il 5 Settembre in vendita InAsta 113 al n. 44 .2 punti
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Segnalo la pubblicazione di Giuseppe Magnante Fralleone, Paolo Ciulla l'artista falsario, Edizioni D'Andrea: Paolo Ciulla, tra la fine del ‘800 ed i primi del ‘900 fu un artista che si dedicò alla falsificazione delle banconote. La sua vita trascorse tra gli studi artistici e la contraffazione. Sperava che, trasferendosi a Parigi, avrebbe potuto vivere della sua vena artistica, ma riuscì soltanto a copiare le grandi opere del Louvre Andò quindi, come tanti italiani, a cercare fortuna in America Latina. A Buenos Aires lavorò nella tipografia di un giornale argentino ma riprese a falsificare, questa volta i pesos argentini e i dollari americani, subendone le conseguenze. Condannato, fu rinchiuso in un manicomio giudiziario, poiché riconosciuto affetto da “delirio di grandezza”. La sua famiglia riuscì a farlo rimpatriare dopo quasi sette anni di detenzione, nella speranza che potesse iniziare in Sicilia una nuova vita ma, rimesso piede a Catania, Ciulla tornò a realizzare e stampare banconote in lire, in concorrenza con la Banca d’Italia. Il desiderio di riscatto dalle molteplici delusioni, le sue doti straordinarie di pittore copiatore, fotografo, disegnatore e incisore, ne fecero uno dei più abili e pericolosi falsari della storia italiana, con molti riflessi anche all’estero, tanto che il Governo degli Stati Uniti inviò a Palermo, per indagare, il Capo della polizia italiana di New York. Fu solo dopo una fortuita incursione nella sua abitazione che venne scoperto il suo vero capolavoro, le 500 lire, il falso perfetto che avrebbe dovuto rappresentare il riconoscimento della sua “eccellenza artistica”. Fu memorabile come si rivolse al Procuratore del Re, giunto per interrogarlo subito dopo il suo arresto: “Lei, quando parla con un artista, con un grande artista, si tolga il cappello, illustrissimo signor Procuratore del Re!”. La sua fama non termina però con la sua morte poiché, a distanza di oltre un secolo, l’attenta analisi del fascicolo processuale ha fatto emergere che l’“artista falsario” aveva riprodotto e messo in circolazione anche altre banconote, fino all’ultima che rimase incompiuta. https://www.edizionidandrea.com/product-page/paolo-ciulla-l-artista-falsario2 punti
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Buongiorno a tutti, riportato in Patria dalla Germania Asta Aphrodite 25 del 21 luglio 2024. Un bel Cavallo Aragonese palesemente ribattuto su Cavallo di Carlo VIII . Riporto la descrizione della Casa D'Aste. Italy, Napoli. Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Æ Cavallo (19mm, 1.18g). Crowned bust r. R/ Horse r. MIR 85. Good Fine Tenendo in mano queste deliziose monetine il pensiero inevitabilmente va alle operazioni di ribattitura, non è certo un modulo grosso e maneggevole, penso a quanta maestria ci sia voluta per portare a termine la ribattitura. Saluti Alberto2 punti
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Le poste di Napoli quanti ricordi, sui due lati dell'ingresso tutti i giorni si mettono i "bancarellari", personaggi che vendono un po di tutto dalle monete ai francobolli, dall'oggettistica vintage e anche molta roba falsa. Molto caratteristico, da visitare per chi passa da Napoli.2 punti
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Grazie a te PostOffice per tutte le notizie che ci dai. Leggendo "questa" che è storia, ci si cala in questo periodo ricco di avvenimenti per il nostro paese. Sembra di stare affacciato a un vecchio balcone e osservare ciò che accade. Grazie ancora.2 punti
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Queste sono emissioni del 1919 allegorie e vedute, anche questi quotati 5/7€ dipende dal catalogo, solitamente ne uso due per i paesi italiani. Notare come sul 5c e 10c l' anno (1919) e' posizionato a sinistra, il mese in lettere al centro ed il giorno a destra.. .. e' probabile che vennero usati i timbri di foggia jugoslavo/croata trovati negli uffici postali, dove poi fu scalpellato Rijeka sostituito con Fiume. Il 20c a dx invece ha l'annullo di una posta militare del 1919 con l' anno a dx com'era lo stile italiano.2 punti
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Questi appartengono all' emissione detta di San Vito del maggio 1923.. anche questi quotati 5/7€ l'uno.2 punti
