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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/24 in tutte le aree
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Scusate - facciamo un minuto di chiarezza altrimenti ci facciamo prendere dal 'marketing' e non da un'analisi che dovrebbe essere condotta con coerenza. Intanto - normalmente - le riviste di numismatica 'scientifiche' si occupano di studiare, commentare, classificare monete autentiche. Che sia per inquadrare cronologicamente un'emissione o per analizzare un ripostiglio o tracciare le monete di una città o di un sovrano normalmente ci si occupa 'prevalentemente' di monete autentiche. I falsi - sia pur clamorosi esulano dagli studi - salvo per classi o esempi particolari. Ad esempi i 'padovanini' riproduzioni di monete romane eseguite da un notissimo artista Giovanni da Cavino a metà del 1500, sono oggetto di studio e di pubblicazioni ad essi dedicate. Idem per i falsari piu' noti, quali Becker, Tardani, Cigoi, Christodoulos, etc. Ma in tutti questi casi siamo in presenza di una vera e propria produzione monetale che costituisce un corpus - sia pure di falsi (ma omogenei) degli di nota e quindi di studio. I numerosissimi falsi - sia pure di esemplari eccellenti quali decadrammi siracusani, di Agrigento o addirittura di Atene (ma di esempi se ne potrebbero fare a bizzeffe - cito qui solo alcuni degli esemplari piu' eclatanti oggetto di sistematica falsificazione) normalmente non vengono ad impegnare la penna degli studiosi che riservano le loro energie per lo studio delle monete autentiche. L'altra eccezione ove esemplari falsificati o faklsi formano oggetto di citazione in riviste primarie ed articoli ad esse dedicati è quando monete pubblicate in studi/riviste come autentiche sono giudicate successivamente come falsi e l'articolo dello studioso/a porta elementi nuovi per confutare lo status delle monete in precedenza ritenute buone rendendo un grande servizio agli studiosi che vengono messi in guardia dal considerare tali pezzi come autentici nelle loro ricerche (la RIN on questo senso ha ospitato diversi articoli proprio con queste finalità). Tornando al caso in questione infine, l'analisi XRF non è dirimente per giudicare l'autenticità o meno di un fuso - questo è stato detto piu' volte. Inoltre Heritage puo' fare tutto il marketing che vuole e spenderci anche i soldi che vuole ma non saranno né campagne di marketing persuasive né video di pseudo studiosi pingui e calvi che decantano il quadrilatero a convincere chi questa monetazione la conosce. Piu' probabilmente le campagne di marketing avranno successo con chi vuole/deve per forza spendere per far vedere di portarsi a casa una grande rarità considerata piu' come feticcio piuttosto che come esemplare coerente all'interno di una collezione seria, organica e ben ricercata (che tale esemplare lo escluderebbe a priori).2 punti
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La Canea (Creta), anche per questo ufficio postale abbiamo l' immagine dove tra i tricolori sono tutti in posa. L' ufficio postale fu aperto il 16 gennaio 1900 nella stessa sede dov'era la società di navigazione Florio Rubattino.2 punti
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È il diktat che ogni studioso o amatore di numismatica dovrebbe seguire!! Anche perché i libri scritti sono sempre punti di partenza per altre ricerche e mai punti di arrivo2 punti
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Ciao, sì tratta di un denario romano repubblicano e da quanto si può vedere dalle foto che hai postato sembra prodotto per fusione e non coniato percui non dovrebbe essere autentico. Posto esemplare autentico di tipologia simile. Per quanto riguarda il suo valore economico non posso esserti di aiuto. 🙂 ANTONIO2 punti
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Oggi mi è scappato un doppione! Presa per un euro questa moneta svizzera da 2 rappen del 1850 A convinto di non averla. A casa scopro di avere questa del 1898 B, tra l'altro molto più rara. Per le mondiali colleziono solo la tipologica, queste le hanno coniate dal 1850 al 1931, ma che ci voleva a cambiare qualcosa ogni quarantina d'anni! e quindi? ne scelgo una?2 punti
