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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/24 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, sto seguendo la discussione, che trovo molto interessante (complimenti @viganò) però vorrei porre dei quesiti, senza spirito polemico ma costruttivo: - Il regno di VEIII è durato 46 anni, il ventennio vent'anni, appunto. @torpedo non ti sembra una forzatura dire "è impossibile tenere distinto [...] Il sovrano collaborò sempre"? Ciò che è successo dal 1900 al 1922 non lo consideriamo? - cosa, di diverso (rispondete seriamente), avrebbe potuto fare un sovrano in un periodo (1918-1922) in cui si usciva da una guerra, con una forte inflazione, con la sfida della riconversione industriale/rallentamento della produzione e conseguenti licenziamenti, una epidemia come l'influenza spagnola (che oggi chiameremmo pandemia) che ha decimato la popolazione? Un contesto di conflitto sociale tale da lasciare intravedere la guerra civile (preambolo ne furono appunto gli scioperi e le occupazioni anche violente delle fabbriche). Attenzione, non sto dicendo che il Re abbia fatto bene. Però vi chiedo: cosa avreste fatto voi (i critici intransigenti) nell'ipotetico scenario in cui vi foste trovati al suo posto? La mia risposta è che non avrei voluto essere il re d'Italia in questi scenari...
    3 punti
  2. Trovo interessanti queste considerazioni da un punto di vista delle scelte collezionistiche, in effetti anch'io sono molto legato alla storia e ai suoi riferimenti e per me collezionare sarebbe impossibile senza addentrarmi continuamente nei contesti storici in cui le monete hanno "vissuto", di conseguenza ho anch'io le mie simpatie e antipatie correlate a determinate figure e periodi storici e alle relative monete prodotte... purtroppo addentrandomi sempre più a fondo nei meandri storici di ogni epoca e luogo ho dovuto ahimè constatare un fatto già espresso in un post precedente, che cioè sostanzialmente tutte le monete grondano sangue, anche solo considerando la loro fase costitutiva... quanti popoli e comunità sono stati schiavizzati e sfruttati nelle miniere, in condizioni terribili, al fine di estrarre i metalli preziosi per coniare monete, e quante popolazioni sono state massacrate e sterminate al fine di impadronirsi di quelle miniere... se ho in mano un bel pezzo da otto messicano o peruviano, posso immaginare le tante avventure, i viaggi e i commerci mondiali in cui questa tipologia monetaria fu assoluta protagonista, ma al contempo non si può non essere consci delle atrocità che subirono i popoli indigeni del Messico e del Perù per arrivare a coniare quelle monete in quantità colossali... pure le ancor più famose sovrane d'oro britanniche grondano sangue, basti pensare alle miniere dell'Australia e del Sudafrica il cui oro fu fondamentale per la loro coniazione e quale fu il prezzo che dovettero pagare le popolazioni locali, le guerre feroci e brutali che vennero combattute (quella anglo-boera fu sostanzialmente una guerra per l'oro del Transvaal, all'epoca le miniere aurifere più ricche al mondo)... Insomma, come è già stato detto, se guardiamo troppo nell'abisso di oscurità da cui purtroppo le monete provengono, diventa molto più complicato collezionarle con animo leggero e sognante, ma ,in definitiva, compito del collezionista dotato di coscienza e passione storica, è quello di espandere questa coscienza, diffonderla, divulgarla il più possibile, anche con l'aiuto delle monete delle epoche passate... Per quanto riguarda il re numismatico, concordo sul fatto che sarebbe stato molto meglio per tutti se fosse rimasto solo un principe numismatico...
    3 punti
  3. Un altro appuntamento al quale non è possibile mancare. Naturalmente farò il possibile per essere presente anche a quest’altra memorabile giornata organizzata dagli amici del Cordusio. Ottima notizia. 👍👍👍👍👍
    2 punti
  4. Comunque se è un problema di stelline, non costituisce errore di conio. Solo conio stanco: valore 2 €uro.
    2 punti
  5. Sinceramente con quello che fanno i postini a luglio e agosto preferirei a questo punto lo spedissero a settembre..
    2 punti
  6. 2 punti
  7. trovato anche io, grazie per la segnalazione. L'edicolante si è stupita, mi ha detto che ieri ne ha venduti tre e che oggi ho ritirato l'ultimo..