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Nel corso degli anni ho sperimentato un po' tutte le modalità più classiche, la collezione per zecca, per temi iconografici per particolari periodi e ambiti storici... alla fine ho maturato la percezione del collezionare come la narrazione di una storia, per me la collezione deve raccontare una storia, come la creazione di un libro le cui pagine sono costituite da monete... mi affascina molto il potenziale narrativo, evocativo e anche didattico di una collezione di monete (ma anche di altri oggetti storici), del resto chi è che iniziando una collezione non ha come sogno quello di mettere assieme un piccolo museo personale in cui sono raccontate le storie che più lo affascinano e secondo il proprio, unico e personalissimo, punto di vista?2 punti
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In 45 anni ho fatto più di una collezione e ciascuna ha avuto il suo criterio. Da giovane ho selezionato anch'io la bellezza dell'incisione (più che la conservazione), lo stile e i ritratti più espressivi. Poi ho scoperto il fascino di dedicarsi a una o pochissime zecche e farle nel modo più completo possibile. È difficile descrivere la gioia di trovare un esemplare che manca, anche in modesta conservazione. Ma vi assicuro che è di grande soddisfazione. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Segnalo questa mostra convegno di carattere filatelico - numismatico che si terrà al parco esposizioni di Novegro il 20 e 21 settembre 2024. https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-2/?gad_source=1&gclid=EAIaIQobChMIkI6pkM_ghwMVQDsGAB35RDruEAMYAiAAEgLKY_D_BwE1 punto
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Grazie @Vel Saties per la ricerca effettuata ed i giusti accoppiamenti ristabiliti . Una buona serata1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti @gennydbmoney ottima spiegazione, in pochi passaggi hai dato le dritte giuste , una sorta di vademecum che va bene sia per il neofita che per chi è già addentrato nello studio di questa tipologia. Giustamente poi affermi che il maneggiarne più di una sicuramente affina l'occhio. Saluti Alberto1 punto
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Ciao a tutti, mi ero perso questi ultimi sviluppi, ho trovato anche l'articolo di Cronaca Numismatica: https://www.cronacanumismatica.com/presto-di-nuovo-visibile-la-collezione-numismatica-magnaguti-casero/ Forse potremmo riprendere l'idea della visita.1 punto
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E' tipico dei veri collezionisti ricordare da dove provengono alcune loro acquisizioni. L' oggetto evoca un momento del passato a cui rimarremmo per sempre legati. E pensare che spesso non ricordiamo nemmeno cosa abbiamo mangiato ieri.1 punto
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Il francobollo a sx 10c rosso carminio appartiene all'emissione "Pro Fondazione Studio" del 1919 quotato 4/5€. Il 20c arancio a dx soprastampato 24-IV-1921 Costituente Fiumana 1922 fu una nuova tiratura emessa nel 1922. Quotati 8/10€ nel catalogo che li alza un po', comunque sottovalutati secondo me. E con questo terminiamo questo breve excursus nelle TERRE REDENTE, esperienze Filateliche irripetibili sotto tutti i punti di vista. Grazie a @dareios it per aver condiviso queste storie di posta, bel materiale VERAMENTE.1 punto
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Si, ho letto.. penso siano proprio quelli..ho anche verificato lo stemma Francia e Navarra... sei stato bravissimo ad individuare i pezzi in quel pdf ... sinceramente io ho fatto fatica a trovarli pur avendo la tua dritta...ti ringrazio ancora.. ciaoooo1 punto
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I numeri dall' 8 al 12 appartengono alla emissione TERRE REDENTE per il Trentino. Gli esemplari 8 e 9 appartengono all' emissione del 1918 soprastampati "Venezia Tridentina" e sono ben quotati sui 20€ l'uno. Gli esemplari dal 10 al 12 appartengono all' emissione del 1919 dove oltre ad avere soprastampato Venezia Tridentina hanno anche il nuovo valore in heller. Quotati sui 10€ l'uno. Veramente bel materiale.. mi a dato molto piacere approfondirli, hanno varianti e sono esemplari da grande studio.1 punto
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Ciao,no l ho trovato online su in pdf di un libro,appunto,dell' ateneo di Brescia https://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/commentari-1908-2008/CAB1974.pdf1 punto