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È la solita questione che ormai si trascina da anni. A mio parere questa “diatriba” è una conseguenza implicita della nostra scala di grading, fin troppo essenziale. Da una parte si schierano coloro che interpretano letteralmente il significato letterale del termine “fior di conio” e quindi non ammettono in questa valutazione alcun difetto tecnico. Dall’altra ci sono coloro che interpretano il fdc come totale assenza di circolazione come nel momento in cui la moneta è stata appena coniata (per la cronaca, il gigante, con la sua classificazione in tre classi, ammette i difetti di produzione nel fdc in quanto conseguenti del ciclo produttivo). Allora qua veniamo a un punto dolente, quando dico che l’idea degli americani di suddividere in 10 step lo Stato zecca è buona! Io mi schiero con la seconda categoria sopra citata: la moneta può essere fdc anche con difetti di produzione (che vanno citati!), ma, chiaramente, a risentirne sarà il suo valore economico. Anni addietro iniziai la stesura di un sistema valutativo che avrei voluto rendere trasparente ed esplicativo nella sua lettura. Si basava sempre sulla scala nostrana di valutazione ma comprendeva criteri analitici propri del ciclo produttivo. L’idea a mio parere era ottima, ma mi sono arenato per la difficoltà nel tradurre il tutto ai fini della trasparenza valutativa. Se comunque avete piacere di approfondire questi aspetti fatemelo sapere in privato, così apro un’apposita discussione in sezione. Tornando alla moneta del topic, io non sarei tanto propenso per il fdc ma non per le debolezze (che poi non mi sembrano nemmeno così accentuate), ma perché, dalla foto, non vedo il metallo così brillante, specie al dritto. Contrariamente a Gabriella, dei pareri di conservazione del perito citato io non mi sono mai fidato, e questo perché ne ho viste diverse che lasciavano, a dir poco, di stucco. Mi pento di non aver documentato con foto quanto visto. Io continuerò fino alla morte a raccomandarvi di guardare la moneta e lasciar perdere il parere di conservazione scritto sul cartellino. Fosse anche dato da Giunone Moneta in persona!2 punti
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DE GREGE EPICURI Quella postata da @Kriper0204 mi pare un'altra emissione di M.Volteius: al D non c'è Bacco, ma una figura barbuta (forse Giove) con la scritta SC. A me non sembra così evidente che sia una patacca, anche se non lo posso escludere.1 punto
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Davvero molto interessanti queste tue ricerche @Oppiano e anche le tue considerazioni sulla stranezza del fatto che questo pezzo non sia mai stato oggetto di studi da parte della comunità scientifica. Come già detto da qualcuno, poi non capisco proprio perché non si facciano analisi XRF (che non sono affatto invasive) su pezzi sicuramente autentici, in modo da avere sicure pietre di paragone per eventuali confronti.1 punto
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L' ufficio postale di Asmara in Eritrea, la foto e del 1937/8, l' Eritrea fu la prima colonia italiana detta anche la "primigenia". Qui abbiamo francobolli di valore, ci sarà un pochino da ragionare e pertanto li numero perché sara' una discussione lunga. (1) Questo 2c bruno rosso e' un francobollo del Regno di Vittorio Emanuele II emessi nel 1863, soprastampato "Colonia Eritrea" nel 1893, e' catalogato sui 7/8€. (2) Questo 5c verde stemma su fondo lineato, e' un' emissione del Regno di Umberto I del 1891, soprastampato "Colonia Eritrea" nel 1893, e' catalogato sui 35€. (3) Effigie di Umberto I, 10c carminio valore solo in lettere, emesso nel 1879, soprastampato "COLONIA ERITREA " nel 1893, e' catalogato sui 35€. (4) Stessi dettagli e valore del n.(3). (5) Effige di Umberto I, 1 lira bruno e arancio valore in lettere e in cifre, emesso nel 1889, soprastampato "COLONIA ERITREA" nel 1893, e' quotato sugli 80€. SEGUE.........1 punto
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De monetis et illas falsificantibus, et de prohibita arte chymica et argentaria sine licentia, in Nuova collezione delle Prammatiche del Regno di Napoli, Tomo VII, Napoli 1804, pp. 250-369. https://books.google.it/books?id=A9m2H-WMJAoC&printsec=frontcover&dq=Nuova+collezione+delle+Prammatiche+del+Regno+di+Napoli,+Tomo+VII&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Nuova collezione delle Prammatiche del Regno di Napoli%2C Tomo VII&f=false La prammatica è la stessa, ma è opportuno citare anche il passo pertinente.1 punto
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Astarte S.A. > Web Auction 5 Auction date: 12 May 2024 Lot number: 130 Price realized: 120 CHF (Approx. 132 USD / 123 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CILICIA. Uncertain mint, probably Tarsos. Circa 400-350 BC. Obol (Silver, 10.93 mm, 0.85 g). Bearded head right in Persian style, wearing kalathos, circular earring and necklace. Rev. Bearded head facing (Nergal ?), wearing kalathos, set on lion's head facing (out of flan). Gokturk - . SNG France 485. SNG Copenhagen - . Mildenberg, Kleingeld 25. Winzer 3.1 (Artaxerxes III). SNG Levante - . Troxell & Kagan - . SNG von Aulock - . Sunrise 103. Reverse slightly off center. Some roughness, otherwise, Very Fine. Rare. Starting price: 30 CHF ILLUSTRAZIONE: Cypriot limestone head of a male statue of the Achaemenid period with Persian features: he wears a wreath with beads or acorns. The stylized treatment of the hair and beard is characteristically Persian, British Museum1 punto
