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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/28/24 in tutte le aree
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Dalla rete, la comunicazione del prossimo Bophilex 68 .3 punti
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Moneta coniata presso une zecca incerta della Siria (Uncertain mint of the Δ Ɛ series). Ne esistono diverse emissioni tra Elagabalo e Severo Alessandro. Mi sembrerebbe più probabile questa: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/81793 punti
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In effetti il ripetuto uso di questo appellativo sta diventando fastidioso E' storia anche il ricordare i nomignoli, spesso derisori, affibbiati al re, ma una volta che lo si è fatto può anche bastare, no?3 punti
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Sarà in vendita il 25 Settembre 2024, con asta Noonans 306 : 254 monete dalla Magna Grecia all' Oriente, con provenienze piuttosto vecchie, spesso prestigiose ed 'antiche' , accompagnate da 23 libri . Unisco dalla rete il link https://www.numisbids.com/n.php?p=sale&sid=82772 punti
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Sono stato a lungo in dubbio in merito a iniziare questo intervento, non tanto riguardo al tema in sé, ma perché la tipologia in questione viene riproposta periodicamente nei cataloghi delle aste. Avrei voluto evitare di intervenire mentre una di queste monete era offerta. Ritengo, almeno personalmente sono arrivato a questa conclusione, che sicuramente in ambito numismatico, contrariamente a quanto dovrebbe improntare un giudizio nei confronti delle persone, “in dubio contra reum”. Se una moneta presenta caratteristiche non conformi sarà necessario provarne la genuinità con argomenti solidi. Chiaramente esprimo un parere personale (non ho notizie di altre valutazioni in merito a queste monete, ma non sono aggiornatissimo) ed è sempre possibile sbagliare nelle valutazioni. In ambito numismatico, nonostante la presenza di monete false o quanto meno dubbie sia in costante aumento, complici tra gli altri oltre ad alcuni operatori commerciali poco scrupolosi, anche “investitori”, collezionisti dell’ultima ora (con scarsa o nulla preparazione, alla costante ricerca dell’affare), l’argomento viene evitato quasi con fastidio. Quasi come se l’evitare l’argomento fosse la soluzione del problema. Il vezzo di impacchettare qualunque cosa ha creato una moltitudine di “collezionisti” che esauriscono il loro studio verificando la sola etichetta dimenticando il contenuto. A monte troviamo “esperti” (fortunatamente una minoranza) che certificherebbero, inscatolandola, quasi ogni cosa. Da una parte troviamo chi lucra in questo settore nebuloso, dall’altra chi vede la messa in dubbio dell’autenticità come danno, non tanto al settore numismatico quanto al suo mercato (per gli operatori) o per l’investimento che risulterebbe pesantemente svalutato se non annullato (per gli investitori). Ad essere danneggiata è principalmente la Numismatica. Avevo in passato espresso il mio giudizio sulla questione: l’afflusso sul mercato di monete false (o comunque pesantemente dubbie) “inventa nuove tipologie” inquinando oltre al mercato la comprensione di alcune monetazioni. L’oro ha anche la caratteristica, per queste monete, di non formare patine, stabilire se un esemplare è un falso o una imitazione contemporanea agli originali è quasi sempre problematico. Le monete che intendo proporre per una valutazione sono Fiorini con il segno “pettine” (MIR 5-14, Bernocchi 983-6) Quello che avanzo è un dubbio, non ho visto le monete di cui allego le immagini direttamente, potrei dubitare a torto, ho riesaminato recentemente queste monete e complice anche l’età che avanza e una certa intransigenza maturata con gli anni nella valutazione dei particolari, ritengo tale perplessità ragionevolmente fondata. Ricordo, o credo di aver visto senza analizzarla a fondo, una di queste monete attorno al 2010, potrei ricordare male. Premetto a tutto un brocardo “in dubiis abstine”, dovrebbe essere alla base delle scelte di chi investe nel settore numismatico, anche uno studioso “curioso” se non vuole immolarsi (economicamente) per la conoscenza dovrebbe