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a dire il vero le contromarche rappresentano dei monogrammi di Eraclio il quale, ne ha usati moltissimi differenti Monogram - NumisWiki, The Collaborative Numismatics Project (forumancientcoins.com) ciao1 punto
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É lo stemma del regno inglese, nella classica versione inquartato di Francia moderna (i tre gigli) e d'Inghilterra (i tre leopardi). Filippo sposò in seconde nozze Maria d'Inghilterra, proprio nel 1554 in cui leggo che questa moneta fu coniata. Le due "mezzelune" contrapposte probabilmente vogliono soltanto essere i residui di uno scudo ovale in cui l'inquartato era racchiuso.1 punto
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@Meleto Grazie infinitamente per la tua spiegazione molto esaustiva sopratutto dal punto di vista storico. Grazie a tutti per avermi aiutato perchè non abevo idea di cosa potesse essere. Grazie, buona serata a tutti. 👋1 punto
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PRIME TESTIMONIANZE DEGLI EBREI A ROMA: La presenza ebraica esiste in questa città dal II sec. a.C.; precisamente nel 161 a.C. quando una delegazione di Giuda Maccabeo – capo della rivolta contro i Seleucidi, che misero in atto persecuzioni religiose ai danni degli Ebrei -, guidata da Giasone di Eleazar e da Eupolemus di Giasone, venne a Roma alla presenza del Senato, per stringere una alleanza (“foedus aequum”) fra Romani (I Romani vennero citati in un testo ebraico di quel periodo e sono chiamati “Kittim”) e Giudei contro la dominazione di Antioco IV Epifane (ellenico) della Terra di Israele. Alle mura del Senato, sino al XII secolo era appesa una lastra in bronzo che testimoniava questa alleanza (come narrano le “Mirabilia Urbis”). Da questo accordo, i Romani giurarono di difendere il popolo di Giudea qualora a quest’ultimo fosse stata mossa guerra. Oltre a ciò, fu Pompeo Trogo, in epoca augustea, a dire come gli Ebrei furono il primo popolo a sancire una alleanza strategica con il popolo di Roma; anche se dal valore solo diplomatico. La notizia dell’accordo però ebbe a giungere tardi giacché Giuda venne sconfitto. Anni più tardi però, nel 139 a.C. Numenio di Antioco e Antipatro di Giasone, vennero inviati nuovamente a Roma da Jonathan prima (161 – 143 a.C.) e da Simone poi, per rinforzare i legami con l’Urbe. Fu però solo in questa missione che i Romani ebbero ad impegnarsi realmente con i Giudei. Infatti agli ambasciatori venne loro affidato un decreto che sanciva l’indipendenza della Giudea, proclamandosi garante della sua indipendenza. I continui contatti di alleanza (anche sotto Giovanni Ircano) con Roma e quindi la fiducia verso la stessa, fecero si che molti Ebrei mossero dalla loro terra natia, come anche di quegli Ebrei già altrove, verso l’Urbe. A Roma, la presenza ebraica era molto attiva, come del resto ebbe a testimoniare Filone di Alessandria un secolo dopo. Diversi Ebrei avevano acquisita la Cittadinanza Romana e non solo a Roma, ma anche in città di province di Efeso ed Alessandria d’Egitto. SOTTO POMPEO: Anni più tardi, ribellioni interne fra Giovanni Ircano II e Aristobulo II trovarono coinvolto Pompeo dal ritorno dalla sua campagna in Siria. Pompeo ebbe a conquistare Gerusalemme deportando diversi Ebrei, come anche Aristobulo stesso e suo figlio. Conquistò Pompeo Gerusalemme nel 63 a.C. ma non ebbe a distruggere il Tempio, forse per il suo rispetto verso i culti religiosi tutti. Pur se la Giudea da ora in poi entra a far parte della storia Romana, in quanto terra “conquistata”, i rapporti con gli Ebrei a Roma e con i loro aspetti religiosi non andò cambiando. A Roma, Ebrei erano assai notevoli per numero sull’Isola Tiberina (infatti ponte Cestio venne chiamato anche “pons Iudaeorum”) e in Trastevere (Transtiberinum), dove si erano sistemati Ebrei provenienti da varie zone del Mediterraneo orientale, come anche da Alessandria d’Egitto, per migliorie dei loro affari. Non dimentichiamo che Roma a quei tempi era vista come l’America fra XIX e XX secolo. Diversi Ebrei, venuti dapprima come schiavi, riuscirono ad affrancarsi dalla schiavitù anche grazie a quegli Ebrei provenienti direttamente dalla Giudea. Roma non dava ostacoli all’affrancamento della schiavitù. In