Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/24 in tutte le aree
-
Come promesso ecco le foto. Sant'Antonio da Padova San Francesco Madonna di Loreto Per ultimo, la patrona della mia città natale, Maria Santissima dell'olmo4 punti
-
Nel corso degli anni ho sperimentato un po' tutte le modalità più classiche, la collezione per zecca, per temi iconografici per particolari periodi e ambiti storici... alla fine ho maturato la percezione del collezionare come la narrazione di una storia, per me la collezione deve raccontare una storia, come la creazione di un libro le cui pagine sono costituite da monete... mi affascina molto il potenziale narrativo, evocativo e anche didattico di una collezione di monete (ma anche di altri oggetti storici), del resto chi è che iniziando una collezione non ha come sogno quello di mettere assieme un piccolo museo personale in cui sono raccontate le storie che più lo affascinano e secondo il proprio, unico e personalissimo, punto di vista?3 punti
-
Salve Come già detto da altri trattasi di un gettone, probabilmente da conto e di area tedesca (rechenpfennig), della fine del XVIII secolo. Gettone "da conto" nel senso che venivano prodotti e usati per contare come in una specie di abaco su di un asse appositamente approntato. La città di Norimberga è stata, tra il XVI ed il XIX secolo, un grande centro di produzione di questi gettoni con diversi master che tenevano bottega per la loro coniazione. Alcuni di questi, i più importanti, hanno dato vita a vere e proprie dinastie familiari di produttori di questi gettoni come gli Schultes e i Lauer, mentre altri erano meno affermati e li producevano anonimi. I primi esemplari di questi gettoni da conto erano abbastanza statici e presentavano quasi sempre un globo crucifero. Nel Seicento e Settecento tuttavia questi oggetti iniziano ad essere sempre più complessi nell' iconografia andando molto frequentemente ad accludere riferimenti a scene mitologiche e allegoriche e ad assomigliare a monete di fantasia. Spesso in questo periodo più tardo questi gettoni portano infatti raffigurazioni di sovrani al dritto, quasi sempre re di Francia o in minor modo di Russia e Inghilterra. Questo è il caso del suo gettone che porta al dritto il ritratto del sovrano verosimilmente in carica in Francia nel momento della sua realizzazione, Luigi XVI (1773-1792), così da farlo assomigliare ad una moneta francese. Il motivo per cui la legenda riporti Ludovicus e non Luigi è già stato ben spiegato da @1412luigi. Ludovicus è latino mentre Luigi è una francesizzazione del nome Ludovico. Le monete francesi pre-rivoluzionarie riportavano il nome del re e la legenda in latino per questo motivo questo gettone, che vuole assomigliare ad una moneta, impiega la legenda latina. Con la Rivoluzione francese, nel breve periodo monarchico della Costituzione del 1791 il nome di Luigi XVI sulle monete francesi passò invece ad essere scritto in francese, Louis, così come tutta la legenda. Ultima nota di interesse su questo gettone è che è veramente curioso che riporti il globo crucifero; un elemento dell' iconografia cinquecentesca e del primo seicento molto insolito da vedere in questi gettoni in epoca così tarda. Personalmente è il primo che vedo. Infine per approfondire consiglio questo riferimento: https://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php#:~:text=I Rechenpfennig%2C gettoni di conto,fino al XVIII secolo3.3 punti
-
Segnalo la pubblicazione di Giuseppe Magnante Fralleone, Paolo Ciulla l'artista falsario, Edizioni D'Andrea: Paolo Ciulla, tra la fine del ‘800 ed i primi del ‘900 fu un artista che si dedicò alla falsificazione delle banconote. La sua vita trascorse tra gli studi artistici e la contraffazione. Sperava che, trasferendosi a Parigi, avrebbe potuto vivere della sua vena artistica, ma riuscì soltanto a copiare le grandi opere del Louvre Andò quindi, come tanti italiani, a cercare fortuna in America Latina. A Buenos Aires lavorò nella tipografia di un giornale argentino ma riprese a falsificare, questa volta i pesos argentini e i dollari americani, subendone le conseguenze. Condannato, fu rinchiuso