riflettere. Iniziamo con Fiorini presumibilmente “buoni”, il primo da Numismatica Picena asta numero 4 del 19-11-2017 (lotto 63), i due successivi da Numismatica Picena asta numero 8 del 20-11-2019 (lotti 43 e 45). Per questi ultimi, richiamo l’attenzione sul rovescio (da confrontare con i rovesci successivi). Dei due ultimi Fiorini il più interessante ai fini del confronto è il primo (senza buco). Numismatica Picena asta 4 del 19-11-2017 lotto 63 Numismatica Picena asta 8 del 20-11-2019 lotto 43 (riferimento importante) Numismatica Picena asta 8 del 20-11-2019 lotto 45 Allego adesso alcune immagini di Fiorini (?) passati in asta a partire dal 2012 (a memoria non ho conferme di passaggi precedenti). Il primo da asta Ranieri numero 4 del 26-10-2012 lotto 136, il successivo da un’asta Pandolfini del 31-05-2017 lotto 21, continuiamo con moneta da asta MDC del 04-03-2023 lotto 875, a seguire asta Numismatica Picena 13 del 21-04-2023 e per finire da asta Nomisma 67 del 13-04-23 lotto 396 (riproposto anche nel 2024); non sono i soli, quando si inquadra una anomalia gli esempi spuntano come funghi. Alcuni, visti da soli, potrebbero quasi passare un esame superficiale. Il complesso delle monete di seguito elencate merita un serio approfondimento. Ranieri asta 4 del 26-10-2012 lotto 136 Pandolfini asta 212 del 31-05-2017 lotto 212 punti
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Buongiorno, Sempre interessante quello che scrive @ghezzi60, alcune delle monete indicate suscitavano dubbi anche a me, su altre non avrei avuto obiezioni ma mi prendo ancora un po' di tempo per vederle e rivederle prima di farmi un'opinione.. Da un po' di tempo pensavo ad una proposta. Credo che sia un peccato che tutte questi spunti rimangano dispersi in tante discussioni diverse, lo dico ai responsabili del forum, sarebbe secondo me utile riunire tutto in una sezione particolare o in una macro-discussione che contenga le altre del tipo "post in evidenza". L'argomento è di nicchia, magari poco seguito rispetto ad altre discussioni ma i contenuti sono sicuramente un valore per il forum. Un saluto2 punti
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Si tratta di un bronzetto semiautonomo coniato ad Antiochia di Siria, con busto di Tyche e altare inghirlandato. Ne esistono molte emissioni (da Nerone a Marco Aurelio) che si differenziano soprattutto - ma non solo - per la data visibile al rovescio in esergo.2 punti
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Segnalo l'imminente uscita del terzo volume sulle emissioni bizantine di Costantinopoli edito da Edizioni D'Andrea (Byzantine Coinage of Constantinople - Volume III): https://www.edizionidandrea.com/product-page/byzantine-coinage-of-constantinople-volume-iii Il volume copre le coniazioni costantinopolitane tra Filippico Bardane (711-713) e Niceforo III Botoniate (1078-1081) e include un capitolo introduttivo sui simboli cristiani sulle serie bizantine.1 punto
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Ciao a tutti. Studiando le differenze tra le 500 lire caravelle prova e ufficiali, ho notato un dettaglio in più. Spesso quando si parla di 500 lire caravelle si parla delle vele controvento e della grandezza della scritta "prova". Ma tra le due monete c'è un'altra differenza, cioè la quantità di onde per fila: infatti nella moneta di prova, ogni fila ha 10 onde, mentre in quella ufficiale ce ne sono solo 8. Vi allego le foto1 punto
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Dimenticavo: la depressione per proteggere la data fu introdotta nel 1925, per questo nella tua del 1926 è ben visibile. A tal proposito, un'accurata disamina nel primo post di questa discussione: ps: @vathek1984 la tua moneta della discussione sopra citata non è più visibile, se vuoi potresti postarla anche qui1 punto
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È un falso Da UK ne arrivano centinaia e hanno tutti lo stesso stile a prescindere dall'epoca che fingono di mostrare La produzione è plausibilmente serva Questo venditore ha in vendita quasi solo falsi1 punto
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Moneta molto gradevole, lascia intravedere usura sui capelli e sui baffi, ma nel complesso bei rilievi.Con queste foto siamo sicuramente sullo SPL. Per confronto e condivisione posto un esemplare in buona conservazione:1 punto