    2 punti
  8. qualcuno ha ricevuto il secondo numero?
    2 punti
  9. Buonasera a tutto il gruppo , ho notato che l'ultimo gettone postato di questo regnante risale ormai al 2014. Aggiungo il mio unico esemplare : MINERVA REDUX - peso : circa 4,5 gr. - orientamento a moneta Allego foto , ringrazio in anticipo per la partecipazione e buona visione
    1 punto
  10. Grazie tante, gentilissimo.
    1 punto
  11. Ciao, posto foto di sesterzio della stessa tipologia per corretta catalogazione 🙂 ANTONIO
    1 punto
  12. Da Atene e di alta epoca, un particolare esemplare di tetradrammo già nella tipologia con 'testa elmata di Atena / civetta' : é valutata " extremely rare " al rovescio, la posizione invertita di etnico e ramo di ulivo ai lati della civetta . Sarà il 15 Agosto in vendita Heritage 3118 al n. 33016 .
    1 punto
  13. Vorrei proseguire con altri nominali, in particolare lo zecchino. L'anno 1769 A. I è sicuramente il più comune, ma presenta alcune varianti che ne aumentano l'interesse, una delle quali censita dal MIR; una seconda l'ha proposta Roberto al #4 (senza le nubi entro lo stemma Ganganelli). Vorrei raggrupparle nell'immagine che segue: Interessante notare che quello di @rcamil è uno dei 2 tipi senza nubi: l'altro è quello che manca anche dei fiocchi (sempre al diritto). In quest'ultimo caso l'incisore doveva aver lavorato proprio in gran fretta! Infine avevo scambiato il mezzo zecchino (qui sotto) con un'ulteriore variante, ma diritto e rovescio sono particolari e denotano l'errore presente nel catalogo NAC che riporta un peso di 3.40 g (quello dello zecchino) anzichè la sua metà. Il MIR riporta anche uno zecchino senza millesimo e con A. II, che non mi è proprio riuscito di ritrovare.
    1 punto
  14. Ciao a tutti, spero che la discussione adesso ritorni sui fatti e su cosa è stato e non più sui pareri personali e su cosa avrebbe dovuto essere. Obiezione, Vostro Onore! (e poi detto così sembra che chi è rimasto inerte si faccia carico dei delitti commessi dai criminali) Io quanto accaduto lo interpreto diversamente e già qualche mese fa lo avevo scritto: se ho capito bene, la Camera - il 13 giugno '24 - accolse la proposta del suo presidente Alfredo Rocco di essere riconvocata a domicilio, cioè sospesa a tempo inderterminato, con i voti sia dei fascisti, che quelli dei loro alleati. In questo modo è stata tolta de facto all'opposizone la facoltà legale di replicare o di "dare battaglia", indi la scissione dell'aventino si potrebbe interpretare come una forma di disobbedienza civile, una spesso inutile forma di protesta. Non se se azioni più forti in quell'epoca avrebbero portato a risultati concreti, dato che era già l'alba del terrore. Buon proseguimento, Njk ed oggi in questa discussione l'Aventino viene di nuovo nominato, senza approfindire la questone, cosa che mi lascia alquanto insoddisfatto. Inoltre, parafrasando fatantony: Erano tempi bui e complicati e non solo in Italia. Servus, Njk
    1 punto
  15. Ciao, a mio parere tutto avrebbe potuto fare.....tranne quello che fece. Cosa sarebbe successo nel caso di una decisione diversa non lo può sapere nessuno, ovviamente. La Storia non si fa con i se ed i ma. E' rappresentata da avvenimenti e fatti concreti e la sua scelta fu chiara. Cioè aprire consapevolmente la strada al regime ed alla dittatura violenta che nel ventennio portò all'azzeramento totale di qualsivoglia forma di libertà in un crescendo di negazioni, imposizioni, vessazioni ed eliminazione fisica di chiunque tentasse la benché minima opposizione. Cioè negazione totale della Democrazia. Fu il monarca per tutto il ventennio ed era pienamente consapevole di tutto quanto avveniva. Avrebbe potuto arginare il regime anche 5 o 7 anni dopo ma non fece mai nulla....chissà perché....🙂 ANTONIO