in un manicomio giudiziario, poiché riconosciuto affetto da “delirio di grandezza”. La sua famiglia riuscì a farlo rimpatriare dopo quasi sette anni di detenzione, nella speranza che potesse iniziare in Sicilia una nuova vita ma, rimesso piede a Catania, Ciulla tornò a realizzare e stampare banconote in lire, in concorrenza con la Banca d’Italia. Il desiderio di riscatto dalle molteplici delusioni, le sue doti straordinarie di pittore copiatore, fotografo, disegnatore e incisore, ne fecero uno dei più abili e pericolosi falsari della storia italiana, con molti riflessi anche all’estero, tanto che il Governo degli Stati Uniti inviò a Palermo, per indagare, il Capo della polizia italiana di New York. Fu solo dopo una fortuita incursione nella sua abitazione che venne scoperto il suo vero capolavoro, le 500 lire, il falso perfetto che avrebbe dovuto rappresentare il riconoscimento della sua “eccellenza artistica”. Fu memorabile come si rivolse al Procuratore del Re, giunto per interrogarlo subito dopo il suo arresto: “Lei, quando parla con un artista, con un grande artista, si tolga il cappello, illustrissimo signor Procuratore del Re!”. La sua fama non termina però con la sua morte poiché, a distanza di oltre un secolo, l’attenta analisi del fascicolo processuale ha fatto emergere che l’“artista falsario” aveva riprodotto e messo in circolazione anche altre banconote, fino all’ultima che rimase incompiuta. https://www.edizionidandrea.com/product-page/paolo-ciulla-l-artista-falsario2 punti
-
Come promesso invio nuovamente le foto della mia moneta, che spero siano migliori delle precedenti 🙂.2 punti
-
Ciao a tutte/i oggi vorrei sottoporre alla vostra gradita attenzione ad un insolito 20 Centesimi Esagono del 1919 che a me piace moltissimo in quanto insolito. I vostri pareri in merito sono graditi, grazie per l'attenzione e un abbraccio forte, Gabriele FOTO:2 punti
-
Ciao Stilicho, penso che l'uso di queste placchette era destinato nella maggior parte proprio ad essere applicate su superfici piane, quindi su frontespizi di libri ma non solo. Ne ho viste soprattutto su ricordi religiosi che si reperivano facilmente nei più importanti santuari italiani. Diciamo che erano veri e propri souvenir da portare a casa a ricordo del pellegrinaggio svolto. Erano fatti di vari metalli, soprattutto stagno ma anche leghe povere. Alcune in metallo bianco ma anche in metalli dorati. La maggior parte erano applicate sulle superfici tramite mastice di vari colori, altre presentano dei piccoli forellini che fanno pensare all'uso di piccoli chiodini. Di seguito alcuni esempi. Su questa placchetta di Sant'Antonio si vede benissimo le tracce di doratura. Questa è in metallo bianco. Di seguito, positivo e negativo di una placchetta raffigurante San Gerardo Maiella2 punti
-
Desidero segnalare una variante del ducato del 1784 che dalle mie modeste ricerche risulta inedita e unica dato che non è riportata in nessun manuale. Ma prima vorrei fare un breve premessa. I ducati del 1784 e 1785, come se ne è già parlato sul forum, presentano delle varianti. Le differenze si notano nella presenza o meno dei festoni ai lati della conchiglia e nella posizione delle rigature nella corona. I ducati del 1784 presentano i festoni ai lati della conchiglia e la rigatura nel sottocorona; invece quelli del 1785 non presentano alcun festone e la rigatura si trova nella corona. Facendo una ricerca mi sono imbattuto in un ducato del 1784 che presenta una particolarità: la rigatura nella corona anziché nel sottocorona. Chiedo a voi lamonetiani se già conoscevate tale variante e altri esemplari oltre a quello postato. Grazie a chi vorrà intervenire. Preciso che nell'esergo di questo esemplare la lettera V di DVCATO è sotituita dalla ∀ e il numero 1 del valore 100 non è presente probabilmante per un'occlusione del relativo punzone. Heidelberger Münzhandlung Herbert Grün, asta 67 del 12 maggio 2016, lotto 481.2 punti
-