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Davvero una bella “vecchia collezione di monete antiche”. La collezione è stata donata all’Ashmolean Museum, che ne è il conferente in asta e che sfrutterà i proventi per finanziare la Heberden Coin Room e la ricerca numismatica. A quanto pare la “Phillips Family Collection” è uno pseudonimo utilizzato per tutelare l’anonimato di padre e figlio che l’hanno messa insieme ed è interessante notare che come loro “mentore” si possa annoverare il nome di Colin M. Kraay. Al link seguente una corposa prefazione che introduce l’asta: https://www.noonans.co.uk/auctions/calendar/756/collections/1581/ Credo che in generale ci saranno lotte serrate per aggiudicarsi diversi esemplari di questa vendita, dato il connubio tra la genuina qualità degli esemplari, la loro provenienza e lo scopo di finanziare la Numismatica con la N maiuscola.1 punto
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Salve. Moneta del titolo Nazione: Camerun - Anno: 2023 - Valore Facciale: 2000 Franchi- Metallo: Argento Titolo (purezza): .999 -Peso (g): 62.2 (2 once) - Diametro (mm): 50 - Tiratura (esemplari): 500 La moneta fa parte della serie Paintings and Myths (dipinti e miti) e raffigura al dritto il volto frontale di William Adolphe Bouguereau (1825-1905), il pittore francese autore del dipinto “La nascita di Venere” al quale è stata dedicata la moneta emessa dal Camerun nel 2021. Sul rovescio è raffigurato il mito di Flora, la dea dei fiori e della primavera, e Zefiro, il dio del vento dell'ovest, ripreso dal bellissimo dipinto “Flora e Zefiro” dello stesso William-Adolphe Bouguereau. L’opera è ambientata in un bellissimo giardino fiorito dove Flora è stata afferrata da Zefiro, con le ali di una farfalla e quasi completamente nudo, che la bacia dolcemente. La bella Flora sembra quasi volersi pudicamente sottrarre al bacio dell’amato. Sullo sfondo un cielo azzurro e sereno indica che siamo in una bellissima giornata di primavera. apollonia1 punto
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Molto bella @fabry61, complimenti. Sono felice per te. Sei riuscito a classificarla? Ritieni che la E di SIBENIC manchi del tutto oppure è "coperta" dalla B? Da bocciare la Casa d'Aste per la descrizione fornita. Saluti.1 punto
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Potrebbe essere questo 6 nummi bizantino di Eraclio zecca di Alessandria https://en.numista.com/catalogue/pieces340385.html1 punto
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Mi mancavano proprio questi sui francobolli...preferisco non fare alcun commento indecente. Un giorno celebreranno anche l'anniversario dell'invenzione delle supposte sui francobolli con annullo speciale 😱1 punto
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Ciao,ci sono diverse medaglie di questo compositore francese ma di questo tipo niente... Intanto chi era Hector Berlioz... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Hector_Berlioz1 punto
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Non vedo nulla che mi faccia pensare ad un falso. Un operatore autorizzato al commercio di oro montato te la pagherebbe attorno agli 840 euro se vuoi venderla. Buona domenica1 punto
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Ciao @Meleto con le 3 stelle presenti sotto l'aquila purtroppo è del secondo tipo, l'avrei messa in collezione anche liscia se foste stata la prima versione, giusto perchè ancora mi manca.1 punto
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Unica moneta trovata oggi al mercatino per 50 centesimi, è solo un quarter US (1917-1930) liscio che andrà a finire nel piccolo accumulo d'argento che ho da parte. In questo tipo di monete la data che si trova proprio sotto i piedi della Liberty è la prima cosa che sparisce con l'usura, ma sono pur sempre 6 grammi d'argento .900.1 punto
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Ciao, una bella moneta @Prositsi intravede qualche segno nei campi, anche se forse servirebbero foto migliori, a mio parere siamo sullo Spl o quasi.1 punto