    1 punto
  16. Lo parlo fluentemente ma ho qualche lacuna sullo scritto! 😁
    1 punto
  17. Ciao a tutti 🙂. Secondo me sarebbe importante ed anche dirimente ai fini della possibile autenticità o falsità della moneta ( penso dovremmo chiamarla così fino a prova contraria 🙂) capire in primis se è stata prodotta per fusione ( io propendo per tale ipotesi) o coniata ed anche con che tipo di metallo che dall'aspetto non sembra assolutamente bronzo. Mi permetto a tal proposito di interpellare @Tinia Numismaticama anche altri esperti per avere una sua opinione su come questa moneta sia stata prodotta 🙂 ANTONIO
    1 punto
  18. Certo Stilicho è comprensibile il tuo tentativo di cercare di dare un minimo di consecutio ad una discussione che si sta dipanando senza una continuità definita e alquanto fumosa. Quale sia il confronto cui riferirsi è stato indicato ben presto da Arka. Postare altre monete fuorvia nuovamente il decorso ( capirei altri confronti puntuali ma altri...) e non contribuiscono a nulla in concreto se non a far perdere il filo del discorso. Il vero nocciolo è capire in che lega sia confezionato l'esemplare di apertura ( esemplare NON moneta perchè ad ora non si sa cosa sia) e quindi comprendere se si tratta di un falso (moderno?) confezionato in metallo similargenteo. Buona giornata Illyricum PS: Stilicho, grazie anche per la rinominazione del titolo che si riferiva ad una serie diversa...
    1 punto
  19. @Bradi Ciao Bradi, ho visto solo ora la Medaglia che hai mostrato. Ho compulsato la monumentale opera del Brambilla "le Medaglie Italiane negli ultimi 200 anni, Ed. 2012" che ne riporta tantissime, questa s. e. non l'ho trovata. Sicuramente NON è una Onorificenza emessa in occasione di qualche Spettacolo ma una delle tantissime del genere citato da gbpittini e apollonia , la Corona non deve trarre in inganno. Saluti.
    1 punto
  20. Classical Numismatic Group > Electronic Auction 566 Auction date: 17 July 2024 Lot number: 63 Price realized: 800 USD (Approx. 735 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: KINGS of SKYTHIA. Skilouros. Circa 140-130 BC. Æ (19mm, 5.99 g, 12h). Olbia mint. Veiled head of Demeter right / Cart drawn by two horses right; palm frond above. Frolova, Skilura, Type IIГ, 13–7; Peykov G0320; Anokhin 581; HGC 3, 2046. Dark green-brown surfaces, light roughness. VF. From the Skillman Collection. Estimate: 200 USD ILLUSTRAZIONE: Particolare del mosaico delle terme di Cisiarii, la corporazione dei “carrettieri”, di Ostia.
    1 punto
  21. buongiorno! è proprio lei ! grazie infinitamente! gentilissimo
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  22. Non sono un esperto di falsi d'epoca, ma questa moneta fu coniata in 10.000 esemplari e quindi all'epoca fu appannaggio di pochi e, a mio parere, non aveva senso produrre un falso oltretutto a parità di peso che ne avrebbe ridotto il margine di guadagno. Sempre a mio parere (con tutti i lmiti che questo comporta) è molto più probabile che si tratti di una copia recente dove l'utilizzo di argento 800 o altra lega che s'avvicini al peso originale è ormai una possibilità reale cosa negata ai falsari coevi che mancavano di conoscenze tecniche approfondite.