Oppiano chiariamo che i ‘ritiri’ di monete dalle aste - perche false o difformi rispetto alla descrizione del catalogo ( poi possono esservi anche altre motivazioni che esulano pero’ dall’assunto ) - avvengono sempre su segnalazione individuali ( di ‘privati’ come dice lei). anche per chiarire l’osservazione fatta in altro post ove si lamentava che nessuna istituzione intervenisse a difesa del collezionista - occorre sapere che non esiste nessuna organizzazione-‘/associazione costituita con questo preciso scopo. Ne’ le associazioni culturali ( SNI, Accademia etc) ne’ quelle di categoria (NIP , AINP) intervengono - ad esempio - in casi come questo. e’ sempre su segnalazione del singolo ( collezionista, commerciante, studioso ) ad una casa d’asta che una o piu’ monete vengono ritirate dalla vendita. Vero e’ anche che proprio a seguito di discussioni sul Forum si sviluppa quel consenso, quando e’ naturalmente il caso, sulla falsità di un pezzo che porta poi qualcuno a fare la segnalazione opportuna alla casa d’asta suggerendone il ritiro. E’ il caso ad esempio dei cloni dei ducati veneziani, di molti bronzi siciliani che hanno infestato, come cloni, moltissime vendite ( e lo fanno ancora) o ancora degli scudi del Regno (5 lire quadriga , talleri etc). Il Forum, tra i suoi indubbi meriti, ha anche quello di facilitare discussioni sulle monete in vendita e segnalare ( tra i collezionisti) eventuali pericoli. Collezionisti e studiosi piu’ esperti possono dare il loro parere - mettendosi naturalmente in discussione - su certe monete ritenute da loro non buone. Poi e’ comunque sempre una o piu’ segnalazioni che suggeriscono alla casa d’aste di ritirare la moneta. ma non esiste legislazione o iniziativa giudiziaria o come detto sopra organismo che / una volta asserito che una moneta posta in asta sia fasulla / ne richieda il ritiro dalla vendita. esisteva ( esiste ancora?) su iniziativa dell’assoc. dei commercianti numismatici professionisti il Bureau pour la suppression des falsifications che pubblicava un pregevole bollettino ove venivano segnalati i falsi che venivano ritirati dal mercato, descrivendo il pezzo e le motivazioni della sua falsità. Purtroppo credo che tale iniziativa non fosse ben vista da una parte del mercato e questo abbia portato alla sua cessazione. Inoltre negli ultimi 20 anni il volume dei pezzi falsi e’ aumentato a dismisura e difficilmente si potrebbe fare fronte a tale fenomeno con questi mezzi. dunque attualmente l’iniziativa resta sempre quella di autoregolamentazione del mercato in capo al singolo per la segnalazione ( collezionista / commerciante collega / studioso) e alla casa d’aste per il suo recepimento.2 punti
-
Se ti può consolare, l'osservazione dell'inclinazione della foglia non è delle più agevoli: forse vale di più osservare la punta della foglia che nell'esemplare "con punto" presenta l'estremità in rilievo e, nel caso di usura presente (come nei 5 Centesimi "artefatti), tende a scomparire lasciando la foglia in questione arrotondata. La stessa foglia nei 5 Centesimi "senza punto" è invece più uniforme nel rilievo e, anche nel caso di usura, mantiene la forma "lanceolata".2 punti
-
La serie di domande che hai appena postato, sono la ragion d'essere di tutto questo sito dalla sua nascita ad oggi e anche del 99% di tutti i blog e forum di discussione numismatica mondiali...se esistessero risposte concrete a queste domande, non saresti quì a scriverle perchè non ci sarebbero neanche i forum... L'unica risposta accessibile alle tue domande è : fatti la tua esperienza...troppe sono le sfaccettature e le variabili per poter sperare di condensare il tutto in una risposta universalmente valida... L'unica risposta, che poi è una domanda , che posso darti è : ma a te che te ne frega di quanto ci guadagna il numismatico che ti vende le 500 lire prova se te le vende ad una cifra congrua? Lavori per la GDF o l'agenzia delle entrate e stai facendo una ricerca? Vuoi sapere per poi aprire un negozio e così renderti conto dei margini? Vuoi fare i conti in tasca al commerciante? Non ho capito... Quanto riesce a guadagnarci sono solo fatti suoi...la domanda è : il prezzo che mi chiede, è congruo o no con la tipologia e la consesrvazione ,estrapolando una media dalle vendite pregresse per quella moneta? Se la risposta è si, allora compra...se la risposta è