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Ciao, I rilievi sono molto belli, ma la foto non permette di capire la brillantezza del metallo e lo stato dei campi (intravedo qualche leggerissimo hairlines). Con queste foto, quindi con ampio beneficio del dubbio, rimarrei su un giudizio cautelativo tra il qspl e lo spl, con le incognite sopra citate. Dimenticavo: non mi sembra pulita, ma la mano sul fuoco non ce la metterei1 punto
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Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare. apollonia1 punto
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Uno che ha per nikname Monsieur de Ravanage, può averla avuta solo per vie tortuose e incomprensibili. 😄1 punto
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Un piccolo esemplare da 1/48 di statere in elettro, descritto " First known specimen " , é attribuito ad altissima epoca nella Ionia anatolica : al diritto testa di volatile ed al rovescio quadrato incuso segmentato in punzoni triangolari . Sarà il 10 Agosto in vendita OlympusNum. 14 al n. 836 .1 punto
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C'è di peggio.. San Marino 2015.. .. quando non si ha nulla di meglio da mettere in un francobollo.1 punto
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MDC asta elettronica 5 del 04-03-2023 lotto Numismatica Picena asta 13 del 21-04-2023 lotto 66 Nomisma asta 67 del13-04-2023 lotto 396 Spero di non aver fatto confusione con i riferimenti alle aste. A parte le evidenti anomalie al diritto, inviterei ad analizzare i rovesci, confrontandoli con quelli da me ritenuti buoni. Non è il solo segno (pettine) a suscitare dubbi, altri gli fanno triste compagnia, potrei essere in errore, le certezze assolute si raggiungono raramente. ordialità1 punto
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Buonasera, Condivido un altro esemplare di 6 Tornesi REPUBBLCA Periziato BB/BB+1 punto
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Ricordo che l'anno scorso è stato pubblicato questo documento che apre uno spiraglio su questo argomento: Beni culturali.pdf1 punto
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Sono contento che questa segnalazione sia stata utile, la divulgazione numismatica è sempre un piacere, se poi è fatta in edicola, ed è inaspettata, è ancora più bello.1 punto
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Come scritto diverse volte, la numismatica è collegata con la storia, quindi collezionare monete significa anche rispettare questa, bella o brutta che sia. Con lo stesso ragionamento non dovremo collezionare le monete statunitensi visto che hanno "eliminato" il popolo più bello della Terra. Se dovessimo riprendere tutti gli eventi storici negativi, ci rimarrebbero i tappi da collezionare. 😅1 punto
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Per qualificare dal punto di vista politico VEIII basta ricordare la sua firma alle leggi razziali e la fuga dopo l'otto settembre. La Repubblica Italiana ha tanti problemi, ma non ho alcun rimpianto né simpatia per la monarchia dei Savoia e per il suo ultimo regnante. Ciò premesso, credo che dal punto di vista numismatico vada separato il vizio (che personalmente trovo un po' infantile) di coniare monete "speciali" per sé e per una ristretta cerchia di "amici" dal resto delle attività numismatiche di VEIII. Io non amo le monete coniate solo per i collezionisti perché non hanno mai avuto la ben che minima possibilità di circolare. Ci sono collezionisti disposti a spendere cifre da capogiro per acquistare alcuni esemplari di VEIII battuti in poche decine di copie. Ognuno è libero di buttare i suoi soldi se lo vuole. Io non li acquisterei mai (anche se avessi abbastanza soldi per farlo!). Diverso è il discorso legato allo sviluppo della cosiddetta collezione reale ed al ricco complesso di studi numismatici che VEIII ha stimolato e sostenuto grazie alla sua passione. I testi numismatici che furono pubblicati grazie al suo sostegno rappresentano un patrimonio di conoscenza di fondamentale importanza. A questo si aggiunge il fatto che nella collezione reale (oggi al Museo Nazionale Romano) sono confluiti pezzi unici o comunque molto rari. Ciò è avvenuto certamente anche grazie ai privilegi del re perché un normale collezionista - per quanto ricco e potente - non avrebbe