    1 punto
  23. Salve,potrebbe essere questo bronzo seleucide di Antioco III comunque aspettiamo pareri piu autorevoli https://it.numista.com/catalogue/pieces145013.html
    1 punto
  24. @Pxacaesar @torpedo Vi ringrazio per i contributi. Solo per dovere verso i tanti che mostrano interesse alla discussione, ribadisco quanto già detto in passato circa l'annotazione "invitiamo i nostri amici a casa e nel chiuso delle quattro mura stabiliamo di cosa parlare, a chi dare la parola e magari gli scriviamo anche quello che devono dire" e cose simili. La rispedisco al mittente in maniera piena e totale, in quanto non ho intenzione di chiudermi in casa (modo garbato per dire di stare zitto) e non ho mai scritto a nessuno cosa deve dire (mica sono un redattore dell'Unità, dell'Avanti o di Libero 😁) : è un eco di cose fortunatamente sepolte dalla Storia. Presto torneremo a parlare di Storia, ripartendo dal post 263. Un saluto cordiale.
    1 punto
  25. Ciao, sarebbe meglio conoscere peso e diametro ma credo sia una trillina di Francesco II sforza per il ducato di Milano... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2SF/11
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  26. Nessun arcano....monete che circolarono..se circolarono..pochissimo...argento subito tesaurizzato per lo scoppio della Grande Guerra..e molte sono ancora conservate, anche in cassette di sicurezza di privati...
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  27. Avrei fatto così... Per sdrammatizzare, dai.... A proposito, dove abiti?😁 Ciao. Stilicho
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  28. Non è che mi appassiona, è una cosa molto importante nella Numismatica Classica. Quando si trovano monete coniate con stessa identità di conio, con diversità di tondello ed usura tutto ciò insieme ad altre caratteristiche tipo patina presente ci dicono molto sulla loro autenticità. Questa si mi appassiona. Tutto parte dall'oggetto moneta che ovviamente deve essere autentico. Almeno per me 🙂. A cascata viene tutto il resto con gli approfondimenti a partire dai personaggi raffigurati sulle stesse ed il contesto storico in cui hanno operato. Sapere cosa mangiava l'imperatore Claudio o quali giochi al Colosseo amava Commodo e portarli a corollario di una moneta non autentica fa crollare tutto il castello. Per me è così 🙂 ANTONIO
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  29. Salve ,dovrebbe essere un kreuzer di Enrico II per il principato di Neuchatel , magari con foto migliori e anche peso e diametro si potrebbe individuare meglio. https://fr.numista.com/catalogue/pieces100131.html
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  30. Buonasera a tutti, torno su argomenti già trattati ma lo faccio volentieri, soprattutto per i Lettori che scevri da pregiudizi vogliono approfondire qualcosa della nostra Storia. I c.d. partiti si sono cancellati da soli con rivalità e personalismi che hanno impedito qualsiasi soluzione governativa diversa dall'incarico al primo Mussolini e poi con la ritirata dell'Aventino, quando per viltà non hanno seguito Giolitti nella battaglia parlamentare contro il Fascismo e hanno di fatto svuotato il Parlamento lasciandolo alla mercé del futuro Duce. Ho già cercato di spiegare nei post 151, 223 e 263 quanto accadde tra la fine della Grande Guerra e il 1924, il ruolo del Re e della classe politica di allora: rimando integralmente a quei contributi per gli interessati vecchi e nuovi. 😃 Fermo tutto questo, è comunque un dato di fatto che nel 1943 i c.d. partiti non avevano alcun seguito popolare e non avevano alcun credito presso gli Alleati, che difatti trattarono l'Armistizio, la consegna della Flotta, la Cobelligeranza e tutto il resto con l'unica Autorità legittima e in grado di far rispettare gli accordi, quale era appunto il Governo del Re. A tutti coloro i quali continuano a parlare di "fuga" ricordo che tutto avrebbe potuto essere fatto certamente meglio (col senno di poi, ancora di più...) ma che l'eventuale arresto del Re e della Famiglia Reale avrebbe decapitato lo Stato, portato alla costituzione di una "repubblica sociale" sull'intero territorio, privato gli Alleati dell'unico interlocutore serio e, in ultima analisi, avrebbe riservato all'Italia la stessa fine della Germania a guerra finita. Tutto ciò fu evitato per l'azione del Re. Mi permetto di citare questa domanda perché mi sembra importantissima. La risposta è a mio avviso molto semplice ed è negativa. Negativa