no...allora non comprare..questo è l'unico spartiacque che conta...a parte il fatto che sia o no autentica, ovviamente questo era dato per scontato. Poi se il commerciante ci guadagna il 99% o l'1% o ci perde per motivi suoi, sono aspetti che a te non ti devono interessare. L'unico consiglio che posso darti, dall'alto dei miei ...anta anni di esperienza :P numismatica, è : non ti fidare mai di un commerciante che ti racconta la storiella che la moneta lui l'ha pagata x però a te, perchè sei un amico e/o un buon cliente e/o ha bisogno di monetizzare e/o qualunque altra ragione, te la da allo stesso prezzo che l'ha pagata... :rofl: 99% delle volte ti stà prendendo per il culo.... Un commerciante stà lì per guadagnare perché deve portare a casa la pagnotta e ha delle spese da pagare, come tutti commercianti di qualsiasi merce, per cui ........... ;) . Sempre preferibile avere a che fare con un commerciante che ti dice: guarda ,io posso farti questo prezzo perché anche io qualcosa ci DEVO guadagnare, che uno di quelli che recita sempre la parte di chi tutte levolte o quasi ci rimette a vendertela a quel prezzo...il primo si comporta in modo corretto eticamente, l'altro è solo un imbonitore e un chiappacitrulli...2 punti
-
Segnalo questa mostra convegno di carattere filatelico - numismatico che si terrà al parco esposizioni di Novegro il 20 e 21 settembre 2024. https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-2/?gad_source=1&gclid=EAIaIQobChMIkI6pkM_ghwMVQDsGAB35RDruEAMYAiAAEgLKY_D_BwE1 punto
-
1 punto
-
É lo stemma del regno inglese, nella classica versione inquartato di Francia moderna (i tre gigli) e d'Inghilterra (i tre leopardi). Filippo sposò in seconde nozze Maria d'Inghilterra, proprio nel 1554 in cui leggo che questa moneta fu coniata. Le due "mezzelune" contrapposte probabilmente vogliono soltanto essere i residui di uno scudo ovale in cui l'inquartato era racchiuso.1 punto
-
Si sono tutti di mia proprietà, anzi ne ho ancora da qualche parte. Devi sapere che queste placchette, le ho trovate tutte ai mercatini. Le cercavo perché mi piaceva fare dei calchi con l'argilla che poi cuocevo nel forno della ceramica di mio fratello e per ultimo li dipingevo con colori a freddo con dei pennellini a punta fine. Farò qualche foto di qualcosa che mi è rimasto per farti vedere il risultato finale.1 punto
-
@Meleto Grazie infinitamente per la tua spiegazione molto esaustiva sopratutto dal punto di vista storico. Grazie a tutti per avermi aiutato perchè non abevo idea di cosa potesse essere. Grazie, buona serata a tutti. 👋1 punto
-
Negativo delle 3 placchette di cui sopra. Si notano i residui su 2 esemplari di mastice di diverso colore, nero per Sant'Antonio e ambra per San Ciro1 punto
-
Il mio pezzo a suo tempo l'ho trovato in una cassetta in mezzo a ferraglia varia, certo che con l'uso (o varie vicissitudini) i nasi dei visi coniati frontalmente fanno veramente una brutta fine Hai posto la tua domanda in questa sezione dedicata all'identificazione, cosa t'interessava sapere?1 punto
-
Si hai ragione, il R è risultato sfuocato, ma è colpa del telefonino che utilizzo per le foto, comunque appena posso vedo di rifare la foto del R🙏.1 punto
-
Per essere un utente con già un minimo di esperienza direi che potresti fare delle foto migliori...1 punto
-
In latino Ludovicus è Luigi, ma è un latino medievale, Luigi è nome germanico e sconosciuto ai nostri Padri...1 punto
-
Sì, certo, sono errori formali , capita anche a me. Poi, con questo caldo...1 punto
-
Io cerco la completezza, e dedico le mie energie alla ricerca delle massime rarità. Colleziono per data e non considero le varianti di conio.1 punto
-
GRAZIE Stilicho, per avermi fatto notare l'involontaria gaffe! Certamente non intendevo dire che Poemenius non fosse esperto. Poi mi era sfuggito che parlava di Costanzo II, mentre io, per un lapsus, ho scritto Costantino IV. Per quanto riguarda il periodo da attribuire alla mia monetina, le mie domande, comunque, restano invariate. Ancora grazie a Poemenius e a Stilicho1 punto
-