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Lo sono quelle della Repubblica Napoletana.1 punto
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Eh si, la causa della chiusura dell'Arsenale fu proprio nel fatto che tra rame entrante e rame uscente ci fosse troppa disparità e per aumentare i controlli riportarono la produzione a S. Agostino Ora che ci penso il rame in eccedenza poteva essere venduto direttamente o riusato per produrre monete false, magari grani con metodi artigianali e forse per questo che di pubbliche false non si ha notizia1 punto
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Io concordo. Mi vedo bene nella classica scala e non differenzierei le Ndc dalle Fdc, perchè sempre di fdc parliamo,ma aventi subito delle debolezze di conio.1 punto
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Beh la gestione dell'officina del'Arsenale da parte di Catuogno permetteva la "falsificazione" delle pubbliche direttamente all'origine 😅1 punto
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No diciamo che nel futuro vedo prendere piede la scala americana e quindi lascerei perdere nuove scale italiane.1 punto
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Se usi una sigla diversa dalla mia allora alzo le mani e parliamo 2 lingue diverse, quindi ovviamente non la vediamo nel solito modo. Io la vedo nella vecchia maniera e per me è FDC, per te quindi sarà NdC. Ma usura non ne vedo. Saluti Marfir1 punto
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Grazie @Rocco68 per avermi aiutato a capire cosa può essere successo!! 🤝 Ed ecco la prima moneta appiccagnolata... Pur essendo in conservazione bassissima e deturpata, non credo abbia qualche segno di "rarità", intesi come zecca, anno o variante di conio...1 punto
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Piccolo bottino di oggi al mercatino, 6 monete per 5€. 1 lira 1940 10 francs 1950 Stati dell Africa dell Ovest 10 Francs 1986 Francia 10 Francs 1951 Francia 50 Centesimi 1941 Francia 20 Centesimi 1941 Italia 25 Pesos 1966 Argentina1 punto
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A suo tempo (molto tempo fa) quello che mi ha fatto desistere per le monete mondiali di fare pure le annate sono proprio i rappen svizzeri! che monotonia! Caso eccezionale le terrò entrambe.... e che non succeda più!1 punto
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Esiste esiste! Rientra nella categoria Artefatti! È comunque opera dolosa e vile nei confronti del n.d.d. (nostro dio denaro) @ART1 punto
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Proprio per quello rispondevo a marfir riportando il termine NdC... anche se la moneta è in stato zecca e non presenta usura non possiamo chiamarla FdC... Saluti...Ronak1 punto
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Il perimetro misura 1 metro. Le diagonali di un poligono ad n lati, che ha quindi anche n vertici, sono n(n-3)/2. Nel caso in esame deve essere n(n-3)/2=11n da cui n=25.1 punto
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Ciao Marfir, teoricamente sarebbe sbagliato usare la parola FdC per le monete con debolezze... sarebbe meglio usare la definizione "stato zecca" oppure l'acronimo NdC (Nuova Di Conio, risalente al 1989 se non erro, usata per la prima volta in riferimento a monete della RI (@NoNmi4PPLICOpotresti riportare il nome dell'autore per favore...)), poichè la siglia FdC indica una moneta che non presenta nessun tipo di difetto, appunto la miglior moneta (o tra le migliori in assoluto sarebbe meglio dire) uscita da quel conio. Sul secondo punto, riguardante la foto in perizia, mi trovi d'accordo... Saluti...Ronak1 punto
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Pur consapevole che dare pareri senza avere la moneta in mano sia difficile, provo a caricare due foto in cui ho provato, con illuminazione ed angolo diversi, ad esaltare lustro e rilievi (spero di essere riuscito nell'intento, fatemi sapere). Buon sabato sera numismatico 😉 Relativamente alla patina, io ricerco praticamente di proposito l'argento patinato, che apprezzo moltissimo in quasi tutte le sue forme... Come si suol dire, de gustibus... Grazie ovviamente per i pareri!🙏1 punto
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Questo è un dato di fatto,ma io ho un approccio diverso, faccio le mie ricerche,le mie considerazioni e se ho interesse per una moneta faccio la mia valutazione... Ciò che dicono i cataloghi o alle aste a me interessa il giusto,o anche meno...1 punto