perché il Sovrano agiva su questioni di politica interna in base alle indicazioni del Parlamento. Parlamento che nel 1922 votò a grande maggioranza la fiducia a Mussolini e nel 1924 venne svuotato dai c.d. "aventiniani". Negli anni successivi il Regime ebbe un consenso enorme (mi rifaccio in questa sede agli studi di Rosario Romeo, Renzo de Felice e Francesco Perfetti, tanto per dirne alcuni) e una opposizione del Sovrano alle leggi proposte dal Duce avrebbe potuto scatenare una Guerra civile. L'estrema sostanza della verità è che il Re fu lasciato solo ma, nonostante ciò, nelle ore più drammatiche Egli solo seppe agire (25 luglio, 8 settembre) evitando alla Patria guai peggiori. A breve riprenderemo la discussione dal post 263 con un sesto capitolo dedicato al consolidamento del Regime (1924-1930), così da cercare di mantenere una cronologia nella narrazione dei fatti. Un saluto cordiale e a presto.
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  31. @rcamil Mezzo Paolo da 5 bolognini (estrazione del 16 ottobre 1769), libbre 59 (260 pezzi a libbra, esemplari n. 15.340). Mezzo Paolo 1771 (estrazione del 15 giugno 1771), libbre 158 (esemplari 41.080).
    1 punto
  32. Tra parentesi, dalle ultime immagini allegate è evidente anche il segno di zecca sulla prima moneta postata, che in un post precedente sembrava non essere presente: si vede la D di Monaco di Baviera. E magari osservando con la luce nella corretta posizione si individua anche la lettera della seconda
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  33. Non sono informato sugli accordi economici di un patto, quello di Londra, che era eminentemente politico-militare (ingresso in guerra dell’Italia); è possibile tuttavia che gli impegni economici sottoscritti in concomitanza o dopo abbiano richiesto al nostro paese l’esborso di somme che potrebbero aver contemplato come valuta anche le monete di cui discutiamo. Si tratta tuttavia di pure ipotesi. Oltre 10 anni fa, in una interessante discussione, un nostro amico forumista (il cui nick era stato cancellato dopo una sua temporanea cancellazione dal forum) affermava l'esistenza di materiale importante in cassette di sicurezza anteguerra (#10 e #18) e prospettava che in futuro avrebbe potuto anche svelare l'arcano. Chissa se il futuro è oggi ... e se questo riguarda anche le 5 Lire del 1914?! @elledi ...
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  34. 60 40 80 84 5 , ambo e terno ruota di Venezia.
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  35. Segnalo il nuovo lavoro del prof D. Castrizio.
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  36. Il Ministero emette il 21 luglio 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il Patrimonio naturale e paesaggistico, dedicato a Una rotonda sul mare: Lignano Sabbiadoro. La vignetta raffigura una veduta dall’alto del pontile del Faro Rosso di Lignano Sabbiadoro, un suggestivo punto panoramico tra la Laguna di Marano e il Mar Adriatico. Completano il francobollo le legende “UNA ROTONDA SUL MARE” e “LIGNANO SABBIADORO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Indicazione tariffaria “B” Bozzettista: Emanuela L’Abate Caratteristiche del francobollo: Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 30 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari più la riproduzione del logo MIMIT monocromatico sulla cimosa. Il Ministero emette il 21 luglio 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il Patrimonio naturale e paesaggistico dedicato al meteorite di Renazzo, nel bicentenario dalla caduta. La vignetta raffigura un frammento del meteorite che la sera del 15 gennaio 1824 cadde nei pressi della cittadina di Renazzo, in provincia di Ferrara, che rappresenta per gli esperti un unicum appartenendo alle condriti carbonacee, spesso le più primitive e considerate pertanto tra le più rare e le più preziose dal punto di vista scientifico. Completano il francobollo le legende “200” e “CADUTA DEL METEORITE A RENAZZO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Indicazione tariffaria “B” Bozzettista: Matias Hermo Caratteristiche del francobollo: Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 40 x 28 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Nota: la foto raffigurante il meteorite di Renazzo è riprodotta per gentile concessione dell’Università di Bologna - Sistema Museale di Ateneo - Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci” e dell’autore Paolo Mazzi.