Anfang bedenks ende; dovrebbe significare, più o meno, "All'inizio considera la fine" Come già descritto da chi mi ha preceduto... gettone di Norimberga con al verso globo crucigero in contorno trilobato...1 punto
-
@Marzio Marzot Guarda che @Poemenius è un esperto! Lui parla di Costante II.... Ciao Stilicho1 punto
-
esatto. Dapprima governò senza favoritismi e predilezioni. Però nel 19 d.C. Fulvia, moglie di Saturnino venne truffata da quattro Ebrei (le avevano con inganno estorto preziosi e oro, nonché drappi di porpora) . Tiberio però venne istigato da Seiano che era consigliere dell'Imperatore. Su sui consiglio Tiberio non punì solo i quattro rei, ma tutta una intera comunità . Praticamente l'Imperatore costrinse gli Ebrei a prestare servizio militare, pegno l'espulsione. Quelli che non potevano arruolarsi ma ugualmente volevano rimanere in Roma, allora dovevano abiurare la religione dei padri (cosa orrida). Diversi "banditi" a quel tempo infestavano la Sardegna e Tiberio ordinò che 4000 giovani Ebrei venissero mandati sull'isola per combattere quella piaga. Seppure le versioni di Cassio Dione , Giuseppe Flavio, Svetonio e Tacito non coincidono perfettamente, è certo che per gli Ebrei quel periodo non fu proprio roseo1 punto
-
Fu con Tiberio che iniziarono le persecuzioni a danno degli ebrei, gli storici dell’epoca (Svetonio) narrano che Tiberio volesse eliminare tutte le religioni straniere da Roma.1 punto
-
Interessante, personalmente è la prima volta che lo vedo... La cifra 1 della data c'è, è molto debole ma c'è ...1 punto
-
UFFICI POSTALI ALL'ESTERO, Turchia, Costantinopoli. 1 piastra su 25c azzurro Michetti, emesso nel 1909 soprastampato Costantinopoli e nuovo valore in moneta turca. Quotato 5€.1 punto
-
1 punto
-
Colonia italiana Libia, serie pittorica, emissioni nel 1921, 1924, 1926, per identificare i vari esemplari qui occorre misurare la dentellatura e verificare se hanno filigrana o meno. Le immagini rappresentano la dea dell'abbondanza, esemplari 1,2,6. Esemplari 3,4, l' immagine rappresenta la prora di nave romana. L' immagine dell' esemplare 5 rappresenta un legionario romano. Questi francobolli sono i classici esemplari che abbisognano di studio che tanto diverte i filatelisti, alcuni hanno valutazioni di qualche euro altri potrebbero riservare sorprese interessanti. Ad avercelo questo materiale.1 punto
-
Per me in una collezione è fondamentale il concetto di rappresentatività. La collezione dovrebbe secondo me puntare a rappresentare qualcosa sia per chi la costruisce sia eventualmente per gli altri. Nel mio caso la cosa che più mi importa è sicuramente la Storia e leggere la Storia attraverso le monete. Quindi io miro non tanto all'omogeneità di una zecca o di un territorio (che mi può testimoniare solo una storia locale e circoscritta cronologicamente) ma ad una certa eterogeneità dove però ogni pezzo è selezionato per essere parte di un preciso discorso storico-economico o di rappresentatività storica.1 punto
-
provo a fare un po' d'ordine.... è un follis è Costante II è Siracusa è coniata su precedente moneta di cui rimane traccia dell'anno...solo una X le righe al rovescio sono dal conio, probabilmente spazzolato in modo grossolano per ripulirlo da detriti o ruggine. forse ho risposto a tutto...altrimenti richiamami1 punto
-
Apparentemente il Bellinger (monetazione di Troade) raggruppa sotto il numero A486 bronzi della medesima tipologia ma con legende diverse e coniati da Treboniano Gallo a Valeriano. Il RPC cerca di distinguere i due periodi attraverso le legende, lo stile e i numerosi die-links. Ad esempio lo stile della Tyche sulla moneta illustrata #1 con cavallo a sinistra (RPC 474) è quello corrispondente al regno di Gallo, mentre la terza moneta è stata coniata sotto Valeriano/Gallieno. Il tuo bronzo, il comune RPC 4028 con la legenda più o meno abbreviata CO(L) TRO(A)(D) al dritto, è contemporaneo del regno congiunto di Valeriano e Gallieno.1 punto
-
1 punto
-
Segnalo i Lotti 915 e 916 che saranno esitati alla prossima Online Auction 5 di Bay Numismatics B.V. del 24-25/8/2024. Lotto 915 ITALY.THERIAC BOX SEAL.(16th-17th).VENICE.Pb Weight:9,7 gr Diameter:27 mm https://www.biddr.com/auctions/baynumismatics/browse?a=4857&l=5881151 Lotto 916 ITALY.THERIAC BOX SEAL.(16th-17th).VENICE.Pb Weight:10,5 gr Diameter:23,2 mm https://www.biddr.com/auctions/baynumismatics/browse?a=4857&l=5881152 Saluti.1 punto