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Prima si cerca di capire perché manca la M,poi si fa una ricerca per verificare se esistono altri esemplari simili... Se poi si avrà la certezza che si tratta di omissione volontaria della M allora si può stabilire un grado di rarità,ma, ripeto, bisogna avere un buon margine di certezza che la mancanza della M sia volontaria e non causata da problematiche in fase di coniazione, in tal caso rimane solo una curiosità...1 punto
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Ciao Ronak. Ci si incontra in questo forum per esprimere i punti di vista personali , e a dire il vero, mi trovo in accordo con le tue considerazioni fatte sulla fotografia della moneta in questione. Il mio intervento era semplicemente rivolto al fatto che spesso le immagini risultano fuorvianti perché, come ripeto per una perizia di Bazzoni metterei la mano sul fuoco, e solo dopo avere visto il cartellino ho espresso questo parere. Riconosco che è forse un po' limitativo considerare l'intoccabilità dell'operato di un perito ma Bazzoni era Bazzoni. Con stima ti porgo cordiali saluti. Ciao Gabriella1 punto
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Come promesso, aggiungo queste due sorelline che ho trovato accoppiate... non me la sono sentita di separarle 1848 e 18581 punto
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Nell'iconografia utilizzata nelle monete di Carlo V, Sant'Ambrogio ha una elevata presenza così come l'aquila bicipite e le colonne d'Ercole. Nella moneta da 4 Soldi e 6 Denari, conosciuta più comunemente come mezzo bianco, troviamo al diritto l'aquila bicipite ed al rovescio uno stupendo Sant'Ambrogio tra le nubi che percuote un cavaliere.1 punto
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In questo fascicolo c'è un mio studio su un divisionale di Crotone che, a suo tempo, mi fu segnalato dal compianto Arthas (Giuseppe Tafuri) come scrivo in nota. E' un modo per rendere omaggio alla memoria di questo caro amico, studioso attento, preparato e sempre disponibile con la consueta convivialità che animava i suoi interventi e il dibattito che ne nasceva. Sarei molto felice se gli amministratori prendessero in considerazione l'idea di ricordare Giuseppe, magari attraverso un numero speciale dei "Quaderni" o altre iniziative a cui, chi lo desidera, potrebbe dare il suo contributo scientifico.1 punto
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Smirne citta' sulla costa turca dell' Egeo, quella parte di mondo che agli inizi del 900 in Italia chiamavano "Levante". L' ufficio postale di Smirne fu aperto il 10 maggio 1908 e chiuso il primo ottobre 1911, venne riaperto nel febbraio 1913 e richiuso il 30 settembre 1914. Nel marzo 1919 vi funziono' un ufficio italiano di posta militare. L' ufficio ebbe una situazione altalenante che corrispondeva a quella della situazione delle colonie italiane all'epoca. Spero faccia piacere alcune immagini d' epoca di questo nostro ufficio postale in oriente.. ..il nostro ufficio è sulla dx sotto al tricolore Savoia. .. questa un' altra bellissima immagine dello stesso ufficio da altra angolazione, le immagini sono del 1910. Queste invece sono le immagini quando divenne ufficio di posta militare nel 1919... ..e questo ne era l' Interno.. ...i tuoi francobolli caro @dareios it sono passati di qui.1 punto
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Da Crotone, un esemplare di nomos di IV sec. con al diritto aquila stante ad ali aperte, con vicino nel campo sigla BOI ed al rovescio tripode con accostato ramo ed etnico . Sarà a giorni l' 11 Agosto, in vendita Naville 91 al n. 48 .1 punto
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Questo il Regio decreto originale che autorizza l' emissione dei francobolli di "Tripoli di Barberia".. E questo il nostro ufficio postale a Tripoli aperto gia' nel 1869.. i tuoi francobolli vengono da quell'ufficio.1 punto
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No dai, chi accumula lo fa con non sentimento😅. Io, lo sai, analizzo qualsiasi situazione, cercando sempre info. Mi identifico per questo nell' appassionato raccoglitore; ma con questo discorso nipponico, sto perdendo un pochino la capoccia 😃1 punto
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E' attribuito a Messina un esemplare di follaro al nome di Ruggero II degli Altavilla, conte ( poi futuro re di Sicilia ) con al diritto sua figura stante di fronte ed al rovescio croce con leggenda . Sarà a giorni, il 4 Agosto, in vendita Num.Naumann 143 al n. 887 .1 punto
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Per chiunque volesse avere notizie sui conii conservati nel museo archeologico nazionale di Napoli e su come venivano costruiti. Studio di Benvenuto Cosentini, fotocopia donatami da Michele Pannuti nel 1993 quando ero un ragazzino assetato di sapere ............ Buona lettura a tutti. Spero di leggervi in tanti, i commenti da fare sull'argomento sono innumerevoli.1 punto
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