mai potuto realizzare qualcosa di simile. Oggi la collezione reale è un patrimonio della Nazione e dobbiamo essere grati a VEIII per averla costruita (e per non averla dispersa quando lasciò l'Italia). In conclusione, separerei la figura politica di VEIII su cui ho un giudizio storico pessimo (indipendente dalla sua altezza perché altrimenti rischiamo di cadere nel "body shaming") rispetto alla sua passione per la numismatica. Quello delle coniazioni "speciali" mi sembra una mancanza di stile che però non deve farci dimenticare la grande e vera passione ed il patrimonio di conoscenze e di rarità numismatiche che VEIII ci ha lasciato.1 punto
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Esemplare ANPB 69, poi NAC 58. Notare il mignolino lungo della Chiesa e le 2 file di fiocchetti verso destra (anzichè 3, come nel conio precedente) a carico dello stemma del Presidente di zecca (Giovanni Gregori). Pare che l'incisore di questa moneta sia stato Filippo Cropanese. Non si conoscono le date di nascita e di morte né i nomi dei genitori di questo medaglista attivo a Roma tra il 1756 e il 1774, né si sa se fosse parente degli argentieri Carlo e Diego. Lavorò vari anni per papa Clemente XIV: sono firmate anche le medaglie del 1771 (III del pontificato) per la costruzione del nuovo braccio dei Musei vaticani (Museo Pio Clementino); del 1772 (IV del pontificato) per il battesimo dell'infante di Spagna Carlo Clemente, figlio di Carlo III; del 1773 (V del pontificato) per l'incremento delle belle arti; del 1774 (VI del pontificato) per la soppressione dell'Ordine dei gesuiti. Monete di Clemente XIV recano la sigla "F. C." (non questa); è stato scritto che Ferdinando Hamerani, succeduto al padre Otto come incisore della Zecca di Roma dal 1761 al 1789, non vi lavorava personalmente, ma si serviva del Cropanese. Morì nel 1775.1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Carissimi Lamonetiani, ormai anche i sassi sanno che il 500 Lire "prova" del 1957 è conosciuto per la polemica nata attorno alla disposizione delle bandierine "controvento" e che a nulla valse la conoscenza di Guido Veroi (l'autore delle tre caravelle che era laureato in ingegneria con una tesi sviluppata proprio in costruzioni marittime) ad affermare che la disposizione era corretta poiché le tre navicelle stavano navigando "di bolina". Alla fine lo stesso fu costretto, in fretta e furia (la polemica era sorta nel dicembre del '57 ed ormai si era nel 1958 e bisognava preparare la nuova coniazione per la circolazione), a rifare il conio in modo che le caravelle, girate a destra le bandierine, potessero navigare di "gran lasco". Per fortuna nessuno sollevò una polemica sulle vele che, a questo punto, avrebbero dovuto essere viste di profilo in linea con la nuova disposizione delle bandierine (o meglio: in linea con la navigazione di "gran lasco"). Ma forse non tutti sanno che anche il D/, cioè il lato dove vi è la dama rinascimentale col profilo della moglie del capo incisore della zecca Pietro Giampaoli (Letizia Savonitto) fu rifatto. Tutta l'attenzione cade sempre sul R/ ed è assai raro che si spenda qualche riga per il D/, offuscato dalla ben più famosa "querelle" sulla direzione delle bandierine. Se osservate una foto del 500 Lire 1957 con un qualsiasi D/ dei 500 Lire degli anni seguenti, vedrete che vi sono differenze. La più vistosa è lo spostamento di uno degli stemmi che circondano il profilo femminile. Come potete evincere dalla figura quivi inserita, lo stemma di Napoli è stato riposizionato tra L'Aquila e Bari. Perché? Ebbene, per rispettare una sorta di criterio geografico. Infatti, dal basso a sinistra procedendo in senso orario, si descrive un "cammino che, partendo da Genova (la città natale di Cristoforo Colombo che comandò le tre caravelle alla scoperta dell'America: ecco il collegamento con l'altra faccia della moneta...), descrive un arco nell'Italia settentrionale per poi discendere lungo l'Appennino e concludere con le due isole maggiori. E' ben evidente che, Napoli nell'esemplare del 1957, per dov'era posto, alterasse questo percorso "quasi circolare" (non vanno considerati i due stemmi seminascosti che vengono ipotizzati secondo logica).1 punto
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