quell’epoca, importanti gruppi di Ebrei si riunivano attorno ad undici sinagoghe. Su quasi 1 milione di abitanti in tarda età repubblicana, gli Ebrei ammontavano a 50 / 60.000 persone. CON GIULIO CESARE: L’atteggiamento benevolo dei Romani verso gli Ebrei si scorge anche dai resoconti di Giuseppe Flavio. Sotto Giulio Cesare, gli Ebrei ebbero a godere di diversi privilegi, già stipulati in precedenza: apertura di nuove sinagoghe, esenzione di alcune tasse durante l’anno sabbatico e l’esonero dal servizio militare affinché gli stessi potessero rispettar ei loro precetti e riti religiosi. Ma anche come inviare del denaro e oro in Giudea per il Tempio. Ora, sia che gli Ebrei vivessero in Palestina, sia che vivessero fuori dal tempo degli Asmonei, dai Romani erano considera come appartenenti allo stesso ethnos. Fino al 63 a.C., quando Pompeo ebbe a conquistare Gerusalemme, venivano considerati come “perigrini alicuius civitatis” (stranieri di un’altra nazione); ma più avanti sempre più Ebrei riuscirono ad ottenere la Cittadinanza Romana, godendo così del Plenum ius; sia perché liberati da governatori o perché servi liberati da cittadini romani. Gli Ebrei inoltre videro riconoscere una vera e propria giurisdizione quando Giulio Cesare ebbe a concedere a Ircano II, il diritto di poter porre a giudizio le dispute religiose fra Ebrei al di fuori della Giudea. Questa giurisdizione fu affidata a funzionari romani che inviavano ingiunzioni alle città greche affinché la libertà religiosa degli Ebrei venisse rispettata. Fece notare Jean Juster (il più grande studioso delle giurisdizioni degli Ebrei romani; che agli inizi del XX secolo scrisse: “Les Juifs dans l’empire romain. Leur condition juridique, economique et sociaile”) come tutti i giudei, indipendentemente dal loro status, godevano di privilegi speciali a patto che fossero di origine giudaica e osservanti dei precetti religiosi. Il giudaismo venne quindi considerata così “religio licita”, quindi autorizzato dalla legge in seno alla Res Publica (all’Impero). Giulio Cesare ebbe ad intervenire più volte in difesa degli Ebrei, specialmente quando si voleva negar loro il diritto di inviare oro al Tempio o di assolvere ai loro riti (Lettera al governatore di Delo); anche perché tutto ciò era permesso nella Roma stessa. Per assicurarsi che il suo rispetto verso gli Ebrei venisse rispettato ovunque, ordino che fossero affissi i suoi decreti sulle mura delle assemblee a Tiro, Sidone, Ascalona e in tutti i templi (in greco e latino). Causa i loro precetti religiosi, gli Ebrei non potevano adempiere atti che per un cittadino romano erano comuni. La mancanza di queste inosservanze però non erano punite; e questo veniva considerato un privilegio. Inoltre gli Ebrei potevano istituire tribunali speciali e propri per giudicare il tutto inerente nella loro vita quotidiana, in rispetto della loro Legge. Quando vi erano le frumentationes (distribuzione pubblica di grano o denaro) gli Ebrei erano esentati se questo giorno fosse venuto di sabato; consegnando il tutto il giorno successivo. Gli Ebrei furono molto riconoscenti a Cesare; difatti quando venne assassinato, al suo funerale forti erano i lamenti delle canzoni popolari di diversi popoli presenti a Roma, ma fra tutte spiccavano le voci del popolo ebraico. Forte fu la commozione degli Ebrei, che tanto vennero protetti e rispettati da Cesare1 punto
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UFFICI POSTALI ALL'ESTERO, emissioni generali, emesso nel 1874, 2c rosso bruno, francobollo d' Italia del 1863 con angoli modificati soprastampato ESTERO. Questi francobolli furono usati per un certo periodo in molti uffici italiani all' estero, da Tunisi ad Alessandria d'Egitto, da Corfù a Tripoli di Barberia a Buenos Aires a Montevideo a La Goletta a Susa in Tunisia, ad Assab e Massaua in Eritrea. Peccato sia difettoso, ma d'altronde è sicuramente arrivato da lontano.1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 146 Auction date: 8 May 2024 Lot number: 2069 Price realized: 32,000 CHF (Approx. 35,238 USD / 32,782 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Catana. Tetradrachm circa 465-450, AR 26 mm, 17.34 g. The river-God Amenanos as bearded man-headed bull r., r. leg bent at knee; above, naked Silenus leaping r.; below, sea-monster. Rev. KA – TAN – AIO – N Nike, wearing long chiton, striding l. and holding taenia in outstretched r. hand. Rizzo pl. IX, 13 (these dies). Kraay-Hirmer 28 (these dies). Biucchi, ANS NS 18, 63 (this coin). Very rare. A spectacular and finely engraved reverse die in superb late Archaic style. Lovely light iridescent tone and excellent metal. Area of weakness on reverse, otherwise good extremely fine Ex NAC sale 18, 2000, 78. From an Exceptional Collection assembled between the early 70s and late 90s. Estimate: 15000 CHF1 punto