    1 punto
  37. Buonasera a tutti. Ferdinando IV, Piastra 1815 variante "busto stretto".
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  38. Spero di riceverlo prima delle vacanze estive..
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  39. Cari amici è appena arrivato...il figliol prodigo ritrovato. L'inafferrabile ultimo millesimo che va a completar la serie. Un'emozione incredibile oggi aprire la raccomandata di Bolaffi. E una volta venuta alla luce ancor maggiore la soddisfazione di averla in mano anche perché dal vivo è migliore che in foto, almeno il rovescio. Il D tutto sommato è come me lo aspettavo, con i capelli che soffrono come al solito di ampia usura per gli esemplari che hanno circolato (che sono il 95-98% dei pochi esemplari sul mercato con questa data/zecca), ma il R presenta al contrario una usura omogenea, non accentuata ed entrambi i versi offrono alla vista una patina regolare, dal colore gradevole riposato da vecchia raccolta e caratterizzato da bei riflessi ambrati, specie al R. E non presenta graffi rilevanti o colpi, neanche lievi. Io la giudicherei complessivamente un qBB/BB+. Questo esemplare perciò mi soddisfa pienamente anche perché...provate a trovare uno SPL di questo R3 e poi mi dite. E finire la serie significa d'ora in poi puntare solo a migliorare i pezzi di conservazione inferiore. Ma questa sono quasi certo che rimarrà a lungo in raccolta vista la fatica improba fatta per trovarla Grazie e buona serata
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  40. Una decina di anni fa feci un esperimento della durata di 1 anno. Presi alcune monete fdc e le sottoposi a diverse condizioni di conservazione. Il mio intento era di capire se era meglio conservare le monete in foglio, capsula o oblò. Ma andai oltre, per un anno misi una moneta nell'acqua, una sepolta in giardino ed una la tenni sempre nel portafoglio (per simulare la circolazione). Nella fotografia che vi allego potete vedere come cambia la superficie di un 2€, in un anno, in base a dove è collocata la moneta. Le 4 monete sembrano addirittura di 4 materiali diversi, ma ovviamente non lo sono. Bene, per il 10 cent oggetto di discussione vale lo stesso discorso. Ecco perché non ho alcun minimo dubbio che si tratta di una moneta molto probabilmente semplicemente persa per strada o in un cortile (il materiale è diverso, è vero, ma se conducessi l'esperimento sul Nordic Gold arriverei ad avere l'ossidazione mostrata che presenta il 10 cent, mi basterebbe collocarla sul muretto di recinzione del cortile)
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  41. Il Ministero emette il 1° novembre 2023 tre francobolli ordinari in foglietto, appartenenti alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano della Giornata della filatelia, dedicata agli “Amici di penna”, con indicazione tariffaria B. Tiratura: duecentocinquantamila foglietti, pari a settecentocinquantamila francobolli Caratteristiche dei francobolli I tre francobolli, disposti orizzontalmente, interpretano il tema della comunicazione attraverso il servizio postale e raffigurano, in grafica stilizzata, rispettivamente da sinistra a destra: • un ragazzo in cella, seduto al tavolino, assorto nella scrittura di una lettera da cui idealmente fuoriescono alcune lettere dell'alfabeto; • un postino in bicicletta, con il Vesuvio sullo sfondo, impegnato nella consegna della posta; • una ragazza, nella sua stanza, legge una lettera appena ricevuta. Completano i francobolli le legende “GIORNATA DELLA FILATELIA” e “AMICI DI PENNA”, la scritta “ITALIA” e l'indicazione tariffaria “B”. Bozzettista: Andrea Calisi I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia su carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 48 mm.; formato stampa: 36 x 44 mm.; formato tracciatura: 47 x 54 mm.; dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia. Caratteristiche del foglietto Il foglietto riproduce una foto raffigurante alcuni degli interpreti del cast della serie televisiva Mare Fuori, in particolare, da sinistra a destra, Nicolas Maupas, Matteo Paolillo, Maria Esposito, Vincenzo Ferrera e Massimiliano Caiazzo. In alto, spicca il logo della serie televisiva Mare Fuori. Completano il foglietto le legende “GIORNATA DELLA FILATELIA”, “AMICI DI PENNA” e i crediti “© RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA”, “© PICOMEDIA”, “foto © SABRINA CIRILLO / © ASSUNTASERVELLO”. In basso, a destra, è presente il codice a barre per la rilevazione automatica dei francobolli. Formato del foglietto: 193 x 108 mm.. Nota: la foto è stata riprodotta su gentile concessione della RAI Radiotelevisione Italiana, Picomedia Srl e dalle fotografe Sabrina Cirillo ed Assunta Servello. Il Ministero emette il 1° novembre 2023 un francobollo celebrativo dell’Unione Europea, nel 30° anniversario dell’istituzione con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, con indicazione tariffaria B zona 1. La vignetta riproduce, su un fondino blu, le dodici stelle che caratterizzano la bandiera europea, rappresentative dei dodici Paesi firmatari il 7 febbraio del 1992 del Trattato di Maastricht di cui sono riprodotte, in alto, le rispettive bandiere. Al centro campeggia il numero 3 che, affiancato dalle stelle in cerchio a simulare lo zero, rappresenta gli anni trascorsi dalla storica firma del documento che di fatto sancisce la nascita dell’Unione Europea. Completano il francobollo la legenda “Trattato di Maastricht”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B zona 1”. Bozzettista: Gaetano Ieluzzo Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Foglio: quarantacinque esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 40 x 30 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: cinque.
    1 punto
  42. Nel 2000/2001 nel corso di alcune perquisizioni ebbi modo di vedere un paio di rotolini di monete da lire 5 del 1914. Ricordo che erano neri con i simboli della RZ. Ovviamente il nome del proprietario non posso farlo..posso solo dire che era persona appartenente a quelle famiglie che con le guerre ci fanno i soldi e che al fronte non ci sono certo andati...ma questa si sa è la solita storia...
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  43. Oggi devo dare il triste annuncio di un moneticidio. Ho buttato nella spazzatura senza volere un antoniniano di Aureliano con argentatura. Vi spiego cosa è successo. Io faccio mandare le monete che compro a una cugina che vive all'estero per non pagare una fortuna di tasse e spedizione. Risulta che dato che la cugina veniva a trovarmi, mi ha portato le buste già aperte da una parte e le monete dall'altra, mischiando tutto. Dopo aver cercato parecchio non e non aver trovato traccia dell'antoniniano, e avendo inutilmente chiesto lumi a mia cugina, finalmente mi do per vinto, butto le lettere e contatto il venditore. Questi mi dice che aveva messo la moneta in mezzo a due cartoni perfettamente sigillati all'interno della sua busta. Effettivamente ricordo un cartone che stava in mezzo alle carte, però questi era indistinguibile da un qualsiasi pezzo di carta e dato che di carte ce ne stavano molte non mi sono accorto della moneta. Da questa esperienza ho imparato due cose. La prima, contattare il venditore prima di buttare qualsiasi cosa, la seconda, meglio se la cugina non apre niente.
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