-
1 punto
-
Foto di palazzo Kursaal sede dell'evento1 punto
-
Da Taranto un esemplare di III / IV sec. di diobolo, nella tipologia con al diritto particolare testa frontale di Eracle con copricapo leonino ed al rovescio ancora Eracle in lotta con il leone di Nemea . Sarà il 25 Settembre in vendita Noonans 306 al n, 6 .1 punto
-
Da Milano, un esemplare stimato RRRR per Berengario II re di Italia associato con il figlio Adalberto : al diritto monogramma e leggenda, al rovescio leggende . Sarà il 5 Settembre in vendita InAsta 113 al n. 570 .1 punto
-
1 punto
-
Riporto qui la risposta di @Tinia Numismatica dell’altra discussione, perché ogni tanto ciò che viene detto « ad libitum » non basta: L’esemplare del ripostiglio di Ariccia, ex Kircheriano, è quello spezzato sulla tavola del Garucci postata da @Cremuzio, #4 , ed è esposto oggi nella vetrina del museo Nazionale Romano: Esistono almeno 3 quadrilateri interi RRC 8/1, e non due come riportato da Heritage Auction. L’esemplare 1 a-b della tavola del Garucci postata da @Cremuzio è quello custodito al B.M: L’esemplare di Vienna, non menzionato nel Haeberlin: Foto Andrew McCabe: In Haeberlin, tavola 32, l’esemplare di Napoli trovato a Velletri. Faceva parte della collezione Borgia venduta a Joachim Murat: E il lotto di H.A:1 punto
-
Segnalo il Lotto 1211 alla prossima asta Nomisma 71 del 01/9/2024: Vittorio Emanuele III (1900-1943) Progetto da 25 Centesimi 1902 - Pagani PP286; Luppino PP215 NI RRRRR L'unico esemplare apparso ci risulta essere quello della collezione Rocca, esitata all'asta Negrini del 29 aprile 1999, lotto 797. Questa moneta è in tutto simile alla moneta definitiva, con la sola differenza, ben visibile, che il valore è in cifre più piccole di quella approvata (e anche la forma dei rami d'alloro, la cui base è inoltre ad una distanza maggiore dal bordo, e la R del segno di zecca più grande in maniera evidente). Grading/Stato: FDC https://nomisma.bidinside.com/it/lot/630886/vittorio-emanuele-iii-1900-1943-progetto-/ Saluti.1 punto
-
Mediolami o non l'ami 😉1 punto
-
Sempre dal Gigante: asta Finarte n. 874 del 1993: aggiudicato, in SPL, a lire 8.625.000. Successivamente trattato privatamente a lire 12.000.000. Un altro esemplare, in FDC, venduto nel 1994 a lire 21.000.000. Asta Nomisma n. 33 del 2006 aggiudicato in FDC ad euro 27.000 (forse si tratta dell'esemplare precedente). Asta Genevensis n. 17 del 2022 aggiudicato in SPL ad euro 74.055.1 punto
-
comunque potrebbe essere un N. RO.. non è molto nitido ma soprattutto quello sul francobollo si avvicina molto1 punto
-
Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
-
Ciao @Rocco68, qui troverai delle informazioni molto utili: http://www.lamoneta.it/files/file/334-le-monete-battute-dalla-repubblica-napoletana-nel-1799/1 punto
-
bellissima moneta Gianfranco! soprattutto per il modulo ...largo ( :rolleyes: ) che ne accresce fascino e visibilità! Volevo chiederti, ti trovi d'accordo con me nell'attribuire il tempio rappresentato sulle monete di massenzio a quello di orgine adrianea, ma da massenzio ricostruito? Cioè quello dedicato alle dee Venus felix e Roma Aeterna? E' una conclusione a cui sono pervenuto io, ma non è detto che poi corrisponda a verità...tu che ne pensi? In questo caso farebbe parte della politica di Massenzio volta alla propaganda di una volontà di ritorno ai fasti del passato..infatti, le vittorie agli acroteri ed il nemico sconfitto ai piedi di massenzio, roma che dona il globo al reggente, tutti simboli della potenza di roma sul mondo. Inoltre in alcune scene simili nelle monete di massenzio vi è piccina picciò anche la lupa ed i gemelli,sempre ai piedi di massenzio; stesso discorso vale per le sue monete con rappresentazione di castore e polluce. Io trovo che le monete di massenzio siano le più belle e suggestive del suo periodo, niente a che vedere con la ripetività di massimiano galerio, massimino II e licinio.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.