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per me a spl non ci arriva, direi piuttosto un BB+ anche per quella meragliosa patina, ma ci sono diversi segni al dritto ed una usura che non ce la fanno arrivare nonostante un tondello di II classe, secondo me che non sono un esperto, attendi pareri più autorevoli del mio1 punto
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Buon giorno. Considerando la sempre presente difficoltà nel valutare le immagini io direi che si possa togliere il bb e considerare questa moneta in zona spl. Dalle fotografie non si riesce a valutare il lustro ma mi sembrano presenti delle bavette di conio ed i rilievi più sensibili all'usura sono in buono stato. I rilievi che considero sono quelli del verso e precisamente la corona sopra lo scudo, le dita (mano destra e sinistra) e quelle del piede. Per i colpetti al bordo occorre considerare che il tondello è descritto di seconda classe. Cordialità Gabriella1 punto
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La prima che cosa che salta all'occhio è sicuramente la patina mega-iridescente... complimenti!! Da queste foto è difficile derminare la presenza di lustro, tuttavia al dritto si nota, specialmente sull'effigie, una certa lucentezza (non so se è per via della foto)... Il bordo presenta alcune tacchette (forse causate dalla breve circolazione) e alcune assenze di metallo, ma ciò è normale poichè la moneta è considerata di 2ª classe per via di debolezze al bordo... Al dritto darei qualcosa in più del BB, anche se si notano alcuni segni sulla testa del Re e un solco sul bordo che si addentra nella legenda, forse BB-SpL. Al rovescio, per la presenza di alcune zone più appiattite (si guardino legacci del fascio in mano all'Italia marinara, i fasci e lo scudo con corona sulla prora ecc...) darei sempre BB-SpL... perciò per me un BB-SpL (ho già detto BB-SpL!?😅) complessivo. Si potrebbe raggiungere qualcosa in più forse se ci fornissi delle foto dove provi ad esaltare il lustro, perchè così pare essercene poco... Saluti...Ronak1 punto
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Discussione molto interessante... Sperando di non andare off-topic inserisco le foto di alcune busta paga di un mio bisnonno (in questo caso non so se definirmi collezionista o accumulatore). Visto l'eccessivo "peso" delle immagini, le ho suddivise su due post... Ne approfitto per chiedere se qualcuno di voi che legge abbia idea della reperibilità/diffusione di questi oggetti. Io personalmente non ne ho mai visti altri, oltre quelli in mio possesso. Grazie1 punto
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Ho il piacere di comunicare che venerdì 13 settembre 2024 presso il Palazzo Ducale di Mantova verrà inaugurata l’esposizione della Collezione Banca Monte dei Paschi di Siena di monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga. Allego il Comunicato Stampa pubblicato da Banca MPS e Palazzo Ducale La collezione numismatica Magnaguti Casero MPS.pdf1 punto
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DE GREGE EPICURI A questo punto, provo a postare un'altra sassanide, leggermente meglio conservata; qui il cimiero non è alato, ma globulare, e mi ricorda certe monete di Shapur. Pesa 3,94 g e misura 30 mm. Avete ipotesi?1 punto
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DE GREGE EPICURI Ho comperato un paio di monete sassanidi, un po' per caso, ma in questo momento sono lontano da cataloghi e da biblioteche, e non saprei dove e che cosa cercare...Questa ha un cimiero alato, pesa 4,08 g e misura 30-31. Il rovescio è meglio del diritto. Qualcuno è in grado di aiutarmi nella classificazione?1 punto
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Salve, da una ricerca online dovrebbe essere una dracma di Khusho II anno di regno 10 segno di zecca AY (provincia del Khuzistan)1 punto
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